Autore Topic: La Lazio e i mass media  (Letto 160449 volte)

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Offline Brunogiordano

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Re:La Lazio e i mass media
« Risposta #1820 : Venerdì 6 Maggio 2011, 10:29:13 »
http://www.corrieredellosport.it/foto/calcio/serie_a/lazio/2011/05/05-31496_3/Lazio%2C+Rocchi+e+Floccari+visitano+il+Bambin+Ges%C3%B9

Così, giusto per tirarci su il morale dopo la battutaccia di Santoro.

Queste sono le immagini biancocelesti che ci piace vedere sui mass media nazionali!!!!!!

 ;) ;) ;) ;) ;) ;)



A me queste cose fanno piangere/commuovere.
"E' più difficile descriverla che sentirla la Lazialità: è signorilità non di carattere esteriore, è cosa che si sente dentro, della quale ci si sente orgogliosi. E' un messaggio che tocca i cuori, la mente, la sensibilità e ci innalza verso il cielo, è un messaggio di costume di vita"
RENZO NOSTINI

Offline MagoMerlino

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Re:La Lazio e i mass media
« Risposta #1821 : Venerdì 6 Maggio 2011, 10:49:34 »
ha fatto un offerta al proprio editore che non si poteva rifiutare?
tradotto, che significa?
Odio perdere più di quanto ami vincere

#liberalaLazio

Siamo realisti, esigiamo l'impossibile.

"se te senti la forza necessaria spalanca l'ale e viettene per l'aria: se nun t'abbasta l'anima de fallo io seguito a fa l'Aquila e tu er gallo"

Offline fiDelio

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Re:La Lazio e i mass media
« Risposta #1822 : Venerdì 6 Maggio 2011, 12:59:06 »


"Don Vito... Rcs ha accettato"

#Liberate I Laziali

"Ancora date retta a quegli stronzi dei giornalisti?"

"Se un giorno dovessi fare un trapianto di cervello, vorrei quello di un giornalista sportivo. Perché so che non è mai stato usato"

Offline Matita

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Re:La Lazio e i mass media
« Risposta #1823 : Sabato 7 Maggio 2011, 11:10:04 »
“Fare il calciatore a Roma è complicatissimo. Vivi sotto la lente di ingrandimento. Qualsiasi cosa tu faccia o dica è amplificata dalle radio dedicate alla Lazio o alla Roma, che parlano di calcio 24 ore su 24 per 365 giorni. E insieme a loro la gente, che vive di e per il pallone”. Dopo una sconfitta prende l’aereo per Milano per stare con la sua famiglia. Per strada, spesso i tifosi lo fermano: “Ti fermano e ti chiedono: come hai fatto a sbagliare quel gol? Come cavolo siamo riusciti a perdere? Perché l’allenatore non ha sostituito per tempo quello e non ha fatto giocare quell’altro?” . E lui risponde: “Ormai metto su il disco: come ho fatto a sbagliare il gol? Se lo sapessi te lo direi… Perché abbiamo perso? Se conoscessi il problema , lo avremmo risolto e non perderemmo più… Perché l’allenatore non ha sostituito il compagno? Devi chiederlo a lui…E via così”. Di insulti non ne riceve molti a suo dire: “Sinceramente, no. Dopo un gol sbagliato a Udine me ne dissero di tutti i colori, ma la maggior parte delle volte gli insulti ti arrivano addosso in partita, è difficile che qualcuno abbia il coraggio di ripeterli faccia a faccia. I romani sono invadenti, hanno un concetto vago della privacy, ma sanno qual è il limite e non lo superano mai. Quando capiscono che non è aria, lasciano perdere”. Ecco cosa pensa degli ultrà laziali: “Sono molto criticati per la loro matrice politica di estrema destra. Ma sono tifosi sinceri: vivono per la maglia e preferiscono quelli poco dotati tecnicamente ma che si impegnano al massimo a chi ha grandi colpi e si impegna mal volentieri. Ho conosciuto gli ultrà e posso dire che fuori dal campo sono persone normalissime” Nonostante abbia giocato una grande stagione, al primo errore viene fischiato: “Mi fischiano per partito preso. Tutto nasce dal mio primo anno qui, da un malinteso tra me e Di Canio, idolo della tifoseria. Lotito non gli rinnova il contratto, a me chiedono come faremo senza un leader, io rispondo che vi si può far fronte con l’unità di gruppo, i giornalisti titolano: Mauri dice che alla Lazio non serve un leader. Sono stato il primo acquisto di Lotito, mi considerano un suo uomo”. Il suo segreto per vivere a Roma invece è: “In campo dare il cento per cento. Fuori, restare nel proprio ambiente, non dare troppo nell’occhio, evitare eccessi. Qui ti conoscono pure i cani”.
Si er papa te donasse tutta Roma
E te dicesse lassa anna’ chi t’ama
 je diresti:  Si sacra corona
Val piu’ l’opinione mia che tutta Roma

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Lotito deve fa' come dico io (quito cit.)

POMATA

Re:La Lazio e i mass media
« Risposta #1824 : Sabato 7 Maggio 2011, 11:43:32 »
“Fare il calciatore a Roma è complicatissimo. Vivi sotto la lente di ingrandimento. Qualsiasi cosa tu faccia o dica è amplificata dalle radio dedicate alla Lazio o alla Roma, che parlano di calcio 24 ore su 24 per 365 giorni. E insieme a loro la gente, che vive di e per il pallone”. Dopo una sconfitta prende l’aereo per Milano per stare con la sua famiglia. Per strada, spesso i tifosi lo fermano: “Ti fermano e ti chiedono: come hai fatto a sbagliare quel gol? Come cavolo siamo riusciti a perdere? Perché l’allenatore non ha sostituito per tempo quello e non ha fatto giocare quell’altro?” . E lui risponde: “Ormai metto su il disco: come ho fatto a sbagliare il gol? Se lo sapessi te lo direi… Perché abbiamo perso? Se conoscessi il problema , lo avremmo risolto e non perderemmo più… Perché l’allenatore non ha sostituito il compagno? Devi chiederlo a lui…E via così”. Di insulti non ne riceve molti a suo dire: “Sinceramente, no. Dopo un gol sbagliato a Udine me ne dissero di tutti i colori, ma la maggior parte delle volte gli insulti ti arrivano addosso in partita, è difficile che qualcuno abbia il coraggio di ripeterli faccia a faccia. I romani sono invadenti, hanno un concetto vago della privacy, ma sanno qual è il limite e non lo superano mai. Quando capiscono che non è aria, lasciano perdere”. Ecco cosa pensa degli ultrà laziali: “Sono molto criticati per la loro matrice politica di estrema destra. Ma sono tifosi sinceri: vivono per la maglia e preferiscono quelli poco dotati tecnicamente ma che si impegnano al massimo a chi ha grandi colpi e si impegna mal volentieri. Ho conosciuto gli ultrà e posso dire che fuori dal campo sono persone normalissime” Nonostante abbia giocato una grande stagione, al primo errore viene fischiato: “Mi fischiano per partito preso. Tutto nasce dal mio primo anno qui, da un malinteso tra me e Di Canio, idolo della tifoseria. Lotito non gli rinnova il contratto, a me chiedono come faremo senza un leader, io rispondo che vi si può far fronte con l’unità di gruppo, i giornalisti titolano: Mauri dice che alla Lazio non serve un leader. Sono stato il primo acquisto di Lotito, mi considerano un suo uomo”. Il suo segreto per vivere a Roma invece è: “In campo dare il cento per cento. Fuori, restare nel proprio ambiente, non dare troppo nell’occhio, evitare eccessi. Qui ti conoscono pure i cani”.

IO SONO MAURI!!! ;D ;D ;D

paoletto

Re:La Lazio e i mass media
« Risposta #1825 : Sabato 7 Maggio 2011, 12:12:36 »
bell'intervista di Mauri; soprattutto si dimostra quello che è. un Uomo Intelligente

spero possa essere utile quel passaggio sugli ultras a smettere di fischiarlo

mi fa sorridere l'ultima frase: Qui ti conoscono pure i cani  :D
mò vado fuori da miei a dargli la formazione di domani


Offline arturo

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Re:La Lazio e i mass media
« Risposta #1826 : Sabato 7 Maggio 2011, 13:06:57 »
Oggi su repubblica( che è bene ribadire,compra mio suocero) sulla pagina sportiva,c'è un articolo a firma Giulio Cardone e Dario del Porto,che definere vergognoso è un eufemismo, il titolo è un programma: inchiesta sulle scommesse,i pm convocano Lotito. Stemmerde!

Offline CeiZanettiGarbuglia

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Re:La Lazio e i mass media
« Risposta #1827 : Sabato 7 Maggio 2011, 13:09:45 »
Oggi su repubblica( che è bene ribadire,compra mio suocero) sulla pagina sportiva,c'è un articolo a firma Giulio Cardone e Dario del Porto,che definere vergognoso è un eufemismo, il titolo è un programma: inchiesta sulle scommesse,i pm convocano Lotito. Stemmerde!
a guera è guera(cit.)
Non sono tifoso di una squadra, sono Laziale!

zorba

Re:La Lazio e i mass media
« Risposta #1828 : Sabato 7 Maggio 2011, 13:13:59 »
C'è la notizia anche sul Mattino di Napoli.

Calcio scommesse, indaga la Procura
Partite truccate e camorra: sentito Lotito


NAPOLI - Torna l’incubo calcio scommesse: si muove la Procura di Napoli, e nell’occhio del ciclone c’è la serie A. Gli inquirenti partenopei convocano il presidente della Lazio Claudio Lotito - a cinque anni dalle prime indagini sul presunto «sistema Moggi» - come persona potenzialmente informata dei fatti. Ad attirare l’attenzione dei pm napoletani, le dichiarazioni di lunedì scorso, dopo la sconfitta della Lazio per mano della Juve.

Lotito ha parlato di «tintinnio di manette», evocando i tempi di tangentopoli e ha ipotizzato l’intervento della giustizia ordinaria, oltre che di quella sportiva. Ora si punta a fare chiarezza su ipotesi di «combine» e maneggi sul risultato delle partite, mentre tornano i sospetti di partite truccate.

Si parte dalle indagini sul calciatore Cristian Biancone accusato di aver truccato Juve Stabia-Sorrento, ma la pista porta a «combine» anche per la serie A, con risultati truccati per le partite che contano. E c’è un dato di fatto finora emerso: a scommettere ci sono anche i giocatori.

Offline Matita

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Re:La Lazio e i mass media
« Risposta #1829 : Giovedì 12 Maggio 2011, 17:54:43 »
Su sky sport 24 fanno il mercato per i gobbi:

Licht a 8 (ignorando la clausola a 11)
Menez a 15

 8)


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Offline disabitato

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Re:La Lazio e i mass media
« Risposta #1830 : Giovedì 12 Maggio 2011, 17:57:12 »
Su sky sport 24 fanno il mercato per i gobbi:

Licht a 8 (ignorando la clausola a 11)
Menez a 15

 8)

sky sport 24 è fonte di cazzate abnormi... lasciali chiacchiera'.
DISCLAIMER: durante la scrittura di questo post non è stata offesa, ferita o maltrattata nessuna categoria di utenti o nessun utente in particolare. Ogni giudizio su persone, cose o utenti rimane nella mente dello scrivente e per questo non perseguibile.

zorba

Re:La Lazio e i mass media
« Risposta #1831 : Venerdì 13 Maggio 2011, 08:13:27 »
(La Gazzetta dello Sport 13 maggio 2011)

Lazio in crisi? Ora ci pensano i tre capitani

(di Stefano Cieri)

Tre capitani, tutti in un colpo solo. Alla Lazio, quest’anno, non è successo quasi mai. Ma quella di domani con il Genoa è per la squadra di Reja l’ultima possibilità di agganciare il treno della Champions. E, anche, l’ultima opportunità di centrare almeno il traguardo di consolazione dell’Europa League. Insomma, una sfida da vincere a tutti i costi. Un match per gente esperta. Come sono i tre capitani biancocelesti: Tommaso Rocchi, il titolare, Stefano Mauri e Cristian Ledesma, i due vice.

Rocchi l’affamato
Il capitano vero torna titolare dopo cinque mesi. L’ultima dall’inizio l’aveva giocata contro l’Udinese prima di Natale. Poi l’infortunio al ginocchio che lo ha tenuto fermo ai box per oltre quattro mesi. Adesso sta bene, come hanno dimostrato gli spezzoni di gara giocati a Milano con l’Inter e a Udine. Reja ha deciso di assecondare la sua voglia di rivalsa in questo finale di stagione. E Tommy-gol ha un debito da saldare con i suoi tifosi. Da quando è alla Lazio non ha mai segnato così poco come quest’anno (un solo gol, alla seconda giornata contro il Bologna).

Mauri l’indispensabile
A lanciarlo a rete provvederà Stefano Mauri, che in questo campionato di assist vincenti per i compagni ne ha già collezionati otto. Rientra domani dopo i due turni di squalifica scontati contro Juve e Udinese. Come già in passato la sua assenza è pesata tantissimo. I biancocelesti, con il brianzolo in campo, hanno una media di 1,77 punti a gara; senza, la media scenda a 1,33 a partita. Ecco perché a lui Reja rinuncia solo se è strettamente necessario. Oltre al traguardo collettivo europeo, negli ultimi 180 minuti il centrocampista proverà a centrarne anche uno individuale: il record di gol. Ne ha segnati al massino 7 in un campionato, ora è a quota 6.

Ledesma il fedele
Non ha di questi problemi Cristian Ledesma. Lui i gol, almeno domani, dovrà fare in modo che non piovano sulla sua squadra. Con la difesa falcidiata (Lichtsteiner, mano fratturata, è sempre in dubbio, Dias e Radu non ci saranno) toccherà a lui dare una mano alla retroguardia. Un sacrificio che non costerà nulla ad uno che ieri ha ribadito che quella della Lazio è per lui una scelta per tutta la vita.

Klose e Chamack
Intanto sul fronte mercato mentre dall’Inghilterra giungono conferme dell’interesse per Chamack (Lotito avrebbe già fatto un’offerta di 9 milioni all’Arsenal), torna d’attualità il nome di Klose (in scadenza di contratto col Bayern).


Offline Matita

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Re:La Lazio e i mass media
« Risposta #1832 : Venerdì 13 Maggio 2011, 14:32:13 »
Reja e la mancanza di un bomber: "Visto come è andata la stagione, forse qualcosa in più a gennaio si poteva fare..."13.05.2011 14:06 di Daniele Baldini   articolo letto 398 volte
Fonte: Daniele Baldini - Lalaziosiamonoi.it
 
© foto di Marco Iorio/Image Sport FORMELLO - “Per la Champions serviva un bomber”. Chiaro, senza peli sulla lingua, nella giornata di ieri è stato Andrè Dias a riaprire il dibattito sui movimenti di mercato invernali biancocelesti. Una discussione tornata in auge dopo il ko di Udine. L’ennesimo scontro diretto perso che ha sensibilmente allontanato la Lazio dalla zona più ambita, quella che porta direttamente all’Europa che conta. E allora, malgrado l’aritmetica conceda ancora una flebile speranza di ottenere il quarto sposto, alla vigilia del match con il Genoa dell’ex Ballardini, nel quartier generale capitolino soffia già un aria di bilanci. Rimpianti e speranze disilluse si fondono con la voglia di provarci fino alla fine, ma riavvolgere il nastro viene naturale, ancor di più alla luce delle tante defezioni che nell’ultimo mese Reja è stato costretto ad affrontare. L’infortunio di Radu, la mancata esplosione di Garrido, l’assenza di un centravanti di provata esperienza internazionale che avrebbe permesso di arginare la sterilità di un attacco che è andato a segno con il contagocce. Tutti elementi che alla luce del trend negativo delle ultime uscite tornano prepotentemente a far discutere: “Considerando come sono andate le cose forse qualcosa in più sul mercato su poteva fare – ha ammesso in conferenza stampa il tecnico goriziano, che già in estate aveva caldeggiato l’arrivo di un attaccante di spessore che potesse aumentare il peso specifico del suo reparto offensivo - Voi sapete perfettamente quali erano gli obiettivi della società, sia a luglio che a gennaio”. Una punta ed un terzino sinistro, appunto, obiettivi falliti non solo per l’esigenza di tutelare gli “equilibri dello spogliatoio”: “Migliorare questa squadra che già vantava un organico importante, trovare delle soluzioni sia in Europa che in Sudamerica per dare un valore aggiunto al gruppo non era semplice – ha spiegato Reja - . C’è stato un discorso economico, ma anche uno relativo al fatto che alcuni hanno preferito non venire. Ci sono stati giocatori che hanno optato per altre soluzioni, che non erano interessati a venire a Roma. Con il senno di poi, considerando come si è svolto questo campionato, può darsi che qualche cosa si poteva fare a gennaio. Ma tra il dire ed il fare c’è di mezzo il mare: a vote si cerca di centrare alcuni obiettivi ma non ci sono le possibilità, ma non perché il presidente non era disponibile. Ci sono certe trattative che non vanno in porto, ma questo rientra nella logica delle cose”.
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Re:La Lazio e i mass media
« Risposta #1833 : Venerdì 13 Maggio 2011, 15:49:45 »
Titolo
Reja e la mancanza di un bomber: "Visto come è andata la stagione, forse qualcosa in più a gennaio si poteva fare..."


Virgolettato
può darsi che qualche cosa si poteva fare a gennaio.


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Offline DinoRaggio

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Re:La Lazio e i mass media
« Risposta #1834 : Venerdì 13 Maggio 2011, 20:14:11 »
fonte: calciomercato.it


Lazio, tournee in Iran: i giocatori si ribellano
Lotito ha chiuso per una doppia amichevole a Teheran ma la squadra ha detto no

ROMA - L'ambiente in casa Lazio è sempre più in ebollizione. Non bastassero le tre sconfitte consecutive, che hanno di fatto quasi eliminato la squadra di Reja dalla corsa alla Champions League, ora c'è anche il giallo di una tournée in Iran che ha innervosito i giocatori. Lotito, secondo quanto rivela il 'Corriere dello Sport', ha organizzato una doppia amichevole a Te­heran, dal 24 al 29 maggio, per promuove­re il marchio Lazio su mercati diver­si e incassare 1 milione di euro. Si partirebbe due giorni dopo la con­clusione della Serie A, si rientre­rebbe a Roma una settimana dopo per il definitivo rompete le righe. I giocatori, però, hanno detto di no: gli allarmi terroristi­ci preoccupano mol­tissimo il gruppo di Reja, che si è riunito a For­mello esprimendo la sua intenzione di non partire. Il nodo da sciogliere passa nelle mani di Lotito, come se in questo momento non ci fossero cose più importanti a cui pensare...
E ra gisumin all'ùart!

La serie A è un torneo di limpidezza cristallina, gli arbitri non hanno alcunché contro la Lazio e si distingueranno per l'assoluta imparzialità, non ci saranno trattamenti di favore o a sfavore nei confronti di alcuno. Sarà un torneo di una regolarità esemplare. (19-8-2016)

Offline jegue98

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Re:La Lazio e i mass media
« Risposta #1835 : Venerdì 13 Maggio 2011, 20:23:49 »
Boh... possono dire di no i giocatori?
A me sembra assurdo..
Never change the way you are...

Offline Matita

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Re:La Lazio e i mass media
« Risposta #1836 : Venerdì 13 Maggio 2011, 21:02:11 »
Boh... possono dire di no i giocatori?
A me sembra assurdo..

Beh se il problema dell'incolumita' è reale...
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Offline LaLazioMia

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Re:La Lazio e i mass media
« Risposta #1837 : Venerdì 13 Maggio 2011, 21:28:23 »
Titolo
Reja e la mancanza di un bomber: "Visto come è andata la stagione, forse qualcosa in più a gennaio si poteva fare..."


Virgolettato
può darsi che qualche cosa si poteva fare a gennaio.

Ma perchè , la mancanza di un allenatore no? Uno che vince un derby ogni tanto, ad esempio e che avendo trovato in rosa Kozac lo fa giocare?
Citazione"Qui se non si trova qualcuno che decide di portare in tribunale Lotito, accusandolo di "qualcosa", non si viene a capo di nulla. Purtroppo."
Chi lo ha scritto? Cairo? La gazzetta?
No, MM il moderatore.

Offline Matita

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Re:La Lazio e i mass media
« Risposta #1838 : Venerdì 13 Maggio 2011, 21:57:54 »
Ma perchè , la mancanza di un allenatore no? Uno che vince un derby ogni tanto, ad esempio e che avendo trovato in rosa Kozac lo fa giocare?
soprattutto dopo averlo visto all'opera proprio nel derby , dove da solo ha distrutto cuan e filippa..
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bak

Re:La Lazio e i mass media
« Risposta #1839 : Lunedì 16 Maggio 2011, 18:34:00 »
Reja non si fa illusioni "Difficile che il Milan vinca"
Il tecnico biancoceleste accetta con soddisfazione l'Europa League: "E' un grande risultato. Grazie a Simeone, ci ha regalato il quinto posto". La conferma in panchina è ormai scontata. Mercato: si stringe per Maxi Lopez, City su Lichtsteiner. Hernanes vuole superare Nedved
di ALBERTO ABBATE

ROMA - Da ombra inquietante ad alleato perfetto. Reja ringrazia Simeone: "Ci ha dato una grossa mano e ha dimostrato di essere ancora attaccato a questi colori. Per il quarto posto non è ancora detta l'ultima parola, ma l'Europa League ci gratificherebbe comunque". Hernanes, dopo averlo raggiunto, vuole superare Nedved. Mercato: si stringe per Maxi Lopez, il City piomba su Lichtsteiner.

REJA GONGOLA: "SODDISFATTI PER L'EUROPA LEAGUE. RIMANIAMO QUINTI" - Una stretta di mano vale più di mille parole. Vale la riconferma di Reja, mister 87 punti in 52 partite. Quasi del tutto sfumati gli ultimi dubbi sul suo rinnovo, il tecnico goriziano è al settimo cielo per la sconfitta della Roma a Catania. Ha raggiunto il suo obiettivo, quello della società: "Per la Champions non è detta l'ultima parola. Noi proveremo a vincere a Lecce, ma non credo che il Milan andrà al Friuli per fare la partita della vita. Dobbiamo comunque vivere con soddisfazione questo momento, l'Europa League ci gratifica". Specie senza preliminari: "E' importante rimanere al quinto posto perché, non dovendo cominciare a giocare a luglio, puoi preparare al meglio la stagione successiva". Quella delle conferme: "Adesso arriva il difficile - sottolinea Reja a Lazio Style Radio - perché non è mai facile ripetersi l'anno successivo. La società dovrà fare qualcosa per migliorare la rosa e per fare bene in ogni competizione". Riconfermare in blocco l'attuale gruppo - non sarà facile - e aggiungere qualche calciatore di qualità: Lorik Cana a centrocampo e Maxi Lopez in attacco (attira anche Klose a parametro zero), i primi obiettivi mirati. Perché soprattutto in avanti è mancato in questa stagione il salto di qualità: "Il divario tra la Lazio e l'Udinese risiede proprio nella differenza reti - confessa Reja - perché sarebbero bastati 4-5 gol in più e ora saremmo in Champions. Tuttavia, in alcuni frangenti siamo stati anche penalizzati dagli episodi. Avevamo meritato in diverse partite la vittoria, come a Napoli, e c'è mancata un po' di fortuna in questo finale. I ragazzi però hanno dato tutto, non potevo chiedere di più. Dispiace per i tifosi, che si aspettavano forse qualcosa di più, ma devono comunque essere felici".

L'ULTIMA ALL'OLIMPICO FRA I DOLORI DEL TRISTE MAURITO - In realtà non hanno del tutto abbandonato il sogno Champions. C'è chi propone addirittura una "settimana di scaramantico silenzio". Appuntamento a domenica allo Stadio di vial del Mare con le radioline proiettate al Friuli. Intanto, sabato pomeriggio i tifosi biancocelesti hanno salutato l'Olimpico. Un arrivederci. Improbabile, nonostante le ultime vicissitudini col Coni (colpo d'occhio in Tribuna autorità per i 1300 posti lasciati vuoti), che si tratti davvero di un addio. Anche se Petrucci, sul debito biancoceleste di oltre 2 milioni (da pagare entro il 30 giugno), rimane fermo: "Il Coni agirà solo con atti formali e ufficiali". I laziali incolpano Lotito: "Al Franchi vacci te. Paga l'affitto", gli hanno gridato in 27mila sabato, quando sui maxischermi passavano le immagini gloriose di quel fantastico 14 maggio del 2000, l'ultimo scudetto biancoceleste firmato Cragnotti ("C'è solo un presidente"). I soliti fischi per Lotito, scontati quelli per l'ex Ballardini, preannunciati per Reja, che a fine gara ha disertato il saluto sotto la Nord. L'ultimo volo è toccato all'aquila Olympia e ai giocatori: standing ovation per capitan Rocchi e per Ledesma. Zarate assente ingiustificato del congedo a fine gara. La stagione dell'Olimpico si chiude così: fra i "dolori" del giovane Mauro. Appena 7 gol in stagione, il suo futuro rimane un enigma.

HERNANES: "CHE EMOZIONE AVER RAGGIUNTO NEDVED. GRAZIE REJA" - A proposito: serviva un bomber? Toh, ecco Hernanes. C'è un nuovo Nedved in casa Lazio, è il brasiliano: doppia firma nel poker rifilato al Genoa, raggiunta la furia ceca a quota 11 centri con la maglia biancoceleste. Niente male per un centrocampista: "E' una cosa nuova per me - ammette il "Profeta" in patria - perché non avevo mai raggiunto un traguardo individuale così importante. Sono davvero felice, ma devo condividere i meriti con tutto il gruppo biancoceleste, che mi ha accolto in maniera splendida e mi ha messo nelle condizioni di potermi ambientare nel miglior modo possibile. Sono grato a tutti i miei compagni e allo staff tecnico. Un grazie particolare, però, va a mister Reja, colui che ha creduto più di chiunque in me". E' emozionato Hernanes, ma non gli tremano certo le gambe. Punta a superarsi: "C'è una giornata importante domenica a Lecce e spero di segnare ancora". Magari di testa, come contro il Genoa: "Mi sono sempre allenato, ho fatto pratica per migliorare anche questo fondamentale, ma è davvero difficile andare in rete in quella maniera. Un gol così lo avevo realizzato solo nel 2006 quando giocavo al Santo André. E' stato bello". Lo ha ammirato persino Menezes, giovedì ( giorno delle convocazioni della Selecao) Hernanes saprà se disputerà la Coppa America.

RADU: "RIMANGO ALLA LAZIO". SU LICHTSTEINER PIOMBA IL CITY - Di sicuro il brasiliano avrà la maglia biancoceleste numero 8 anche la prossima stagione: "Ho 5 anni di contratto e non ci penso proprio ad andar via". Lo segue a ruota Radu: "Manca pochissimo alla firma del rinnovo e rimarrò qui", ha assicurato sabato sera, uscendo dagli spogliatoi dove si era congratulato con i compagni. Il difensore romeno ha vissuto davvero dei mesi difficili: prima la morte del padre, poi il brutto infortunio. Sta recuperando dalla frattura alle vertebre, ha finito anzitempo la stagione, ma fra una-due settimane tornerà a correre. Nel frattempo, salvo altri imprevisti, metterà nero su bianco sul nuovo contratto: sono attesi a Roma i suoi agenti, i fratelli Becali. Da una fascia all'altra: non è certa invece la permanenza nella capitale di Stephan Lichtsteiner. Lo svizzero sogna la Champions e, se la Lazio dovesse centrarla, potrebbe anche voler restare. La Juventus lo corteggia da tempo, ma è l'inserimento del Manchester City a far gola - dopo l'affare Kolarov - alla società biancoceleste. Gli sceicchi stavolta sarebbero addirittura disposti a pagare la clausola rescissoria di 11 milioni. C'è già stato un contatto con l'agente Pastorello. Al momento però, in entrata, Lotito e Tare stanno solo lavorando sulla fascia sinistra. Praticamente sfumato Ziegler, Lulic dello Yong Boys è il prescelto. Per la porta, per il dopo-Muslera, è corsa a due Sorrentino-Marchetti.

MEZZA LAZIO AD AGROPOLI, DOMANI LA RIPRESA A FORMELLO - La ripresa degli allenamenti è fissata per domani pomeriggio. A Lecce Reja ritroverà Dias, Brocchi e Kozak, che hanno scontato il turno di squalifica. Intanto, nel secondo giorno di riposo, mezza Lazio si è ritrovata ad Agropoli per "Calcio e amore", il convegno organizzato da Guglielmo Stendardo. Un'iniziativa benefica i cui proventi verranno devoluti alla casa famiglia di Suor Paola. In serata allo stadio di Agropoli ci sarà anche un'esibizione, una passerella in cui sfileranno alcuni giocatori della Lazio e della Roma. All'invito dello stopper partenopeo hanno risposto Hernanes, Floccari, Foggia, Kozak e Lichtsteiner. Dei giallorossi dovrebbero intervenire Taddei e Vucinic. Tutti insieme, ma solo per pochi minuti, con una maglia bianca. Ci sarà anche Enrico Montesano, tifoso vip della Lazio, amico di Suor Paola. Mini-tournée in Iran: ancora da ufficializzare le due amichevoli dal 24 al 28 maggio.
(16 maggio 2011)