Autore Topic: Lazio, devi onorare il 26 maggio  (Letto 509 volte)

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Lazio, devi onorare il 26 maggio
« : Martedì 14 Gennaio 2014, 10:35:00 »
www.corrieredellosport.it



Per lanciarsi verso il futuro bisogna dare lustro alla Coppa Italia vinta la stagione passata

ROMA - A distanza di sette mesi dal 26 maggio, la Lazio di Reja e non più di Petkovic torna in campo all’Olimpico per difendere la Coppa Italia conquistata in una finale storica e irripetibile con la Roma. Nella passata edizione del torneo il cammino della squadra biancoceleste era iniziato soffrendo con il Siena, che poi sarebbe scivolato in serie B. Un gol del francese Ciani al novantacinquesimo portò Petkovic ai supplementari e Juan Pablo Carrizo, che pochi giorni dopo sarebbe stato ceduto all’Inter, si trasformò nell’eroe dei rigori per eliminare i toscani. Lo stellone stava già baciando la Lazio, perché anche la doppia semifinale di fine gennaio con la Juve venne risolta dal gol decisivo di Floccari e da un intervento prodigioso di Marchetti su Giovinco a tempo scaduto. Gli ottavi con il Parma arrivano nel periodo meno indicato, perché Reja avrebbe bisogno di lavorare a fondo durante la settimana su un gruppo a corto di condizione, ma non può permettersi di uscire subito e ha la necessità di dare spazio, e valutare, tutti quei giocatori sinora non impiegati con Inter e Bologna. Tanti impegni e una gestione armoniosa del gruppo impongono l’ampio turnover che nasconde dei rischi in una partita a eliminazione diretta. Rispetto al 26 maggio, cambieranno sette undicesimi della formazione titolare. Konko, Radu, Onazi e forse Ledesma gli unici quattro eroi del derby in campo dal primo minuto. Ma questa può e deve essere l’occasione giusta per misurare lo spessore dei giovani (Perea, Keita, Felipe Anderson) su cui la società ha investito e di quei giocatori dal passato illustre (Ederson) o sconosciuto (Novaretti) che sinora non si sono imposti per diversi motivi. Gennaio anticipa giugno e le future mosse di un inevitabile e profondo ricambio generazionale. Ora servono risposte per capire chi potrà essere davvero protagonista nella Lazio del futuro.

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