Autore Topic: La Lazio e i mass media  (Letto 154853 volte)

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Offline BobLovati

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Re:La Lazio e i mass media
« Risposta #1480 : Venerdì 7 Gennaio 2011, 12:46:12 »
......................................................................
e poi anche se non sembra.... so gnorante......

... sembra, sembra; " magna tranquillo (cit) "     :P
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Offline Fabio70rm

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Re:La Lazio e i mass media
« Risposta #1481 : Venerdì 7 Gennaio 2011, 14:49:18 »
La mancanza di...sex-appeal con i media ha origini cragnottiane. Abbiamo permesso l'offensiva mediatica degli asfalliti già dal giugno 2000.....inoltre le vicissitudini societarie prima e l'attuale caratteraccio di Lotito ora non aiutano di certo.

Ci servirebbe un Ugo Longo...
Polisportiva SS LAZIO, l'unica squadra a Roma che vince invece di chiacchierare!!

Offline BobLovati

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Re:La Lazio e i mass media
« Risposta #1482 : Venerdì 7 Gennaio 2011, 14:52:58 »
... tanto per farci due risate ...

Appena iniziata una nota trasmissione cateterara, il " conducente ", dopo aver detto qualche verità sugli ignobili " aiuti del regime " alla trigoriese in odore di sparizione, ha subito dopo attaccato un pippone incredibile, addebitando alla mancanza di " comunicazione " la maggior parte dei problemi della Lazio.
Naturalmente, PRIMA, aveva chiarito come una rivista che vende 30 copie, o una radio ufficiale ( di cui non c´é bisogno perché già ce sta la sua    :-X  ), ed ancor meno un canale dedicato, non servono a nulla.

Io v´avevo avvisato, dopo nun dite che ....   8)
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POMATA

Re:La Lazio e i mass media
« Risposta #1483 : Venerdì 7 Gennaio 2011, 14:53:36 »
Mejo cosí, i romanisti a fare informazione sulla Lazio nun ce li volemo :D :D :D

Offline Fabio70rm

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Re:La Lazio e i mass media
« Risposta #1484 : Venerdì 7 Gennaio 2011, 15:20:26 »
Come fa a dire costui che la rivista ufficiale vende trenta copie? Ha visto i report delle edicole? Ma come si fa a sparare dati così senza fonte? Io, fossi la società, gli imporrei una bella rettifica in diretta.
Polisportiva SS LAZIO, l'unica squadra a Roma che vince invece di chiacchierare!!

Offline borges

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Re:La Lazio e i mass media
« Risposta #1485 : Venerdì 7 Gennaio 2011, 15:22:15 »
... tanto per farci due risate ...

Appena iniziata una nota trasmissione cateterara, il " conducente ", dopo aver detto qualche verità sugli ignobili " aiuti del regime " alla trigoriese in odore di sparizione, ha subito dopo attaccato un pippone incredibile, addebitando alla mancanza di " comunicazione " la maggior parte dei problemi della Lazio.
Naturalmente, PRIMA, aveva chiarito come una rivista che vende 30 copie, o una radio ufficiale ( di cui non c´é bisogno perché già ce sta la sua    :-X  ), ed ancor meno un canale dedicato, non servono a nulla.

Io v´avevo avvisato, dopo nun dite che ....   8)

del resto se l'ospite principe te dice "alla Lazio serve un incursore tipo Behrami...."

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geddy

Re:La Lazio e i mass media
« Risposta #1486 : Venerdì 7 Gennaio 2011, 15:28:33 »
Sentito anche io,ieri non ho visto la partita ed ero ansioso di sentire qualche commento per farmi un idea.
Ridicolo.

Mazzola

Re:La Lazio e i mass media
« Risposta #1487 : Venerdì 7 Gennaio 2011, 15:30:35 »
del resto se l'ospite principe te dice "alla Lazio serve un incursore tipo Behrami...."

Beh noi qui aspettiamo ancora Meghni (e pure Bonetto !!!)...
De Silvestri è stato detto ?

geddy

Re:La Lazio e i mass media
« Risposta #1488 : Venerdì 7 Gennaio 2011, 15:34:11 »
No, niente De Silvestri. Ha parlato, l'ospite principe, di un centrocampista capace di inserirsi e di tirare da fuori. Perchè non l'abbiamo. Davvero ha deto berhami? QUando mai ha tirato da fuori area Berhami.

Mazzola

Re:La Lazio e i mass media
« Risposta #1489 : Venerdì 7 Gennaio 2011, 15:45:41 »
Sentito con le mie orecchie.
Andrebbe preso Moretti, perchè è della Lazio e andava in curva.
E ai tifosi queste cose fanno piacere.
Ah...è poi oh...Moretti è pure bravo eh !

Offline MagoMerlino

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Re:La Lazio e i mass media
« Risposta #1490 : Venerdì 7 Gennaio 2011, 15:49:23 »
si ma se ci dovete fare la radiocronaca, almeno diteci chi è che parla, chi sono gli interlocutori, oltre a riportarne solo le frasi, grazie.
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"se te senti la forza necessaria spalanca l'ale e viettene per l'aria: se nun t'abbasta l'anima de fallo io seguito a fa l'Aquila e tu er gallo"

geddy

Re:La Lazio e i mass media
« Risposta #1491 : Venerdì 7 Gennaio 2011, 15:50:49 »
Quello che ha detto del centrocampista incursore che tira e si inserisce era Cerracchio. Non so se poi abia detto anche che questo giocatore era Berhami, sono arrivato a casa. Di Moretti non so.

Offline BobLovati

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Re:La Lazio e i mass media
« Risposta #1492 : Venerdì 7 Gennaio 2011, 16:23:40 »
Come fa a dire costui che la rivista ufficiale vende trenta copie? Ha visto i report delle edicole? Ma come si fa a sparare dati così senza fonte? Io, fossi la società, gli imporrei una bella rettifica in diretta.

Fabie´, le 30 copie era solo per svilire senza offendere direttamente !
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darienzo

Re:La Lazio e i mass media
« Risposta #1493 : Venerdì 7 Gennaio 2011, 17:53:35 »
sto ascoltando con le mie orecchie la trasmissione preserale condotta dal pupillo di Castelvecchi

sembra garbato

Offline borges

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Re:La Lazio e i mass media
« Risposta #1494 : Sabato 8 Gennaio 2011, 00:41:27 »
"chi scrive di Lazio sul messaggero è della rioma, chi scrive di Lazio sul cds non è laziale"

"che ti devo dire, si vede che di laziali in giro non ce ne sono...."
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Offline fish_mark

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Re:La Lazio e i mass media
« Risposta #1495 : Sabato 8 Gennaio 2011, 01:01:55 »
"chi scrive di Lazio sul messaggero è della rioma, chi scrive di Lazio sul cds non è laziale"

"che ti devo dire, si vede che di laziali in giro non ce ne sono...."

"pensare di rispondere con la rivista daaa Lazio e il canale tematico daaa Lazio significa fare la guerra con i fucili di legno" ...
un uomo di una certà mi offriva sempre olio canforato, spero che ritorni presto l'era del cinghiale biancoazzurro
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POMATA

Re:La Lazio e i mass media
« Risposta #1496 : Sabato 8 Gennaio 2011, 09:42:03 »
"pensare di rispondere con la rivista daaa Lazio e il canale tematico daaa Lazio significa fare la guerra con i fucili di legno" ...

La roma ha i suoi canali e nessuno parla di fucili di legno, noi avremo i nostri non vedo dove sia il problema.

Chi vuol seguire a leggere il cds é liberissimo di farlo, io Laziale compreró e ascolteró i canali che mi garbano.

Nessuna guerra Fish ;)

In spagna ci sono 3 grandi giornali sportivi: MARCA, AS e MUNDO DEPORTIVO, i primi 2 sfacciatamente madridisti tanto che hanno perso il pubblico dell'atletico a favore del 3º che é il giornale sportivo di barcellona e che fá ogni giorno uno speciale sull'atletico di madrid...

zorba

Re:La Lazio e i mass media
« Risposta #1497 : Martedì 11 Gennaio 2011, 08:24:10 »
OGNI MALEDETTA DOMENICA

BUONA LA PRIMA

Il girone di andata si chiude con i botti Juve dimezzata: la più grande delle piccole

(di Oliviero Beha)

Sceneggiatura formidabile per l’ultima di andata: era difficile immaginarsi di meglio. Almeno dal punto di vista delle emozioni impreviste, in tutto o in parte. Otto gol al Meazza ma suddivisi quasi equamente tra il Milan strapotente e l’Udinese del mercuriale Pozzo, il primo con Cassano in aggiunta a Ibra, il secondo con un Di Natale che ha molti colpi del barese e un fisico da Davide contro Golia in confronto a Ibra, ma sa metterlo a profitto. L’Inter che subisce il Catania e fa pensare per un’ora e qualcosa “ma allora è come con Benitez…!”, salvo poi rimediare e vincere a maggior gloria del realistico Leonardo. Contestato dai milanisti: sarebbe come se Berlusconi accettasse la leadership del Pd. E difatti, difatti…

IL NAPOLI che schianta la Juventus, lacerata tra l’oggi e il domani, la rosa attuale e la   campagna invernale, l’ombra dell’effetto Ferrara (anche lui era durato un girone) e la speranza di aver invece imboccato il sentiero giusto. Il punto è che la Juve è la più provinciale delle squadre maggiori almeno oggi, e la squadra più ricca di campioni tra le provinciali. Quando funziona il mix, il vento, la tattica ecc. allora vince da provinciale con le grandi, quando si perde i pezzi, perde da grande con le provinciali. E se trova un Napoli forza Cavani rimedia anche scoppole sonore.
Ma lo sceneggiatore ha fatto di più: ha mischiato le nequizie del campo per Lazio e Roma a quelle assai differenti del fuori campo. La Lazio viene punita a sorpresa dal Lecce all’Olimpico, come se avessero bastonato l’aquila volteggiante. E in effetti la notte precedente, anniversario n. 111 della nascita del glorioso club romano più antico dei “cugini”, la festa “a bastoni” si è mutata in occasione di incidenti con il solito repertorio di ultras, botte, polizia ecc. Non si riesce a uscire da questa logica, neppure quando le cose vanno bene in campo. E la Roma da un lato “lascia” la partita alla Sampdoria, dall’altro riapre la ferita Totti (in campo meno di Rivera in Messico) e la fa sanguinare. Sono due immagini naturalmente remote tra loro, incidenti di tifosi inteppistati con la Lazio come pretesto da un lato e questioni ambientali con al centro il “capitano” sull’altra sponda, ma entrambe foriere di un presente incerto e di un futuro peggiore: se non cambierà l’andazzo degli ultras, se con Totti il club non avrà un ulteriore chiarimento. Capitano/bandiera non giocatore, o ancora per questa stagione asset tattico in funzione delle sue condizioni del momento?
Ma la rimonta delle rimonte è stata sceneggiata a Firenze, all’ombra di Mutu. Dico delle polemiche tra il “divino giostraio” romeno e il Della Valle jr, ex presidente del club formalmente ma sostanzialmente titolare del giocherello viola. La goccia che avrebbe fatto traboccare il vaso fiorentino è stata raccontata all’opposto dalla dirigenza viola e dall’agente di Mutu, Becali. Qualcuno mente. Sono alle vie legali. Mutu è fuori mercato, come, più e peggio di Cassano, che almeno aveva mandato in pubblico il suo presidente   sampdoriano, Garrone, a dar via una parte indispensabile del nostro corpo.
CASSANO adesso è al Milan, a far vincere probabilmente scudetto e tonnellate di popolarità che il Cav. sa come investire. Invece Mutu ad oggi è fuori mercato. Che ha fatto di tanto grave? Secondo la dirigenza, avrebbe abbandonato l’allenamento di rifinitura alla vigilia della Befana, dopo episodi passati effettivamente poco onorevoli per il fuoriclasse Adrian, il classico “peccato che sia una canaglia”. Secondo Becali, in un incontro contemporaneo sempre il 5 gennaio tra l’agente, Della Valle jr, Corvino e un signore di nome Cognigni che come è universalmente noto è il presidente della Fiorentina quando non si tratta di andare in tv, Mutu sarebbe stato definito in quell’incontro dai suoi interlocutori un “bastardo”, “un cancro nella Fiorentina” e quindi comunque non convocabile per la trasferta di Bologna. Avvisato via telefono, Mutu avrebbe pensato bene di non subire quest’onta gratuita e quindi di andar via lui per primo dicendo “vado al Cesena”. Che lo avrebbe preso, giacché i Della Valle si erano detti intenzionati a darlo via a zero euro, pur di levarsi di torno l’ingombrante campione e forse soprattutto il suo lauto ingaggio. I Della Valle non sono cattivi, son fatti così: se uno sta loro antipatico e costa tanto, via, indipendentemente dal valore raro del campione e dal fatto che Mutu ha sbagliato tanto con loro ma loro hanno sbagliato altrettanto con Mutu. Da quando volevano venderlo alla Roma ma qualche giorno prima dei preliminari Champions, tre anni fa, irritando Prandelli con il quale si sono poi comportati come tutti sanno, a quando l’hanno abbandonato per una storia non di droga ma di pillole dimagranti e dopanti (alla Juve di Cannavaro un qualunque medico se ne sarebbe assunto la colpa...), a quando l’hanno trattato come un cencio perché c’era Jovetic, salvo riscoprirlo “fenomeno” a ottobre, a Jovetic rotto. Per carità, non è affatto detto che si debba pagare il prezzo del talento autentico con la moneta dell’indisciplina o peggio, insomma per essere Del Piero o Totti non c’è bisogno della “follia” intermittente di Cassano e Mutu. Ma quando sento dire: “Ha talento, ma non fa gruppo”, rigirerei la domanda sui Della Valle. Hanno soldi, sono i padroni, d’accordo, ma fanno gruppo? E la Fiesole che ha fischiato in forze domenica era fatta di contestatori preventivi, da gentaglia prezzolata da altri, oppure da fiorentini con la passione del calcio radicatissima e assai più storica delle calzature dellavallesche, che hanno visto in poco più di un anno una proprietà che sembrava la reincarnazione dei Medici trasformarsi in una sorta di Ciompi che volevano la Cittadella per il megastore? Che hanno cominciato a far cassa, hanno rotto con un allenatore che doveva fare il Ferguson italiano, ne hanno preso uno buono sì, ma dal loro punto di vista soprattutto buono alle disponibilità aziendali, hanno investito sui giovani e hanno un talento come Babacar perdendo però per strada un Balotelli e un Pato (sissignori!), loro segnalati a quindici anni, continuano a comprare all’estero ufficialmente a colpi di milioni diciottenni sui quali va investito molto meno e molto prima, ignorando le reali necessità della squadra. Era la Fiorentina di Mutu, ora è quella di Cerci, con tutto il rispetto. Ma sembra che questi guasti ambientali siano “normali”, giacché per una volta riesce il colpaccio della vita rimontando in un quarto d’ora da 0-2 a 3-2 il Real Brescia, in lotta come la Fiorentina oggi per non retrocedere. E invece di provare a ragionare, a rispettarsi almeno un poco, sedersi a un tavolo e riconoscere i sesquipedali errori da parte di tutti, quello proprio no, vero? Non lo fa Mutu, la “canaglia”, non lo fa Corvino l’acchiappatalenti dell’isola dei famosi (campioncini in erba), non lo fanno   i Della Valle bros. e neppure il presidente anonimo con la sedia in mano. Parrebbe “solo” un conflitto tra fiorentini , ed è una chiave di lettura di un calcio che va a fetecchie. Vedete, basterebbe dirlo: “Non siamo né Berlusconi né Agnelli né Moratti né abbiamo Unicredit alle spalle (altrimenti avrebbero già venduto completando il colpaccio… ndr). Noi Della Valle siamo dei Pozzo, presidenti di una squadra minore che cerca di fare come l’Udinese autofinanziandosi con il mercato e la “pesca a sciabica” dei giovanissimi africani e latinoamericani che però non vorremmo pagare alle cifre di Corvino. Che pretendete dunque da noi?”. Certo, sarebbe una seduta d’autocoscienza in pubblico da far tremare le vene. E i talloni. Ne parliamo prima che sia troppo tardi, Diego de’ Medici ?

Offline BobLovati

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Re:La Lazio e i mass media
« Risposta #1498 : Martedì 11 Gennaio 2011, 11:47:22 »
... zorba, pure te; citi Oliviero Beha !

Te vojo bene, lo sai, ma nun te n´approfitta´, però    ;)
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Offline Matita

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Re:La Lazio e i mass media
« Risposta #1499 : Giovedì 13 Gennaio 2011, 20:31:07 »

http://www.corrieredellosport.it/foto/calcio/serie_a/lazio/2008/10/20-7581_0/Ilaria+D'Amico:+%C2%ABSono+della+Lazio%C2%BB

l Corriere dello Sport che tira fuori una notizia del 2006 .


Poi se scrivo che fanno copincolla non e' vero.
Si er papa te donasse tutta Roma
E te dicesse lassa anna’ chi t’ama
 je diresti:  Si sacra corona
Val piu’ l’opinione mia che tutta Roma

Vulgus veritatis pessimus interpres.
Lotito deve fa' come dico io (quito cit.)