Autore Topic: La Lazio e i mass media  (Letto 160589 volte)

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bak

Re:La Lazio e i mass media
« Risposta #400 : Martedì 3 Agosto 2010, 19:15:50 »
Per piacere, basta con le guerre personali.

Offline WombyZoof

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Re:La Lazio e i mass media
« Risposta #401 : Martedì 3 Agosto 2010, 19:31:54 »
L'aradio è un prodotto. Chi fornisce lo spazio deve guadagnarci un tanto. Quanto costa un'ora al giorno di aradio? 10.000 Euro al mese? La vendo a 15.000 e me ne metto in sacca cinque. Arriva il RobCouto di turno, trova un par de finestrari che lo sponsorizzano per 20.000 Euro, compra lo spazio e a sua volta se ne mette in sacca 5.000. Naturalmente, toccherà avere un certo seguito, altrimenti agli sbonzo non gli conviene e te ne vai a casa. Come fai ad alimentare audience? Parlando delle maglie della Lazio del '32, oppure sparando cazzate a raffica sul mercato, sulla borza o su come se ggestisce na società de carcio?

il meccanismo è chiaro, ma la mia domanda resta senza risposta. come possono avere audience individui del genere, senza cultura, senza sarcasmo, attenzione ora la sparo grossa senza neanche la verve e il senso del grottesco involontario che può suscitare un marione che almeno quando la roma perde ti diverti a sentirlo blaterare di inverosimili complotti. attenzione, parlo di uno a cui avrei fatto chiudere la radio per incitamento alla violenza, era per fare un esempio.

 no, parlo proprio di questi poveretti senza arte nè parte, che friggono l'aria di parole vuote, con voci noiose ed annoiate, senza argomenti, senza linguaggio, senza tempi radiofonici, con ascoltatori che chiamano ed esordiscono con "alleura? tutto bbene? " e poi un vuoto chiacchiericcio e le solite improponibili cavolate su lotito che purtroppo qualcuno poi usa anche qui sopra per delegittimare le critiche motivate.
«Per un centimetro Beppe, per un centimetro»

Offline Matita

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Re:La Lazio e i mass media
« Risposta #402 : Martedì 3 Agosto 2010, 19:40:53 »
il meccanismo è chiaro, ma la mia domanda resta senza risposta. come possono avere audience individui del genere, senza cultura, senza sarcasmo, attenzione ora la sparo grossa senza neanche la verve e il senso del grottesco involontario che può suscitare un marione che almeno quando la roma perde ti diverti a sentirlo blaterare di inverosimili complotti. attenzione, parlo di uno a cui avrei fatto chiudere la radio per incitamento alla violenza, era per fare un esempio.

 no, parlo proprio di questi poveretti senza arte nè parte, che friggono l'aria di parole vuote, con voci noiose ed annoiate, senza argomenti, senza linguaggio, senza tempi radiofonici, con ascoltatori che chiamano ed esordiscono con "alleura? tutto bbene? " e poi un vuoto chiacchiericcio e le solite improponibili cavolate su lotito che purtroppo qualcuno poi usa anche qui sopra per delegittimare le critiche motivate.

Perche nella cultura, uno che parla in radio è uno che sa' .

Invece nella realta' è tutt'altro. bimbetti che guadagnano la pagnotta eseguendo gli ordini della direzione artistica. La stessa per entrambe le sponde. Che fa gli stessi giochi.

Tanto qualcuno che chiama e dice :" ehhh niente , come stai ? tutt'apposto? ionon mi abbono perche gnaa faccio".

Ecco sembrano prestampati.


Ultimamente chiamavano anche ultra70enni che raccontavano con dovizia le loro storie di Lazio. Mi facevano tenerezza ,perchè poi chiudevano col solito commentino di lotito.
Deve fare cosi , deve comprare quello la. Tutto ripetuto da almeno 3 anni tutti i giorni.
Nel frattempo il cronista assecondava cercando di chiuderlo prima possiblie.


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Offline Eagles71

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Re:La Lazio e i mass media
« Risposta #403 : Martedì 3 Agosto 2010, 23:52:52 »
...intanto nella consueta mezz'ora dedicata al calciomercato delle 23:00 su skysport24 nemmeno un cenno su Hernanes e Boateng, buon segno allora!
il razzismo ci fa schifo, Forza Lazio è il nostro tifo!

Offline Matita

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Re:La Lazio e i mass media
« Risposta #404 : Mercoledì 4 Agosto 2010, 08:22:18 »
Interessante l’editoriale di Mauro Mazza pubblicato oggi (3 agosto) sul Corriere dello Sport, che alimenta spunti di riflessione circa il momento di malessere che si respira da qualche tempo nella Lazio. Nonostante le operazioni di mercato in via di definizione in questi giorni, a testimonianza di un deciso cambio di strategia da parte della societa’, nell’evidente tentativo di invertire il trend avviato negli ultimi anni, Mazza sottolinea che qualcosa non va. Un malessere strisciante si e’ inserito tra le pieghe di questa Societa’ storica e sembra caratterizzarne progressivamente il cammino. I dati sulla campagna abbonamenti sono allarmanti e non basta la recente introduzione della tessera del tifoso a giustificare il crollo delle tessere. Da quanto di registra tra il popolo laziale, non saranno i grandi acquisti promessi dal presidente Lotito a rinfocolare gli entusiasmi sopiti. Sino ad oggi, gli abbonamenti accusano un decremento dell’80% rispetto allo scorso anno. Eppure l’offerta e’ sicuramente vantaggiosa. Ma il disagio – afferma Mazza – e’ profondo, e’ stato troppo a lungo trascurato e sottovalutato, come se non fosse importante avere dalla propria parte il sostegno di una tifoseria appassionata e generosa. Ci si e’ illusi che tutto si sarebbe aggiustato grazie  a risultati e vittorie. Ma e’ bastata una stagione sciagurata, salvata in extremis, a far credere che il male non sarebbe stato curato come necessario. Non e’ stata definita un’organizzazione societaria basata sul modello dei club piu’ importanti e non si sono intrattenuti rapporti amichevoli con le societa’ italiane al punto che il mercato della Lazio e’ quasi interamente realizzato oltre i confini nazionali. Il tifoso e’ deluso nell’apprendere quasi quotidianamente che molti giocatori manifestano di preferire altre piazze a quella biancoceleste. Se tale comportamento e’ comprensibile nel caso di club del calibro di Inter, Milan e Juventus, non si capisce come Genoa, Catania o Cagliari possano essere piazze maggiormente apprezzate dai calciatori. E queste informazioni deprimono il tifoso, lo amareggiano e lo deludono relegandone la partecipazione alle partite ad un’abitudine priva di passione e di coinvolgimento. Le proiezioni dipingono uno stadio Olimpico semideserto con i pochi presenti impegnati in una contestazione infinita: bastera’ il promesso rilancio della squadra a riaccendere quell’entusiasmo che ha sempre animato una tifoseria forte e compatta?



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CiPpi

Re:La Lazio e i mass media
« Risposta #405 : Mercoledì 4 Agosto 2010, 09:00:09 »
... come possono avere audience individui del genere, senza cultura, senza sarcasmo...

piu' che chiederti come possono avere audience, quasi fosse cosa impossibile, bisognerebbe accettare il fatto che hanno audience.

e che il rapporto radio-ascoltatore e' un rapporto dualistico dove l'uno alimenta l'altro, credendo di essere l'unico ad influenzare l'altro ma senza accorgersi di essere esso stesso influenzato dall'altro.

si parlava in altro topic di violenza, di chi l'alimenta e come.

chiunque abbia un po' di dimestichezza con un qualsiesi effetto feedback, il piu' classico il 'fischio' dalle aradio quando chiama un ascoltatore con l'apparecchio vicino al telefono, sapra' che nel lungo termine l'effetto genera catastrofici effetti.

la frustrazione dell'ascoltatore alimenta il 'bisogno' di raggiungerlo, l'ascoltatore, da parte del comunicatore, del giornalista, pseudo e non, del venditore di btu e in generale di chi nella gestione delle masse trova fonte di guadagno, anche e sorpattutto tramite vendita di merchandising e biglietti ottenuti aggratise dalla societa'.

bisogno che a sua volta incrementa la frustrazione e la rabbia contro il bersaglio comune.

aggiungiamoci inoltre l'inesperienza dell'attuale dirigenza nel campo, ed ecco che in momenti di grande paura, retrocessione scampata, questo feedback raggiunge i livelli di qualche settimana fa con l'episodio durante Lazio-Vicenza.

ognuno ovviamente si chiamera' poi fuori, e si girera' dall'altra parte, (chi io? noooo, ho solo detto che Lotito bisogna cacciallo via, ma mica specificato come) ma la rabbia, la frustrazione inespresse rimarrano e saranno raccolte da chi invece con la violenza e' sicuro, data anche la rappresentanza accordatagli il 9 gennaio 2010, di ottenere certi vantaggi.

ovviamente un'altra Lazio possibile, con campagna acquisti piu' che ottima ed abbondante, toglierebbe molto appeal a chi finora ha fatto della 'prudenza' contro facili entusiasmi la propria 'fortuna', cosi come costringerebbe un gran numero di critici a doversi rivendere come esperti and antichi suggeritori della nuova tendenza societaria. (i 'quando lo dicevo io e nessuno mi dava retta' pioveranno a secchiate) e son sicuro che piu' chi aspettera' di rinfacciare un gol di Bresciano, sara' accontentato chi si aspettera' di quantificari il costo dei passagi sbagliati d'Er Nanes.

il tutto ovviamente dimenticando che Pandev e' voluto andare via a parametro zero, mentre Kolarov ha accettato di essere venduto (una gran quantita' di meloni di differenza ndCP)

Offline MagoMerlino

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Re:La Lazio e i mass media
« Risposta #406 : Mercoledì 4 Agosto 2010, 09:36:26 »
ma vabbè, mò neppure quello che scrive Mazza va bene..... 'n ce se crede!
Odio perdere più di quanto ami vincere

#liberalaLazio

Siamo realisti, esigiamo l'impossibile.

"se te senti la forza necessaria spalanca l'ale e viettene per l'aria: se nun t'abbasta l'anima de fallo io seguito a fa l'Aquila e tu er gallo"

RobCouto

Re:La Lazio e i mass media
« Risposta #407 : Mercoledì 4 Agosto 2010, 09:42:51 »
ma vabbè, mò neppure quello che scrive Mazza va bene..... 'n ce se crede!

Per niente, anzi è uno dei peggiori antilotitari e succubi dell'ambientone. E le sue "fonti" molto spesso sono D'Amico e dintorni. Per me è meno credibile di Chinaglia.

Offline aquilafelyx

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Re:La Lazio e i mass media
« Risposta #408 : Mercoledì 4 Agosto 2010, 09:45:12 »
ma vabbè, mò neppure quello che scrive Mazza va bene..... 'n ce se crede!

"Le opinioni sono come il sedere. Tutti ne abbiamo uno. Ma non è detto che interessi agli altri" (cit.) e aggiungo che di sederi brutti ce ne sono parecchi in giro.
M'illumino di Lulic

Bajo las águilas silenciosas, la inmensidad carece de significado.


Chi ha paura di perdere non merita di vincere

geddy

Re:La Lazio e i mass media
« Risposta #409 : Mercoledì 4 Agosto 2010, 10:18:17 »
Se Mazza scrive quelle cose li, certo che non va bene. Ieri il corriere dello sport titolava con un entusiastico "Lazio, Anche Boateng". Non mi ricordo se ho letto sul corriere o altro che il Milan probabilmente non può soddisfare le pretese economiche della Lazio per Ledesma, praticamente il mondo rovesciato, poi mi tocca leggere Mazza che mi ricorda che Acquafresca alla Lazio non ci vuol venire.Ed io come tifoso dovrei rammaricarmene. Nell'articolo accanto però si parlava di Almeida, Santa Cruz e Boateng che sembrano a un passo. Io credo Mazza non sa più quello che dice. Oppure nella stessa pagina scrivono quello che voglio leggere io e quello che vogliono leggere altri.
Evidentemente l'opzione che uno legga tutto non è contemplata.

Offline CeiZanettiGarbuglia

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Re:La Lazio e i mass media
« Risposta #410 : Mercoledì 4 Agosto 2010, 10:56:47 »
Mazza è stato uno degli ultimi a piegarsi ai gorghi della corrente, ma si è piegato; conoscendo la posizione della direzione di quel giornale, ha seguito la via più naturale.
Non sono tifoso di una squadra, sono Laziale!

Offline Brunogiordano

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Re:La Lazio e i mass media
« Risposta #411 : Mercoledì 4 Agosto 2010, 10:59:11 »
A me Mazza non è mai piaciuto, né come professionista (direzione del TG2 disastrosa e altrettanto di RAIUNO. A proposito, chissà dove si posizionerà il direttore in quota AN nel nuovo scacchiere disegnato nella destra/centro-destra italiani), né come tifoso. Ricordo qualche suo intervento a soffiare sulle “vele di Alinghi” in maniera tutt’altro che utile e professionale, in un momento, peraltro, nel quale mi ero fatto ammaliare dal canto delle sirene provenienti dal mare…

Però la questione dei giocatori che non volevano più restare nella Nostra o non sarebbero mai voluti arrivare a Formello, me la posi dopo gli sviluppi dei casi Pandev e Ledesma. Ho temuto e temo tuttora tale deriva disegnando, quale profilo di calciatore disposto ad accettare la nostra piazza, quello di chi abbia bisogno di riciclarsi dopo annate non entusiasmanti, ex buoni giocatori in fase di prepensionamento e giovani bisognosi di farsi notare, ma questi ultimi manco tanto (si veda il caso del rifiuto di Khrin).

Gli sviluppi di questa sessione di mercato sembrano tuttavia evidenziare una certa inversione di tendenza. Sperém.
"E' più difficile descriverla che sentirla la Lazialità: è signorilità non di carattere esteriore, è cosa che si sente dentro, della quale ci si sente orgogliosi. E' un messaggio che tocca i cuori, la mente, la sensibilità e ci innalza verso il cielo, è un messaggio di costume di vita"
RENZO NOSTINI

geddy

Re:La Lazio e i mass media
« Risposta #412 : Mercoledì 4 Agosto 2010, 11:04:03 »
L'inversione di tendenza c'è. Lotito è al tavolo per negoziare il nuovo accordo collettivo. Non ci va come controfigura o pupazzo, credo.Il personaggio non sembra facilmente gestibile. Ci va perchè è quello che prima di tutti ha capito cosa c'è che nonva.

Offline Matita

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Re:La Lazio e i mass media
« Risposta #413 : Mercoledì 4 Agosto 2010, 11:09:45 »
04.08.2010 10:42 di Daniele Baldini   articolo letto 1144 volte
Fonte: datasport -Pedullà
 
Bisogna dare atto a Claudio Lotito. Portare Hernanes in Italia è un colpo da maestro. Regalarlo alla Lazio è un contropiede micidiale: ripartenza improvvisa, difesa avversaria non schierata. Incrocio dei pali. Gol. Lotito aveva detto a Tare: “Vai a San Paolo e torna con il contratto”. E’ andata proprio così. Tare ha eseguito la missione da direttore sportivo che doveva rispondere a qualche critica e alla diffidenza di una parte degli addetti ai lavori.

Quanto vale Hernanes? In prospettiva molto di più della somma spesa. Ha tutto, proprio tutto, per imporsi definitivamente. Trequartista? Ma no, regista puro. Piedi che cantano, intelligenza tattica, tecnica fantastica, idee geniali. Io ci metto la faccia perché l’ho seguito negli ultimi due anni. Nell’estate del 2009 l’Inter aveva definito con il San Paolo, ma poi si è tirata indietro. Hernanes è entrato nel mirino del Barcellona, se fosse dipeso da Leonardo – ai tempi del Milan – avrebbe sciolto qualsiasi riserva. E’ stato proposto alla Juve, ma l’unica casella libera da extracomunitario ha fatto la differenza. La Juve inseguiva Dzeko e si è concentrata soltanto su quell’obiettivo, Krasic ne sa qualcosa.

Ha capito che Lotito su Hernanes aveva puntato tutto quando ho avuto il presidente ospite a Sportitalia. Chiaramente aveva negato la semplice trattativa, ma quando gli avevo prospettato l’ipotesi Palermo ha strabuzzato gli occhi e si è ribellato: “Quando? Come? Contano le modalità di pagamento”. In quel momento ho intuito che si sarebbe svenato per regalare il brasiliano a Reja



Applauso a Pedulla, dopo tante cazzate , riconosce il merito.
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Offline CeiZanettiGarbuglia

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Re:La Lazio e i mass media
« Risposta #414 : Mercoledì 4 Agosto 2010, 11:10:36 »
, quale profilo di calciatore disposto ad accettare la nostra piazza,

Il profilo del calciatore disposto ad accettare la nostra piazza, è quello che vuole lo stipendio sicuro a fine mese, perchè la Lazio è una delle poche società in regola con i pagamenti. Attualmente non esiste più neanche il tetto degli ingaggi a 500.000 euro, questi sono professinisti. Esistono gli Acquafresca, siccome ha la fidanzata in Sardegna, rifiuta ogni altra piazza che non sia l'isola, ce ne faremo una ragione.
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Offline Skorpius

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Re:La Lazio e i mass media
« Risposta #415 : Mercoledì 4 Agosto 2010, 11:12:09 »
Mi piace sopratutto il commento tecnico
La gente dice che sono cattivo, ma in verità ho il cuore di un bambino: lo tengo in un barattolo, sul comodino.

Offline CeiZanettiGarbuglia

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Re:La Lazio e i mass media
« Risposta #416 : Mercoledì 4 Agosto 2010, 11:14:56 »
L'inversione di tendenza c'è. Lotito è al tavolo per negoziare il nuovo accordo collettivo. Non ci va come controfigura o pupazzo, credo.Il personaggio non sembra facilmente gestibile. Ci va perchè è quello che prima di tutti ha capito cosa c'è che nonva.
Lotito non si limita stare al tavolo,  avete letto la bozza? Si ritrovano dei discorsi e delle idee che noi da sei anni ben conosciamo!
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Offline Matita

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Re:La Lazio e i mass media
« Risposta #417 : Mercoledì 4 Agosto 2010, 14:08:12 »
Hernanes racconta Hernanes. Un ritratto che il neo giocatore della Lazio fa di se stesso in un’intervista a BolaRadio. E lo fa partendo da quelle che sono le sue origini, di un «menino que joga futebol de salao», ovvero di un bambino che gioca a calcetto. Di uno che ha sofferto non poco nella sua vita: «Papà lavorava in fabbrica, mamma faceva la casalinga e per noi arrivare a fine mese era dura, ma quello che non mancava mai era il pallone. E se si bucava, lo facevamo di carta io e mio fratello Alyson». Ora però è diventato un campione, alcuni lo definiscono il Profeta (ma per tutti è PI), ma per lui non è cambiato niente, visto che gira per San Paolo con una automobile comune: «Sarà per le mie origini semplici, ma non ho mai prestato molta attenzione a queste cose. Non vivo per i riflettori, le luci della ribalta e soprattutto il lusso», dice Hernanes. Che è uno che quando dà la sua parola la mantiene fino in fondo. E lo sa bene la Lazio che, orgogliosa, l’altra sera ha visto il ragazzo di Recife rifiutare proposte più vantaggiose di Palermo e Lione.
Insomma, un ragazzo serio, anche se non nasconde di essere stato «un po’ matto, lo ammetto». Non c’è da pensare male, ma agli inizi della carriera, quando ancora non era l’idolo della folla paulista, era uno a cui piaceva scherzare e fare scherzi di un certo tipo, come quella volta che per gioco, in una conferenza stampa importante si infilò due microfoni nelle narici. Oppure di quando «facevo ammattire il mio allenatore a San Paolo perché invece di uscire dalla porta e scendere dalle scale per andare al campo come tutti, preferivo uscire dalla finestra, aggrapparmi alla grondaia e scivolare giù. Rischioso, ma divertente».
Sul terreno di gioco, però, si trasforma, sia con la tecnica che con la grinta, svelando che il suo talento è si naturale, ma anche frutto di tanto allenamento: «Se gioco con entrambi i piedi lo devo a mio padre. Nemmeno camminavo e lui già mi faceva fare i movimenti con tutti e due i piedi. Quando ho cominciato a giocare prima in strada e poi a calcetto, ho visto che tutti erano destri. Allora mi son detto: da domani diventerò mancino. E così ho fatto. Calciare con entrambi i piedi già lo facevo da tempo, allora ho cominciato ad allenarmi nei dribbling, nelle finte, nei colpi di tacco. Non essendo una cosa innata, devo comunque allenarmi sempre perché basta un periodo che allento e già noto la differenza». Sembra quasi inviare un messaggio a Reja: «In campo ho giocato in tutti i ruoli possibili: laterale sinistro, destro, in mezzo al campo, davanti alla difesa e trequartista. Inizialmente non trovavo spazio e sono andato in prestito al Santo Andrè. Un anno e sono tornato e ora sono un regista».
Appena ceduto Kakà al Milan nel 2003, prese il suo posto nel San Paolo, ma molti l’hanno accostato a Pirlo: «Mi fa piacere, ma a me i paragoni non mi sono mai piaciuti. Ognuno ha il suo stile di gioco e il mio è quello di dribblare e calciare a rete se possibile oppure mandare a rete un mio compagno. Per me è come se segnassi io. In più mi piace sorprendere i portieri su punizione e provo sempre a inventarmi qualcosa». Le sue abitudini sono curiose: «Sono uno a cui piace arrivare sempre prima al campo perché amo calciare in porta e il pallone. E sono sempre l’ultimo a uscire. Sono uno che apre e chiude il centro sportivo». Ma la più bella la fece lo scorso anno, quando in diretta tv a Globo sorprese la moglie Erica (hanno due bambini), dedicandogli una canzone d’amore, “Um verso de amor”. Quello che gli vorrebbe dedicare Reja quando lo vedrà dopo a Formello.
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paoletto

Re:La Lazio e i mass media
« Risposta #418 : Mercoledì 4 Agosto 2010, 14:20:59 »
mauro mazza rappresenta l'iperbole: il peggio del peggio secondo me, praticamente preferisco Renga sul Messaggero, almeno mi mette di buon umore

Soprattutto ha una rubrica settimanale su un quotidiano che possiamo oramai derubricare come perdutamente romanista

Il giornale di vocalelli, al di là delle facili battute, in questa finestra di mercato è stato indegno
Hanno menato din dal primo giorno appena finita il campionato:
  • quanto ci mette a riscattare Floccari?
  • la rosa extralarge
  • non c'era il dirigente, abbiamo bisogno di un Peruzzi, Tare è un deficente ....
  • Faraoni se n'è andato
  • i giocatori cercati da Lotito, non vogliono venire
  • Reja è scontento
  • ...

ed ancora
  • Imperatore de quà e DVD dè là
  • Behrami vuola la reoma
  • Moratti è un infame che non cede a titolo gratuito Burdisso

ed ora invece :o

darienzo

Re:La Lazio e i mass media
« Risposta #419 : Mercoledì 4 Agosto 2010, 14:25:51 »
La Gazzetta oggi nel nazionale dà un 6 stiracchiato alla Lazio, ma nell'inserto locale la considera "stellare".

Ottimo