Autore Topic: Sognare con Lotito?  (Letto 26873 volte)

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Offline Dissent

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Re:Sognare con Lotito?
« Risposta #160 : Lunedì 17 Maggio 2021, 01:06:13 »
E quindi? Non ho capito, si può fare? I bond intendo? Cioè questa secondo te è una critica verosimile? Costruttiva?
E se si possono fare i bond, o quantomeno lo ritieni plausibile, io non lo so cosa sostiene questo "competente" ne chi sia, ma perchè sarebbe pertinente quello che sostiene lui e totalmente sbagliato quello che sostiene Dissent?
Spiegamelo perchè non lo capisco.
Se nessuno fa  quello che dice Dissent, chi è che fa quello che sostiene questo "competente", ovvero emettere bond? James?
Te lo spiego io Mago, avendo ascoltato tra l altro 1 volta quel tizio che posso confermarti essere competente non so se più o meno di me ma dice cose condivisibili.

Ed infatti parlava proprio di ciò che io avevo spiegato qualche pagina fa quando mostrai, numeri alla mano, che la lazio ha una struttura finanziaria che senza problemi può consentirgli a basso costo di finanziarsi sul mercato per investire tramite collocamento di bond.

Quel tizio però si ferma lì giustamente.
Io ti spiego anche però perché non avviene.

Non avviene perché fare ricorso alla leva finanziaria significa contemporaneamente aumentare la posizione di rischio della società (perché gli investimenti sono per definizione aleatori) seppur di pochissimo, e al contempo trovarti in casa un socio indiretto (il compratore istituzionale del bond).
A questo punto scatta il problema Lotito.

Se succedesse un qualsiasi imprevisto per cui si dovesse trovare a fronteggiare una  certa quantità di perdite lui non potrebbe in alcun modo far fronte in quanto ha un patrimonio personale risibile rispetto alle dimensioni del bene che maneggia (la Lazio).
In una remota ipotesi che dovesse essere messo capitale nella Lazio, lui non avrebbe neanche la capacità di parteviparvi finendo in definitiva per perderne il controllo.

Ecco perché queste pratiche vengono da lui evitate, e lo comprendo, perché pongono rischi che benché normalissimi per società moderne attive sul mercato e con profilo internazionale, sono però del tutto estranee alla capacità economica ma anche al modo di essere imprenditore del nostro Lotito, cresciuto con un profilo nettamente diverso.

In definitiva Lotito è nel classico dilemma che capita all imprenditore che maneggia pezzi grossi.
Si ritrova tra le mani qualcosa di potenzialmente molto più grande della sue possibilità imprenditoriali; sa che se sbaglia non avrebbe la forza economica per tornare indietro.
Quindi sta fermo e si muove meno che può...appunto la storia conclamata di questa presidenza.

Orazio Scala

Re:Sognare con Lotito?
« Risposta #161 : Lunedì 17 Maggio 2021, 06:28:17 »
Il tifoso calcistico non differisce dal salvatore del mondo da sala d'attesa di barbiere: ha sempre sottomano La Soluzione, che passa da ce vorrebbe er duce a pena de morte e caccia' via tutti i politici.

A volte succede che le soluzioni da sala d'attesa da barbiere saltano dalla coda del pesce, dove muoiono innocue quando il barbitonsore tira giù la serranda al tramonto, alla testa: e in questo caso sono dolori, perché uno che arringa la folla dicendo che la colpa è dell'ebrei (o degli immigrati, la UE, BigPharma) rischia di avere un gran seguito , con tutto quello che ne discende.

Per fortuna (?) quello del calcio professionistico è un mondo assai limitato come dimensioni e governato da regole molto rigide: non c'è spazio insomma per il "popolo" né per ricerca del consenso a basso costo. Ogni tanto qualche grillo parlante può ottenere consenso urlando che gli unici mille italiani incompetenti e disonesti siedano in Parlamento, salvo poi sostituirli alla prova dei fatti con altrettanti ancora più incompetenti: ma nessuno tra i 59.999.980 italiani convinti che gli unici venti imbecilli facciano i presidenti di A è ancora mai stato eletto presidente di un club.

Certo, il caro vecchio "caccia li sòrdi!" urlato stentoreo dalla Tevere quando i bei tempi andati ci proponevano assi come Speggiorin, Ferrari, Chiarenza e via elencando, è stato sostituito dalla chiacchiera da forum e dall'apparente "analisi" di sedicenti "esperti": ma sempre aria fritta rimane.

Alcune figure mitiche sono entrate nella bocca dei chiacchieratori di pallone e lì allignano, mischiandosi con i bucatini delle trattorie all you can eat che costoro reclamizzano e producendo aria che se ne va per i vari orifizi. Prendiamo il cosiddetto "player trading", che qualcuno vorrebbe proporre come un possibile valore aggiunto per la Lazio rispetto ai competitori. Player trading altro non è che "comprare e vendere i calciatori al miglior prezzo possibile": mecojoni che trovata. Di player trading e di analisi dei dati dei calciatori si parla da un quarto di secolo almeno e non si vede come si possa trasformare in un vantaggio qualcosa di già noto e praticato da tutti: è opportuno, certo, per essere alla pari, ma sempre sesto nella griglia ti ritrovo, con buona pace di Merlino che lo sa bene ma deve per forza pensare che da qualche parte ci sia il Guru che ti colloca stabilmente al terzo posto, mentre gli altri stanno a guardare te che gli passi avanti perché sei mejo.

Si prosegue con altra aria fritta come la "valorizzazione del marchio all'estero": da parte dello stesso personaggio, Dissent, che quando questo marchio viene gravemente sporcato dai soliti cretini in servizio permanente - e del resto lui stesso lo pone su uno sfondo nero, in nome della "valorizzazione" - non trova di meglio che minimizzare e individuare complotti di marca politica, approvando del resto più di una volta (è tutto nel forum) una nostra presunta "appartenenza": dimenticando che uno dei principi delle valorizzazioni dei marchi è la loro neutralità e di certo la distanza più netta da certi richiami storici. Insomma un "esperto" che appare credibile quando gioca al finanziere ma che perde subito il controllo appena si sente puzza di orbace.

A proposito ancora di "valorizzazione del marchio all'estero", l'asroma secondo stime recenti è al NONO posto in Cina per popolarità tra i club MONDIALI. Parliamo di un mercato enorme e fortemente interessato al calcio europeo. Gli effetti concreti di questa popolarità sui destini dei cugini scemi? Al momento, non è dato vederne.

Ancora, il mitico "stadio di proprietà", su cui si avvitano da decenni tutti i presidenti romani, da Viola a Sensi a Cragnotti allo stesso Lotito. Senza mai arrivare a posare un mattone che sia uno. Forse una questione più complessa dell'agenda dei desiderata di Dissent, o no? Fermo restando che la Juventus con lo stadio di proprietà affoga lo stesso nei debiti, la famosa leva finanziaria, al momento irrinunciabile per chi vuole competere ai massimi livelli. E allora perché non lo facciamo anche noi? Per tre buoni motivi: non abbiamo una proprietà che possa sostenere uno scenario del genere; non siamo tra i club idonei per storia e popolarità a uno scenario del genere; i debiti ci potrebbero sul piano di chi li fa già e quindi saremmo in competizione con club (le tre strisciate e i cugini stupidi) ai quali saremmo comunque dietro nella griglia di partenza. E fare 300 milioni di buffi per scalare dal sesto al quinto posto - ammesso che un Napoli stia a guardare mentre gli passiamo avanti - non sembra un buon affare.

Merlino dirà che cacciando Tare e assumendo, che so, un Marotta, avremo un radioso futuro, ma la sua è una pia illusione. Le posizioni attuali nel calcio sono quanto di più congelato si sia mai visto nella storia del pallone. Un'alternativa potrebbe essere quella di offrire illusioni ai tifosi e prospettare scenari futuri, con cicli di illusione-delusione che si susseguono come l'estate e l'inverno e in loro sincronia: una pratica che funziona, e nella stessa nostra città, da decenni. Non si vince mai un cazzo ma vuoi mettere la soddisfazione di mandare un depressione i laziali con l'annuncio di Mourinho?

geddy

Re:Sognare con Lotito?
« Risposta #162 : Lunedì 17 Maggio 2021, 08:03:08 »
Io ancora on ho capito, ma sti bond sono rischiosi o no? Apprendo che le perdite per gli investitori moderni non sono significative, basta immettere capitali nuovi nella societa'. Comunque il ricorso ai bond ci avrebbe procurato un vantaggio fossimo stati i primi ad utilizzarlo, come avvenne per il collocamento in borsa nell'era Cragnotti. Vantaggio che adesso, Lotito o no, probabilmente potrebbe tradursi in una o due stagioni sopra le righe. Drammatiche le conseguenze di un eventuale stagione sfortunata.
Non concordo con Orazio per i ruoli tecnici. Allenatore e DS possono sovvertire i valori di partenza. Una squadra di calcio diventa forte se composta da buoni giocatori ben allenati. Non e' facile, non e' impossibile. Sicuramente nel nostro caso, Lotito o no, molto risiede nel l'intuizione e in qualche misura nella casualita'. La palla e' ancora rotonda.

Offline fish_mark

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Re:Sognare con Lotito?
« Risposta #163 : Lunedì 17 Maggio 2021, 08:08:38 »
Me li ricordo anche io i capannelli nella Tevere dove uno prova a dire una cosa un altro replica poi per la sintesi arriva un terzo di solito Mai visto prima che chiude tutto dicendo che è inutile affannarsi tanto non serve a niente.

Da altre parti si fanno cose si vedono gente si fanno stadi si fa anche pleier treding mentre da noi è assodato non serve niente.

Tanto voleva rimanere con chiarenza e magnocavallo.  Non è cambiato niente dai tempi di Onofrio del grillo

PS ottima fotografia di Dissent. Ma non serve mentre ora siamo tutti ammirato per l arrivo un serie A di un altra squadra campana. Ai tempi di chiarenza si leggeva un trafiletto sul giornale un sorriso per la pistoiese in serie A e finiva lì.
un uomo di una certà mi offriva sempre olio canforato, spero che ritorni presto l'era del cinghiale biancoazzurro
STURM UND DRANG
Ganhar ou perder, mas sempre com democracia

geddy

Re:Sognare con Lotito?
« Risposta #164 : Lunedì 17 Maggio 2021, 08:14:58 »
Quando la pistoiese era in A noi eravamo in B. Bei tempi.

Orazio Scala

Re:Sognare con Lotito?
« Risposta #165 : Lunedì 17 Maggio 2021, 08:25:35 »
Io ancora on ho capito, ma sti bond sono rischiosi o no? Apprendo che le perdite per gli investitori moderni non sono significative, basta immettere capitali nuovi nella societa'. Comunque il ricorso ai bond ci avrebbe procurato un vantaggio fossimo stati i primi ad utilizzarlo, come avvenne per il collocamento in borsa nell'era Cragnotti. Vantaggio che adesso, Lotito o no, probabilmente potrebbe tradursi in una o due stagioni sopra le righe. Drammatiche le conseguenze di un eventuale stagione sfortunata.
Non concordo con Orazio per i ruoli tecnici. Allenatore e DS possono sovvertire i valori di partenza. Una squadra di calcio diventa forte se composta da buoni giocatori ben allenati. Non e' facile, non e' impossibile. Sicuramente nel nostro caso, Lotito o no, molto risiede nel l'intuizione e in qualche misura nella casualita'. La palla e' ancora rotonda.

Ma sul breve termine e con effetti limitati. Un'Atalanta, per esempio. Che sul lungo periodo rientrerà nei ranghi. E senza aver mai lottato per il titolo. Mentre un tempo bastavano Riva, Chinaglia, Elkjaer per far saltare il banco.

Un tempo l'Udinese faceva player trading, con Guido de Angelis che intervistò Barbadillo responsabile dello scouting dei friulani immaginando gli Indiana Jones muniti di borraccia di Birra Moretti che percorrevano l'Amazzonia alla ricerca di futuri campioni. Niente di tutto questo spiegò ridendo l'ex ricciolone, ci arrivano le cassette delle partite. E comunque quel "modello" tramontò in poco tempo, perché per definizione insostenibile sul lungo come tutte le novità in ambito calcistico. Oggi l'Udinese è quanto di più anonimo si possa immaginare nello scenario della serie A.

Ah, altra verità storica è il fatto che i migliori vanno coi migliori. Un calciatore, un allenatore, un DS di valore straordinario rispetto alla tradizione di un club fornirà il suo valore aggiunto per un breve periodo, poi farà il salto verso un club di livello maggiore. D'altra parte, il concetto di "crescita" e quello di "player trading" fanno a cazzotti, chi sta al top per definizione deve tenere i migliori e quindi il player trading a tale livello cessa di esistere.

Da ultimo, c'è chi pensa ancora a un modello Cragnotti, ma forse gli è sfuggito qualcosa sulla diversità degli scenari politici, sociali, economici, sia nazionali che internazionali, rispetto a un quarto di secolo fa. Un po' come quelli che rimpiangono le automobili degli anni '70, per capirci.

Orazio Scala

Re:Sognare con Lotito?
« Risposta #166 : Lunedì 17 Maggio 2021, 08:29:42 »
Me li ricordo anche io i capannelli nella Tevere dove uno prova a dire una cosa un altro replica poi per la sintesi arriva un terzo di solito Mai visto prima che chiude tutto dicendo che è inutile affannarsi tanto non serve a niente.

Beh "capannelli in Tevere" mi sembra una visione ottimista, c'è sempre stato tanto spazio. Non dimentichiamo che nelle ultime tre in casa prima di Lazio-Foggia, con la Lazio IN TESTA ed avviata al titolo, vantiamo la bella media di 37.000 spettatori.

geddy

Re:Sognare con Lotito?
« Risposta #167 : Lunedì 17 Maggio 2021, 08:30:21 »
Io, anche tu penso, una di coppa campioni ne voglio vincere. Mica 10.

geddy

Re:Sognare con Lotito?
« Risposta #168 : Lunedì 17 Maggio 2021, 08:45:52 »
Ma sul breve termine e con effetti limitati. Un'Atalanta, per esempio. Che sul lungo periodo rientrerà nei ranghi. E senza aver mai lottato per il titolo. Mentre un tempo bastavano Riva, Chinaglia, Elkjaer per far saltare il banco.

Un tempo l'Udinese faceva player trading, con Guido de Angelis che intervistò Barbadillo responsabile dello scouting dei friulani immaginando gli Indiana Jones muniti di borraccia di Birra Moretti che percorrevano l'Amazzonia alla ricerca di futuri campioni. Niente di tutto questo spiegò ridendo l'ex ricciolone, ci arrivano le cassette delle partite. E comunque quel "modello" tramontò in poco tempo, perché per definizione insostenibile sul lungo come tutte le novità in ambito calcistico. Oggi l'Udinese è quanto di più anonimo si possa immaginare nello scenario della serie A.

Ah, altra verità storica è il fatto che i migliori vanno coi migliori. Un calciatore, un allenatore, un DS di valore straordinario rispetto alla tradizione di un club fornirà il suo valore aggiunto per un breve periodo, poi farà il salto verso un club di livello maggiore. D'altra parte, il concetto di "crescita" e quello di "player trading" fanno a cazzotti, chi sta al top per definizione deve tenere i migliori e quindi il player trading a tale livello cessa di esistere.

Da ultimo, c'è chi pensa ancora a un modello Cragnotti, ma forse gli è sfuggito qualcosa sulla diversità degli scenari politici, sociali, economici, sia nazionali che internazionali, rispetto a un quarto di secolo fa. Un po' come quelli che rimpiangono le automobili degli anni '70, per capirci.
Non cessa di esistere a certi livelli il trading. Produce quantita' immense di scarti, che vanno riciclati nei club minori. Lo stesso meccanismo che ha portato Fanna a Verona, porta Ciro, Luis e Lucas alla Lazio.

Orazio Scala

Re:Sognare con Lotito?
« Risposta #169 : Lunedì 17 Maggio 2021, 08:47:06 »
Io, anche tu penso, una di coppa campioni ne voglio vincere. Mica 10.

Tutti vogliamo vincere. Pure il tifoso del Crotone in cuor suo sperava nello scudetto.

Altro è la fotografia di una realtà che appare difficilmente rimontabile anzi, è sempre più congelata.

Però devi leggere gli scritti di presuntuosi e capiscioni che ti spiegano che al timone c'è un panzone che se ne frega, alla direzione sportiva un suo servo sciocco, in panchina un coglione, in campo una massa di pippe. La denigrazione costante di tutto ciò che ci riguarda e che fa sembrare la Lazio una merda e guai a compiacersi mezza volta per una partita vinta o una bella giocata. Gente che se la fa nelle scarpe ogni volta che vede Totti che butta la pallina del Dash in lavatrice e già immagina il restyling di Biancaneve della Disney, con la pulzella che va via insieme ar Principe cantando grazie roma.
Altrove si sono giustamente rotti le palle di questi provocatori e/o monomaniaci e quindi ce li dobbiamo sorbire noi. Il modo in cui trattano la Lazio è lo stesso con cui il più accanito drgli antiromanisti tratterebbe i cugini scemi, ma con un astio infinitamente superiore. C'è da riflettere parecchio su questo.

Offline Karmilla

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Re:Sognare con Lotito?
« Risposta #170 : Lunedì 17 Maggio 2021, 08:50:11 »
Leggo (con gusto) solo ora e scusa se ti rispondo in ritardo.
Posso capire ciò che dici, e che cmq ritengo assolutamente "giusto" e al contempo gassoso come la filosofia (e la giustezza);

Tuttavia, io volevo solo sostenere che se la verità, anche quella del calcio, fosse a cerchi concentrici, graduale, dalla balla più esterna alla verità assoluta, posta invece esattamente nel cerchio più interno, noi tifosi graviteremmo sempre nell'area in cui si celebra la diceria e tireremo razzi katiusha dove invece, nel cerchio poco più in là, si venera la dea cazzata.

Quindi, spesso i nostri dialoghi, senza offendere chicchessia, sono tra scemo e più scemo, tra *sbagliato e più sbagliato (pure noioso)

Sinceramente, non vengo qui sopra per apprendere verità e giustizia o giustezza.

Sinceramente - mi sopravvaluti - non vengo qui sopra per dire cosa è giusto o cosa è sbagliato. Non aspiro a tanto.

Er tifoso è un cavallaro der pallone, si muove e vive di fatue verità, cose giuste pronte a diventar sbagliate dopo un quarto d'ora.

E alla fine è tutto sbagliato, si nuota nello sbagliato, a volte affogando come in queste ore, tutto sbagliato tranne il 3-0 che finalmente ti apre all'amore cosmico, al logos, al nous, al tintore di Tare e Manzini, alla topa per tutti.

Questo volevo dire.

Detto questo, tu sei una folle. Il tuo panegirico è chiaramente opera di una qualche sostanza psicotropa.

Dammene un pò pure a me ché vorrei comunicare con Dio come un qualsiasi adepto della Dea Cerere.

 :P

Con perseverante stima.

Purtroppo è finita tutta causa derby, ho dovuto dare fondo alle riserve.  :P :P :P
Citazione da: franz_kappa
Karmilla non è donna di cultura, ahinoi ;-)

borgorosso

Re:Sognare con Lotito?
« Risposta #171 : Lunedì 17 Maggio 2021, 09:33:28 »
io mi ritrovo sulle posizioni di Orazio.
il marchio lo valorizzi con le vittorie.
e comunque per ricavarne qualcosa devi investire 10 oggi per ricavarne 11 tra 5 anni.
la differenza, come sempre, la fanno i soldi.
il problema della Lazio è che che strutturalmente ha un gap economico con 5 squadre e che il suo proprietario non è in grado di colmare questo gap. con i soldi (friedkin) o con le competenze (atalanta).

Offline Dissent

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Re:Sognare con Lotito?
« Risposta #172 : Lunedì 17 Maggio 2021, 10:16:09 »
il marchio lo valorizzi con le vittorie.
e comunque per ricavarne qualcosa devi investire 10 oggi per ricavarne 11 tra 5 anni.
la differenza, come sempre, la fanno i soldi.
il problema della Lazio è che che strutturalmente ha un gap economico con 5 squadre e che il suo proprietario non è in grado di colmare questo gap. con i soldi (friedkin) o con le competenze (atalanta).
Caro Borgo, io ho enunciato nella pagina precedente i principali driver con cui è possibile agire su un società di calcio nel moderno contesto economico - fonte sacri testi di economia - poi uno può pure credere alla soccerex e alla tribunetta tevere... so gusti  ;) d'altra parte ognuno si abbevera alle fonti meglio confacenti alle proprie possibilità da tecnico del pantone

I diritti TV che generano l'autofinanziamento su cui è basata in modo esclusivo la gestione Lotito non conferiscono un gap significativo (siamo nell'ordine dei 10/13 milioni di differenza con il Napoli ad esempio, con una prospettiva di ulteriore assottigliamento visto che si andrà su una ripartizione ancora più equa). Parliamo di una % risibile rispetto al fatturato complessivo di un club, una differenza pari a poco più del costo di un Dodò, di 1 Berisha e mezzo, di mezzo Muriqi, insomma capisci bene che sono minutaglie che non spiegano il problema.

La dimostrazione concreta di ciò è proprio il Napoli, che con diritti tv inferiori di tanto alle strisciate è andata in CL più del Milan e dell'Inter e senza parlare del caso Atalanta.

La questione quindi è che il mero pilastro dei diritti TV non è sufficiente.
Se non fai altro non puoi competere, è non è una colpa, è un dato di fatto.

Certo che per valorizzare il marchio servono investimenti, mi sembra scontato, ed investimenti tecnici sulla rosa, sui giocatori di qualità, quelli in grado di veicolare presenza europea ai massimi livelli e se possibile vittorie.

Questo alla nostra latitudine è semplicemente non realizzabile.
Lotito vorrebbe anche, semplicemente non può, non è in grado.
Può ogni tanto sperare che riesca tutto alla perfezione in autofinanziamento e ogni 13 anni va in CL, ma questo è.
Neanche è possibile fargliene una colpa alla fine.

Lotito è questo fin dal principio, coerente. D'altra parte è il motivo per cui Capitalia non ci penso 2 volte a dare la Lazio al primo che passava, mentre ha pensato bene di restare anni nella proprietà della roma finchè non si trovasse una proprietà sulla carta più dotata. Poteva farlo anche con la Lazio, ma chissà perchè lì c'era la fretta di portare i libri in tribunale, quindi andava bene anche dare la Lazio che ha pagato la Lazio con un credito incagliato.
Ma ormai è storia passata.

Lotito è questo e sarà sempre questo, sine die, per buona pace dei laudantes

Orazio Scala

Re:Sognare con Lotito?
« Risposta #173 : Lunedì 17 Maggio 2021, 10:17:03 »
io mi ritrovo sulle posizioni di Orazio.
il marchio lo valorizzi con le vittorie.
e comunque per ricavarne qualcosa devi investire 10 oggi per ricavarne 11 tra 5 anni.
la differenza, come sempre, la fanno i soldi.
il problema della Lazio è che che strutturalmente ha un gap economico con 5 squadre e che il suo proprietario non è in grado di colmare questo gap. con i soldi (friedkin) o con le competenze (atalanta).

Puoi sperare, paradossalmente, nello stesso lavoro fatto dal Gestore.

La Lazio vale sui 300-350 mln. Più 350 che 300.
In Italia, nessuno dispone di somme simili da investire nel pallone. Del resto la proprietà dei club più importanti sta passando in mani straniere.
Un giorno arriverà un arabo, o più probabilmente uno zio d'America di ritorno (la Lazio si presta meglio ai giochini finanziari che a un rilancio stile Manchester City, per vari motivi, non ultimo dei quali la posizione di assoluta marginalità di questa città provinciale e pezzentona nello scenario economico polito finanziario mondiale) e si comprerà la Lazio. Finalmente vedremo applicata la tanto anelata leva finanziaria, con la speranza che la leva non vada a finire dove talvolta struscia quella del cambio quando si tromba in automobile. Ma vale la pena tentare, no?

borgorosso

Re:Sognare con Lotito?
« Risposta #174 : Lunedì 17 Maggio 2021, 10:20:43 »
Puoi sperare, paradossalmente, nello stesso lavoro fatto dal Gestore.

non c'è nulla di paradossale. è una cosa che dico da anni.
se Lotito riuscisse a cederla ad un grande imprenditore prima dell'inevitabile tracollo del prossimo quinquennio sarebbe il più grande presidente della storia della Lazio.
più grande di Sergio Cragnotti, e non di poco.

Ma vale la pena tentare, no?

i 50 anni da orsacchiotto mi sono sempre stati sui coglioni.

geddy

Re:Sognare con Lotito?
« Risposta #175 : Lunedì 17 Maggio 2021, 10:35:21 »
Addirittura inevitabile?

Panzabianca

Re:Sognare con Lotito?
« Risposta #176 : Lunedì 17 Maggio 2021, 11:06:20 »
Non cessa di esistere a certi livelli il trading. Produce quantita' immense di scarti, che vanno riciclati nei club minori. Lo stesso meccanismo che ha portato Fanna a Verona, porta Ciro, Luis e Lucas alla Lazio.

Giusto, Ge, stavo proprio pensando a come era stato costruito quel Verona. Se ci pensiamo, l'attuale Cagliari sta seguendo le stesse traiettorie, ma con meno fortuna.


Io mi sono fatto persuaso che pur toppando spesso le campagne di rafforzamento, Tare sia uno bravo. Ed è chiaro che, se si comprende che la sua non è semplicemente opera tesa al trasferimento di questo o quel costosissimo campione da una piazza all'altra ma chiaro, inevitabile talent scouting, ad oggi se po dì che sia stato miracoloso.
Lui deve arrivare prima degli altri e, possibilmente, pagare il giusto, a volte anche meno.

Coi Luis Alberto e Immobile riportati alla vita calcistica, coi Marusic, SMS, LF, Strak etc scoperti in giro per l'Europa, i Lucas Leiva presi per una fetta di pane e formaggio (mentre vendevi al quadruplo Biglia, un altro buono ma delicato) lui ci ha fatto vedere di cosa sia capace e cosa sia in grado di vedere in un giocatore.
Una visione prospettica che il tifoso -limitandosi ad osservare, come ha scritto qualcuno-  non può mai avere.

E quando vedo la Lazio immagino tutto questo: il lavoro, la passione, la competenza per metterla assieme, e non mi sogno manco pe sbajo di pensare che chi lo ha fatto sia un inetto.

Sarei nel torto. Non me lo posso permettere.

Offline MagoMerlino

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Re:Sognare con Lotito?
« Risposta #177 : Lunedì 17 Maggio 2021, 11:09:26 »
Te lo spiego io Mago, avendo ascoltato tra l altro 1 volta quel tizio che posso confermarti essere competente non so se più o meno di me ma dice cose condivisibili.

Ed infatti parlava proprio di ciò che io avevo spiegato qualche pagina fa quando mostrai, numeri alla mano, che la lazio ha una struttura finanziaria che senza problemi può consentirgli a basso costo di finanziarsi sul mercato per investire tramite collocamento di bond.

Quel tizio però si ferma lì giustamente.
Io ti spiego anche però perché non avviene.

Non avviene perché fare ricorso alla leva finanziaria significa contemporaneamente aumentare la posizione di rischio della società (perché gli investimenti sono per definizione aleatori) seppur di pochissimo, e al contempo trovarti in casa un socio indiretto (il compratore istituzionale del bond).
A questo punto scatta il problema Lotito.

Se succedesse un qualsiasi imprevisto per cui si dovesse trovare a fronteggiare una  certa quantità di perdite lui non potrebbe in alcun modo far fronte in quanto ha un patrimonio personale risibile rispetto alle dimensioni del bene che maneggia (la Lazio).
In una remota ipotesi che dovesse essere messo capitale nella Lazio, lui non avrebbe neanche la capacità di parteviparvi finendo in definitiva per perderne il controllo.

Ecco perché queste pratiche vengono da lui evitate, e lo comprendo, perché pongono rischi che benché normalissimi per società moderne attive sul mercato e con profilo internazionale, sono però del tutto estranee alla capacità economica ma anche al modo di essere imprenditore del nostro Lotito, cresciuto con un profilo nettamente diverso.

In definitiva Lotito è nel classico dilemma che capita all imprenditore che maneggia pezzi grossi.
Si ritrova tra le mani qualcosa di potenzialmente molto più grande della sue possibilità imprenditoriali; sa che se sbaglia non avrebbe la forza economica per tornare indietro.
Quindi sta fermo e si muove meno che può...appunto la storia conclamata di questa presidenza.

Io il tuo punto di vista l'ho capito e ho capito che con Lotito queste cose sono impossibili, a meno che non arrivi uno "matto" imbarcato di soldi e dica a Lotito questo è un miliardo di Euro, facci quello che vuoi, ritienili a fondo perduto, tu sei il presidente a me interessa solo che mi devi vincere i prossimi 5 scudetti, le prossime 4 Champions League, le prossime 5 coppa Italia, supercoppe relative e campionato del mondo. Altrimenti me li ridai euro a euro.
Lotito può accettare o meno, se accetta però deve essere cosciente che se mette quel capitale nelle disponibilità dell'attuale DS il rischio di doverlo rifondere è elevato.
Noi nel caso ci accontenteremo pure di qualcosa di meno, forse, ma è un altro discorso.
Ma quello che interessa a me è l'opinione de Il Lodolaio, perchè è persona equilibrata e abbastanza scevra dalle baruffe a campi contrapposti qui sul forum. Per cui vorrei sapere i motivi per cui lui ritiene possibile l'emissione dei bond come sostenuto da questo competente, sempre che io abbia capito che nel suo messaggio lo ritenga possibile, ed invece di contro ritiene impossibile quello che sostieni tu, quando poi bond e leva finanziaria potrebbero essere la stessa iniziativa.
Poi è chiaro che se parliamo di bond con me e Lotito rispondiamo: Bond chi? James?



Odio perdere più di quanto ami vincere

#liberalaLazio

Siamo realisti, esigiamo l'impossibile.

"se te senti la forza necessaria spalanca l'ale e viettene per l'aria: se nun t'abbasta l'anima de fallo io seguito a fa l'Aquila e tu er gallo"

Offline MagoMerlino

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Re:Sognare con Lotito?
« Risposta #178 : Lunedì 17 Maggio 2021, 11:28:04 »
Il tifoso calcistico non differisce dal salvatore del mondo da sala d'attesa di barbiere: ha sempre sottomano La Soluzione, che passa da ce vorrebbe er duce a pena de morte e caccia' via tutti i politici.

A volte succede che le soluzioni da sala d'attesa da barbiere saltano dalla coda del pesce, dove muoiono innocue quando il barbitonsore tira giù la serranda al tramonto, alla testa: e in questo caso sono dolori, perché uno che arringa la folla dicendo che la colpa è dell'ebrei (o degli immigrati, la UE, BigPharma) rischia di avere un gran seguito , con tutto quello che ne discende.

Per fortuna (?) quello del calcio professionistico è un mondo assai limitato come dimensioni e governato da regole molto rigide: non c'è spazio insomma per il "popolo" né per ricerca del consenso a basso costo. Ogni tanto qualche grillo parlante può ottenere consenso urlando che gli unici mille italiani incompetenti e disonesti siedano in Parlamento, salvo poi sostituirli alla prova dei fatti con altrettanti ancora più incompetenti: ma nessuno tra i 59.999.980 italiani convinti che gli unici venti imbecilli facciano i presidenti di A è ancora mai stato eletto presidente di un club.

Certo, il caro vecchio "caccia li sòrdi!" urlato stentoreo dalla Tevere quando i bei tempi andati ci proponevano assi come Speggiorin, Ferrari, Chiarenza e via elencando, è stato sostituito dalla chiacchiera da forum e dall'apparente "analisi" di sedicenti "esperti": ma sempre aria fritta rimane.

Alcune figure mitiche sono entrate nella bocca dei chiacchieratori di pallone e lì allignano, mischiandosi con i bucatini delle trattorie all you can eat che costoro reclamizzano e producendo aria che se ne va per i vari orifizi. Prendiamo il cosiddetto "player trading", che qualcuno vorrebbe proporre come un possibile valore aggiunto per la Lazio rispetto ai competitori. Player trading altro non è che "comprare e vendere i calciatori al miglior prezzo possibile": mecojoni che trovata. Di player trading e di analisi dei dati dei calciatori si parla da un quarto di secolo almeno e non si vede come si possa trasformare in un vantaggio qualcosa di già noto e praticato da tutti: è opportuno, certo, per essere alla pari, ma sempre sesto nella griglia ti ritrovo, con buona pace di Merlino che lo sa bene ma deve per forza pensare che da qualche parte ci sia il Guru che ti colloca stabilmente al terzo posto, mentre gli altri stanno a guardare te che gli passi avanti perché sei mejo.

Si prosegue con altra aria fritta come la "valorizzazione del marchio all'estero": da parte dello stesso personaggio, Dissent, che quando questo marchio viene gravemente sporcato dai soliti cretini in servizio permanente - e del resto lui stesso lo pone su uno sfondo nero, in nome della "valorizzazione" - non trova di meglio che minimizzare e individuare complotti di marca politica, approvando del resto più di una volta (è tutto nel forum) una nostra presunta "appartenenza": dimenticando che uno dei principi delle valorizzazioni dei marchi è la loro neutralità e di certo la distanza più netta da certi richiami storici. Insomma un "esperto" che appare credibile quando gioca al finanziere ma che perde subito il controllo appena si sente puzza di orbace.

A proposito ancora di "valorizzazione del marchio all'estero", l'asroma secondo stime recenti è al NONO posto in Cina per popolarità tra i club MONDIALI. Parliamo di un mercato enorme e fortemente interessato al calcio europeo. Gli effetti concreti di questa popolarità sui destini dei cugini scemi? Al momento, non è dato vederne.

Ancora, il mitico "stadio di proprietà", su cui si avvitano da decenni tutti i presidenti romani, da Viola a Sensi a Cragnotti allo stesso Lotito. Senza mai arrivare a posare un mattone che sia uno. Forse una questione più complessa dell'agenda dei desiderata di Dissent, o no? Fermo restando che la Juventus con lo stadio di proprietà affoga lo stesso nei debiti, la famosa leva finanziaria, al momento irrinunciabile per chi vuole competere ai massimi livelli. E allora perché non lo facciamo anche noi? Per tre buoni motivi: non abbiamo una proprietà che possa sostenere uno scenario del genere; non siamo tra i club idonei per storia e popolarità a uno scenario del genere; i debiti ci potrebbero sul piano di chi li fa già e quindi saremmo in competizione con club (le tre strisciate e i cugini stupidi) ai quali saremmo comunque dietro nella griglia di partenza. E fare 300 milioni di buffi per scalare dal sesto al quinto posto - ammesso che un Napoli stia a guardare mentre gli passiamo avanti - non sembra un buon affare.

Merlino dirà che cacciando Tare e assumendo, che so, un Marotta, avremo un radioso futuro, ma la sua è una pia illusione. Le posizioni attuali nel calcio sono quanto di più congelato si sia mai visto nella storia del pallone. Un'alternativa potrebbe essere quella di offrire illusioni ai tifosi e prospettare scenari futuri, con cicli di illusione-delusione che si susseguono come l'estate e l'inverno e in loro sincronia: una pratica che funziona, e nella stessa nostra città, da decenni. Non si vince mai un cazzo ma vuoi mettere la soddisfazione di mandare un depressione i laziali con l'annuncio di Mourinho?
Però tu non puoi contestare le opinioni altrui presumendone il pensiero e mistificando i significati, esasperandone i concetti.
Offri il tuo contributo senza per forza delegittimare la controparte.
Ad esempio:
che lo sa bene ma deve per forza pensare che da qualche parte ci sia il Guru che ti colloca stabilmente al terzo posto, mentre gli altri stanno a guardare te che gli passi avanti perché sei mejo.
Mai parlato di stabilità al terzo posto, ma di maggiore competitività. Che vuol dire lavorare per migliorare costantemente la competitività, poi un anno arriverai quarto, uno terzo, uno quinto, magari sesto se hai intrapreso un anno di ricostruzione, come può capitare l'anno dove competi per il vertice fino all'ultima giornata.
E' chiaro che ci sono anche gli altri che non stanno a guardare ed è proprio per questo che devi sempre lavorare in ottica miglioramento senza adagiarti credendo che basta un buon piazzamento per confermarlo anche l'anno successivo.

E poi...
Merlino dirà che cacciando Tare e assumendo, che so, un Marotta, avremo un radioso futuro, ma la sua è una pia illusione. Le posizioni attuali nel calcio sono quanto di più congelato si sia mai visto nella storia del pallone.
Avere professionisti migliori in società sarebbe una clamorosa G.A.C. se tu non negassi l'evidenza, come puoi attaccarti alle posizioni attuali, se non noti la differenza tra portare Muriqi e Lautaro Martinez, se porti giocatori utili, migliori il rendimento della squadra e puoi competere, o almeno ci provi, se li porti inutili, no, ci provi uguale ma hai poche speranza di riuscirci.
Mi pare di una evidenza elementare.
Odio perdere più di quanto ami vincere

#liberalaLazio

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Re:Sognare con Lotito?
« Risposta #179 : Lunedì 17 Maggio 2021, 11:28:50 »
Non cessa di esistere a certi livelli il trading. Produce quantita' immense di scarti, che vanno riciclati nei club minori. Lo stesso meccanismo che ha portato Fanna a Verona, porta Ciro, Luis e Lucas alla Lazio.

Non è facile andare al mercatino e trovare un rembrandt che se l'erano dimenticato nel pagliaio dello zio da annie che te lo mettono a 1000 euro. Capita una volta, capita due certo non capita sempre.
A noi è capitato con Immobile che ce lo siamo preso a prezzi di saldo soprattutto perché reduce da un paio di anni in cui aveva fallito a Dortmund e a Siviglia. A 26 anni era considerato un giocatore che aveva fallito le occasioni importanti. E invece lo prendiamo e gli rilanciamo carriera proprio come era accaduto con Candreva, anzi di più questa volta.

Hai citato il Verona del 1985, che in realtà faceva bene da un paio di annetti, ma vediamo. Raccatta qua e là i resti del banchetto nuziale di altri squadroni. C'è Fanna ex Juventus, ma anche Galderisi (che poi andrà al Milan e poi ancora da noi). C'è Marangon, ex XXX,  poi arrivano due stranieri neanche quotatissimi. Tale Briegel, un rotweiler tedesco di razza, mi pare fosse un pentatleta: era in gran forma, pronto alla pugna, al Bentegodi come a Stalingrado. E ancora un attaccante danese, Elkjaer, tutto volontà e colpi di maglio che facevano saltare le difese. Ricordava il nostro Giorgione per come attaccava a testa bassa e con una forza che una volta segnò con il calzino: si, perché in corsa si era perso lo scarpino. Una forza della natura: bellissimo.
E non dimentichiamo il grande, grandissimo Garella, il mai tanto celebrato portierone che parava con tutto, mani, piedi, cazzuola, una pala, qualsiasi cosa servisse per difendere la porta. Di lui lo ricordiamo poi a Napoli a vincere il primo scudetto sotto al Vesuvio, mentre non va dimenticato che fece difese anche la nostra porta, con qualche sofferenza di troppo. Parava anche da noi, ma ... non tratteneva e respingeva servendo la ribattuta dell'attaccante che di giustezze ribadiva in rete. Di lui ricordo una foto quando appoggiato al palo, in un Lazio-Foggia, piangeva dopo aver preso il gol del pareggio.

Si realizzò quindi la magia per un anno, bellissima quanto irripetibile magia. Oggi non è più possibile perché il divario con i grandi club è ancora più ampio e profondo, visto che hanno rose strabordanti, mentre tu ti devi accontentare di un paio di moschetti e qualche colpo di mortaio anche perché il campinato è lungo e devi fare 38 partite, non 30. Non c'è storia. Oggi quel Verona farebbe la fine dell'Atalanta nella migliore delle ipotesi.
E la Lazio di oggi potrebbe fare anche il miracolo in una stagione dove gli astri si allineano per bene, ma con 38 partite questo non accadrà mai. MAI.
un uomo di una certà mi offriva sempre olio canforato, spero che ritorni presto l'era del cinghiale biancoazzurro
STURM UND DRANG
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