Lazio - Parma commenti

[chemist]

Appunti sparsi.

Muriqi, recita il sito della Lazio, 1,94 mt. X 92 kg, un fisico del genere ti fa pensare ad uno magari non agile e veloce, ma roccioso, tosto, forte di testa e sui contrasti aerei, tipo Milinkovic; sui piedi potrebbe essere bravo come scarso.

Ti trovi un giocatore lento, poco reattivo, che di testa non ne prende una che una, che sui contrasti finisce quasi sempre o a terra o che perde il pallone, con la capacità di trovarsi quasi sempre nel posto sbagliato nel momento sbagliato e a fare la cosa sbagliata.

Non so perchè stia facendo vedere questo, ma chiaramente se è arrivato a questi livelli non può essere l'oscenità che spesso abbiamo visto; mi viene da pensare che il giocatore sia inadatto al gioco in Italia, che abbia o abbia avuto seri problemi fisici e che non si sia per nulla adattato e inserito.

Cataldi ha più volte detto e ripetuto che come regista non ci sa giocare, che il suo ruolo è la mezzala; è stato schierato sempre, come titolare o subentrante, come mediano/regista, giocando spesso male e compromettendo diverse partite. Stasera giocando come mezzala non mi è per nulla dispiaciuto, ed è stato l'unico, vista la scarsa serata di Luis Alberto, a provare a dettare gioco e a mettere ordine. Mi piacerebbe vederlo per una stagione intera esclusivamente nel suo ruolo, con un mediano vero di ruolo.

Fares continua a passare da una prova deludente ad un'altra; oltre a non avere la benchè minima idea di come si difenda (diagonali difensive, raddoppi di marcatura etc.) in avanti quando prova a spingere si pesta i piedi con LA e con Correa, inoltre riesce a fare quasi sempre il tipo di cross sbagliato per la situazione...questo, unito al fatto che spesso è stato fuori per infortunio ne fa una delle principali delusioni della stagione.

Escalante ed Akpa, più giocano più dimostrano di saper fare una cosa sola, ossia contrastare e rubare palla; dopodichè, nell'istante successivo a quando conquistano la sfera o quando ricevono il passaggio del compagno, sembra che non sappiano che farsene. Limiti notevoli, che ne dimostrano la scarsa utilità per una squadra che vorrebbe puntare in alto.

Strakhosha probabilmente, anzi quasi sicuramente, è meglio di Reina; ma perchè allora è andato così in difficoltà con la concorrenza con lo spagnolo?

Devo darti ragione su tutto, chi da la colpa ad Inzaghi realmente non sa di cosa sta parlando. Giocano sempre gli stessi perche' anche mezzi infortunati sono migliori delle riserve. Per fortuna Lulic si e' riposato per il derby.
Abbiamo 67 punti a tre giornate dalla fine. Il che significa che potremmo arrivare a 76. Non arrivare in CL con 76 punti (ok potrebbero essere 70 o 73, ma il ragionamento e' simile) e' un caso veramente raro.

RIguardo a Strakosha, cerchiamo di ricordare le ragioni per cui era stato messo da parte e per cui abbiamo esaltato reina quando e' arrivato. Le uscite, le palle alte, ecc. Pero', tra i pali, sapevamo che Strak fosse un ottimo portiere e sono contento che oggi lo abbia dimostrato. Chissa' come sono andati i fatti. Inzaghi avrebbe dovuto far giocare tutti e due? Facile a dirsi. Anche i portieri ti rendono male se non gli dai continuita'. Strak non poteva giocare la CL al posto di Reina, suvvia. E all'inizio Reina aveva decisamente ben impressionato.

[geddy]

Comunque Cataldi ha fatto il regista oggi.

[Jim Bowie]

Dopo il derby, Inzaghi ci deve dire che vuol fare da grande. Sta temporeggiando troppo e le grazie le fa solo la Madonna.

La Lazio esisteva prima di lui e continuerà ad esistere anche dopo,

Certo la gestione di alcuni giocatori - in special modo i nuovi arrivati, naturalmente, dopo aver avallato il mercato - lascia molti punti interrogativi. Poteva fare molto meglio.
Di quasi tutti i nuovi acquisti ancora oggi non conosciamo l'esatto valore; di altri manco la posizione in campo.

Prima osservazione:
ma a nessuno viene in mente che di comune accordo lui e la Societa abbiano stabilito dio vedersi a fine campionato? e se ti dicessi che Lotito ha rotto er cazzo perche ci deve far capire cosa vuole fare con Inzaghi, sai che pippone che me attacheresti sul tifoso della Lazio... Perche e' Inzaghi che sta temporeggiando? chi te la da tutta sta sicurezza?
Seconda osservazione
il mercato
io credo che se ,lo avesse avallato i nuovi avrebbero giocato di piu, siamo sicuri che lo abbia avallato? chiedo per un amico.
Io penso che lui abbia chiesto Fares, ed infatti ci prova in tutti i modi a farlo entrare nei meccanismi, penso anche che sia andato a dormire la sera sicuro di avre Kumbulla e sia svegliato la mattina con Hoedt.
Terza osservazione
con i nuovi acquisti poteva fare meglio, ma l'ipotesi che siano scarsi e non adeguati tecnicamente per la Lazio si sfiora la mente? se uno nasce carciofo anche se lo coltivi in un roseto sempre carciofo rimane.

[Er Matador]

Ho visto solo la ripresa, e francamente non è stato il modo migliore per impiegare il proprio tempo.

La risolve Immobile da bomber vero, sull’unica palla giocabile, al termine di limpide fasi di gioco (cit. Gialappa’s Band) e di un flipper di rimpalli che è riduttivo definire casuale.

Il resto è da zero a zero: inteso come zero tiri e zero parate dell'altro portiere, più un paio di brividi al passivo, contro una squadra retrocessa da un paio di stagioni.
Strakosha reattivo nelle circostanze citate, ma recidivo nel vizio della respinta centrale, a conferma del fatto che lavora con degli incompetenti.

Gli altri dieci hanno proposto triangolazioni centrali al rallentatore, laddove il Parma faceva densità; il nulla sulle fasce; il nulla sulle palle da fermo, lacuna cronica sulla quale manca la volontà e la capacità di lavorare.
Offensivo verso chi ha pagato il biglietto, in tempi di stadi più o meno pieni: ma anche chi l’ha seguita su Taliban Tv, subendo il commento in lingua originale, non merita uno spettacolo del genere.

Si dirà: leggiamo la formazione scesa in campo, nomi e capacità individuali compresi.
E qui si impongono due livelli di analisi, con altrettanti colpevoli (più il terzo, quello che non li ha ancora cacciati a pedate).

Uno è il responsabile delle ultime sessioni di mercato, cui si deve la bassissima qualità delle seconde linee.
Una sfilza di capi d’accusa da maxiprocesso, ma da cui ne va stralciato uno: il non aver dato retta all’altro inadeguato, quello in panchina.
Quando lo ha fatto per nome e cognome, la Lazio ha investito – nel senso di mettere sotto con la macchina – dieci milioni per tale Mohamed Fares.
Titolare di un fisico precocemente divelto dagli infortuni, di limiti di personalità che ne hanno impedito l’inserimento, ma soprattutto di un profilo tecnico-tattico nel quale neppure un giocatore di Playstation bendato avrebbe potuto intuire le caratteristiche di (sempre sia lodato) Lulić.

Se le doti statiche dei singoli dipendono dal DS, le motivazioni da colleghi di Fantozzi e l’amalgama di gente che si è presentata prima della partita vanno ricondotti all’altro imputato (per le cui nefandezze di giornata, nei dettagli, rimando alla puntualissima analisi di Davide).

Il quale (Inzaghi, non Davide) gode tuttora di un consenso del quale, col più profondo rispetto per le opinioni altrui, si fatica a comprendere le ragioni.
È laziale, è il centravanti dello scudetto: e quindi?
Primo: serve un professionista preparato e capace, non un tifoso.
Secondo: rispetto a quelle di allenatore, sono competenze del tutto differenti.
Confonderle equivale a farsi operare a cuore aperto dal barista di fiducia di qualche anno prima, solo perché era simpatico e preparava degli ottimi caffè.

[Goemon]

Assenze
Squadra svogliata
Un po' di testa  derby

Insomma una partita molto sottotono per non usare altri termini.

Comunque Europa League matematica e piccola speranza Champions.
Da non sottovalutare comunque la superiorità cittadina.

FORZA LAZIO SEMPRE !!!

[Er Matador]

piccola speranza Champions

Con la vittoria sul Torino saremmo a tre punti dalla quarta, il Napoli.
Finisse in questo modo, l'avrebbero decisa quell'escremento infetto di Di Bello e il suo socio al VAR.
Niente, fa già incazzare così.

[Fabio70rm]

Comunque Cataldi ha fatto il regista oggi.

Ni.

Nel senso che agiva da Jolly, fondamentalmente cercando di fare il taglia e cuci tra attacco e difesa, provando a fare ora il recupera palloni, ora a dettare i tempi, ora a lanciare i compagni.

Ma mediano puro o regista proprio no.

Se le doti statiche dei singoli dipendono dal DS, le motivazioni da colleghi di Fantozzi e l’amalgama di gente che si è presentata prima della partita vanno ricondotti all’altro imputato (per le cui nefandezze di giornata, nei dettagli, rimando alla puntualissima analisi di Davide).

Il quale (Inzaghi, non Davide) gode tuttora di un consenso del quale, col più profondo rispetto per le opinioni altrui, si fatica a comprendere le ragioni.
È laziale, è il centravanti dello scudetto: e quindi?
Primo: serve un professionista preparato e capace, non un tifoso.
Secondo: rispetto a quelle di allenatore, sono competenze del tutto differenti.
Confonderle equivale a farsi operare a cuore aperto dal barista di fiducia di qualche anno prima, solo perché era simpatico e preparava degli ottimi caffè.

Il primo Inzaghi, quello fino alla sciagurata sera di Salisburgo per capirci, non era malvagio; poi si è intestardito con questo canovaccio tattico, e non lo cambia nemmeno sotto tortura.

Ma quanta di questa ostinazione è dovuta alla "qualità" della rosa? E torniamo a quello che dicevi prima: perchè è stato avallato questo calciomercato?

[Jim Bowie]

Matador,
Ti faccio una domanda seria.
Tu pensi veramente che con questa rosa un altro allenatore (individua il profilo), avrebbe fatto di piu?
Perche vedi, purtroppo per te i fatti ti danno torto e io poer fatti intendo i punti realizzati, il numero di vittorie, il numero dei trofei.
Ora che a te come a molti altri Inzaghi non piaccia ci sta, ognuno e' libero di pensarla ma i tuoi interventi, almeno molti di loro, seguono la filosofia di Peter Colosimo, io dico bianco ed e' bianco fino a quando non dimostri il contrario, un contrario che non esiste perche' non hai la controprova.
Oggi, oltre ad aver visto solo il secondo tempo, penso che l'hai vista anche senza volume, perche' mi parrebbe strano che tu non abbia udito le disposizioni che dava ai giocatori, rei di non mantenere le distanze ne di proporsi in modo efficace in avanti.
In campo vanno i giocatori e se ci vanno svogliati anche il Nazareno otterrebbe poco di piu di Inzaghi, poteva cambiarne parecchi a meta tempo ma li sostituiva con chi?

[chemist]

quarto posto 2014-15 -> Fiorentina 64 pti, Lazio terza a 69

quarto posto 2015-16->  Inter  67 pti, Lazio ottava a 54

quarto posto 2016-17-> Atalanta  72 pti, Lazio quinta a 70

quarto posto 2017-18-> Inter  72 pti, Lazio quinta a 72

quarto posto 2018-19-> Inter e Atalanta 69 pti, Lazio ottava a 59

quarto posto 2019-20-> Lazio e Atalanta 78 pti

Nelle ultime 6 stagioni saremmo stati in Champions 5 volte su 6 avendo soli 72 punti (a parte nel 2018 per gli scontri diretti con le merde nerazzurre), due volte sarebbero bastati i 67 punti che abbiamo ora a tre giornate dal termine e incredibilmente siamo arrivati in Champions nella stagione piu' dura lo scorso anno con 78 punti.

A parte i 2 ottavi posti, sono solo io che riscontro un trend tutto sommato verso l'alto?

[Gasco luis veron]

Detto che i nostri avevano mollato mentalmente (al contrario di Inzaghi), e ho avuto questa sensazione durante le interviste nel dopo gara quando Ciro ha parlato di Champions ormai persa, detto dei problemi sul mercato (a mio modo quest' anno a differenza dei due anni precedenti da condividere tra allenatore e Ds), detto che gli arbitri e certe partite (delle avversarie), a me hanno destato molte perplessita' per una volta faccio un analisi semplice, veloce e superficiale (quindi probabilmente qualunquista): se avessimo giocato la stagione principalmente con il nostro portiere N.1 (Strakosha), al posto di Reina (secondo me perfetto per fare il N.2), avremmo avuto tra errori e parate decisive almeno 6 punti in piu'.

La Lazio il portiere per la prox stagione ce l' ha: e' del vivaio e' giovane ed e' Strakosha!

A questo aggiungo che se nel girone di andata avessimo fatto fare qualche presenza in piu' a Caicedo a partire dal primo minuto (vale a dire quando Caicedo stava bene e non aveva la fascite plantare), anziche' far giocare tutte le gare a Correa (quando questi era presente), e anziche' scalare gerarchicamente il Panterone da terza a quarta scelta non appena recuperato Muriqi (senza aspettare i meriti del campo di Muriqi e senza aspettare il pieno recupero fisico di Muriqi tipo nella gara contro il Milan quando entro' lui appena rientrato da un infortunio e non in buono stato a sfavore di un Caicedo in gran forma, in un Match decisivo ma non e' stato l' unico), niente mi toglie dalla testa che avremmo fatto sixuramente 4-6 punti in piu' (nel girone di andata), che oggi sarebbero stati decisivi per la lotta Champions.

E niente mi toglie dalla mente che se avessimo tenuto Bastos (in mancanza di un suo sostituto), avremmo certamente preso qualche gol in meno e avremmo sopperito in maniera migliore alle assenze di Radu e a quella prolungata di L.Felipe (questo avrebbe comportato il far giocare Acerbi sempre al centro che non e' poco!).

Infine, sono sempre piu' convinto che il.vice-Luis noi lo abbiamo da anni in casa e non ce ne' siamo accorti: e' Cataldi a cui servirebbe solamente maggior continuita' giocando pero' sempre in quel ruolo (non siamo all' altezza del Mago ma comunque ad un buon livello).

Cataldi e' un giocatore offensivo e non difensivo: noi questa cosa non l' abbiamo ancora capita.

Forse con Cataldi sfruttato in quello che poi e' sempre stato il suo ruolo il Mago avrebbe potuto riposare qualche volta agevolando il suo stato fisico.

In pratica pur senza un mercato all' altezza (anche se Reina come secondo per me e' ottimo), afruttando l' organico dello scorso anno a mio parere a questo pu to della stagione pur in un annata ricca di ostacoli e di problemi a quest' ora (sempre con il senno del poi...), staremmo sopra anche all' Atalanta.

Basti vedere i minutaggi: Caicedo 1000 minuti (meno di Muriqi anche se vi sembrera' strano questo dato), Strakosha 11 partite da titolare e Cataldi non ne' parliamo (tra l' altro quest' anno da interno ha giocato solo 2 volte e io non conto le presenze di Cataldi come centrale perche' non credo che sia quello il suo vero ruolo).

Bastos, l' anno scorso c'era: quest' anno al suo posto non c'e' stato nessuno.

Hoedt ha di fatto sostituito al centro Vavro.

Attenzione sto' facendo un' analisi per unavolta superficiale che tiene in considerazione comunque dei dati statiatici: queste risorse non sfruttate (al di la' del mercato che non e' stato a mio modo di vedere produttivo mache e' stato fatto per la primavolta a meta' tra Tare e Simone rispetto ai due anni precedenti), secondo me hanno inciso moltissimo.

Ma cio' non significa che un altro tecnico avrebbe fatto meglio: ancora non ho la palla di vetro.

Io, sto' analizzando le risorse non sfruttate dal mister dentro LA SUA GESTIONE: cio' significa che un altro tecnico magari avrebbe potuto far peggio non lo posso sapere.

Ma quello che posso dire analizzando questi dati per unavolta in maniera superficiale e' che all' interno del gioco di Simone e di tutto il contesto di Simone sfruttare di piu' Strakosha, Caicedo, Cataldi come vice-Luis e il tenere Bastos ci avrebbe regalato diversi punti in piu' (a questo punto decisivi per la Champions).

Ma questo all' interno del contesto-Inzaghi e della,sua tipologia di gioco (prima di estremizzare con Reina il concetto della costruzione dal basso), o del periodo-fissa,di mettere Acerbi a sinistra.

L' analisi ha uno scopo: non siamo cosi' lontani da chi andra' in Champions e lo dico dopo una gara giocata molto male come quella di questa sera.

Ripartiamo prima di tutto da quelli buoni che abbiamo: Caicedo non va' ceduto e deve esser lui la prima riserva in attacco (nel girone di andata non e' stato cosi' ma oer scelta tecnica).

Il primo portiere ce l' abbiamo: e' Strakosha.

Cio' ci permette di non estremizzare la costruzione dal basso visto che Strakosha con i piedi non puo' fare il gioco che fa' Reina.

Bastos non c'e' piu' ma a noi serviva gia' la scorsa estate il titolare di Radu al posto di Bastos: basta riprendere quel tipo di discorsoche poi fu' abbandonato per andare su un altra strada e cioe' su l' attaccante di riserva ovvero, Muriqi.

A tutto questo, servira' necessariamente il titolare di Leiva.

Poi iniziamo a far giocare Cataldi come vice-Luis: e al contrario prendiamo un mediano difensivo ma con piedi discreti da utilizzare in alcune partite o, comunque per far resoirare o, in assenza di Sms.

Per il resto io, mi riprenderei Lukaku al posto di Fares come terza scelta a sinistra: Marusic, deve essere il titolare e credo che con la preparazione Lulic possa fare benissimo il vice-Marusic.

Se servono soldi per fare queste poche operazioni il piu' sacrificabile e' certamente Correa: ma dobbiamo sostituirlo adeguatamente (sia chiaro), con una seconda ou ta forte ma con maggior senso del gol per aiutare Ciro che non puo' fare tutti gli anni 30 gol!

Io, credo che alla Lazio manchino poche cose: correggere qualche errore tecnico da parte di Simone, fare un mercato all' incirca come quello che mi sono augurato sopra (ma per farlo serve maggiore coesione tra Tare e Simone sulla pianificazione e sulle scelte e qui' deve correggere qualcosa soprattutto, Tare), per ripartire il prox anno con una mentalita' diversa e per lottare al vertice (si, per la prima posizione).

[Gasco luis veron]

Comunque Cataldi ha fatto il regista oggi.

Si, sono spesso invertiti di ruolo con Parolo.

[Gasco luis veron]

Ni.

Nel senso che agiva da Jolly, fondamentalmente cercando di fare il taglia e cuci tra attacco e difesa, provando a fare ora il recupera palloni, ora a dettare i tempi, ora a lanciare i compagni.

Ma mediano puro o regista proprio no.

Lettura tattica a mio modo di vedere esatta.

[Er Matador]

Matador,
Ti faccio una domanda seria.
Tu pensi veramente che con questa rosa un altro allenatore (individua il profilo), avrebbe fatto di piu?
Perche vedi, purtroppo per te i fatti ti danno torto e io poer fatti intendo i punti realizzati, il numero di vittorie, il numero dei trofei.
Ora che a te come a molti altri Inzaghi non piaccia ci sta, ognuno e' libero di pensarla ma i tuoi interventi, almeno molti di loro, seguono la filosofia di Peter Colosimo, io dico bianco ed e' bianco fino a quando non dimostri il contrario, un contrario che non esiste perche' non hai la controprova.
Oggi, oltre ad aver visto solo il secondo tempo, penso che l'hai vista anche senza volume, perche' mi parrebbe strano che tu non abbia udito le disposizioni che dava ai giocatori, rei di non mantenere le distanze ne di proporsi in modo efficace in avanti.
In campo vanno i giocatori e se ci vanno svogliati anche il Nazareno otterrebbe poco di piu di Inzaghi, poteva cambiarne parecchi a meta tempo ma li sostituiva con chi?

Risposta breve alla domanda iniziale: assolutamente sì, ne ho quasi la certezza.


Risposta lunga: proviamo ad analizzare, in ordine sparso, i singoli aspetti nel (non) gioco della Lazio.


1) La tendenza a giocare sempre nello stesso modo, rendendosi prevedibili per gli avversari

2) La dipendenza degli equilibri tattici non dagli schemi, ma da singoli giocatori e dalle loro peculiari caratteristiche: col risultato che, quando uno di loro non è al massimo, salta tutto.
Vale per Radu e Lulić sulla catena di sinistra (fra parentesi, uno dei segmenti decisivi per il modulo-totem), vale per Leiva in interdizione, vale per Immobile nella finalizzazione.
Insieme ai limiti individuali delle riserve, ciò determina il crollo di equilibri e risultati quando mancano – o semplicemente non sono al meglio – uno o più titolari.
Al punto che anche riserve di livello, simili per caratteristiche ma non cloni, non potrebbero sostituirli: perché tutto è costruito ad personam, non su un profilo tecnico-tattico almeno in parte impersonale.
Il che, combinato col punto 1), porta a un assetto fossile, ma non organizzato: gli schemi di Cesarone Maldini, la duttilità di Zeman o peggio di Sarri.
Quindi il peggio di due sistemi

3) I contropiede due contro due malamente sprecati.
Si tratta di situazioni prevedibili, quindi da preparare in allenamento nei minimi dettagli e fino alla nausea, in modo che chi li ripropone in campo proceda col pilota automatico.
Invece, persino fra singoli che giocano insieme da parecchio tempo, gli offendenti devono improvvisare movimenti e giocate, perdendo spesso l’attimo e la superiorità numerica

4) I cronici limiti nell’organizzazione difensiva, dove Acerbi brilla(va) come marcatore ma non è assolutamente in grado di guidare il reparto.
Ne conseguono movimenti mal sincronizzati e una tendenza a rinculare sistematicamente, quando l’efficienza di qualsiasi modulo – ma del 3-5-2 in particolare – dipende proprio dall’elastico con cui si regolano le distanze col centrocampo.
In tal modo non si alterna la difesa alta (a supportare il possesso palla) con due linee basse (a preparare azioni di rimessa) ma si difende sistematicamente uno contro uno, spesso in affanno e in campo aperto.
Rendendo oltretutto ancor meno rimediabili i non infrequenti errori individuali

5) L’inesistente sfruttamento dei calci piazzati, lasciati a Luis Alberto come un capriccio personale.
Nessuna organizzazione, nessuna idea di come batterli, nessun movimento coordinato fra chi è deputato a concretizzarli.
Si rinuncia a priori a un fattore decisivo, soprattutto in partite bloccate, per la mancanza di volontà e di capacità nel mettervi mano

6) La gestione del vantaggio, doppiamente inadeguata al limite del patologico.
Sul piano tattico, per l’assenza di un’alternativa – che non sia subire e farsi prendere dal panico – quando si alza il piede dall’acceleratore.
Sul piano mentale, per l’incapacità di raffreddare testa e partita a scoraggiare le velleità avversarie.
Tutti limiti su cui si può tranquillamente lavorare, ma per quello serve una conduzione tecnica che non lascia nulla al caso

7) La presunzione e l’ottusità nel preparare certe partite, su tutte quella a San Siro con l’Inter.
Si conoscono le caratteristiche dell’avversario, eppure si fa di tutto per proporgli il canovaccio tattico a lui più congeniale

8 ) I cambi, troppo spesso sbagliati per scelta dei giocatori da sostituire, tempismo, smantellamento in blocco, anziché per gradi, di interi reparti

9) La totale incapacità di gestire gli impegni su tre fronti, che dovrebbe tagliarlo fuori a priori dalla corsa alla panchina di un club come la Lazio.
Nel turnover non ne azzecca una, soprattutto sullo stato di forma dei singoli.
E anche il vecchio adagio, secondo il quale li allena tutti i giorni, si infrange contro il fatto che non ne ricava indicazioni realistiche

10) La propensione per i giocatori fatti e finiti, ammissione dell’incapacità di costruirli.
Se non ti chiami Capello o Mourinho di dieci anni fa, gestori di campioni, un atteggiamento mediocre ed evasivo delle proprie responsabilità, da minestraro.
Ma soprattutto quanto di più incompatibile con le esigenze della Lazio, che non può accedere – per motivi finanziari e non solo – a giocatori pienamente quotati e deve forzosamente ripiegare su semilavorati da perfezionare a Formello

11) Come cappello su tutti i punti precedenti, l’infantile, presuntuosa, meschina indisponibilità a imparare dai propri errori, ripetendoli con la stolidità di un mulo


Potrei andare avanti, ma credo che il concetto sia chiaro: un miscuglio di dilettantismo, spocchia e inadeguatezza, che porta alla massima distanza da una squadra in cui ciascuno degli undici sa sempre cosa fare.
Corroborato certamente da personaggi altrettanto inadeguati: dal collezionista di personaggi in cerca d’autore meglio noto come DS ai preparatori dei portieri, dal peggiore staff atletico e medico del campionato al colpevole laissez-faire societario sulle questioni disciplinari.
Ma ciò non toglie che Inzaghi appaia non all’altezza sotto tutti i punti di vista.

Cosa potrebbe aggiungere uno Spalletti dei tempi d’oro (secondo me il profilo perfetto)?
Parecchio su tutti i fronti, delegando al lavoro e all’organizzazione ciò che oggi viene affidato al caso o ai chiari di luna di qualche singolo.
Ciò che ne deriva si traduce in meno corsa a vuoto, migliore gestione delle risorse, più gol segnati meno subiti.
Le probabilità che questo sfoci in migliori risultati mi sembrano prossime al 100%.
Poi, ovvio, non bisogna scadere nel miracolistico: un allenatore bravissimo e scafato in proprio deve potersi inserire in un organigramma minimamente efficiente.
Che gli impedisca ad esempio di essere mandato in pasto allo spogliatoio, dove un lavoro più serio e duro minaccia tante comfort zone e rendite di posizione individuali.
Ma i margini di miglioramento con un allenatore vero rimangono direttamente proporzionali ai limiti di Inzaghi: quindi enormi e su più fronti.

Per il resto:

a) sostenere che i risultati mi diano torto significa sostenere che, in queste stagioni, si sia fatto il massimo con l’organico a disposizione.
Io non avrò controprove, ma le tue al riguardo quali sarebbero?

b) Quanto alle indicazioni dell’attuale inquilino della panchina, ignorate dai giocatori contro il Parma: premesso che distanze e tutto il resto andrebbero preparati già dall’estate anche coi non titolari, in modo da non doverli improvvisare in caso di turnover, hai indirettamente ipotizzato che una parte del gruppo lo stia mollando?
Sarebbe un modo per liberarsene, anche se giocatori che prendono decisioni in materia non sembrano la migliore premessa di una nuova conduzione tecnica

c) In campo vanno i giocatori è, permettimi, un discorso da scaricabarile.
Se ci vanno demotivati, la responsabilità può essere condivisa coi discutibili profili umani scelti dal DS e con la scarsa presenza della società a livello disciplinare.
Ma una situazione del genere per un allenatore è una sconfitta, non un’attenuante

[disabitato]

quarto posto 2014-15 -> Fiorentina 64 pti, Lazio terza a 69

quarto posto 2015-16->  Inter  67 pti, Lazio ottava a 54

quarto posto 2016-17-> Atalanta  72 pti, Lazio quinta a 70

quarto posto 2017-18-> Inter  72 pti, Lazio quinta a 72

quarto posto 2018-19-> Inter e Atalanta 69 pti, Lazio ottava a 59

quarto posto 2019-20-> Lazio e Atalanta 78 pti

Nelle ultime 6 stagioni saremmo stati in Champions 5 volte su 6 avendo soli 72 punti (a parte nel 2018 per gli scontri diretti con le merde nerazzurre), due volte sarebbero bastati i 67 punti che abbiamo ora a tre giornate dal termine e incredibilmente siamo arrivati in Champions nella stagione piu' dura lo scorso anno con 78 punti.

A parte i 2 ottavi posti, sono solo io che riscontro un trend tutto sommato verso l'alto?

In realtà l'aumento della quota Champions significa un campionato enormemente squilibrato con una differenza enorme tra le prime dieci e le altre.

Non è un buon segno.

[cartesio]

Certo ha tolto Cataldi per fare entrare Junior Escalante, mentre per Marco Parolo AkAk Gerson.
Quelli ha e quelli deve far giocare, ahi voja a gira'

Dovendo attaccare sarebbe stato meglio tenere Cataldi in campo e far uscire Parolo. Con Escalante nel ruolo di Leiva.

[ThomasDoll]

Muriqi era incazzato. Lui.
Fares poi farebbe bestemmià pure Bergoglio.

[cartesio]

Magari era incazzato con sestesso per aver perso un’occasione.

[ThomasDoll]

I nuovi fanno un bel circoletto.
Muriqi si dispiace, ma tira in curva o in fallo laterale, stoppa a tre metri e non compiccia niente di buono mai.
Fares ha preso il posto di Bastos, quest'anno lo sballato sembra lui. Ieri ha tirato fuori tre o quattro perle, la mejo la pallonata a chilonfa in fallo laterale che ha fatto inferocire Inzaghi. Pereira vuole andare a giocare e sogna la Seleçao. Svejatelo.
Hoedt tifa per la Fiorentina contro di noi, Reina piglia più gol che tiri in porta, Akpa come entra in campo viene ammonito, Escalante venuto a surrogare Leiva che si infortuna spesso s'è infortunato più di Leiva. Musacchio ha dato il suo contributo d'esperienza col Bayern.
Complimentoni.

[MagoMerlino]

Se avevamo bisogno dell'ennesima dimostrazione di quanto le seconde linee non fossero adatte chi al gioco della Lazio e chi al livello della serie A del calcio italiano, abbiamo avuto tutte le conferme.
Se ad esempio Patric riesce sempre ad offrire prestazioni se non tecnicamente elevate e perfette, ma almeno di orgoglio, carattere e impegno, gli ultimi arrivati sono lontanissimi da questi standard.
Il Parma retrocesso e con diverse seconde linee, si è difeso con ordine e quando nel secondo tempo, i cambi di Inzaghi hanno perfino peggiorato l'assetto della Lazio, sono andati vicinissimi al gol del vantaggio cogliendo due pali.
Nel primo tempo la Lazio senza Milinkovic Savic dimostra di non avere troppe alternative di gioco e schemi per esaltare le doti, sempre che le possiedano, dei sostituti. Tutto ruota intorno ai duetti Luis Alberto-Immobile che producono una clamorosa traversa dello spagnolo, poi qualche tentativo da parte di Parolo e Cataldi di innescare Lazzari, senza trovare mai tempi giusti per affondare, nell'altro versante quello presidiato da Fares il nulla più assoluto.
All'ultimo secondo di partita è decisivo Immobile che caparbiamente cerca di approfittare dei rimpalli anche aiutato dalla prestanza di Caicedo, segnando il gol vittoria.
Buono il rientro di Stakosha.
La Lazio matematicamente conquista il sesto posto e l'ammissione ai gironi della prossima Euro League, c'è  ora la partita in assoluto più importante dell'anno, inutile per cambiare la classifica, ma importantissima nell'ottica della supremazia cittadina.

[spizzo83]

Partita giocata in modalità idle, un termine informatico per definire inattivo un sistema operativo.

Peggiorati, di brutto, sotto tutti i punti di vista. Ma ci è andata bene. Troppo bene.
A parte Milan, Atalanta e riomma, nelle vittorie che abbiamo ottenuto non abbiamo mai dimostrato superiorità nel gioco.

Inzaghi fa quel che può con il materiale umano che ha, non può trasformare in oro il carbone. Il (non) gioco della Lazio è troppo prevedibile. Soliti passaggetti da una parte all’altra del campo, verticalizzazioni sbagliate, confusione tattica, inserimenti fuori tempo, cross totalmente da rivedere. Poi non ti spieghi come la stessa squadra autrice di prestazioni simili possa rivoltare come un calzino Milan Atalanta e compagine giallozozza. Misteri della fede Laziale.
Mister Kosovaro, Fares, Cataldi, Escalante (che pure non è poi malaccio) e alcuni (molti) elementi della vecchia guardia devono essere rimpiazzati.
Anche Luis Alberto mi da l’idea di aver perso ispirazione e serenità, nonostante i gol.
Non sarà facile ma il tempo passa, anche e soprattutto per chi ha dato sangue e sudore e alla Sacra Maglia ci tiene.

Sapore di smarrimento e minestrone annacquato.

La mia sensazione, ed è mia, forse di molti, è che il ciclo sia finito, non solo a livello di allenatore, ma proprio a livello di direzione tecnica.
Serve una rifondazione.