Autore Topic: Il "caso" Bip Mobile: una storia tutta italiana  (Letto 1782 volte)

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Offline Fabio70rm

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Il "caso" Bip Mobile: una storia tutta italiana
« : Sabato 4 Gennaio 2014, 12:44:24 »
Forse qualcuno di voi ne avrà sentito parlare. Comunque sta diventando abbastanza grossa...

Nel 2012, a settembre viene lanciato un nuovo operatore virtuale di telefonia cellulare, a nome Bip Mobile.

Per chi non lo sapesse un operatore virtuale è un gestore cellulare che "affitta" rete da un gestore reale (TIM, Vodafone, Wind e H3G) e li "rivende" con SIM, tariffe e servizi personalizzati. Alcuni gestori mobili famosi sono Postemobile (Vodafone), ERG, Coop, Noverca.

Il nuovo operatore virtuale si appoggia su rete H3G, ha come simbolo lo struzzo che scappa inseguito da Wile Coyote, personaggi della Warner Bros concessi in licenza esclusiva, e si avvia ad aggredire il mercato della telefonia cellulare come "operatore low cost".

Le tariffe iniziali sono piuttosto particolari per essere un low coast; la prima offerta è la 3X3, ossia scatto alla risposta di 16 centesimi e 3 centesimi al minuto, cui si affianca verso dicembre la "limited edition" one cent, ossia sempre i 16 cent di scatto alla risposta e 1 centesimo al minuto; tariffe a scatti anticipati di 30 secondi.

Per i dati nasce la Megabip Internet, riservata alle SIM dati, di 1 euro a settimana per 500 MB; al superamento della soglia si paga 1 euro ogni 50 MB, da consumare entro le 24 h.

Vengono poi aggiunte tariffe per l'estero, a 1 e 3 centesimi al minuti in particolare per i paesi da dove provengono i maggior flussi di immigrazione: Cina, India, Romania, Algeria, Marocco, sia pure per i soli fissi.

Assenti promo per gli SMS, se non l'autoricarica, ossia 3 centesimi ogni 10 SMS ricevuti da operatori diversi da H3G e virtuali appoggiati sulla medesima rete.

Fino a luglio la clientela aumenta di buon ritmo, arrivando a circa 300.000 utenze; l'offerta si diversifica in circa cinque piani, nascono opzioni con minuti, dati, minuti +  dati.

I prezzi sono abbastanza concorrenziali. 15 euro ogni 4 settimane per l'unlimited, 18 per unlimited voce + 1 GB settimanale, 23 per unlimited voce + unlimited dati.

Ma il modus operandi dell'azienda è fin dall'inizio abbastanza singolare.

Anzitutto la validità della SIM, che è inizialmente di sei mesi dall'ultima ricarica effettuata, in barba alle direttive AGCOM che impongono un anno di validità, viene portata a cinque mesi, poi a cinque per le SIM voce e a tre mesi per le SIM dati che servono solamente per le connessioni.

Nessuna notizia viene data ai clienti, se non un breve comunicato all'interno della propria area self care del sito. Arrivano solamente SMS informativi dell'imminente sospensione poche ore prima che avvenga, invitando il cliente a prendere visione delle norme d'uso sul sito.

Le procedure di rinnovo delle opzioni vengono variate continuamente: inizialmente viene stabilito che se non c'è credito sufficiente al rinnovo l'opzione viene disattivata e il cliente deve contattare l'assistenza o procedere in self care dall'area clienti del sito per riattivarla manualmente al costo di 1 euro di riattivazione, poi viene inserita una modalità di sospensione, ossia se non ci sono soldi, per 7 gg (poi diventati 14) il sistema attende ricarica del costo dell'opzione + 1 euro, dopodichè disattiva e per riattivare l'offerta bisogna pagare nuovamente i costi di attivazione, inizialmente a 5 euro, che vengono alzati a 7.

Il tutto senza avvisare i clienti, che si trovano gli aggiornamenti dall'oggi al domani; e spesso senza nemmeno avvisare gli operatori del servizio clienti, a cui viene notificata una breve news poche ore prima e che si devono subire gli improperi dei clienti.

Tra l'altro completamente assenti sms di notifiche di raggiunta soglia e credito insufficiente al rinnovo, come egualmente assenti le notifiche delle avvenute variazioni delle condizioni di rinnovo.

Egualmente singolare le variazioni del minutaggio delle opzioni voce: l'unlimited prevede inizialmente 3.500 minuti settimanali voce, viene di botto abbassata a 1.500, senza far pagare i minuti in più, poi dal 1501 minuto in poi viene applicata la tariffa base; inoltre se sfori il limite dei minuti, senza preavviso dopo nemmeno un mese la SIM viene sospesa per frode e non c'è santo che te la riattivi: o fai port out verso altro operatore oppure la cessi e il credito lo puoi girare su altra SIM Bip o richiederne il rimborso, detratti ben 15 euro di addebito costi di bonifico.

Le "promozioni" vengono conteggiate in maniera decisamente singolare: l'autoricarica SMS è comunicata automaticamente dal sistema, e non si può correggere minimamente. Dato che non è chiaro se gli SMS ricevuti da SIM con attive promo messaggi siano conteggiabili o meno, una volta vengono accreditati, l'altra no, generando confusioni e reclami a tonnellate. Inoltre altre promo create dallo store on line o iniziative varie tipo festa della mamma e del papà con relativi accrediti ci sono continui rimpalli sulla gestione dei reclami, che vengono lasciati nel dimenticatoio per mesi e mesi.

La gestione clienti è egualmente singolare: il cliente che chiama troppe volte al giorno per avere assistenza su problematiche serie viene messo in black list e non gli si risponde; spesso si tratta di gente scocciatrice, ma altre volte trattasi di veri problemi che sembrano infastidire la gestione tecnica e amministrativa.

Impossibilità inoltre ad avere servizi basilari, come la notifica via sms a cellulare spento delle chiamate ricevute, segreteria telefonica al 99% malfunzionante o non del tutto funzionante, impossibilità a chiamare i numeri verdi e a decade particolare (199, 899, 892 etc.), impossibilità a modificare anagrafica delle SIM, limitazioni sul numero massimi di SIM a 5 per cliente, poi portata a 4.

Insomma sembrava un classico caso di operatore "pulciaro" annunciato a fanfare e finito a medio/basso cabotaggio, attestatosi alla fine di settembre sui 220.000 clienti.

Poi cominciano i casini.

Da settembre a fino ottobre tutti gli operatori dell'assistenza clienti vengono mandati a casa; vengono richiamati con dei contratti diversi dalla mansione solo 6/7 raccomandati che stanno lì a gestire in offline alcune problematiche, attaccano ai clienti in attesa al call center, e ogni tanto prendono qualche telefonata per far finta che ci sono.

La linea dati viene rallentata alla velocità di qualche KB/sec, addirittura più lenta dei vecchi modem analogici a 56 KB.

Poi il 31 dicembre arriva il crac.

Telogic, l'operatore che gestisce lato tecnico la connettività di Bip Mobile, taglia le linee.

I 220.000 clt si trovano senza rete, non riescono a fare portabilità in quanto i numeri sono congelati, del credito sulle SIM manco a pensarci.

Si scatenano comunicati da parte di Telogic e Bip:

http://www.mondo3.com/mvno-news/bipmobile/2013-12-31-telogic-interrompe-i-rapporti.html

http://www.mondo3.com/mvno-news/bipmobile/2013-12-31-sim-non-funzionanti-cosa-sta-succedendo.html

http://www.mondo3.com/1-piano/2013-12-31-annuncio-blackout.html

http://www.mondo3.com/mvno-news/bipmobile/2014-01-03-blackout-sim-attacco-a-telogic.html

http://www.mondo3.com/mvno-news/bipmobile/2014-01-03-replica-telogic-incontro-agcom.html

Vedremo come andrà a finire.

Nel frattempo se ne parla a Striscia - per quel poco che vale quella trasmissione - se ne parlerà a Mi Manda Rai Tre l'otto gennaio, e si creano gruppi di discussione sui social network:

https://www.facebook.com/groups/Disserviziobipmobile/

C'è da chiedersi che fine hanno fatto i soldi di 220.000 utenti + 800 SIM attivate al giorno + introiti dei vari negozi...il fatto che l'amministratore delegato Fabrizio Bona abbia dato le dimissioni ai primi di ottobre, volandosene in Alitalia forse potrebbe dare qualche indizio...
Polisportiva SS LAZIO, l'unica squadra a Roma che vince invece di chiacchierare!!

Giglic

Re:Il "caso" Bip Mobile: una storia tutta italiana
« Risposta #1 : Sabato 4 Gennaio 2014, 12:54:53 »
Interessante. Come è composto il management attuale? (se l'ex AD è andato in Alitalia - evidentemente assunto da questa - si capisce erchè la compagnia di bandiera è composta da quei "patrioti" famosi)

Offline DinoRaggio

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Re:Il "caso" Bip Mobile: una storia tutta italiana
« Risposta #2 : Sabato 4 Gennaio 2014, 13:08:42 »
in barba alle direttive AGCOM
Il problema è anche là. Una volta chiaro che le modalità di funzionamento di questo operatore non sono del tutto regolari, teoricamente un qualche Ente controllore dovrebbe intervenire, altrimenti qui si rischia il Far West commerciale (se non c'è già) con compagnie che si formano pensando già a come tosare il cliente a filo (ed oltre) di regolamento. Purtroppo la vigilanza su queste cose è molto carente, nonostante l'esistenza di svariate associazioni in difesa del consumatore.

Mi dispiace per i clienti che ci sono rimasti sotto, ma personalmente alle prime avvisaglie del "modus operandi" singolare, non ci avrei pensato più di due secondi a passare ad altro operatore, che non mancano e non sono certo verginelle immacolate, ma che almeno un minimo di assistenza e trasparenza le dànno.
E ra gisumin all'ùart!

La serie A è un torneo di limpidezza cristallina, gli arbitri non hanno alcunché contro la Lazio e si distingueranno per l'assoluta imparzialità, non ci saranno trattamenti di favore o a sfavore nei confronti di alcuno. Sarà un torneo di una regolarità esemplare. (19-8-2016)

Offline Er Matador

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Re:Il "caso" Bip Mobile: una storia tutta italiana
« Risposta #3 : Martedì 7 Gennaio 2014, 15:30:34 »
Un operatore virtuale espone a questi rischi, poiché l'unico filo che lo collega alla fornitura del servizio può essere tagliato da terzi in qualsiasi momento.
Anche senza ipotizzare truffe premeditate - come sembra in questo caso: con Alitalia di mezzo, poi... -, basta immaginare un provider dotato di rete propria che l'affitta a un concorrente: se quest'ultimo diventa un competitor troppo agguerrito, basta aumentargli il canone per falsare il mercato, metterne a rischio l'operatività o chissà che altro.
Il tutto, s'intende, sulla pelle dei clienti.
Il problema di fondo è legato alla struttura delle nostre reti di telefonia mobile.
In un Paese normale, ne esisterebbe una pubblica in grado di coprire uniformemente il territorio e affittata ai singoli provider, che competono poi sulle tariffe.
Da noi, ciascun operatore privato ha steso una struttura proprietaria a più riprese, privilegiando via via le aree con più elevate potenzialità di mercato.
Gli effetti collaterali si sono rivelati devastanti:

1) inutili duplicazioni e triplicazioni del segnale, con evitabili rischi di interferenze e, forse, per la salute

2) necessità per un competitor in ingresso di affrontare analoghe spese infrastrutturali, o passare per stratagemmi come quello degli operatori virtuali: alla faccia della "libera competizione", e favorendo la definizione di un'oligarchia di provider in grado di fare cartello anche su altre decisioni strategiche (cfr. wi-fi libero, decreto Pisanu ecc.)

3) disfunzionalità della rete, poiché il "salto" fra i vari segmenti, realizzati in momenti diversi con materiali e tecnologie nel frattempo evolutisi, comporta una perdita di prestazioni

A proposito dell'ultimo punto, qualche anno fa mi ero interessato per motivi professionali al criptofonino, realizzato da una ditta torinese.
Si trattava di un cellulare in grado di cifrare e decifrare il traffico voce per proteggerlo da intercettazioni: ovvio che il maggiore volume di dati in transito rimarcasse pesantemente le lacune della rete in materia di banda e latenza.
I rappresentanti della ditta mi spiegarono del loro discreto successo di vendite in Romania e Albania, con clienti interessati al prodotto per urgenti ragioni di sicurezza personale.
Ebbene, dalle loro parti il criptofonino funzionava assai meglio perché la rete mobile, stesa in maniera simultanea e uniforme dai tedeschi non molto tempo prima, veicolava il traffico senza discontinuità prestazionali.
Una situazione non riproducibile da noi per i motivi spiegati, col risultato di ritrovarci alle spalle dei Paesi citati in una graduatoria che riguarda la tecnologia: al netto dei vari stereotipi, è un dato neppure bisognoso di commenti.
E il bello è che, per risanare il Paese, qualcuno continua ancora a proporre altre privatizzazioni...

Offline Fabio70rm

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Re:Il "caso" Bip Mobile: una storia tutta italiana
« Risposta #4 : Martedì 7 Gennaio 2014, 21:27:07 »
Novità, novità (si fa per dire).

Oggi c'è stato un incontro con un nulla di fatto tra Bip Mobile, AGCOM, Telogic e H3G.

Ed ecco che esce fuori.

Anzitutto Bip Mobile aveva, e da luglio circa, un debito enorme con H3G, debito mutuato per mancati pagamenti a Telogic:

http://www.tomshw.it/cont/news/3-italia-svela-i-segreti-di-bip-mobile-epilogo-scontato/52200/1.html#.UsxI8rR4-mQ

Ancora più interessante è la risposta del Gruppo Terra, neo proprietari di Telogic, che in sostanza comunicano che inizialmente, oltre a Telogic, si volevano comprare la stessa Bip Mobile, ma che, a cessione stipulata e a contratto redatto, hanno visto l'assenza totale della controparte dal notaio al momento della firma del contratto di cessione:

http://www.parlandodi.it/2014/01/07/caso-bip-mobile-delucidazioni-su-terra-spa-e-one-italia/

L'AGCOM, di fatto, rilascia un ultimatum, da rispondere entro le ore 12 di domani, per garantire la ripresa del servizio da parte di H3G e Telogic, per effettuare mnp verso altri operatori e/o quantomeno salvaguardare il credito dei clienti nelle loro sim permettendone il consumo:

http://www.corrierecomunicazioni.it/tlc/25116_bip-mobile-ultimatum-agcom-garantire-la-portabilita.htm

http://www.ilvelino.it/it/article/tlc-agcom-a-bip-mobile-garantire-ai-clienti-portabilita/ad8518cc-24d8-481b-98b3-8261cdedaf9e/

http://www.repubblica.it/tecnologia/2014/01/07/news/bipmobile_agcom_garantire_portabilit_numeri_telefono-75352313/

A prescindere dalle valutazioni su un operato a dir poco insoddisfacente dell'AGCOM, che si attiva a frittata fatta, nonostante da almeno due mesi i clienti avessero segnalato più volte l'inaccessibilità del servizio clienti, la cosa grave è la totale mancanza di controllo su una situazione anomala, a fronte di un'azienda che è letteralmente una scatola cinese (Bip Mobile SPA società in attivo che è stata creata e posseduta da One Italia SPA, società in liquidazione), e controllata a sua volta da un'altra azienda, Telogic Italia SRL, posseduta da Terra SPA, posseduta a sua volta da Flynet SPA e con quote azionarie degli stessi proprietari di One Italia:




La mia ironica battuta ad inizio thread su Bona a questo punto rischia di essere ben più di una battuta...
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Offline Fabio70rm

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Re:Il "caso" Bip Mobile: una storia tutta italiana
« Risposta #5 : Martedì 7 Gennaio 2014, 21:45:23 »
Il problema è anche là. Una volta chiaro che le modalità di funzionamento di questo operatore non sono del tutto regolari, teoricamente un qualche Ente controllore dovrebbe intervenire, altrimenti qui si rischia il Far West commerciale (se non c'è già) con compagnie che si formano pensando già a come tosare il cliente a filo (ed oltre) di regolamento. Purtroppo la vigilanza su queste cose è molto carente, nonostante l'esistenza di svariate associazioni in difesa del consumatore.

Mi dispiace per i clienti che ci sono rimasti sotto, ma personalmente alle prime avvisaglie del "modus operandi" singolare, non ci avrei pensato più di due secondi a passare ad altro operatore, che non mancano e non sono certo verginelle immacolate, ma che almeno un minimo di assistenza e trasparenza le dànno.

Caro Dino Raggio, le porcate in ambito di telecomunicazioni in Italia sono, purtroppo all'ordine del giorno.

Senza voler rammentare che c'è voluta una legge governativa per eliminare i "costi di ricarica", unico paese al mondo a vederli applicati, e con l'anomalia del Canone Telecom che ha permesso all'ex proprietario dell'Inter di comprare a costo zero l'azienda principale di rete fissa, i mezzucci sono ovunque, basta solo girare gli occhi che letteralmente ti cascano addosso.

Vogliamo parlare dell'assistenza clienti della Tre che è un numero a pagamento?

Vogliamo parlare delle pubblicità ingannevoli fatte da Vodafone, Tim e Wind sulle varie promozioni estive ed invernali?

Serve rammentare quella bojata di ibrido schifoso di Vodafone Casa, che non funziona nemmeno ai dipendenti stessi dell'azienda?

O le ripicche, in fase di portabilità, che si sono per anni fatti i vari gestori al punto di costringere ad intervenire l'AGCOM per multare e bloccare di fatto azioni di vero e proprio boicottaggio operate dagli stessi operatori?

Un operatore virtuale espone a questi rischi, poiché l'unico filo che lo collega alla fornitura del servizio può essere tagliato da terzi in qualsiasi momento.
Anche senza ipotizzare truffe premeditate - come sembra in questo caso: con Alitalia di mezzo, poi... -, basta immaginare un provider dotato di rete propria che l'affitta a un concorrente: se quest'ultimo diventa un competitor troppo agguerrito, basta aumentargli il canone per falsare il mercato, metterne a rischio l'operatività o chissà che altro.
Il tutto, s'intende, sulla pelle dei clienti.
Il problema di fondo è legato alla struttura delle nostre reti di telefonia mobile.
In un Paese normale, ne esisterebbe una pubblica in grado di coprire uniformemente il territorio e affittata ai singoli provider, che competono poi sulle tariffe.
Da noi, ciascun operatore privato ha steso una struttura proprietaria a più riprese, privilegiando via via le aree con più elevate potenzialità di mercato.
Gli effetti collaterali si sono rivelati devastanti:

1) inutili duplicazioni e triplicazioni del segnale, con evitabili rischi di interferenze e, forse, per la salute

2) necessità per un competitor in ingresso di affrontare analoghe spese infrastrutturali, o passare per stratagemmi come quello degli operatori virtuali: alla faccia della "libera competizione", e favorendo la definizione di un'oligarchia di provider in grado di fare cartello anche su altre decisioni strategiche (cfr. wi-fi libero, decreto Pisanu ecc.)

3) disfunzionalità della rete, poiché il "salto" fra i vari segmenti, realizzati in momenti diversi con materiali e tecnologie nel frattempo evolutisi, comporta una perdita di prestazioni

A proposito dell'ultimo punto, qualche anno fa mi ero interessato per motivi professionali al criptofonino, realizzato da una ditta torinese.
Si trattava di un cellulare in grado di cifrare e decifrare il traffico voce per proteggerlo da intercettazioni: ovvio che il maggiore volume di dati in transito rimarcasse pesantemente le lacune della rete in materia di banda e latenza.
I rappresentanti della ditta mi spiegarono del loro discreto successo di vendite in Romania e Albania, con clienti interessati al prodotto per urgenti ragioni di sicurezza personale.
Ebbene, dalle loro parti il criptofonino funzionava assai meglio perché la rete mobile, stesa in maniera simultanea e uniforme dai tedeschi non molto tempo prima, veicolava il traffico senza discontinuità prestazionali.
Una situazione non riproducibile da noi per i motivi spiegati, col risultato di ritrovarci alle spalle dei Paesi citati in una graduatoria che riguarda la tecnologia: al netto dei vari stereotipi, è un dato neppure bisognoso di commenti.
E il bello è che, per risanare il Paese, qualcuno continua ancora a proporre altre privatizzazioni...

Hai ragione caro El Matador, ma la cosa sorprendente è che, su rete fissa, le reti SONO di proprietà dello Stato, e date in comodato gratuito a Telecom con durata centennale.

L'accordo fu fatto ai tempi della SIP, per evitare appunto regimi di monopolio: in soldoni creo un'azienda parastatale e gli do in concessione la linea. Se arriveranno concorrenti potranno richiedere anche loro l'affitto.

Peccato però che poi, quando arrivarono i concorrenti, la prima Infostrada pre acquisizione Wind, poi via via tutte le altre, nel frattempo Telecom era stata privatizzata; e anzichè ridiscutere gli accordi lo Stato se ne lavò le mani invitando i neo arrivati a contrattare con Telecom....

In ambito mobile le cose sono andate in maniera peggiore.

Quando nacque la telefonia mobile, su tecnologia ETACS, il cellulare era un attrezzo costosissimo, solo in abbonamento; si pensò non già di costituire una rete mobile unica e statale, bensì di fare una sottoazienda, che sarebbe poi diventata la TIM, che doveva costruire la rete e usufruirne.

Anche qui la concorrenza, quando arrivò, anzichè vedersi la mala parata di "affittare" da TIM, chiese e pretese la costruzione delle proprie linee private; costruzione concessa perchè non erano previsti scavi e sventramenti di strade.

All'epoca poi si ignoravano i rischi delle radiazioni da cellulare, anzi chi sapeva se ne usciva con sproloqui, tipo che usare il cellulare aumentava le prestazioni sessuali...

E si decise poi di porre un limite a 4 operatori reali.

Gli altri? Arrangiatevi, fate i MNVO, come Infostrada e Tiscali affittano la rete da Telecom, voi affittate dai quattro reali; con il fatto che invece di avere un monopolista e tutti concorrenti agguerriti, si è creato un cartello che vede di fatto alleanze alla 1984 di Orwell: Tim contro Vodafone, Tim e Vodafone contro Wind e H3G, H3G contro tutti, Tim, Vodafone e H3G ad escludere la Wind nell'assegnazione delle frequenze della LTE...

Gli altri? Coop Voce, Poste Mobile, Erg etc.? Le briciole...e nella guerra tra i poveri le truffe proliferano, anche perchè non ci sono controlli rigidissimi...
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Offline Fabio70rm

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Re:Il "caso" Bip Mobile: una storia tutta italiana
« Risposta #6 : Martedì 7 Gennaio 2014, 21:55:18 »
Ottimo questo articolo:

http://difesadelconsumatore.wordpress.com/2014/01/06/class-action-contro-bip-mobile-e-caccia-aperta-al-cliente-mobile/

Class Action contro Bip Mobile: è caccia aperta al cliente mobile

Sono già partite le azioni di accaparramento della clientela di Bip Mobile da parte dei maggiori gestori di telefonia mobile.

L’Associazione Consumatori Siciliani invita i consumatori italiani a fare molta attenzione: la portabilità attualmente permette di recuperare il proprio numero di telefono e di renderlo attivo, ma non risolve la questione: perché mai 220.000 persone sono arrivate a Bip Mobile e hanno fatto tesoro delle sue offerte? Semplice, perchè erano convenienti rispetto alla concorrenza, anzi erano le poche alternative low cost alle tariffe super-luxury dei pachidermi della telefonia mobile.

Perciò auspichiamo che la soluzione AGCOM più che risolvere un problema di fatto quali i numeri telefonici congelati e il credito pendente, salvi gli utenti Bip e tutti i consumatori in generale dall’applicazione di tariffe onerose da parte dei gestori di telefonia.

Qui la battaglia si fa più importante di quel che sembri: non è solo la complicata vicenda di un nuovo operatore telefonico, è il costo della telefonia italiana che da decenni subiamo quasi senza rendercene conto.

A tal proposito ricordiamo la battaglia contro le impossibili tariffe di roaming nel 2006-2007, che incontrò numerose resistenze da parte degli operatori mobili ma che portò all’applicazione dell’Eurotariffa da parte del Parlamento Europeo. Nonostante le continue pressioni dell’AGCOM, sin dal 2009, l’Eurotariffa è raggirata dai nostri gestori: spedire un sms da altri paesi europei, ad esempio, costa 8 centesimi di euro, in Italia il costo varia da 10 a 13 centesimi.

Se pensate che le aziende telefoniche mondiali si stanno sempre più fondendo e internazionalizzando, capirete qual’è la proporzione della speculazione in atto. L’unica alternativa possibile è il web: già da tempo Skype permette di telefonare a circa 2 centesimi di euro al minuto, di effettuare videochiamate e mandare sms, oggi il servizio è migliorato tantissimo e la linea scorre fluida come se si parlasse attraverso un telefono fisso. C’è da dire che occorre la presenza di uno spot wifi perchè funzioni il tutto, ma quando un giorno il wifi sarà dappertutto, tutti questi operatori mobili con le loro orripilanti antenne gravanti sulle dorsali collinari e montuose del nostro Bel Paese spariranno come per magia e ce ne libereremo una volta per tutte, con tutto il loro carico di speculative tariffe.

Bisogna capire bene chi e cosa comanda dalle nostre parti: le leggi, ovvero lo stato di diritto, o l’economia?
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Offline Skorpius

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Il "caso" Bip Mobile: una storia tutta italiana
« Risposta #7 : Mercoledì 8 Gennaio 2014, 09:32:58 »
Ma davvero vi sembra che attualmente il costo della telefonia mobile delle principali compagnie sia alto?
Stiamo ancora a contare il costo di un singolo sms? Io spendo 1/6 (non e' una iperbole) in telefono mobile di quanto spendevo 5 anni fa... Anzi spendo anche meno di telefono fisso visto che conviene usare il mobile anche da casa
La gente dice che sono cattivo, ma in verità ho il cuore di un bambino: lo tengo in un barattolo, sul comodino.

Offline Skorpius

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Il "caso" Bip Mobile: una storia tutta italiana
« Risposta #8 : Mercoledì 8 Gennaio 2014, 09:35:53 »
E aggiungo che facendomi due conti sulla tariffa tre che uso adesso (200 min settimanali a 2,50) spendo anche meno dei due centesimi al minuto di skype.
La gente dice che sono cattivo, ma in verità ho il cuore di un bambino: lo tengo in un barattolo, sul comodino.

Offline Fabio70rm

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Re:Il "caso" Bip Mobile: una storia tutta italiana
« Risposta #9 : Mercoledì 8 Gennaio 2014, 10:23:23 »
Piccolo incipit: la famiglia Landi è dietro il crack di Eutelia....quindi non sono nuovi a queste imprese...

Ma davvero vi sembra che attualmente il costo della telefonia mobile delle principali compagnie sia alto?
Stiamo ancora a contare il costo di un singolo sms? Io spendo 1/6 (non e' una iperbole) in telefono mobile di quanto spendevo 5 anni fa... Anzi spendo anche meno di telefono fisso visto che conviene usare il mobile anche da casa

Non è questione di alto o basso.

In Europa la direttiva comunitaria impone certi prezzi, noi siamo immancabilmente più alti.

Sticazzi se è meno di sei anni fa, io voglio pagare quanto si paga in Europa.

Se un SMS costa 8 centesimi lo voglio pagare 8 non 10, 11 o 13!!

E poi paragonare un pacchetto con la tariffa base non è corretto: chiaro che nel pacchetto ci sono dei forfait che rendono allettante l'offerta, ma mica è detto che ti convenga.

Ti faccio un esempio: tu hai un'offerta, poniamo caso, che ti regala 800 minuti, 800 sms e 1 GB di internet mensili, e ti costa poniamo 10 euro.

Dici fico; a telefonare magari telefoni, a inviare messaggi li mandi, e internet sul telefono quanto è comodo quando sei per strada e ti serve una consultazione veloce?

E qui è l'inghippo: quasi il 90% della gente non usa pienamente tutto il bundle offerto dai minuti; e quindi la compagnia ci guadagna.

Ma il meccanismo è ancora più perfido.

Inevitabilmente, dopo un po', il cliente medio si accorge che non consuma i minuti o gli sms per intero e quindi comincia ad usare di più il cellulare; tanto l'ha pagato.

Ora forse non sai che a fine mese ogni gestore, oltre ai soldi di ricariche, telefonate etc., fa il dare/avere con gli altri.

Per esempio, Tim ha generato X migliaia di euro di traffico verso Vodafone, X migliaia di euro verso Telecom, X migliaia di euro verso Tiscali etc.

Analogamente Vodafone ha generato X migliaia di euro di traffico verso Tim, X migliaia di euro verso Telecom, X migliaia di euro verso Tiscali etc.

E così ogni gestore.

Si fanno le somme e ci si scambia i soldi; ma non nel senso che si pensa, ossia ho generato X migliaia di euro verso un gestore glieli do.  No, viene conteggiato, oltre quello, anche il minutaggio, e quindi si da una quota proporzionale; è il cosiddetto Mobile Termination rates, ossia pago il gestore destinatario della chiamata per permettere il collegamento.

Se non è chiaro il meccanismo ti posto questo link:

http://www.consumatoridirittimercato.it/wp-content/uploads/2012/12/2009-01-tariffe-di-terminazione-mobile-nelle-tlc-consumatori-diritti-e-mercato-10-n524870.pdf

Chiaro che il MTR ti garantisce, per come è congegnato, una sorta di "valore", e che ti fa avere, ogni mese, una percentuale di rendita dagli altri gestori a seconda di come sei posizionato.

E quindi risulta ovvio come sia facile passare ad una sorta di patto non belligerante tra i competitor, ove guarda caso quelli con minor clientela attirano con pacchetti più bassi clienti, per aumentare il parco utenze e di conseguenza il traffico, per aumentare la propria quota.

Meccanismo davvero sottile...

E' evidente che le quote, con i pacchetti, aumentano; ma aumentando il traffico generato aumenta anche la rendita dell'azienda...che quindi "concede" prezzi più bassi di sei anni fa...ma non sono di certo quelli reali, imposti dall'Europa e dalle logiche di mercato!

Inoltre i pacchetti costano molto di più che non il reale utilizzo che se ne fa.

Provate a fare qualche rapido calcolo...
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Offline Skorpius

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Re:Il "caso" Bip Mobile: una storia tutta italiana
« Risposta #10 : Mercoledì 8 Gennaio 2014, 12:08:29 »
uso cellulari dal 1997 e ho provato qualsiasi tipo di tariffe: a secondi a minuti con o senza scatto e le tariffe a soglie sono le più convenienti in assoluto.
sono proprio le considerazioni che mi riporti che mi fanno pensare che chi fa questi discorsi (basandosi troppo spesso su PRESUNTI meccanismi psicologici) poi non si mette a chiedere semplicemente alle persone: stai spendendo meno o più di prima?

Ma basta fare un semplicissimo confronto tra skype (che viene usato come referente ASSOLUTO della migliore tariffa) e la soglia 3 che utilizzo io ossia 200 minuti settimana a € 2,5...
Usando skype raggiungo la spesa richiestami da tre dopo 125 minuti di chiamate, il che significa che se di media facessi anche solo 126 minuti a settimana tre sarebbe meglio a prescindere da quanto spreco.... peccato però che al costo di skype devo aggiungere il costo di connessione internet, il fatto che se uso il wifi pubblici il segnale è scadente... e tutto questo senza considerare che con tre ho comunque nella stessa settimana 200 sms e 500 mega di internet...


Quello che voglio dire è che a a conti fatti il non utilizzo completo della soglia NON E' UN DANNO in quanto è ampiamente ripagato dal costo singolo di quanto effettivamente utilizzato, ed il tutto anche paragonandolo a sto mostro di skype.

Un altra considerazione tu dici "Ma il meccanismo è ancora più perfido. Inevitabilmente, dopo un po', il cliente medio si accorge che non consuma i minuti o gli sms per intero e quindi comincia ad usare di più il cellulare; tanto l'ha pagato. Ora forse non sai che a fine mese ogni gestore, oltre ai soldi di ricariche, telefonate etc., fa il dare/avere con gli altri ecc..." tutto questo però se da un lato fa guadagnare gli operatori mobili (che in fondo creo esistano per questo) dall'altro rende la telefonia mobile più conveniente della telefonia fissa.. e questo non può che fare del bene alle finanze familiari... conosco sempre più persone che chiudono la linea fissa e si affidano alla sola linea mobile con un risparmio enorme.. perchè allora dobbiamo demonizzare questo meccanismo che porta ad usare di più il mobile?

E poi ripeto: l'sms pagato singolarmente non esiste più se non in sporadici casi destinati a sparire: whattsapp, internet in generale lo hanno ammazzato... basti pensare che nel 2011 le soglie prevedevano 100 sms mensili oggi ne prevedono 1000.

In conclusione se leggo frasi in un articolo come "tariffe super-luxury dei pachidermi della telefonia mobile" tutte le considerazioni successive perdono di credibilità, se poi leggo paragoni con skype cestino tutto senza finire di leggere

La gente dice che sono cattivo, ma in verità ho il cuore di un bambino: lo tengo in un barattolo, sul comodino.

Offline Er Matador

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Re:Il "caso" Bip Mobile: una storia tutta italiana
« Risposta #11 : Mercoledì 8 Gennaio 2014, 12:51:06 »
Fabio, visto che sei una miniera di informazioni sull'argomento, approfitto per una domanda che in molti si sono posti.
In quasi tutti i settori con una componente commerciale, la fidelizzazione del cliente è per solito un punto di riferimento nelle strategie aziendali.
E lo è stato anche per i provider di telefonia mobile, ovviamente a modo loro: ad esempio, come ricordavi, ostacolando con un vero e proprio sabotaggio il passaggio con number portability verso un operatore concorrente.
Oggi, al contrario, gli incentivi per i clienti di vecchia data sono in genere modesti e non riguardano più di tanto le tariffe.
Mentre a chi usufruisce della citata number portability si offrono letteralmente ponti d'oro, compresi offerte e piani tariffari preclusi a chi è già sotto contratto con lo stesso fornitore.
Quale sarebbe il senso di questa strategia?

Offline BobLovati

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Re:Il "caso" Bip Mobile: una storia tutta italiana
« Risposta #12 : Mercoledì 8 Gennaio 2014, 12:59:04 »
Fabio, visto che sei una miniera di informazioni sull'argomento, approfitto per una domanda che in molti si sono posti.
In quasi tutti i settori con una componente commerciale, la fidelizzazione del cliente è per solito un punto di riferimento nelle strategie aziendali.
E lo è stato anche per i provider di telefonia mobile, ovviamente a modo loro: ad esempio, come ricordavi, ostacolando con un vero e proprio sabotaggio il passaggio con number portability verso un operatore concorrente.
Oggi, al contrario, gli incentivi per i clienti di vecchia data sono in genere modesti e non riguardano più di tanto le tariffe.
Mentre a chi usufruisce della citata number portability si offrono letteralmente ponti d'oro, compresi offerte e piani tariffari preclusi a chi è già sotto contratto con lo stesso fornitore.
Quale sarebbe il senso di questa strategia?

un segno dei tempi: invece di mantenere e fiodelizzare il cliente, si cerca di rubare quelli altrui.
Ma è chiaro che, per quanto stupidi siano i clienti, e considerando che il numero dei fruitori è già a livelli difficilmente incrementabili, preferiscono fare sconti ai nuovi anche sapendo ( se non lo sapessero sarebbero imbecilli, oltre a non sapere nulla di marketing ) che i loro clienti andranno dal nuovo gestore che, anche lui, cerca di rubare clienti dimezzando le tariffe.

Il trionfo della furbezza sulla logica; ma questo è il mondo globalizzato, sembra   ::) 
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Siamo noi fortunati ad essere della Lazio, non la Lazio ad avere noi

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Offline Fabio70rm

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Re:Il "caso" Bip Mobile: una storia tutta italiana
« Risposta #13 : Mercoledì 8 Gennaio 2014, 15:40:52 »
Qui il video della puntata odierna di Mi Manda RAI3, dove si parla del disastro di Bip Mobile.

Consiglio la visione a tutti...

http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-dc92d769-80c0-4db4-82a5-51c988191d17.html

(odiosa la conduttrice, odiosi i partecipanti etc.)

E' però un bello spaccato di come stanno le cose nell'ambito telecomunicazioni in Italia e di come si creano e disfano le scatole cinesi...
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Offline Fabio70rm

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Re:Il "caso" Bip Mobile: una storia tutta italiana
« Risposta #14 : Mercoledì 8 Gennaio 2014, 16:03:28 »
Carissimo Skorpius, mi sa che mi sono spiegato un po' male, cerco di chiarire meglio.

uso cellulari dal 1997 e ho provato qualsiasi tipo di tariffe: a secondi a minuti con o senza scatto e le tariffe a soglie sono le più convenienti in assoluto.
sono proprio le considerazioni che mi riporti che mi fanno pensare che chi fa questi discorsi (basandosi troppo spesso su PRESUNTI meccanismi psicologici) poi non si mette a chiedere semplicemente alle persone: stai spendendo meno o più di prima?

Ma basta fare un semplicissimo confronto tra skype (che viene usato come referente ASSOLUTO della migliore tariffa) e la soglia 3 che utilizzo io ossia 200 minuti settimana a € 2,5...
Usando skype raggiungo la spesa richiestami da tre dopo 125 minuti di chiamate, il che significa che se di media facessi anche solo 126 minuti a settimana tre sarebbe meglio a prescindere da quanto spreco.... peccato però che al costo di skype devo aggiungere il costo di connessione internet, il fatto che se uso il wifi pubblici il segnale è scadente... e tutto questo senza considerare che con tre ho comunque nella stessa settimana 200 sms e 500 mega di internet...

Il fatto che tu dici è vero, ma in virtù di quello che ho detto, tu la tariffa bassa a soglie la paghi così poco perchè il traffico interoperatori, PAGATO DA TUTTI, consente al tuo operatore di avere una rendita tale che ti propone tariffe basse.

Ma il 90% delle utenze è rappresentato da gente che non consuma quasi mai il bundle a disposizione; pensa alle tante persone di età avanzata che usano il cellulare solo per telefonare, e raramente, pensa a chi ha decine di schede e ne usa una alla volta alternativamente, magari dimenticandosene nel cassetto diverse.

E i numeri giocano nel determinare la soglia.

Tu professionista, tu "chiacchierone" con gli amici, tu chattomane con sms ne usufruisci, ma per una persona che lo usa ce ne stanno nove che non lo usano.

E se sei un consumatore medio, in genere se attivi i pacchetti bundle il consumo aumenta, facendo aumentare il traffico interoperatore e abbassando i costi apparenti.

Lo paghi con la nonnina che telefona una volta al mese e non manda mai sms, con la decima scheda del consumatore che compra un telefono al mese con relativa sim interna...

Sul discorso tecnico, problemi ce ne stanno sia a livello GSM che a livello WIFI. E il fatto che Skype prenda male è dovuta alle assenti infrastrutture wifi rispetto a quelle cellulari.


Quello che voglio dire è che a a conti fatti il non utilizzo completo della soglia NON E' UN DANNO in quanto è ampiamente ripagato dal costo singolo di quanto effettivamente utilizzato, ed il tutto anche paragonandolo a sto mostro di skype.

Un altra considerazione tu dici "Ma il meccanismo è ancora più perfido. Inevitabilmente, dopo un po', il cliente medio si accorge che non consuma i minuti o gli sms per intero e quindi comincia ad usare di più il cellulare; tanto l'ha pagato. Ora forse non sai che a fine mese ogni gestore, oltre ai soldi di ricariche, telefonate etc., fa il dare/avere con gli altri ecc..." tutto questo però se da un lato fa guadagnare gli operatori mobili (che in fondo creo esistano per questo) dall'altro rende la telefonia mobile più conveniente della telefonia fissa.. e questo non può che fare del bene alle finanze familiari... conosco sempre più persone che chiudono la linea fissa e si affidano alla sola linea mobile con un risparmio enorme.. perchè allora dobbiamo demonizzare questo meccanismo che porta ad usare di più il mobile?

E poi ripeto: l'sms pagato singolarmente non esiste più se non in sporadici casi destinati a sparire: whattsapp, internet in generale lo hanno ammazzato... basti pensare che nel 2011 le soglie prevedevano 100 sms mensili oggi ne prevedono 1000.

In conclusione se leggo frasi in un articolo come "tariffe super-luxury dei pachidermi della telefonia mobile" tutte le considerazioni successive perdono di credibilità, se poi leggo paragoni con skype cestino tutto senza finire di leggere

Ma è appunto questo che voglio cercare di spiegare.

Se nel 2013, con Whatsapp e simili il ricorso all'SMS è più che dimezzato, perchè me lo fai pagare come se fosse ancora il consumo a volumi pre internet?

E ti sei accorto come di botto le soglie di internet e le durate sono state incredibilmente calmierate, che prima era una giungla?

Secondo me assisteremo nei prossimi anni alla lotta sul traffico internet.
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Offline Fabio70rm

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Re:Il "caso" Bip Mobile: una storia tutta italiana
« Risposta #15 : Mercoledì 8 Gennaio 2014, 16:25:31 »
Fabio, visto che sei una miniera di informazioni sull'argomento, approfitto per una domanda che in molti si sono posti.
In quasi tutti i settori con una componente commerciale, la fidelizzazione del cliente è per solito un punto di riferimento nelle strategie aziendali.
E lo è stato anche per i provider di telefonia mobile, ovviamente a modo loro: ad esempio, come ricordavi, ostacolando con un vero e proprio sabotaggio il passaggio con number portability verso un operatore concorrente.
Oggi, al contrario, gli incentivi per i clienti di vecchia data sono in genere modesti e non riguardano più di tanto le tariffe.
Mentre a chi usufruisce della citata number portability si offrono letteralmente ponti d'oro, compresi offerte e piani tariffari preclusi a chi è già sotto contratto con lo stesso fornitore.
Quale sarebbe il senso di questa strategia?

Il senso è semplicissimo.

Se io operatore X ho poniamo 25 mln di clienti, ho una percentuale poniamo 30% come introito sulla torta traffico interoperatore MTR.

Basandomi sulla fetta di clienti che ho, posso ragionevolmente supporre che il 60/70% è composta da gente che non cambierà mai o quasi mai operatore; di conseguenza, basandomi su questo zoccolo duro, effettuo promozioni a bombarda sui clienti di altri gestori, invogliandoli a passare a me.

Con questo meccanismo posso non solo acchiappare nuovi clienti, ma anche far fronte agli scontenti che chiameranno dicendo "eh ma ai nuovi fate le promo a noi vecchi nada".

Come me la cavo con i vecchi clienti? Semplice.

Se sono abbonati gli regalo qualcosa: di questi tempi uno smarphone a prezzi stracciati ratealizzato non si nega a nessuno.

Oppure posso offrire la stessa promo ad un "piccolo" prezzo di attivazione anche per i vecchi clienti. E così ci guadagno sia dai vecchi che dai nuovi.

Il risultato è che al termine di questo canvass la mia fetta MTR dal 30% magari è passata al 35%.

Per darvi un'idea del giro del fatturato, considerate che in Italia ogni persona ha almeno una SIM....tra ricariche, opzioni, chiamate effettuate etc., ecco quanto guadagnato dai gestori nel 2011:

http://it.wikipedia.org/wiki/Telefonia_cellulare#Modalit.C3.A0_di_pagamento_dei_servizi_telefonici

Gestore       SIM                 Utili                 Quota MTR (traffico voce)

Vodafone     30.044.000     8.647 mln €    35,0%

TIM             32.159.000     8.603 mln €    31,5%

Wind          21.600.000      5.726 mln €    25,4%

3 Italia        9.603.000    1.647 mln €     7,3%

Come si vede nella tabella, la percentuale di utile è determinata in maniera netta dall'importo MTR, un po' come il vecchio proporzionale nelle votazioni.

La DC ha meno voti del PC? Si ma ha un proporzionale maggiore...

Chiudo infine linkando le direttive AGCOM, che secondo me una letta bisognerebbe che un po' tutti la dessero:

http://www.agcom.it/default.aspx?message=visualizzadocument&DocID=5560
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Offline Skorpius

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Il "caso" Bip Mobile: una storia tutta italiana
« Risposta #16 : Mercoledì 8 Gennaio 2014, 19:32:35 »
L'esempio della vecchina con la soglia sprecata non lo condivido, la vecchina (se ben consigliata) stacchera' la linea fissa per usare solo il cellulare e risparmiera' tantissimo... Mia madre ad esempio e' passata da 40 euro mensili a dieci... Un bel risparmio se adesso spreca un po' di soglia perche telefona poco prima quanto sprecava col canone fisso del fisso??
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Offline Fabio70rm

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Re:Il "caso" Bip Mobile: una storia tutta italiana
« Risposta #17 : Mercoledì 8 Gennaio 2014, 20:50:17 »
Ma il senso è quello.

La rete mobile guadagna sul numero di clienti e sul traffico effettuato.

La rete fissa ha altri canoni.
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Offline Fabio70rm

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Re:Il "caso" Bip Mobile: una storia tutta italiana
« Risposta #18 : Venerdì 10 Gennaio 2014, 08:39:47 »
E intanto l'AGCOM ha deciso una migrazione forzata ad altri operatori, innalzando la soglia giornaliera di portabilità permesse da 500 a 15.000:

[pdf=600,800]http://www.agcom.it/Default.aspx?message=visualizzadocument&DocID=12306[/pdf]

Peccato che la Bip stia ostacolando in tutti i modi queste MNP, sul web infuriano utenti bloccati che si sono visti rifiutare la portabilità.....
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Offline Fabio70rm

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Re:Il "caso" Bip Mobile: una storia tutta italiana
« Risposta #19 : Lunedì 13 Gennaio 2014, 12:46:25 »
E continua il tira e molla.

Nuovo comunicato di accusa tra Bip e Telogic, con una tragedia che si sta trasformando in una farsa...

http://store.bip.it/
"A beneficio di tutti i nostri clienti e per coloro che ancora ci sostengono!"

Ci sentiamo in obbligo verso i nostri clienti di far chiarezza su alcune questioni e, in ogni caso, di tenerli aggiornati circa l'evoluzione di tutta la vicenda.

Il 7 gennaio sì è tenuto l'incontro presso l'AGCOM unitamente a Telogic (rappresentata dal socio unico Terra Spa) ed H3G.
Durante l'incontro Bip ha chiesto la riattivazione dei servizi e ha dato la propria disponibilità ad aumentare il numero di MNP giornaliere sino al valore ritenuto necessario per eliminare il problema delle code nel port out per i clienti che decidono di cambiare operatore.
Inoltre, vi vogliamo informare che abbiamo formalmente richiesto a Telogic la riattivazione del servizio VOCE IN ENTRATA, considerato che non comporta alcun costo né per Telogic né per H3G. Al momento Telogic ci ha dato la sua disponibilità alla riattivazione dei suddetti servizi "previa espressa richiesta in tal senso da parte dell'Autorità", la quale, da noi prontamente sollecitata in tal senso, sta valutando come comportarsi.

Riguardo alle affermazioni apparse nel comunicato di Terra del 7 gennaio, secondo la quale "…Dopo mesi di trattative Terra e il management di Bip arrivano ad un accordo per il passaggio di consegne dell'operatore mobile….", siamo costretti, nostro malgrado, a rilevarne l’assoluta falsità!

La verità è che non fu MAI raggiunto alcun accordo poiché, sin da subito, per il tramite dei nostri legali, avevamo chiaramente manifestato l'esigenza che l'accordo prevedesse alcune condizioni non negoziabili a tutela dei dipendenti di BIP e della continuità del servizio verso i clienti, proprio per consentire a Bip di affrontare un percorso giudiziale per la soluzione della crisi di liquidità che destinasse tutte le risorse dell'impresa alla soddisfazione dei creditori di questa, non a vantaggio di chi (Terra) aveva intenzione di rilevare l'azienda.

È utile far presente che Terra, a mezzo del suo Presidente (Sauro Landi):
1. pretendeva di affittare inizialmente l'intera azienda di Bip pagando un canone mensile di soli 6.000 euro al mese, riservandosi la mera facoltà di acquistare successivamente l'intera azienda per soli 1,5 milioni di euro! Ciò non avrebbe assolutamente consentito alcuna dignitosa soddisfazione dei creditori di BIP;
2. durante i mesi di trattative aveva formulato un'offerta lavorativa al capo tecnico di BIP, sottraendolo all'azienda;
3. nel frattempo, all'insaputa di Bip, aveva rilevato Telogic (dal fallimento della controllante danese) divenendone unico socio.

In realtà, quindi, il mancato accordo con Terra è dipeso dalle condizioni inaccettabili che lei ci voleva imporre ed è stato la causa scatenante che ha condotto al noto distacco dei servizi (per il tramite della controllata Telogic) con modalità e tempi che lasciano pensare più ad una "vendetta" che non ad una effettiva esigenza di business

Infine, ci teniamo a precisare che, se è assolutamente vero che successivamente al distacco del servizio (30 dicembre) si è verificato lo spiacevole inconveniente dell'ulteriore erosione del credito sulle SIM,è altrettanto vero che tale circostanza, per espressa ammissione, è ascrivibile esclusivamente alla gestione tecnica della piattaforma di Telogic e, a tal riguardo, l'AGCOM anche in nostra presenza ha INTIMATO a Telogic di RIPRISTINARE la situazione del credito dei clienti Bip al 30 dicembre.

Questo lungo e forse noioso comunicato è doveroso nei confronti di tutti i clienti che hanno creduto in noi fino ad oggi, che ancora ci sostengono e che come noi lottano per un libero mercato delle tariffe e contro le lobby degli operatori italiani.

Nonostante tutto, siamo ancora vivi e niente e nessuno ci impedirà di continuare a difendere i nostri e i vostri diritti, fino alla fine….

Grazie Grazie Grazie
BIP Mobile SPA

 
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