Autore Topic: Lotito: "Per Hernanes troveremo una soluzione" VIDEO  (Letto 613 volte)

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Lotito: "Per Hernanes troveremo una soluzione" VIDEO
« : Venerdì 20 Dicembre 2013, 20:38:32 »


Lotito: "Per Hernanes troveremo una soluzione. Calcioscommesse? Tolgo casa a chi dice che sono il capo" -
20.12.2013 16:20 di Francesco Bizzarri Twitter: @fmbizzarri   

AGGIORNAMENO ORE 17 - Dopo la riforma, tema caldo di oggi, il presidente Lotito parla anche di Lazio partendo dalla scelta di Petkovic di portare la squadra in un campo di "Paintball". "Io ho appreso adesso, quello che fa l’allenatore lo fa per migliorare lo standard della squadra, non sono mai entrato nelle scelte tecniche, ma se l’ha fatto evidentemente ritiene che sia la cosa giusta per andare a confrontarsi domenica con una squadra molto motivata e determinata". Inevitabile la domanda sul futuro di Petkovic ed Hernanes. "Non cominciamo a fare il toto-allenatore, bisogna vedere il comportamento della squadra, non solo il risultato. Io nell’ultima partita ho visto una squadra in salute, unita, coesa, determinata, volitiva, non mi sembrava una squadra che stesse in una posizione contraria a quella dell’allenatore. Hernanes? E’ un ottimo giocatore, abbiamo interesse a trattenerlo, questo è l’atteggiamento della società.  Abbiamo un bel rapporto anche con il procuratore e cercheremo di trovare una soluzione giusta per il club e per il giocatore". In chiusura Lotito parla anche di calcioscommesse. "Idee non me le faccio, ma apro pagine di giornali e leggo cose che sono fuori da ogni realtà, ogni ipotetico pensiero che uno possa costruire. Leggo poco i giornali perchè capisco che bisogna riempire pagine e si mettono interpretazioni che nulla hanno a che vedere con ciò che è successo realmente. Io sto facendo un’indagine patrimoniale per capire cosa posso togliergli, la gente va intaccata nelle cose sostanziali; se uno viene condannato per 2/3 mesi non me ne viene niente, se gli sequestro casa se lo ricorda tutta la vita. Purtroppo siamo in un circo in cui tutti dicono tutto, sono fiducioso che il tempo risolverà i problemi nel frattempo però bisogna avere un convincimento forte, dettato dalla tua morale che ti sostiene e ti fa superare ogni problema di carattere mediatico. Qui si parla di persone che io non ho mai visto, sulla base della mia esperienza, se la trasporto sulle altre persone che fanno parte della famiglia Lazio, ritengo che se questo è il sistema… Non ho avuto avvisaglie di comportamenti difformi da un comportamento di rispetto delle regole. In questa fase i giornali fanno erroneamente il loro mestiere".

CAPITOLO MAURI - Il patron capitolino ha parlato poi di Stefano Mauri: "Io non seguo la vicenda perché è un problema che attiene solo alla sua persona. Nei provvedimenti noi siamo abituati che, oltre ad aver ragione, bisogna trovare chi te la dà, ma non è un problema che non mi sono posto perché è attinente alla persona specifica del calciatore, io ho espresso il giudizio sui fatti di cui ero a conoscenza e ho sempre detto che la ricostruzione che era stata fatta di quei fatti non corrispondeva alla realtà. Poi nella vita ognuno deve trovare chi ti dà ragione, ma non mi sento di criminalizzare nessuno perché la loro storia comportamentale, la loro azione quotidiana e quanto è a nostra conoscenza ci fa escludere categoricamente che ci possano essere stati comportamenti difformi da quello che sono le regole. Non so quello che succederà domani, ma attendiamo fiduciosi il pronunciamento nella speranza che queste persone non si facciano condizionare da queste chiacchiera che scaturiscono sempre in prossimità dei giudizi".

AGGIORNAMENTO ORE 16.20 - E' uscito dagli uffici della Figc il presidente Lotito. Il numero uno biancoceleste si è intrattenuto con i cronisti ai quali ha illustrato le novità della riforma. "E’ interessante il fatto di aver mutuato il sistema ordinario attraverso la definizione di una cassazione con varie sezioni, poi nella fase delle norme di attuazione bisogna calare nella realtà specifica del calcio che ha delle articolazioni che necessitano di una specificità. Noi come Lega di A riteniamo che si debbano separare le fasi non procedendo immediatamente al dibattimento, ma ci debba essere un vaglio intermedio per evitare quello che succede adesso nella prima fase di giudizio su tematiche che non hanno la valenza che dovrebbero avere. Abbiamo detto che la riforma ha una serie di articolazioni. L’istituzione della Cassazione ha una valenza importante, aver eliminato l’Alta Corte e il Tnas in una logica di attuazione di un sistema ordinario porta all’istituzione di quello che è stato istituito. Adesso ci sono due gradi di giudizio, poi può intervenire il terzo grado di giudizio qualora fossero stati violati i principi di legittimità e consentire l’annullamento o il rinvio laddove sia palese l’illegittimità". Continua a spiegare i passaggi della nuova riforma il numero uno biancoceleste. "Non è pensabile che chi fa l’indagine rinvii a giudizio senza un vaglio intermedio. Oggi nella giustizia ordinaria c’è un pm che fa l’indagine, poi sottopone all’approvazione del gip il fatto di rinviare a giudizio  la fase dell’indagine. Oggi questo nella giustizia sportiva non accade, l’istituzione di questo ruolo consentirebbe un vaglio. Oggi una persona rinviata a giudizio è come se fosse già stato condannato. Il Coni ha istituito questa Superprocura che è come la Procura generale che può avocare a se i procedimenti laddove ritiene che ci siano le condizoni per poterlo fare. Ora si tratta di fare delle norme attuative che le rendano operative senza che ci siano intralci. Si fa un ragionamento legandolo a tutte le federazioni che hanno esigenze diverse.  Immaginate che i due terzi del contenzioso verte sul calcio, poi sul basket, tutto il resto ha incidenza limitatissima. E’ chiaro che il codice deve essere attagliato a quelle esigenze dove c’è maggiore necessità di attenzionare i problemi perché è il tipo di struttura stessa che possono sfociare in situazioni che non vengono comprese dall’opinione pubblica; la Federazione Italiana Giuoco Calcio ha un’esigenza che è legata all’ordinamento internazionale, fermo restando che io sono sempre stato  un fautore della unificazione dei sistemi a livello internazionale perché abbiamo un sistema giuridico completamente diverse e applichiamo logiche che non si applicano al paese. Oggi abbiamo parlato di razzismo e discriminazione territoriale e mi pare che l’interpretazione che viene data nella fase operativa sta creando danni veri al sistema calcio. Bisogna fare in modo che le norme si calino nella realtà del paese.".

AGGIORNAMENTO ORE 13 - E' arrivato anche il presidente Claudio Lotito, che entrando negli uffici non ha rilasciato nessuna dichiarazione.

Questa mattina presso la sede della Figc si è riunito il Consiglio Federale. Tra gli argomenti all’ordine del giorno, oltre all’approvazione del verbale dell'ultima riunione e e alle comunicazioni del Presidente, sarà affrontato anche l'approvazione del budget 2014 e le nomine di competenza. Atteso il presidente Lotito, intanto è arrivato Renzo Ulvieri, ex tecnico e ora presidente dell'associazione allenatori che, ai microfoni dei cronisti presenti ha parlato di razzismo e calcioscommesse. "E’ tempo che ognuno si esprima le proprie responsabilità. Questo paese ha bisogno di una ripresa morale che può venire anche dal calcio. Si guarda troppo il calcio; il non guidare in stato di ubriachezza non è un fatto di rispetto delle regole, è un fatto di rispetto delle altre persone. Nel bene comune ci sono anche le altre persone, chi è contro il bene comune è nemico del popolo". E' giunto anche il presidente Nicchi che, a proposito della della riforma federale, ha chiarito. "Ancora la riforma non c’è stata, sono solo proposte. E’ una posizione che ha preso il presidente federale che ci farà sapere quali sono le motivazioni, ma io fino a prova contraria mi appoggio completamente alla sua linea. Anche Damiano Tommasi ha detto la sua sullo scandalo del calcioscommesse ai giornalisti presenti fuori dalla Figc: "'I nomi più altisonanti hanno avuto spazi maggiori pur avendo responsabilità minori o nulle. In questi giorni si è parlato più degli indagati che degli arrestati e questo la dice lunga sul come si gestisce la comunicazione. Lo scandalo purtroppo non è nuovo perché è la prosecuzione di un procedimento che va avanti da anni, ora si sono aggiunti nuovi tasselli e persone arrestate che non fanno parte dell'ambiente ma che, a quanto sembra, hanno una grossa influenza''.
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