Risolto per "giusta causa" il contratto con Petkovic

[DinoRaggio]

Da sslazio.it

http://www.sslazio.it/news/news/1-news/4353-comunicato.html

COMUNICATO
   
Sabato 04 Gennaio 2014 14:20

La S.S.Lazio s.p.a. comunica di avere risolto per giusta causa il contratto di lavoro sportivo con i sigg.ri Vladimir Petkovic, Antonio Manicone e Paolo Rongoni, a conclusione di un procedimento disciplinare promosso con regolare contestazione di addebiti e giustificazioni presentate dagli interessati. I fatti accaduti hanno determinato la cessazione del vincolo fiduciario che costituisce elemento essenziale del rapporto di lavoro. La società comunica di avere incaricato della conduzione della squadra il sig. Edoardo Reja, il quale si avvarrà della collaborazione dei sigg. Alberto Bollini e Adriano Bianchini.

[Matita]

Tanto mangime, per nulla .

CVD.


Dovevi mettere quest'articolo , dell'unica fonte UFFICIALE , sul topic apposito , vicino alle offese e agli insulti.
Cosi',magari qualcuno inizia a svejasse.

[Eagles71]

Bene così.
Voltiamo pagina e diamo a Reja supporto, tranquillità e un paio di giocatori.

[pizzeman]

questo non risolve nulla.
di nuovo in tribunale... io davvero non capisco.
cmq, la Lazio ha un nuovo allenatore, forza mr. Reja.

[Pomata]

No comment, è normale.

[Giglic]

Magari ha anche ragione. Ma di tutto si sentiva il bisogno, tranne che di una nuova causa.
Da oggi, abbiamo un antilotitiano in più

[fish_mark]

teche LAZIO

 RASSEGNA STAMPA SS LAZIO - La storia parte da lontano, come ricorda Il Tempo. Nel 2004, la pretesa di tagliare ulteriormente gli ingaggi ai calciatori fa scoccare le preme scintille. Dino Baggio e Paolo Negro decidono di non assecondare la proposta del presidente: spalmare 2,3 milioni di ingaggio annuo in quattro anni, rinunciando anche a trecentomila euro. I due calciatori vengono messi ai margini della prima squadra. Si va davanti al tribunale, i giocatori denunciano il club per mobbing, alla fine la Lazio è condannata a risarcire i due calciatori. Altro giro, altra corsa. Estate del 2005, Lotito si presenta nel ritiro di Fiuggi per tagliare gli ingaggi di Sereni, Dabo, Cesar, Zauri, Liverani e Baronio. Nessuno ha intenzione di adeguarsi. Behrami entra in rotta di collisione con la dirigenza, sfrutta l’articolo 17 per liberarsi dal vincolo ma trova in extremis un accordo che lo porta a vestire la maglia del West Ham. Poi è la volta di Mutarelli, Bonetto e Manfredini. Il centrocampista ivoriano vince l’arbitrato, la Lazio è condannata a pagare 80 mila euro. Mutarelli chiede lo svincolo alla Lega e ottiene un indennizzo di 180 mila euro, Bonetto ne ottiene 45 mila. L’anno successivo sulla graticola ci sono Ledesma, Pandev e De Silvestri: anche loro si allenano a parte, anche loro vengono epurati. Una causa dopo l’altra, sempre in guerra col mondo intero. Anche Guglielmo Stendardo non è esente da epurazione. Viene messo fuori rosa, vince la causa contro la Lazio e costringe Lotito a devolvere in beneficienza l’intera somma del risarcimento. La squadra degli epurati si ingrossa di anno in anno. Nella passata stagione sono entrati a far parte del club anche Foggia, Barreto, Diakitè, Cavanda e Zarate. L’argentino si è rivolto direttamente alla Fifa ottenendo lo svincolo contrattuale. Tante, troppe cause. Alcuni procedimenti si perdono anche per strada, come quello intentato da Lucas Correa, e vinto dallo stesso giocatore che ha anche ottenuto 15 mila euro di indennizzo. Ma le liti abbracciano anche ex personaggi del mondo Lazio, come Roberto Mancini, denunciato dal presidente Lotito nell’agosto del 2004 “per comportamento sleale nei confronti della società”. Stessa situazione per quanto riguarda l’ex direttore generale Giuseppe De Mita. Tante cause perse, e ancor più litigi: storico quello con Angelo Peruzzi. Per finire l’ultima controversia in casa Lazio quella tra il presidente Lotito e il tecnico Vladimir Petkovic.

[nestorburma]

MI sembra che quella con De Mita l'abbiamo vinta con notevole guadagno per la Lazio.

[Giglic]

Infatti. Il problema, secondo f_m, è che perdiamo le cause...

Ancora ottenebrato dall'affare di vaio, dove ha rimediato una figura non eccelsa, si dimentica di vedere che il problema non è nel vincere le cause, quanto nel farle. ma a dar retta a Plastino, del resto...
ma sono sicuro che quando ne ha avuto la possibilità ha espresso chiaramente le sue rimostranze alla società.

[Baruch]

Qualcuno sa se Lotito ha saldato il premio per la vittoria della coppa italia almeno ai giocatori? Tempo fa lessi che c'erano stati ritardi, anche se non so se c'era una scadenza reale e quando eventualmente ci sarebbe stata. Ora leggo che nella proposta di accordo con Petkovic c'è anche il saldo di quel premio, che a quanto lessi ammontava a 60mila euro a testa (quindi più di 1 milione e mezzo di euro complessivi). Lo chiedo perché se davvero ci fossero dei ritardi verrebbe da immaginare un certo scontento nello spogliatoio anche per tematiche simili, al di lá degli aspetti meramente tecnici

[zorba]

Ma niente niente state insinuando che Lotito ha il 'braccino corto'?!?

 

[Nascar]

Qualcuno sa se Lotito ha saldato il premio per la vittoria della coppa italia almeno ai giocatori? Tempo fa lessi che c'erano stati ritardi, anche se non so se c'era una scadenza reale e quando eventualmente ci sarebbe stata. Ora leggo che nella proposta di accordo con Petkovic c'è anche il saldo di quel premio, che a quanto lessi ammontava a 60mila euro a testa (quindi più di 1 milione e mezzo di euro complessivi). Lo chiedo perché se davvero ci fossero dei ritardi verrebbe da immaginare un certo scontento nello spogliatoio anche per tematiche simili, al di lá degli aspetti meramente tecnici

Seguendo un po gli articoli e alcune domande sui vari programmi televisivi, i premi per la coppa italia non sono stati ancora pagati in generale (mister, giocatori, staff) se non sbaglio c'era un termine fino a febbraio o marzo.

[Zapruder]

Qualcuno sa se Lotito ha saldato il premio per la vittoria della coppa italia almeno ai giocatori? Tempo fa lessi che c'erano stati ritardi, anche se non so se c'era una scadenza reale e quando eventualmente ci sarebbe stata. Ora leggo che nella proposta di accordo con Petkovic c'è anche il saldo di quel premio, che a quanto lessi ammontava a 60mila euro a testa (quindi più di 1 milione e mezzo di euro complessivi). Lo chiedo perché se davvero ci fossero dei ritardi verrebbe da immaginare un certo scontento nello spogliatoio anche per tematiche simili, al di lá degli aspetti meramente tecnici

Il termine ultimo per il pagamento è il 15 febbraio, a quanto ne so. Quindi non siamo di fronte ad alcun ritardo, se questa data è giusta.

Giova ricordare che i premi, inizialmente fissati in 30.000 Euro, furono raddoppiati motu proprio della società.

Il "licenziamento per giusta causa" è pratica bruttina assai, vi ricorse Cellino nei confronti di Ballardini, non so come la cosa sia andata a finire. Tra l'altro,  questa faccenda pone ancora l'attenzione sulle abnormità che a volte sacturiscono dall'equiparazione di quelli che sono in realtà professionisti, a lavoratori dipendenti: che, tra l'altro, è la chiave che permette a Lotito di ricorrere a questa forma di "licenziamento".

[geddy]

Ora Petkovic e i suoi collaboratori dovranno rivolgersi al tribunale. Presumo a qualche organismo federale prima che a quello ordinario per il lavoro. Probabile si arriverà a un accordo.
I modi sono quelli che sono, ma tutti i torti Lotito non li ha.

[Drenai]

è vero che in questa occasione ne ha "approfittato" lotito, ma generalmente ogni volta che si è sollevato il problema dell'omologazione dei calciatori al lavoro dipendente, sono sempre stati loro a voler mantenere lo status quo.

[Zapruder]

è vero che in questa occasione ne ha "approfittato" lotito, ma generalmente ogni volta che si è sollevato il problema dell'omologazione dei calciatori al lavoro dipendente, sono sempre stati loro a voler mantenere lo status quo.

Lo trovo sacrosanto, perché dopo il vertice della piramide c'è un sacco di gente che a 24-25 guadagna 1.800 Euro facendo il calciatore, e da un giorno all'altro può trovarsi disoccupato, magari dopo aver abbandonato la scuola per puntare forte sulla carriera da calciatore.

Tuttavia, quando si parla di gente che guadagna abbastanza in uno-due anni per sistemarsi a vita, è chiaro che qualche aberrazione ogni tanto venga fuori.

Sto cercando di rintracciare notizie sul Cagliari e Ballardini, perché dopo la vicenda del presunto licenziamento (le news disponibili parlano solo della volontà di Cellino di ricorrere al Codice Civile) non si trovano più aggiornamenti.

[cuchillo]

L'irrogazione del provvedimento espulsivo senza neanche un'indennità sostitutiva del preavviso è l'unica cosa che la Lazio poteva fare, una volta esperito il procedimento disciplinare con la sospensione cautelativa.
Licenziare è la cosa migliore per negoziare con più calma. Tanto si fa sempre in tempo a trasformare in sede protetta il licenziamento in accordo transattivo.
La negoziazione tra la contestazione disciplinare e la presentazione delle giustificazioni o, peggio ancora, tra la presentazione delle giustificazioni e l'inflizione della sanzione sarebbe stata un'aberrazione, col rischio di rendere perfino nullo il procedimento disciplinare.
Bene ha fatto la Lazio a procedere così. Del resto, non c'era altra scelta.
La discussione, semmai, poteva essere a monte, non certo una volta partita la lettera di contestazione!
Risibile e da analfabeti dell'abbiccì della regolazione dei rapporti di lavoro (parlo dei cronisti che l'hanno scritto su svariati quotidiani) ipotizzare Bollini in panchina contro l'Inter.
A ogni modo, la Lazio e Petkovic troveranno il punto di caduta tra una ventina di giorni.
Secondo me con 2 mensilità e mezzo, massimo 3, si chiude l'accordo e il licenziamento verrà trasformato in accordo a titolo transattivo e di incentivo all'esodo.
Ovvio che Petkovic non ha alcun interesse ad andare in contenzioso giudiziale per due motivi: primo perché deve pagare bei soldi al suo legale per preparare il ricorso (ipotizzo 15.000 euro di onorari solo per il primo grado) e aspettare 8 anni circa per i 3 gradi di giudizio, secondo perché si farebbe la nomea di tecnico "litigioso", se non dovesse accettare 3 mensilità, che comunque sarebbero una signora "buona uscita".
Un soluzione di questo tipo, oltre a essere vantaggiosa per Petkovic, consentirebbe alla Lazio non solo di dimezzare quanto gli avrebbe dovuto in caso di esonero ma anche di fruire della tassazione separata per la parte di incentivo all'esodo. La Lazio, come tutte le società, farà la solita "furbata" di dargli 1.000 euro a titolo di accordo transattivo e tutto il resto come incentivo all'esodo. Ovviamente, ci guadagnerebbe anche Petkovic, massimizzando il netto.
Certo, alla fine della fiera tutto 'sto cinema farà risparmiare alla Lazio un paio di centinaia di migliaia di euro. Forse trecentomila.
Tanti soldi, nessuno lo nega. Ma rimane il fatto che gestire in questo modo i rapporti professionali ti riconduce alla dimensione di bottegaio, di capomastro abituato a rubacchiare sui tabelloni (cit. Gassman a Fabrizi, "C'eravamo tanto amati"...)
Gestire un'azienda in modo manageriale (è Lotito che parla di questo, mica io o Franco Chimenti quand'era Presidente della Lazio) è altra roba.
Dice, fai il buliccio con lo sfintere di Lotito. Beh, quando ha speso 3 milioni per Emiliano Alfaro il cechineri l'ha fatto direttamente col deretano suo, però...

Vedremo.

[Brocchi 63]

Tanto mangime, per nulla .

CVD.


Dovevi mettere quest'articolo , dell'unica fonte UFFICIALE , sul topic apposito , vicino alle offese e agli insulti.
Cosi',magari qualcuno inizia a svejasse.

Mah, sul mangime andrei cauto visto che molto probabilmente tutto si chiuderà nell'aula di un Tribunale.
Comunque sia, quello che io chiedevo era chiarezza e chiarezza è stata fatta.
Pensassero a fare punti con l'Inter, tutto il resto è relativo.

[Brocchi 63]

Tanti soldi, nessuno lo nega. Ma rimane il fatto che gestire in questo modo i rapporti professionali ti riconduce alla dimensione di bottegaio, di capomastro abituato a rubacchiare sui tabelloni (cit. Gassman a Fabrizi, "C'eravamo tanto amati"...)
Gestire un'azienda in modo manageriale (è Lotito che parla di questo, mica io o Franco Chimenti quand'era Presidente della Lazio) è altra roba.
Dice, fai il buliccio con lo sfintere di Lotito. Beh, quando ha speso 3 milioni per Emiliano Alfaro il cechineri l'ha fatto direttamente col deretano suo, però...

Vedremo.

applausi a mazzi da dieci per tutto il post; il quote meriterebbe la stelletta; ma d'oro non d'argento 

[MagoMerlino]

Il "licenziamento per giusta causa" è pratica bruttina assai, vi ricorse Cellino nei confronti di Ballardini, non so come la cosa sia andata a finire. Tra l'altro,  questa faccenda pone ancora l'attenzione sulle abnormità che a volte sacturiscono dall'equiparazione di quelli che sono in realtà professionisti, a lavoratori dipendenti: che, tra l'altro, è la chiave che permette a Lotito di ricorrere a questa forma di "licenziamento".

Ma la pratica non era stata utilizzata dal Lotito stesso a Salerno con Galderisi?

SALERNO. S’è tenuta ieri al Collegio Arbitrale della Lega Pro l’udienza sull’istanza di licenziamento per giusta causa promossa dalla Salernitana nei confronti dell’ex tecnico granata Galderisi e del vice Cavalletto. Decisione attesa a giorni. «Contraddittorio molto articolato, appassionato, durato due ore», ha detto l’avvocato Grassani che difende gli allenatori. C’era pure Lotito in aula. Il patron ha ricordato all’allenatore che a Salerno non ha valorizzato il patrimonio tecnico messogli a disposizione ma ha disgregato, dividendo i calciatori anche a tavola: i convocati pranzavano insieme, quelli non convocati mangiavano in disparte. Poi ha fatto accenno a prove testimoniali – calciatori e staff tecnico della Salernitana – da presentare a corredo della propria tesi. Galderisi, viceversa, ha rivendicato autonomia gestionale. L’allenatore è parte resistente riguardo l’istanza del licenziamento per giusta causa presentata dalla Salernitana il 12 ottobre. «Riguardo l’aspetto economico, quindi il recupero delle spettanze, è invece un discorso che va da sé e non s’è ritenuto necessario presentare ulteriore ricorso a differenza di Cavalletto – ha precisato Grassani – perché in ogni caso la Salernitana, se il Collegio Arbitrale ci darà ragione, dovrà saldare tutto entro la metà di giugno, perché rientra nei parametri per l’iscrizione al campionato». Saldare quanto? Anche su questo aspetto ci sono state schermaglie. L’avvocato Gentile ha non solo svelato il quibus, («per l’allenatore stiamo parlando di 80mila euro») ma ha anche precisato che «il Collegio in apertura di dibattimento ha esperito un tentativo di conciliazione ma la controparte si è opposta, perché a loro interessa percepire fino all’ultimo centesimo dello stipendio pur non avendo, di fatto, lavorato». Grassani ha confermato il rifiuto alla conciliazione ma ha aggiunto: «La proposta della Salernitana era di pagare i 50 giorni intercorsi da metà luglio a settembre che risultano ancora non saldati». La battaglia legale va avanti da mesi e l’ultima cartuccia se l’era giocata la difesa di Galderisi depositando il 9 marzo una memoria integrativa per rilevare vizi formali e procedurali che avrebbero dovuto addirittura impedire al Collegio di pronunciarsi: errata nomina dell’arbitro (l’esterno Bruni poi rimpiazzato da Schiavone), decadenza dei termini, «perché prima della sostanza c’è la forma e prima del merito c’è il rito». Ne terrà conto il Collegio Arbitrale? La Camera di Consiglio è durata ore. «Partita secca – dice Grassani – decisione attesa a giorni». «Il Collegio stabilirà se ci si potrà avvalere di testimonianze», ha replicato Gentile.

Si è chiusa al Collegio Arbitrale la causa che vedeva contro Lotito e Galderisi. Nel mezzo la contesa sugli emolumenti al tecnico esonerato e al suo staff per la scorsa stagione. Galderisi ha vinto la causa e Lotito dovrà pagare.

Galderisi fu esonerato dalla Salernitana all’inizio della scorsa stagione ed al suo posto venne richiamato Carlo Perrone. Proprio in queste ore, tra l’altro, si è consumata la rottura proprio con Perrone che ha portato alla scelta di Sanderra come nuovo tecnico granata.

Certo passare dall'allenatore ideale per i valori, la moralità, la Caritas, la professionalità, le capacità, a dipendente licenziato "per giusta causa", quindi disonesto o quantomeno incapace, ce ne vuole. Giusto uno come il Lotito può sostenere una contraddizione del genere, senza farsi un minimo di autocritica.