"Nuovi italiani"

[DinoRaggio]

Così il neo CT Prandelli propone di chiamare gli oriundi. La cosa potrebbe interessarci direttamente in quanto la Lazio ha un paio di giocatori (mi riferisco a Zarate e Ledesma) che potrebbero ricadere in questa categoria. Che ne pensate?

[giamma]

Certo che si, se non altro per essere competitivi nei confonti degli altri che già lo fanno da anni.

[zorba]

Preferirei che si investisse di più nei vivai delle squadre italiane, che si prestasse maggiore attenzione alle nazionali giovanili (l'Under 21 in primis) per far arrivare in quella maggiore giovani ed interessanti azzurri.

[St£fano]

Dipende:

Sono contrario alla convocazione di stranieri nati e cresciuti in altri paesi, aventi passaporto italiano meramente per remota ascendenza sanguigna (Zarate, Ledesma, Amauri, Schelotto).
Sono assolutamente favorevole alla convocazione di stranieri nati in altri paesi ma cresciuti in Italia, di figli di stranieri nati e/o cresciuti in Italia (Balotelli, Ogbonna, Okaka) ecc..


Semplificando, ciò che conta per me è la nazione in cui il calciatore è cresciuto, al di là del luogo di nascita e di qualunque formalità di passaporto..

[Andre]

perfettamente d'accordo con Stefano ... Zarate con l'Italia non c'entra assolutamente nulla, a differenza di altri che sono cresciuti qui ...

[Stev00]

Dipende:

Sono contrario alla convocazione di stranieri nati e cresciuti in altri paesi, aventi passaporto italiano meramente per remota ascendenza sanguigna (Zarate, Ledesma, Amauri, Schelotto).
Sono assolutamente favorevole alla convocazione di stranieri nati in altri paesi ma cresciuti in Italia, di figli di stranieri nati e/o cresciuti in Italia (Balotelli, Ogbonna, Okaka) ecc..


Semplificando, ciò che conta per me è la nazione in cui il calciatore è cresciuto, al di là del luogo di nascita e di qualunque formalità di passaporto..

100%

[syrinx]

è difficile, e secondo me anche un po' ingiusto, discriminare in base a una cosa che non sia il passaporto.

[Ataru]

Dipende:

Sono contrario alla convocazione di stranieri nati e cresciuti in altri paesi, aventi passaporto italiano meramente per remota ascendenza sanguigna (Zarate, Ledesma, Amauri, Schelotto).
Sono assolutamente favorevole alla convocazione di stranieri nati in altri paesi ma cresciuti in Italia, di figli di stranieri nati e/o cresciuti in Italia (Balotelli, Ogbonna, Okaka) ecc..


Semplificando, ciò che conta per me è la nazione in cui il calciatore è cresciuto, al di là del luogo di nascita e di qualunque formalità di passaporto..

ledesma che io sappia non ha nessun lontano parente italiano, è diventato italiano sposandosi. o forse ricordo male.

[jumpingjackflash]

restando coerente a quanto penso nella vita, credo che chiunque abbia ottenuto la nazionalità italiana debba poter giocare in nazionale.

[DinoRaggio]

Sarebbe interessante approfondire il concetto di nazionalità per formazione calcistica, prendendo come esempio Fernando Forestieri, argentino di nascita, la cui famiglia si trasferisce in Italia quando Fernando (già giocatore delle giovanili del Boca) ha 15 anni. Comincia quindi a giocare nella Primavera genoana e nelle varie nazionali giovanili, fino all’Under 20. Dopo aver giocato nel Siena e nel Vicenza, approda nella Liga spagnola nelle fila del Malaga. Forestieri è italiano? Argentino? E il concetto di Nazionale come “espressione della scuola calcistica di una nazione”, è anacronistico?

Proprio in questo Mondiale abbiamo avuto l’esempio tedesco, con una Nazionale nel cui Stato vige il concetto di ius soli per cui chiunque nasca nel territorio tedesco è da considerarsi a pieno titolo cittadino tedesco. E’ per questo che i vari Oezil e Khedira giocano nella Germania, mentre Balotelli (nato in Italia) ha dovuto aspettare l’adozione per essere convocabile nella nazionale italiana. L’inserimento di giocatori “etnicamente” non tedeschi ha cambiato il modo tradizionale di giocare della Nazionale tedesca. Per questo la Germania (intesa come squadra nazionale) è meno tedesca? Questo è il punto.

Per quanto anacronistico possa sembrare, la nascita delle squadre nazionali è proprio dovuta ad un confronto fra le rispettive scuole calcistiche. L’inserimento di calciatori di origine italiana ma di scuola calcistica estera, ha prodotto buoni risultati negli anni ‘30, quando giocatori come Orsi, Monti, Cesarini vestirono la maglia azzurra. Negli anni ’50, dopo il fallimento dei Mondiali elvetici, furono inseriti campioni come Schiaffino e Sivori, ma con scarsi risultati, che portarono alla chiusura delle frontiere calcistiche per molti anni.

Di recente, l’ “italianizzazione” di Camoranesi ha aperto le porte all’inserimento degli oriundi nelle nazionali giovanili. Oltre al già citato Forestieri, anche Possebon (brasiliano) e Schelotto (argentino) hanno vestito la maglia azzurra. Non è quindi una novità quello che Prandelli auspica, anche se non credo avremo una situazione in cui gli oriundi entreranno in massa, anche perché non ne vedo di straordinari. Per quanto mi riguarda, se hanno il passaporto italiano e giocano meglio dei nostri, ben vengano. Il problema è che già oggi i nostri vivai sono inondati di giocatori stranieri, e come saranno considerati fra quattro/cinque anni? Ancora stranieri o saranno “nuovi italiani”?

[AlenBoksic]

Sono contrario alla convocazione di stranieri nati e cresciuti in altri paesi, aventi passaporto italiano meramente per remota ascendenza sanguigna (Zarate, Ledesma, Amauri, Schelotto).
Sono assolutamente favorevole alla convocazione di stranieri nati in altri paesi ma cresciuti in Italia, di figli di stranieri nati e/o cresciuti in Italia (Balotelli, Ogbonna, Okaka) ecc..

Semplificando, ciò che conta per me è la nazione in cui il calciatore è cresciuto, al di là del luogo di nascita e di qualunque formalità di passaporto..

Perfetto

[Reflexblue]

Perfettamente d'accordo con St£fano, anche se mi sembra assurdo sottolineare la differenza tra un Balotelli, italiano a tutti gli effetti, e Amauri. I casi borderline spero verranno gestiti dal buon senso, soprattutto dei calciatori. Ti senti argentino? Aspetti la chiamata della tua nazionale, altrimenti te ne stai a casa.

[Iker]

Sui Balotelli e co. non c'è proprio da discutere. Sono italiani a tutti gli effetti, neri, gialli, rossi che siano.
Sugli altri quoto Reflex.
La cosa buffa è che quest'anno l'unico che abbiamo portato era un ganghero. A quel punto il genio avrebbe potuto fare una nazionale "pura" al 100% e convocare un Masiello qualsiasi.

[Il lodolaio]

Dipende:

Sono contrario alla convocazione di stranieri nati e cresciuti in altri paesi, aventi passaporto italiano meramente per remota ascendenza sanguigna (Zarate, Ledesma, Amauri, Schelotto).
Sono assolutamente favorevole alla convocazione di stranieri nati in altri paesi ma cresciuti in Italia, di figli di stranieri nati e/o cresciuti in Italia (Balotelli, Ogbonna, Okaka) ecc..


Semplificando, ciò che conta per me è la nazione in cui il calciatore è cresciuto, al di là del luogo di nascita e di qualunque formalità di passaporto..

D'accordo.

[Reflexblue]

Camoranesi, in un'euforica intervista post mondiale, raccontò candidamente questo aneddoto. Nel 1990 entrò in un bar del suo paese, gestito e frequentato da italiani, per vedere la semifinale Italia-Argentina. A metà partita lo invitarono a uscire tanto era sguaiato il suo tifo per la seleccion. Forse sono all'antica, ma a me sembra una situazione assurda.

[Eagles71]

No.
Non mi piace chi perchè scartato dalla propria federazione madre si rifugi nella nostra.
Zarate e Ledesma per esempio li considero argentini, così come Thiago Motta brasiliano, discorso distante anni luce invece per Balotelli, italiano al 100%.

[RobCouto]

Non riesco a vedere altro criterio discriminante che non sia il passaporto, e la scelta da fare al momento dell'eventuale convocazione in nazionale. Ciò detto, Camoranesi l'ho sempre visto e continuo a vederlo come "argentino".

[zorba]

Per ribadire e sintetizzare il concetto da me espresso sopra, mi è venuto in mente uno slogan che riprende la domanda iniziale di DinoRaggio: più che 'nuovi italiani' in nazionale mi farebbe piacere vedervi giocare più 'italiani nuovi'!!!!!!

[jumpingjackflash]

il protezionismo e l'autarchia hanno storicamente perso in tutto il mondo da decenni.

[AlenBoksic]

Va detto che nell'unica edizione dei mondiali in cui l'Italia fallì la qualificazione, 1958, la squadra che venne eliminata era imbottita di oriundi