Autore Topic: Addìo Fornaretto  (Letto 3279 volte)

0 Utenti e 1 Visitatore stanno visualizzando questo topic.

Zapruder

Addìo Fornaretto
« : Domenica 24 Novembre 2013, 12:28:54 »
E' morto a Frascati, a 92 anni, Amedeo Amadei.

E' ancora il calciatore ad aver esordito più giovane in Serie A, a nemmeno 16 anni. Ed è stato tanto altro. Più di tutto, il simbolo di un calcio fatto di rispetto, anche nella rivalità.

Provo molta tristezza.

Offline DinoRaggio

  • Power Biancoceleste
  • *
  • Post: 15873
  • Karma: +361/-5
    • Mostra profilo
Re:Addìo Fornaretto
« Risposta #1 : Domenica 24 Novembre 2013, 12:30:14 »
Un altro calcio.

R.I.P. Fornaretto
E ra gisumin all'ùart!

La serie A è un torneo di limpidezza cristallina, gli arbitri non hanno alcunché contro la Lazio e si distingueranno per l'assoluta imparzialità, non ci saranno trattamenti di favore o a sfavore nei confronti di alcuno. Sarà un torneo di una regolarità esemplare. (19-8-2016)

Offline giangoverni

  • Biancoceleste DOP
  • *****
  • Post: 3272
  • Karma: +217/-83
    • Mostra profilo
E' morto Amadeo Amadei
« Risposta #2 : Domenica 24 Novembre 2013, 13:09:55 »
AMADEO AMADEI, IL CAMPIONE CHE TANTI ANNI DOPO ANCORA PIANGEVA PER UN GOL CHE NON AVEVA REALIZZATO

E' morto Amadeo Amadei, uno dei più grandi giocatori che hanno vestito la maglia della AS Roma. E' passato alla storia anche per essere stato il calciatore italiano più giovane: debuttò che non aveva ancora compiuto 16 anni. Lo chiamavano il "fornaretto di Frascati" perchè faceva il garzone di fornaio. Nel pieno della maturità sportiva lasciò la Roma per vestire la maglia dell'Inter e del Napoli. Vestì più volte la maglia della Nazionale. Lo intervistai quando girai il mio documentario sul Grande Torino. Mi raccontò che in tutti questi anni aveva vissuto con il rimorso di non aver fatto un gol a Bacigalupo nell'ultima partita che il Grande Torino aveva giocato, proprio con la sua Inter. Quel pareggio strappato a Milano contro l'Inter aveva dato al Torino la sicurezza di aver vinto il campionato, per cui il presidente Novo aveva dato il permesso alla trasferta di Lisbona dove fu consumata la tragedia. "Se gli avessi fatto gol" mi disse Amadei "non sarebbero partiti e la tragedia non ci sarebbe stata". Aveva gli occhi umidi il vecchio campione... Quel giorno rinnovai la mia ammirazione di bambino tifoso della Lazio.

Pomata

Re:E' morto Amadeo Amadei
« Risposta #3 : Domenica 24 Novembre 2013, 13:28:00 »
Condoglianze alla familia, un campione d'altri tempi.

RIP

Offline Adiutrix

  • Azzurrino sbiadito
  • ***
  • Post: 137
  • Karma: +3/-0
  • Sesso: Maschio
    • Mostra profilo
Re:Addìo Fornaretto
« Risposta #4 : Domenica 24 Novembre 2013, 13:48:15 »
Addio giallorosso d' altri tempi.
"Natura deficit, Fortuna mutatur, Deus omnia cernit"

Offline Adiutrix

  • Azzurrino sbiadito
  • ***
  • Post: 137
  • Karma: +3/-0
  • Sesso: Maschio
    • Mostra profilo
Re:Addìo Fornaretto
« Risposta #5 : Domenica 24 Novembre 2013, 13:50:55 »
sarebbe meglio accorpare qui l' altro topic aperto in "coprologia"...
"Natura deficit, Fortuna mutatur, Deus omnia cernit"

Offline disabitato

  • Biancoceleste Clamoroso
  • *
  • Post: 28204
  • Karma: +575/-15
  • Sesso: Maschio
  • antiromanista compulsivo
    • Mostra profilo
Re:Addìo Fornaretto
« Risposta #6 : Domenica 24 Novembre 2013, 14:20:34 »
Altre persone, altro calcio.
Condoglianze alla famiglia.
DISCLAIMER: durante la scrittura di questo post non è stata offesa, ferita o maltrattata nessuna categoria di utenti o nessun utente in particolare. Ogni giudizio su persone, cose o utenti rimane nella mente dello scrivente e per questo non perseguibile.

Offline benvolio

  • Biancoceleste DOP
  • *****
  • Post: 3559
  • Karma: +123/-0
    • Mostra profilo
Re:Addìo Fornaretto
« Risposta #7 : Domenica 24 Novembre 2013, 19:35:08 »
Un ricordo per chi ha contribuito a rendere bello il gioco del calcio e ciò che gli stava attorno. Un ricordo e tanti rimpianti per un'epoca difficile ma autentica.

Zapruder

Re:Addìo Fornaretto
« Risposta #8 : Domenica 24 Novembre 2013, 20:51:44 »
La morte di Amadei doveva essere l'occasione per un momento di celebrazione e rispetto, anche nei confronti della storia romanista. L'orribile articolo online di Repubblica, come al solito, fa a pezzi ogni intenzione, semmai il redattore ne avesse avute. C'era da scrivere a profusione, su questo calciatore e la sua romantica storia, ma una buona parte della pagina va perduto perché dovevamo conoscere l'irrinunciabile parere di Totti. Il resto è una summa di castronerie, di errori su fatti e partite, condito col solito melassone giallorossoide der core de roma all'amatriciana: bella e gratificante la storiella che Amadei, andando via da Roma, disse che "mai avrebbe pugnalato sua madre", cioè mai sarebbe sceso in campo contro la Roma: ma in campo ci andò, eccome, come si conviene a chi è uso a onorare la maglia che indossa.

Veramente un cesso di giornale, una sconfitta per l'umanità intera la sua esistenza.

Offline Breizh

  • Power Biancoceleste
  • *
  • Post: 6411
  • Karma: +308/-5
  • Sesso: Maschio
  • "Simpatizzante???"
    • Mostra profilo
Re:Addìo Fornaretto
« Risposta #9 : Domenica 24 Novembre 2013, 23:21:51 »
[...] L'orribile articolo online di Repubblica, come al solito... [...]
Pure tu, Robe', sei un po' masochista, eh?

Offline Sick Boy

  • Biancoceleste DOP
  • *****
  • Post: 1039
  • Karma: +117/-0
    • Mostra profilo
Re:Addìo Fornaretto
« Risposta #10 : Martedì 26 Novembre 2013, 01:24:43 »
Vale la pena citare che su Facebook sta girando questo post:
"Quando passai all'Inter e poi al Napoli, misi subito le cose in chiaro: il giorno che incontreremo la Roma io non giocherò, dovesse pur essere una partita decisiva per lo scudetto. Non potete pretendere che io pugnali mia madre".
Amedeo "Fornaretto" Amadei.

Ottima prova di come i social network possono contribuire a creare un falso mito a suon di condivisioni. Non ci vuole molto per scoprire che una volta passato all'Inter, nella stagione 1949/50 Amadei non solo giocò, ma mise la firma nel 3-1 con il quale i nerazzurri piegarono la "madre". Meglio ancora il "Fornaretto" fece nella stagione 1953/54, quando col Napoli siglò l'unica rete che permise agli azzurri di battere la "madre". Pugnalatore compulsivo o "fake" colossale della rete, alimentato dall'articolo di Repubblica? Considerando la vergognosa campagna di scherno anti-Piola che da un po' ci tocca sentire dall'altra parte (gente che vive di commemorazioni di Giacomino Losi e dello scudetto del '42, che dice che quello di Piola "non era calcio"), su questa storia, per quanto evidenziatrice solo della loro puerile approssimazione, credo che mi ci farò un bel po' di risate, e a lungo.

Offline Er Matador

  • Power Biancoceleste
  • *
  • Post: 5062
  • Karma: +425/-17
  • Sesso: Maschio
    • Mostra profilo
Re:Addìo Fornaretto
« Risposta #11 : Martedì 26 Novembre 2013, 04:03:30 »
Un falso mito che si alimenta di un precedente meno lontano nel tempo, e purtroppo ben presente nella realtà: quello di Ciccio Graziani, che impose la condizione di non scendere in campo contro la sua ex squadra quando passò dai fognari all'Udinese.
Ricordo con tristezza la sua intervista nel dopo partita, in cui utilizzò spesso il "noi" senza capire lui stesso a quale delle due formazioni si riferisse.
Amedeo Amadei faceva parte semplicemente di un altro calcio: a quanto mi risulta, gli stessi tifosi della Lazio - sopratutto quelli anagraficamente più vicini ai fatti - citano con ironia le origini extra moenia del Fornaretto, che rendono giustizia alla retorica del riomista romano vs. laziale burino.
Per il resto, però, ne ho sempre sentito parlare col massimo rispetto.
La popolarità del personaggio è confermata da un paio di citazioni cinematografiche.
Nei primissimi anni '50, Marcello Marchesi dirige "Milano miliardaria" con Tino Scotti che si trova a tifare contro la sua Inter per una scommessa.
La speranza di vedere trafitti la squadra del cuore e il suo portiere Franzosi passa soprattutto per i piedi del Fornaretto, in campo con la maglia del Napoli.
Nel più recente "L'arbitro, il tifoso, il calciatore", lo sfegatato tifoso giallorosso Mario Carotenuto spiega perché il figlio - interpretato da Pippo Franco, di cui si ricorda lo sketch della giacca rivoltabile indossata nel derby passando da una curva all'altra - si chiami Amedeo: un omaggio, appunto, ad Amadei.
Omaggio meritato, al quale mi associo aggiungendo il rimpianto per non aver avuto in sorte avversari così rispettabili.

Boks XV

Re:Addìo Fornaretto
« Risposta #12 : Martedì 26 Novembre 2013, 08:09:45 »
...L'orribile articolo online di Repubblica...
................................................................
Veramente un cesso di giornale, una sconfitta per l'umanità intera la sua esistenza.

e una vergogna che, anche in questo forum purtroppo, abbondi di filo-romanisti, nemici mortali della Lazio, che lo comprano o ne visualizzano quotidianamente la pagina web.

ThomasDoll

Re:Addìo Fornaretto
« Risposta #13 : Martedì 26 Novembre 2013, 08:11:43 »
Una gloria vera del calcio frascatano. Gli sia lieve la terra.

Brocchi 63

Re:Addìo Fornaretto
« Risposta #14 : Martedì 26 Novembre 2013, 10:02:38 »
Nel più recente "L'arbitro, il tifoso, il calciatore", lo sfegatato tifoso giallorosso Mario Carotenuto spiega perché il figlio - interpretato da Pippo Franco, di cui si ricorda lo sketch della giacca rivoltabile indossata nel derby passando da una curva all'altra - si chiami Amedeo: un omaggio, appunto, ad Amadei.

Ricordavo fosse il genero.
Tornando ad Amadei lo ricordo spesso a Meeting, ospite di Galasso, nei primi anni 90. Non ricordo frasi astiose nei nostri confronti, al pari di Giacomino Losi.
Segno di un calcio ma sopratutto di una educazione e di un modo di vivere la vita che non esiste più.

darienzo

R: Addìo Fornaretto
« Risposta #15 : Martedì 26 Novembre 2013, 11:02:44 »
Ho letto che Amadei tra le sue foto più care teneva quella scattata alla fine di un derby con giocatori laziali e romanisti assieme

Inviato dal mio LG-P700 con Tapatalk 2


Giglic

Re:Addìo Fornaretto
« Risposta #16 : Martedì 26 Novembre 2013, 11:11:25 »
Zapruder mi corrigerà (cit.) le eventuali imprecisioni. Vado a memoria e dal lavoro

Durante la semifinale di Coppa Italia 1943, quelli del Torino (che era già il grande Torino e si apprestavano a vincere il primo di quella serie di scudetti) posarono negli spogliatoi delle forbici, invitandoli così a "scucirsi" lo scudetto (non hanno mai inventato nulla, i municipalizzati: arrivano perennemente dopo). I giocatori, rosicando di brutto, furono molto aggressivi in campo, fino al culmine quando, dopo che un guardialinee aveva segnalato un fuorigioco a loro modo di vedere inesistente che li avrebbe fatti pareggiare, fecero capannello attorno a questo e lo presero a calci nel culo. Poiché non si individuò il colpevole, Amadei in quanto capitano fi squalificato a vita, anche se palesemente non era stato lui. Il vero colpevole (di cui non ricordo a memoria il nome) si palesò solo nel 1947 o '48, dopo che l'amnistia riportò il fornaretto sui campi di calcio, ad una cena con Amadei presente che rispose "E' meglio che mi sto zitto". L'avesse saputo all'epoca, l'avrebbe denunciato lui stesso.

Rip gentiluomo.

Offline lollapalooza

  • Power Biancoceleste
  • *
  • Post: 5312
  • Karma: +202/-3
  • Sesso: Maschio
    • Mostra profilo
Re:Addìo Fornaretto
« Risposta #17 : Martedì 26 Novembre 2013, 11:19:10 »
Amadei era un signore, niente altro da dire.

Un grande abbraccio a Romeo e alla famiglia tutta.



Zapruder

Re:Addìo Fornaretto
« Risposta #18 : Martedì 26 Novembre 2013, 11:26:20 »
Zapruder mi corrigerà (cit.) le eventuali imprecisioni. Vado a memoria e dal lavoro

Durante la semifinale di Coppa Italia 1943, quelli del Torino (che era già il grande Torino e si apprestavano a vincere il primo di quella serie di scudetti) posarono negli spogliatoi delle forbici, invitandoli così a "scucirsi" lo scudetto (non hanno mai inventato nulla, i municipalizzati: arrivano perennemente dopo). I giocatori, rosicando di brutto, furono molto aggressivi in campo, fino al culmine quando, dopo che un guardialinee aveva segnalato un fuorigioco a loro modo di vedere inesistente che li avrebbe fatti pareggiare, fecero capannello attorno a questo e lo presero a calci nel culo. Poiché non si individuò il colpevole, Amadei in quanto capitano fi squalificato a vita, anche se palesemente non era stato lui. Il vero colpevole (di cui non ricordo a memoria il nome) si palesò solo nel 1947 o '48, dopo che l'amnistia riportò il fornaretto sui campi di calcio, ad una cena con Amadei presente che rispose "E' meglio che mi sto zitto". L'avesse saputo all'epoca, l'avrebbe denunciato lui stesso.

Rip gentiluomo.

Fu Dagianti a prendere a calci il guardalinee, a quanto pare. Il Torino aveva già vinto il campionato e nacque una diatriba su chi dovesse indossare lo "scudetto"; la Figc diede ragione ai brommici, riconoscendogli il diritto di esibirlo fino a fine stagione. I granata allora inventarono lo scherzo delle forbici (fatte recapitare in albergo o fatte trovare nello spogliatoio, non è ben chiaro). Finì con la vittoria del Toro "a tavolino" perché il portiere rommico Blason, ex Lazio, calciava fuori dallo stadio il pallone ogni volta che ne entrava in possesso.

CP 4.0

Re:Addìo Fornaretto
« Risposta #19 : Martedì 26 Novembre 2013, 11:44:48 »
Vale la pena citare che su Facebook sta girando questo post:
"Quando passai all'Inter e poi al Napoli, misi subito le cose in chiaro: il giorno che incontreremo la Roma io non giocherò, dovesse pur essere una partita decisiva per lo scudetto. Non potete pretendere che io pugnali mia madre".
Amedeo "Fornaretto" Amadei.

Ottima prova di come i social network possono contribuire a creare un falso mito a suon di condivisioni. Non ci vuole molto per scoprire che una volta passato all'Inter, nella stagione 1949/50 Amadei non solo giocò, ma mise la firma nel 3-1 con il quale i nerazzurri piegarono la "madre". Meglio ancora il "Fornaretto" fece nella stagione 1953/54, quando col Napoli siglò l'unica rete che permise agli azzurri di battere la "madre". Pugnalatore compulsivo o "fake" colossale della rete, alimentato dall'articolo di Repubblica? Considerando la vergognosa campagna di scherno anti-Piola che da un po' ci tocca sentire dall'altra parte (gente che vive di commemorazioni di Giacomino Losi e dello scudetto del '42, che dice che quello di Piola "non era calcio"), su questa storia, per quanto evidenziatrice solo della loro puerile approssimazione, credo che mi ci farò un bel po' di risate, e a lungo.

be', allora e' proprio lui che li prende per il q, a leggere quest'intervista di 5 anni fa.

http://www.egiziotrombetta.com/index.php?Itemid=1&id=46&option=com_content&task=view