Autore Topic: Lazio, Zarate come un nuovo acquisto: (ilMessaggero.it)  (Letto 995 volte)

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Lazio, Zarate come un nuovo acquisto: (ilMessaggero.it)
« : Domenica 18 Luglio 2010, 21:17:10 »
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AURONZO DI CADORE (18 luglio) - Si è presentato in ritiro con appena due chili di troppo, rispetto a quanto fece lo scorso anno: 68 contro i 71,5. E ha impiegato pochi giorni per raggiungere il peso forma di 66 chili. I primi dribbling, i primi scatti, i primi gol, gli applausi, sotto gli occhi interessati di Edy Reja, che gli impone di giocare a due tocchi, tre al massimo. Non sempre ci riesce, però l’attaccante ci prova con impegno. Il tecnico, che intende rilanciarlo, vuole che si metta spesso al servizio della squadra, eliminando qualche egoismo di troppo con il pallone. Mauro Zarate ha ricominciato la stagione in maniera molto determinata e, anche durante il periodo di vacanza, ha dedicato del tempo al lavoro con il suo preparatore.

Le delusioni, le critiche, e i fischi dell’ultimo campionato devono averlo scosso e pungolato nell’orgoglio, fino a convincerlo a mettersi sotto a sudare per riconquistare quella fiducia che tutto il popolo biancoceleste gli aveva accordato dopo la straordinaria stagione d’esordio. Zarate, appena 4 gol lo scorso anno, contro i 12 del primo anno, vuol tornare il campione ammirato che aveva incantato tutti per le sue giocate di classe. L’allenatore ha apprezzato parecchio il lavoro effettuato per presentarsi in condizioni migliori all’appuntamento di Auronzo. Sa benissimo che il vero Zarate rappresenta il valore aggiunto per la Lazio, ma vuole che il posto lo conquisti sul campo, rispettando le consegne tattiche e, soprattutto, diventando il punto di riferimento.

Meno libertà di azione e più senso pratico al servizio del gruppo. Un’opinione che può essere anche discussa, ma in base alla quale il tecnico friulano sta plasmando la nuova formazione. Da protagonista assoluto, a calciatore tornato in discussione e relegato anche in panchina. Momenti difficili di un’annata tutta in salita e negativa. L’argentino non ha avuto vita facile né con Ballardini, né con Reja. Questo nuovo aspetto della sua esperienza biancoceleste deve averlo anche turbato, dal momento che il ragazzo non sorride più come una volta. Ora è diventato laconico e schivo anche all’affetto dei tifosi, riluttante perfino a firmare gli autografi. Quando finisce gli allenamenti salta sul pullmino che lo riporta in albergo ed evita ogni contatto, tra i mugugni della gente che lo vorrebbe più disponibile e partecipe. Zarate si è chiuso in se stesso, con l’idea fissa di restare concentrato e lavorare per riprendersi quel ruolo che aveva conquistato a suon di gol e di prove spettacolari.

Grazie alle quali Lotito lo ha riscattato a furor di popolo, garantendogli un contratto lungo e sontuoso. A vederlo in campo, nelle prime partitelle, si capisce benissimo che l’attaccante è molto motivato, che cerca di rispettare le consegne tattiche e di riconquistare quell’immagine un po’ sbiadita dagli insuccessi e dalle critiche. Se Reja riuscirà a recuperare completamente Zarate, sfruttandone al massimo le indubbie risorse tecniche, comprese le capacità realizzative, Zarate rappresenterà l’acquisto più importante della società biancoceleste. Fisicamente l’argentino sembra a posto, le motivazioni non gli mancano e le responsabilità non devono pesargli se davvero vuole diventare un “grande”. La terza stagione alla Lazio dovrà dire quale sarà il suo vero spessore e il suo peso specifico.

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