Autore Topic: Lazio - Parma commenti  (Letto 10338 volte)

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ThomasDoll

Re:Lazio - Parma commenti
« Risposta #60 : Giovedì 13 Maggio 2021, 10:03:33 »
Forse è finito il ciclo, sicuramente è finita la stagione e si sta giocando troppo spesso.
In più sabato c'è il derby e la CL è lontana, ieri hanno vinto tutte il che significa game over e i giocatori lo sanno.
La partita è stata brutta ma non è da questa partita che si ricava un giudizio attendibile.

Panzabianca

Re:Lazio - Parma commenti
« Risposta #61 : Giovedì 13 Maggio 2021, 10:06:07 »
Prima osservazione:
ma a nessuno viene in mente che di comune accordo lui e la Societa abbiano stabilito dio vedersi a fine campionato? e se ti dicessi che Lotito ha rotto er cazzo perche ci deve far capire cosa vuole fare con Inzaghi, sai che pippone che me attacheresti sul tifoso della Lazio... Perche e' Inzaghi che sta temporeggiando? chi te la da tutta sta sicurezza?
Seconda osservazione
il mercato
io credo che se ,lo avesse avallato i nuovi avrebbero giocato di piu, siamo sicuri che lo abbia avallato? chiedo per un amico.
Io penso che lui abbia chiesto Fares, ed infatti ci prova in tutti i modi a farlo entrare nei meccanismi, penso anche che sia andato a dormire la sera sicuro di avre Kumbulla e sia svegliato la mattina con Hoedt.
Terza osservazione
con i nuovi acquisti poteva fare meglio, ma l'ipotesi che siano scarsi e non adeguati tecnicamente per la Lazio si sfiora la mente? se uno nasce carciofo anche se lo coltivi in un roseto sempre carciofo rimane.

Questione rinnovo: la proposta di Lotito è sul tavolo ormai da tempo.
Jim, cosa stai dicendo?

Questione nuovi acquisti: ma nsarai più carciofo te, Inzaghi, che avalli l'acquisto de sti carciofi?
Kumbulla? Un'altra valutazione sbagliata del tecnico, a 30 milioni poi.

Conclusioni:
Acquistare un consulente che ci dica se i giocatori so boni. Un facilitatore.

Oltre naturalmente allo zampatore. Un risolutore.

Riflessioni:
P.s. i nuovi acquisti alla fine non sono così male. E vedere le partite con gente che te ronza nelle orecchie quanto so pippe non è certamente il miglior modo d'esse laziali.

Soluzioni:
Propongo tra tutti voi, dovunque voi siate, gara de resistenza sott'acqua. La sfida è di rimanere in apnea per tutto il tempo che ci avete sfragnato li cojoni co le tattiche, gli schemi, la società,  a comunigazione, er muriqi pippa, Fares che fa ride, etc etc capiscionerie varie tipiche vostre.

Chi non ce la fa verrà imbalsamato e riposto in una teca a 10 m sotto terra nel più sperduto cimitero del Kosovo.

Ed ogni anno Vedat si premurerà di cambiarvi i fiori di plastica.

Non è male, c'è chi fa na fine peggiore.

Offline Davide

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Re:Lazio - Parma commenti
« Risposta #62 : Giovedì 13 Maggio 2021, 10:11:22 »
La Lazio ha staccato la spina da molto tempo, probabilmente sapendo della conclusione di un ciclo che ha portato comunque vittorie di prestigio, coppe e champions che mancava da anni...oltre ad aver frantumato record su record che resistevano da anni...secondo me molti giocatori sanno che andranno via, tanti sanno che non saranno confermati e i senatori che restano, sanno che Inzaghi andra' via, il tutto ha provocato uno stato di malessere generale e di voglia di finire al piu' presto il campionato/il ciclo...Le parole di Immobile sono li a dimostrare che la testa e' andata da tempo.

ThomasDoll

Re:Lazio - Parma commenti
« Risposta #63 : Giovedì 13 Maggio 2021, 10:20:56 »
Non credo ci saranno rivoluzioni, la situazione generale non lo permette.
Cedere pezzi buoni adesso significa cedere al ribasso.
Mi aspetto un'analisi seria dei problemi che ci sono stati.
Inzaghi è in dubbio, Tare dovrebbe rispondere di un mercato pessimo.
La rivoluzione potrebbe consistere nel cambiamento dello staff tecnico tutto.

Ciro comunque ha detto cose non tutte condivisibili.
Che la Lazio quando gira sia forse la migliore del lotto è un po' così: quando gira? Raramente.
Che la testa non sia all'altezza è un problema che ha coinvolto, quest'anno, pure lui.
Non vorrei cadessimo nell'errore di considerare questa classifica non corrispondente al nostro valore: siamo rimasti attaccati al treno Champions, è vero, fino alla fine, ma il sesto posto è giustissimo, almeno 4 delle 5 che abbiamo davanti sono state più forti, solo la Juve ha fatto schifo ma la rosa ci è superiore.

Offline Davide

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Re:Lazio - Parma commenti
« Risposta #64 : Giovedì 13 Maggio 2021, 10:30:36 »
Cedere 5-6 zavorre più Savic sarebbe già una mega rivoluzione

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ThomasDoll

Re:Lazio - Parma commenti
« Risposta #65 : Giovedì 13 Maggio 2021, 10:34:09 »
Cedere 5-6 zavorre più Savic sarebbe già una mega rivoluzione

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Con Sergio oggi ci fai 50 milioni, se va bene.

Offline Davide

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Re:Lazio - Parma commenti
« Risposta #66 : Giovedì 13 Maggio 2021, 10:41:18 »
Senza Champions non rimane...a 26-27 anni è pure giusto che un giocatore simile possa provare lo step successivo

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Offline Jim Bowie

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Re:Lazio - Parma commenti
« Risposta #67 : Giovedì 13 Maggio 2021, 11:10:29 »
Risposta breve alla domanda iniziale: assolutamente sì, ne ho quasi la certezza.


Risposta lunga: proviamo ad analizzare, in ordine sparso, i singoli aspetti nel (non) gioco della Lazio.


1) La tendenza a giocare sempre nello stesso modo, rendendosi prevedibili per gli avversari

2) La dipendenza degli equilibri tattici non dagli schemi, ma da singoli giocatori e dalle loro peculiari caratteristiche: col risultato che, quando uno di loro non è al massimo, salta tutto.
Vale per Radu e Lulić sulla catena di sinistra (fra parentesi, uno dei segmenti decisivi per il modulo-totem), vale per Leiva in interdizione, vale per Immobile nella finalizzazione.
Insieme ai limiti individuali delle riserve, ciò determina il crollo di equilibri e risultati quando mancano – o semplicemente non sono al meglio – uno o più titolari.
Al punto che anche riserve di livello, simili per caratteristiche ma non cloni, non potrebbero sostituirli: perché tutto è costruito ad personam, non su un profilo tecnico-tattico almeno in parte impersonale.
Il che, combinato col punto 1), porta a un assetto fossile, ma non organizzato: gli schemi di Cesarone Maldini, la duttilità di Zeman o peggio di Sarri.
Quindi il peggio di due sistemi

3) I contropiede due contro due malamente sprecati.
Si tratta di situazioni prevedibili, quindi da preparare in allenamento nei minimi dettagli e fino alla nausea, in modo che chi li ripropone in campo proceda col pilota automatico.
Invece, persino fra singoli che giocano insieme da parecchio tempo, gli offendenti devono improvvisare movimenti e giocate, perdendo spesso l’attimo e la superiorità numerica

4) I cronici limiti nell’organizzazione difensiva, dove Acerbi brilla(va) come marcatore ma non è assolutamente in grado di guidare il reparto.
Ne conseguono movimenti mal sincronizzati e una tendenza a rinculare sistematicamente, quando l’efficienza di qualsiasi modulo – ma del 3-5-2 in particolare – dipende proprio dall’elastico con cui si regolano le distanze col centrocampo.
In tal modo non si alterna la difesa alta (a supportare il possesso palla) con due linee basse (a preparare azioni di rimessa) ma si difende sistematicamente uno contro uno, spesso in affanno e in campo aperto.
Rendendo oltretutto ancor meno rimediabili i non infrequenti errori individuali

5) L’inesistente sfruttamento dei calci piazzati, lasciati a Luis Alberto come un capriccio personale.
Nessuna organizzazione, nessuna idea di come batterli, nessun movimento coordinato fra chi è deputato a concretizzarli.
Si rinuncia a priori a un fattore decisivo, soprattutto in partite bloccate, per la mancanza di volontà e di capacità nel mettervi mano

6) La gestione del vantaggio, doppiamente inadeguata al limite del patologico.
Sul piano tattico, per l’assenza di un’alternativa – che non sia subire e farsi prendere dal panico – quando si alza il piede dall’acceleratore.
Sul piano mentale, per l’incapacità di raffreddare testa e partita a scoraggiare le velleità avversarie.
Tutti limiti su cui si può tranquillamente lavorare, ma per quello serve una conduzione tecnica che non lascia nulla al caso

7) La presunzione e l’ottusità nel preparare certe partite, su tutte quella a San Siro con l’Inter.
Si conoscono le caratteristiche dell’avversario, eppure si fa di tutto per proporgli il canovaccio tattico a lui più congeniale

8 ) I cambi, troppo spesso sbagliati per scelta dei giocatori da sostituire, tempismo, smantellamento in blocco, anziché per gradi, di interi reparti

9) La totale incapacità di gestire gli impegni su tre fronti, che dovrebbe tagliarlo fuori a priori dalla corsa alla panchina di un club come la Lazio.
Nel turnover non ne azzecca una, soprattutto sullo stato di forma dei singoli.
E anche il vecchio adagio, secondo il quale li allena tutti i giorni, si infrange contro il fatto che non ne ricava indicazioni realistiche

10) La propensione per i giocatori fatti e finiti, ammissione dell’incapacità di costruirli.
Se non ti chiami Capello o Mourinho di dieci anni fa, gestori di campioni, un atteggiamento mediocre ed evasivo delle proprie responsabilità, da minestraro.
Ma soprattutto quanto di più incompatibile con le esigenze della Lazio, che non può accedere – per motivi finanziari e non solo – a giocatori pienamente quotati e deve forzosamente ripiegare su semilavorati da perfezionare a Formello

11) Come cappello su tutti i punti precedenti, l’infantile, presuntuosa, meschina indisponibilità a imparare dai propri errori, ripetendoli con la stolidità di un mulo


Potrei andare avanti, ma credo che il concetto sia chiaro: un miscuglio di dilettantismo, spocchia e inadeguatezza, che porta alla massima distanza da una squadra in cui ciascuno degli undici sa sempre cosa fare.
Corroborato certamente da personaggi altrettanto inadeguati: dal collezionista di personaggi in cerca d’autore meglio noto come DS ai preparatori dei portieri, dal peggiore staff atletico e medico del campionato al colpevole laissez-faire societario sulle questioni disciplinari.
Ma ciò non toglie che Inzaghi appaia non all’altezza sotto tutti i punti di vista.

Cosa potrebbe aggiungere uno Spalletti dei tempi d’oro (secondo me il profilo perfetto)?
Parecchio su tutti i fronti, delegando al lavoro e all’organizzazione ciò che oggi viene affidato al caso o ai chiari di luna di qualche singolo.
Ciò che ne deriva si traduce in meno corsa a vuoto, migliore gestione delle risorse, più gol segnati meno subiti.
Le probabilità che questo sfoci in migliori risultati mi sembrano prossime al 100%.
Poi, ovvio, non bisogna scadere nel miracolistico: un allenatore bravissimo e scafato in proprio deve potersi inserire in un organigramma minimamente efficiente.
Che gli impedisca ad esempio di essere mandato in pasto allo spogliatoio, dove un lavoro più serio e duro minaccia tante comfort zone e rendite di posizione individuali.
Ma i margini di miglioramento con un allenatore vero rimangono direttamente proporzionali ai limiti di Inzaghi: quindi enormi e su più fronti.

Per il resto:

a) sostenere che i risultati mi diano torto significa sostenere che, in queste stagioni, si sia fatto il massimo con l’organico a disposizione.
Io non avrò controprove, ma le tue al riguardo quali sarebbero?

b) Quanto alle indicazioni dell’attuale inquilino della panchina, ignorate dai giocatori contro il Parma: premesso che distanze e tutto il resto andrebbero preparati già dall’estate anche coi non titolari, in modo da non doverli improvvisare in caso di turnover, hai indirettamente ipotizzato che una parte del gruppo lo stia mollando?
Sarebbe un modo per liberarsene, anche se giocatori che prendono decisioni in materia non sembrano la migliore premessa di una nuova conduzione tecnica

c) In campo vanno i giocatori è, permettimi, un discorso da scaricabarile.
Se ci vanno demotivati, la responsabilità può essere condivisa coi discutibili profili umani scelti dal DS e con la scarsa presenza della società a livello disciplinare.
Ma una situazione del genere per un allenatore è una sconfitta, non un’attenuante
Ti rispondero punto per punto, ho un week end a disposizione, le tue argomentazioni meritano una risposta corredata dai numeri per non rimanere meramente opinione
Ex En_rui da Shanghai

Win Lose or Tie
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Offline Jim Bowie

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Re:Lazio - Parma commenti
« Risposta #68 : Giovedì 13 Maggio 2021, 11:15:48 »
Questione rinnovo: la proposta di Lotito è sul tavolo ormai da tempo.
Jim, cosa stai dicendo?

Questione nuovi acquisti: ma nsarai più carciofo te, Inzaghi, che avalli l'acquisto de sti carciofi?
Kumbulla? Un'altra valutazione sbagliata del tecnico, a 30 milioni poi.

Conclusioni:
Acquistare un consulente che ci dica se i giocatori so boni. Un facilitatore.

Oltre naturalmente allo zampatore. Un risolutore.

Riflessioni:
P.s. i nuovi acquisti alla fine non sono così male. E vedere le partite con gente che te ronza nelle orecchie quanto so pippe non è certamente il miglior modo d'esse laziali.

Soluzioni:
Propongo tra tutti voi, dovunque voi siate, gara de resistenza sott'acqua. La sfida è di rimanere in apnea per tutto il tempo che ci avete sfragnato li cojoni co le tattiche, gli schemi, la società,  a comunigazione, er muriqi pippa, Fares che fa ride, etc etc capiscionerie varie tipiche vostre.

Chi non ce la fa verrà imbalsamato e riposto in una teca a 10 m sotto terra nel più sperduto cimitero del Kosovo.

Ed ogni anno Vedat si premurerà di cambiarvi i fiori di plastica.

Non è male, c'è chi fa na fine peggiore.
Tutti questi compiti nell'organigramma aziendale sono assegnati al DS.
Cosa ne sai tu che Inzaghi non abbia mandato risposta e come in tutte le negoziazzioni, le due parti devono discutere per trovare un accordo?
I nuovi acquisti non sono male? a questa nun ce credi manco te! Uno che sembrava bono s'e' rovinato con il crescere.
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Panzabianca

Re:Lazio - Parma commenti
« Risposta #69 : Giovedì 13 Maggio 2021, 11:19:11 »
Non credo ci saranno rivoluzioni, la situazione generale non lo permette.
Cedere pezzi buoni adesso significa cedere al ribasso.
Mi aspetto un'analisi seria dei problemi che ci sono stati.
Inzaghi è in dubbio, Tare dovrebbe rispondere di un mercato pessimo.
La rivoluzione potrebbe consistere nel cambiamento dello staff tecnico tutto.

Ciro comunque ha detto cose non tutte condivisibili.
Che la Lazio quando gira sia forse la migliore del lotto è un po' così: quando gira? Raramente.
Che la testa non sia all'altezza è un problema che ha coinvolto, quest'anno, pure lui.
Non vorrei cadessimo nell'errore di considerare questa classifica non corrispondente al nostro valore: siamo rimasti attaccati al treno Champions, è vero, fino alla fine, ma il sesto posto è giustissimo, almeno 4 delle 5 che abbiamo davanti sono state più forti, solo la Juve ha fatto schifo ma la rosa ci è superiore.

E se vendessimo proprio lui?

Quanto a ciò che ha detto, la classifica non corrisponde alla qualità dei 12/13; corrisponde invece a quella della rosa mai avvicinabile a quelle di chi ci sopravanza e pure dei romoletti.

Credo che pure il Sassuolo ci sia superiore - ripeto - come qualita media e profondità rosa.

Ieri, per quanto mi riguarda, si è visto che, se vendi Milinkovic, la Lazio ricomincia da zero.
Da zero.

LA è un'oca mestruata, Acerbi se crede Nembo kid, Correa un lusso e tanto altro ancora sul quale non mi soffermo perché è scellerato continuare a picchiare sulle teste  di Muriqi e compagnia seguitando di poveri cristi.
I tifosi della Lazio sono soliti ammazzare chi è già morto. Vergogna!

E che ci pensino bene prima di privarsi di Strakosha (che ciavrà pure i suoi difetti e na capoccia da cretino ma è un portiere).
Ma probabilmente è già successo. Ed è tutta colpa dello Spiaze one.

P.s. e occhio alla bacchetta magica der Claudius, con lui tutti possono avere i loro 5 anni di celebrità, allenatori in primis.

geddy

Re:Lazio - Parma commenti
« Risposta #70 : Giovedì 13 Maggio 2021, 11:28:21 »
Ieri lui, Tucu e La hanno sistematicamente ignorato Fares, spesso libero, per incaponirsi in triangolazioni e tentativi, velleitario, di entrare al centro.

Anselazio

Re:Lazio - Parma commenti
« Risposta #71 : Giovedì 13 Maggio 2021, 11:34:19 »
Ieri lui, Tucu e La hanno sistematicamente ignorato Fares, spesso libero, per incaponirsi in triangolazioni e tentativi, velleitario, di entrare al centro.

E hanno fatto bene. Fares manco il tempismo per la penetrazione sulla fascia azzeccava. Con una porzione di campo praticamente priva di avversari che preferivano controllare le vie centrali. Anzi no, una volta ha accompagnato bene l'azione...e infatti lo hanno servito sulla corsa. Nella giornata in cui era possibile emergere lui (e Muriqi) sono riusciti a sfoderare la performance peggiore, purtroppo.

Panzabianca

Re:Lazio - Parma commenti
« Risposta #72 : Giovedì 13 Maggio 2021, 11:37:09 »
Ieri lui, Tucu e La hanno sistematicamente ignorato Fares, spesso libero, per incaponirsi in triangolazioni e tentativi, velleitario, di entrare al centro.

Ho provato tristezza. I campioni veri sono quelli che alzano lo sguardo e inventano. Nella Lazio così ce ne sta solo uno.
Ieri in particolare Correa è stato intollerabile. Non ha fatto una giocata, dico una, che avesse senso.

E le fortune della Lazio dovrebbero dipendere da uno così?

Panzabianca

Re:Lazio - Parma commenti
« Risposta #73 : Giovedì 13 Maggio 2021, 11:39:23 »
E hanno fatto bene. Fares manco il tempismo per la penetrazione sulla fascia azzeccava. Con una porzione di campo praticamente priva di avversari che preferivano controllare le vie centrali. Anzi no, una volta ha accompagnato bene l'azione...e infatti lo hanno servito sulla corsa. Nella giornata in cui era possibile emergere lui (e Muriqi) sono riusciti a sfoderare la performance peggiore, purtroppo.

Lo schema della Lazio è esclusivo. Per adattarvisi ci vuole tempo e Muriqi non è Van Basten come Fares non è Maldini.

Offline Davide

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Re:Lazio - Parma commenti
« Risposta #74 : Giovedì 13 Maggio 2021, 11:49:54 »
Ma una squadra che punta la Champions non può avere solo come schema la palla filtrante di Luis o le sponde aeree di Savic...cioe' se tutto il nostro gioco è questo,posso farlo pure io il mister alla Lazio.

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ThomasDoll

Re:Lazio - Parma commenti
« Risposta #75 : Giovedì 13 Maggio 2021, 11:50:58 »
Va bene chiamare in causa quelli bravi e non infierire sui poveri cristi, ma è il 13 di maggio e mi pare che di tempo ne sia passato.
Fares e Muriqi (cito loro per quanto s'è speso) sono stati dei flop da chiedere la testa di Tare adesso, subito, mò.
Il mercato si è fatto perché la rosa era corta e nessuno di quelli arrivati ha aggiunto niente.
Un po' poco per scagionarli come pori cristi malcapitati.
Hanno avuto le loro occasioni, hanno fatto poco, male o malissimo.
Se restano può darsi possano rifarsi. A oggi speriamo non restino, ché la storia di Berisha e Vavro dovrebbe aver insegnato qualcosa.
E non voglio fare il conto dei soldi buttati.
A proposito, non tutti sono esperti di come si cucinano le minestre, ma il cucchiaio alla bocca restituisce sensazioni che ciascuno ha il diritto di commentare.
La minestra cattiva è cattiva. Non è che siccome lo chef è stellato e noi non sappiamo cucinare diventa buona.

 

borgorosso

Re:Lazio - Parma commenti
« Risposta #76 : Giovedì 13 Maggio 2021, 12:01:43 »
Tutti questi compiti nell'organigramma aziendale sono assegnati al DS.
Cosa ne sai tu che Inzaghi non abbia mandato risposta e come in tutte le negoziazzioni, le due parti devono discutere per trovare un accordo?
I nuovi acquisti non sono male? a questa nun ce credi manco te! Uno che sembrava bono s'e' rovinato con il crescere.
L’entusiasmo dei conversos ha sempre un non so che di Torquemada, jim. Lassa perde


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Offline MagoMerlino

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Re:Lazio - Parma commenti
« Risposta #77 : Giovedì 13 Maggio 2021, 12:12:46 »
Risposta breve alla domanda iniziale: assolutamente sì, ne ho quasi la certezza.


Risposta lunga: proviamo ad analizzare, in ordine sparso, i singoli aspetti nel (non) gioco della Lazio.


1) La tendenza a giocare sempre nello stesso modo, rendendosi prevedibili per gli avversari

2) La dipendenza degli equilibri tattici non dagli schemi, ma da singoli giocatori e dalle loro peculiari caratteristiche: col risultato che, quando uno di loro non è al massimo, salta tutto.
Vale per Radu e Lulić sulla catena di sinistra (fra parentesi, uno dei segmenti decisivi per il modulo-totem), vale per Leiva in interdizione, vale per Immobile nella finalizzazione.
Insieme ai limiti individuali delle riserve, ciò determina il crollo di equilibri e risultati quando mancano – o semplicemente non sono al meglio – uno o più titolari.
Al punto che anche riserve di livello, simili per caratteristiche ma non cloni, non potrebbero sostituirli: perché tutto è costruito ad personam, non su un profilo tecnico-tattico almeno in parte impersonale.
Il che, combinato col punto 1), porta a un assetto fossile, ma non organizzato: gli schemi di Cesarone Maldini, la duttilità di Zeman o peggio di Sarri.
Quindi il peggio di due sistemi

3) I contropiede due contro due malamente sprecati.
Si tratta di situazioni prevedibili, quindi da preparare in allenamento nei minimi dettagli e fino alla nausea, in modo che chi li ripropone in campo proceda col pilota automatico.
Invece, persino fra singoli che giocano insieme da parecchio tempo, gli offendenti devono improvvisare movimenti e giocate, perdendo spesso l’attimo e la superiorità numerica

4) I cronici limiti nell’organizzazione difensiva, dove Acerbi brilla(va) come marcatore ma non è assolutamente in grado di guidare il reparto.
Ne conseguono movimenti mal sincronizzati e una tendenza a rinculare sistematicamente, quando l’efficienza di qualsiasi modulo – ma del 3-5-2 in particolare – dipende proprio dall’elastico con cui si regolano le distanze col centrocampo.
In tal modo non si alterna la difesa alta (a supportare il possesso palla) con due linee basse (a preparare azioni di rimessa) ma si difende sistematicamente uno contro uno, spesso in affanno e in campo aperto.
Rendendo oltretutto ancor meno rimediabili i non infrequenti errori individuali

5) L’inesistente sfruttamento dei calci piazzati, lasciati a Luis Alberto come un capriccio personale.
Nessuna organizzazione, nessuna idea di come batterli, nessun movimento coordinato fra chi è deputato a concretizzarli.
Si rinuncia a priori a un fattore decisivo, soprattutto in partite bloccate, per la mancanza di volontà e di capacità nel mettervi mano

6) La gestione del vantaggio, doppiamente inadeguata al limite del patologico.
Sul piano tattico, per l’assenza di un’alternativa – che non sia subire e farsi prendere dal panico – quando si alza il piede dall’acceleratore.
Sul piano mentale, per l’incapacità di raffreddare testa e partita a scoraggiare le velleità avversarie.
Tutti limiti su cui si può tranquillamente lavorare, ma per quello serve una conduzione tecnica che non lascia nulla al caso

7) La presunzione e l’ottusità nel preparare certe partite, su tutte quella a San Siro con l’Inter.
Si conoscono le caratteristiche dell’avversario, eppure si fa di tutto per proporgli il canovaccio tattico a lui più congeniale

8 ) I cambi, troppo spesso sbagliati per scelta dei giocatori da sostituire, tempismo, smantellamento in blocco, anziché per gradi, di interi reparti

9) La totale incapacità di gestire gli impegni su tre fronti, che dovrebbe tagliarlo fuori a priori dalla corsa alla panchina di un club come la Lazio.
Nel turnover non ne azzecca una, soprattutto sullo stato di forma dei singoli.
E anche il vecchio adagio, secondo il quale li allena tutti i giorni, si infrange contro il fatto che non ne ricava indicazioni realistiche

10) La propensione per i giocatori fatti e finiti, ammissione dell’incapacità di costruirli.
Se non ti chiami Capello o Mourinho di dieci anni fa, gestori di campioni, un atteggiamento mediocre ed evasivo delle proprie responsabilità, da minestraro.
Ma soprattutto quanto di più incompatibile con le esigenze della Lazio, che non può accedere – per motivi finanziari e non solo – a giocatori pienamente quotati e deve forzosamente ripiegare su semilavorati da perfezionare a Formello

11) Come cappello su tutti i punti precedenti, l’infantile, presuntuosa, meschina indisponibilità a imparare dai propri errori, ripetendoli con la stolidità di un mulo


Potrei andare avanti, ma credo che il concetto sia chiaro: un miscuglio di dilettantismo, spocchia e inadeguatezza, che porta alla massima distanza da una squadra in cui ciascuno degli undici sa sempre cosa fare.
Corroborato certamente da personaggi altrettanto inadeguati: dal collezionista di personaggi in cerca d’autore meglio noto come DS ai preparatori dei portieri, dal peggiore staff atletico e medico del campionato al colpevole laissez-faire societario sulle questioni disciplinari.
Ma ciò non toglie che Inzaghi appaia non all’altezza sotto tutti i punti di vista.

Cosa potrebbe aggiungere uno Spalletti dei tempi d’oro (secondo me il profilo perfetto)?
Parecchio su tutti i fronti, delegando al lavoro e all’organizzazione ciò che oggi viene affidato al caso o ai chiari di luna di qualche singolo.
Ciò che ne deriva si traduce in meno corsa a vuoto, migliore gestione delle risorse, più gol segnati meno subiti.
Le probabilità che questo sfoci in migliori risultati mi sembrano prossime al 100%.
Poi, ovvio, non bisogna scadere nel miracolistico: un allenatore bravissimo e scafato in proprio deve potersi inserire in un organigramma minimamente efficiente.
Che gli impedisca ad esempio di essere mandato in pasto allo spogliatoio, dove un lavoro più serio e duro minaccia tante comfort zone e rendite di posizione individuali.
Ma i margini di miglioramento con un allenatore vero rimangono direttamente proporzionali ai limiti di Inzaghi: quindi enormi e su più fronti.

Per il resto:

a) sostenere che i risultati mi diano torto significa sostenere che, in queste stagioni, si sia fatto il massimo con l’organico a disposizione.
Io non avrò controprove, ma le tue al riguardo quali sarebbero?

b) Quanto alle indicazioni dell’attuale inquilino della panchina, ignorate dai giocatori contro il Parma: premesso che distanze e tutto il resto andrebbero preparati già dall’estate anche coi non titolari, in modo da non doverli improvvisare in caso di turnover, hai indirettamente ipotizzato che una parte del gruppo lo stia mollando?
Sarebbe un modo per liberarsene, anche se giocatori che prendono decisioni in materia non sembrano la migliore premessa di una nuova conduzione tecnica

c) In campo vanno i giocatori è, permettimi, un discorso da scaricabarile.
Se ci vanno demotivati, la responsabilità può essere condivisa coi discutibili profili umani scelti dal DS e con la scarsa presenza della società a livello disciplinare.
Ma una situazione del genere per un allenatore è una sconfitta, non un’attenuante
L'atto d'accusa è preciso e circostanziato.
Non so cosa si potrebbe controbattere in difesa di Inzaghi, di certo verrebbe da chiedersi se queste valutazioni sono state fatte anche dai preposti in società, qualora, ovviamente, fossero  in grado di farlo e su questo ho forti dubbi.
Ma poi ci sono i risultati a controbilanciare le questioni elencate da Er Matador.
Bastano i risultati a rispondere?

Ho sempre sostenuto che la Lazio navighi a vista e molto viene lasciato al caso, partendo dal presupposto tanto caro al calcio pionieristico che: squadra che vince non si cambia e alla statistica che prima o poi pure Tare uno l'azzecca.

Er Matador con la sua disanima mette in dubbio il ruolo di manager alla Ferguson/Wenger che in molti prospettano per Inzaghi, ruolo già difficile da realizzare in Italia, diventa impossibile poi per l'ingombrante presenza di un DS che ha una visione del proprio lavoro completamente a se stante rispetto alla semplice normalità.

Quindi tornando alla questione rilanciata da Jim Bowie, un altro avrebbe fatto meglio? Nonostante Tare?

Il quesito da risolvere è: è Inzaghi che si conferma alla Lazio o la Lazio che conferma Inzaghi?
La Lazio vuole confermare Inzaghi? E se lo vuole, lo vuole per le doti dimostrate o perchè non c'è alternativa valida e per valida intendo un buon tecnico che possa andare d'accordo con Tare senza mandarlo affanculo appena parla di giocatori tipo Vavro o Muriqi.
E se fosse Inzaghi a decidere di non confermarsi, la Lazio che alternative sta vagliando? Il "mercato" dei tecnici è in fermento, le decisioni per molte panchine stanno maturando adesso, arrivare scoperti perchè si dava per scontato che Inzaghi si sarebbe confermato, potrebbe essere l'ennesima dimostrazione dell'incompetenza di questa società. A "giro" panchine completo, la Lazio si troverebbe a valutare solo gli scarti lasciati senza contratto dagli altri.
I tempi decisionali del duo Lotito Tare li conosciamo, i calciatori più rappresentativi pur con contratto in essere, sarebbero disposti a rimanere nell'incertezza di chi potrebbe essere il nuovo tecnico?
I dubbi su Inzaghi espressi da Er Matador sono leciti, ma non potrebbe essere una strada percorribile, in caso Inzaghi si confermasse alla guida della Lazio, cambiare finalmente DS, prendendone uno che abbia un modo di lavorare più consono alle necessità della Lazio e alla normalità del mercato in cui svolge la propria attività? Uno che si senta meno fenomeno e meno presuntuoso, che uno di fenomeno in società già basta e avanza.

Odio perdere più di quanto ami vincere

#liberalaLazio

Siamo realisti, esigiamo l'impossibile.

"se te senti la forza necessaria spalanca l'ale e viettene per l'aria: se nun t'abbasta l'anima de fallo io seguito a fa l'Aquila e tu er gallo"

Panzabianca

Re:Lazio - Parma commenti
« Risposta #78 : Giovedì 13 Maggio 2021, 12:41:07 »
Tutti questi compiti nell'organigramma aziendale sono assegnati al DS.
Cosa ne sai tu che Inzaghi non abbia mandato risposta e come in tutte le negoziazzioni, le due parti devono discutere per trovare un accordo?
I nuovi acquisti non sono male? a questa nun ce credi manco te! Uno che sembrava bono s'e' rovinato con il crescere.

Jim non te credevo capace de sto modo ripetitivo, corrosivo, lamentoso e rancoroso de fa er laziale. Lascialo a chi lo sa fare e ci gode. Nun te mette pure tu a loop co ste cazzate, su.
La Lazio, soggetto (e oggetto) di passione collettiva, ora non sono le tue, le vostre continue lamentele da perdenti ma l'entusiasmo di chi vivendo a Roma - e vivendo il derby in ogni momento  -  jé sta sopra de 9 punti. Sono belle cose da vivere in loco e in diretta, vieppiù, ne converrai, considerando gli scenari che tu e gli altri profeti del malaugurio state cercando di anticiparci, a tutti i costi volendoci trasmettere tristezza e pessimismo.
È sport, è tifo. Qui non si travasano le ns storie personali, le infelicità e le frustrazioni.

Vuoi continuare a dire che Muriqi è na pippa? Che te devo dì? Contento te.

Io - ripeto - oggi passerò il tempo a pija per culo i romoletti che stanno 9 punti sotto. Nella settimana del derby se deve fa solo questo, quindi, ora esci fora e cerca lì dove sei, in Oregon, il tuo bravo romoletto da pijà per culo. Ce sarà sicuramente.

Al resto penserà la Lazio. Io me posso dispiacè perché i nuovi acquisti non sono andati bene, ma sono sempre un tifoso della Lazio, il migliore che io conosca. E finché essi saranno qui, non spenderò certo il mio tempo a farmi bello criticandoli.

Al resto si penserà dopo il derby e la fine del campionato. Tutti rifletteremo e torneremo a scrive cazzate inutili qui sopra.

Resta fermo l'auspicio di assicurarsi presto le prestazioni di un facilitatore e di uno zampatore, possibilmente, da consultare anche prima de scrive un post su un forum.

Se vié qui sopra per condividere e mai pe scrive a dispetto o, peggio, per trasmettere rancor. Sarebbe una cosa da idiota.

Quello, se Dio vuole, se fa solo dal vivo così si ottiene subito risposta.

Jim, tanta serenità accompagni il tuo tifo per la Lazio.
Mo vado a cacà.

P.s. invece de pensà a Muriqi, e a Gatsby /Fitzgerald che era gay, te sei vaccinato?

P.P.S. io so quello che si deve sapere. Non di più.

ThomasDoll

Re:Lazio - Parma commenti
« Risposta #79 : Giovedì 13 Maggio 2021, 12:43:31 »
La lista dei risultati ottenuti da Inzaghi è più lunga della requisitoria che leggiamo sopra.
Viene perciò da chiedersi che squadra di fenomeni abbiamo, se nonostante un incapace alla guida con uno staff di peracottari abbia ottenuto risultati tanto brillanti.
Il che fa cadere gli appunti, poi, su chi l'ha costruita. Dal che risulta che i fatti si dimostrano più solidi delle elucubrazioni dei tifosi.
Queste analisi sono talmente squilibrate da diventare poco attendibili, perché non riconoscono il barlume di un merito a chi può far valere risultati che hanno pochi precedenti nella storia della Lazio. Risultati che qualificano Inzaghi come un allenatore di primissimo piano in Italia, e quindi a livello internazionale.
Fatto riconosciuto da tutti i commentatori qualificati, che in genere non brillano certo per il favore con cui trattano le cose laziali.
Ovviamente, sono opinioni.
I fatti restano. Contano quello che contano, né più e né meno.
Vedremo l'anno prossimo dove poggerà le sue illustri chiappe Simone, e con quali risultati.
Noi di rifondare non abbiamo bisogno, perché quegli undici punti critici elencati si traducono, se reggono alla prova dei fatti, in 20 punti in più in classifica, come minimo, e dunque ci attende, salutato Simone, un filotto di scudetti che manco il Bayern.
Beati noi.