Autore Topic: La Lazio e i mass media  (Letto 155007 volte)

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Offline borges

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Re:La Lazio e i mass media
« Risposta #580 : Sabato 18 Settembre 2010, 20:15:41 »
colgo l'occasione per salutare il mio cronista prefirito... : dija!!!

luca te seguo sempre...
sei un mito
anche in mezzo al traffico

 8)
Alla Sensi consiglio un Aulin (S.Siviglia)
Bisogna rinunciare al consenso per la legalità (C. Lotito)
è il calcio pulito, baby (centurio)

Offline Eagles71

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Re:La Lazio e i mass media
« Risposta #581 : Domenica 19 Settembre 2010, 00:02:01 »
Qualcuno dica a sky, rai e c. che la Lazio stasera è prima in classifica, grazie.
Pare che la florentia abbia perso da sola...
il razzismo ci fa schifo, Forza Lazio è il nostro tifo!

paoletto

Re:La Lazio e i mass media
« Risposta #582 : Domenica 19 Settembre 2010, 15:06:42 »
Lo sapremo già da domani
Non vedo l'ora di leggere l'indignato editoriale di Vocalelli
autoconsiglio: dormi e magna tranquillo Paolè;
Ecco come comincia oggi l'articolo in question sul corriere:
Citazione
Determinato, grintoso, schietto, con gli occhi fermi, verso i giornalisti. Questo il Claudio Ranieri  visto ieri in conferenza stampa, a dirla tutta una conferenza stampa atipica, il Mister non ha concesso di fargli domande, il suo è stato un monologo

zorba

Re:La Lazio e i mass media
« Risposta #583 : Domenica 26 Settembre 2010, 18:55:18 »
Ennesima riprova che tra la Lazio e i mass media non corre buon sangue.

Nei commenti post 5^ giornata di campionato, negli studi di mediaset premium, gigantografia dal titolo 'Roma capitale' e le foto di wcnic e Maurito.

Mi spiegate il senso di tutto ciò?!?  >:D >:D >:D >:D

Offline borges

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Re:La Lazio e i mass media
« Risposta #584 : Lunedì 27 Settembre 2010, 12:55:42 »
pieretti......
Alla Sensi consiglio un Aulin (S.Siviglia)
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Offline Skorpius

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Re:La Lazio e i mass media
« Risposta #585 : Lunedì 27 Settembre 2010, 13:08:52 »
pieretti......

Ho sentito che oggi alle radio ne accennavano.. che è successo?
La gente dice che sono cattivo, ma in verità ho il cuore di un bambino: lo tengo in un barattolo, sul comodino.

TD

Re:La Lazio e i mass media
« Risposta #586 : Lunedì 27 Settembre 2010, 13:28:45 »
Ennesima riprova che tra la Lazio e i mass media non corre buon sangue.

Nei commenti post 5^ giornata di campionato, negli studi di mediaset premium, gigantografia dal titolo 'Roma capitale' e le foto di wcnic e Maurito.

Mi spiegate il senso di tutto ciò?!?  >:D >:D >:D >:D

la rioma batte l'Inter e la Lazio la raggiunge.
Una specie de rasoio bilama, insomma...

Offline Andre

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Re:La Lazio e i mass media
« Risposta #587 : Lunedì 27 Settembre 2010, 13:48:07 »
e non si trova na cacchio de foto del nuovo pulmann della squadra ?

m'è passato quasi sopra mercoledì sera dopo la partita ... "ignorante" assai, fico!
da qualche parte la Lazio è in vantaggio (V.)

Offline Eagleman

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Re:La Lazio e i mass media
« Risposta #588 : Lunedì 27 Settembre 2010, 13:54:49 »
Sull'edizione nazionale del trigorriere :

Juve ::)  a tutto Krasic
Lazio e Napoli  :-[ : si


quel si significa : SI, NON COMPRERO' PIU' QUESTO GIORNALE


 
9/01/1900  24/09/1958  12/05/1974  21/06/1987  19/05/1999  27/08/1999  14/05/2000  26/05/2013

TD

Re:La Lazio e i mass media
« Risposta #589 : Lunedì 27 Settembre 2010, 14:01:47 »
(Dal sito lazialità.it)

MANGIA, PREGA, AMA. 30 SECONDI NON ROVINANO DUE ORE DI FILM


Ho letto critiche che lo massacrano come se fosse uno dei peggiori film della storia del cinema...

Offline Eagles71

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Re:La Lazio e i mass media
« Risposta #590 : Lunedì 27 Settembre 2010, 14:07:35 »
Ho visto la Ds (gen. non la guardo quasi mai al contrario di controcampo che non ho mai visto) e non mi volevo perdere la puntata con noi primi in classifica.
Ebbene belle parole della Ferrari,la conduttrice, e di Collovati "non mi sorprende il primo posto perchè hanno un grande organico e Bagni che ha chiamato Hernanes Campione assoluto.
Di contro il "povero" zazzeroni ha invece ripetuto che sarà un fuoco di paglia ed ha infilato una serie di luoghi comuni da voltastomaco per un Laziale, es Zarate non la passa mai, chi sta fuori diventerà un problema, Lotito è meglio che stia zittoetc...
Tra l'altro era evidente il suo rosicamento tanto che pareva più lampadato del solito....
il razzismo ci fa schifo, Forza Lazio è il nostro tifo!

Offline fish_mark

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Re:La Lazio e i mass media
« Risposta #591 : Lunedì 27 Settembre 2010, 14:09:20 »
Ho letto critiche che lo massacrano come se fosse uno dei peggiori film della storia del cinema...

Ti piace Maltese eh? Buongustaio!
un uomo di una certà mi offriva sempre olio canforato, spero che ritorni presto l'era del cinghiale biancoazzurro
STURM UND DRANG
Ganhar ou perder, mas sempre com democracia

CiPpi

Re:La Lazio e i mass media
« Risposta #592 : Lunedì 27 Settembre 2010, 16:25:13 »
Ho letto critiche che lo massacrano come se fosse uno dei peggiori film della storia del cinema...

OT
per quello che 30 secondi non lo rovinano.

e' gia' rovinato di suo. bene cosi, del resto non potevano certo metterli in un film che non fosse di merda.  O0

FOT

Offline aquilafelyx

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Re:La Lazio e i mass media
« Risposta #593 : Lunedì 27 Settembre 2010, 21:28:57 »
nel TG1 stasera una bella intervista di Donatella Scarnati a Lotito , belle immagini di fine Chievo-Lazio con i giocatori sorridenti e l'Aquila che vola prima di Lazio-Milan,

il Lotito pensiero: non esaltiamoci, il gruppo è più importante del singolo, continuiamo così :)

   
M'illumino di Lulic

Bajo las águilas silenciosas, la inmensidad carece de significado.


Chi ha paura di perdere non merita di vincere

paoletto

Re:La Lazio e i mass media
« Risposta #594 : Lunedì 27 Settembre 2010, 21:41:09 »
nel TG1 stasera una bella intervista di Donatella Scarnati a Lotito , belle immagini di fine Chievo-Lazio con i giocatori sorridenti e l'Aquila che vola prima di Lazio-Milan,

il Lotito pensiero: non esaltiamoci, il gruppo è più importante del singolo, continuiamo così :)

 
l'ho visto di sfuggita ed ho visto solamente gli ultimi stralci dell'intervista; ha detto qualcosa di positivo ed appassionato verso i tifosi

Offline Matita

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Re:La Lazio e i mass media
« Risposta #595 : Lunedì 27 Settembre 2010, 22:39:38 »
Titolo (che sembra un virgolettato...)

Rinnovi di Radu e Muslera? Abbiamo la situazione in pugno, mancano solo le firme..."



Testo (virgolettato)
Il rinnovo di Radu: "Ne abbiamo già parlato in estate con Becali in estate, a breve ci metteremo seduti a trattare..."


tutto normale ???
Si er papa te donasse tutta Roma
E te dicesse lassa anna’ chi t’ama
 je diresti:  Si sacra corona
Val piu’ l’opinione mia che tutta Roma

Vulgus veritatis pessimus interpres.
Lotito deve fa' come dico io (quito cit.)

Offline Matita

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Re:La Lazio e i mass media
« Risposta #596 : Martedì 28 Settembre 2010, 17:54:20 »
resta da appurare il perché non si fa quella telefonata con la parola FIRMO.
E' un dettaglio, dipendente non dalla tua volontà e neanche da quella del presidente.
Il mondo è molto complicato, ahinoi.

Sul progetto tanto richiesto, una Lazio da posizioni alte, che sembra essere partito peraltro, ne riparliamo con più calma ad autunno inoltrato. Di solito si attende il responso del campo.

In attesa dell'autunno , siamo per ora primi. Bel gioco , ottimi calciatori , panchina di livello.
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Offline Matita

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Re:La Lazio e i mass media
« Risposta #597 : Martedì 28 Settembre 2010, 20:28:49 »
In principio fu il latte. Era il periodo glorioso e opulento di una Lazio vittoriosa in Italia e in Europa, gli anni dello striscione in curva sud che recitava “Cragnotti comprate Sensi”, degli acquisti lampo di Vieri e Stankovic mentre Giuseppe Giannini giocava la sua partita di addio al calcio in un clima esagitato.
I tifosi della roma, inviperiti dal predominio sportivo ed economico della Lazio, decisero di boicottare i prodotti legati al conto in banca del Patron Sergio Cragnotti.
E allora: niente colazione con il latte della Centrale e via per sempre dalle dispense la passata di pomodoro e i sottaceti Cirio. No pasaran! All’uomo Del Monte che diceva “sì!”, l’uomo del lupo (e del bruco) rispondeva “aho! Maddeche!”.
Con una presa di posizione figlia dei conti della serva, i romanisti si trasformarono in novelli no-global sperando che tale boicottaggio arginasse la corazzata biancoceleste.
Una trovata un po’ fragile, magari simpatica ma di corto respiro. Come voler risollevare le sorti di una società con una colletta, magari al Sistina e col cappello in mano.
Poi il vento cambiò, per la gioia dei bar e dei negozi di alimentari, e i romanisti non hanno più sentito il fremito della sovversione.
Ma dieci anni dopo rieccoci qua, con la predisposizione al sabotaggio ancora viva nel temperamento del tifoso giallorosso, fomentato dal tam tam delle radio e dall’accessibilità low cost ad internet. SPQR? No, ADSL?, Sì!
Cosa è successo? Cosa ha risvegliato dal torpore una suscettibilità evidentemente latente?
Il volo dell’aquila nella notte dell’Olimpico prima di Lazio-Milan ha causato parecchie notti insonni e spiazzato le milizie romaniste toccando un nervo da sempre scoperto, quello collegato alla tradizione e al senso di appartenenza.
L’aquila è un animale maestoso, libero, fiero; ed è Nostro, legato a filo doppio alla nascita della Società Sportiva Lazio: in un giorno preciso (il 9 gennaio 1900) e in un luogo rintracciabile su una cartina, Piazza della Libertà, Roma. Esattamente ciò che loro non hanno mai avuto.
Un simbolo di cui non ci si può impossessare, che non si può alterare e che affonda le sue radici lontano nel tempo: il prestigio e l’autorevolezza dell’Impero Romano, della Roma Caput Mundi di cui si sentono comicamente gli eredi. Come se, nel calcio, ciò costituisse un valore.
Non solo, l’aquila in sé è un’immagine che affascina e ‘spacca’, lascia sgomenti e lancia un messaggio positivo, non trasformabile. L’aquila è solitaria, sicura di sé, nobile e libera. E non ha bisogno di stare in un branco. Per l’aquila i numeri non contano. L’aquila piace a tutti e non mette paura. Roba da gonfiarsi il petto.
E’ buffo che sia stato proprio Claudio Lotito, in 110 anni di storia (con la sola, lodevole eccezione del giorno del festeggiamento del centenario) ad aver concretizzato un’idea semplice, un’iniziativa che insaporisce di folclore e suggestione una partita di calcio e annoda le anime e i ricordi di chi attorno a quel simbolo ha costruito una passione e, perché no, uno stile di cui andare orgogliosi, malgrado le innumerevoli traversie.
L’eterna minoranza che si aggrega davanti al suo emblema e si accorge di possedere qualcuno, qualcosa di unico e intoccabile.
Claudio Lotito, quindi, per molti laziali (scioccamente) il totem della profanazione della lazialità, e per i romanisti il messia latinista fautore del ridimensionamento della Lazio negli ultimi, turbolenti anni di vacche magre e di lupi cattivi e arroganti. Proprio lui tira fuori dal cilindro il colpo di teatro. Et voilà!
Urge correre ai ripari. Subito. Con il ribaltamento di prospettiva, lo sgarbo goliardico, il colpo di coda.
Le strategie sono le stesse di sempre:
Totti è un ragazzo semplice e poco colto? Trasformiamolo in un personaggio genuino a suon di barzellette, vendiamo libri, diffondiamo il suo impegno nel sociale. In una parola: marketing.
Zeman è il coach che ha spezzato il cuore ai tifosi della Lazio? Ingaggiamolo noi e trasformiamolo in profeta del calcio pulito e spettacolare, dipingiamolo di giallorosso, facciamogli pubblicità e quello che è loro diventa nostro. Un idolo di cartapesta. Un colpo di scena.
La Lazio è nata prima? E’ la società più antica della Capitale? Bene, etichettiamoli come “burini”. Oggi, domani, dopodomani. E la bugia diventa verità. Propaganda.
E l’aquila? Come spennarla? Come ribadire la superiorità numerica e la voce grossa del popolo giallorosso? Facile, scegliamogli noi il nome! Abbiamo i mezzi per farlo.
E dunque, le radio ordinano, il passaparola infuria e i polpastrelli si armano: in poche ore i tifosi romanisti invadono il sito ufficiale della S. S. Lazio e il nome che loro hanno scelto sale al primo posto del sondaggio. Skeggia. Un nome da mascotte da profanare con una battuta, un nome su cui coniare uno slogan e metterlo in circolo. Anche se non fa ridere. Ma che importa? La propaganda può tutto anche con uno slogan senza inventiva, una filastrocca da tramandare, del tipo “Er go de turone era bbono!”
Ma questa volta la goliardia è una cartina di tornasole dietro la quale è in agguato il sentimento della paura.
La paura che il processo di colonizzazione del mondo messo in atto quotidianamente dall’ambiente giallorosso possa vacillare di fronte ad una trovata dal contraccolpo pubblicitario roboante.
L’aquila vola, i bambini la guardano, l’obiettivo la inquadra. L’aquila vince.
Ed è mille volte più forte e diretta di una sciarpetta che spunta dalla cima di una montagna, di una foto-bacheca fatta girare su facebook, di un marchio di telefonia mobile, di qualsiasi spettacolo casareccio che ‘proseguisce’.
Attenzione. I romanisti non possono cancellare l’aquila, possono solo sabotare un sondaggio per scegliere il nome e dissacrarlo.
Ma per farlo devono entrare in casa nostra e guardare quei colori del cielo, invidiarli, invidiare il simbolo regale che si contrappone a quello del lupo, animale minaccioso, aggressivo, legato ad incubi ancestrali, dal segno inequivocabilmente negativo.
I romanisti devono fingersi laziali. Un’umiliazione che nessun laziale, mai, accetterebbe.
Questione di igiene iconografica.
Claudio Lotito, forse inconsapevolmente, ha sancito l’umiliazione del tifoso romanista, ha messo a nudo la loro debolezza principale: il bisogno morboso di presenzialismo e l’inclinazione al sopruso, all’appropriazione indebita di una giurisdizione che appartiene anche a noi. Soprattutto a noi.
Il latte, il sugo, i burini, le forbici che scuciono lo scudetto. I romanisti pensano sempre e comunque ai laziali.
La Lazio, la sola esistenza dei laziali, di un esercito di persone che non si allineano ad una scelta di regime li destabilizza, li infastidisce, li rende deboli. Il bisogno di strillare, di offendere, di insultare si innesca a partire da un complesso di inferiorità a cui contrapporre la madre di tutti i falsi valori: la superiorità numerica, la logica e la retorica del branco.
I romanisti sono nati con un solo scopo: essere i soli in questa città, cancellare i laziali, tormentandoli, per conquistare il territorio, come in una partita di Risiko. Ma dopo 83 anni di scommesse perse anche i dadi si stancano. Non ci sono riusciti. Non ci possono riuscire. I laziali non mollano. Mai.
Perché Libera, Vittoria, Olimpia, qualunque sia il suo nome di battesimo, la nostra aquila volerà ancora nel cielo di Roma.
Sine die direbbe Lotito. L’aquila volerà librando le ali contro quel vento che forse sta cambiando di nuovo.



(cosmo cit.)


Si er papa te donasse tutta Roma
E te dicesse lassa anna’ chi t’ama
 je diresti:  Si sacra corona
Val piu’ l’opinione mia che tutta Roma

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Lotito deve fa' come dico io (quito cit.)

Anselazio

Re:La Lazio e i mass media
« Risposta #598 : Martedì 28 Settembre 2010, 20:44:00 »
Grandissimo Cosmo,
non essendo iscritto dellà colgo l'occasione per un plauso gigante alla sua disanima...
grande, grande e grande

Offline Breizh

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Re:La Lazio e i mass media
« Risposta #599 : Martedì 28 Settembre 2010, 20:49:18 »
Bravissimo, cosmo: uno di quelli che mi piacerebbe ritrovare QUI.