Autore Topic: Il Lotitoriale  (Letto 6390 volte)

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RobCouto

Il Lotitoriale
« : Mercoledì 14 Luglio 2010, 09:48:52 »
"Partita non scevra da rischi", "L'elemento imponderabile che regola il giuoco del calcio", "Mancanza di coesione". Il linguaggio del Nostro somiglia curiosamente a quello in voga sul quotidiano sportivo degli anni '30...  :P

Era un bel giornale, specie nei primi anni, quando la retorica non era ancora divenuta eccessiva e stucchevole.

Qualche nota: negli stadi volavano spesso e volentieri mazzate, specie a Napoli, Livorno e Roma. I terreni di gioco facevano schifo; si giocava spesso, letteralmente, in un lago di fango. Gli infortuni erano frequenti, visto che in campo non si facevano per niente complimenti. Il "terzo tempo" esisteva già: a fine partita i "cavallereschi abbracci" erano prassi. Le cronache erano asciutte, chiare e sempre rispettose di calciatori e arbitri. Qualcuno già si divertiva a fare statistiche su azioni, tiri in porta, eccetera. In tribuna c'era, come oggi, la processione dei vip, con puntuale elenco in calce alla cronaca. 




TD

Re:Il Lotitoriale
« Risposta #1 : Mercoledì 14 Luglio 2010, 10:01:07 »
l'unica novità sono i Mazzocchi, insomma

CiPpi

Re:Il Lotitoriale
« Risposta #2 : Mercoledì 14 Luglio 2010, 10:11:41 »
"Partita non scevra da rischi", "L'elemento imponderabile che regola il giuoco del calcio", "Mancanza di coesione". Il linguaggio del Nostro somiglia curiosamente a quello in voga sul quotidiano sportivo degli anni '30...  :P

Era un bel giornale, specie nei primi anni, quando la retorica non era ancora divenuta eccessiva e stucchevole.

Qualche nota: negli stadi volavano spesso e volentieri mazzate, specie a Napoli, Livorno e Roma. I terreni di gioco facevano schifo; si giocava spesso, letteralmente, in un lago di fango. Gli infortuni erano frequenti, visto che in campo non si facevano per niente complimenti. Il "terzo tempo" esisteva già: a fine partita i "cavallereschi abbracci" erano prassi. Le cronache erano asciutte, chiare e sempre rispettose di calciatori e arbitri. Qualcuno già si divertiva a fare statistiche su azioni, tiri in porta, eccetera. In tribuna c'era, come oggi, la processione dei vip, con puntuale elenco in calce alla cronaca.

insomma si stava meglio quando si stava peggio o si stava peggio quando si stava meglio?

ma anche, lo fa apposta Lotito ad usare lo stesso linguaggio? e se si, perche'?

amante del trentennio o nostalgico dei tempi andati?

  :P

borgorosso

Re:Il Lotitoriale
« Risposta #3 : Mercoledì 14 Luglio 2010, 10:24:22 »
quale trentennio?

bak

Re:Il Lotitoriale
« Risposta #4 : Mercoledì 14 Luglio 2010, 10:49:32 »
All'epoca lo scudetto tra bolognesi e genoani venne deciso a pistolettate.

Quanto al presidente, si sà, lo disse lui stesso, di essere un nostalgico.

zorba

Re:Il Lotitoriale
« Risposta #5 : Mercoledì 14 Luglio 2010, 10:51:24 »
'Fulgido esempio di asciutta e gagliarda cronaca sportiva'  :P :P :P :P


CiPpi

Re:Il Lotitoriale
« Risposta #6 : Mercoledì 14 Luglio 2010, 10:57:23 »
quale trentennio?

un misto tra refuso (anni '30) e gioco di parole (ventennio, Lotito appoggiato da Storace, duce dei primi tempi e dittatore 'fasotuttomi')

Offline Fulcanelli

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Re:Il Lotitoriale
« Risposta #7 : Mercoledì 14 Luglio 2010, 10:57:32 »
Beh, il linguaggio a un certo punto il calcio lo mutuò fascisticamente da quello bellico, da cui il cannoniere, le bordate, il manipolo, l'alfiere...
Lotito ancora non c'è arrivato, anche se la sua filosofia tutta coesione, virtù morali e animus pugnandi sottintende (almeno nei predicozzi) la filosofia delle italiche virtù in voga nel ventennio. E sappiamo come sono finite gli 8 milioni di baionette, didascaliche e moralizzate, contro gli Spitfire inglesi e gli Sherman americani.

Offline Skorpius

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Re:Il Lotitoriale
« Risposta #8 : Mercoledì 14 Luglio 2010, 10:59:06 »
Beh, il linguaggio a un certo punto il calcio lo mutuò fascisticamente da quello bellico, da cui il cannoniere, le bordate, il manipolo, l'alfiere...
Lotito ancora non c'è arrivato, anche se la sua filosofia tutta coesione, virtù morali e animus pugnandi sottintende (almeno nei predicozzi) la filosofia delle italiche virtù in voga nel ventennio. E sappiamo come sono finite gli 8 milioni di baionette, didascaliche e moralizzate, contro gli Spitfire inglesi e gli Sherman americani.


ma lo sport di squadra non è da sempre una metafora della guerra?
La gente dice che sono cattivo, ma in verità ho il cuore di un bambino: lo tengo in un barattolo, sul comodino.

Offline ammiraglio

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Re:Il Lotitoriale
« Risposta #9 : Mercoledì 14 Luglio 2010, 11:01:14 »
negli stati uniti lo sport è metafora del territorio, della conquista.
ci sono le yard che dominano il football e nel baseball si rubano le basi.

è una continua lotta per la terra.
go west, appunto.
yeah, i heard that dwight wants me fired. it's just the way it is. you know what? i just don't care, i don't give a damn.
i'll go home and find something to do.

Offline Skorpius

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Re:Il Lotitoriale
« Risposta #10 : Mercoledì 14 Luglio 2010, 11:02:09 »
negli stati uniti lo sport è metafora del territorio, della conquista.
ci sono le yard che dominano il football e nel baseball si rubano le basi.

è una continua lotta per la terra.
go west, appunto.
Conquista di un territorio appartenente a qualcun altro (rubo la base dell'avversario, conquisto yard nel campo avversario) quindi una guerra
Direi che è ovvio che si utilizzino termini guerraioli, senza bisogno di vederci una fascistizzazione
La gente dice che sono cattivo, ma in verità ho il cuore di un bambino: lo tengo in un barattolo, sul comodino.

Offline Fulcanelli

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Re:Il Lotitoriale
« Risposta #11 : Mercoledì 14 Luglio 2010, 11:07:27 »
ma lo sport di squadra non è da sempre una metafora della guerra?

Si, OK, ma raccontare la cosa in termini bellici avvenne in epoca fascista, passò attraverso la radio e i quotidiani. Strano a dirsi, sull'argomento nei primi anni Settanta scrisse un libro-saggio nientepopodimeno Aldone Biscardi, che all'epoca voleva fare il giornalista colto (chissà, forse lo era davvero).

Offline fish_mark

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Re:Il Lotitoriale
« Risposta #12 : Mercoledì 14 Luglio 2010, 11:16:49 »
Si, OK, ma raccontare la cosa in termini bellici avvenne in epoca fascista, passò attraverso la radio e i quotidiani. Strano a dirsi, sull'argomento nei primi anni Settanta scrisse un libro-saggio nientepopodimeno Aldone Biscardi, che all'epoca voleva fare il giornalista colto (chissà, forse lo era davvero).

fascista o meno era l'epoca tutta impregnata di riferimenti guerreschi e militari, dove le ragazze subivano fatalmente il fascino della divisa e dove in famiglia almeno uno aveva partecipato a una guerra mondiale.
Temo di non poter essere d'accordo con Robcouto, con il quale mi complimento per l'idea del topic, ma all'epoca se il linguaggio scritto era asciutto quello parlato dei cinegiornali non lo era altrettanto. Ecco un esempio.

un uomo di una certà mi offriva sempre olio canforato, spero che ritorni presto l'era del cinghiale biancoazzurro
STURM UND DRANG
Ganhar ou perder, mas sempre com democracia

mrmoto

Re:Il Lotitoriale
« Risposta #13 : Mercoledì 14 Luglio 2010, 11:19:53 »
"Partita non scevra da rischi", "L'elemento imponderabile che regola il giuoco del calcio", "Mancanza di coesione". Il linguaggio del Nostro somiglia curiosamente a quello in voga sul quotidiano sportivo degli anni '30...  :P


M'hai fatto venire in mente l'elzeviro, anche, forse, specialmente nella sua accezione più negativa - un articolo scritto con un'eccessiva cura formale ma che non presenta particolari motivi d'interesse.

CiPpi

Re:Il Lotitoriale
« Risposta #14 : Mercoledì 14 Luglio 2010, 11:20:25 »
semi OT

da sempre lo sport agonistico e' visto come alter-ego pacifista di quel desiderio di supremazia innato nell'essere umano.

non per niente quello moderno, nato sul finire dell'800, sorge proprio nello stesso periodo dei primordi di quella filosofia, misto nitzscheinana/darwinista che pone l'uomo in cima alla scala evolutiva, e che pone le basi per certi ....pensieri 'tutt'ora ancora in voga.

fsOT'

RobCouto

Re:Il Lotitoriale
« Risposta #15 : Mercoledì 14 Luglio 2010, 11:55:57 »
Però ho specificato che il mio excursus è attualmente arrivato al 1931-inizio 1932. Ancora si parla molto bene dell'Inghilterra, per dire, si usano in abbondanza i termini anglofoni, il gioco - anzi, il giuoco - del calcio è presentato come sana competizione in cui il campanile va messo da parte di fronte al contributo di ciascuno alla crescita del movimento (che è lo spirito della riforma degli anni '20). La retorica guerresca è ancora al di là da venire.

Altra nota: i migliori stadi venivano costruiti in quell'epoca, e la maggior parte sono in uso ancora oggi. 

Offline Sol Invictus

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Re:Il Lotitoriale
« Risposta #16 : Mercoledì 14 Luglio 2010, 17:40:55 »
Aspettiamo trepidanti la sezione della Polisportiva che si occuperà della Volata.

Offline Centurio

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Re:Il Lotitoriale
« Risposta #17 : Mercoledì 14 Luglio 2010, 17:58:34 »
"conquisteremo la vostra isoletta di pescatori e ne faremo una colonia estiva" (cit.)
sine pennis volare haud facile est

Offline giangoverni

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Re:Il Lotitoriale
« Risposta #18 : Mercoledì 14 Luglio 2010, 19:40:07 »
Quando si parla del giornalismo sportivo dell'epoca bisogna tenere presente che il cronista raccontava ai suoi lettori una partita di calcio che pochissimi avevano visto, per cui deve usare anche un linguaggio colorito e figurato che in bocca ai più bravi era spesso pura invenzione, mentre nei più modesti era ripetizione pedissequa di stereotipi linguistici ( insaccava, battendo il pur bravo portiere... ha colto il palo...) nella descrizione della partita che spesso veniva paragonata ad una battaglia fra eroi omerici. Nel ciclismo soprattutto abbiamo avuto una vera e propria letteratura. Il Giro d'Italia di Bartali e Coppi veniva raccontato da inviati che si chiamavano Dino Buzzati, Vasco Pratolini o Alfonso Gatto.
Oggi i cronisti raccontano cose che tutti gli appassionati vedono in diretta in televisione e quando arriva il loro commento sanno già tutto. Io personalmente leggo soltanto qualche commento tecnico (pochi perché non ci sono più i Brera, i Del Buono, gli Zanetti e neppure i De Cesari e i Cascioli) e magari vado a guardare le pagelle per vedere se concordano con la mia personale valutazione. Il resto è... piombo sprecato. (lo so benissimo che i giornali non si compongono più con il piombo, però non mi veniva una espressione più efficace per rendere l'idea).
PS. Quanto all'accostamento fatto con arguzia da RobCouto con il linguaggio di Lotito, io penso che Lotito parli male e basta. E per di più con molta presunzione.

Offline Fulcanelli

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Re:Il Lotitoriale
« Risposta #19 : Mercoledì 14 Luglio 2010, 23:27:45 »
 io penso che Lotito parli male e basta. E per di più con molta presunzione.
Ma no, ma cosa vai pensando....E poi, non hai presente i primi tre versetti del vangelo di Giovanni? Abbi fede....