Autore Topic: La Lazio e i mass media  (Letto 154480 volte)

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Offline Matita

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Re:La Lazio e i mass media
« Risposta #1720 : Giovedì 7 Aprile 2011, 17:20:26 »
“Vedi Napoli e poi muori”, Lotito si ribella al detto e, malgrado le controverse decisioni di Banti siano ancora vive nella mente dei biancocelesti, prova a voltare pagina. La sconfitta del San Paolo va archiviata o quantomeno presa ad esempio per l’atteggiamento mostrato in campo fino a mezz’ora dalla fine. Il prossimo capitolo da sfogliare riguarda l’inseguimento alla Champions League: “Le ferite vengono rimarginate ma restano le cicatrici – ha spiegato il presidente della Lazio ai microfoni di Radio Manà Manà – Ora dobbiamo pensare al futuro, dobbiamo ripartire con la consapevolezza di poter dare una gioia ai tifosi e di poter raggiungere un posizionamento consono al valore che stiamo dimostrando sul campo”.

L’Europa che conta, appunto, per rilanciare definitivamente ambizioni internazionali ormai da anni sopite, ma soprattutto per costruire un futuro economicamente più competitivo anche in sede di mercato. Un tesoro da mettere nel mirino attraverso il quarto posto e poi agguantare nel preliminare di Champions League fissato ad agosto: non entrare nella fase a gironi significherebbe veder sfumare 20 milioni in un colpo solo: “E’ inutile negarlo – spiega Lotito - , piazzarsi o no in Champions può cambiare i progetti. Una sana gestione passa per due elementi, il contenimento dei costi e l’incremento dei ricavi e raggiungere questo obiettivo sposta molto, in termini di ritorno esterno e di sottoscrizione di contratti anche in termini pubblicitari, la Champions ti proietta in un circuito totalmente diverso. Si parla tanto dello Zio Tom che arriva dall’America (il futuro azionista di maggioranza della Roma, Thomas Di Benedetto, ndr). Ma lui non può mettere dei soldi, per farlo deve passare per una serie di iniziative per incrementare i ricavi. Il problema è che se lo faccio io passo per tirchio, ma ci sono delle norme che dovranno essere rispettate”.

Stesso atteggiamento Lotito vuole che venga riservato all’operato di Edy Reja. Il futuro del tecnico goriziano resta in bilico, ma certamente non per il patron capitolino che sintetizza così i motivi che l’hanno spinto a proporre la panchina biancoceleste ance per il prossimo biennio: “E’ una persona sensibile, un grande professionista, ha ristabilito l’equilibrio dello spogliatoio, sta raggiungendo gli obiettivi prefissati e bene o male sta proponendo un buon calcio. Ha dimostrato il suo valore anche nella gara con il Napoli, ha tutta la mia stima e considerazione. Lui non condivide le critiche strumentali e distruttive. Noi vogliamo solo essere rispettati per quanto dimostriamo in campo, vogliamo essere giudicati solo per quello che uno fa. Reja non si spiega le critiche che gli vengono rivolte a priori, ed ha ragione”.

Sul tavolo delle discussioni contrattuali, però, non c’è solo la situazione che riguarda il tecnico di Lucinico. Caso emblematico è quello che coinvolge Fernando Muslera. Storia controversa quella del suo rinnovo contrattuale. Il manager Fonseca e Lotito avevano raggiunto l’accordo già a giugno, tanto che il portiere nella prima intervista post-Mondiale, si era detto felice del prolungamento. Il documento, poi, non è stato mai depositato. Resta “ostaggio” di Fonseca, in attesa che il rapporto con la società torni disteso e privo di pendenze: “Le mie intenzioni sono molto chiare – sottolinea Lotito - , Io sono abituato al rispetto dei patti, normalmente quando il sottoscritto assume un impegno lo mantiene. Purtroppo, però, questo è un mondo in cui non tutti rispondono a questo tipo di impostazione. Noi siamo in attesa, l’accordo con il giocatore dal punto di vista del valore contrattuale l’avevamo concordato, ma i calciatori dipendono anche da fattori esterni ed in questo caso dei procuratori. Non sempre gli interessi coincidono, ma noi siamo sempre disponibili a formalizzare l’intesa che era già stata firmata dal ragazzo. Dopodiché, se qualcuno ritiene che l’interesse prioritario sia quello dell’agente che probabilmente vuole disattendere l’accordo sottoscritto vedremo, ma noi siamo fiduciosi che alla fine le cose possano rimarginarsi, deve prevalere il buon senso e l’interesse del rispetto dei patti”.Una battuta anche sull’idea partorita dai tifosi di intitolare il centro sportivo di Formello a Bob Lovati. Lotito non conferma e non smentisce le proprie intenzioni: “I tifosi lanciano tante idee, io ho molto a cuore gli stimoli che vengono date dalla tifoseria sana. Con Lovati avevo un rapporto eccezionale, lui era una persona per bene, un vero tifoso, aveva le chiavi di Formello e sulla base di questo c’era un confronto continuo”.

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zorba

Re:La Lazio e i mass media
« Risposta #1721 : Martedì 12 Aprile 2011, 07:11:03 »
(Il Fatto Quotidiano 12.04.2011)


OGNI MALEDETTA DOMENICA

SUSPENSE DA TESTACODA

Restano in sette a contendersi l’accesso in Europa. E troppe possono lasciarci le penne

(di Oliviero Beha)

È stato un tranquillo weekend di paura, con coda il lunedì per Berlusconi in Tribunale che “pagava Ruby perché non si prostituisse”: tutto prevedibile, ma anche tutto da definire finché non fosse accaduto. L’Inter doveva smaltire la doppia sberla, e capire se aveva in panchina Leonardo da Perdi o da Pareggi dopo la grande illusione del primo trimestre 2011. La Roma doveva riguadagnare la chance per la Champions mentre Tom Di Benedetto tratta, sapeste quanto tratta, con Unicredit, la sponda capitolina, quella vaticana e doveva farlo con Totti o senza, con i favori arbitrali o senza, a qualunque costo giacché sono 20 all’ingrosso i primi soldi in milioni di euro che dà la qualificazione ai preliminari, nell’ultima stagione che contempla il mistero gaudioso di quattro squadre italiane. Poi saranno tre, e di questo passo diventerà ancora più doloroso...

NEL FRATTEMPO a Sepang la rossa tigre malese della Ferrari doveva rifarsi adesso che tanto si parla della sua entrata in Borsa, e ti capita di sentire alla radio la pubblicità delle pubblicazioni che riguardano il Cavallino con tutto lo charme (non il Fondo omonimo di Montezemolo e soci...) dei suoi trionfi, mentre le notizie l’avrebbero data poi un attimo dopo solo quarta, non così a sorpresa dopo le prove... Magari recupererà, anche se Vettel sembra di gran lunga il miglior pilota della sua generazione e le Red Bull nate per scherzo secondo gli esperti, ormai non perdono un colpo o quasi. Io rimango affascinato da piloti come Kobaiashi perché il nome mi sembra recuperato dal film I soliti sospetti e la qualità romanzesca ne esce vincente...

Poi, continuando per vie orarie, la strizza prandiale toccava alla Juventus, che non vincendo avrebbe polverizzato le sue fiches puntate sul quarto posto, benché in lontananza e con una squadra che fatica tantissimo a cavare dal buco tattico qualche ragno decente. Spettacolo poco, ma finalmente i punti. Nel pomeriggio, attesa leggermente spasmodica (un ossimoro tendenziale) per il Napoli a Bologna. Non vince e si smarrisce in assenza di Cavani, vince e agguanta il Milan tifandogli contro.

LA PAURA di non farcela non si vede neppure per un minuto, e quindi gran merito al Mazzarri scamiciato e al De Laurentiis tranquillizzato e quasi savio nell’espressione piratesca dietro le lenti da sole, sempre che in futuro qualche episodio arbitrale a suo sfavore o a favore del Milan non ne riattivi i furori. È sempre così: si contesta il sistema se ti penalizza, si tace se ti avvantaggia. E tutti si fanno l’idea che riformare il pallone sia un po’ come riformare la giustizia: ce ne sarebbe un gran bisogno, ma se lo chiede il Berlusca si capisce che lo fa per le sue gabole e non certo perché si vuole una “machina legis” funzionante, così come se si lamenta Tizio per il rigore non dato non lo fa poi quando non viene concesso a Caio. Qualunque riferimento al rigore negato all’Udinese in una partita probabilmente decisiva nei due sensi, per Pozzo e Guidolin come per Montella e gli “americani”, è puramente voluto. La Lazio continua a fare il suo, smaltendo la beffa del gol non dato a Brocchi a Napoli, ma già Lotito paventa che il quarto posto sia destinato alla Roma, e quindi preparatevi a giocarvi un polemico derby Champions lungo sei settimane. In mezzo alla classifica il buio, acceso a Palermo da Delio Rossi tornante (in panchina) sulla destra e spento dallo stesso Palermo autolesionista in extremis con il Cesena, strattonato dall’arbitro. In fondo, Bari a parte ormai andato (ma perché defenestrare Ventura invece che lasciarlo lavorare in funzione anche di una B?), chi se la vede bruttissima è la marchesa Sampdoria, non abituata da un po’ a lottare per non retrocedere tra le contestazioni a Garrone, che invece aveva costruito fino a ier l’altro un club e una squadra di tutto rispetto.

ADESSO, svenduto il vendibile, si è dotato di un allenatore adatto, sì, ma soprattutto alla B, quando invece aveva un Di Carlo che comunque faceva giocare la squadra o se volete ogni squadra che abbia guidato e che forse dovrebbe essere richiamato di corsa, come è già accaduto dieci volte nel campionato di quest’anno: li cacciano, ne dicono il peggio, ne prendono un altro, che nove volte su dieci fa peggio, lo ricacciano dicendone il peggio e riprendono il primo, con un guadagno materiale, morale e ambientale straordinario.

Comunque sono ancora troppe le squadre che possono lasciarci le penne, con quel che significa la differenza economica tra A e B. Il Lecce è forse quella che gioca meglio, e per esempio a Genova il vecchio, vecchissimo Di Michele ha fatto un gol difficilissimo, un esterno destro nello spazio ristretto dove far girare il pallone che, visto in Inghilterra, su Youtube o dove vi pare a voi, avrebbe fatto gridare al miracolo. Ma si chiama Di Michele, come Totò non De Curtis ma Di Natale, giocatori diversi ma di talento medio o grande emersi dal grigiore di un reclutamento italiano di una modestia raggelante: fate con me l’esperimento, domenica prossima, di contare quanti calci d’angolo o punizioni vengono tirati non con i piedi – come si dice, e sarebbe il meno – ma senza testa, senza forza, senza tecnica (dico dei “fondamentali” per uno che non faccia il bibliotecario ma il calciatore professionista), senza un’idea intelligente di traiettoria, detto in una parola senza una visione che è un po’ diversa dalla televisione che li rende ricchi e famosi proprio mentre ce li mostra sgraziati e inadeguati. Aveva proprio ragione Gianni Brera, il nostro mai abbastanza compianto “Gadda dei poveri”, che non se ne intendeva poi tanto, ma almeno conosceva i fondamentali del suo mestiere e li praticava bene, una specie di Seedorf della macchina per scrivere: aveva ragione quando sosteneva che se non hai i piedi per far gioco tanto vale rompere il gioco altrui con una Maginot adatta e poi buttarsi in scorrerie negli spazi altrui.

È ESATTAMENTE quello che si chiedeva al posticipo di domenica sera: riaprire del tutto il portone dello scudetto anche solo con un pari imposto al Milan, nel tranquillo weekend di paura che lo aspettava a Firenze, senza Mutu cioè mezza Fiorentina, e senza Cassano, il panchinaro più nobile in circolazione ma sempre panchinaro. Chiudersi perbene, togliere spazi a un Pato detto il “papero genero di” che sullo stretto può soffrire ma sull’abbrivo scherza con chiunque, marcare Ibra come si può perché ancora fa la differenza anche quando come domenica divora i gol ma si fa squalificare (fuori di testa e fuori tre domeniche), soprattutto costruire un centrocampo che non sembrasse un groviera nei cui buchi si divertivano Boateng e Seedorf, galleggiava Van Bommel e la faceva da padrone perfino Flamini. Niente da fare: pretenzioso e vuoto, disarmonioso e inefficace, il gioco della Fiorentina si è ridotto in un lampo a velleitarismo di riporto, rischiando una goleada modello Udinese a Palermo (solo che appunto l’Udinese costruisce le sue fortune sull’equilibrio nei 40 metri al centro del campo), e solo gli errori del Milan e la stanchezza hanno ravvivato qualche decina di minuti alla fine. Non ricordo da anni un tale senso di impotenza e giocatori così mal disposti da un allenatore che è stato preferito ad Allegri (contattato prima che dal Milan dalla stessa Fiorentina e poi ignorato con la solita lungimiranza ) e si vede. Certo, la rosa è imparagonabile, ma Allegri ha dovuto ricostruire un centrocampo bucherellato in autunno e ancora oggi è quello il reparto più debole del Milan, come la Champions ha dimostrato. E quindi il Milan a volte gioca. La Fiorentina mai. Così rimane leader il club dell’Inarrestabile e si inietta una dose di autostima forse sufficiente ad arrivare in fondo, cosa che a Berlusconi farebbe tanto comodo specie su altri piani. Per la Fiorentina, o la compra Geronzi per fare un dispetto a Della Valle e quindi si passa da Casette d’Ete a Marino in un invecchiamento giovanile che fa il paio con il ringiovanimento senile delle Generali. Oppure continueranno a basculare così, senza molto significato fino alla prossima partita. Peccato: Prandelli dove sei, e dove finirai Roby Baggio già stufo di un incarico sibillino e sbagliato in Federazione?

Offline syrinx

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Re:La Lazio e i mass media
« Risposta #1722 : Martedì 12 Aprile 2011, 07:26:01 »
La controffensiva del putridume che e' il calcio italiano e' partita a tutta forza. Secondo me pero' stavolta sti zozzi hanno paura. Si sono resi conto che la gente sta aprendo gli occhi e non ne puo' più.

zorba

Re:La Lazio e i mass media
« Risposta #1723 : Martedì 12 Aprile 2011, 07:37:42 »
http://www.rai.it/dl/Radio2/popupvideo.html?u=%2Fdl%2FRaiTV%2Fprogrammi%2Fmedia%2FContentItem-788518cf-7d88-4bb8-ba61-71f260396eb5.xml&p=&d=&t=Un%20Giorno%20da%20Pecora

Rutelli su Lotito e la sua 'task force' su Radio2 (ospite di Sabelli e Fioretti).


(Ottimo segnale che anche su un canale radio pubblico venga data voce a chi sostiene ed appoggia la lotta del presidente biancoceleste contro un certo tipo di 'sistema'.....)

Offline Matita

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Re:La Lazio e i mass media
« Risposta #1724 : Martedì 12 Aprile 2011, 07:46:57 »
Andrè Carrillo è ad un passo dalla Lazio.Nelle ultime ore dal Perù arrivano nuovi dettagli e secondo gli organi di stampa la trattativa tra il club biancoceleste e l’Alianza Lima sarebbe praticamente chiusa.
La svolta ci sarebbe stata sabato sera a Roma, quando è andato in scena a Villa San Sebastiano l’incontro tra il presidente Lotito, l’agente del giocatore Elio Casareto e l’agente Fifa Filippo Colasanto.
Al club peruviano verranno versati 4,4 milioni di dollari (2,7 milioni di euro) per il 70% del cartellino del giocatore. Mentre Carrillo, soprannominato il "Serpente” dai suoi tifosi, firmerà con la Lazio un contratto di tre anni.
Ulteriori conferme arrivano anche dallo stesso giocatore: “Io voglio già andare via –esclama felice al portale Libero-, so che tutto il mondo parla di me. So anche che la Lazio è un club importante e che hanno mostrato un gran interesse nei miei confronti. Se fosse per me partirei subito”.


A rincarare la dose sulle denuncie fatte ultimamente dal Presidente biancoceleste Claudio Lotito, che per sorvegliare l’andamento di questo finale di stagione ha assoldato una task-force, ci ha pensato anche l’ex sindaco di Roma Francesco Rutelli che stasera ai microfoni di Radio2 Rai ha detto: «È vero, la Lazio è sfavorita, questa volta ha ragione Lotito che è un mito. Non so perché accada una cosa del genere ma si tratta di un argomento serio e quando Lotito dice che in ballo ci sono 25 milioni di euro, mette il dito su quanti siano davvero gli interessi in gioco». L’attuale leader dell’Api ha anche ironizzato sui presunti favori arbitrali verso l’altra sponda del Tevere: «Su questo argomento non posso dire niente per non mettere in crisi il mio matrimonio, ma fate voi il conto dei rigori avuti dalla Roma e quelli che ha avuto la Lazio. E non dite che i giocatori biancocelesti sono più fallosi perché sono la seconda miglior difesa del campionato nonostante una caterva di rigori contro».


Questa sera nel locale Spazio Novecento all’Eur, si è tenuta la seconda edizione del Premio Gentleman, un riconoscimento promosso dalla Regione Lazio che viene consegnato ai giocatori e dirigenti di Roma e Lazio che si sono messi in maggiore evidenza nella passata stagione dal punto di vista della lealtà sportiva e del fair-play agonistico. Ma i protagonisti di questa serata, oltre a ricevere il loro premio, non hanno perso l’occasione per parlare di questo finale di stagione come nel caso di Libor Kozak, stasera premiato come “Gentleman Rivelazione 2010”, che si è limitato a dire «Siamo quarti ed è tutto nelle nostre mani. Mancano sei finali», ma soprattutto con il “Gentleman Olimpico Uomosport” Claudio Lotito che ha fatto il punto su questo scorcio finale di campionato dimostrandosi sorpreso del clamore che ha provocato l’istituzione di una task-force di sorveglianza: «Rimango sorpreso perché dovrebbe essere l’interesse di tutti avere la certezza del diritto e la trasparenza di gestione. Non capisco questa sorpresa e questa perplessità. La task-force istituita dalla Lazio è volta a verificare quello che avviene in queste sei partite».

Il patron biancoceleste non si è risparmiato nemmeno su Montali che avrebbe detto di non voler replicare alla Lazio in quanto la Roma ha un altro stile: «Montali pensasse alla Roma ed io penso alla Lazio. Ognuno ha il suo stile, il mio è quello di essere Claudio Lotito presidente e proprietario della Lazio, il suo è quello di direttore generale della Roma nominato dai nuovi soci, perché mi pare che, se lo saranno, saranno quattro o cinque».

Al Presidente della Lazio è stato chiesto anche se nella partita Lazio-Inter dell’anno scorso ci sia stata la certezza del merito. «Chiedetelo ai tifosi. Dalla parte nostra abbiamo perso, ma Muslera ha fatto una grande prestazione così come tutta la squadra. Provateci a far disputare una partita con 60mila persone a farti pressione, come è successo anche a Napoli. È una cosa svantaggiosa ma quello che conta è il comportamento della squadra e della società. Io non mi devo rimproverare nulla e se ritenete che ci sia qualcosa di strano, dimostratelo e provatelo. Oltretutto all’epoca era un fatto noto visti i rapporti tra le due tifoserie, e mi pare che furono prese delle posizioni forti da parte del club. Io devo rispondere del mio comportamento e non di quello dei tifosi. Io dico solo che non devono incidere fattori esterni sul risultato della gara, chi merita deve vincere».

Cosa pensa della parole di Nicchi che ha detto di sperare che gli arbitri continuino ad arbitrare bene come hanno fatto fino ad ora? «Ha ragione, io non ho mai parlato di arbitri. Se io mi sono posto questo problema è perché ritengo che sia giusto dare maggior forza alle istituzioni attraverso l’ausilio della tecnologia e di una impostazione che sia corretta. Una partita è composta da due squadre, un gruppo di persone terze che valutare i comportamenti dei giocatori e poi l’ambiente. Se l’ambiente minaccia i giocatori, commette impropriamente un abuso e quindi va perseguito, se una persona segna e non viene riconosciuto, può capitare una volta che c’è un errore ma “errare humanum est sed perseverare diabolicum”». Queste le parole di Lotito che in chiusura di intervista, Lotito è tornato a punzecchiare Montali: «Io non critico gli altri, non parlo di stile. Il mio è uno stile classico, sono rispettoso delle norme e sono sempre stato coerente. Qualche scossa gliel’ho data a questo sistema, vado avanti per la mia strada e poi vedremo».




Prima aveva detto di non voler rispondere alle provocazioni in quanto la Roma possiede un altro stile rispetto alla Lazio, poi però il Direttore Generale dei giallorossi Montali ha evidentemente cambiato idea replicando alle parole di oggi di Reja: «Fa bene a tirare in ballo la fortuna. Fa parte del nostro mestiere ed anche noi ne vorremo avere un po’ di più in questa stagione. L’anno scorso ne abbiamo avuta poca con Livorno, Sampdoria e Lazio-Inter». Queste le parole del dirigente della Roma che ha così puntato il dito contro la partita persa l’anno scorso dai cugini contro l’allora squadra di José Mourinho, vincitrice di tutte e tre le competizioni cui aveva preso parte. Montali ha proseguito il discorso dell’imminente cambio di proprietà: «Da dentro abbiamo cercato di isolarci ma non è facile, altri club magari sarebbero spariti in una situazione simile e in una piazza del genere».

In seguito il DG della Roma ha speso parole piccate anche nei confronti del Presidente Lotito: «Nel mondo del calcio c'è l'abitudine di lanciare il sasso e nascondere la mano. Bisogna invece prendersi le responsabilità per ciò che si dice e poi si devono accettare anche le eventuali repliche - ha esordito Montali che poi ha proseguito - Le frasi di Lotito si commentano da sole ma le persone sono ciò che fanno e quello che dicono. Non voglio entrare in questa polemica e scendere a questi livelli. Ci vuole molto più coraggio a non parlare piuttosto che fare la bagarre». Infine un'ultima battuta per tentare di smorzare i toni: «In questa città bisogna fare un salto culturale. A noi in questo periodo interessa solo quello che succede sul rettangolo del gioco. Al mondo del calcio servirebbe maggiore ironia»
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Re:La Lazio e i mass media
« Risposta #1725 : Martedì 12 Aprile 2011, 09:34:55 »
Fonte: rassegna stampa da Gazzetta dello Sport

Oggi nelle pagine di “Extratime”, l’inserto settimanale di calcio internazionale de “La Gazzetta dello Sport” si parla della difficoltà di acquistare giocatori sudamericani il cui cartellino è sempre più suddiviso in più fette obbligando gli operatori di mercato a districarsi in un ginepraio di agenti, gruppi di investimento, parenti dei giocatori e dirigenti del club. A parlare dell’argomento è intervenuto anche il Direttore Sportivo biancoceleste Igli Tare che l’anno scorso ha vissuto sulla propria pelle questa situazione con l’acquisto di Hernanes, giocatore la cui proprietà era divisa al 75% al San Paolo e per il restante 25% a due soggetti privati. La testimonianza del dirigente albanese parla di un cambiamento del modus operandi per quanto riguarda il tesseramento di questi calciatori, diventato molto più complicato dal momento che si è obbligati a «trattare con ognuno dei proprietari che a volte sono anche in disaccordo tra di loro sulla strategia da tenere». Il segreto per portare avanti la trattativa sempre secondo l’ex centravanti della Lazio sta nella riservatezza perché «con tanti soggetti che reclamano la loro parte, il prezzo sale in maniera esponenziale quando si viene a conoscenza dell’interesse di un club per un determinato giocatore». E così anche la trattativa per il tesseramento del Profeta ha portato con sé delle insidie visto che c’era stato bisogno di «trattare separatamente con ognuna delle due parti», ma per fortuna a giocare dalla parte della prima squadra della capitale c’è stata la volontà del giocatore che, come conferma Tare «voleva a tutti i costi la Lazio».

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Re:La Lazio e i mass media
« Risposta #1726 : Martedì 12 Aprile 2011, 09:38:36 »
Grazie per la segnalazione, Zaradona.

Offline Aquila Maremmana

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Re:La Lazio e i mass media
« Risposta #1727 : Martedì 12 Aprile 2011, 09:49:16 »
Ho ascoltato a Radio Capital la fine dell'intervista a Roberto Renga che più o meno polemicamente puntava il dito su Lazio - Inter dello scorso anno... chi ha sentito può confermare?
Noi potevamo essere loro. Non abbiamo voluto.
Loro non avrebbero mai potuto essere noi.

Offline LaLazioMia

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Re:La Lazio e i mass media
« Risposta #1728 : Martedì 12 Aprile 2011, 10:35:38 »
Qualcuno dovrebbe spiegarmi che c.... c'entra Lazio Inter dell'anno scorso ? forse che fare sugli spalti il tifo per l'Inter ( come fatto da apripista dai canidi contro la Fiorentina tanti anni fa) equivale a falsare una partita sul campo con un arbitraggio che nega un gol regolare all'Udinese o un altro arbitro che non vede un gol fatto a napoli ?
GENTAGLIA
Citazione"Qui se non si trova qualcuno che decide di portare in tribunale Lotito, accusandolo di "qualcosa", non si viene a capo di nulla. Purtroppo."
Chi lo ha scritto? Cairo? La gazzetta?
No, MM il moderatore.

Offline Skorpius

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Re:La Lazio e i mass media
« Risposta #1729 : Martedì 12 Aprile 2011, 10:37:35 »
Qualcuno dovrebbe spiegarmi che c.... c'entra Lazio Inter dell'anno scorso ? forse che fare sugli spalti il tifo per l'Inter ( come fatto da apripista dai canidi contro la Fiorentina tanti anni fa) equivale a falsare una partita sul campo con un arbitraggio che nega un gol regolare all'Udinese o un altro arbitro che non vede un gol fatto a napoli ?
GENTAGLIA

Apparentemente non c'entra nulla.. se viene usato come risposta a Lotito è una accusa di combine vera e propria, dovrebbe rispondere a tono
La gente dice che sono cattivo, ma in verità ho il cuore di un bambino: lo tengo in un barattolo, sul comodino.

Offline LaLazioMia

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Re:La Lazio e i mass media
« Risposta #1730 : Martedì 12 Aprile 2011, 10:48:51 »
Apparentemente non c'entra nulla.. se viene usato come risposta a Lotito è una accusa di combine vera e propria, dovrebbe rispondere a tono

Accuse ridicole a cui Lotito ha gia' risposto in passato. Solo la gentaglia giallorosica puo' ignorarle
http://www.corrieredellosport.it/video/calcio/serie_a/lazio/2010/04/27-22453/Lotito%3A+%C2%ABLazio-Inter%3F+I+dubbi+mi+offendono%C2%BB

Se poi , a proposito di combine le mmerdacce si ricordassero di Parma mmarde di quella stessa giornata con gli scempi perpetrati sul campo , non sugli spalti .
Citazione"Qui se non si trova qualcuno che decide di portare in tribunale Lotito, accusandolo di "qualcosa", non si viene a capo di nulla. Purtroppo."
Chi lo ha scritto? Cairo? La gazzetta?
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jumpingjackflash

Re:La Lazio e i mass media
« Risposta #1731 : Martedì 12 Aprile 2011, 10:51:14 »
Apparentemente non c'entra nulla.. se viene usato come risposta a Lotito è una accusa di combine vera e propria, dovrebbe rispondere a tono
dovrebbe querelare. O questa gente ha delle prove di una eventuale combine oppure deve imparare che non si può lanciare accuse sulla base di proprie sensazioni

Offline nestorburma

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Re:La Lazio e i mass media
« Risposta #1732 : Martedì 12 Aprile 2011, 11:08:37 »
Gigi Garanzini, solitamente sobrio ma appena rientrato da Vinitaly, ha vomitato di tutto contro la Lazio e Lotito nella puntata di ieri di "A tempo di sport".
E la Storia? La Lazio ha 111 anni, nelle ultime stagioni ha vinto una Coppa Italia e una Supercoppa. Le altre non mi pare. E si è sempre chiamata Lazio, non Napoli Soccer. Facile ripartire dalla C e non sanare i debiti pregressi come ho fatto io. Però la storia, almeno quella, la perdi.

Offline WombyZoof

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Re:La Lazio e i mass media
« Risposta #1733 : Martedì 12 Aprile 2011, 11:11:43 »
renga? " si rivolga alla magistratura", come dice Nicchi.


a proposito, al posto di lotito alla prossima intervista su sky o rai tirerei fuori un foglietto leggendo le parole di Nicchi dopo brescia roma, e un altro foglietto sulle percentuali gol/rigori di robcouto, e mi porterei dietro, modello jene, un ipad con le immagini degli insulti dei romanisti ad arbitri e guardalinee, lasciati impuniti, citando le giornate di squalifica per ibra.  e alla prima replica del giornalista o degli opinionisti chiederei di commentare l'intercettazione pradè mazzini, chiedendo come mai lui è stato processato per molto meno e la lazio penalizzata, e la roma l'ha fatta franca.

ALZARE IL LIVELLO DELLO SCONTRO
Gigi Garanzini, solitamente sobrio ma appena rientrato da Vinitaly, ha vomitato di tutto contro la Lazio e Lotito nella puntata di ieri di "A tempo di sport".

è un grandissimo pezzo di merda, non perde occasione per proteggere la roma e denigrare la Lazio.

dimenticavo, ha pubblicato un libro sui nuimeri dieci, con grande risalto a totti.
«Per un centimetro Beppe, per un centimetro»

Offline LaLazioMia

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Re:La Lazio e i mass media
« Risposta #1734 : Martedì 12 Aprile 2011, 11:13:44 »
dovrebbe querelare. O questa gente ha delle prove di una eventuale combine oppure deve imparare che non si può lanciare accuse sulla base di proprie sensazioni
Adesso uscirà qualcuno che ricorderà i soldi dati all'avv Gentile per le querele. :)

Certe considerazioni e certe risposte nel sistema mafioso giallorosico sarebbero destinate ai giornalai di regime tipo renga, maida etc.
Ce lo vedi cerracchio a spiegare la differenza tra una combine sul campo ( tipo parma mmerde) e un tifo pro Inter fuori dal campo , sugli spalti del tutto ininfluente?


Gigi Garanzini, solitamente sobrio ma appena rientrato da Vinitaly, ha vomitato di tutto contro la Lazio e Lotito nella puntata di ieri di "A tempo di sport".

Garanzini di base è romico, figuriamoci quando poi è reduce da Vinitaly. Comunque garanzini ieri sosteneva che Lotito si è piu' volte lagnato in passato degli arbitraggi e questo dovrebbe far tacere tutti quelli che sostengono che si è svegliato solo ora >:(

Citazione"Qui se non si trova qualcuno che decide di portare in tribunale Lotito, accusandolo di "qualcosa", non si viene a capo di nulla. Purtroppo."
Chi lo ha scritto? Cairo? La gazzetta?
No, MM il moderatore.

Offline LaLazioMia

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Re:La Lazio e i mass media
« Risposta #1735 : Martedì 12 Aprile 2011, 11:15:36 »
renga? " si rivolga alla magistratura", come dice Nicchi.


a proposito, al posto di lotito alla prossima intervista su sky o rai tirerei fuori un foglietto leggendo le parole di Nicchi dopo brescia roma, e un altro foglietto sulle percentuali gol/rigori di robcouto, e mi porterei dietro, modello jene, un ipad con le immagini degli insulti dei romanisti ad arbitri e guardalinee, lasciati impuniti, citando le giornate di squalifica per ibra.  e alla prima replica del giornalista o degli opinionisti chiederei di commentare l'intercettazione pradè mazzini, chiedendo come mai lui è stato processato per molto meno e la lazio penalizzata, e la roma l'ha fatta franca.



UNa ottima proposta
Citazione"Qui se non si trova qualcuno che decide di portare in tribunale Lotito, accusandolo di "qualcosa", non si viene a capo di nulla. Purtroppo."
Chi lo ha scritto? Cairo? La gazzetta?
No, MM il moderatore.

jumpingjackflash

Re:La Lazio e i mass media
« Risposta #1736 : Martedì 12 Aprile 2011, 11:42:49 »
Gigi Garanzini, solitamente sobrio ma appena rientrato da Vinitaly, ha vomitato di tutto contro la Lazio e Lotito nella puntata di ieri di "A tempo di sport".
l'unico programma di radio24 che non riesco ad ascoltare tanto è finto st'omo

Offline Matita

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Re:La Lazio e i mass media
« Risposta #1737 : Martedì 12 Aprile 2011, 11:43:10 »
ma tutti sti giornalisti che quando va male hanno la soluzione a tutto , ora dove sono ?

DOVE ?

Non sara' il 2 Luglio , ma una descrizione ATTUALE del momento che si vive , oggi sarebbe quanto mai gradita....Ma no , meglio le prefazioni...voi mette...


Pure il fruttarolo è sparito..
Si er papa te donasse tutta Roma
E te dicesse lassa anna’ chi t’ama
 je diresti:  Si sacra corona
Val piu’ l’opinione mia che tutta Roma

Vulgus veritatis pessimus interpres.
Lotito deve fa' come dico io (quito cit.)

Mazzola

Re:La Lazio e i mass media
« Risposta #1738 : Martedì 12 Aprile 2011, 11:49:31 »
E' una caratteristica della "categoria": fare il vago.


Offline benvolio

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Re:La Lazio e i mass media
« Risposta #1739 : Martedì 12 Aprile 2011, 12:16:24 »
Mi sono fatto l'idea che il sistema calcio e' lo specchio fedele della situazione politico economica italiana. Pensavo (prima) che un quanto di aleatorieta' e di imprevedibilita' ci fosse ora sono invece pressoche' convinto del contrario. Il campionato di calcio, il suo allestimento, programmazione, sviluppo e conduzione, assomiglia fortemente agli appalti per le piscine di Tor Vergata per i mondiali di nuoto o a quelli del G8 della Maddalena.
Il verminaio che sta dimenandosi attorno alle parole di Lotito ne e' triste conferma.