Autore Topic: Uscite le motivazioni della condanna di Mauri  (Letto 7104 volte)

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ThomasDoll

Re:Uscite le motivazioni della condanna di Mauri
« Risposta #40 : Martedì 12 Novembre 2013, 13:44:05 »
Se non si individua il colpevole di un omicidio, vuol dire che quell'omicidio non è avvenuto?

Un po' di logica, per favore.

--------

Io non credo nei complotti, né tantomeno in quelli della giustizia sportiva. Né credo che ci siano così tanti esperti di diritto tra i tifosi: tutti molto più esperti, come sempre, di chi è chiamato a giudicare.

Vorrei ricordare che, relativamente alle partite per cui fummo assolti dalla giustizia sportiva nel 2006, Lotito è stato CONDANNATO per frode sportiva nel processo ordinario, almeno in primo grado.

Io continuo a dire che c'è andata bene. Sulle sentenze, aspetto pareri di chi è esperto e/o abbia seriamente approfondito: non tengo in nessun conto le articolesse di Repubblica, né le istintive autoassoluzioni del tifoso.

Zap, Lotito telefonava, c'erano le intercettazioni. Qua non c'è uno straccio di eviidenza. In caso di furto o di omicidio il reato è evidente, in questo caso cosa c'è di evidente?


Offline disabitato

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Uscite le motivazioni della condanna di Mauri
« Risposta #41 : Martedì 12 Novembre 2013, 13:46:30 »
Ferrario non gioca nella Lazio.


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Offline Drenai

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Re:Uscite le motivazioni della condanna di Mauri
« Risposta #42 : Martedì 12 Novembre 2013, 13:49:09 »
appunto sav, loro sanno che zamperini ha tentato di taroccare lecce-lazio (su lazio genoa manco quello sanno per certo), e poichè zamperini era il miglior amico di mauri, mauri non poteva non sapere.
è esattamente quanto sostiene de martino da ormai 2 anni a questa parte. da allora non si è riusciti a trovare uno straccio di prova a sostegno di questa che ad oggi è ancora un'IPOTESI.
nel frattempo mauri si è fatto 2 settimane di carcere, e ora si sta facendo mesi di squalifica.

se sanno solo allinearsi ai dettami di cremona, a che è servito il processo sportivo svoltosi nel frattempo?
"It's not that I like winning that much, it's that I HATE losing"
Larry Bird

ThomasDoll

Re:Uscite le motivazioni della condanna di Mauri
« Risposta #43 : Martedì 12 Novembre 2013, 13:53:49 »
Soprattutto, è assurda una pena afflittiva in mancanza di dati certi: posso capire l'errore dell'arresto, non la sanzione comminata alla luce di quell'ingiustizia. E' come ritirare la patente a una perché ti dice che, ubriaca, s'era persa con la macchina e certi figuri l'hanno violentata per una settimana.
Così cornuto e mazziato lui, e merda gratis sulla Lazio, oltre ai danni morali e materiali, parte lesa o lesissima che sia.

Nascar

Re:Uscite le motivazioni della condanna di Mauri
« Risposta #44 : Martedì 12 Novembre 2013, 13:57:12 »
Ma allora è stato assolto, mancano le prove.... aaah no siamo in Italia, pardon.

Offline fiDelio

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Re:Uscite le motivazioni della condanna di Mauri
« Risposta #45 : Martedì 12 Novembre 2013, 14:34:31 »
Più che altro da fastidio la disparità di giudizio.
Anche ci dovessero essere dubbi sulla regolarità delle parite in questione, solo un cieco o in malafede potrebbe pensare che quelle siano state le uniche due partite sospette giocate in Italia negli ultimi anni. Allora perchè passare due anni a cercare inutilmente prove di una ipotetica combine.

L'accanimento su Mauri è chiaramente una stortura giuridica, per non dire di peggio.
Se non ci sono prove di colpevolezza, il giocatore domenica prossima deve giocare. Poi nel caso si trovassero, lo squalifichi.

Ogni giorno che passa con Mauri impossibilitato all'esercizio del suo lavoro è uno schiaffo alla costituzione e alla libertà individuale.

#Liberate I Laziali

"Ancora date retta a quegli stronzi dei giornalisti?"

"Se un giorno dovessi fare un trapianto di cervello, vorrei quello di un giornalista sportivo. Perché so che non è mai stato usato"

Offline disabitato

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Uscite le motivazioni della condanna di Mauri
« Risposta #46 : Martedì 12 Novembre 2013, 14:35:26 »
Come non dimenticare la perla in fase dibattimentale di palazzi: "non ci sono prove perché è stato bravo a nasconderle, e ciò dimostra la sua colpevolezza"

Roba da autocombustione spontanea della toga..


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Offline SAV

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Re:Uscite le motivazioni della condanna di Mauri
« Risposta #47 : Martedì 12 Novembre 2013, 14:38:47 »
Soprattutto, è assurda una pena afflittiva in mancanza di dati certi: posso capire l'errore dell'arresto, non la sanzione comminata alla luce di quell'ingiustizia. E' come ritirare la patente a una perché ti dice che, ubriaca, s'era persa con la macchina e certi figuri l'hanno violentata per una settimana.
Così cornuto e mazziato lui, e merda gratis sulla Lazio, oltre ai danni morali e materiali, parte lesa o lesissima che sia.

Il problema è proprio che De Martino non vuole ammettere l'errore dell'arresto.
Anzi, ha detto espressamente che lo rifarebbe di nuovo e si è pure meravigliato che Mauri non venisse condannato per l'illecito sportivo.
Mauri si trova nella paradossale situazione di essere stato arrestato ingiustamente, ma proprio perché a suo tempo arrestato non può essere assolto dalla giustizia sportiva...

PS Non so se ci rendiamo conto della gravità di quelle affermazioni di De Martino: ha arrestato Mauri, in assenza di prove, perché sperava confessasse; poche ore prima che si pronunciasse il tribunale della Libertà, il suo sodale Salvini revoca TUTTE le misure cautelari nei confronti di Mauri rendendo inammissibile la domanda di annullamento delle stesse (sarebbe bastato l'obbligo di firma a carico di Mauri per consentire al tribunale di annullare la misura, ma essendo cosciente dell'abnormità del provvedimento il GIP ha preferito revocare anche le misure meno forti, riconoscendo in pratica l'illegittimità del provvedimento iniziale, visto che non si capisce cosa fosse cambiato in tre settimane...); nonostante questo De Martino continua a dire che avrebbe arrestato Mauri comunque... e, soprattutto, non c'è un giornalista che non denuncia questa situazione, ma tutti stanno a leccargli il culo...

CP 4.0

Re:Uscite le motivazioni della condanna di Mauri
« Risposta #48 : Martedì 12 Novembre 2013, 14:45:55 »
Ferrario del Lecce, che ha ammesso di essere stato contattato da Zamparini, è stato condannato a 4 mesi per omessa denuncia.
Il 2 dicembre scade la sua squalifica.

dimenticavo.

ma l'omessa denuncia di Mauri e' anche per i fatti di Genoa, per cui non c'e' nessuna condanna.

inoltre Ferrario ammette il contatto ma di aver subito detto di non essere interessato, quindi se combine c'e' stata allora qualcun'altro e' stato comunque contattato.

insomma torniamo al punto di partenza.

PS: inoltre Ferrario reo confesso ha beccato meno della meta' di Mauri.

Offline SAV

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Re:Uscite le motivazioni della condanna di Mauri
« Risposta #49 : Martedì 12 Novembre 2013, 14:56:23 »
PS: inoltre Ferrario reo confesso ha beccato meno della meta' di Mauri.

Ferrario è stato condannato per una sola partita e ha beneficiato di uno sconto di un terzo proprio perché reo confesso...

Comunque, sono d'accordo con te, questi sono gli unici due illeciti "acclarati" senza che vi sia nessun responsabile, se non gente che non giocava le partite... ::)

Offline SAV

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Re:Uscite le motivazioni della condanna di Mauri
« Risposta #50 : Martedì 12 Novembre 2013, 15:04:09 »
Il problema è proprio che De Martino non vuole ammettere l'errore dell'arresto.
Anzi, ha detto espressamente che lo rifarebbe di nuovo e si è pure meravigliato che Mauri non venisse condannato per l'illecito sportivo.
Mauri si trova nella paradossale situazione di essere stato arrestato ingiustamente, ma proprio perché a suo tempo arrestato non può essere assolto dalla giustizia sportiva...

Giusto per non dimenticare, ecco l'intervista a cui facevo riferimento...  Era il 3 o il 4 agosto... Sembra assurdo, ma questa è la giustizia ordinaria in Italia...  :(

«Alla fine di questa storia ognuno si assumerà le proprie responsabilità: a iniziare da chi oggi ha ritenuto insufficienti le accuse d’illecito nei confronti di Stefano Mauri, sconfessando un’ordinanza firmata da un giudice vero, Guido Salvini. Sono molto tranquillo: so che in sede penale le cose andranno in modo diverso. Da sportivo mi auguro che in appello il ricorso del procuratore Palazzi sia accolto, ma non sono ottimista».
Roberto di Martino è il pm di Cremona che da oltre due anni sta tentando di fermare l’escalation del calcioscommesse in Italia. Numeri dell’inchiesta (oltre 150 giocatori indagati) spaventosi e destinati a salire: a settembre sarebbero in arrivo altri clamorosi colpi di scena. Di Martino è in vacanza, ma ogni sera lavora all’informativa finale redatta dallo Sco e sulle ultime indagini che dovrebbero svelare ruoli e contatti avuti da giocatori e dirigenti con Mister X, la persona descritta da Gegic come collettore delle scommesse per le gare di A. Novità che dovrebbero riguardare anche Mauri, ma intanto la sentenza della giustizia sportiva che lo ha squalificato a 6 mesi per omessa denuncia è agli occhi del tifoso una sconfitta anche della Procura di Cremona.

E’ così, procuratore?
«Mi viene da ridere, ho letto che qualcuno vorrebbe le mie dimissioni. La sentenza della Disciplinare è un problema del calcio, non mio».
 
Gli avvocati di Mauri hanno contestato apertamente l’arresto.
«Guardi, tornando indietro lo richiederei di nuovo anche solo su quello emerso allora. In questi mesi abbiamo acquisito altri elementi che hanno aggravato la sua posizione, ma per ovvi motivi non ho potuto fornirli a Palazzi. E comunque non serviva: si può discutere sull’associazione che ritengo comunque fondata, ma sulla frode sportiva le prove sono granitiche e il processo lo dimostrerà. Del resto un giudice, vero, mi ha dato già ragione».

Pensa che la sentenza sportiva sia un contributo alla pulizia nel mondo del calcio?
«Non le rispondo direttamente. Faccio notare una cosa: come si può ritenere attendibile Gervasoni e poi non dare seguito alle sue dichiarazioni? E ancora: Ilievski non va certo a Roma o a Lecce per turismo. Fa parte di una organizzazione internazionale che ha come scopo corrompere i giocatori».

Per la Disciplinare gli illeciti sono acclarati, ma resta il dubbio sul ruolo di Mauri.
«Questa poi… Se non ho capito male volevano trovare le scommesse nell’agenzia di Aureli. Forse dovrebbero leggere gli atti, così capirebbero che le puntate anomale sono fatte su canali alternativi, quasi sempre all’estero. E la scheda coperta è usata molto prima di quanto aveva detto Mauri. C’è un motivo se ha mentito…».

Resta il fatto che oggi la sua ricostruzione esce malconcia.
«Mi sono accorto di una cosa che in un primo momento avevo sottovalutato: giustizia sportiva e giustizia ordinaria, così convivono a fatica. Prendete i tempi delle sentenze. Che senso ha che la giustizia sportiva si esprima prima di quella ordinaria? Faccio una domanda non causale: e se domani Mauri fosse condannato da un tribunale della Repubblica che facciamo? Ha senso? E’ intelligente?».

Cosa ne pensa della gestione di tutta la vicenda scommesse?
«Beh, se dall’interno del mondo del calcio pensano di risolvere il problema così… Con sentenze del genere, anticipate tre giorni prima su tutti i giornali… Facciano pure. Non spetta a me censurarli. Io mi occupo di altro».

Continuerà a collaborare con Palazzi?
«Qualche perplessità ce l’ho. Non capisco l’evoluzione dei giudizi. Quando è toccato ai primi, mi riferisco a Doni e compagnia, i processi erano fatti in maniera molto semplice. Si prendevano le carte, si ascoltavano gli interessati e si decideva. Giusto o sbagliato che fosse. Gli ultimi invece si sono trasformati in processi che sono andati oltre le indagini penali. Nel caso di Mauri sono state sentite molte persone, anche Zamperini e Aureli. Gente che ovviamente difendendo Mauri difendeva se stessa. Osservo che a me non è stata data la possibilità di parlare con Zamperini. Ho chiesto al suo avvocato di poterlo fare: mi ha detto che non aveva più rapporti col suo assistito. E invece va alla giustizia sportiva, racconta che Ilievski resta fuori da Formello mentre lui prende i biglietti… Perché non viene da me a raccontarla questa storiella? Come Aureli: mi ha fatto cercare dal suo avvocato perché vuole collaborare. Lo sto ancora aspettando…».

Come ne usciamo da questa Babele?
«Forse non è un bene che le persone siano sentite prima dalla giustizia sportiva e poi da quella ordinaria. Capisco le esigenze del calcio, l’inizio dei campionati, l’importanza di non avere sorprese a eventi in corso, ma probabilmente il gioco non vale la candela».

Dica la verità, è molto deluso…
«Non mi straccio le vesti, me l’aspettavo. Sono sereno: la mia posizione su Mauri è granitica. Per ciò che è emerso e per ciò che emergerà. Certo, non capisco come certi reati si possano trasformare in omesse denunce».

Si riferisce solo a Mauri?
«C’è anche qualche somiglianza con Conte, ma nel caso dell’allenatore la situazione era più articolata dal punto di vista giuridico e c’era margine per giustificare la derubricazione. Su Mauri spazi per altre conclusioni non ci sono».

E se alla fine i giudici, quelli veri, assolveranno Mauri?
«Ne prenderò atto. Viceversa, meglio non rispondere».


Fonte: Gazzetta dello Sport

CP 4.0

Re:Uscite le motivazioni della condanna di Mauri
« Risposta #51 : Martedì 12 Novembre 2013, 15:35:29 »
...
Comunque, sono d'accordo con te, questi sono gli unici due illeciti "acclarati" senza che vi sia nessun responsabile, se non gente che non giocava le partite... ::)

esatto, e' il punto che volevo fare sul discorso delle combine accertate.

non solo no nci sono prove, ma il comportamento stesso dei vari inquirenti e tribunali sembrano eliminarlo.

in fondo anche Milanetto s'e' fatto 10 giorni in 'compagnia' di Mauri. una bella omessa denuncia anche per lui, almeno in primo grado e l'omessa denuncia a Mauri sarebbe parsa piu' 'legittima'.

Sono cosi stupidi? In genere la stupidita’ degli altri e’ l’ultima cosa che prendo in considerazione, molto dopo la malafede.

Troppo bisogna suda' per convincermi che non c'e' un obiettivo specifico che da quel dicembre di un paio di anni fa stanno perseguendo che non e' certo la giustizia, ma neanche la notorieta'. Manco nel bonifico ungherese c’era cosi tanta fuffa.

PS: d’accordo sul discorso della singola condanna con sconto perche’ confesso di Ferrario, era solo per mettere in evidenza come si venga condannati piu’ duramente senza prove che confessando lo stesso reato.

Offline Eagles71

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Re:Uscite le motivazioni della condanna di Mauri
« Risposta #52 : Martedì 12 Novembre 2013, 16:12:47 »
io continuo a domandarmi
perchè?
il razzismo ci fa schifo, Forza Lazio è il nostro tifo!

GMar

Re:Uscite le motivazioni della condanna di Mauri
« Risposta #53 : Martedì 12 Novembre 2013, 16:13:25 »
Molto banalmente, secondo me, la condanna sportiva è una stampella lanciata al PM Di Martino!
Il fatto stesso che il processo sportivo sia stato celebrato ad indagini ancora in corso, è un chiaro segno dell'uso strumentale e a dir poco spregiudicato che la procura di CR ha fatto della stampa e della giustizia sportiva tutta.

Io ricordo come, l'estate scorsa, Palazzi decise i deferimenti, sia perché schiacciato dalle pressioni ambientali, sia perché abbindolato da Di Martino, che aveva promesso nuove "granitiche prove", che sarebbero state trasmesse entro l'estate. Naturalmente, da allora, dei documenti esplosivi non s'è vista neanche l'ombra, tant'è che la corte federale, il massimo che ha potuto concedere a Palazzi è stata la squalifica per omessa denuncia.
Insomma, prove trovate: nessuna, né schiaccianti ma neanche scricchiolanti. Solo un numero grande a piacere di contatti telefonici (tutti dal contenuto ignoto) e un incontro organizzato per la consegna dei biglietti. Più, naturalmente le incrollabili convinzioni del PM, sempre le stesse, ripetute ed urlate ai megafoni della procura (leggi: cronisti compiacenti) fino allo sfinimento. Ora scopriamo che le stanno cercando oggi, le prove, nei pc e nei celluari degli indagati (come se quella non fosse stata la prima cosa da fare, nel dicembre 2011, o al massimo all'arresto, nel maggio 2012. Ma di sicuro, non oggi!), cosa che dà loro modo di allungare ulteriormente i tempi.

Non so, ma è come se Di Martino, una volta capito che non aveva nulla in mano e che l'indagine su Mauri sarebbe finita come quella su Genoa-Sampdoria (da lui stesso definita la madre di tutte le combine e poi malinconicamente archiviata dalla procura di Genova!), ha tentato disperatamente di forzare la mano alla Procura federale (cazziandoli a più riprese, per di più), nella speranza che una condanna sportiva avvalorasse il suo teorema e lo rendesse "vero" almeno agli occhi dell'opinione pubblica, che tanto poi, al processo, quello vero, fra chissà quanti mesi, e sempre ammesso che ci si arrivi, Dio provvede...

Non avete anche voi la stessa disgustosa sensazione???

PS l'intervista a Di Martino postata da SAV la ricordavo molto bene anch'io! penso sia di una gravità senza precedenti, da sospensione immediata, quale che sia il reale coinvolgimento di Mauri e qualunque sarà l'epilogo dell'intera vicenda!

Offline Bus 142

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Re:Uscite le motivazioni della condanna di Mauri
« Risposta #54 : Martedì 12 Novembre 2013, 18:38:25 »
Ma logica de che?! Perdonami, ma non sono d'accordo!
Qui l'omicidio non c'è stato.
E' come se avessero PARLATO CON UNO CHE DICE CHE HA sentito uno sparo e deciso al tempo stesso che qualcuno è stato ammazzato.
Quindi ci sarebbe una persona (in tal caso Mauri) che avrebbe visto chi ha sparato e quindi ucciso.

Boks XV

Re:Uscite le motivazioni della condanna di Mauri
« Risposta #55 : Martedì 12 Novembre 2013, 18:56:50 »
  e, soprattutto, non c'è un giornalista che non denuncia questa situazione,

perchè, la società proprietaria del cartellino del calciatore, cioè quella che sta perdendo le prestazioni di Mauri, ha mai denunciato questa situazione?
perchè, colui che stacca l'assegno mensile degli emolumenti al capitano, non indice una bella conferenza stampa nella quale spiega passo passo quello che qui- e altrove, tra semplici aggregazioni di tifosi- ci raccontiamo da mesi e non denuncia l'inaccettabile follia giudiziaria cui è sottoposto Mauri dalla Procura di Cremona e, di conseguenza, dalla giustizia sportiva?
o, come l'avvocato d'ufficio di Nando Mericoni in "Un giorno in Pretura", ci rimettiamo alla clemenza della Corte?
nelle redazioni dei giornali so' romanisti, e vabbè.
nelle tv so' romanisti, e vabbè.
nelle aradio, anche se fanno trasmissioni sulla Lazio, so' romanisti, e vabbè.
ma, in Società -dove romanisti non sono-, che so'?

Offline SAV

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Re:Uscite le motivazioni della condanna di Mauri
« Risposta #56 : Martedì 12 Novembre 2013, 22:08:18 »
perchè, la società proprietaria del cartellino del calciatore, cioè quella che sta perdendo le prestazioni di Mauri, ha mai denunciato questa situazione?
perchè, colui che stacca l'assegno mensile degli emolumenti al capitano, non indice una bella conferenza stampa nella quale spiega passo passo quello che qui- e altrove, tra semplici aggregazioni di tifosi- ci raccontiamo da mesi e non denuncia l'inaccettabile follia giudiziaria cui è sottoposto Mauri dalla Procura di Cremona e, di conseguenza, dalla giustizia sportiva?
o, come l'avvocato d'ufficio di Nando Mericoni in "Un giorno in Pretura", ci rimettiamo alla clemenza della Corte?
nelle redazioni dei giornali so' romanisti, e vabbè.
nelle tv so' romanisti, e vabbè.
nelle aradio, anche se fanno trasmissioni sulla Lazio, so' romanisti, e vabbè.
ma, in Società -dove romanisti non sono-, che so'?

Ma sai che gliene frega di quello che dice Lotito...
Le critiche dovrebbero arrivare da qualche giornalista teoricamente indipendente che si ricordi di avere una coscienza e di non essere un semplice leccaculo dei PM in attesa delle notizie in anteprima...

Offline SAV

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Re:Uscite le motivazioni della condanna di Mauri
« Risposta #57 : Martedì 12 Novembre 2013, 22:26:25 »
Ecco il test dell'omessa denuncia come enunciato dalla Corte:

Resta implicito che altro presupposto imprescindibile è ovviamente l’effettiva conoscenza
dell’illecito o del suo tentativo
.  Sotto tale profilo, occorre, peraltro, precisare  che l’obbligo di
denuncia trova causa non già «nella semplice percezione di un sospetto vago ed indeterminato sulla
lealtà sportiva di un tesserato
, occorrendo quanto meno il fumus di un comportamento (“atti diretti
ad alterare lo svolgimento o il risultato di una gara ovvero ad assicurare a chiunque un vantaggio
in classifica”) riconducibile alla fattispecie di illecito sportivo (già consumato od ancora in itinere:
“siano venuti a conoscenza in qualunque modo che società o persone abbiano posto o stiano per
porre in essere taluno di detti atti”), è anche incontestabile che la ratio e la lettera della norma
sono chiare nell’escludere che colui che sia  venuto a conoscenza di un sospetto concreto e
determinato possa delibarne preventivamente la verosimiglianza ed apprezzare la correlativa
necessità di farne denuncia con la massima sollecitudine alle competenti autorità federali» (CD c/o
LNP, C.U. n. 198 del 9 giugno 1980).
In definitiva, affinché possa dirsi integrata la fattispecie dell’omessa denuncia si rende
necessaria l’esistenza di una percezione effettiva e reale del compimento di atti illeciti da parte di
altri soggetti appartenenti al contesto sportivo di riferimento
. Al contrario, dunque, non sarebbe
sufficiente ai fini dell’affermazione di responsabilità per la violazione qui considerata un  semplice
sospetto o un mero presentimento

Deve poi, ancora una volta, ribadirsi, per quanto qui di rilievo, che la responsabilità per
omessa denuncia non è e non può essere una responsabilità “da posizione” (CGF 22 agosto 2012,
C.U. n. 29/CGF), trattandosi, invece,  di una responsabilità personale, «in quanto può derivare
esclusivamente da fatto proprio dello stesso, e non può discendere di per sé da una posizione che il
tesserato abbia all’interno di un’organizzazione sportiva, quale riflesso oggettivo della stessa. Se
infatti l’ordinamento sportivo pure prevede forme oggettive di attribuzione di responsabilità (cfr.
art. 4 comma 2 CGS), esse hanno carattere specifico e limitato» (TNAS, 10 ottobre 2012, lodo
“Alessio”).


Potete constatare che si tratta di un test teoricamente molto serio.
Ma leggete invece sulla base di quali elementi viene condannato Mauri per Lazio-Genoa:

Risulta sufficientemente dimostrata, invece, la conoscenza da parte di MAURI dei fatti illeciti
programmati dagli altri soggetti coinvolti, ragione – come sottolineato – dell’incontro avvenuto a
Formello e pacificamente provato
, come già sopra illustrato. La relativa condotta, dunque, va
confermata come derubricata nella meno grave ipotesi di cui all’art. 7, comma 7, CGS e per tale
titolo va affermata la responsabilità del predetto calciatore, cui consegue quella della Lazio, società
di appartenenza, ai sensi dell’art. 4, comma 2, CGS.
I molteplici elementi probatori scrutinati, già sopra ricordati, che conducono alla decisione di
assoluzione di MAURI per la violazione prevista e punita dall’art. 7, comma 1, CGS, non lasciano,
invece, appunto, dubbi sul fatto che MAURI sia stato a conoscenza degli illeciti. Né, comunque,
dubbio alcuno può sussistere sulla conoscenza da parte di MAURI dell’azione di persone, in primo
luogo ZAMPERINI
, nel mentre stavano per porre in essere o avevano già posto in essere taluno
degli atti indicati dalla predetta disposizione e che lo stesso sia venuto a conoscenza «in qualunque
modo» che altri abbiano posto in essere taluno di detti atti. Da qui, l’obbligo, rimasto inadempiuto,
di informarne, senza indugio, la Procura federale  della FIGC e la conseguente affermazione di
responsabilità.
Peraltro, questo Collegio ritiene che le pur abili e brillanti argomentazioni svolte dalla difesa
di MAURI non siano condivisibili: le dichiarazioni rese da GERVASONI ed i relativi elementi di
riscontro esterno, sul punto ritenuti sussistenti, appaiono, infatti, idonee a fondare una ragionevole
certezza circa la consapevolezza di  MAURI che un illecito si fosse realizzato in relazione alla
partita Lazio – Genoa
, non essendo, peraltro, come detto, necessario raggiungere la certezza al di là
di ogni ragionevole dubbio. 
La prospettazione difensiva secondo cui ZAMPERINI non avanzò alcuna proposta a MAURI
rimane smentita dai medesimi fatti che connotano la vicenda: se così fosse, non si spiegherebbe
perché ZAMPERINI vada all’incontro di Formello con MAURI in compagnia di un esponente degli
“zingari”, se l’incontro medesimo aveva ad oggetto soltanto la mera consegna dei biglietti per la
partita del pomeriggio; né perché entrambi si rechino poi presso il ritiro del Genoa.
Fatti oggettivi,
questi, che, al contrario, corroborano quanto affermato da GERVASONI. Considerazioni analoghe
valgono, invero, anche per la successiva gara.
L’aggregazione di ciascuno degli elementi probatori già sopra passati in rassegna, unitamente
alle modalità medesime dell’incontro, come riferite da GERVASONI e come documentate dai
tabulati telefonici, inducono la Corte a ritenere dimostrata la robustezza, sul punto, del fondamento
dell’accusa. 
Del resto, a prescindere dal contesto probatorio di cui si è detto, non appare in alcun modo
suscettibile di accoglimento la diversa versione nella quale, con vari e suggestivi argomenti
finalizzati ad evidenziare incongruenze e contraddizioni della ricostruzione accusatoria, si è
impegnata la difesa, nella prospettiva di mettere in discussione la verosimiglianza della dinamica e
delle ragioni degli incontri di cui trattasi.
Non si spiega altrimenti, sotto  questo profilo, l’incontro di Formello, sul quale ci si è già
ampiamente soffermati, anche alla luce dei ripetuti e numerosissimi contatti telefonici con
ZAMPERINI nei giorni immediatamente precedenti  la gara e nel giorno della stessa. Contatti,
peraltro, registrati anche ad ore alquanto inconsuete
, se riferite solo alle spiegazioni fornite
dall’interessato, e che si collocano nell’ambito  di un fitto e costante intreccio telefonico, in
particolare, tra ZAMPERINI e il gruppo degli “zingari”, inequivocabilmente rivolto, come detto,
all’alterazione delle due indicate gare. In tale ottica, i «dati emergenti dai tabulati telefonici relativi
a conversazioni intercorse tra apparecchi di telefonia mobile in uso a soggetti chiamati in correità
ben possono costituire elemento di riscontro  esterno individualizzante alle dichiarazioni
accusatorie del chiamante, in assenza di plausibili spiegazioni alternative dei contatti avuti tra essi
in luoghi e momenti significativi ai fini dell'accertamento del reato» (Cassazione, 24 giugno 2009,
n. 29383).


Ecco a voi.
Da un lato, la Corte dice che bisogna prova l'effettiva conoscenza dell'illecito da parte del tesserato.
Quando invece deve applicare il test, dice che la conoscenza è provata, oltre che dalle dichiarazioni di Gervasoni (però fortunatamente insufficienti quando accusa Mauri di aver partecipato all'illecito) dall'incontro di Formello con Ilievski al seguito e dalle telefonate anche in orari inconsueti. 
E' di tutta evidenza che uno aspetta la notte per provare la combine... Mica si organizzano queste cose alla luce del giorno... si tratta di un'idea un po' carbonara del diritto...
E poi sto Zamperini ci doveva proprio provare tanto con questa combine... Non gli bastavano una marea di telefonate ed sms?  Doveva anche andare col macedone a Formello...  Non sia mai che lo ha fatto perché la consegna dei biglietti richiede un incontro fisico...

Vabbé... Domani vi riporto anche qualche perla di Lecce-Lazio... >:(

Eagle70

Re:Uscite le motivazioni della condanna di Mauri
« Risposta #58 : Martedì 12 Novembre 2013, 23:00:17 »
anche oggi la societa' tace.
anche oggi, dopo l'ennesimo secchio di merda lanciatoci in faccia.



Offline Frank 73

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Re:Uscite le motivazioni della condanna di Mauri
« Risposta #59 : Martedì 12 Novembre 2013, 23:52:27 »
nessuna partita e' stata accertata essere taroccata dal momento che nessun altro e' stato condannato interrogato per quelle partite.

Dunque, Lazio-Genoa era taroccata. E' un dogma, una certezza, il resto viene di conseguenza.
Diamolo per buono.
Ne consegue che un buon numero di giocatori delle due squadre (facciamo almeno una decina) dovevano essere d'accordo, qualche altro non poteva non sapere e ha scelto di non denunciare. Una quindicina coinvolti almeno, tra combinanti e non denuncianti. Altrimenti non si programma e realizza  un 1 a 1 nel primo tempo.

Tra tecnici e giocatori, in campo quel giorno c'erano trenta tesserati, alcuni (non pochi) dei quali intenti a sgambettare e a recitare un copione scritto.
Trenta persone da interrogare dunque, trenta persone con telefoni e PC da mettere sotto controllo appena la notizia di reato giunge a Cremona.

Quanti - invece - sono stati non dico condannati, ma almeno... interrogati? Sentiti? Magari come persone informate dei fatti?
Due, solo due (...).
Mauri e Milanetto. Forse Criscito, ma non credo sulla partita in questione.

Gli altri ventisette?
Mai presi in considerazione.
Mai interrogati. Né dalla procura di Cremona, né da quella sportiva.
Come è possibile? Era finita la carta per le fotocopie?

Se la partita è certamente taroccata, e l'obiettivo della giustizia (ordinaria o sportiva) è quella di assicurare a sé i colpevoli, l'obiettivo si raggiunge, ammesso che lo siano, perseguendo e condannando SOLO DUE dei dieci/quindici responsabili? Compito della giustizia non è perseguire tutti i reati e TUTTI i potenziali responsabili?
Per la giustizia di sicuro.
Per lo "spot pubblicitario" invece ne bastano e avanzano due, anzi, pure solo uno dopo che anche Milanetto è stato assolto.
Coinvolgerne di più, se sei in malafede e non hai nulla in mano, potrebbe essere controproducente. Potrebbe far emergere riscontri e prove a vantaggio degli indagati sui quali si è... "puntato". E quindi, a circa una trentina di protagonisti di quella partita "certamente taroccata", quelli che hanno partecipato, consapevolmente o inconsapevolmente, alla presunta messa in scena del primo tempo, NON è stata posta alcuna domanda o richiesta di testimonianza, né la giustizia ordinaria, né quella sportiva.
Magari, se proprio volevi far cantare Mauri e Milanetto con l'arresto, negli stessi giorni potevi interrogare gli altri ventisette? O no? Qualcuno che si sarebbe cacato sotto, essendo la partita certamente taroccata, si sarebbe certamente trovato e avrebbe vuotato il sacco.
Invece, non hanno convocato nessuno.
Sconcertante.

E se invece il dogma fosse rimosso? E se Lazio-Genoa fosse stata regolare e nessun illecito né programmato, né realizzato? Un Lazio-Genoa pulito è compatibile con tutta quella serie di telefonate, sms, scambiate tra i protagonisti (slavi, Zamperini, Gervasoni, ecc.) della vicenda? Probabilmente sì, se per esempio quel fitto scambio fosse legato a tutta una serie di incontri di serie B che si sarebbero disputati il giorno successivo? Dove c'è scritto "Lazio-Genoa" in quei tabulati senza contenuto? Dove? E gli sms che Zamperini scambia invece con Mauri, perché dovrebbero avere per contenuto una combine, quando c'erano tutti i motivi per un contatto con quella frequenza estraneo alla vicenda sportiva (quel sabato sarebbe stato uno dei due o massimo tre sabato sera liberi di Mauri in tutta la stagione, essendo la partita il sabato alle 18, da poter dedicare con il suo amico a gnocca e bagordi)? E se Mauri è l'intermediario per contattare i genoani (chissà perché, Milanetto lo conosce anche Zamperini), perché non è emersa neanche una telefonata di Mauri a Milanetto? (che non dimostrerebbe nulla, essendo stati compagni di quadra in passato, ma che se fosse emersa avrebbe "giustificato" una radiazione da parte della Corte Federeale, se il metro è quello osservato...) E se Zamperini tarocca Lazio-Genoa, perché non porta l'ospite con sé allo stadio a mostrargli l'opera compiuta, ma questi riparte prima per l'aeroporto, lasciando lo sfigato da solo a vedere la Lazio allo stadio come fa praticamente OGNI domenica? E se Zamperini, che come risulta dagli atti era stato appena "assunto" dall'organizzazione, combina da novizio BEN due partite di Serie A nelle ultime due giornate, PERCHE' si ritrova, all'inizio della stagione successiva, PROMOSSO dall'organizzazione a inseguire Paoloni e a mendicare un incontro con Farina per tentare, senza successo, di acchittare partite di Lega PRO?

Ah sì, per la certezza del taroccamento bastano:
- le dichiarazioni di Gervasoni (che aveva in quel periodo già il telefono sotto controllo, ma stranamente nessuna telefonata o sms che riguardi la vicenda in questione...), personaggio già sbugiardato in precedenti sentenze del TNAS e che si contraddice anche su Lazio-Genoa, del quale non ricorda neanche il risultato concordato (non da lui, ammette, glielo ha detto, forse, uno che l'aveva saputo...), anzi afferma che gli slavi, giunti a Formello, restano (tutto in cinque minuti...) spiazzati in quanto, convinti che la combine fosse rivolta alla vittoria della Lazio, appurarono che il laziali avevano scommesso su... altro (che non era quindi la vittoria) e quindi, sempre in cinque minuti, si accordarono ALMENO per il pari nel primo tempo (con libertà di risultato nella ripresa, risultato, che, secondo Gervasoni, il laziali avrebbero stabilito diverso dalla vittoria... infatti... 4 a 2!). Non solo, poi corrono dai genoani con la Batmobile per comunicare il cambio di programma. Ma non era Mauri che teneva i contatti con i genoani? A cosa era servito Stefanuccio? E i laziali che avevano scommesso su altro, l'avevano stabilito il sabato mattina? Stefanuccio non poteva avvertirli in uno degli ottomilaquattrocentoventitre sms inviati a Zamperini che il risultato sarebbe stato un altro? Doveva per forza far venire il coccolone allo zingaro nel parcheggio di Formello?
- la denuncia per giocate anomale di un'agenzia di scommesse (che riguardava una serie di altre partite di serie A, tutte insabbiate le altre però, forse perché... "certamente non taroccate").

Queste due sono i riscontri, le prove, di una partita "certamente" taroccata.
"Chi ama la Lazio va a vedere la Lazio" (S. Cragnotti)