www.gazzetta.itQuarta vittoria di fila per la squadra di Inzaghi che continua a lottare per un posto in Champions League La Lazio infila la quarta vittoria consecutiva, grazie a un colpo di testa di Milinkovic al 92’, e continua a rincorrere la zona Champions. Sembrava che lo 0-0 non si schiodasse in una gara povera di emozioni, con nessun tiro in porta del Verona e soltanto quello del vantaggio, più un palo, per gli ospiti. Ma la svolta arriva nel recupero, la Lazio non molla l’obiettivo di inizio stagione. IL PALO—
Anche nel primo tempo poche occasioni, quelle più rilevanti capitano alla Lazio: in avvio un destro di Milinkovic esce di poco, invece un diagonale di Immobile da fuori area colpisce il palo al 23’. Le marcature sono strette e a tutto campo, come consuetudine dei gialloblù. Quando la Lazio arriva in area, non è precisa nell’ultimo passaggio. Il Verona si fa vedere dalle parti di Reina con un tiro cross di Lazovic sul quale non può arrivare Lasagna. Entrambe le squadre sono senza gli allenatori principali in panchina: Juric, squalificato, è sostituito da Paro; al posto di Simone Inzaghi, a casa per il Covid, c’è Farris. Alla Lazio manca la velocità di Lazzari sulla destra, al suo posto viene messo per la prima volta Akpa-Akpro, mentre Marusic è sistemato nel trio di difensori e Patric resta in panchina. Anche Correa è squalificato, in attacco a far coppia con Immobile c’è Caicedo e non Muriqi che poi entra nella ripresa al posto dell’ecuadoriano. GOL ANNULLATO E GOL VERO—
Il Verona è ottavo, di obiettivo salvezza non si parla più perché già raggiunto comodamente per la seconda stagione consecutiva. Juric modifica il centrocampo preferendo Sturaro a Tameze, mentre in difesa torna Dawidowicz. E’ una partita costruita sui duelli personali e quando Caicedo ne vince uno con Magnani porta la Lazio in vantaggio proprio a inizio ripresa. Ma l’arbitro Chiffi, dopo aver concesso il gol, viene richiamato al Var e annulla. Aveva concesso il vantaggio sul fallo di Magnani su Caicedo, ma poi punisce la manata dell’attaccante, anche ammonito, sul difensore nel proseguo dell’azione. La Lazio protesta, ma il risultato non cambia. Il Verona non sfrutta un paio di contropiede, la partita si trascina nel finale fra dieci cambi e stanchezza. Ma al secondo minuto di recupero, un cross morbido di Radu viene deviato in porta di testa da Milinkovic, più svelto dei difensori. E la Lazio fa festa.
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