Cosa leggete ? (rubrica letteraria)

[satanasso]

Sto leggendo Il mare non bagna Napoli di Anna Maria Ortese. Libro drammatico, potente, che è valso all'autrice l'ostracismo dalla sua città e che sconfessa una serie di falsi miti e facili generalizzazioni su Napoli e i napoletani.

[DinoRaggio]

Bel libro, con una punta di graffiante, e talvolta amaro, umorismo, su un ragazzo che da un'isola siciliana va a frequentare un liceo di fighetti di Torino.

[leo]

nutro una profonda passione per la schizofrenia di thompson, non conosco quest'opera ma ti consiglio il suo capolavoro riconosciuto: l'assassino che è in me.
gli americani di jt sono davvero angosciati e afflitti dal mal di vivere.
sono dei noir che fanno pensare.

caro leo, non condiviadiamo solo l'avatar ... ;-)

questo post mi era sfuggito.
caro ammiraglio, Jim Thompson è il mio autore noir preferito insieme a Jack Ritchie e a Charles Willeford.
Di JT mi manca soltanto Notte Selvaggia, per il resto posso vantarmi di possedere la bibliografia completa, impreziosita dalla biografia di Robert Polito "Jim Thompson. Una biografia selvaggia".
Qualche anno fa vidi in esposizione presso la Feltrinelli di Bari il libro "Diavoli di donne", di questo autore ai tempi a me sconosciuto. Lo presi ad occhi chiusi, non mi fu necessario nemmeno spulciare le note biografiche dell'autore, né dare una lettura veloce alla trama... sentivo che quel libro mi avrebbe aperto un mondo, e così fu. Da allora ho iniziato a comprare i suoi libri, e solo una deficitaria conoscenza della lingua non mi ha permesso di procurarmi anche le versioni in lingua inglese.

In questo periodo sto leggendo Donne, di Charles Bukowski, mentre ho messo da aprte (ma lo riprenderò quanto prima) Sportswriter di Richard Ford.

[ammiraglio]

ahvabbè, ma allora sei il mio fratello comunista che non sapevo di avere  .
richard ford è straordinario in "l'estrema fortuna", romanzo movimentato al confine tra stati uniti e messico.

[NV]

Viva tutto!
lo scambio di e-mail, durato mesi, tra un cantastorie dei nostri tempi (L.C.) ed un filosofo.
parla un pò di tutto: musica, ecologia, cinema, politica, lamerica, lamamma, il social network.
molto interessante, il basso e l'alto che si incontrano, generando energia, nuova intellettualità,  linfa vitale.
il liet motiv di tutto il libro, del resto.

[Aquilotta del Nord]

"Colti sul fatto" di Marco Travaglio 

[Breizh]

Per gli amici filocubani del forum... (no, davvero, un ottimo romanziere)

Visto che sto in periodo ispano-americano, ho letto questo appassionante vecchio (1989, mi pare) romanzo nel weekend:


E prima ancora questi:

Un po' particolare e con un finale che mi ha lasciato un po' perplesso.

Questo invece mi è piaciuto davvero molto (soprattutto i primi due racconti, sui tre):


E finisco con quest'altro buon romanzo, non recentissimo ma ben scritto e pessimista come piace a me (se no, non sarei laziale, no?)

[porgascogne]

mi tocchi su houllebecq, breizh
 

il mio preferito, surtout

ho appena finito questo

che dire
ci sarebbero 1000 cose da dire sull'arte, sul peso dell'arte in quanto "comunicare arte" rispetto all'artista, sulla deriva finanziaria che ha invaso anche questo mondo che, come Dante Gabriel Rossetti credeva, ha perso la sua artigianità, la sua manifattura, dal medioevo, diventando "lavoro su commissione"

un altro capolavoro
indiscutibilmente

[Breizh]

mi tocchi su houllebecq, breizh
 

il mio preferito, surtout

ho appena finito questo

che dire
ci sarebbero 1000 cose da dire sull'arte, sul peso dell'arte in quanto "comunicare arte" rispetto all'artista, sulla deriva finanziaria che ha invaso anche questo mondo che, come Dante Gabriel Rossetti credeva, ha perso la sua artigianità, la sua manifattura, dal medioevo, diventando "lavoro su commissione"

un altro capolavoro
indiscutibilmente

Caro Porga,
su Houellebecq (che fino ad ora avevo un po' snobbato) mi ero riproposto di leggere Les Particules élémentaires e proprio La Carte et le territoire (fra l'altro, ultimo premio Goncourt, per quello che conta) dopo aver finito una serie di libri spagnoli o ispano-americani che avevo comprato a Barcellona l'estate scorsa e che avevo messo un po' da parte.
Se tutto va bene (o male, dipende dai punti di vista, nel senso che se non sono preso per gli orali di un concorso che mi richiederebbe di concentrarmi solo su quello) fra un mesetto ripasso a Houellebecq.

A proposito di Extension du domaine de la lutte, ho apprezzato lo stile, estremamente sobrio ma preciso, e la sua aderenza alla condizione del narratore, lucidamente disperato (o disperatamente lucido, se vogliamo) lui stesso e portatore di uno sguardo altrettanto lucido su una società impietosa e al bordo del collasso (la descrizione di Rouen è del resto tristemente realistica).

Se ne riparla, con piacere.

[TD]

me tocca rilegge sto uellebec
io mi sto smazzando la biografia dei Beatles scritta da Bob Spitz, ho appena mandato in archivio l'ottimo Cat Chaser di Elmore Leonard e ho interrotto Maggiani-Meccanica Celeste per poca sintonia.
Ho scoperto che John Lennon ha/aveva una sorella che non ha mai conosciuto e di cui non sapeva niente che dovrebbe stare in Svezia 

[Giglic]

Per motivi "professionali"

[Breizh]

me tocca rilegge sto uellebec
io mi sto smazzando la biografia dei Beatles scritta da Bob Spitz, ho appena mandato in archivio l'ottimo Cat Chaser di Elmore Leonard e ho interrotto Maggiani-Meccanica Celeste per poca sintonia.
Ho scoperto che John Lennon ha/aveva una sorella che non ha mai conosciuto e di cui non sapeva niente che dovrebbe stare in Svezia 

Maggiani... Mi era piaciuto Il viaggiatore notturno. La descrizione del massacro della piazza Kapija di Tuzla per me è da antologia, anche e soprattutto per non dimenticare.

[AlenBoksic]

Per motivi "professionali"

Dimmi dimmi,
che lo volevo prendere anch'io: di solito gli inglesi scrivono benissimo la Storia.

Attualmente sto leggendo questo

un capolavoro nel senso letterale del termine

[Giglic]

Gli storici inglesi raccontano: i nostri fanno solo vedere quanto sono bravi. Il libro in questione è godibilissimo.
Ti consiglio anche

[AlenBoksic]

Vado su Duggan prima.

A proposito d'inglesi è ottimo questo

[porgascogne]

amis, conquest, figes
gli inglesi li ho saccheggiati per ricostruire quell'abominio che fu l'urss

(anche se avrei fatto prima a leggere certi giornali in italia)
 

cmq, su houllebecq, rimasi folgorato da le particelle, lessi poi piattaforma in 3 gg e la possibilità di un'isola con una sempre crescente amore-odio per questo cinico misantropo impertinente

lo adoro



AB, è davvero così capolavoro questo libro di Matvejevic?
non ne dubito, anzi ho sempre trovato delle critiche entusiastiche
ma l'ho sempre tenuto "a latere" come una perla rara da assaporare in momenti di sconforto letterario puro

però, me sa che è il momento, eh?!

(peraltro, vidi, era il 99 o 2000, non ricordo, una conferenza di PM su Sarajevo alla Sapienza, dove insegnava...sublime, è dire poco)

[Bill Kelso]

La storia del linguaggio radiotelevisivo.
Interessante, pare.

[AlenBoksic]

amis, conquest, figes
gli inglesi li ho saccheggiati per ricostruire quell'abominio che fu l'urss

Carr l'ho portato tutto nel doppio esame col luminare Cinnella
 

Matvejevic cominciai a leggerlo anni addietro, ma commisi l'errore di partire dalla prefazione di Magris che è tanto bravo quanto poco leggibile.
Stavolta l'ho saltata a piè pari e mi son trovato dentro un'opera sublime.
Penso prenderò anche Pane Nostro
(PM è una persona deliziosa: risponde anche alle mail che gli vengono inviate)

[porgascogne]

si, ricordo un'affabilità davvero fuori dal comune
 

anche io salterei magris, semmai

carr, è vero, che m'hai ricordato

[Rebecca]

La storia del linguaggio radiotelevisivo.
Interessante, pare.

Immagino!