Autore Topic: Cosa leggete ? (rubrica letteraria)  (Letto 76393 volte)

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jumpingjackflash

Re:Cosa leggete ? (rubrica letteraria)
« Risposta #100 : Venerdì 27 Agosto 2010, 16:19:46 »
io uso questo Thread anche per scegliere i lilbri che leggerò.E quindi  mi piacerebbe leggere qualche cosa di più di un semplice "carino". Avrei piacere che ne parlaste in maniera un po più approfondito.

grazie e scusatemi in anticip.

paoletto

Re:Cosa leggete ? (rubrica letteraria)
« Risposta #101 : Domenica 5 Settembre 2010, 16:35:41 »
io uso questo Thread anche per scegliere i lilbri che leggerò.E quindi  mi piacerebbe leggere qualche cosa di più di un semplice "carino". Avrei piacere che ne parlaste in maniera un po più approfondito.

grazie e scusatemi in anticip.
hai avuto modo di cominciare Don De Lillo con Underworld? c'ho pensato tutta l'estate !


Appena terminato. Un classico della letteratura russa dell'ottocento, scritto in posa a volte prolissa, ma scorrevolissimo. Un saggio sulle debolezze umane e sulla perfidia di taluni. Buono
condivido in pieno il tuo giudizio; su LN c'era un utente che aveva usato questo nickname; e tantissimi di noi lo conoscono; il grande Franchino... non sono sicuro se si sia mai iscritto anche qui!
Lo spererei, davvero. Un amico

Ho appena finito Il Patto edito da chiarelettere di Sigfrido Ranucci e Nicola Ranucci.
Il titolo è Da Ciancimino a Dell'Utri. La Trattativa Stato e Mafia nel racconto inedito di un infiltrato

Molto ben scritto ed ampiamente documentato; per niente noioso

C'è una frase nel finale che ho pensato con piacere di condividere qui:
Questo è un paese violento. Abituato a non credere in se stesso, e dunque incapace di pretendere una classe dirigente all'altezza.
Viaggiammo nel buio, aspettando che degli eroi vengano a salvarci, a tirarci fuori dall'inferno: santi o rivoluzionari, generali o politici, magistrati o preti di periferia, poco importa. Che siano loro a sporcarsi nella battaglia, che siano loro a combattere in nome di tutti e se cadono, li si celebri come martiri.

Offline rash

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Re:Cosa leggete ? (rubrica letteraria)
« Risposta #102 : Domenica 5 Settembre 2010, 16:45:49 »
Underworld è notevole, sia per lo spunto letterario, che per le vicende narrate,
un De Lillo da urlo
spigni sfonna spara e ammazza ma nun sai 'ntigne er biscotto 'nde la tazza

jumpingjackflash

Re:Cosa leggete ? (rubrica letteraria)
« Risposta #103 : Domenica 5 Settembre 2010, 19:31:27 »
hai avuto modo di cominciare Don De Lillo con Underworld? c'ho pensato tutta l'estate !condivido in pieno il tuo giudizio; su LN c'era un utente che aveva usato questo nickname; e tantissimi di noi lo conoscono; il grande Franchino... non sono sicuro se si sia mai iscritto anche qui!
Lo spererei, davvero. Un amico

Ho appena finito Il Patto edito da chiarelettere di Sigfrido Ranucci e Nicola Ranucci.
Il titolo è Da Ciancimino a Dell'Utri. La Trattativa Stato e Mafia nel racconto inedito di un infiltrato

Molto ben scritto ed ampiamente documentato; per niente noioso

C'è una frase nel finale che ho pensato con piacere di condividere qui:
Questo è un paese violento. Abituato a non credere in se stesso, e dunque incapace di pretendere una classe dirigente all'altezza.
Viaggiammo nel buio, aspettando che degli eroi vengano a salvarci, a tirarci fuori dall'inferno: santi o rivoluzionari, generali o politici, magistrati o preti di periferia, poco importa. Che siano loro a sporcarsi nella battaglia, che siano loro a combattere in nome di tutti e se cadono, li si celebri come martiri.

non ci crederai ma l'ho cercato tutta estate senza trovarlo in libreria.
ieri l'ho acquistato dietro richiesta al mio libraio di fiducia e ce l'ho sul comò, domani comincio.

paoletto

Re:Cosa leggete ? (rubrica letteraria)
« Risposta #104 : Domenica 5 Settembre 2010, 20:43:54 »
non ci crederai ma l'ho cercato tutta estate senza trovarlo in libreria.
ieri l'ho acquistato dietro richiesta al mio libraio di fiducia e ce l'ho sul comò, domani comincio.
 ;)
buon pro ti faccia  :D

Offline NV

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Re:Cosa leggete ? (rubrica letteraria)
« Risposta #105 : Lunedì 6 Settembre 2010, 08:41:39 »
appena finito, grandissimo Hammett:


in lettura:


in rampa di lancio:
psichedelicatessen

Offline Kim Gordon

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Re:Cosa leggete ? (rubrica letteraria)
« Risposta #106 : Lunedì 6 Settembre 2010, 08:53:21 »
di De Lillo è molto bello secondo me "rumore bianco", un romanzo meno pretenzioso di underworld ( pretese e di critica e dell'autore, ma non sò quale sia l'uovo e quale la gallina dire il vero) ma molto ispiato.

un romanzo decisamente più semplice di underworld, ma ugualmente intenso, e che lascia un chiarissima idea al lettore di quale sia la scrittura di questo autore, la sua abilità, i suoi limiti.

Insomma un romanzo che dà un idea cristallina della sua scrittura senza appensantire troppo.
(se v'appensantisce "rumore bianco, underworld lasciatelo nello scaffale)

Infatti, consiglio a chi volesse leggere per la prima volta De Lillo di cominciare da qui..

...e poi, se capite che fà per voi (non datelo per scontato, è un autore con il quale è necessario "incastrarcisi") passare a Underworld.

un saluto.

paoletto

Re:Cosa leggete ? (rubrica letteraria)
« Risposta #107 : Lunedì 6 Settembre 2010, 09:36:20 »
Hai ragione.
Rumore Bianco rispetto a tutti le altre edizioni di DeLillo sembra come essere una versione d'accesso più easy.
Ed hai ragione io ho parlato di Underworld come se fosse acclarato che DeLillo possa universalmente piacere.

Chi ha letto dello stesso Libra? ...in estate ne ho parlato con un mio amico che ho pure incontrato in vacanza ed oggi glielo stò per prestare

zorba

Re:Cosa leggete ? (rubrica letteraria)
« Risposta #108 : Lunedì 6 Settembre 2010, 13:02:59 »
Cosa legge(re)te?

Penso questo:



(Fresca vincitrice del Campiello. Qualcosa dovrebbe significare, o no?!?)

Offline rash

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Re:Cosa leggete ? (rubrica letteraria)
« Risposta #109 : Lunedì 6 Settembre 2010, 17:13:46 »
Hai ragione.
Rumore Bianco rispetto a tutti le altre edizioni di DeLillo sembra come essere una versione d'accesso più easy.
Ed hai ragione io ho parlato di Underworld come se fosse acclarato che DeLillo possa universalmente piacere.

Chi ha letto dello stesso Libra? ...in estate ne ho parlato con un mio amico che ho pure incontrato in vacanza ed oggi glielo stò per prestare


bè se trovate pesante o difficile da leggere Underworld, vi consiglio allora di girare alla larga da "Nomi" e di accostarvi con molta cautela ad "Americana"e "Giocatori" sempre di De Lillo

Dai l'unico problema di Underworld e che saranno 600 pagine, ma è coinvolgente e il racconto scorre via in maniera molto fluida, tra l'altro lo spaccato sull'america del periodo è veramente interessante

spigni sfonna spara e ammazza ma nun sai 'ntigne er biscotto 'nde la tazza

Offline rash

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Re:Cosa leggete ? (rubrica letteraria)
« Risposta #110 : Lunedì 6 Settembre 2010, 17:15:23 »
Colgo l'occasione per rilanciare un vecchio discorso aperto anche su MLN
ma nessuno di voi è iscritto ad anobii ?? :occhialcielo:
spigni sfonna spara e ammazza ma nun sai 'ntigne er biscotto 'nde la tazza

zorba

Re:Cosa leggete ? (rubrica letteraria)
« Risposta #111 : Martedì 7 Settembre 2010, 08:08:04 »



(Il Fatto Quotidiano 07.09.2010)

IL SENSO DI VESPA PER LE TETTE

Al Campiello il corpo della Avallone diventa di pubblico demanio

(di Michela Murgia*)

Se siete donne o uomini non ha importanza, perché il gioco di ruolo che vi propongo si può fare comunque con profitto. Provate a immaginare di essere un giovane scrittore talentuoso e di aver scritto un bel libro. Il vostro valore letterario è tale che vi assegnano addirittura un premio Campiello. Immaginate di mettervi un bellissimo smoking per andarlo a ritirare e di sedervi composto in prima fila insieme alla vostra compagna nella cornice strepitosa del teatro della Fenice, gremita da centinaia di persone eleganti. Per ultimo immaginate che a quel punto la presentatrice vi chiami a salire sul palco per premiarvi e, mentre voi emozionatissimo fate le scale dando ancora le spalle alla platea, costei vi tenda la mano esclamando giuliva: “Ecco il vincitore, e prego la regia di inquadrargli la strepitosa patta dei calzoni”. In quel momento, dopo quella frase volgare, voi dovrete voltarvi e offrirvi al pubblico con la consapevolezza che quelle centinaia di persone punteranno i loro occhi ormai avidi e curiosi all’altezza del vostro inguine, del tutto dimentiche che il motivo per cui vi trovate su quel palco nulla c’entra con la patta dei vostri calzoni. Se questa scena vi sembra surreale, è perché lo è, ma è esattamente questo che Bruno Vespa ha fatto a Silvia Avallone sabato scorso al premio Campiello. 

Un corpo a disposizione

SUI GIORNALI la sua scivolata poco signorile è stata rubricata con definizioni come “pesante apprezzamento” o “complimento di troppo”, come a dire che“sei bellissima” e “inquadratele il decollétè” sono due frasi che esprimono lo stesso concetto. Non è così, è una menzogna: Vespa non ha fatto un complimento alla bellezza di Silvia, perché invitare un cameraman a inquadrarle la scollatura non è un modo per dire che quello che c’è dentro è apprezzabile: è prima di tutto un modo per dire che è fruibile, che è a disposizione di chiunque voglia guardarselo, sia che si trovi seduto nella poltrona di velluto del teatro della Fenice sia che si trovi sdraiato davanti alla televisione sul salotto di casa sua. Fatta salva la sensibilità di Silvia Avallone, in un caso come questo non è solo la persona che subisce l’esposizione a stabilire se si tratti o meno di una cosa offensiva: l’uso del corpo femminile come pubblico demanio, come pascolo aperto allo sguardo gratuito di chiunque, è un atto offensivo verso tutti e tutte per il contenuto di violenza che si porta dietro. 

La violenza non è solo nello schiaffo, è soprattutto nel pensiero di sopraffazione, nell’uso di un potere per disporre dell’altro a proprio gusto, nel zittire la sua lamentela invocando il senso dell’umorismo, nel cercare di far passare per complimento la riduzione di una persona intera al suo corpo o a parte di esso, piegata a decoro televisivamente strumentale. Ho letto anche che quello che ha fatto Vespa sarebbe stato scorretto perché Silvia Avallone è una scrittrice brava e intelligente e non stava bene spostare l’attenzione del pubblico sulla sua avvenenza fisica.

IO NON SONO sicura che la gravità di quella frase stia solo nello svilimento dell’indubbio valore intellettuale di Silvia. Sono anzi convinta del contrario: quello che Vespa ha fatto sarebbe stato scorretto anche e soprattutto se avesse avuto accanto una donna sciocca e senza nessun altro talento che quello contenuto nella sua scollatura. Sbaglieremmo a legittimare l’idea che una donna intelligente abbia più diritto al rispetto di una donna stupida: daremmo licenza a chiunque di considerarla a sua disposizione o a quella invasiva della telecamera, che simbolicamente è la stessa cosa.

L’importanza delle parole

IMPOSSIBILE non vedere le analogie tra la naturalezza con cui Vespa ha domandato l’ostensione fisica della Avallone all’occhio della telecamera e le frasi di Silvio Berlusconi a Rosy Bindi, in quel caso giustamente rintuzzate con la negazione di una disponibilità, che non va però intesa nel becero senso di mancanza di compiacenza verso la sedicente galanteria, ma in quello ben più profondo di esercizio del diritto di non essere usate: né per compiacere il maschio dominante, né per decorare un palco, né per fare audience televisiva. Chi rivendica questo diritto non è una beghina né un perbenista, ma una persona che si rifiuta di considerare normale, spiritosa o addirittura lusinghiera la riduzione di un altro a oggetto d’uso a servizio di un potere. Al servizio di questa mentalità Bruno Vespa non è l’oggetto principe della critica, anzi direi che è l’ultimo arrivato, oltre che l’ennesima occasione per fare il mio mestiere: guardare alle parole come cose importanti, come veicoli di senso, pesarle per quello che trasportano e rispettarle o temerle per quello che costruiscono.

*Vincitrice del Premio Campiello 2010. Era in sala al momento del “numero” di Vespa.

TD

Re:Cosa leggete ? (rubrica letteraria)
« Risposta #112 : Martedì 7 Settembre 2010, 08:14:23 »
Lamento del prepuzio di Shalom Auslander
me sto a morì dalle risate

jumpingjackflash

Re:Cosa leggete ? (rubrica letteraria)
« Risposta #113 : Martedì 7 Settembre 2010, 09:03:37 »
Lamento del prepuzio di Shalom Auslander
me sto a morì dalle risate
e dicce qualcosa di più allora, dai non ti far pregare :)

TD

Re:Cosa leggete ? (rubrica letteraria)
« Risposta #114 : Martedì 7 Settembre 2010, 14:58:55 »
sò tutte invettive contro dio, poi ne copio qualcuna

Offline syrinx

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Re:Cosa leggete ? (rubrica letteraria)
« Risposta #115 : Martedì 7 Settembre 2010, 15:19:10 »
Heart of Darkness (Cuore di Tenebra). Scuro e folle come il film che ha ispirato.

zorba

Re:Cosa leggete ? (rubrica letteraria)
« Risposta #116 : Mercoledì 8 Settembre 2010, 08:26:17 »
Consigli per i prossimi acquisti.

(Il Fatto Quotidiano 09.08.2010)

PAGINE CATODICHE

LA TV CHE RESISTE

Mentre Riccardo Iacona torna in onda esce il libro sulle inchieste di “Presadiretta” 

Le inchieste di Riccardo Iacona, di nuovo ogni domenica in prima serata su RaiTre (la prossima puntata si occuperà degli evasori), rappresentano una delle poche finestre ancora aperte sull’Italia. Esce domani per Chiarelettere L’italia in presadiretta: Iacona racconta il paese che la televisione non vorrebbe più farci vedere. Qui di seguito un estratto dal capitolo sulla scuola
 

(di Riccardo Iacona)

Nonostante il roboante slogan del “Governo del fare”, Berlusconi si sta dimostrando il campione del “non fare niente e lasciare tutto com’è”, possibilmente per “fare contenti tutti”. Non voglio dire che il governo non progetti e non produca leggi, non faccia le cosiddette riforme. Abbiamo parlato della riforma della giustizia e dei provvedimenti sull’immigrazione, stiamo aspettando di vedere che forma prenderà il federalismo fiscale, ma ne potremmo citare molti altri. E su questi provvedimenti, oltre a chi è ferocemente contrario, c’è anche chi è d’accordo con lui. Berlusconi è riuscito a mantenere un consenso ancora solido attorno alla sua politica, al punto che è riuscito a spenderlo in tutti gli appuntamenti elettorali successivi alla sua elezione: dalle amministrative, passando per le europee fino alle ultime elezioni regionali; per la sinistra e per l’opposizione, una sorta di maledizione di Tutankamon: sembra sempre che stia per cadere e poi eccolo lì, ancora al comando. Quello che invece Berlusconi non fa o fa troppo poco è pensare a medio e lungo termine, la sua politica è avara di futuro. Ci dice poco su dove stiamo andando, su che paese vogliamo costruire, su come possiamo uscire dalla crisi economica e morale che attanaglia l’Italia e su quali sono gli investimenti strategici che dobbiamo fare. Per questo è anche una politica avara di valori, poiché non ci chiede mai nulla, non ci coinvolge, non cerca il nostro contributo; è una politica che non ha bisogno di “cittadini”, ma solo di pigri “spettatori”.

La scuola di lusso

“MIO MARITO è commercialista e io mi occupo di moda”. “Io sono una libera professionista e mio marito è medico”. “Mio marito è un imprenditore e io faccio l’avvocato”. Parlano le mamme che hanno accompagnato i propri figli alla Bilingual European School, una scuola privata parificata che si trova nel quartiere di Niguarda, a Milano. Pagano 7.000 euro all’anno di base, ma con tutti gli altri servizi – mensa, laboratori, musica e numerose attività sportive opzionabili – si arriva fino a 8.000 euro all’anno. Come promesso dal nome, nella scuola si insegna in italiano e inglese e qui i bambini diventano rapidamente bilingui.“ È certamente un valore aggiunto, una cosa che apre la mente vedere tuo figlio di sei anni che parla perfettamente l’inglese”, ci dice una mamma entusiasta della scuola. Nella Bilingual European School si trova tutto quello che abbiamo visto in Svezia e tutto quello che manca alla scuola pubblica italiana: dalle lavagne interattive ai video-proiettori, dai computer agli strumenti musicali, dalla piscina olimpionica al campo di basket. Al Leone XIII, il liceo privato parificato più esclusivo e prestigioso di Milano, hanno 180 computer in rete, una biblioteca con centomila volumi, un teatro da 870 posti, cinque palestre, campi di calcio, di pallavolo, di basket e una piscina olimpionica. E quasi tutti i diplomati conseguono il patentino europeo, che sarebbe la certificazione europea della loro bravura nelle singole materie. Del resto il Leone XIII ha un budget di tutto rispetto: 7 milioni di euro all’anno, costituito quasi tutto dalle salate rette pagate dai genitori; quasi tutto, perché una parte del finanziamento arriva dalla Regione Lombardia. Sono, cioè, soldi pubblici e non sono pochi: nel 2009, in totale, sono stati 51 milioni e 460.000 euro. Servono a finanziare il “buono scuola”, un contributo che le famiglie possono chiedere alla Regione per mandare i loro figli alla scuola privata. Ma siccome il buono scuola non basta a coprire tutta la retta, sono in realtà un regalo a chi ha già un reddito medio-alto. Il confronto con i contributi che la stessa Regione versa per la scuola pubblica è particolarmente scandaloso: 24 milioni e 589.000 euro, la metà di quello che dà alle scuole private.

Qualche numero

SE POI si considera che gli studenti della scuola pubblica in Lombardia sono quasi un milione, dieci volte di più dei 98.000 che si sono iscritti alle scuole private parificate, il conto che ne esce fuori grida vendetta: 3 euro e 30 centesimi per ogni studente della scuola pubblica, ben 478 euro per ogni studente della scuola privata. E questo mentre nel quarto circolo didattico di Cremona mancano persino i soldi per comprare i pennarelli. La riforma con il segno meno è stata decisa dalla Gelmini e da Berlusconi in poco tempo, senza coinvolgere le associazioni e i sindacati di categoria, senza il contributo degli studiosi e dei pedagogisti, senza aver aperto un dibattito con i cittadini e, infine, senza che fosse discussa in Parlamento, visto che è passata con un voto di fiducia. Quando saranno stati realizzati tutti i 7 miliardi e 834 milioni di euro di tagli previsti, la scuola pubblica sarà più povera, più piccola, più semplice. La complessità, l’eccellenza, l’innovazione resteranno sempre di più appannaggio del mondo privato e di chi si può permettere di mandare i figli nelle migliori scuole e università del mondo. La forbice sociale tra chi ha tutte le risorse, tra chi può accedere a tutte le chiavi di lettura necessarie per muoversi nel mondo della globalizzazione, uso delle lingue straniere compreso, e chi è destinato a rimanere nella periferia culturale del sistema, diventerà ancora più larga, e la pochissima mobilità sociale, per la quale siamo già agli ultimi posti nelle classifiche internazionali, rischia di trasformarsi in un tappo insormontabile. Sarà sempre più difficile che il “figlio di nessuno” possa accedere alle posizioni più alte nella professione, nell’economia, nella dirigenza, nella politica. È vero, la gara è sempre stata truccata e non siamo mai partiti uguali al nastro di partenza della vita, con le stesse scarpe da ginnastica ai piedi. Ma con questi tagli, la gara rischia di non partire affatto. E un paese a mobilità sociale bloccata e con un’istruzione di massa più povera, più elementare, in cui i cittadini sono meno attrezzati per comprendere quello che succede attorno, è un paese nella sostanza meno democratico. Una scuola di serie B per una democrazia di serie B. 






Il ricordo

Agostino: campione e (soprattutto) gentiluomo

Fandango ripubblica “L’ultima partita”. Vittoria e sconfitta di Agostino Di Bartolomei, un libro “bello e onesto”, per usare le parole del figlio Luca nella prefazione, volto a raccontare la parabola di un marziano del nostro calcio che scomparve troppo presto, togliendosi la vita all’alba dell’estate 1994. Di seguito, un passaggio sulla stagione 1982-1983, quella che regalò alla Roma e a Capitan “Ago”, uno scudetto atteso da 40 anni. 

(di Giovanni Bianconi e Andrea Salerno)

Il calcio è una delle poche distrazioni di un autunno difficile per l’Italia e non solo. A settembre sono stati trucidati a Palermo il generale Carlo Alberto Dalla Chiesa e sua moglie, Emanuela Setti Carraro. A ottobre l’Argentina turba se stessa e il mondo: alla periferia di Buenos Aires viene scoperto un cimitero clandestino dove sono stati sepolti 440 desaparecidos, oppositori vittime del regime militare; con il passare dei mesi se ne troveranno migliaia. Se le regole del football sono quelle “vecchie” dei due punti a vittoria, anche tutto il resto appartiene a un mondo che sta tramontando. (...) Il campionato è giunto oltre metà del suo cammino. All’Olimpico arriva il Napoli di Ramón Díaz che non se la passa bene in fondo alla classifica, penultimo con 15 punti. In testa, invece, l’ordine è questo: Roma 28, Verona 25, Inter 24, Juve 22.

Un campionato straordinario

DALLA PARTITA con il Pisa il ruolino giallorosso è impressionante, nel pieno rispetto della famosa “media inglese”. Ha sempre vinto in casa con Fiorentina, Inter, Genoa, Cagliari e Sampdoria; ha sempre pareggiato in trasferta con Udinese, Catanzaro, Avellino, Torino e Verona. Di Bartolomei ha segnato un altro gol, contro il Genoa. La punizione dal limite in apertura di secondo tempo è finita all’incrocio fissando il risultato sul 2 a 0. (...) “Abnegazione,abnegazione.”Agostino ripete sempre quella parola, ai giornalisti, ai compagni, a chiunque gli parli del momento d’oro della squadra e di un traguardo storico, lo scudetto, che sembra avvicinarsi domenica dopo domenica. Lo pensa anche adesso, e pensa pure che la sua duecentesima partita in Serie A non può e non deve finire in quel modo. E la Roma, sotto di un gol, riparte. Mostra “abnegazione” e rispetto per l’avversario, che fino a quel momento non ha considerato granché, che stacca l’ombra da terra e, saltando quasi un metro, insacca di testa con una zuccata fortissima. (...) Nell’aria c’è sempre il sapore dello scontro tra la Roma e il mondo, tra zona e catenaccio. Quella squadra vestita di rosso che sta dominando il campionato, che appartiene a una città che di pallone vive ma non vince, ridà fiato ai sostenitori del calcio moderno, usciti sconfitti e prostrati dalla vittoria italiana in Spagna, costruita sulle marcature a uomo e le individualità. Negli spogliatoi giallorossi troneggia una bottiglia di   champagne. Carlo Ancelotti spiega al cronista che non è per lo scudetto: “No, lo champagne è, anzi era perché è finito, per la duecentesima partita di Agostino. La concorrenza è troppo vicina per brindare ad altro”. La squadra, almeno su questo, si spacca. Per Pruzzo, Nela e Iorio i giochi sono fatti. Gli altri frenano. Tra i frenatori c’è, ovviamente, anche DiBartolomei (...) E lì vengono fuori i leader della squadra. Tra questi c’è proprio il ragazzo di Tor Marancia, ormai cresciuto, che non ha alcuna intenzione di farsi scippare sul più bello il desiderio che accarezza fin da piccolo. (...)

Marassi val bene una commozione

ALLE 17.43 allo stadio Marassi di Genova il campionato delle due squadre termina con una giornata di anticipo e con una colossale invasione di campo. Genoa e Roma hanno pareggiato per 1 a 1, con reti di Pruzzo – di testa su cross di Di Bartolomei – e Fiorini. I primi resteranno in Serie A, i secondi hanno vinto lo scudetto. Uno scudetto atteso nella capitale da quarant’anni. Alle 17.43 fischia l’arbitro D’Elia di Salerno. Solo Vierchowod, Di Bartolomei, Nappi e Tancredi riescono a salvare le mutande e la maglietta dall’abbraccio dei tifosi. Liedholm ha una certa età e quando riesce a raggiungere gli spogliatoi è preso dall’affanno. Il popolo romanista accorso in massa – 15.000 persone circa – lo ha tirato per aria e festeggiato come ha potuto. “Sono felice soprattutto di aver superato l’abbraccio della folla. Volevano baciarmi tutti contemporaneamente”, dice il “Barone”. Ricorda poco di una partita senza importanza, che nessuno voleva perdere e nessuno voleva vincere. Piuttosto ricorda lo striscione che è apparso sugli spalti, “Meglio due scudetti da Lupi che cento da Agnelli”. (...) Quando si vince uno scudetto le scene sono sempre le stesse. Uomini mezzi nudi che urlano e cantano, frizzi e lazzi, slogan e felicità. Vincere a Roma, però, ha anche un altro significato esisente. Di sconfitte, dai tempi di quel campetto in terra di periferia, del pallone pesante che gli passava il padre sulla spiaggia di Lavinio, Agostino ne ha subite tante. C’ha fatto il callo, come si dice a Roma. E adesso, seduto su una panca, cerca di essere il solito, quello che ragiona, mentre Bruno Conti con l’asciugamano in vita si mette tra lui e il cronista a fare le linguacce, “sempre il solito Bruno”.


BIANCONI E SALERNO PAGINE 210 FANDANGO, 10 EURO

jumpingjackflash

Re:Cosa leggete ? (rubrica letteraria)
« Risposta #117 : Mercoledì 8 Settembre 2010, 12:13:34 »
Colgo l'occasione per rilanciare un vecchio discorso aperto anche su MLN
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m'hai talmente stressato che ne ho riaperto uno.



Offline disabitato

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Re:Cosa leggete ? (rubrica letteraria)
« Risposta #118 : Mercoledì 8 Settembre 2010, 15:12:26 »



 ;D
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Offline rash

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Re:Cosa leggete ? (rubrica letteraria)
« Risposta #119 : Mercoledì 8 Settembre 2010, 17:02:41 »
m'hai talmente stressato che ne ho riaperto uno.

bravo la prossima volta te riabbraccio  ;D :D :P
(ps mandame un pvt con il nick)
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