Juve - monnezza

[Sca]

Da applausi Mimmo Ferretti, ieri mattina sul Messaggero.

Quando lo stolto guarda il dito, la luna si nasconde

Titolo apparentemente criptico. Cosa è successo domenica sera? Cosa ti racconta il campo? E la tv? Storie sghembe, tratteggiate tra le righe di una narrazione che di implacabile ha solo la banalità del risultato. Ho visto la Roma ed è come dire “ho visto un gigante”. Un gigante dalle gambe ferme e dalle braccia robuste. Ho visto una squadra prendere la Juve, la Signora Juve, per il bavero della presunzione, ricordandole un intero rosario di giocate. Spazi aggrediti, pressing furioso, inserimenti feroci e compattezza. Se una parola potesse descrivere il tutto, sarebbe dominio: ferreo sinonimo di A.S. Roma. La squadra dei lupi, guidati da un capobranco più affamato di ogni singolo tifoso. Ho visto la Roma e mi è bastato. Perché Conte ancora trema. Tranquillo Antonio, non hai ancora visto nulla. O meglio, hai visto il calcio. Lo hai visto in quel contropiede magistrale sullo 0-0: una lama affilata ed elegante nelle carni bianconere, una danza mortale di tocchi di prima e di poesia. Chi è quel numero dieci capace di zittire un intero stadio con la semplice intuizione di un passaggio fatato? Quando l’arbitro sta per annullare giustamente il gol a Vidal per il macroscopico fuorigioco, chi è che corre dal quarto uomo per convincerlo che va tutto bene? Che lui, loro, non vuole, non vogliono favori? Che la Signora si prenda pure il maltolto, lui, loro, non vuole, non vogliono null’altro che continuare giocare, schiacciando ingiustizie e falciando via furbizie degne della terza categoria colombiana. Francesco, un nome da papa, un nome da Totti. Il capitano, per tutti. Volete rubare? Bene, prendetevi allora quest’altra mezz’ora di lezione sanguinosa: ti schiaccio e ti umilio davanti al tuo pubblico. Durante l’intervallo lo sguardo degli juventini era ancora fisso sul campo; uno sguardo vitreo. Durante l’intervallo ho visto volti pallidi e bocche cucite; eccoli, i tifosi della Signora. Rimpicciolita lei, rimpiccioliti loro da una squadra che quest’anno ha deciso di essere Storia, ha deciso di essere Imperiale. Quando Bonucci sbuca alle spalle di tutti, non sono neanche passati 3 minuti. Nelle sacre leggi del calcio i gol dei primi minuti sono definiti golletti. Trucchi da vigliacchi. Vigliacchi ancora più vigliacchi, perché ben 4 giocatori della Roma ancora stavano nel sottopassaggio. Nessuno l’ha detto, nessuno l’ha scritto. Quando la cronaca è affidata alla servitù, la realtà diventa una immensa storia di fantascienza. Garcia fulmina l’arbitro con uno degli sguardi più feroci mai visti. L’arbitro si guarda la punta delle scarpe e corre furtivo verso il centrocampo. I 4 non appena rientrano, capendo cosa sia appena successo, corrono verso lo spicchio dei propri tifosi ed urlano insieme a loro l’infinita rabbia: non è successo niente, siamo qui, padroni più che mai di queste terre. Commovente la compattezza nel ripartire. Guerrieri la cui generosità è scambiata per cattiveria (De Rossi) e la cui duttilità (Castan) è venduta per un’umida banconota rossa. Gli ultimi minuti sono ancora più annichilenti. In 9 ma sembrano 20, 30, 100. Agnelli in tribuna e Conte in panchina guardano tremuli e insofferenti l’orologio. Mancano pochi minuti ma può ancora succedere di tutto, perché quei 9 non fanno superare il centrocampo ai presunti campioni d’Italia. Di quale Italia? Di certo non di quella reale. La grandezza è tutta in quell’applauso finale. Mai nessuna squadra aveva dominato così. Mai nessuna. Dov’è la luna stanotte? Lassù, gialla e rossa. Un ululato profondo, basso, un ululato che fa paura. Non ai giusti.

[Drenai]

 
sublime

[Eagle70]

Da applausi Mimmo Ferretti, ieri mattina sul Messaggero.

Quando lo stolto guarda il dito, la luna si nasconde

Titolo apparentemente criptico. Cosa è successo domenica sera? Cosa ti racconta il campo? E la tv? Storie sghembe, tratteggiate tra le righe di una narrazione che di implacabile ha solo la banalità del risultato. Ho visto la Roma ed è come dire “ho visto un gigante”. Un gigante dalle gambe ferme e dalle braccia robuste. Ho visto una squadra prendere la Juve, la Signora Juve, per il bavero della presunzione, ricordandole un intero rosario di giocate. Spazi aggrediti, pressing furioso, inserimenti feroci e compattezza. Se una parola potesse descrivere il tutto, sarebbe dominio: ferreo sinonimo di A.S. Roma. La squadra dei lupi, guidati da un capobranco più affamato di ogni singolo tifoso. Ho visto la Roma e mi è bastato. Perché Conte ancora trema. Tranquillo Antonio, non hai ancora visto nulla. O meglio, hai visto il calcio. Lo hai visto in quel contropiede magistrale sullo 0-0: una lama affilata ed elegante nelle carni bianconere, una danza mortale di tocchi di prima e di poesia. Chi è quel numero dieci capace di zittire un intero stadio con la semplice intuizione di un passaggio fatato? Quando l’arbitro sta per annullare giustamente il gol a Vidal per il macroscopico fuorigioco, chi è che corre dal quarto uomo per convincerlo che va tutto bene? Che lui, loro, non vuole, non vogliono favori? Che la Signora si prenda pure il maltolto, lui, loro, non vuole, non vogliono null’altro che continuare giocare, schiacciando ingiustizie e falciando via furbizie degne della terza categoria colombiana. Francesco, un nome da papa, un nome da Totti. Il capitano, per tutti. Volete rubare? Bene, prendetevi allora quest’altra mezz’ora di lezione sanguinosa: ti schiaccio e ti umilio davanti al tuo pubblico. Durante l’intervallo lo sguardo degli juventini era ancora fisso sul campo; uno sguardo vitreo. Durante l’intervallo ho visto volti pallidi e bocche cucite; eccoli, i tifosi della Signora. Rimpicciolita lei, rimpiccioliti loro da una squadra che quest’anno ha deciso di essere Storia, ha deciso di essere Imperiale. Quando Bonucci sbuca alle spalle di tutti, non sono neanche passati 3 minuti. Nelle sacre leggi del calcio i gol dei primi minuti sono definiti golletti. Trucchi da vigliacchi. Vigliacchi ancora più vigliacchi, perché ben 4 giocatori della Roma ancora stavano nel sottopassaggio. Nessuno l’ha detto, nessuno l’ha scritto. Quando la cronaca è affidata alla servitù, la realtà diventa una immensa storia di fantascienza. Garcia fulmina l’arbitro con uno degli sguardi più feroci mai visti. L’arbitro si guarda la punta delle scarpe e corre furtivo verso il centrocampo. I 4 non appena rientrano, capendo cosa sia appena successo, corrono verso lo spicchio dei propri tifosi ed urlano insieme a loro l’infinita rabbia: non è successo niente, siamo qui, padroni più che mai di queste terre. Commovente la compattezza nel ripartire. Guerrieri la cui generosità è scambiata per cattiveria (De Rossi) e la cui duttilità (Castan) è venduta per un’umida banconota rossa. Gli ultimi minuti sono ancora più annichilenti. In 9 ma sembrano 20, 30, 100. Agnelli in tribuna e Conte in panchina guardano tremuli e insofferenti l’orologio. Mancano pochi minuti ma può ancora succedere di tutto, perché quei 9 non fanno superare il centrocampo ai presunti campioni d’Italia. Di quale Italia? Di certo non di quella reale. La grandezza è tutta in quell’applauso finale. Mai nessuna squadra aveva dominato così. Mai nessuna. Dov’è la luna stanotte? Lassù, gialla e rossa. Un ululato profondo, basso, un ululato che fa paura. Non ai giusti.

cci tua sca, c'ero quasi cascato...

[DinoRaggio]

...

Romita, Cagnucci e Fotìa staranno rosicando per l'eminente editoriale della concorrenza.

[DinoRaggio]

cci tua sca, c'ero quasi cascato...

Oddìo, non è vero?

Io con tutte le scarpe, capacissimo... 

[Eagle70]

la stagione della roma fin qui va divisa in due, e non si puo' fare a meno di analizzare i due trend.
prime dieci giornate 30 punti.
media da scudetto, forse anche di piu', se solo fosse possibile.
le otto giornate seguenti:
2 vittorie
5 pareggi
1 sconfitta.
11 punti su 24.
media da centroclassifica, tanto per capirci la Lazio disastrosa dell'ultimo periodo ne ha fatti 8.

quei 30 punti sono ovviamente un tesoretto clamoroso.
in due mesi, ovvero dal pareggio a torino del 3 novembre, hanno fatto un campionato dignitoso, niente di eccezionale, contro avversari affatto trascendentali.
non per nulla la juve in queste 8 partite le ha recuperato 13 punti.

[MagoMerlino]

Da applausi Mimmo Ferretti, ieri mattina sul Messaggero.

Quando lo stolto guarda il dito, la luna si nasconde

Titolo apparentemente criptico. Cosa è successo domenica sera? Cosa ti racconta il campo? E la tv? Storie sghembe, tratteggiate tra le righe di una narrazione che di implacabile ha solo la banalità del risultato. Ho visto la Roma ed è come dire “ho visto un gigante”. Un gigante dalle gambe ferme e dalle braccia robuste. Ho visto una squadra prendere la Juve, la Signora Juve, per il bavero della presunzione, ricordandole un intero rosario di giocate. Spazi aggrediti, pressing furioso, inserimenti feroci e compattezza. Se una parola potesse descrivere il tutto, sarebbe dominio: ferreo sinonimo di A.S. Roma. La squadra dei lupi, guidati da un capobranco più affamato di ogni singolo tifoso. Ho visto la Roma e mi è bastato. Perché Conte ancora trema. Tranquillo Antonio, non hai ancora visto nulla. O meglio, hai visto il calcio. Lo hai visto in quel contropiede magistrale sullo 0-0: una lama affilata ed elegante nelle carni bianconere, una danza mortale di tocchi di prima e di poesia. Chi è quel numero dieci capace di zittire un intero stadio con la semplice intuizione di un passaggio fatato? Quando l’arbitro sta per annullare giustamente il gol a Vidal per il macroscopico fuorigioco, chi è che corre dal quarto uomo per convincerlo che va tutto bene? Che lui, loro, non vuole, non vogliono favori? Che la Signora si prenda pure il maltolto, lui, loro, non vuole, non vogliono null’altro che continuare giocare, schiacciando ingiustizie e falciando via furbizie degne della terza categoria colombiana. Francesco, un nome da papa, un nome da Totti. Il capitano, per tutti. Volete rubare? Bene, prendetevi allora quest’altra mezz’ora di lezione sanguinosa: ti schiaccio e ti umilio davanti al tuo pubblico. Durante l’intervallo lo sguardo degli juventini era ancora fisso sul campo; uno sguardo vitreo. Durante l’intervallo ho visto volti pallidi e bocche cucite; eccoli, i tifosi della Signora. Rimpicciolita lei, rimpiccioliti loro da una squadra che quest’anno ha deciso di essere Storia, ha deciso di essere Imperiale. Quando Bonucci sbuca alle spalle di tutti, non sono neanche passati 3 minuti. Nelle sacre leggi del calcio i gol dei primi minuti sono definiti golletti. Trucchi da vigliacchi. Vigliacchi ancora più vigliacchi, perché ben 4 giocatori della Roma ancora stavano nel sottopassaggio. Nessuno l’ha detto, nessuno l’ha scritto. Quando la cronaca è affidata alla servitù, la realtà diventa una immensa storia di fantascienza. Garcia fulmina l’arbitro con uno degli sguardi più feroci mai visti. L’arbitro si guarda la punta delle scarpe e corre furtivo verso il centrocampo. I 4 non appena rientrano, capendo cosa sia appena successo, corrono verso lo spicchio dei propri tifosi ed urlano insieme a loro l’infinita rabbia: non è successo niente, siamo qui, padroni più che mai di queste terre. Commovente la compattezza nel ripartire. Guerrieri la cui generosità è scambiata per cattiveria (De Rossi) e la cui duttilità (Castan) è venduta per un’umida banconota rossa. Gli ultimi minuti sono ancora più annichilenti. In 9 ma sembrano 20, 30, 100. Agnelli in tribuna e Conte in panchina guardano tremuli e insofferenti l’orologio. Mancano pochi minuti ma può ancora succedere di tutto, perché quei 9 non fanno superare il centrocampo ai presunti campioni d’Italia. Di quale Italia? Di certo non di quella reale. La grandezza è tutta in quell’applauso finale. Mai nessuna squadra aveva dominato così. Mai nessuna. Dov’è la luna stanotte? Lassù, gialla e rossa. Un ululato profondo, basso, un ululato che fa paura. Non ai giusti.

Sarebbero capacissimi di scrivere una cosa del genere.....

[Eagle70]

A proposito della nota regolamentare di cui sopra, ho trovato le seguenti norme nel "Regolamento del Giuoco del calcio e Guida Pratica" pubblicato sul sito dell'Aia e tutt'ora in vigore.

(...)

La durata del recupero è a discrezione dell’arbitro.

L’annuncio del recupero non indica necessariamente l’ammontare esatto del tempo che rimane da giocare. Il recupero può essere incrementato se l’arbitro lo ritiene appropriato, ma in nessun caso esso può essere ridotto    .

7. È a discrezione dell’arbitro decidere se recuperare o no il tempo perso per infortuni e/o per altre cause?
No. L’arbitro deve recuperare il tempo perso alla fine di ciascun periodo di gioco. Tuttavia, la durata del tempo da recuperare è a discrezione dell’arbitro.

boni che quelli so' capaci de chiede la ripetizione per errore tecnico...

[Drenai]

boni che quelli so' capaci de chiede la ripetizione per errore tecnico...

sarebbe una pensata tale che non potrei non applaudirne il genio!

[Eagle70]

Sarebbero capacissimi di scrivere una cosa del genere.....

cagnucci da solo forse.
pero' insieme a romita alla zucchelli e la supervisione del romano de reggio calabria ce la potrebbe fare...

[Eagle70]

intanto a capitan ceres una sola giornata di squalifica.
era pure capitano.

vabbe', il solito aiutino alla juve no?

[Baruch]

Intanto anche Umberto Eco ha un nipotino romanista, troppa grazia per il titolista del gruppo Espresso

http://espresso.repubblica.it/visioni/2014/01/03/news/umberto-eco-caro-nipote-studia-a-memoria-1.147715

[Baruch]

Ma quel tatuaggio sulla schiena di Nainggolan mi confermate che è un'aquila?

[DinoRaggio]

Ma quel tatuaggio sulla schiena di Nainggolan mi confermate che è un'aquila?

Dalla "rosea" di oggi:


Conferma autorevole 

[NebbiaBiancoceleste]

Ma quel tatuaggio sulla schiena di Nainggolan mi confermate che è un'aquila?

Due cose due...

una... certo che si conciano da fare schifo... mamma mia...

seconda... ma come catzarola fanno a fa sti mercati questi?!?!? boh...

[Ataru]

Due cose due...

una... certo che si conciano da fare schifo... mamma mia...

seconda... ma come catzarola fanno a fa sti mercati questi?!?!? boh...

più che altro, se per caso (e ce ne vorrà parecchio di caso) non vanno in CL, che botto fanno?

a me sembra la tattica dell'all-in.

[cuchillo]

35 milioni da Lamela, 30 milioni da Marquinos, 15 da Osvaldo.
Avoja, ancora, a spenne.

[Ataru]

35 milioni da Lamela, 30 milioni da Marquinos, 15 da Osvaldo.
Avoja, ancora, a spenne.

quelli li hanno già spesi per ripianare meno della metà dei buffi.

[NebbiaBiancoceleste]

35 milioni da Lamela, 30 milioni da Marquinos, 15 da Osvaldo.
Avoja, ancora, a spenne.

ok... ma anche ste cifre?! sono fuori da ogni logica... Osvaldo in effetti è in "perdita"... pagato 17 mln mi pare...

Ma gli altri 2!??! assurdo... e non sono pieni di debiti?! Non hanno ingaggi da paura in almeno 2 / 3 giocatori? i 2 capitani stronzi, in 2 10 cucuzzoni...

Questi so anni che avrebbero dovuto fa il botto...

[CP 4.0]

35 milioni da Lamela, 30 milioni da Marquinos, 15 da Osvaldo.
Avoja, ancora, a spenne.

35+30+15=75
But…

http://www.asroma.it/pdf/corporate/bilanci_e_relazioni/2013-11-14-Resoconto-Intermedio-di_Gestione-al-30-09-2013-it.pdf

plusvalenze da cessioni di diritti alle prestazioni sportive, per 52,7 milioni di euro (13,1 milioni di euro, al 30 settembre 2012), relative a: (i) per 49,7 milioni di euro, alla cessione a titolo definitivo dei calciatori Aoas Correa (Marquinhos), Lamela, ed Osvaldo; (ii) per 2,4 milioni di euro, alla cessione a titolo definitivo, con accordo di partecipazione, dei calciatori Antei, Lopez, Politano e Barba, contabilizzati al 50%, sulla base dei Principi IAS/IFRS, che prevedono la sospensione ed il rinvio del 50% della stessa, sino al momento della definizione del diritto di partecipazione;
….
Il Capitale corrente netto consolidato, rappresentativo del capitale circolante, al netto delle componenti finanziarie, negativo per 35,5 milioni di euro (e per 40,9 milioni di euro, al 30 giugno 2013), registra una variazione positiva di 5,4 milioni di euro.
…
Utile (Perdita) di Gruppo AS Roma 19,526
....
Il Patrimonio netto consolidato al 30 settembre 2013 è negativo per 42,8 milioni
…

Se non sbaglio a decifrare, invece di 75 meloni dalle ‘stravendite estive’ hanno ottenuto meno di 50, ( la differenza di 33,7% non e' sottovalutare)
Nonostante le ‘stravendite estive’ hanno fatto un utile di trimestre, che tiene conto di tali ‘stravendite’, di meno di 20 meloni, 39,3% delle attuali vendite e 26% dell’assunto iniziale di 75 meloni di introiti.

E nonostante tutto, sia il capitale consolidato che il patrimonio netto sono ancora negativi, di 35 meloni il primo e di piu’ di 40, e se miglioramento da giugno c’e’stato e stato di poco piu’ di 5 meloni per il capitale, 13,2%, e di meno di 25 meloni il patrimonio, cioe’ il 35,1%

Mi si permetta di dire che da spenne ci hanno poco, tanto che il naingolan che volevano assolutamente prende tutto per loro st’estate, arriva in prestito, col famoso diritto di riscatto inventato da Lotito che all’epoca faceva tanto ‘poraccio da morto de fame’.

capisco la continua preoccupazione, ma non te ce mette pure te