Addio Pro Vercelli, 7 scudetti e 108 anni di Storia

[Bill Kelso]

Articolo tratto da Il Messaggero del 17 Luglio 2010



Classe 1892, deceduta. È l'epitaffio della Pro Vercelli, un pezzo di storia del pallone finito in soffitta dopo l'esclusione ai campionati professionistici. Era già successo negli anni Novanta, ma poi in qualche modo la china era stata risalita. Stavolta si chiude un altro, probabilmente definitivo, capitolo di storia, nonostante il lodevole (ma patetico nella cifra) tentativo di salvataggio da parte di una cordata di imprenditori locali che poche settimane fa aveva «collettato» 140 mila euro per l'iscrizione al campionato di seconda divisione di Lega Pro.

Spariscono dalle pagine ufficiali degli album sette scudetti e un indelebile binomio, Pro Vercelli-Silvio Piola, che ha significato moltissimo per i tempi pionieristici in cui il calcio osò proporsi e seppe farsi amare e crescere nell'interesse della gente. Il nome del grande centravanti resterà malinconicamente scritto sul portone d'ingresso dello stadio (l'ex Robbiano) rinominato così nella speranza di rivedere su quel terreno di gioco gesta simili a quelle dei primi anni nel Novecento. O forse, presto sparirà anche quello, per dare vita magari a un supermercato. I nuvoloni neri si erano addensati già alla fine di giugno, quando la situazione economica era talmente disperata da far temere addirittura per l'iscrizione al campionato, figuriamoci potenziare la squadra o garantire un buon piazzamento.

Era stato poi un dirigente della società, Sergio Spagnolo, a consegnare personalmente negli uffici della Lega calcio a Firenze la somma che alcuni imprenditori locali erano riusciti a racimolare. Ma non è bastato. È una delle tante storie tristi del calcio che non ha pietà dei simboli storici e del blasone: nonostante Vercelli risulti tra le città in assoluto più ricche d'Italia, la gloriosa «Pro» non è mai più arrivata nemmeno in serie B dopo quell'ultima stagione, il '47-'48 e il suo declino è stato irreversibile, tra l'indifferenza del pubblico e soprattutto dell'imprenditoria locale. Eppure, i «bianchi», hanno militato in serie A tra il '29 e il '35, schierando campioni come Silvio Piola, Viri Rosetta e Pietro Ferraris, divenuti poi campioni del Mondo con la Nazionale di Vittorio Pozzo e grandi protagonisti anche in altre celebri squadre. Il «peccato originale» di Vercelli, secondo la voce più diffusa in città da molti decenni, è quello di trovarsi in una posizione geografica non proprio strategica, perchè strozzata tra il grande calcio di Torino e Milano.

Ma il discorso regge fino a un certo punto, perchè ci sono tante altre piazze analoghe che vivono bene, o comunque non sono mai sparite dal panorama professionistico. Uno dei 'nemicì storici, il Novara (che faceva parte dello storico quadrilatero con Alessandria e Casale e che dista 30 km da Milano) è appena tornato in B e comunque negli anni Sessanta e Settanta manteneva saldamente la categoria. Neppure in tempi moderni, con la nuova figura dell'imprenditore calcistico specifico (due esempi su tutti, Zamparini e Preziosi) che cerca di acquisire club anche lontani dalla propria area di origine, si è manifestato interesse per la gloriosa Pro. A Vercelli il calcio rimane con la Pro Belvedere, ma certo la suggestione non è la stessa, perchè di «Pro», per la storia locale, ce n'è una sola.

[Bill Kelso]

Altro pezzo interessante, tratto da La Stampa a firma di Roberto Beccantini





Tu quoque, vecchia Pro. E nemmeno per la prima volta: era già successo all’alba dei Novanta. Quando un pezzo di storia si sbriciola, i badili dell’orgoglio ferito rischiano di fare piazza (troppo) pulita di ricordi e memorie, decadenze e sofferenze. Impossibile resistere o voltarsi dall’altra parte. Società ginnastica Pro Vercelli, nata nel 1892, prima fra le sorelle del celeberrimo quadrilatero (Alessandria, Casale, Novara). Il calcio dell’epoca era, appunto, un fenomeno polisportivo, tanto che solo nel 1903 Marcello Bertinetti, uno studente innamoratosi del nuovo sport dopo aver assistito a una partita della Juventus, fondò la sezione dedicata al football.

In principio fu il Genoa, poi la Pro. Sette scudetti, il primo nel 1908 e l’ultimo - spaccato, visto che quello federale se lo aggiudicò la Novese - nel 1922. E probabilmente sarebbero stati otto, sei dei quali consecutivi, se l’Inter, nel 1910, avesse accettato di rinviare lo spareggio dal momento che il fior fiore della Pro era impegnato in tornei militari; viceversa, fu irremovibile e, contro gli undicenni schierati per protesta, maramaldeggiò fino al 10-3. Il bianco della maglia che inaugurò i cent’anni della Nazionale risultò, anche, un omaggio al prestigio e alla popolarità delle «bianche casacche» di Vercelli (che però, in origine, erano bianconere). Dall’album di famiglia, affiorano il mitico presidente Luigi Bozino e un blocco, leggendario, che avrebbe innervato la Nazionale, come documenta l’amichevole con il Belgio del 1° maggio 1913 a Torino, 1-0, gol di Ara: nove elementi su undici, tutti targati Pro. L’anima (e il capitano) era Giuseppe Milano I, autoritario e possente, in coppia con Guido Ara, uno dei più grandi mediani del primo Novecento.

La storia zampilla: nella rosa che conquista i titoli del ’21 e ’22 figura Virginio Rosetta, il terzino che di lì a poco sarebbe passato alla Juventus di Edoardo Agnelli per cinquantamila lire e un posto di ragioniere, sancendo il passaggio tra la fine del dilettantismo e l’inizio del professionismo. Il caso Rosetta funge anche da confine estremo delle vacche grasse. Comincia, inesorabile, il declino, non fulmineo e comunque addolcito dal debutto di Silvio Piola, il più grande attaccante del nostro calcio, campione del Mondo nel 1938 a Parigi sotto braccio a Pietro Ferraris, altro vercellese doc. Nel 1935, la Pro retrocede in serie B, categoria dalla quale si dimetterà, ufficialmente e definitivamente, nel 1948.

«La notizia della sua “scomparsa” non mi coglie di sorpresa», dichiara Paolo Sollier, l’allenatore che recuperò la Pro dalle macerie del ’90. Ancora: «Sapevo dei problemi, sapevo, soprattutto, che due società professionistiche, per una città come Vercelli, rappresentavano un lusso (la Pro e la Pro Belvedere, ndr). La memoria si ribella alla mattanza estiva, una dopo l’altra sono cadute Perugia, Rimini e Pro Vercelli, tre tappe cruciali della mia vita, mica solo della mia carriera».
Dodicesima nel girone A della seconda divisione della Lega Pro (l’ex serie C-2): avevano chiuso così, le «bianche casacche». E non più tardi del 2008 avevano festeggiato il centenario del primo scudetto. «Sia la sorte avversa o no, forza bianchi e forza Pro», stava scritto nella pancia dello stadio. L’autore aveva capito tutto, subito.

[giamma]

COMUNICATO STAMPA 17 luglio 2010

La decisione del Consiglio Federale di escludere l’U.S. Pro Vercelli Calcio dal Campionato di Seconda Divisione Lega Pro, ha creato sconcerto in città e in società.
In attesa di conoscere le motivazioni inerenti la decisione del Consiglio Federale, l’U.S. Pro Vercelli Calcio comunica ai tifosi che provvederà nei prossimi giorni a presentare ricorso contro la decisione del medesimo Consiglio Federale.
La dirigenza rivolge un appello particolare a tutti i ragazzi e genitori del Settore Giovanile, vera risorsa della società, affinché sappiano “attendere” con pazienza e senza ansia gli sviluppi della vicenda.
Si continuerà comunque a lavorare su un settore che non vuole vanificare il lavoro di anni: l’attività di programmazione per la stagione 2010-2011 continuerà…
Siamo fiduciosi nel buon esito della vicenda e ci auguriamo di avere presto nuovi riscontri positivi da comunicarVi.
 
…ancora una volta FORZA PRO!!!

[Boks XV]

 dichiara Paolo Sollier..."una dopo l’altra sono cadute Perugia, Rimini e Pro Vercelli, tre tappe cruciali della mia vita, mica solo della mia carriera".

Ah, non solo 'na merda questo. pure iettatore...

[RobCouto]

Magari "merda" è un po' troppo. Di certo, a me sta sulle scatole in maniera totale, come tutti quelli che, a fronte di una carriera anonima, cercano di farsi ricordare per altri motivi. Tra l'altro non sapevo che avesse giocato con la Pro, la cosa mi rattrista profondamente, per la considerazione che ho della Pro Vercelli.

[bak]

Allenato la Pro

Altro pezzo interessante, tratto da La Stampa a firma di Roberto Beccantini

«La notizia della sua “scomparsa” non mi coglie di sorpresa», dichiara Paolo Sollier, l’allenatore che recuperò la Pro dalle macerie del ’90. Ancora: «Sapevo dei problemi, sapevo, soprattutto, che due società professionistiche, per una città come Vercelli, rappresentavano un lusso (la Pro e la Pro Belvedere, ndr). La memoria si ribella alla mattanza estiva, una dopo l’altra sono cadute Perugia, Rimini e Pro Vercelli, tre tappe cruciali della mia vita, mica solo della mia carriera».
Dodicesima nel girone A della seconda divisione della Lega Pro (l’ex serie C-2): avevano chiuso così, le «bianche casacche». E non più tardi del 2008 avevano festeggiato il centenario del primo scudetto. «Sia la sorte avversa o no, forza bianchi e forza Pro», stava scritto nella pancia dello stadio. L’autore aveva capito tutto, subito.[/size]

dispiace sempre quando un pezzo di storia del calcio cade; poi Vercelli che cosa se ne deve fare di due squadre 

[Boks XV]

poi Vercelli che cosa se ne deve fare di due squadre 

come Roma del resto.
levassero dal cazzo i parvenues.

[benvolio]

Dispiace per la Pro Vercelli che e' davvero la storia del calcio...Non riuscire a salvare neanche le origini di questo gioco fa venire tristezza e basta. Quanto a Sollier, ai tempi il suo conformismo (oserei dire manieristico) di sinistra suonava odioso ed opportunista. Nel suo libercolo cito' la partita all'Olimpico contro la Lazio come una (sua) prova eroica solo contro tutti i fascisti del mondo. Un antesignano paravento del paravento Lucarelli...

[bak]

Si chiamerà F.C. Pro Vercelli 1892 s.r.l. il sodalizio che nella prssima stagione giocherà allo stadio Piola. perchè il progetto, che prevede un cambio di nome della Pro Belvedere e l'utilizzo dei colori e del marchio della vecchia Pro Vercelli, si concretizzi, manca solo il sì del Presidente della FIGC, Abete. Il responso dovrebbe essere notificato il 30 luglio, giorno del Consiglio Federale. L'imprenditore Massimo Secondo dovrebbe essere il nuovo presidente

La Stampa (cronaca Torino Nord-Ovest)

[bak]

La Pro è stata iscritta al campionato di C2. Vittoria in amichevole 2-0 contro il Piacenza.

[bak]

La Pro ha conquistato l'accesso ai play off.
Al momento è terza con tre punti di vantaggio sulla quarta.

[bak]

A distanza di dodici mesi, la Pro Vercelli è stata ripescata in C1

fonte tg 3 Piemonte

[rocco tanica]

e a distanza di un campionato, domani iniziano a giocarsi i play off per salire in B.
Cominciano contro il Taranto (ritorno il 27).

[Giglic]

e a distanza di un campionato, domani iniziano a giocarsi i play off per salire in B.
Cominciano contro il Taranto (ritorno il 27).

Non ce la faranno, ma sono felice di rivederla a certi livelli.

[rocco tanica]

Il Taranto si è sempre fottuto nei play off. Spero succeda anche stavolta.
Sinceramente non so quale sia l'altra semifinale.

[aquilafelyx]

Il Taranto si è sempre fottuto nei play off. Spero succeda anche stavolta.
Sinceramente non so quale sia l'altra semifinale.

Sorrento Carpi , la vincente se non sbaglio dovrà poi fare lo spareggio con chi vince i play off dell'altro girone ( Cremonese vs Trapani e Virtus Lanciano vs Siracusa )

[giamma]

Sorrento Carpi , la vincente se non sbaglio dovrà poi fare lo spareggio con chi vince i play off dell'altro girone ( Cremonese vs Trapani e Virtus Lanciano vs Siracusa )

Sbagli.
La vincente di seconda contro quinta giocherà contro la vincente dell'incontro terza contro quarta per aggiudicarsi la seconda promozione del proprio girone, come tutti gli anni scorsi.

[aquilafelyx]

Sbagli.
La vincente di seconda contro quinta giocherà contro la vincente dell'incontro terza contro quarta per aggiudicarsi la seconda promozione del proprio girone, come tutti gli anni scorsi.

quello lo so , chi vince Pro Vercelli Taranto gioca contro chi vince tra Cremonese e Carpi ,

non ricordo quante sono le promozioni in B ,
se sono 4 oltre le neopromosse ne saliranno altre 2 dai play off

[Er Matador]

PRIMA DIVISIONE

Due promozioni per girone: la prima e la vincente dei playoff dal 2° al 5° posto.
Tre retrocessioni per girone: l'ultima e le perdenti degli scontri diretti dal 14° al 17° posto.
In caso di parità dopo i supplementari, vale il piazzamento in campionato.


GIRONE A

PROMOSSA IN B : Ternana
PLAYOFF: Pro Vercelli (5°)-Taranto (2°), Sorrento (4°)-Carpi (3°). Finali il 3 e il 10/6
PLAOUT: Monza (17°)-Viareggio (14°), Pavia (16°)-Spal (15°)
RETROCESSA IN SECONDA DIVISIONE: Foligno


GIRONE B

PROMOSSA IN B : Spezia
PLAYOFF: Cremonese (5°)-Trapani (2°), Virtus Lanciano (4°)-Siracusa (3°). Finali il 3 e il 10/6
PLAOUT: Piacenza (17°)-Prato (14°), Latina (16°)-Triestina (15°)
RETROCESSA IN SECONDA DIVISIONE: Bassano Virtus

[Er Matador]

SECONDA DIVISIONE

Tre promozioni per girone: la prima e la vincente dei playoff dal 3° al 6° posto.
Nove retrocessioni: le ultime tre di ciascun girone più le perdenti dei playout tra quartultima e quintultima di ciascun girone più la perdente dello spareggio tra le due vincitrici.

Negli spareggi tra squadre dello stesso girone (semifinali e finali playoff, playout), in caso di parità dopo i supplementari vale il piazzamento in campionato.
Negli spareggi tra squadre di gironi diversi (quello che oppone le vincenti dei playout), in caso di parità dopo i supplementari si va ai calci di rigore.


GIRONE A

PROMOSSE IN PRIMA DIVISIONE: Treviso, San Marino
PLAYOFF: Rimini (6°)-Cuneo (3°), Virtus Entella (5°)-Casale (4°). Finali il 3 e il 10/6
PLAYOUT: Lecco (17°)-Mantova (16°). Finali il 3 e il 10/6
RETROCESSE IN SERIE D: Montichiari, Sambonifacese, Valenzana


GIRONE B

PROMOSSE IN PRIMA DIVISIONE: Perugia, Catanzaro
PLAYOFF: Paganese (6°)-Vigor Lamezia (3°), Aprilia (4°)-Chieti (5°). Finali il 3 e il 10/6
PLAYOUT: Neapolis Mugnano (18°)-Vibonese (17°). Finali il 3 e il 10/6
RETROCESSE IN SERIE D: Isola Liri, Ebolitana, Celano.