Autore Topic: la vergogna di Varsavia, raccolta di testimonianze  (Letto 3821 volte)

0 Utenti e 1 Visitatore stanno visualizzando questo topic.

Boks XV

Re:la vergogna di Varsavia, raccolta di testimonianze
« Risposta #20 : Lunedì 2 Dicembre 2013, 14:43:04 »
sì SAV, però, non è che se cento persone dicono che non è successo niente si glissa e, appena arriva la prima testimonianza di una persona che dice che gli hanno riferito che, allora ecco finalmente il calzino fumante.
come diceva sempre il compianto fu-socio Teotokris "non siamo noi a dover dimostrare che non esistono gli extraterrestri, sono coloro che parlano di avvistamenti che debbono portarne le evidenze".

Offline DinoRaggio

  • Power Biancoceleste
  • *
  • Post: 15873
  • Karma: +361/-5
    • Mostra profilo
Re:la vergogna di Varsavia, raccolta di testimonianze
« Risposta #21 : Lunedì 2 Dicembre 2013, 15:08:46 »
Scusate se posto la testimonianza dal sito di un concorrente del riommerdista, ma credo che sia una testimonianza da postare.

http://video.repubblica.it/sport/laziali-fermati-a-varsavia-la-testimone-due-giorni-in-carcere-senz-acqua/148657/147165?ref=HREC1-11

E un'altra cosa. Assordante il silenzio del principale quotidiano romano (alias Il Merdaggero) su questa vicenda. Evidentemente il processo di cacchizzazione è giunto al termine con l'esilio di Cerracchio. Mortacci loro.
E ra gisumin all'ùart!

La serie A è un torneo di limpidezza cristallina, gli arbitri non hanno alcunché contro la Lazio e si distingueranno per l'assoluta imparzialità, non ci saranno trattamenti di favore o a sfavore nei confronti di alcuno. Sarà un torneo di una regolarità esemplare. (19-8-2016)

Offline SAV

  • Power Biancoceleste
  • *
  • Post: 10940
  • Karma: +269/-7
    • Mostra profilo
Re:la vergogna di Varsavia, raccolta di testimonianze
« Risposta #22 : Lunedì 2 Dicembre 2013, 15:12:32 »
Perché il padre ha una fonte privilegiata... suo figlio...
Insomma, credo che qualche cazzatina minima sia stata fatta.  Cazzatine a cui, di solito, la polizia non risponde nemmeno perché si rendono conto che la loro reazione potrebbe esasperare gli animi...
Invece, i polacchi hanno deciso di arrestare 149 persone... ???

CP 4.0

Re:la vergogna di Varsavia, raccolta di testimonianze
« Risposta #23 : Lunedì 2 Dicembre 2013, 15:41:59 »
si ma in condizioni alquanto precarie, sia il figlio che lui, specialmente emotivamente, che li rende alquanto inattendibili.

il figlio potrebbe aver detto 'so stati tirati dei sassi alla polizia' e il padre riferisce 'qualcuno ha tirato i sassi alla polizia', e chi legge capisce 'Laziali da dentro il gruppo hanno tirato sassi alla polizia'.

che possano essere stati Laziali da dentro il gruppo non puo' essere escluso, ma non puo' dato sicuramente per certo.

Offline fish_mark

  • Power Biancoceleste
  • *
  • Post: 16724
  • Karma: +356/-253
    • Mostra profilo
Re:la vergogna di Varsavia, raccolta di testimonianze
« Risposta #24 : Lunedì 2 Dicembre 2013, 15:44:04 »
Perché il padre ha una fonte privilegiata... suo figlio...
Insomma, credo che qualche cazzatina minima sia stata fatta.  Cazzatine a cui, di solito, la polizia non risponde nemmeno perché si rendono conto che la loro reazione potrebbe esasperare gli animi...
Invece, i polacchi hanno deciso di arrestare 149 persone... ???

Da giurista quale sei apprezzi l'enormità della cosa, non molto clamorosa in paesi che seppure in Europa e nell'Unione europea di strada da fare ne hanno davanti a sé davvero tanta ancora.
un uomo di una certà mi offriva sempre olio canforato, spero che ritorni presto l'era del cinghiale biancoazzurro
STURM UND DRANG
Ganhar ou perder, mas sempre com democracia

CP 4.0

Re:la vergogna di Varsavia, raccolta di testimonianze
« Risposta #25 : Lunedì 2 Dicembre 2013, 16:06:56 »
si ma in condizioni alquanto precarie, sia il figlio che lui, specialmente emotivamente, che li rende alquanto inattendibili.

il figlio potrebbe aver detto 'so stati tirati dei sassi alla polizia' e il padre riferisce 'qualcuno ha tirato i sassi alla polizia', e chi legge capisce 'Laziali da dentro il gruppo hanno tirato sassi alla polizia'.

che possano essere stati Laziali da dentro il gruppo non puo' essere escluso, ma non puo' essere dato sicuramente per certo.

e di questi tempi a cui noi Laziali non viene concesso mai il benche' minimo beneficio del dubbio, ritengo sarebbe preferibile che noi non dessimo il benche' minimo beneficio del probabile.

Offline WombyZoof

  • Power Biancoceleste
  • *
  • Post: 6769
  • Karma: +249/-17
    • Mostra profilo
Re:la vergogna di Varsavia, raccolta di testimonianze
« Risposta #26 : Lunedì 2 Dicembre 2013, 17:29:45 »
e di questi tempi a cui noi Laziali non viene concesso mai il benche' minimo beneficio del dubbio, ritengo sarebbe preferibile che noi non dessimo il benche' minimo beneficio del probabile.

scusate ma è un'impostazione inaccettabile.  si apre il varco alla solita generalizzazione che ci investe come un tornado.

il punto da mantenere, fermo, è che ammesso che qualcuno abbia tirato un sasso, va preso quel qualcuno e punito per lancio di sassi.  non esiste il soggetto NOI.  esistono gli individui e le responsabilità individuali. 

non esiste né il probabile, né tantomeno il beneficio del probabile di fronte a una deportazione di massa.

è un punto di principio e di civiltà che dobbiamo pretendere in primis dalla politica e dalle forze dell'ordine. 
perché altrimenti si può giustificare  qualunque orrore di fronte a qualsiasi gruppo sociale religioso od etnico. basta trovare qualcuno che concede il beneficio del probabile.
«Per un centimetro Beppe, per un centimetro»

Offline WombyZoof

  • Power Biancoceleste
  • *
  • Post: 6769
  • Karma: +249/-17
    • Mostra profilo
Re:la vergogna di Varsavia, raccolta di testimonianze
« Risposta #27 : Lunedì 2 Dicembre 2013, 17:49:16 »


«Per un centimetro Beppe, per un centimetro»

CP 4.0

Re:la vergogna di Varsavia, raccolta di testimonianze
« Risposta #28 : Lunedì 2 Dicembre 2013, 17:54:25 »
WB, ovvio che se si dimostra con certezza che alcuni tifosi Laziali si sono reso colpevoli di qualche crimine manco se ne discute che vadano condannati.

Ma il discorso verteva sul fatto che 'forse' alcuni tifosi Laziali si sono resi colpevoli di qualche crimine, un forse peraltro ad oggi ancora molto labile.

Ed in questo caso non mollo di un centimetro, visto che in tante occasioni è bastato molto meno  'renderci' mostri.

GMar

Re:la vergogna di Varsavia, raccolta di testimonianze
« Risposta #29 : Lunedì 2 Dicembre 2013, 18:07:17 »
L'odissea polacca dei tifosi della Lazio e la latitanza del governo.
Lo sconcertante silenzio di Letta e Alfano di fronte al rapimento di massa dei supporters laziali, in ostaggio delle autorità polacche da giovedì scorso.

di Xavier Jacobelli

http://www.globalist.it/Detail_News_Display?ID=51903&typeb=0&L-odissea-polacca-dei-tifosi-della-Lazio-e-la-latitanza-del-governo

E' di sabato scorso, quindi di sicuro superato per quanto riguarda la cronaca. Però mi sembra che centri perfettamente il punto della questione. Inoltre, mi pare l'unico ad aver preso una posizione così chiara! (sono stata fuori e ho faticato un bel po' ad aggiornarmi. mi scuso se l'articolo era stato già postato)

Offline gentlemen

  • Power Biancoceleste
  • *
  • Post: 8227
  • Karma: +199/-24
  • Sesso: Maschio
  • S.S. Lazio, 120 anni di Storia !!!!
    • Mostra profilo
Re:la vergogna di Varsavia, raccolta di testimonianze
« Risposta #30 : Lunedì 2 Dicembre 2013, 18:11:51 »
A SkySport24 hanno detto che la Curva Nord starà in silenzio per tutti i 90 minuti per protestare riguardo i fatti di Varsavia.....
Ma possibile che dobbiamo sempre farci del male, come se dipendesse dalla squadra, un match così e si lascia il tifo ai napoletani....?????
Oltretutto, anche se con ritardo, le istituzione sembrano muoversi...ma possibile che bisogna sempre si finisca sempre per fare iniziative che cmq danneggiano la Lazio....cioè stasera sentiremo tifare solo i napoletani....?????
E che cazzo !!!!

Boks XV

Re:la vergogna di Varsavia, raccolta di testimonianze
« Risposta #31 : Lunedì 2 Dicembre 2013, 19:11:43 »
A SkySport24 hanno detto che la Curva Nord starà in silenzio per tutti i 90 minuti per protestare riguardo i fatti di Varsavia.....
Ma possibile che dobbiamo sempre farci del male, come se dipendesse dalla squadra, un match così e si lascia il tifo ai napoletani....?????
Oltretutto, anche se con ritardo, le istituzione sembrano muoversi...ma possibile che bisogna sempre si finisca sempre per fare iniziative che cmq danneggiano la Lazio....cioè stasera sentiremo tifare solo i napoletani....?????
E che cazzo !!!!

hai perfettamente ragione.
ma così è più comodo, basta sedesse in curva e non fare un cazzo.
ecco pronta la protesta.
roba da ride, non fosse serissimo quanto accaduto in Polonia.

TheDoctorNesta

Re:la vergogna di Varsavia, raccolta di testimonianze
« Risposta #32 : Lunedì 2 Dicembre 2013, 19:48:21 »
Tristezza, rabbia, delusione ciò che provo è un mix di sentimenti. Forza Stefania!!! :( >:(
La decisione della Curva Nord è sacrosanta, davanti a questi avvenimenti ignobili che hanno colpito profondamente un'intera tifoseria, ci si ferma. Si sta in silenzio. E' giusto così.

Offline WombyZoof

  • Power Biancoceleste
  • *
  • Post: 6769
  • Karma: +249/-17
    • Mostra profilo
Re:la vergogna di Varsavia, raccolta di testimonianze
« Risposta #33 : Martedì 3 Dicembre 2013, 01:28:38 »
«Umiliati e lo Stato non c’era»
Il padre di uno dei tifosi della Lazio fermati a Varsavia racconta l'odissea del figlio innocente



Altri articoli che parlano di...
Categorie (1)
Politica
Caro direttore, lo hanno fermato, spogliato, deriso, insultato, recluso per 12 ore senza cibo né acqua, e processato. Mio figlio si chiama David, proprio come me, e la sua trasferta a Varsavia si è trasformata in un incubo. Camminava tranquillamente con gli amici quando l’hanno arrestato. La colpa? Essere italiano. In commissariato gli hanno strappato le mutande, poi si sono accaniti con una perquisizione anale e lo hanno sbattuto in cella mentre insultavano la madre, mia moglie. E in tutto questo lo Stato italiano cosa ha fatto? Nulla. A mio figlio hanno raccontato che due danesi arrestati con lui sono stati scarcerati subito dopo l’intervento della loro ambasciata. Da quando David è rimasto senza telefono mi sono messo in contatto con la Farnesina e i nostri diplomatici in Polonia. Le risposte? Stiamo facendo il possibile, abbiate pazienza. Ma come è possibile averne mentre tuo figlio è chiuso in cella, senza ragione, con criminali locali? Ma in che Paese viviamo?
David D.
«Per un centimetro Beppe, per un centimetro»

Offline WombyZoof

  • Power Biancoceleste
  • *
  • Post: 6769
  • Karma: +249/-17
    • Mostra profilo
Re:la vergogna di Varsavia, raccolta di testimonianze
« Risposta #34 : Martedì 3 Dicembre 2013, 01:41:15 »
io ero accanto a Stefania e Daniele.
ci siamo trovati in questa situazione perchè la polizia ci aveva detto che era un normale controllo di documenti.
Siamo rimasti li un paio di ore..dopo di che è arrivato l'ordine di portarci tutti in commissariato..tutti in stato di arresto.
una volta arrivati in commissariato ci hanno fatto sedere per terra e 'sorridenti' ci dicevano di stare tranquilli.
senza cibo e senza acqua siamo rimasti li per altre 4 ore fino a che non ci hanno trasferiti nelle celle.
nessuno di noi era riuscito a mettersi in contatto con l'ambasciata,ci facevano firmare un foglio,tramite la traduttrice, di colpevolezza in modo che poi saremo usciti tutti il giorno dopo sotto cauzione.
nelle celle eravamo tutti soli,non potevamo comunicare tra noi,ed eravamo senza acqua, dovevamo bere una sorta di the e mangiare un pezzo di pane e un pezzo di burro o roba simile.
nel distretto che hanno portato me e anche Daniele, per quanto mi riguarda sono stato deriso e dato del fascista.
inoltre la mattina prima di essere portato in tribunale sono stato svegliato dalla guardia che 'sorridente' mi diceva che li ci saremmo rimasti 10 anni.
siamo stati processati senza avvocati e con testimoni solo poliziotti.
io ,come molti altri, siamo stati rinviati a giudizio per insufficienza di prove.
Giovanni
«Per un centimetro Beppe, per un centimetro»

Offline WombyZoof

  • Power Biancoceleste
  • *
  • Post: 6769
  • Karma: +249/-17
    • Mostra profilo
Re:la vergogna di Varsavia, raccolta di testimonianze
« Risposta #35 : Martedì 3 Dicembre 2013, 01:46:29 »
Qualcuno sa niente di quel ragazzo che mentre uscivamo dal settore stava passando in mezzo al corridoio di guardie e cani e un poliziotto l'ha manganellato da dietro alle ginocchia poi preso in tre e sparito nella notte?
«Per un centimetro Beppe, per un centimetro»

Boks XV

Re:la vergogna di Varsavia, raccolta di testimonianze
« Risposta #36 : Martedì 3 Dicembre 2013, 08:25:50 »
La decisione della Curva Nord è sacrosanta, davanti a questi avvenimenti ignobili che hanno colpito profondamente un'intera tifoseria, ci si ferma. Si sta in silenzio. E' giusto così.

il dispetto l'hai fatto alla Lazio.
vuoi manifestare? si va ad assediare l'ambasciata polacca, fino al rilascio di tutti.
si va fuori Palazzo Chigi e si bruciano migliaia di certificati elettorali, a significare la totale irrappresentatività di questo Stato che non tutela i propri cittadini.

TheDoctorNesta

Re:la vergogna di Varsavia, raccolta di testimonianze
« Risposta #37 : Martedì 3 Dicembre 2013, 12:37:43 »
il dispetto l'hai fatto alla Lazio.
vuoi manifestare? si va ad assediare l'ambasciata polacca, fino al rilascio di tutti.
si va fuori Palazzo Chigi e si bruciano migliaia di certificati elettorali, a significare la totale irrappresentatività di questo Stato che non tutela i propri cittadini.
Non cambiava niente purtroppo... la decisione era giusta. e in ogni caso credo che ogni tifoso, compreso io, debba ricordarsi chi si è adoperato subito a risolvere la situazione, chi è stato vicino a queste persone, quando si tratterà di prendere delle decisioni.
Magari andare anche oltre le proprie convinzioni...

TheDoctorNesta

Re:la vergogna di Varsavia, raccolta di testimonianze
« Risposta #38 : Martedì 3 Dicembre 2013, 12:40:54 »
Federico, un figlio nel carcere polacco

Federico ha appena compiuto 22 anni. Era proprio al centro del gruppo di tifosi biancocelesti che si stavano spostando festanti dal centro di Varsavia allo stadio per vedere la loro Lazio. Quando la polizia è intervenuta in testa e in coda caricando, Federico ha cercato una via d’uscita a sinistra, il cugino e altri amici che erano con lui si sono spostati sulla destra. Una scelta fatale: Federico D’Alessandro solo per questo è detenuto nella cella di un carcere. In cella con un altro italiano e un cittadino polacco. Condannato a 60 giorni di prigione e, circostanza incomprensibile, non ancora rimesso in libertà, neanche su cauzione.
Federico è uno studente universitario di geologia. Federico non va mai in trasferta in Italia, non è un violento e neanche un ultrà (le due cose non sono sinonimi, checché ne pensi qualche solone nostrano). E’ un figlio nostro, potrebbe esserlo di chiunque. Un bravo ragazzo come tanti, che studiano come lui o già lavorano. Che sta vivendo un incubo, come lo sta vivendo la sua famiglia. Che sta subendo un’ingiustizia colossale a cui tutti siamo chiamati a ribellarci.
E’ la sorella Barbara che trova la forza di raccontare. “Mio padre è partito sabato per Varsavia, appena è stato chiaro che le assicurazioni che arrivavano dall’Ambasciata erano di maniera perché nessuno, neanche i funzionari, riuscivano a capire esattamente cosa stesse succedendo. Mio padre è arrivato mentre stavano processando Federico, insieme ad altri dei famosi 22. Mio fratello era senza avvocato perché gli avevano fatto firmare un documento in polacco spiegandogli che in questo modo sarebbe stato rilasciato subito, multato e rimandato in Italia. Stiamo parlando di ragazzi ai loro primi viaggi, ce n’è uno di 17 anni. Li hanno ingannati. Un processo farsa, con un traduttore che non sapeva neanche un minimo di italiano. Lì nessuno parla inglese. Non capiscono neanche i numeri. Non si può comunicare. Mio padre ha assistito impotente alla condanna, ha potuto vedere Federico solo più tardi, mio fratello pensava di essere stato abbandonato da tutti, è in uno stato di prostrazione psicologica, sballottato, offeso con frasi tipo “italiano di m…”. Non riesce a capire cosa gli stia capitando. Continua a ripetere quasi come un mantra: Ma che cosa ho fatto di male?”.
Passano le ore e la preoccupazione sta montando. “Mio padre, insieme ad altri genitori arrivati ieri a Varsavia, è riuscito, tramite Ambasciata, a contattare uno studio legale, corrispondente di uno studio di Roma. Così è stato possibile presentare un ricorso: c’è anche chi è stato condannato a sei mesi e quindi molto dipende dai capi di accusa. Non solo aggressione alla polizia, naturalmente mai provata, ma pure adunata sediziosa perché erano in gruppo superiore alle cinque persone, con l’aggravante del travisamento perché avevano tutti i giacconi col cappuccio per via del freddo. E, pensate un po’, schiamazzi perché alle quattro del pomeriggio cantavano durante il trasferimento allo stadio. Sembra di vivere in un film, o in un drammatico “scherzi a parte”. Comunque sia non si sa quando il giudice esaminerà questi ricorsi. Noi temiamo che tutto il clamore che sta venendo fuori possa esacerbare gli animi, prolungare l’attesa di una decisione. Sappiamo che giovedì il premier Letta sarà a Varsavia con quattro ministri per un incontro bilaterale già programmato. Non vorremmo che le due vicende finissero per legarsi. Anche perché mio fratello non ce la fa più, è sempre rinchiuso nella cella, non sapeva neanche che ci fosse uno spaccio dove acquistare qualche genere di prima necessità, lo spazzolino, il sapone”.
Vengono i brividi solo a mettercisi un attimo, nei panni di Federico. “Ho letto – continua la sorella – che il ministro Bonino si sta muovendo, che è in contatto col suo omologo polacco. Ma lei parla, a un certo punto del comunicato, di armi contundenti, tirapugni, addirittura coltelli che la polizia polacca dice di aver sequestrato. Ma si confonde: questi oggetti sono stati trovati (ammesso che non ce li abbiano messi apposta) nelle stanze d’albergo dei primi 17 tifosi coinvolti la notte del mercoledì, già condannati ma fatti rientrare in Italia su cauzione. La vicenda dei 22 ancora detenuti è un’altra: questi ragazzi non avevano alcuna arma, sono stati fatti stendere a terra, trascinati via, soprattutto presi a caso. I poliziotti non li distinguevano uno dall’altro, eppure hanno testimoniato il contrario. Ma se poi dicono che erano travisati? Ci si rende conto di quante incongruenze? La nostra Ambasciata è stata colta in contropiede, non immaginava che la questione diventasse un affare di Stato, perché è così, forse per difendersi e dimostrare di aver fatto tutto secondo le regole, che la magistratura polacca sta stringendo i freni. Nessuno riesce a capire cosa ci sia davvero dietro tutto questo. Parliamo di ragazzi in gita, non di delinquenti. Ma siamo veramente preoccupati. Mio fratello è in una cella disperato,  mio padre è distrutto in una camera d’albergo, noi qui angosciati con poche notizie che si rincorrono. Per non parlare delle spese che ci sono e ci saranno. Di tutto quello che ci stanno causando, la vita che ci portano via. E tutto questo per un sopruso, un gigantesco errore giudiziario”. Sempre che di errore e non di altro si tratti. Perché è questo il quadro assurdo che si sta delineando. E che accresce l’ansia di verità di tutti noi. Che non conosciamo Federico, eppure è nostro figlio.

Vincenzo Cerracchio

http://www.laziopolis.it/federico-un-figlio-nel-carcere-polacco.aspx

Offline WombyZoof

  • Power Biancoceleste
  • *
  • Post: 6769
  • Karma: +249/-17
    • Mostra profilo
Re:la vergogna di Varsavia, raccolta di testimonianze
« Risposta #39 : Mercoledì 4 Dicembre 2013, 13:55:30 »
POLONIA, TIFOSO DENUNCIA: E' STATO UN INFERNO, MI SVEGLIO URLANDO

(9Colonne) Roma, 4 dic - "Mi hanno fatto l'ispezione anale, come con i
trafficanti di drogaà Chiedevo acqua dicendo 'water, water!', ma niente...
hanno costretto un altro ragazzo a fare le flessioni, le ha fatte nudo. Ho
capito cos'è il terrore". Parla così David D., con le lacrime agli occhi, il
ventenne romano appena rientrato dalla Polonia, uno dei tifosi laziali che
hanno fatto rientro a Roma, dopo la terribile esperienza del fermo preventivo,
intervistato in esclusiva da IntelligoNews. Sono 23 quelli ancora in cella.
"L'inferno, sì l'inferno è iniziato nel pomeriggio di giovedì 28 novembre,
quando ci hanno fatto salire dopo quattro ore su dei furgoni. Io avevo paura,
non riuscivo a salire su quello in cui mi volevano far entrare, gridavo che
soffrivo di claustrofobia" ricorda David come gli altri ha subito poi un
processo per direttissima: "Mi chiedevano se avevo moglie, figli a carico e
immobili; erano interessati solo alla mia condizione economica". Poi ha
spiegato di vivere ancora sotto choc: "Stanotte mi sono svegliato urlando,
mi sembrava di essere ancora in cella. Poi ho visto le mura di casa ed ho
tirato un sospiro di sollievo".
(red)
«Per un centimetro Beppe, per un centimetro»