www.ilmessaggero.itLa “cura” ha già fatto effetto. Con il nuovo anno e con l’avvento del tecnico goriziano si respira un’aria diversa. Nonostante siano passati appena tre giorni dal cambio dell’allenatore, la Lazio è tornata non solo a correre ma, quel che più conta, a sorridere e divertirsi. Sembrerà una bazzecola, ma l’atmosfera a Formello negli ultimi tre mesi dell’anno appena passato era più pesante di quello che si immaginava. Con Petkovic si era rotto qualcosa nell’approccio al lavoro giornaliero. Il bosniaco pretendeva cose che Klose e compagni non riuscivano più a recepire: pressing continuo dagli attaccanti e una linea di difesa molto alta. E tutto questo con poca organizzazione tattica e mentale. «Ragazzi tranquilli, non vi preoccupate se abbiamo perso, ci rifaremo e domineremo nella prossima gara», la superficiale sintesi settimanale di Petko dopo ogni disfatta. Parole che alla lunga hanno inciso in modo negativo, soprattutto sull’umore del gruppo che ormai non vedeva più vie d’uscita.
CURA DEI DETTAGLI
Oltre a conoscere bene l’ambiente biancoceleste, Reja, sa come entrare in uno spogliatoio e soprattutto sa come parlare a un gruppo di giocatori che ha smarrito identità e sicurezza. Sin dal primo giorno, il tecnico goriziano ha capito di trovarsi di fronte a una situazione forse peggiore del 2010, ma con una rosa ben più forte ed attrezzata rispetto a quella che trovò quattro anni fa, quando arrivò per la prima volta. Ai giocatori ha chiesto di seguirlo, di lavorare e concentrarsi tanto sul campo e, a poco a poco, di ritrovarsi. Ha cominciato a diversificare, a rendere l’allenamento più snello, semplice e a tratti divertente, come la preparazione delle partitelle in famiglia, ora giocate con più aggressività e voglia di mettersi in mostra. Un po’ quello che ha fatto ieri pomeriggio Marchetti che volava da una parte all’altra della porta, negando la gioia del gol a diversi big e facendo esultare i compagni della sua squadra. Ecco, il primo effetto di Edy è stato quello di riconsolidare un gruppo che viaggiava un po’ per fatti suoi. A breve, visto il clima, torneranno sicuramente le cene di squadra.
TATA C’E’, DUBBIO RADU
L’obiettivo è presentarsi alla sfida con l’Inter, tentando l’impresa. Reja ha fissato dei paletti, come il 4-2-3-1. Il modulo che, per adesso, sarà quello adottato dalla Lazio. E una delle sorprese sembra essere la conferma di Cana che si giocherà il posto con Dias (malconcio) accanto a Biava. In ripresa pure Gonzalez, reduce da una frattura al polso. Il Tata potrebbe farcela e giocare titolare lunedì prossimo all’Olimpico. Da verificare le condizioni di Radu, alle prese con una noia muscolare.
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