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Il tecnico dei biancocelesti: «Non conosco la situazione economica, vediamo se sarò soddisfatto. Cosa chiederò al presidente? Non lo dico a voi. Con il Parma ci sarà ampio turnover che però non sarà dettato dal calciomercato»ROMA - Edy Reja stravolge la Lazio. Per la sfida di Coppa Italia contro il Parma il tecnico biancoceleste schiererà una squadra completamente diversa rispetto a quella andata in campo a Bologna: «Potrei cambiarli anche tutti rispetto al Bologna. Vedremo che tipo di potenziale avranno e mi aspetto grandi cose da parte loro. Turnover in chiave mercato? Non credo proprio. Dopo Bologna qualcuno è un po' affaticato e quindi devo un po' alternare i giocatori. Cercherò di mettere in campo la squadra che sta meglio da un punto di vista fisico. Vinicius? Io l'ho impiegato come terzino sinistro e penso che le sue attitudini sono queste. Lui è molto offensivo ma è anche predisposto alla fase difensiva anche se è più un calciatore d'attacco. Sul suo impiego però deciderò solo domani. Mi auguro che chi scenderà in campo dia un contributo importante a livello tecnico ma anche a livello mentale. Le Coppe prioritarie per la Lazio? No, l'obiettivo è fare bene in campionato ma non trascuriamo nessuna di queste competizioni. Ho due squadre a disposizione e quindi utilizzerò tutti. Con il Parma in Coppa giocherà chi ha trovato meno spazio e mi riferisco a quelli nuovi che non conoscevo. Konko? Per il Parma c'è, poi domani deciderò. I gialloblù? Loro ci tengono particolarmente ma non so chi giocherà ma di certo sono in forma fisicamente e mentalmente».
REJA SUL MERCATO - Poi Reja torna a parlare di mercato senza però entrare nello specifico: «Se ci sono possibilità di migliorare organico ben vengano. Non conosco situazioni economiche ma io faccio richieste tecniche. Non posso dirvi quello che vorrei di più per questa Lazio, lo dirò solo al presidente». Poi sul possibile adddio di Floccari: «Cessione di Floccari? È un ottimo giocatore cercherò di sfruttarlo al massimo fino a quando lo avrò a disposizione. Sento voci che lo riguardano ma io non so nulla.
LE MANCANZE DELLA LAZIO - Il tecnico biancoceleste cerca anche di spiegare cosa servirebbe alla Lazio per tornare quella di una volta: «I ragazzi lavorano bene durante la settimana la mia sensazione è che siamo con il freno a mano tirato. Lo vedono tutti perché i ragazzi non sono gratificati e vogliono fare meglio con il gioco. Il mio obiettivo è fare avere alla squadra un rendimento più produttivo. Il modulo è sempre lo stesso anche rispetto al mio predecessore ma è il rendimento dei singoli che deve innalzarsi. Bisognerà capire se la condizione mentale, soprattutto, e fisica stanno avendo un peso in questa serie di prestazioni deludenti dal punto di vista del gioco. Quale caratteristica vorrei di questa Lazio che manca rispetto a quando c'ero io? La rabbia agonistica, la voglia di mangiarsi il pallone che mi pare non esserci attualmente. Lo possono fare e la voglio vedere il prima possibile».
SU CANDREVA ED EDERSON - Reja poi dice la sua su Candreva ed Ederson, due giocatori che potrebbero far fare alla Lazio il salto di qualità: «Candreva? È uno che spende molto, è quello che ha il minutaggio più alto quindi era un po' affaticato per questo l'ho levato dal campo. Meglio avere Candreva più fresco rispetto ad altri perché è quello che ci dà imprevedibilità in attacco. Può fare la differenza quindi meglio che sia sempre al massimo. Ederson? Ha tecnica notevole ed è anche dotato di cambio di passo. Se lo recuperiamo fisicamente possiamo avere un giocatore in più nel nostro organico».
SUL CAMPIONATO E L'EUROPA - In chiusura l'ammissione da parte di Reja sulla scarsa possibilità da parte della Lazio di prendere l'Europa attraverso il campionato: «Lo sappiamo che sarà difficilissimo perché non puoi fermarti mai e non puoi sbagliare niente. Su questo devo dare ragione a Klose ma noi dobbiamo smetterla di guardare al passato e cercare di osservare davanti a noi. Lo sappiamo che ci aspetta un cammino difficile, ma noi dobbiamo recuperare la brillantezza e poi vedere che cosa succede».
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