Autore Topic: La Lazio e i mass media  (Letto 161198 volte)

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Offline Matita

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Re:La Lazio e i mass media
« Risposta #1000 : Venerdì 5 Novembre 2010, 13:51:38 »
aragozzini mi ricorda Verne , la tartaruga della gang del bosco. Ce manchava solo che diceva "mi pizzica la coda" , poi era perfetto.


Si er papa te donasse tutta Roma
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Offline fiDelio

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Re:La Lazio e i mass media
« Risposta #1001 : Venerdì 5 Novembre 2010, 14:13:35 »
Me lo figuro Lotito alla palla... "comprooo".... "vendooo"... "monte mariooo"....

a di ca.....
#Liberate I Laziali

"Ancora date retta a quegli stronzi dei giornalisti?"

"Se un giorno dovessi fare un trapianto di cervello, vorrei quello di un giornalista sportivo. Perché so che non è mai stato usato"

Offline MagoMerlino

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Re:La Lazio e i mass media
« Risposta #1002 : Venerdì 5 Novembre 2010, 15:00:31 »

Qui non è che gliele abbia mandate a dire, d'accordo con Di Canio al 100%.
Poi se c'è altro, non posso esprimere giudizi, non avendolo visto. Ma fino qui.....
Odio perdere più di quanto ami vincere

#liberalaLazio

Siamo realisti, esigiamo l'impossibile.

"se te senti la forza necessaria spalanca l'ale e viettene per l'aria: se nun t'abbasta l'anima de fallo io seguito a fa l'Aquila e tu er gallo"

Offline robylele

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Re:La Lazio e i mass media
« Risposta #1003 : Venerdì 5 Novembre 2010, 15:05:29 »

Aragozzini.. Grillo, nel famoso sketch di Sanremo 87, lo descrisse mi pare come uno con la faccia di posteggiatore bulgaro.

Non ho ancora potuto vedere la puntata di ieri, quindi senza farmi condizionare da quello che sentirò, vi dico che non é antipatico.
e' tra i migliori tifosi della magggica che ho mai conosciuto.

'Vista da fuori questa nuova proprieta' Usa non mi intriga affatto. Troppe percentuali, troppi discorsi, troppi fogli'.
Luciano Spalletti
15 Aprile 2011

Offline Matita

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Re:La Lazio e i mass media
« Risposta #1004 : Sabato 6 Novembre 2010, 15:38:57 »
di Gabriele De Bari
ROMA (6 novembre) - Rischia di essere un derby televisivo, più che vissuto sugli spalti. I dati dicono questo e fanno una certa malinconia. Mai, negli ultimi 15 anni, con una delle 2 formazioni in lotta nelle posizioni di vertice, la sfida aveva fatto segnare un numero tanto basso di spettatori. Fino a ieri, infatti, sono stati acquistati poco più di 49 mila tagliandi. Così divisi: oltre 33 mila da parte laziale, abbonati compresi, quasi 16 mila da parte romanista. Con la Lazio primatista (e vi rimarrà a prescindere dal risultato) era logico attendersi una maggiore partecipazione del popolo biancoceleste alla partitissima dell’Olimpico. Invece, quasi un terzo dello stadio rimarrà vuoto. Ci sono almeno 3 motivi che possono spiegare il tiepido andamento delle vendite: la crisi ormai profonda e insanabile dei rapporti tra i tifosi e il presidente Lotito, il caro prezzi che stride pesantemente con la difficoltà economica generale (una Monte Mario costa 110 euro), la ridotta capienza della Tevere, decisa per motivi di sicurezza.


GDB , questo ancora non perde e gia' sta a rosica' !

Solo 50 mila presenze....solo..

50 mila presenze con le varie restrizioni sono ORO !
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paoletto

Re:La Lazio e i mass media
« Risposta #1005 : Sabato 6 Novembre 2010, 16:11:12 »
anche questi articoli sono malinconici

Offline Fraplaya

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Re:La Lazio e i mass media
« Risposta #1006 : Sabato 6 Novembre 2010, 17:58:50 »
di Gabriele De Bari
ROMA (6 novembre) - Rischia di essere un derby televisivo, più che vissuto sugli spalti. I dati dicono questo e fanno una certa malinconia. Mai, negli ultimi 15 anni, con una delle 2 formazioni in lotta nelle posizioni di vertice, la sfida aveva fatto segnare un numero tanto basso di spettatori. Fino a ieri, infatti, sono stati acquistati poco più di 49 mila tagliandi. Così divisi: oltre 33 mila da parte laziale, abbonati compresi, quasi 16 mila da parte romanista. Con la Lazio primatista (e vi rimarrà a prescindere dal risultato) era logico attendersi una maggiore partecipazione del popolo biancoceleste alla partitissima dell’Olimpico. Invece, quasi un terzo dello stadio rimarrà vuoto. Ci sono almeno 3 motivi che possono spiegare il tiepido andamento delle vendite: la crisi ormai profonda e insanabile dei rapporti tra i tifosi e il presidente Lotito, il caro prezzi che stride pesantemente con la difficoltà economica generale (una Monte Mario costa 110 euro), la ridotta capienza della Tevere, decisa per motivi di sicurezza.


Quando si parla di malafede del giornalismo, questo e' un esempio lampante!

Un giornalista non puo' non saper fare due calcoli: 49000 - le restrizioni della tevere - la montemario che e' sempre stato l'ultimo settore a riempirsi, vuol dire aver venduto tutti i tagliandi REALMENTE a disposizione.

La verita' e' che la tessera del tifoso prima, e le restrizioni over 60, solo donne e under 14 poi, hanno scavato il vero solco tra le 50.000 presenze e il tutto esaurito.
Imho
"l'attacco fa vendere i biglietti, ma la difesa fa vincere le partite" (V.Lombardi)

zorba

Re:La Lazio e i mass media
« Risposta #1007 : Domenica 7 Novembre 2010, 10:22:20 »
(Il Fatto Quotidiano 07.11.2010)

Inferno o paradiso? Verdetto da derby


OGGI ALLE 15, LAZIO-ROMA: MISURE DI SICUREZZA ALTE E NERVOSISMO RECIPROCO

(di Luca De Carolis)

A Trigoria hanno riscoperto le provocazioni da derby, perché quando l'avversario è in cima alla classifica e ha 10 punti in più è l'ora delle vecchie astuzie. Lo specchio di Lazio-Roma di oggi, oltre alle speciali misure di sicurezza e al probabile tutto esaurito, sono le parole alla vigilia di Ranieri. Il tecnico è passato dal consueto aplomb a promesse da curvarolo: “La Lazio è un fuoco di paglia? Problemi loro, in ogni caso cercheremo di darle fuoco”. E ancora: “La paura della Lazio è perdere con noi, per questo avranno più pressione. E comunque tra Lazio e Roma non c’è divario”. Curaro per portare la gara sul piano dei nervi, perché numeri e segnali dicono Lazio. Un compressore silenzioso, che ha macinato punti e avversari con un calcio pratico e geometrico. Una squadra solida e affidabile, proprio come quel Reja che l’ha plasmata. Consapevole che “questo è il derby più importante della mia carriera”. Ma freddo abbastanza per guardare lungo: “La classifica è importante”.

PERCHÉ sfottere i cugini dopo una vittoria è il paradiso del tifoso, ma per completare un miracolo bisogna sempre guardare al futuro. Reja crede nella Lazio capolista: “Possiamo mettere sotto ogni avversario”. Quello di oggi pare in timida ripresa. Le vittorie con Lecce e Basilea hanno ridato punti e fiato a una Roma che imbarca gol senza sosta (12) e segna meno del previsto (9). Una barca sempre in bilico tra naufragio e arrembaggio. Per giunta, orfana di tanti protagonisti. Ranieri ha limitato un po’ i danni, recuperando all’ultimo minuto Burdisso in difesa, reduce da una botta presa a Basilea. Convocati a sorpresa anche Pizarro e Brighi, più che altro per fare gruppo. Ma gli assenti pesano: soprattutto se il primo della lista è Totti, squalificato. In settimana il numero dieci ha giocato da bordo campo: “Vince la Lazio 1 a 0 con un rigore di Floccari”. Ovvero, il centravanti che nell’ultimo derby sparò addosso a Julio Sergio il penalty del possibile raddoppio laziale, spalancando le porte alla rimonta romanista. Rocchi ha risposto a tono: “La Roma è favorita dall’assenza di Totti”. Un tema che ha tenuto banco nelle radio capitoline, dove i laziali hanno rievocato per scaramanzia i tanti derby vinti dai giallorossi senza il fantasista. Assieme a lui, rimarranno a guardare Juan, perno di una difesa troppo spesso in sofferenza e Taddei, unico, vero esterno offensivo della Roma. Ranieri pensa di ovviare con un classico 4-4-2, con Vucinic e Borriello a fare coppia in avanti e Menez sulla sinistra. Molte speranze giallorosse passeranno dai piedi del francese, splendido anarchico. Capace di seminare il panico a suon di finte come di finire ai margini della gara. Dall’altra parte, Reja dovrà rinunciare al difensore Biava, squalificato: al suo posto, Stendardo. Per il resto, formazione e atteggiamento confermati. Spazio quindi al 4-3-1-2, con Floccari e Rocchi (favorito su Zarate) in avanti ed Hernanes a inventare gioco sulla trequarti. Brasiliano nel passaporto e nella tecnica, l’ex del San Paolo è il puntuale faro della Lazio che corre senza fermarsi. Merito anche della seconda difesa del campionati. In 10 gare da allenatore Reja non ha mai battuto la Roma, mentre dal suo rientro in Italia nel 2007, Ranieri non ha mai perso contro la Lazio. Curiosità, prima che parli il campo. Dove il passato non gioca.

zorba

Re:La Lazio e i mass media
« Risposta #1008 : Martedì 9 Novembre 2010, 09:16:09 »
(Il Fatto Quotidiano 09.11.2010)

(AUTO) LECCA LECCA

So’ Lotito modestamente

Autolecchino del presidente della Lazio Claudio Lotito, intervistato dal “Corriere della sera” alla vigilia del derby di domenica: “Io penso di rappresentare bene il carattere delle regioni che ho nel sangue. Di buon cuore come i laziali, permaloso e ospitale come gli umbri, orgoglioso e di parola come i calabresi, tenace come gli abruzzesi, dedito al lavoro come i marchigiani, profondo come i pugliesi”. (Nella bella intervista di Alessandro Capponi c’è anche uno spaccato della casta dei biglietti gratis: “A Villa San Sebastiano va avanti per tutto il pomeriggio la processione di commessi di potenti che vengono a ritirare i tagliandi della partita. Fax della Camera, autisti, scorte: tutti, arrivano e ripetono: “Devo ritirare una busta per...”. Seguono cognomi noti (Antinori, La Russa), o altri di studi legali e appartenenti alle forze armate”.




OGNI MALEDETTA DOMENICA

CHE FAI, MI CACCI?

Gasperini allontanato dal Genoa di Preziosi Certe volte il pallone somiglia alla politica

(di Oliviero Beha)

Prima le donne, e i motori, poi i bambini o quelli che si comportano come tali. Mentre frana la politica mignottocratica insieme all’Armeria pompeiana dei Gladiatori, buone notizie da Parigi, per la scherma italiana al femminile, e il fatto che non ci stupisca non deve togliere loro nulla. E buone notizie da San Diego, dove la cosiddetta Italia “rosa” della racchetta (orrendo, ormai: e se cambiassimo i colori?) si è tolta l’ennesima soddisfazione vincendo la terza Fed Cup. Per i motori del tradizionale binomio conversativo meglio se romagnolo, la faccenda brasiliana della Formula 1 si è tinta di un giallo psicologico. Se i due della Red Bull, Vettel e Webber, che hanno appena aggiudicato il Mondiale costruttori al loro marchio di fabbrica un anno e mezzo fa sbertucciato dagli addetti ai livori (qualcuno se lo ricorda?), corrono anche l’ultimo Gran Premio ognuno per conto suo e Dio per Alonso, davvero è assai probabile che vinca la Ferrari dello spagnolo, del Cordero di Montezemolo e dell’italo-canadese assai in voga. Finora hanno guerreggiato in libertà –di scuderia- assai di più (per dire) di Berlusconi e Fini, e si è visto il risultato. Di fronte alla prospettiva del terzo che gode –sarà una metafora politica anche questa? boh!!!-, i due vice di Alonso in classifica appronteranno una tattica comune oppure no? Roba per arabi, ad Abu Dabi, basta aspettare...

Nel frattempo classifica cortissima nel calcio italiano dei lunghi coltelli. Un’altra metafora? Ma no, suvvia: all’Olimpico per il derby poco mancava che un 26enne splendidamente incensurato riuscisse a far entrare 20 cm di lama, fatti salvi i botti, i petardi, gli incidenti e i feriti, naturalmente, vissuti ormai come una rubrica mediatica e quindi senza particolare scandalo, magari neppure ricordando che questo derby si è giocato di pomeriggio perché di sera “sarebbe stato troppo rischioso”. Di sera passava un bel bazooka, o un ogiva, un razzo o qualcosa del genere tipo anni ’70 dell’infermiere del Policlinico Umberto I, Daniele Pifani…

La Lazio perde ma non è merito di Totti
NEL FRATTEMPO la Roma ha vinto con merito il derby perché voleva vincerlo, mentre la Lazio semplicemente non voleva perderlo, e il fatto di rimanere comunque in testa l’ha debilitata invece che rasserenarla. L’assenza di Totti come spiegazione del maggior furore romanista mi convince fino a un certo punto. Anche da fuoriclasse ormai del subbuteo impegna la marcatura di un difensore e mezzo, a volte due, e libera gli altri. Se si distraggono, li può punire. Quindi, calma a semplificare. In più la callipigia Lazio ha avuto solo un colpo di fortuna con la traversa di Simplicio, un nome da Dialoghi dei
Massimi Sistemi, subito pareggiata dal palo preso da Foggia. Non era giornata,
ha pagato dazio e non ha avuto un rigore solare e perfino “legale” ,tenendo insieme la differenza d’orario. E quanto a rigori, domenica e sabato almeno discutibili in fatto di decisioni arbitrali, tanto per cambiare. Comunque classifica corta, organico che non sembra mai bastare a nessuno, sia l’Inter,il Milan,la Juve ecc., troppi impegni e troppa consunzione.Tra il logorio del calcio moderno e lo stress da denaro, consola che Leandrino Greco, prodotto del vivaio romanista, contribuisca a cambiare la cosiddetta inerzia del derby, dimostrando una volta di più che l’unica è ridurre le spese dei campioni, potenziare seriamente i vivai e rigenerare un minimo il pallone, altrimenti bucato come e più di tutto il resto.

Azzardo una previsione, giacché domani si rigioca per recuperare tempo e turni: la classifica rimarrà ancora abbastanza a lungo corta, più degli altri anni, perché l’impressione è di un’usura insopportabile dei calciatori. Troppo, e male. Prendete il Milan, che qualcuno ha visto trionfante su un Bari in frantumi mentre l’Inter arrancava: stava per farsi raggiungere persino da una squadra sventata e squilibrata come è oggi quella di Ventura, e altri l’avrebbero punito per gli errori in attacco. Quindi la più affidabile resta la Lazio che però è a termine. E a domino: Lazio allenata da Reja, cacciato da De Laurentiis al Napoli perché “allenatore di categoria”. Reja che ha sostituito in corsa Ballardini che nell’estate 2009 aveva inopinatamente preso il posto di Delio Rossi, a lungo ottimo timoniere della Lazio. Rossi che guida il Palermo, Palermo che batte il Genoa allenato da tempo e con soddisfazioni e qualità da Gasperini, che quindi viene cacciato-ieri- per essere sostituito da Ballardini. Chi è il memorabile autore di tale scelta? Il presidente del Genoa, Preziosi, che si è svenato in estate per comprare questo mondo e quell’altro e adesso, non potendo cacciare i giocatori, caccia il tecnico. E’ un po’ come se la politica non potendo cacciare se stessa fingesse un gioco dell’oca per gli elettori gonzi, che continuano comunque a tifare…


Pensare che Preziosi si era fatto avanti nell’estate del 2002 per prendere la Fiorentina, ma venne battuto in breccia da Diego Della Valle, come ho già raccontato qui. E sull’appuntamento che Dieguito mi aveva unilateralmente fissato a Firenze venerdì scorso poco, pochissimo da dire. In due parole e per non deludere gli interessati, semplicemente questo. Riconfermo pienamente tutto quello che ho detto/scritto nei miei video e nei miei articoli. Resta il problema dell'incontro, o dibattito, o "duello" con Della Valle. Anche sulle modalità di esso ho già scritto su queste colonne. Ribadisco che sono pronto a incontrare il super imprenditore marchigiano in salsa fiorentina in pubblico, cioè in tv nei programmi che lui abitualmente frequenta, da Vespa, Santoro, Floris e naturalmente anche da Vinci a "Matrix". Questo perché il pubblico, di tifosi, di fiorentini, di tifosi fiorentini e sopratutto di italiani che conoscono la ben sagomata figura di imprenditore internazionale di Della Valle, hanno diritto a sentire le cose con le loro orecchie, senza filtri di stampa, neppure il mio se non in un contraddittorio.

Un duello mancato, una nuova proposta

ESATTAMENTE quello che il Dieguito di cui sopra non vuole. E difatti venerdì scorso non ha fatto un incontro pubblico, non ha concordato con me per logistica e buona educazione il dove e il quando dopo avermi pubblicamente "sfidato", non mi ha detto chi sono i suoi padrini (se indica Montezemolo io indico Roberto D'Agostino..., lo giuro), addirittura ha spaccato il sindacato toscano dei giornalisti scegliendo lui "questo sì, questo no". Non pago, lo zapatero italiano si è anche lasciato sfuggire nella "lite" con Prandelli (chi mente sulla disponibilità alla Juventus del tecnico,lui o Claudio Cesare? Gli hermanos Della Valle o Bettega?) che lui, il Patron, lo ha "sistemato" in Nazionale da Abete, fratello di Abete e in cordata con lui stesso, Montezemolo e tutto il loro “charme” (è un Fondo…). Ohé, roba forte, come quella della sua delocalizzazione in Cina delle scarpe (ne parliamo,dopo che ha sempre negato?) oppure della vicenda Centro Sportivo a Incisa con tanto di amministratori locali forse utili alla chiarezza... oppure la storia della Cittadella a Castello, meglio se carte giudiziarie alla mano. Di tutto questo niente.

entrate, le uscite in viola

Ha detto solo di aver speso qualcuno riporta 150 altri 170 milioni di euro per la Fiorentina. Nella voce "uscite". E in quella "entrate"? Ci fa vedere tutto, Cavaliere? Leggiamo insieme i libri mastri, con il rispetto che Le debbo. Aspetto dunque con pazienza e immutata fiducia. E ringrazi Mutu, dia retta…

CiPpi

Re:La Lazio e i mass media
« Risposta #1009 : Martedì 9 Novembre 2010, 10:26:32 »
fateme sape' quando guidone finisce l'editoriale che oggi non si puo' sentire.

Offline fish_mark

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Re:La Lazio e i mass media
« Risposta #1010 : Martedì 9 Novembre 2010, 10:30:35 »
fateme sape' quando guidone finisce l'editoriale che oggi non si puo' sentire.

ha citato Filisetti?
un uomo di una certà mi offriva sempre olio canforato, spero che ritorni presto l'era del cinghiale biancoazzurro
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Offline CeiZanettiGarbuglia

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Re:La Lazio e i mass media
« Risposta #1011 : Martedì 9 Novembre 2010, 10:35:22 »
fateme sape' quando guidone finisce l'editoriale che oggi non si puo' sentire.
E' colpa di Lotito!!! non so cosa, ma è colpa sua!!!  ;D
Non sono tifoso di una squadra, sono Laziale!

Offline LaLazioMia

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Re:La Lazio e i mass media
« Risposta #1012 : Martedì 9 Novembre 2010, 10:37:20 »
fateme sape' quando guidone finisce l'editoriale che oggi non si puo' sentire.

Non è la prima , ne' sarà l'ultima . Gli è ripresa la polarizzazione.
Citazione"Qui se non si trova qualcuno che decide di portare in tribunale Lotito, accusandolo di "qualcosa", non si viene a capo di nulla. Purtroppo."
Chi lo ha scritto? Cairo? La gazzetta?
No, MM il moderatore.

bak

Re:La Lazio e i mass media
« Risposta #1013 : Martedì 9 Novembre 2010, 10:39:43 »
(Il Fatto Quotidiano 09.11.2010)
consola che Leandrino Greco, blah blah blah

leandrino ? leandrino ?, leandrino ?

solo da questo dettaglio si capisce per chi parteggia questo giornale.
Mortacci vostra, per esteso e ben visibile.

zorba

Re:La Lazio e i mass media
« Risposta #1014 : Martedì 9 Novembre 2010, 13:09:15 »
Un brevissimo flash, simpatico, visto ieri su raitre.

Facendo zapping mi sono imbattuto in un servizio che parlava della caccia ai lupi o alle volpi, credo, esercitata con le aquile 'addestrate' se non erro in Mongolia.

Ho fatto in tempo a vedere solo le scene finali.

Alla fine del servizio, rientrando in studio e commentando le immagini appena viste, il conduttore Massimiliano Ossini ha fatto osservare simpaticamente che questo servizio era stato forse scelto dagli autori per una 'piccola' rivalsa nei confronti dei colleghi tifosi riommici, dopo il derby di domenica (sia lui che Sveva Sagramola hanno sorriso a questa battuta).

Piccoli segnali, ma importanti!  ;D ;D ;D ;D


Offline borges

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Re:La Lazio e i mass media
« Risposta #1015 : Martedì 9 Novembre 2010, 13:14:53 »
leandrino greco giovane di 24 anni.....
all'età sua me ne ero incollati pochi di blocchetti..
Alla Sensi consiglio un Aulin (S.Siviglia)
Bisogna rinunciare al consenso per la legalità (C. Lotito)
è il calcio pulito, baby (centurio)

Offline borges

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Re:La Lazio e i mass media
« Risposta #1016 : Martedì 9 Novembre 2010, 13:16:04 »


magari ce spiegasse perchè s'è scordato per anni di mia martini........
Alla Sensi consiglio un Aulin (S.Siviglia)
Bisogna rinunciare al consenso per la legalità (C. Lotito)
è il calcio pulito, baby (centurio)

Offline gazzaladra

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Re:La Lazio e i mass media
« Risposta #1017 : Martedì 9 Novembre 2010, 13:16:48 »
che dice Guidone?
Non chi comincia...ma colui che persevera.

Offline Matita

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Re:La Lazio e i mass media
« Risposta #1018 : Martedì 9 Novembre 2010, 13:18:25 »
che dice Guidone?

provo a indovinare:

la societa' non puo'
la societa' non deve

ecc..ecc....
Si er papa te donasse tutta Roma
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CiPpi

Re:La Lazio e i mass media
« Risposta #1019 : Martedì 9 Novembre 2010, 13:22:42 »
che dice Guidone?
provo a indovinare:

la societa' non puo'
la societa' non deve

ecc..ecc....

quasi...

La societa' deve....
La societa' deve....
La societa' deve....
La societa' deve....
La societa' deve....
La societa' deve....
La societa' deve....
La societa' deve....
La societa' deve....
La societa' deve....
La societa' deve....
La societa' deve....
La societa' deve....
La societa' deve....
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La societa' si ha fatto l'iniziativa di Olimpia per avvicinare i tifosi pero' deve...
La societa' deve....
La societa' deve....
La societa' deve....
La societa' deve....
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