www.gazzetta.itPer i biancocelesti doppio scontro diretto tra stasera e lunedì per il quarto posto: prima il Napoli, poi il Milan. Immobile prende la mira...di Stefano Cieri
Tutto in quattro giorni. La Lazio si gioca la qualificazione in Champions tra il match di stasera col Napoli e quello di lunedì col Milan. Due scontri diretti con altrettante rivali ad un piazzamento tra le prime quattro da cui dipendono i destini della formazione biancoceleste. Che, rispetto alle concorrenti (sia alle due che deve affrontare sia alle altre in lizza) ha qualche punto in meno (anche se deve recuperare una gara) e non può quindi permettersi passi falsi, specie in queste partite i cui punti valgono doppio. L’ideale sarebbe anzi sfruttarle per ridurre il gap in classifica, ma sarebbe importante già non perderle, perché in caso contrario i giochi rischierebbero di chiudersi in anticipo.
Momento verità --- La Lazio arriva a questo doppio bivio per lei fondamentale forte di una serie di risultati positivi, ma pure con le incognite legate a prestazioni che ultimamente non sempre sono state all’altezza della situazione. I biancocelesti sono infatti reduci da cinque successi consecutivi e, più in generale, hanno vinto 12 delle ultime 15 partite giocate in campionato. Un rendimento lusinghiero, che però (sopratutto nell’ultimo mese) non è stato accompagnato da prove esaltanti. Il match col Napoli di stasera e poi quello col Milan di lunedì saranno dunque dei veri e propri esami i maturità, come ha sottolineato alla vigilia della sfida con i partenopei il vice allenatore Massimiliano Farris (Simone Inzaghi è ancora alle prese con il covid e pure stasera sarà costretto a seguire la gara dalla tv).
Occasione Pereira --- Il primo dei due spareggi Champions sarà affrontato dalla Lazio con una interessante novità di formazione. Luis Alberto continua ad avere problemi ad una caviglia (sono 2-3 settimane che convive con questo malanno) e partirà dalla panchina, pronto eventualmente a scendere in campo nei minuti finali. Al suo posto non giocherà un centrocampista di contenimento (Parolo o Akpa Akpro) come suggerirebbe il valore dell’avversario, ma il più offensivo Andreas Pereira. L’ex Manchester United è stato sempre utilizzato da seconda punta da Inzaghi, tranne che nella partita con lo Spezia di tre settimane fa, quando per la prima volta ha giocato da interno (proprio al posto di Luis Alberto). Stasera sarà di nuovo lui a fare le veci del Mago. In una gara che per il brasiliano è la grande occasione di essere finalmente protagonista con la Lazio. Sarà infatti per la prima volta titolare in un big-match: se sfrutta bene la chance il suo finale di stagione potrebbe avere tutta un’altra storia rispetto a quello che è accaduto finora.
La serie di Immobile --- Se Pereira è la novità, la certezza si chiama sempre Ciro Immobile. Dopo essersi sbloccato contro il Benevento con una doppietta (con la Lazio non segnava da nove partite, record negativo eguagliato), l’attaccante proverà a ripetersi anche contro il Napoli (una specie di derby per lui che è nato a Torre Annunziata). Alla squadra partenopea ha segnato in ciascuna delle ultime cinque partite in cui l’ha affrontata. Se lo dovesse fare anche stasera, il Napoli diventerebbe il primo avversario che è riuscito a punire per sei gare di fila. Un motivo in più per riuscirci, dunque. Anche se il principale resta quello legato all’obiettivo che Immobile e i suoi compagni si sono posti sin dall’inizio della stagione: qualificarsi ancora per la Champions.
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