Ascoli dichiarato fallito, cancellati centoquindici anni di storia

[Zapruder]

Madonna mia, io mica volevo produrre reazioni da zitellaccia acida... 

Perché mai "zitellaccia acida"? Avendo tu affermato che quel giorno la Lazio conquistò "l'indispensabile punto salvezza", questa affermazione gravemente errata doveva essere immantinentemente confutata: pena il suo perpetuarsi in rete e ovunque, con gravi danni alla conoscenza della storia della Lazio. Pensa solo all'errore di stampa sull'Almanacco Panini del '78 (gol di Garlaschelli attribuito in tabellino a Giordano), che a distanza di oltre 30 anni causava l'attribuzione al buon pavese di 50 reti con la Lazio, da parte del Corièredoooosbord, invece delle 51 effettivamente da lui segnate: e moltiplica l'errore per la diffusione esponenziale che la rete consente. Sarebbe stato un autentico dramma: entro pochi anni, avremmo letto in giro che il tabellone del Del Duca recava, già a inizio partita, la scritta "0-0 risultato finale", e che Giordano aveva tolto in spaccata il pallone dalla porta laziale, mentre questo stava per varcare la linea.

[Er Matador]

Ciò detto, facciamo un passo indietro e torniamo all'ultima giornata del campionato 1988-89. In effetti prima degli ultimi 90 minuti la Lazio era a 28 punti, davanti a torino a 27 e pescara a 26. Già retrocesse pisa e como. Ricordo bene l'atmosfera di quei giorni. Non si andò ad Ascoli con certezze granitiche. L'ultima giornata era tutta da disputare.

In effetti, alla fine il torino perse a lecce e il pescara pareggiò a pisa: con quei risultati anche una Lazio sconfitta ad ascoli si sarebbe salvata.
Ma questo lo abbiamo appreso EX POST. Non mi pare un aspetto secondario.

Durante la partita - e fu allora che giordano non punì fiori col suo pallonetto strozzato - questo scenario non esisteva. Si è concretizzato solo al fischio finale.
La differenza - non lieve - è tutta qua.

Perfetto. Teniamo presente che Ascoli e Lazio scendevano in campo con un punto fermo: lo 0-0 avrebbe salvato entrambe.
Qualunque cosa succedesse sugli altri campi, non c'era motivo per mettere in discussione una certezza così granitica.
E, in fondo, neppure per dedicarsi a calcoli del tutto superflui con la radiolina all'orecchio.

A proposito di scenari: difficilmente si sarebbe verificato questo

Se l'Ascoli fosse andato sul 2 a 0, per dire, il Lecce, invece di fare il 3 a 1 con Paciocco, avrebbe potuto rilassarsi e subire il 2 a 2 del Toro.
Con Lazio e Toro a 28, sarebbero passati i granata per via degli scontri diretti (1 a 1 all'Olimpico, rocambolesco 4 a 3 a Torino, dove la Lazio risegnò dopo più di 500 minuti).

Il Toro, nell'anno disgraziatissimo della gestione Radice-C. Sala-Vatta, riceveva alla penultima giornata l'Inter dei record, sin lì sconfitta solo a Firenze.
I nerazzurri si presentarono al Comunale in versione "prego, si accomodi", permettendo a Škoro e Muller di siglare un 2-0 fuori da ogni logica tecnica.
La presero male in tanti, ma nessuno quanto i leccesi, benché la loro posizione in classifica garantisse una certa tranquillità.
Ricordo la lettera inviata alla Gazzetta da un tifoso, che collegava il sorprendente risultato di Torino-Inter a "una mafia per favorire gli squadroni del Nord".
"Domenica dimostreremo che i granata meritano la B", concludeva: e l'atmosfera al Via Del Mare, sia sulle tribune sia in campo, confermò che non si trattava solo di una sua opinione.
In quel contesto, un Lecce che molla per concedere qualcosa agli avversari era difficile da immaginare...

La partita che cambiò la stagione (negativamente) fu a Como, dove perdemmo con un gol assurdo di Maccoppi al 92°.
Se l'avessimo pareggiata, non saremmo stati risucchiati in quel modo.

Davvero. Partita da gol strani, e non solo perché al Sinigaglia l'1-1 venne dall'unica segnatura con la nostra maglia di Nelson Gutiérrez.
Quello di Maccoppi, però, sfiora l'unicità.
Per il minuto, 92' o giù di lì, quando il recupero non era ancora stato istituzionalizzato e definito con un minutaggio preciso.
Per l'azione, un rilancio a casaccio o poco più.
Per la conclusione, un doppio carpiato contro le leggi della fisica che a un comune mortale avrebbe svitato un paio di articolazioni.
Per un dettaglio, forse appartenente anch'esso alla leggenda: lo stopper lariano, convinto come gli altri ventuno che la gara fosse virtualmente conclusa, si era portato nell'altra metacampo solo per raggiungere più rapidamente gli spogliatoi al fischio finale.

[Zapruder]

Per un dettaglio, forse appartenente anch'esso alla leggenda: lo stopper lariano, convinto come gli altri ventuno che la gara fosse virtualmente conclusa, si era portato nell'altra metacampo solo per raggiungere più rapidamente gli spogliatoi al fischio finale.

Come Schnellinger in Germania-Italia del '70.

La sconfitta dell'Inter a Torino fu scandalosa. Credo che l'avvento delle pay-tv abbia un po' contribuito a ridurre certi "spettacoli": oggi sotto gli occhi di tutti e quindi meno digeribili, rispetto a quando ne "beneficiavano" solo gli spettatori presenti e i cronisti.

Ho rivisto la classifica, c'era la possibilità di una chiusura, di 6/7 squadre addirittura, a quota 29: non ricordo come funzionasse la classifica avulsa, ma credo che saremmo stati salvi con ogni combinazione. Lo 0-0 ad Ascoli era ovvio e scontato: brutta abitudine anche questa, ma non si possono chiedere motivazioni di vittoria a chi ha come unico obiettivo quello di non perdere, condiviso con l'avversario.

[Giglic]

La sconfitta dell'Inter a Torino fu scandalosa.

Ecco, parliamone.

La settimana prima (o erano due) passammo in vantaggio coi bauscia che si incazzarono mica poco e vinsero (vedo a memoria) 3 a 1. Subito dopo arrivò quel risultato che tutti, TUTTI, pensarono fosse un evidente favore al toro (che infatti ha poi fatto la fine che meritava). Non ci scordiamo che era l'inter dei 59 punti su 68... se non ricordo male la prima la perse a Firenze (ultima del girone di andata) per 3 a 2 (o era 4 a 3?) col povero Borgonovo che chiamò palla a Zenga nascondendosi dietro Brehme... (vedo a memoria sul nome di Brehme, ma l'episodio lo ricordo benissimo). La seconda fu quella indegna manfrina di Torino Inter

[WombyZoof]

ricordo bene quella partita che l'inter regalò al torino, credo fu un favore fatto a ferri, per salvare la squadra del fratello.  se ne parlava già in settimana, dello scontro fratricida. de sto cavolo, fu pastetta delle più sfacciate.

m'avete ricordato gutierrez. dio mio quanto era lento. sembrava uno di quei brutti sogni quando ti sforzi per correre e vai pianissimo.

[benvolio]

OT
Ieri sera su Rai Sport un Juve-Lazio 4-2 con Gutierrez imbalsamato alle prese con Barrios e Zavarov. Al confronto Gregucci sembrava una saetta...

[cuchillo]

Per un dettaglio, forse appartenente anch'esso alla leggenda: lo stopper lariano, convinto come gli altri ventuno che la gara fosse virtualmente conclusa, si era portato nell'altra metacampo solo per raggiungere più rapidamente gli spogliatoi al fischio finale.

Maccoppi, intervistato nel dopo-partita, aveva una faccia che pareva j'avessero sterminato la famiglia.
Niente-niente c'era "aria", diciamo così, da 1 a 1 e alla fine lo stopper ha rovinato il piano alla Tuta-maniera? 
Alla domanda: "Qual era il risultato più giusto" rispose "Il pareggio, onestamente".

[DinoRaggio]

Maccoppi, intervistato nel dopo-partita, aveva una faccia che pareva j'avessero sterminato la famiglia.
Niente-niente c'era "aria", diciamo così, da 1 a 1 e alla fine lo stopper ha rovinato il piano alla Tuta-maniera? 
Alla domanda: "Qual era il risultato più giusto" rispose "Il pareggio, onestamente".