Autore Topic: Intervista a Cragnotti (corsport.it)  (Letto 4322 volte)

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bak

Intervista a Cragnotti (corsport.it)
« : Mercoledì 14 Luglio 2010, 16:07:20 »
Cragnotti: «Nella Lazio manca spirito comune»

ROMA, 14 luglio - Ragiona ancora come un finanziere, ma non ha nostalgia del passato. Gli manca un po’ quella vita frenetica, da un fuso orario all’altro, bruciando il sonno sugli aerei. E anche il calcio, nei pensieri di Sergio Cragnotti, è rimasto solo un vecchio amore: la sua Lazio più bella è in quel boato dello stadio Olimpico, nel giorno dello scudetto.

IL PERSONAGGIO - Cragnotti, 70 anni, ha preso però un impegno con se stesso: non guardarsi indietro. Ora ha una priorità: studiare con gli avvocati le carte del processo per il crollo della Cirio, respingere le accuse, difendersi nelle aule del tribunale. È diventata questa la sfida più importante. Il tempo libero lo trascorre in Toscana, nell’azienda agricola di famiglia: si chiama "Corte alla Flora". Vigneti e uliveti a Montepulciano, una tenuta di novanta ettari in collina dove trascorre spesso il week-end. Le partite della Lazio sono un appuntamento fisso davanti alla televisione: il cuore è una guida che non si può tradire. «Il futuro? Società e tifosi devono ritrovare l’unione, nei momenti difficili bisogna aiutarsi»: ecco il messaggio dell’ex presidente, che si è raccontato lunedì sera a Bagni di Tivoli durante la festa per i 25 anni della rivista "Lazialità".

Cragnotti, il rapporto tra la Lazio e i suoi tifosi è sempre più difficile.
«Purtroppo manca uno spirito co­mune: la società e la gente devono re­cuperarlo subito, perché altrimenti c’è il rischio che prevalga la disaffe­zione. È il momento di unire le for­ze».

Quasi un appello, un invito a con­frontarsi e a trovare un punto d’in­contro per il bene della Lazio.
«È nei momenti complicati che bi­sogna far emergere questo senso di appartenenza. La gente non deve far­si condizionare dall’emotività, da una situazione specifica: è importante che conservi la sua voglia di partecipare, di essere protagonista e di trainare la Lazio, nella speranza che il presiden­te Lotito comprenda fino in fondo i de­sideri e le necessità del pubblico bian­coceleste».

Qual è l’aspetto più preoccupante?
«Credo che il nodo principale non sia quello di definire in modo positivo o negativo il lavoro di Lotito. Non mi permetto di esprimere valutazioni. Io mi concentro su un’altra questione: mi dispiace notare che la lazialità, quella straordinaria energia in grado di fare spesso la differenza, si stia af­fievolendo. Ecco perché i tifosi devo­no stringersi ancora di più intorno al­la squadra: è un passaggio fondamen­tale».

È questa l’unica via d’uscita?
«È indispensabile che la società e la tifoseria sappiano ritrovare uno spi­rito comune».

Ha nostalgia della Lazio?
«No, è un capitolo chiuso. Ma la La­zio resta nel mio cuore di tifoso».

Questo calcio le piace ancora?
«È distante dalle mie logiche, è pri­vo di una mentalità imprenditoriale».

Uno scudetto e sei coppe: ripensa spesso alla sua Lazio?
«Restano le emozioni, anche se il tempo passa. Era bello girare l’Euro­pa con la Lazio, sfidare i grandi club, lottare per lo scudetto. Un’avventua bella e affascinante. Ogni anno c’era il desiderio di salire ancora più in alto. Un’impresa faticosa. In quegli anni dovevi affrontare battaglie durissime per riuscire a importi in Italia contro la Juventus di Giraudo e Moggi e il Milan di Berlusconi. C’era una con­correnza che non ti lasciava niente».

L’operazione di mercato alla quale è rimasto più legato?
«Ricordo quando andai a prendere Boksic a Marsiglia. Incontrai Tapie sulla sua barca: una trattativa lunga, faticosa, fatta di accelerazioni e fre­nate. Ma alla fine siamo riusciti a prendere Boksic: è questo il colpo che mi ha dato maggiori soddisfazioni. Ol­tretutto Alen l’ho portato due volte al­la Lazio: più avanti sono andato a ri­prenderlo nella Juventus. Comunque, non posso dimenticare neppure l’ac­quisto di Stankovic».

Il serbo era stato quasi preso dalla Roma
«Già, proprio così: Zeman lo aveva segnalato al mio amico Franco Sensi. Ma Stankovic lo stavamo seguendo da tempo anche noi della Lazio. Ricordo che feci il viaggio in aereo con Gover­nato: ci presentammo a Belgrado e chiudemmo l’affare con i dirigenti della Stella Rossa».

E oggi Cragnotti, se fosse ancora presidente della Lazio, chi andrebbe a comprare?
«Ho visto diverse partite del Mon­diale. Non sono tanti i giocatori che mi hanno impressionato. Io proverei ad acquistare Drogba: è un po’ avanti con gli anni, ma è ancora un grande centravanti, ha carattere e personali­tà».

Come valuta il mercato attuale del­la Lazio?
«Non esprimo giudizi per motivi di correttezza. Spero solo che possa na­scere una Lazio all’altezza delle sue tradizioni».

Il Manchester City ha in pugno Ko­larov.
«Ho letto le cifre sui giornali: si par­la di diciotto milioni di euro. Io non ci penserei un attimo: giusto cederlo per fare nuovi investimenti. Ci sono situa­zioni di mercato che impongono solo una strada. Ho letto anche che il Real Madrid sarebbe disposto a fare follie per il romanista De Rossi: non voglio entrare in questioni che non mi ri­guardano, ma davanti a determinate proposte non bisognerebbe avere in­dugi».

E se lei potesse tornare indietro nel tempo, c’è un errore nella Lazio che eviterebbe?
«Il rimpianto è legato al campiona­to dello scudetto: dopo aver festeggia­to quel trionfo, Eriksson mi prese da parte per darmi un consiglio».

Quale fu il suggerimento di Eriks­son?
«Vendere i giocatori migliori a prez­zi altissimi, sfruttando quella stagione straordinaria della Lazio, e puntare su gente nuova, brava e ambiziosa. Non posso dimenticare le parole di Sven: "Caro presidente, squadra che vince si cambia". Io, in quel momento, ho preferito non ascoltarlo».

Stefano Chioffi


CiPpi

Re:Intervista a Cragnotti (corsport.it)
« Risposta #1 : Mercoledì 14 Luglio 2010, 16:54:35 »
...
L’operazione di mercato alla quale è rimasto più legato?
«Ricordo quando andai a prendere Boksic a Marsiglia. Incontrai Tapie sulla sua barca: una trattativa lunga, faticosa, fatta di accelerazioni e fre­nate. Ma alla fine siamo riusciti a prendere Boksic: è questo il colpo che mi ha dato maggiori soddisfazioni.
...

io ricordo anche una bella messa in q da parte del tapi(e)no che rese particolarmente difficile il disfarsi di Riedle.

mi sbaglio?

Offline Monteverde74

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Re:Intervista a Cragnotti (corsport.it)
« Risposta #2 : Mercoledì 14 Luglio 2010, 17:07:06 »
un grande presidente che ci regalò i più bei 10 anni di storia del ns club
nonostante tutto

Offline Fulcanelli

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Re:Intervista a Cragnotti (corsport.it)
« Risposta #3 : Mercoledì 14 Luglio 2010, 23:40:18 »
Bene. "La Lazio è un capitolo chiuso". Così forse cesseranno le strumentalizzazioni di chi vuol fare credere che dietro certo "antilotitismo" affermato da altri personaggi della fu Lazio ci sia la longa manus di Cragnotti
OT. Il vino Corte alla Flora (circa 7 euro la bottiglia) l'avevo visto in un supermercato. Sospettavo fosse il suo, ricordando il nome della signora Cragnotti e la tenuta a Montepulciano. Qualcuno l'ha assaggiato?

Offline Ulisse

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Re:Intervista a Cragnotti (corsport.it)
« Risposta #4 : Mercoledì 14 Luglio 2010, 23:41:23 »
Torneranno ancora quei tempi per la Lazio? lo spero tanto ma....... :(
IL DERBY NON VA MAI PERSO.

Ci sarà sempre chi ti critica, l'unica cosa da fare è continuare ad avere fiducia, stando attento a chi darai fiducia due volte.

Non ti sforzare tanto, le cose migliori succedono quando meno te lo aspetti.

Nessun futuro è per sempre.

IL GOL DI VIERI ERA BUONO!!

Offline BobLovati

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Re:Intervista a Cragnotti (corsport.it)
« Risposta #5 : Mercoledì 14 Luglio 2010, 23:54:16 »
ancora parla il Cragnotti   :o
Laziale, Ducatista e fiumarolo

Siamo noi fortunati ad essere della Lazio, non la Lazio ad avere noi

“LA MOGLIE DI CESARE DEVE NON SOLO ESSERE ONESTA, MA ANCHE SEMBRARE ONESTA.”

TD

Re:Intervista a Cragnotti (corsport.it)
« Risposta #6 : Giovedì 15 Luglio 2010, 01:02:29 »
ancora parla il Cragnotti   :o

Non vedo chi possa avere più diritto di parola di lui.

Offline Eagles71

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Re:Intervista a Cragnotti (corsport.it)
« Risposta #7 : Giovedì 15 Luglio 2010, 08:27:32 »
un grande presidente che ci regalò i più bei 10 anni di storia del ns club
nonostante tutto

10 anni magnifici !

Mi chiedo davvero se avesse seguito il consiglio di Sven Goran come sarebbe andata a finire!
Magari avrebbero dovuto nascondersi a Roma avendo tutta o quasi la piazza contro per le cessioni dei Campioni d'Italia, ma probabilmente sarebbe stata la mossa vincente per altri 10 anni di successi.
Soprattutto non avevi contratti principeschi con scadenze che ancora oggi spalmiamo.
Cmq con i se i ma non si va da nessuna parte, ...apro gli occhi, comincio a lavorare...aspetterò un nuovo colpo di Lotito ;)
il razzismo ci fa schifo, Forza Lazio è il nostro tifo!

Offline andyco

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Re:Intervista a Cragnotti (corsport.it)
« Risposta #8 : Giovedì 15 Luglio 2010, 10:57:40 »
un grande presidente che ci regalò i più bei 10 anni di storia del ns club
nonostante tutto

Non un grande presidente... ma IL PRESIDENTE!

Grazie ancora Sergio!

Offline fish_mark

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Re:Intervista a Cragnotti (corsport.it)
« Risposta #9 : Giovedì 15 Luglio 2010, 11:07:06 »
Non un grande presidente... ma IL PRESIDENTE!

Grazie ancora Sergio!

non è semplicemente il Presidente ma è
Sua maestà Sergio il Sommo, il Compassionevole, il Misericordioso,
un uomo di una certà mi offriva sempre olio canforato, spero che ritorni presto l'era del cinghiale biancoazzurro
STURM UND DRANG
Ganhar ou perder, mas sempre com democracia

Offline DinoRaggio

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Re:Intervista a Cragnotti (corsport.it)
« Risposta #10 : Giovedì 15 Luglio 2010, 11:27:56 »

Quale fu il suggerimento di Eriks­son?
«Vendere i giocatori migliori a prez­zi altissimi, sfruttando quella stagione straordinaria della Lazio, e puntare su gente nuova, brava e ambiziosa. Non posso dimenticare le parole di Sven: "Caro presidente, squadra che vince si cambia". Io, in quel momento, ho preferito non ascoltarlo».

Ma è quello stesso Eriksson che un paio di mesi dopo firmò con la federcalcio inglese?
E ra gisumin all'ùart!

La serie A è un torneo di limpidezza cristallina, gli arbitri non hanno alcunché contro la Lazio e si distingueranno per l'assoluta imparzialità, non ci saranno trattamenti di favore o a sfavore nei confronti di alcuno. Sarà un torneo di una regolarità esemplare. (19-8-2016)

Offline Reflexblue

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Re:Intervista a Cragnotti (corsport.it)
« Risposta #11 : Giovedì 15 Luglio 2010, 12:01:40 »
Ma è quello stesso Eriksson che un paio di mesi dopo firmò con la federcalcio inglese?

Ha messo in pratica il suo consiglio.

Offline cartesio

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Re:Intervista a Cragnotti (corsport.it)
« Risposta #12 : Giovedì 15 Luglio 2010, 15:21:49 »
nella speranza che il presiden­te Lotito comprenda fino in fondo i de­sideri e le necessità del pubblico bian­coceleste


"I tifosi sono clienti".

Cercando un pagina web contenente questa frase, ho trovato qualcos'altro, secondo me altrettanto interessante. Da
http://www.repubblica.it/2004/a/sezioni/economia/cirio2/laziocirio/laziocirio.html


Dopo l'arresto del finanziere, le reazioni di società e tifosi
Il leader degli "Irriducibili": "Ci ha trascinati nell'abisso"
Cragnotti, Lazio sotto choc
Mancini: "Un grande presidente"
 
Ugo Longo
 
ROMA - L'arresto di Sergio Cragnotti arriva come un terremoto anche nel mondo del calcio. I dirigenti della Lazio, ma anche i tifosi, parlano dell'ex presidente come un uomo che ha segnato, nel bene e nel male, la storia della società.

"Sono davvero colpito da questa notizia e mi auguro che Cragnotti possa risolvere al più presto i suoi problemi di natura giudiziaria", dice il tecnico Roberto Mancini. "Per noi è stato un grandissimo presidente, grazie al quale la Lazio per molti anni ha raggiunto successi importanti. E' stato lui che mi ha portato a Roma, in un club così prestigioso, e questo non lo dimenticherò mai", conclude.

Addolorato e in disaccordo sulle motivazioni che hanno portato all'arresto di Cragnotti l'attuale presidente della Lazio, Ugo Longo che ha appreso la notizia mentre era in ritiro con la squadra per la partita di stasera con il Milan: "Mi dispiace e mi auguro che questa detenzione sia esclusivamente limitata al primo percorso delle indagini. Lo ribadisco, non sono molto d'accordo su questo arresto e sugli altri, visto che non c'era pericolo di fuga poiché Cragnotti si è sempre messo a disposizione dell'attività giudiziaria". "Cragnotti - ha concluso - ha dato tanto a questa società e a tutti i tifosi, per questo stasera in campo contro il Milan metteremo qualcosa in più, giocando anche per lui".

E i tifosi? Vivono un rapporto di amore-odio con il loro ex presidente. Non possono dimenticare che Cragnotti fu l'uomo che tirò fuori la Lazio dal periodo buio e la proiettò sui campi di calcio europei facendo indossare i colori biancocelesti alle stelle del calcio internazionale. Ma fu anche il presidente-manager: "Quello che rivolgendosi ai tifosi li chiamava i suoi clienti, che non veniva allo stadio, che ci definì quattro cialtroni da curva", ricorda Fabrizio Toffolo, uno degli "Irriducibili" che condivide con l'ex patron il destino di recluso, anche se per altri motivi e agli arresti domiciliari.

"Siamo dispiaciuti umanamente per quello che è successo a Cragnotti - spiega Toffolo - ma la giustizia farà il suo corso e deciderà se è colpevole o innocente. Noi possiamo solo parlare della nostra esperienza: con lui abbiamo vissuto una stagione esaltante ma forse siamo stati i primi a capire che qualcosa nei suoi affari non andava, che le cessioni eccellenti avvenute dopo i grandi successi servivano a coprire buchi finanziari".

"Eravamo i migliori, grazie a Cragnotti e ai suoi soldi, ma nonostante ciò allo stadio non era un boom di presenze - ricorda il leader degli "Irriducibili" - e questo perché Cragnotti trattava la squadra come una fabbrica, una macchina per soldi. Non fu mai un presidente tifoso. Venne pochissime volte allo stadio, rifiutò ogni contatto con la tifoseria. Anzi".

Il divorzio con la curva nord fu sancito con la cessione di Pavel Nedved, il campione ceco, all'odiata Juventus: "Era l'agosto del 2002, andammo tutti sotto casa di Cragnotti a protestare e lui ci liquidò definendoci 'quattro cialtroni da curva'". Le cessioni eccellenti seguirono il periodo d'oro dei biancocelesti: la tifoseria contestò anche la vendita del capitano Alessandro Nesta nel 2003 al Milan e quella di Juan Sebastian Veron al Manchester United.

"Lui diceva che andavano via perchè non andavano più d'accordo con l'allenatore. Di Nesta disse che era una necessità per permettere alla Lazio di sopravvivere. In realtà, erano solo operazioni finanziarie per coprire buchi e ammanchi nell'impero Cragnotti", dice Toffolo.

"Certo ora siamo lontani dal periodo d'oro, ma forse a differenza di quando c'era Cragnotti, i tifosi hanno più entusiasmo, sentono più vicina la società, si sentono più considerati: per noi è importante. Anche se lui, Cragnotti, rimane il patron d'oro, quello che ci ha portato sul tetto del mondo e poi ci ha trascinato sull'orlo del fallimento", conclude.

Gli "Irriducibili" ricorderanno allo stadio a loro modo Cragnotti. Un grande striscione verrà esposto stasera in curva nord: "Cragnotti e Toffolo liberi", lo slogan scelto, per accomunare, forse ironicamente, la condizione dell'ex presidente manager con quella di uno dei tifosi più noti e radicali in Curva nord.
(11 febbraio 2004)
e ffforza lazzzio

Ai nostri giorni si può scegliere la propria religione, Hadouch, ma non la propria tribù. D. Pennac, La Prosivendola.

Offline Ulisse

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Re:Intervista a Cragnotti (corsport.it)
« Risposta #13 : Giovedì 15 Luglio 2010, 15:39:00 »
ancora parla il Cragnotti   :o

Tutti hanno diritto di parlare, anche io e te. ;D
IL DERBY NON VA MAI PERSO.

Ci sarà sempre chi ti critica, l'unica cosa da fare è continuare ad avere fiducia, stando attento a chi darai fiducia due volte.

Non ti sforzare tanto, le cose migliori succedono quando meno te lo aspetti.

Nessun futuro è per sempre.

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CiPpi

Re:Intervista a Cragnotti (corsport.it)
« Risposta #14 : Giovedì 15 Luglio 2010, 15:51:51 »
...

se non altro Toffolo sta tuttora mostrando una certa linea di pensiero costante.

che poi oggi il termine clienti ne sta fa pochi de danni.  (io tifoso pago, quindi so' cliente e il cliente ha sempre ragione. ergo il tifoso ha sempre ragione.)

Offline DinoRaggio

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Re:Intervista a Cragnotti (corsport.it)
« Risposta #15 : Giovedì 15 Luglio 2010, 21:22:04 »
Ha messo in pratica il suo consiglio.
Andando molto, ma molto fuori argomento, mi chiedo che cosa sarebbe successo se Cragnotti avesse esonerato Eriksson, o lo stesso si fosse dimesso, visto che da settembre 2000 la firma di Svengo con la FA era un segreto di Pulcinella, e che in quei 6 mesi che portarono alla fatale partita col Napoli, la Lazio ebbe un rendimento quasi ballardiniano (come risultati) a fronte dei campionissimi in squadra, che evidentemente tanto non si impegnavano, visto che il loro allenatore era destinato ad andarsene presto. Tanto è vero che con il nuovo allenatore si arrivò persino a lottare per lo scudetto, segno che evidentemente i professionisti che prima languivano a centro-bassa classifica, poi risorsero a nuova vita dopo che Svengo fu sostituito da Zoff. Chissà, se questa sostituzione (con Zoff o con un altro allenatore capace) fosse avvenuta già ad agosto o settembre...

Solo un gioco, naturalmente. Lo so che con i se e con i ma non si approda a nulla, ma penso spesso a quell'annata post scudetto.
E ra gisumin all'ùart!

La serie A è un torneo di limpidezza cristallina, gli arbitri non hanno alcunché contro la Lazio e si distingueranno per l'assoluta imparzialità, non ci saranno trattamenti di favore o a sfavore nei confronti di alcuno. Sarà un torneo di una regolarità esemplare. (19-8-2016)

Offline Clazia

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Re:Intervista a Cragnotti (corsport.it)
« Risposta #16 : Venerdì 16 Luglio 2010, 00:22:48 »
Andando molto, ma molto fuori argomento, mi chiedo che cosa sarebbe successo se Cragnotti avesse esonerato Eriksson, o lo stesso si fosse dimesso, visto che da settembre 2000 la firma di Svengo con la FA era un segreto di Pulcinella, e che in quei 6 mesi che portarono alla fatale partita col Napoli, la Lazio ebbe un rendimento quasi ballardiniano (come risultati) a fronte dei campionissimi in squadra, che evidentemente tanto non si impegnavano, visto che il loro allenatore era destinato ad andarsene presto. Tanto è vero che con il nuovo allenatore si arrivò persino a lottare per lo scudetto, segno che evidentemente i professionisti che prima languivano a centro-bassa classifica, poi risorsero a nuova vita dopo che Svengo fu sostituito da Zoff. Chissà, se questa sostituzione (con Zoff o con un altro allenatore capace) fosse avvenuta già ad agosto o settembre...

Solo un gioco, naturalmente. Lo so che con i se e con i ma non si approda a nulla, ma penso spesso a quell'annata post scudetto.


idem
Se volevo sentimme tranquilla mica che nascevo Laziale.

Take a sad song and make it better.

Offline syrinx

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Re:Intervista a Cragnotti (corsport.it)
« Risposta #17 : Venerdì 16 Luglio 2010, 00:27:31 »

Solo un gioco, naturalmente. Lo so che con i se e con i ma non si approda a nulla, ma penso spesso a quell'annata post scudetto.

anche io.

è stato uno spreco enorme, con la terribile aggravante del tricolore finito alla fusion.

Offline cartesio

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Re:Intervista a Cragnotti (corsport.it)
« Risposta #18 : Venerdì 16 Luglio 2010, 10:10:08 »
Solo un gioco, naturalmente. Lo so che con i se e con i ma non si approda a nulla, ma penso spesso a quell'annata post scudetto.

Ogni tanto capita a che a me.
Non troppo spesso, non siamo nati per soffrire.
Eh, i "campioni"....
e ffforza lazzzio

Ai nostri giorni si può scegliere la propria religione, Hadouch, ma non la propria tribù. D. Pennac, La Prosivendola.