La Lazio e i mass media

[CiPpi]

scusate, ma di che stiamo parlando?

che se abbiamo la stampa contro e' perche' l'attuale presidenza non si sa dare da fare, ricordando poi che anche Cragnotti non faceva niente, pero' era piu' bravo perche' era uno che ci sapeva fare (tanto che nessuno alla fine gliel'ha messo inderposto e la Lazio non si e' trovata in nessun problema all'inizio di secolo ndCP), che e' vero che il CdS non ha mai pubblicato nulla a favore della Lazio, non ha neanche pubblicato nulla contro e che Patania e' un Laziale e tu se cacci pure i Laziali da intorno alla Lazio chi ti rimane, non ci sono i dirigenti, Lotito fa tutto lui, che si la societa' ha fatto tanto, pero' ancora non ha fatto abbastanza (ovviamente senza dire oggi cos'e' abbastanza, cosi da poter in ogni istante alzare l'asticella del non si e' fatto abbastanza ndCP). che bisogna mandare i giocatori tipo Zarate tra i tifosi (certo poi ci si becca una bella multa per un saluto romano, ma la colpa e' di chi con la stampa non ci sa fare ndCP)

giusto cosi per andare a memoria, in pratica nulla di nuovo.

[fish_mark]

scusatemi.. Greco ha scritto un libro sulla Lazio in cui non ha elogi per Lotito? Qual'è il problema? Finchè non ha scritto falsità, e si resta nel campo delle opinioni personali, non vedo dove sia il problema.

Basta non comprarlo, come basta cambiare stazione radio, o canale, o quotidiano. La libertà di scelta non ci è stata ancora tolta.

Inutile scannarsi.. semplicemente si può scegliere.

Io a casa ho il "Mein Kampf" eppure le mie simpatie politiche vanno in tutt'altra direzione. Si può anche leggerlo senza correre il rischio di contaminarsi con le idee che vengono espresse in quel libro.

[borgorosso]

fm non facciamo confusione.

io sono di sinistra, ma ho letto sia l'obbrobrioso mein kampf che l'onirico manifesto del partito comunista.
parliamo di storia.

leggere il libro di un uomo che ha propalato falsità è possibile.
non credo sia una scelta opportuna.

[disabitato]

Io a casa ho il "Mein Kampf" eppure le mie simpatie politiche vanno in tutt'altra direzione. Si può anche leggerlo senza correre il rischio di contaminarsi con le idee che vengono espresse in quel libro.

Anche... si può fare anche così.

Magari poi, si scopre che è un gran libro (quello di Greco).

[fish_mark]

fm non facciamo confusione.

io sono di sinistra, ma ho letto sia l'obbrobrioso mein kampf che l'onirico manifesto del partito comunista.
parliamo di storia.

leggere il libro di un uomo che ha propalato falsità è possibile.
non credo sia una scelta opportuna.

Caro borgorosso
le due ultime righe del tuo post non sono affatto condivisibili.
Acqistare il libro di un uomo che ha scritto un libro, ancorchè pieno di falsità, può essere opportuno e comunque è scelta libera.
Onestà intellettuale vuole che prima si legga poi si contesti quanto scrive.
Qui invece spesso e volentieri si salta i lprimo passaggio per arrivare più velocemente al secondo.

Peraltro il Mein Kampf non è un testo zeppo di verità. Eppure era molto letto nella Germania anni 30: in realtà era obbligatorio acquistarlo e mostralo bene in vista nel salotto di casa, in caso di visite della Gestapo.

[jegue98]

Caro borgorosso
le due ultime righe del tuo post non sono affatto condivisibili.
Acqistare il libro di un uomo che ha scritto un libro, ancorchè pieno di falsità, può essere opportuno e comunque è scelta libera.
Onestà intellettuale vuole che prima si legga poi si contesti quanto scrive.
Qui invece spesso e volentieri si salta i lprimo passaggio per arrivare più velocemente al secondo.

Peraltro il Mein Kampf non è un testo zeppo di verità. Eppure era molto letto nella Germania anni 30: in realtà era obbligatorio acquistarlo e mostralo bene in vista nel salotto di casa, in caso di visite della Gestapo.

Su questo caro borgorosso, sono d'accordo con f_M!

[syrinx]

Caro borgorosso
le due ultime righe del tuo post non sono affatto condivisibili.
Acqistare il libro di un uomo che ha scritto un libro, ancorchè pieno di falsità, può essere opportuno e comunque è scelta libera.
Onestà intellettuale vuole che prima si legga poi si contesti quanto scrive.
Qui invece spesso e volentieri si salta i lprimo passaggio per arrivare più velocemente al secondo.

Peraltro il Mein Kampf non è un testo zeppo di verità. Eppure era molto letto nella Germania anni 30: in realtà era obbligatorio acquistarlo e mostralo bene in vista nel salotto di casa, in caso di visite della Gestapo.

Anche criticare il libro in questione ed il suo autore - ad esempio perché non è stato menzionato l'attuale presidente della Lazio- è una scelta libera.

Ma questo non sembra interessarti.

[MagoMerlino]

La critica ad un libro va fatta dopo averlo acquistato e letto e si dovrebbe basare su quello che c'è scritto, non su quello che si prentenderebbe ci fosse scritto.

[fish_mark]

Anche criticare il libro in questione ed il suo autore - ad esempio perché non è stato menzionato l'attuale presidente della Lazio- è una scelta libera.

Ma questo non sembra interessarti.

La scelta è libera e non mi sogno di metterla in discussione perché non è questo il punto. io non vado di fretta  e quindi prima ascolto/leggo poi eventualmente giudico.
Il perfido Mago mi ha tolto il post dalle dita.

La critica ad un libro va fatta dopo averlo acquistato e letto e si dovrebbe basare su quello che c'è scritto, non su quello che si prentenderebbe ci fosse scritto.

PS Dopo la lettura del Mein Kampf, peraltro non proprio divertente, non mi è venuta l'irrefrenabile voglia di scendere in strada e cominciare ad accennare il passo dell'Oca.
Così come nel leggere il manifesto del partito comunista del figlio di un avvocato di Treviri non ho proposto ai miei amici di collettivizzare le loro proprietà con le mie.

Leggere un libro non equivale a contrarre un'infezione.

[syrinx]

La critica ad un libro va fatta dopo averlo acquistato e letto e si dovrebbe basare su quello che c'è scritto, non su quello che si prentenderebbe ci fosse scritto.

Magari qualcuno l'ha letto.

Magari qualcuno pensa che non menzionare Lotito nel libro sia motivo sufficiente per criticarlo.

Magari qualcuno pensa che quello che ha fatto greco in passato sia un motivo sufficiente per stargli ben lontano.

Queste sono posizioni leggittime nonchè criticabilissime. Ma forse sarebbe il caso di criticarele nel merito, senza accuse per niente velate di berlusconismo e simila.

[syrinx]

PS Dopo la lettura del Mein Kampf, peraltro non proprio divertente, non mi è venuta l'irrefrenabile voglia di scendere in strada e cominciare ad accennare il passo dell'Oca.
Così come nel leggere il manifesto del partito comunista del figlio di un avvocato di Treviri non ho proposto ai miei amici di collettivizzare le loro proprietà con le mie.

Leggere un libro non equivale a contrarre un'infezione.

Questo è talmente ovvio che mi stupisco tu senta la necessità di scriverlo.

[fish_mark]

Magari qualcuno l'ha letto.

E' uscito da pochissimo, aspettiamo gli interventi di questi.
Io non l'ho letto e non sto qui a tranciare giudizi preventivi.

Magari qualcuno pensa che non menzionare Lotito nel libro sia motivo sufficiente per criticarlo.

Scelta libera dell'autore, insindacabile, ancorché gradita e rispettosa della verità storica.

Magari qualcuno pensa che quello che ha fatto greco in passato sia un motivo sufficiente per stargli ben lontano.

Non starò qui a fare il suo avvocato difensore. Resta da capire cosa ha fatto di tanto male, a parte di esprimere le sue criticabilissime tesi sulle vicende della Lazio.
Peraltro, il suo giudizio è ancora pendente e non è arivato ad alcuna sentenza, neanche di primo grado.

Queste sono posizioni leggittime nonchè criticabilissime. Ma forse sarebbe il caso di criticarele nel merito, senza accuse per niente velate di berlusconismo e simila.

Sono posizioni legittime, ancorchè criticabilissime, opera a cui ci si dedica infaticablimente, senza sosta, giornalmente.
Ma l'oggetto del topic non è questo: è il libro.

[MagoMerlino]

Magari qualcuno l'ha letto.

Magari qualcuno pensa che non menzionare Lotito nel libro sia motivo sufficiente per criticarlo.

Magari qualcuno pensa che quello che ha fatto greco in passato sia un motivo sufficiente per stargli ben lontano.

Queste sono posizioni leggittime nonchè criticabilissime. Ma forse sarebbe il caso di criticarele nel merito, senza accuse per niente velate di berlusconismo e simila.

Qualcuno forse ha letto le recensioni.
Il giudizio sul libro non dovrebbe contenere, prima, la censura sulla figura dell'autore. Se non si apprezza l'autore non si compra il libro e se proprio si vuole intervenire ci si può limitare a scrivere "non apprezzando l'autore non acquisterò e non leggerò il libro a presciondere da quello che c'è scritto". Sarebbe una posizione critica condivisibile. Qui invece si censura a prescindere.

[borges]

Una bugia ripetuta infinite volte diventa una verità. (Goebbels)

[Mazzola]

Tre "mancanze" nel libro:

Rocchi, Lotito e Fabio Poli.

[franz_kappa]

Qui invece si censura a prescindere.

E' proprio così, caro Mago.

Nella virulenza di certe posizioni mi pare di ritrovare la sciocca intransigenza dei puritani seicenteschi del New England.
Senza dubbio animati da ottimi e giusti principi (la democrazia degli Usa è nata proprio fra Massachusset e Connecticut, quotidianamente esercitata in piccole comunità indipendenti di ispirazione religiosa) ma troppo convinti di essere INEQUIVOCABILMENTE nel giusto.

E così, pur animati da ottimi principi, i puritani finirono per bruciare al rogo decine di donne un po' strane colpevoli di manifestare (magari dopo sessioni di tortura o in seguito a sommari processi popolari) i sintomi della 'stregoneria'.

Ecco, operando un ardito (ma non indebito) collegamento, si può stabilire un parallelo tra la caccia alle streghe di secoli fa e la moderna 'censura' nei confronti di quei pochi utenti che a molti sembrano 'strani' perché spesso "contro" o perché "troppo
critici". E non è una posizione così sorprendente, in fondo, in una simile distorta logica: per dei fanatici sostenitori di qualcosa ogni 'tentennamento' è sospetto e deve celare qualche secondo (e magari poco limpido) fine.

Credo che sia in discussione la libertà e il pluralismo che molti di noi contavamo di trovare e alimentare su un nuovo forum come questo. E, si badi bene, il pluralismo lo si deprime semplicemente rendendo un certo posto poco 'confortevole' perché ci possano stare quante più persone possibili. Mica bannando le persone o editando i loro interventi.

[Matita]

Magari qualcuno pensa che non menzionare Lotito nel libro sia motivo sufficiente per criticarlo.

Non che sia obbligatorio,ma parlando di uomini che hanno fatto la storia della Lazio credo sia quantomeno dovuto.

 

[CiPpi]

http://it.wikipedia.org/wiki/Ucronia

[Mazzola]

Se il topic non viene chiuso prima...  posterò i passaggi riguardanti Rocchi e Lotito.
Piu' gli immancabili "erori".

Imperdonabile per me l'assenza tra i nomi quello di Fabio Poli.

[fish_mark]

Non che sia obbligatorio,ma parlando di uomini che hanno fatto la storia della Lazio credo sia quantomeno dovuto.

 

Posso convenire con te che le mancanze di cui parliamo rendono l'opera - che nelle intenzioni dell'autore dovrebbe ricostruire la storia della lazio - quanto meno lacunosa.
Ma tale lacuna può essere voluta e comunque "significativa" di un particolare taglio he ha voluto dare il suo autore, espressione di una certa sua, insindacabile, interpretazione della storia della Lazio.