Articolo al veleno, pubblicato da "il caltagironero.it"
Petkovic, fedeltà giurata diventata tradimento
Di Gabriele De Bari
Ha preso in giro tutti: presidente, calciatori, tifosi, giornalisti. Complimenti a Vlado. E" stato pronto a smentire le indiscrezioni, ad attaccare l’ambiente, a giurare fedeltà alla Lazio, a rassicurare Lotito che niente c’era di vero sulle voci che arrivavano dalla Svizzera. Una recita di Natale in piena regola, con il solito aplomb distaccato e con il sorrisino beffardo. «La Lazio al primo posto...», ripeteva. E, mentre portava la squadra sempre più in basso in classifica, flirtava spudoratamente con la Federcalcio elvetica fino a firmare l’accordo. Voleva chiudere in bellezza il 2013. Ci è riuscito, perché potrà brindare al nuovo contratto da ct... Pazienza se a Verona i biancocelesti hanno rimediato una batosta storica, tanto saranno problemi del suo sostituto.
Chissà come l’avranno presa Hernanes e Klose, che l’hanno pubblicamente difeso. E chissà come reagirà il presidente che, a dispetto di una situazione che diventava sempre più precaria, si ostinava a confermarlo in panchina. Un tradimento in piena regola, non solo nei confronti dello spogliatoio ma di quanti hanno continuato a rinnovargli fiducia, nonostante i risultati sempre più deludenti, con alibi a volte crittografici, a volte infondati. Petkovic, oltre all’esatto significato del termine dominare, usato molto spesso a sproposito, dovrebbe imparare anche quello del termine rispetto. Che dovrebbe portare a una società che gli ha regalato una platea importante, pagandogli regolarmente lo stipendio, alla gente che crede nella buona fede dei suoi idoli e in alcuni valori etici, a quanti lavorano attorno alla Lazio.
La decadenza estetica dei comportamenti appartiene al mondo del calcio, però i professionisti hanno regole, anche non scritte, da rispettare. Per meritarsi la stima e la dignità, che non rappresentano degli optional della vita. Petkovic aveva il diritto di firmare con la Svizzera, di scegliersi il futuro, dal momento che la Lazio aveva deciso di andare a scadenza di contratto. Però aveva altresì il dovere di essere chiaro e sincero fino in fondo con tutti, di non bluffare. E magari anche il pudore di dimettersi. Lotito, che ha sbagliato a non esonerarlo 2 mesi fa, farà il possibile per non pagargli gli ultimi stipendi. Anzi, dovrebbe far cambiare il lucchetto all’armadietto di Petkovic a Formello e chiudere questa triste vicenda, che penalizza la Lazio e il suo popolo.