Autore Topic: Tounkara-Fiore, il poker è servito: Lazio Primavera ai quarti di Coppa Italia  (Letto 485 volte)

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Che sia campionato, che sia Coppa Italia, è sempre Lazio Primavera spettacolo. La musica non cambia, è una sinfonia soave, che non accenna ad arrestarsi. Il direttore d’orchestra è Alberto Bollini, in grado di plasmare un gruppo vincente, mai domo, che dal suo vocabolario ha cancellato la parola ‘appagamento’. Contro il Napoli, negli ottavi di finale della Primavera Tim Cup, finisce 4 a 3 per la compagine romana. Fiore e Tounkara sono i mattatori assoluti della gara, con due gol a testa, tutti realizzati nel primo tempo. Nel secondo tempo, la Lazio si ritrova a difendere un vantaggio di tre gol, prima in dieci, poi in nove uomini. Come a Firenze, il sacrificio delle giovane aquile ha la meglio. Nel finale di secondo tempo è un’agonia, ma alla fine a sorridere sono i colori del cielo. La Lazio primavera accede così ai quarti di finale.

FORMAZIONI – Bollini schiera la sua Lazio con il canonico 4-3-3: Strakosha tra i pali, in difesa da destra a sinistra ci sono Pollace, Ilari, Serpieri e Filippini. Silvagni, Elez e Murgia a centracampo, mentre Palombi, Fiore e Tounkara formano il trio d’attacco.

PRIMO TEMPO - Quindici minuti. Tanto basta a Mamadou Tounkara e Mattia Fiore per indirizzare la gara. L’ex Barcellona sblocca la gara al decimo, splendidamente imbeccato dal suo compagno di reparto. L’attaccante spagnolo d’origini senegalesi si invola verso la porta di Contini e lo trafigge al secondo tentativo utile. Quattro giri d’orologio e Mamadou veste i panni dell’assist-man: discesa devastante sull’out di sinistra e cross rasoterra per l’accorrente Fiore. È 2 a 0, è una Lazio implacabile, devastante, affamata. Il Napoli è tramortito, steso al suolo stordito e al 25 esimo fa harakiri: Contini svirgola malamente il rinvio, sul pallone si avventa Fiore che scarta il regalo gentilmente offertogli dai partenopei e porta a tre le marcature capitoline. Gli azzurri provano una flebile reazione, e alla mezz’ora accorciano le distanze con Rubino, che insacca di testa. È un fuoco di paglia, gli uomini del comandante Bollini sono una corazzata inarrestabile. Minuto 31, il poker è servito: Silvagni illumina per Tounkara che stoppa a seguire e buca il malcapitato Contini. Nel finale di primo tempo c’è spazio per la traversa colpita da Tutino e per un calcio di rigore reclamato dal Napoli per fallo di mano. Duplice fischio di Strippoli, Lazio assoluta padrona del campo chiude i primi 45 minuti di gioco sul 4 a 1.

SECONDO TEMPO – Nella seconda frazione di gioco, complice anche il risultato, le due squadre partono con il freno a mano tirato. L’episodio che dà l’impressione di poter riaccendere la gara capita al sessantesimo. Pollace, già ammonito nel primo tempo, riceve il secondo cartellino giallo e finisce anticipatamente la sua partita. Sulla punizione seguente, Strakosha e la parte alta della traversa negano la gioia del gol a Radosevic. Bollini corre ai ripari, fuori Fiore e Palombi, dentro Milani e Mattia. Quest’ultimo si va a piazzare al centro della difesa, con Ilari che scala a destra. Il Napoli si sveglia nel finale e al 36esimo è Rubino che trafigge Strakosha per il 4 a 2. Aumenta il forcing offensivo azzurro, tardivo ma efficace. Ilari atterra in area di rigore uno scatenato Tutino e viene espulso. Esecuzione impeccabile dagli undici metri del numero 7 partenopeo che riposizione rabbiosamente la palla al centro del campo. La difesa capitolina è un fortino inespugnabile, il Napoli non riesce a trovare l’insperato pareggio. Triplice fischio e Lazio che vola ai quarti.

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