Autore Topic: le tare dell'inter  (Letto 3542 volte)

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Offline BobLovati

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Re:le tare dell'inter
« Risposta #20 : Martedì 19 Novembre 2013, 15:28:40 »
Mah, dai, Pradé è bravo e l'ha dimostrato più volte.
Alla Fiorentina lo scorso anno ha rifondatato spendendo poco e facendo fare un balzo in avanti notevole. La roma costruita da lui era anch'essa molto buona
Secondo me è uno che sceglie bene.

fra intercettazioni, Ljajic non ceduto al Milan a 15mln€ ma alla trigoriese a 12mln€, Lamela da PupoBaldini a 30mln€, Marquinhos al PSG a 35mln€ dopo una bella ma non esaltante stagione, " c´è del marcio in Danimarca (cit) "   8)
Laziale, Ducatista e fiumarolo

Siamo noi fortunati ad essere della Lazio, non la Lazio ad avere noi

“LA MOGLIE DI CESARE DEVE NON SOLO ESSERE ONESTA, MA ANCHE SEMBRARE ONESTA.”

Zapruder

Re:le tare dell'inter
« Risposta #21 : Martedì 19 Novembre 2013, 15:31:49 »
Beh, li hai detti tutti...

Era una risposta del Dottore alle critiche (toh, anche il Dottore veniva criticato... Ho idea che ci siano tifosi della Lazio che nella loro vita non abbiano fatto altro) seguenti alla cessione poi rientrata di Signori, nell'estate '95. Nessuno ebbe nulla da dire sull'affermazione "la Lazio sono io", naturalmente: è una di quelle cose a cui si fa caso se si vuole farci caso, solo chi realmente pensa che la Lazio sia di tutti i laziali l'avrebbe stigmatizzata: gli altri muovono osservazioni strumentali, altrimenti si sarebbero stracciati le vesti anche all'epoca.

Boks XV

Re:le tare dell'inter
« Risposta #22 : Martedì 19 Novembre 2013, 15:37:07 »
"Il miglior mercato lo ha fatto la Lazio, cioè io".

Di chi è questa affermazione?

de quello che ci portava Boksic, Jugovic, Nedved, Mancini, Vieri, Salas, Veron, Crespo, Peruzzi, Stam?
se era lui, per quello che mi riguarda, poteva pure pestarmi le falangi della mano destra col tacco della scarpa.

Offline franz_kappa

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Re:le tare dell'inter
« Risposta #23 : Martedì 19 Novembre 2013, 15:39:30 »
Beh, li hai detti tutti...

Era una risposta del Dottore alle critiche (toh, anche il Dottore veniva criticato... Ho idea che ci siano tifosi della Lazio che nella loro vita non abbiano fatto altro) seguenti alla cessione poi rientrata di Signori, nell'estate '95. Nessuno ebbe nulla da dire sull'affermazione "la Lazio sono io", naturalmente: è una di quelle cose a cui si fa caso se si vuole farci caso, solo chi realmente pensa che la Lazio sia di tutti i laziali l'avrebbe stigmatizzata: gli altri muovono osservazioni strumentali, altrimenti si sarebbero stracciati le vesti anche all'epoca.
Mio buon amico, il contesto fa molto. Talvolta tutto, di norma molto.

L'episodio che evochi risale all'estate 1995, a distanza di otto anni dagli eroici spareggi per evitare la Serie C.
Sergio Cragnotti era presidente da un triennio abbondante (arrivò nel 1992? O era il 1991?): periodo nel quale aveva sborsato miliardi a pacchi per comprare a destra e a manca, catapultando una Lazio che era molto Lazietta (absit iniuria verbis) nelle primissime posizioni: quinta, terza e seconda a pari merito.
Allora (nell'estate 1995) Cragnotti fu insolente con la tifoseria e la tifoseria non si fece prendere da eccessivi mal di pancia? Beh.. mi sorprende che tu ti sorprenda per una diversa reazione rispetto al modo con il quale pate della tifoseria si pone nei confronti di chi gestisce da un decennio la Lazio in maniera più che decorosa, talvolta vincente, ma ha la 'colpa', si fa per dire, di essere venuto dopo il Presidente dell'ultimo scudetto e che soffre, suo malgrado, il fatto di aver incrociato il miglior decennio della storia dell'as xxxx, capace - dopo Calciopoli - di giocarsi lo Scudetto due volte sino al secondo tempo dell'ultima giornata di campionato.
Buon viaggio, caro Piero.

Zapruder

Re:le tare dell'inter
« Risposta #24 : Martedì 19 Novembre 2013, 15:50:10 »
de quello che ci portava Boksic, Jugovic, Nedved, Mancini, Vieri, Salas, Veron, Crespo, Peruzzi, Stam?
se era lui, per quello che mi riguarda, poteva pure pestarmi le falangi della mano destra col tacco della scarpa.

Non ne dubito. Così come mi rivedo il giorno di Lazio-Inter 4-3, nel settembre 2000, dopo aver incamerato il settimo pezzo da bacheca in poco più di due anni solari, godermi allo stadio a occhi aperti ogni secondo di quella magnifica realtà, pensando "tutto questo storicamente non ci appartiene, perciò voglio viverne profondamente ogni attimo". Da allora abbiamo vinto "solo" tre Coppe Italia. Solo. L'eredità del Dottore è anche questa: aver cambiato, per sempre, il nostro concetto di "poco". Ma tutto questo è sempre monnezza per alcuni, e un giorno mi premurerò, se ne avrò il tempo, di contare i giorni nuvolosi dell'era Cragnotti: che, a occhio, sono più o meno la metà del totale. Dalle parti del mondo laziale si vive la Lazio sputando fiele da mattina a sera, in un eterno malessere, nel quale la partita è solo un evento che spezza il vomitatoio quotidiano (a parte certe cronache che lo perpetuano anche nelle due ore dell'incontro). Poi dopo qualche anno spuntano i libri, "quanto eravamo belli". Nei '70, '90, con Cragnotti e perfino con Chinaglia e Casoni in serie B. Li scrivono gli stessi che, quando il passato è ancora presente, sputano rospi marci su tutto e su tutti.

Mio buon amico, il contesto fa molto. Talvolta tutto, di norma molto.

L'episodio che evochi risale all'estate 1995, a distanza di otto anni dagli eroici spareggi per evitare la Serie C.
Sergio Cragnotti era presidente da un triennio abbondante (arrivò nel 1992? O era il 1991?): periodo nel quale aveva sborsato miliardi a pacchi per comprare a destra e a manca, catapultando una Lazio che era molto Lazietta (absit iniuria verbis) nelle primissime posizioni: quinta, terza e seconda a pari merito.
Allora (nell'estate 1995) Cragnotti fu insolente con la tifoseria e la tifoseria non si fece prendere da eccessivi mal di pancia? Beh.. mi sorprende che tu ti sorprenda per una diversa reazione rispetto al modo con il quale pate della tifoseria si pone nei confronti di chi gestisce da un decennio la Lazio in maniera più che decorosa, talvolta vincente, ma ha la 'colpa', si fa per dire, di essere venuto dopo il Presidente dell'ultimo scudetto e che soffre, suo malgrado, il fatto di aver incrociato il miglior decennio della storia dell'as xxxx, capace - dopo Calciopoli - di giocarsi lo Scudetto due volte sino al secondo tempo dell'ultima giornata di campionato.

Tutto giustissimo, dalla prima all'ultima parola virgole comprese.

Ma, allora, non si fa prima a dire "io di questo presidente/allenatore non sono contento", e basta?

Offline SAV

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Re:le tare dell'inter
« Risposta #25 : Martedì 19 Novembre 2013, 16:05:40 »
Una grande occasione per Tare, da cogliere al volo. Così potrà dimostrare tutte le sue qualità e competenze, senza legacci e astruse teorie da dimostrare.

Non capisco cosa intendi...
Che Tare vale poco e che quindi la sua dipartita e sostituzione potrebbe portare a un miglioramento per la Lazio?

Oppure che Tare è bravo e quindi ti auguri un suo addio perché
Il re resterebbe nudo.

In questo caso, non capisco che vantaggio avrebbe la Lazio dal lasciare il re nudo... 
Perché dovremmo quindi augurarci un evento che è negativo per la Lazio?

Offline Matita

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R: Re:le tare dell'inter
« Risposta #26 : Martedì 19 Novembre 2013, 16:32:49 »
Non capisco cosa intendi...
Che Tare vale poco e che quindi la sua dipartita e sostituzione potrebbe portare a un miglioramento per la Lazio?

Oppure che Tare è bravo e quindi ti auguri un suo addio perché
In questo caso, non capisco che vantaggio avrebbe la Lazio dal lasciare il re nudo... 
Perché dovremmo quindi augurarci un evento che è negativo per la Lazio?

La Lazio nessun vantaggio. ...ma voi mette vede' Lotito sprofondare ?
Si er papa te donasse tutta Roma
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Zapruder

Re:R: Re:le tare dell'inter
« Risposta #27 : Martedì 19 Novembre 2013, 16:41:13 »
La Lazio nessun vantaggio. ...ma voi mette vede' Lotito sprofondare ?

Beh, ho sentito spesso dire che una retrocessione, costringendo er gestore a cedere la Lazio, sarebbe un sacrificio auspicabile. Capisco che un giovincello, non avendo per fortuna masticato il pane amaro della B, possa arrivare a ritenere sensata una simile idiozia: non capisco quando sono i 50enni, a fare simili affermazioni. Forse si tratta di quelli che, quando si andava allo stadio negli '80, ti apostrofano con "ancora segui aaaaalazzio?" e, guardandoti con quell'arietta superiore, se ne andavano a vedere er Banco o il tennis, e sapevano tutto sulla Toleman-Hart e la Brabham. 

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Re:le tare dell'inter
« Risposta #28 : Martedì 19 Novembre 2013, 17:01:17 »
da lazialità

Il ciclone Thohir investe anche la Lazio? La rifondazione dell’Inter è partita secondo le direttive del nuovo presidente: largo ai giovani, sul campo e nei quadri dirigenziali. Entro breve (forse già a gennaio) Branca e Ausilio saluteranno dopo anni di servizio tra grandi successi e flop clamorosi. Come riferito dall’edizione romana de Il Corriere della Sera, al momento dell’acquisizione del club nerazzurro Erik Thohir ha chiesto a Inner Circle, l’advisor che ha lavorato per la trattativa con Massimo Moratti, di compiere uno studio sulle eccellenze della serie A per individuare i migliori manager da inserire nell’organigramma in via di composizione. I parametri fissati sono i seguenti: funzionamento del settore giovanile, l’osmosi di queste con la prima squadra e, ovviamente, il mercato nel rapporto costi-benefici. E, nella classifica che ne è uscita, Lazio e Roma sono in testa, il nome di Tare ha così cominciato a circolare insieme a quello del romanista Walter Sabatini. Un piatto ricco nel quale Tare sta pensando di ficcarsi dopo aver messo a punto il Sistema Lazio, un metodo a costi ridotti per rivitalizzare il settore giovanile biancoceleste e irrobustire la rete di talent scout in giro per il mondo. Lo scudetto conquistato dalla Primavera a giugno scorso ha innescato il primo contatto a fine estate, un treno su cui Tare potrebbe salire al più presto. Anche perché, dopo cinque anni da dirigente della Lazio, qualcosa sembra essersi guastato con Lotito in occasione della prima trattativa per Yilmaz, estate 2012. Il d.s. aveva lavorato di cesello sul prezzo con il Galatasaray, ma il presidente laziale irruppe giocando al ribasso e facendo saltare tutto. Fu allora che Tare, imbufalito, iniziò a guardarsi intorno. - See more at: http://lnx.lazialita.com/2013/11/19/tare-potrebbe-lasciare-lo-vuole-thohir-per-rifondare-linter/#sthash.pnVlLtD6.dpuf

Cioe, Tare si starebbe guardando attorno da piu’ di un anno e tutto quello che e’ riuscito a trovare e’ che un indonesiano abbia pensato di chiedere alla Inner Circle (che abbiamo avuto modo di sentir nominare in altre spassosissime occasioni) di stilare una classifica dei migliori manager in Italia?

Ehhh, la Lazialita’.  ::)

Offline franz_kappa

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Re:le tare dell'inter
« Risposta #29 : Martedì 19 Novembre 2013, 17:01:26 »

Tutto giustissimo, dalla prima all'ultima parola virgole comprese.

Ma, allora, non si fa prima a dire "io di questo presidente/allenatore non sono contento", e basta?
In teoria la tua osservazione è inoppugnabile.

Trasparenza, rispetto per l'interlocutore e onestà intellettuale imporrebbero - nei nostri dibattiti - di dichiarare chiaramente che per alcuni il Presidente è insopportabile.

Insopportabile per alcuni individuabili (e soggettivamente plausibili) motivi: un'immagine poco accattivante quando non sgradevole che si accompagna - ed è questo il cuore della questione - alla sua incapacità/indisponibilità/impossibilità di elevare la Lazio a una posizione tale da farla lottare per lo Scudetto con ragionevoli chance di vittoria. Considerato che ciò si accompagna a un ampio periodo nel quale la rivale cittadina questa condizione l'ha vissuta in più di un'occasione il combinato disposto è micidiale, per certi versi.

C'è un 'ma', tuttavia. E attiene alla percezione individuale. Attiene a questioni che investono la psicologia, i meccanismi cognitivi e altri ambiti che non sono neanche in grado di individuare bene.
In definitiva potrei azzardare che se tutto quello che ho sommariamente illustrato e che attiene al rapporto dei laziali con la Lazio di Lotito non viene da molti individuato chiaramente all'interno della propria rappresentazione del mondo e degli eventi laziali (o viene percepito in maniera alterata) può accadere che questi stessi tifosi, in perfetta buona fede, non siano in grado di isolare i veri motivi del loro astio nei confronti dell'attuale Presidenza.

E così più d'uno finisce per ricusare l'attuale Presidenza della Lazio, senza tutto sommato offrire motivazioni ragionevoli. E questo avviene, secondo me, non certo per malafede o per dolosa incapacità di leggere correttamente gli eventi: semplicemente, molti sentono di dover disprezzare Lotito. Senza però averne ben chiari i motivi, in fondo.

E allora diviene chimerico pretendere da costoro un'ammissione di individuale responsabilità: "Lotito mi sta sull'anima, non lo sopporto proprio perché non accetto lui e il modello di Lazio che da lui discende". Semmai la questione si ribalta perfettamente. E Lotito diviene per molti "insopportabile" per quello che fa (o che non fa) e per quello che è (o che non è).
Ma, come mi è capitato di scrivere già in una precedente occasione, Lotito in ciò non sconta alcuna 'colpa' direttamente a lui ascrivibile per effetto delle sue condotte concrete se non la speciale condizione di essere suo malgrado metafora (soggetto e oggetto) della più generale e forse congenita insoddisfazione del tifoso della Lazio.
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Offline MagoMerlino

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Re:R: Re:le tare dell'inter
« Risposta #30 : Martedì 19 Novembre 2013, 17:11:23 »
Beh, ho sentito spesso dire che una retrocessione, costringendo er gestore a cedere la Lazio, sarebbe un sacrificio auspicabile. Capisco che un giovincello, non avendo per fortuna masticato il pane amaro della B, possa arrivare a ritenere sensata una simile idiozia: non capisco quando sono i 50enni, a fare simili affermazioni. Forse si tratta di quelli che, quando si andava allo stadio negli '80, ti apostrofano con "ancora segui aaaaalazzio?" e, guardandoti con quell'arietta superiore, se ne andavano a vedere er Banco o il tennis, e sapevano tutto sulla Toleman-Hart e la Brabham.
Questo però vallo a dire a quei cinquantenni, non qui e se lo dici qui evita accuratamente fraintendimenti, ovvero che qui a NESSUNO è mai passata un'idea simile,  che qualcuno altrimenti ci specula facile.
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Offline Matita

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« Risposta #31 : Martedì 19 Novembre 2013, 17:12:54 »
La cosa amara è che io ho bei ricordi di Lazio Spal , Lazio Cavese Lazio Barletta che ovviamente non valgono i Lazio Milan Lazio Maiorca e Lazio Manchester. Ma sono ricordi ed è la storia. La nostra.
Oggi  stiamo scrivendo la storia che domani ricorderemo . Ognuno e libero di raccontarsela a proprio piacimento,  ma domani avrà da raccontare ben poco.
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Re:le tare dell'inter
« Risposta #32 : Martedì 19 Novembre 2013, 17:22:05 »
Non capisco cosa intendi...
Che Tare vale poco e che quindi la sua dipartita e sostituzione potrebbe portare a un miglioramento per la Lazio?
Parlavo delle qualità professionali di Tare.

Oppure che Tare è bravo e quindi ti auguri un suo addio perché
In questo caso, non capisco che vantaggio avrebbe la Lazio dal lasciare il re nudo... 
Perché dovremmo quindi augurarci un evento che è negativo per la Lazio?
Il re nudo è in risposta all'affermazione di Zapruder sul win-win, ovvero che qualsiasi risultato ottenesse Tare sui navigli, Lotito sarebbe responsabile nell'una o nell'altra ipotesi.
Non mi auguro nessuna particolare soluzione, se non quella dall'uscire dagli equivoci.
A me interessa solo ed unicamente il bene della Lazio. Chiunque se ne frapponga ostacolo, secondo il mio personale parere, è da rimuovere.
Solo che bisogna prima capire con sufficente certezza chi è effettivamente d'ostacolo.
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Re:le tare dell'inter
« Risposta #33 : Martedì 19 Novembre 2013, 17:33:37 »
A me interessa solo ed unicamente il bene della Lazio. Chiunque se ne frapponga ostacolo, secondo il mio personale parere, è da rimuovere.
Solo che bisogna prima capire con sufficente certezza chi è effettivamente d'ostacolo.

Purtroppo, bisogna partire dal presupposto che tutti possono essere rimossi, tranne il presidente.
E questo non perché il presidente sia bravo, ma semplicemente perché è proprietario del 70% circa del capitale sociale e, quindi, una sua rimozione sarebbe legalmente impossibile.
Una volta accertato questo assunto, credo che il bene della Lazio si realizzi solo avendo il DS migliore possibile.
Proprio perché io condivido in parte il tuo scetticismo su talune qualità di Lotito, temo che la partenza di Tare si tradurrebbe nell'arrivo di un DS meno bravo di lui.  In questa situazione, credo sia meglio che Tare resti da noi.


Offline MagoMerlino

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Re:le tare dell'inter
« Risposta #34 : Martedì 19 Novembre 2013, 17:34:18 »
E così più d'uno finisce per ricusare l'attuale Presidenza della Lazio, senza tutto sommato offrire motivazioni ragionevoli. E questo avviene, secondo me, non certo per malafede o per dolosa incapacità di leggere correttamente gli eventi: semplicemente, molti sentono di dover disprezzare Lotito. Senza però averne ben chiari i motivi, in fondo.
Credo che questo non sia valido neppure in senso generale.
Se da parte di qualcuno c'è effettivamente prevenzione per cui si disprezza Lotito qualunque cosa faccia e qui il termine disprezzo può essere giusto, la maggioranza critica, non disprezza, Lotito per una serie di motivi concreti.
Non ultimi gli spettacoli offerti dalla squadra in campionato da gennaio u.s. ad oggi. Più concreto delle quaterne subite dalla Juventus c'è poco, oltre alle 5 sconfitte consecutive in campionato subite dal Genoa o dai 3 gol presi a Siena.
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Offline Drenai

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Re:le tare dell'inter
« Risposta #35 : Martedì 19 Novembre 2013, 17:38:43 »
tutto giusto, ma il primo bersaglio di questo tipo di critiche (tecnico/tattiche) logica vorrebbe che sia il tecnico o i giocatori. l'anomalia laziale sta proprio nel ricondurre tutto a lotito.
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Online MCM

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Re:le tare dell'inter
« Risposta #36 : Martedì 19 Novembre 2013, 17:39:57 »
Io sono il primo che, quando preso dalla delusione e dalla rabbia, critico i mercati del presidente, lo chiamo sancho panza, mi incazzo, gli dico che deve cacciare Petkovic e deve andarsene dalla Lazio.

Chi invece a mente fredda continua nella sua crociata anti-lotito è semplicemente un coglione.
E certamente non laziale. E dirò di peggio. Rappresenta, come stile, il peggio che la sottocultura italiota abbia generato negli ultimi 50 anni.


Offline MagoMerlino

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Re:le tare dell'inter
« Risposta #37 : Martedì 19 Novembre 2013, 17:41:30 »
Purtroppo, bisogna partire dal presupposto che tutti possono essere rimossi, tranne il presidente.
E questo non perché il presidente sia bravo, ma semplicemente perché è proprietario del 70% circa del capitale sociale e, quindi, una sua rimozione sarebbe legalmente impossibile.
Una volta accertato questo assunto, credo che il bene della Lazio si realizzi solo avendo il DS migliore possibile.
Proprio perché io condivido in parte il tuo scetticismo su talune qualità di Lotito, temo che la partenza di Tare si tradurrebbe nell'arrivo di un DS meno bravo di lui.  In questa situazione, credo sia meglio che Tare resti da noi.
Se il premio nobel dei D.S. DEVE seguire le linee guida del proprietario, quando queste sono astruse e non in linea con gli interessi tecnici della società, c'è poco da aspettarsi. Prima di tutto che accetti di essere assunto, conoscendo il soggetto.
Tuttavia spero esista anche altro al di fuori di Tare. Come spero che Lotito si convinca che non è l'unico depositario universale della scienza calcistica infusa.
E forse, chissà, il restare nudo, potrebbe farlo rinsavire.
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« Risposta #38 : Martedì 19 Novembre 2013, 17:47:44 »
Non ultimi gli spettacoli offerti dalla squadra in campionato da gennaio u.s. ad oggi. Più concreto delle quaterne subite dalla Juventus c'è poco, oltre alle 5 sconfitte consecutive in campionato subite dal Genoa o dai 3 gol presi a Siena.
Certamente questi sono fatti oggettivi. Tali da legittimare una critica, anche aspra.
Ma questi singoli episodi sembrano oscurare (ed è quello che mi 'convince' meno, se mi permetti il termine. Che in sé cela un giudizio di valore, chiaramente) quanto complessivamente ottenuto dalla Lazio di Lotito alla luce delle concrete possibilità della Lazio di Lotito.

La vittoria in un trofeo (l'unico realmente alla portata della Lazio. Che per ambire alla Europa League dovrebbe prodursi in un exploit o beneficiare di un'annata anomala, con sorteggi favorevoli dei turni a eliminazione diretta e incastri sfavorevoli dei più attrezzati competitor) non può diventare lasciapassare universale né eterna garanzia di elogi, certo, ma avrebbe dovuto garantire un adeguato, come dire, periodo di grazia.

E invece il brevissimo intervallo 'felice' (circa 100 giorni, da fine maggio a fine agosto più qualche giorno successivo) è terminato a inizio settembre 2013 con la chiusura del mercato. Dopo tre gare ufficiali e otto gol subiti dalla juve. Forse un po' presto, no?  ::)
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Offline MagoMerlino

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« Risposta #39 : Martedì 19 Novembre 2013, 17:53:52 »
tutto giusto, ma il primo bersaglio di questo tipo di critiche (tecnico/tattiche) logica vorrebbe che sia il tecnico o i giocatori. l'anomalia laziale sta proprio nel ricondurre tutto a lotito.
Vero, ma anomalia nell'anomalia, non è colpa di tecnico e giocatori se invece di 2 centrali difensivi e un terzino destro fisicamente integro ed affidabile, da inserire immediatamente nell'organico titolare, arrivano Felipe Anderson, Perea, Novaretti e Vinicius. Magari pure bravi, ma nessuno era una priorità e tutti necessitano dell'ambientamento alla realtà professionistica italiana.
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