Autore Topic: Mourinho nuovo allenatore prossima stagione.  (Letto 19338 volte)

0 Utenti e 1 Visitatore stanno visualizzando questo topic.

borgorosso

Re:Mourinho nuovo allenatore prossima stagione.
« Risposta #100 : Mercoledì 5 Maggio 2021, 06:56:11 »
Questa è una riflessione che hanno fatto tutte le persone senzienti.
Ma il cambio di passo lo noti o no?
Mourinho viene a roma ad allenare calafiori secondo te?


Inviato dal mio iPhone utilizzando Tapatalk

Offline Davide

  • Power Biancoceleste
  • *
  • Post: 16326
  • Karma: +170/-5
  • Sesso: Maschio
    • Mostra profilo
Re:Mourinho nuovo allenatore prossima stagione.
« Risposta #101 : Mercoledì 5 Maggio 2021, 07:20:12 »
Mi sono informato molto sulla questione Mourinho e devo dire,dopo un iniziale sconforto,di essermi abbastanza rasserenato.Le modalità con cui l'hanno "convinto" sono strambe,7 milioni pagati dalle merde e 9 dal Tottenham,mi fanno pensare/sperare che il buon Mou aspettasse solo il fesso di turno x spillare soldi e che delle famose garanzie di mercato se ne sbatta i coglioni...vedremo.

Inviato dal mio LG-M700 utilizzando Tapatalk


Offline Karmilla

  • Biancoceleste DOP
  • *****
  • Post: 2199
  • Karma: +103/-0
  • Sesso: Femmina
  • "La mia ragazza è laziopatica" (cit.)
    • Mostra profilo
Re:Mourinho nuovo allenatore prossima stagione.
« Risposta #102 : Mercoledì 5 Maggio 2021, 07:31:05 »
Adesso possiamo tornare a concentrarci sulla Nostra, lasciando stare il calcio minore?   :P


Chi vivrà vedrà. Può essere un gran colpo come un buco nell'acqua. Possiamo saperlo con certezza ora? No. Influirà su questa stagione? No. Abbiamo cose più importanti per la testa? Sì.


E allora avanti Lazio.






Citazione da: franz_kappa
Karmilla non è donna di cultura, ahinoi ;-)

Orazio Scala

Re:Mourinho nuovo allenatore prossima stagione.
« Risposta #103 : Mercoledì 5 Maggio 2021, 07:36:20 »
Questa è una riflessione che hanno fatto tutte le persone senzienti.
Ma il cambio di passo lo noti o no?
Mourinho viene a roma ad allenare calafiori secondo te?


Inviato dal mio iPhone utilizzando Tapatalk

Io, troll?

Ti riconosco la sincerità e la genuinità delle reazioni, qui sopra, ma spesso sono stupìto dal timore reverenziale che nutri nei confronti della controparte cittadina.

Non so se sei abbastanza grande per ricordare certe vicende, ma mi va di ricordarle lo stesso. Fino alla fine dei Settanta Lazio e Roma viaggiavano a braccetto nella percezione cosiddetta "mediatica": ne parlavano soprattutto i giornali sportivi, trattandole alla pari quali rappresentanti della città, mentre politica, cinema, giornalismo, non varcavano mai la soglia del mondo del pallone. E Tomas Milian alias commissario Giraldi nel 1976 va al derby per acchiappare un ladro ma quando gli chiedono se è tifoso risponde "no", perché all'epoca non era considerato "impegnato" essere tifosi e comunque la sceneggiatura manteneva la neutralità.

Tutto cambia con l'arrivo di Dino Viola, che forma una miscela esplosiva con l'avvento delle radio e TV private e i primi segni di riflusso nella società. Ma c'è un altro elemento fondamentale nell'azione di Viola: il salto di qualità sul piano tecnico, oltre che su quello della propaganda. Di contro, la Lazio precipita in una crisi senza precedenti (o quasi), travolta da scandali, retrocessioni e dissesto finanziario.

Quei cinque anni sono una cesura che non è stata mai più rimontata. Nemmeno Cragnotti ha invertito la tendenza. Forse, per un breve periodo, è stato Beppe Signori a catturare l'attenzione dei giovani e spostare qualche numero nelle tifoserie, pensa un po'.

In quei cinque anni Tomas Milian indossa la sciarpa giallorossa sulle locandine dei film. Alberto Sordi si scopre "romano e romanista" mentre gira Il Marchese del Grillo; l'asroma invade in immagine e percezione ogni angolo della città. Un giovane Ancelotti è il frontman (oggi si dice così) della pubblicità di un concessionario di automobili. La Gazzetta dello Sport nel 1983 dice che "lo scudetto torna a Roma dopo 41 anni", poco importa che a Roma ne era stato vinto uno appena 9 anni prima.

In quel lustro viene scavato un solco. Loro diventano la squadra della città, di "Roma in Italia e nel mondo", noi un'entità senza "casa", tranne che nella loro percezione che ci vede tutti sparpagliati in Ciociaria e simili (dove invece abbondano juventini, napolisti e romanisti e tanti laziali non ce n'è, ma lasciamo stare).

Gli anni terribili finiscono col freddo rasoterra di Alan Kennedy. Da lì in poi resta solo la propaganda. La crescita nella percezione, le operazioni mediatiche, la Florida, Rutelli (mortacci sua) che gli concede il logo cittadino...

Tutta aria fritta. Sono passati 37 anni. La metà di una vita. Questo non è un "periodo di crescita": è un'era.

Non metto il confronto dei palmares: è meglio il nostro, e di molto, in questo "frattempo".

Loro hanno perso più dell'immaginabile, rispetto ai potenziali tecnici espressi.
Noi il contrario: abbiamo vinto anche quando il confronto con gli avversari appariva perdente.

C'è un motivo in tutto questo? Sì: paradossalmente, i tifosi come te, sulla nostra sponda. Noi sentiamo di dover dimostrare sempre qualcosa in più. Ce l'abbiamo nel sangue. Avessimo raggiunto la finale eliminando Bayern, City e Chelsea, per dire, e avessimo perso 3-2 ai supplementari col Real Madrid, diremmo che abbiamo fatto una CL fallimentare e che i nostri calciatori e dirigenti sono merde. Non ci bastiamo mai.

Di là, vivono in una dimensione fantastica bastante a sé stessa. Ecco perché in quel Roma-Sampdoria persero partita e scudetto: mancava la fame vera, la cattiveria feroce dei disperati, di chi ha sempre paura di tornare nel fango un attimo dopo se non raggiunge la vetta. Mancava il terrore di perdere, che è la sola e vera voglia di vincere.

L'operazione Mourinho è già bastante a sé stessa. Quindi è già perdente. Qui sopra tu e Merlino avreste già strillato, eh ma i calciatori dove sono? Che famo gli diamo Patric e Muriqi? Mourinho accetterà di lavorare con Tare? 

Prima o poi rivinceranno qualcosa, certo. Non è mai esistito, nelle stagioni in cui si disputano Campionato e Coppa Italia, un periodo di astinenza così lungo. Ma sarà la conferma di una regola: quella che loro vincono poco. Non sarà la conferma che hanno ragione i catastrofisti: perché altrimenti hanno ragione i Testimoni di Geova quando dicono dal 1914 che la fine è imminente.

Online Ataru

  • Rimarrò Celestino a vita
  • Power Biancoceleste
  • *
  • Post: 11217
  • Karma: +297/-18
  • Sesso: Maschio
  • comunque, censore
    • Mostra profilo
    • Fotoblog di Ataru
Re:Mourinho nuovo allenatore prossima stagione.
« Risposta #104 : Mercoledì 5 Maggio 2021, 07:37:06 »
Mourinho viene a roma ad allenare calafiori secondo te?
Dici che può ancora salvarsi in angolo tipo bielsa?
osa c'è da psicolo propriono capisco.
qui sono un esempio di civilità e non solo per molti

Orazio Scala

Re:Mourinho nuovo allenatore prossima stagione.
« Risposta #105 : Mercoledì 5 Maggio 2021, 08:15:52 »
Questa è una riflessione che hanno fatto tutte le persone senzienti.
Ma il cambio di passo lo noti o no?
Mourinho viene a roma ad allenare calafiori secondo te?


Inviato dal mio iPhone utilizzando Tapatalk

Aggiungo.

Sarri prendeva 5,5 netti alla Juventus, pari a 10 lordi.

Se l'as avesse annunciato Sarri, nessuno si sarebbe scomposto più di tanto né avrebbe immaginato scenari fantasmagorici.

Mourinho prenderà 7 mln, che grazie al decreto Crescita diventeranno appena 9 lordi.

L'AS HA RISPARMIATO, prendendo il portoghese.

Altro che Paperoni in libera uscita.

borgorosso

Re:Mourinho nuovo allenatore prossima stagione.
« Risposta #106 : Mercoledì 5 Maggio 2021, 08:21:08 »
Mourinho è importante per ciò che rappresenta.
La cartina al tornasole, passato il polverone, sarà ovviamente la campagna acquisti

Offline ferrarimax

  • Biancoceleste DOP
  • *****
  • Post: 850
  • Karma: +5/-0
    • Mostra profilo
Re:Mourinho nuovo allenatore prossima stagione.
« Risposta #107 : Mercoledì 5 Maggio 2021, 08:24:34 »
Io, troll?

Ti riconosco la sincerità e la genuinità delle reazioni, qui sopra, ma spesso sono stupìto dal timore reverenziale che nutri nei confronti della controparte cittadina.

Non so se sei abbastanza grande per ricordare certe vicende, ma mi va di ricordarle lo stesso. Fino alla fine dei Settanta Lazio e Roma viaggiavano a braccetto nella percezione cosiddetta "mediatica": ne parlavano soprattutto i giornali sportivi, trattandole alla pari quali rappresentanti della città, mentre politica, cinema, giornalismo, non varcavano mai la soglia del mondo del pallone. E Tomas Milian alias commissario Giraldi nel 1976 va al derby per acchiappare un ladro ma quando gli chiedono se è tifoso risponde "no", perché all'epoca non era considerato "impegnato" essere tifosi e comunque la sceneggiatura manteneva la neutralità.

Tutto cambia con l'arrivo di Dino Viola, che forma una miscela esplosiva con l'avvento delle radio e TV private e i primi segni di riflusso nella società. Ma c'è un altro elemento fondamentale nell'azione di Viola: il salto di qualità sul piano tecnico, oltre che su quello della propaganda. Di contro, la Lazio precipita in una crisi senza precedenti (o quasi), travolta da scandali, retrocessioni e dissesto finanziario.

Quei cinque anni sono una cesura che non è stata mai più rimontata. Nemmeno Cragnotti ha invertito la tendenza. Forse, per un breve periodo, è stato Beppe Signori a catturare l'attenzione dei giovani e spostare qualche numero nelle tifoserie, pensa un po'.

In quei cinque anni Tomas Milian indossa la sciarpa giallorossa sulle locandine dei film. Alberto Sordi si scopre "romano e romanista" mentre gira Il Marchese del Grillo; l'asroma invade in immagine e percezione ogni angolo della città. Un giovane Ancelotti è il frontman (oggi si dice così) della pubblicità di un concessionario di automobili. La Gazzetta dello Sport nel 1983 dice che "lo scudetto torna a Roma dopo 41 anni", poco importa che a Roma ne era stato vinto uno appena 9 anni prima.

In quel lustro viene scavato un solco. Loro diventano la squadra della città, di "Roma in Italia e nel mondo", noi un'entità senza "casa", tranne che nella loro percezione che ci vede tutti sparpagliati in Ciociaria e simili (dove invece abbondano juventini, napolisti e romanisti e tanti laziali non ce n'è, ma lasciamo stare).

Gli anni terribili finiscono col freddo rasoterra di Alan Kennedy. Da lì in poi resta solo la propaganda. La crescita nella percezione, le operazioni mediatiche, la Florida, Rutelli (mortacci sua) che gli concede il logo cittadino...

Tutta aria fritta. Sono passati 37 anni. La metà di una vita. Questo non è un "periodo di crescita": è un'era.

Non metto il confronto dei palmares: è meglio il nostro, e di molto, in questo "frattempo".

Loro hanno perso più dell'immaginabile, rispetto ai potenziali tecnici espressi.
Noi il contrario: abbiamo vinto anche quando il confronto con gli avversari appariva perdente.

C'è un motivo in tutto questo? Sì: paradossalmente, i tifosi come te, sulla nostra sponda. Noi sentiamo di dover dimostrare sempre qualcosa in più. Ce l'abbiamo nel sangue. Avessimo raggiunto la finale eliminando Bayern, City e Chelsea, per dire, e avessimo perso 3-2 ai supplementari col Real Madrid, diremmo che abbiamo fatto una CL fallimentare e che i nostri calciatori e dirigenti sono merde. Non ci bastiamo mai.

Di là, vivono in una dimensione fantastica bastante a sé stessa. Ecco perché in quel Roma-Sampdoria persero partita e scudetto: mancava la fame vera, la cattiveria feroce dei disperati, di chi ha sempre paura di tornare nel fango un attimo dopo se non raggiunge la vetta. Mancava il terrore di perdere, che è la sola e vera voglia di vincere.

L'operazione Mourinho è già bastante a sé stessa. Quindi è già perdente. Qui sopra tu e Merlino avreste già strillato, eh ma i calciatori dove sono? Che famo gli diamo Patric e Muriqi? Mourinho accetterà di lavorare con Tare? 

Prima o poi rivinceranno qualcosa, certo. Non è mai esistito, nelle stagioni in cui si disputano Campionato e Coppa Italia, un periodo di astinenza così lungo. Ma sarà la conferma di una regola: quella che loro vincono poco. Non sarà la conferma che hanno ragione i catastrofisti: perché altrimenti hanno ragione i Testimoni di Geova quando dicono dal 1914 che la fine è imminente.




questa si che è una disamina reale ,obiettiva senza fronzoli o campanilismi vari.

con lotito viviamo anni di crescita ,abbiamo vinto dei trofei e piano piano ci sia assestati sui piani alti,quello che manca è il saltello mediatico purtroppo..
si è costruita un immagine sbagliata attorno alla lazio che vuoi o non vuoi non attrae più di tanto quanto potrebbe e dovrebbe avendo gente come immobile luis alberto milinkovic..
possiamo partire dall'etichetta politica, dai continui scandali a cui siamo tirati sempre in ballo? dalla sconosciuta mancanza di uno sponsor di una squadra che ha fatto la champions?
dai giornali che ci massacrano...dai dementi in tv che non perdono mai occasione per farci una battuta sopra...meno male che abbiamo dei personaggi televisivi di fede laziale che si fanno valere..

io a mia moglie ho vietato di acquistare quel prodotto per la lavatrice pubblicizzata da quel cafone ehhhh....
metti un calciatore della lazio a fare una pubblicità dalla radio alle tv ,un operazione simpatia e poi vediamo quanti laziali nuovi...

geddy

Re:Mourinho nuovo allenatore prossima stagione.
« Risposta #108 : Mercoledì 5 Maggio 2021, 08:34:29 »
La Lazio e' sempre stato altro Max. Quando gli altri sono tanti, noi siamo tutti.

geddy

Re:Mourinho nuovo allenatore prossima stagione.
« Risposta #109 : Mercoledì 5 Maggio 2021, 08:40:11 »
Questa è una riflessione che hanno fatto tutte le persone senzienti.
Ma il cambio di passo lo noti o no?
Mourinho viene a roma ad allenare calafiori secondo te?


Inviato dal mio iPhone utilizzando Tapatalk
Sinceramente no. Oramai e' una reliquia, un residuo. Probabilmente anche tossico.

Offline LaLazioMia

  • Power Biancoceleste
  • *
  • Post: 5595
  • Karma: +90/-77
    • Mostra profilo
Re:Mourinho nuovo allenatore prossima stagione.
« Risposta #110 : Mercoledì 5 Maggio 2021, 08:51:50 »
Io, troll?

Ti riconosco la sincerità e la genuinità delle reazioni, qui sopra, ma spesso sono stupìto dal timore reverenziale che nutri nei confronti della controparte cittadina.

Non so se sei abbastanza grande per ricordare certe vicende, ma mi va di ricordarle lo stesso. Fino alla fine dei Settanta Lazio e Roma viaggiavano a braccetto nella percezione cosiddetta "mediatica": ne parlavano soprattutto i giornali sportivi, trattandole alla pari quali rappresentanti della città, mentre politica, cinema, giornalismo, non varcavano mai la soglia del mondo del pallone. E Tomas Milian alias commissario Giraldi nel 1976 va al derby per acchiappare un ladro ma quando gli chiedono se è tifoso risponde "no", perché all'epoca non era considerato "impegnato" essere tifosi e comunque la sceneggiatura manteneva la neutralità.

Tutto cambia con l'arrivo di Dino Viola, che forma una miscela esplosiva con l'avvento delle radio e TV private e i primi segni di riflusso nella società. Ma c'è un altro elemento fondamentale nell'azione di Viola: il salto di qualità sul piano tecnico, oltre che su quello della propaganda. Di contro, la Lazio precipita in una crisi senza precedenti (o quasi), travolta da scandali, retrocessioni e dissesto finanziario.

Quei cinque anni sono una cesura che non è stata mai più rimontata. Nemmeno Cragnotti ha invertito la tendenza. Forse, per un breve periodo, è stato Beppe Signori a catturare l'attenzione dei giovani e spostare qualche numero nelle tifoserie, pensa un po'.

In quei cinque anni Tomas Milian indossa la sciarpa giallorossa sulle locandine dei film. Alberto Sordi si scopre "romano e romanista" mentre gira Il Marchese del Grillo; l'asroma invade in immagine e percezione ogni angolo della città. Un giovane Ancelotti è il frontman (oggi si dice così) della pubblicità di un concessionario di automobili. La Gazzetta dello Sport nel 1983 dice che "lo scudetto torna a Roma dopo 41 anni", poco importa che a Roma ne era stato vinto uno appena 9 anni prima.

In quel lustro viene scavato un solco. Loro diventano la squadra della città, di "Roma in Italia e nel mondo", noi un'entità senza "casa", tranne che nella loro percezione che ci vede tutti sparpagliati in Ciociaria e simili (dove invece abbondano juventini, napolisti e romanisti e tanti laziali non ce n'è, ma lasciamo stare).

Gli anni terribili finiscono col freddo rasoterra di Alan Kennedy. Da lì in poi resta solo la propaganda. La crescita nella percezione, le operazioni mediatiche, la Florida, Rutelli (mortacci sua) che gli concede il logo cittadino...

Tutta aria fritta. Sono passati 37 anni. La metà di una vita. Questo non è un "periodo di crescita": è un'era.

Non metto il confronto dei palmares: è meglio il nostro, e di molto, in questo "frattempo".

Loro hanno perso più dell'immaginabile, rispetto ai potenziali tecnici espressi.
Noi il contrario: abbiamo vinto anche quando il confronto con gli avversari appariva perdente.

C'è un motivo in tutto questo? Sì: paradossalmente, i tifosi come te, sulla nostra sponda. Noi sentiamo di dover dimostrare sempre qualcosa in più. Ce l'abbiamo nel sangue. Avessimo raggiunto la finale eliminando Bayern, City e Chelsea, per dire, e avessimo perso 3-2 ai supplementari col Real Madrid, diremmo che abbiamo fatto una CL fallimentare e che i nostri calciatori e dirigenti sono merde. Non ci bastiamo mai.

Di là, vivono in una dimensione fantastica bastante a sé stessa. Ecco perché in quel Roma-Sampdoria persero partita e scudetto: mancava la fame vera, la cattiveria feroce dei disperati, di chi ha sempre paura di tornare nel fango un attimo dopo se non raggiunge la vetta. Mancava il terrore di perdere, che è la sola e vera voglia di vincere.

L'operazione Mourinho è già bastante a sé stessa. Quindi è già perdente. Qui sopra tu e Merlino avreste già strillato, eh ma i calciatori dove sono? Che famo gli diamo Patric e Muriqi? Mourinho accetterà di lavorare con Tare? 

Prima o poi rivinceranno qualcosa, certo. Non è mai esistito, nelle stagioni in cui si disputano Campionato e Coppa Italia, un periodo di astinenza così lungo. Ma sarà la conferma di una regola: quella che loro vincono poco. Non sarà la conferma che hanno ragione i catastrofisti: perché altrimenti hanno ragione i Testimoni di Geova quando dicono dal 1914 che la fine è imminente.
Bellissima ricostruzione.
Se la mosca mou si ferma su la cacca as, quella era e rimane cacca.
Una cosa è  certa, dopo mou gli resta solo Lourdes 😄
Per me con mou che perde si apre un periodo di maggior  goduria.
Ad oggi Lascio le lacrime e le vesti stracciate ai lazialunti.
Citazione"Qui se non si trova qualcuno che decide di portare in tribunale Lotito, accusandolo di "qualcosa", non si viene a capo di nulla. Purtroppo."
Chi lo ha scritto? Cairo? La gazzetta?
No, MM il moderatore.

Offline Davide

  • Power Biancoceleste
  • *
  • Post: 16326
  • Karma: +170/-5
  • Sesso: Maschio
    • Mostra profilo
Re:Mourinho nuovo allenatore prossima stagione.
« Risposta #111 : Mercoledì 5 Maggio 2021, 08:59:25 »
Una cosa però bisogna dirla...Lotito sotto certi aspetti è veramente un asino...le merde ufficializzano Mou,avendo ovviamente un impatto stellare a livello di immagine e di risonanza mediatica? Ovvio che si,bene,la sera stessa tu fai un comunicato tutto orgoglioso dove dichiari che il nostro condottiero Inzaghi sarà alla guida della sua Lazio per i prossimi 3-5 anni...booom,avrà meno risalto sta notizia,ma la butti li e crei entusiasmo al popolo Laziale...no,siamo da un anno al quasi pronto,forse,ballano 30 euro ed una cena...porca troia ma svegliati.

Inviato dal mio LG-M700 utilizzando Tapatalk


geddy

Re:Mourinho nuovo allenatore prossima stagione.
« Risposta #112 : Mercoledì 5 Maggio 2021, 09:07:46 »
Non ballano 30 euro. Inzaghi nei prossimi anni definira' il profilo della sua carriera, farlo con noi presenta incognite. Lo stesso vale per la societa'.
Vinciamo domenica.


Offline Davide

  • Power Biancoceleste
  • *
  • Post: 16326
  • Karma: +170/-5
  • Sesso: Maschio
    • Mostra profilo
Re:Mourinho nuovo allenatore prossima stagione.
« Risposta #113 : Mercoledì 5 Maggio 2021, 09:12:47 »
E allora contatta Spalletti !!! Ma veramente? Se non sono convinti amen,ma loro Mourinho noi Maran perché l'indice di liquidità non consente spese di un certo tipo...solo a noi ma son dettagli...e a far incazzare me, tanto da criticare certe cose ce ne vuole,chi mi conosce virtualmente lo sa...pero' basta oh.

Inviato dal mio LG-M700 utilizzando Tapatalk


geddy

Re:Mourinho nuovo allenatore prossima stagione.
« Risposta #114 : Mercoledì 5 Maggio 2021, 09:17:23 »
Un altro residuati Spalletti.
La Lazio di questi anni ci insegna che l'orizzonte e' la prossima partita.

Offline Davide

  • Power Biancoceleste
  • *
  • Post: 16326
  • Karma: +170/-5
  • Sesso: Maschio
    • Mostra profilo
Re:Mourinho nuovo allenatore prossima stagione.
« Risposta #115 : Mercoledì 5 Maggio 2021, 09:20:32 »
Allora chiudiamo tutti i topic che non parlano della gara...o forse se non si ha voglia di discutere su altro non si interviene...

Inviato dal mio LG-M700 utilizzando Tapatalk


geddy

Re:Mourinho nuovo allenatore prossima stagione.
« Risposta #116 : Mercoledì 5 Maggio 2021, 09:32:08 »
Ma figurati Davide. Non vedo la necessita' di scendere sul terreno mediatico. Non e' il nostro, perdiamo  e anche male se accettiamo lo scontro su quel campo.

geddy

Re:Mourinho nuovo allenatore prossima stagione.
« Risposta #117 : Mercoledì 5 Maggio 2021, 09:34:31 »
Vincere domenica e' la risposta migliore che possiamo dare in questo momento. Si intendeva in quel senso.

Offline Davide

  • Power Biancoceleste
  • *
  • Post: 16326
  • Karma: +170/-5
  • Sesso: Maschio
    • Mostra profilo
Re:Mourinho nuovo allenatore prossima stagione.
« Risposta #118 : Mercoledì 5 Maggio 2021, 09:34:36 »
Secondo me pensare che certi aspetti non siano importanti è un errore ancora più grave dall'aver fatto terra bruciata intorno a se...ci giochiamo la Champions,hai ragione,lo stiamo facendo senza neanche sapere se Inzaghi resterà...meglio pensare a chi parcheggiare la Salernitana dovesse salire in a...

Inviato dal mio LG-M700 utilizzando Tapatalk


geddy

Re:Mourinho nuovo allenatore prossima stagione.
« Risposta #119 : Mercoledì 5 Maggio 2021, 09:40:07 »
Se Inzaghi resta o non resta in societa' lo sanno benissimo. Per la Salernitana non so, ballano soldi veri credo. Sembra questione importante, normale ci si presti attenzione.