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Petko non trema più «La migliore Lazio»
« : Lunedì 11 Novembre 2013, 11:55:35 »
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Il tecnico risollevato dalla reazione del gruppo «Ma io ero tranquillo, non ascolto mai le voci»

Finalmente una bella Lazio. Finalmente, dopo tanti alti e bassi, brevi momenti di luce alternati a lunghi black out, a Parma la squadra biancoceleste ha giocato bene per (quasi) tutti i novanta minuti. E finalmente anche Vladimir Petkovic può sorridere. Una partita non fa primavera, sia chiaro, anche perché simili segnali di risveglio si erano intravisti anche nella sfida alla Fiorentina, ultima gara prima della precedente sosta per le nazionali.
Ma stavolta sembra diverso. Stavolta, in uno stadio difficile come il Tardini, la Lazio ha mostrato buona personalità anche in trasferta (non bisogna scordare che lontano da Roma i biancocelesti hanno vinto solo una delle ultime sedici partite di campionato) e un assetto tattico convincente, anche e soprattutto grazie alla brillantezza del giovane Keita, perfetto esterno offensivo del 4-3-3 scelto da Petkovic. «A Parma, forse per la prima volta fuori casa in questa stagione, abbiamo giocato un buon calcio per novanta minuti - ha sottolineato a ragione il tecnico bosniaco - abbiamo creato tanto e tenuto alto il ritmo. Sono contento, peccato solo per il risultato».
Il risultato, in effetti, è l'unica nota negativa del pomeriggio biancoceleste, Hernanes escluso. Ma Petkovic può comunque sorridere perché la prestazione del Tardini ha rafforzato la traballante panchina del bosniaco. «Io, per la verità, sono sempre stato tranquillo - ha spiegato il tecnico biancoceleste - perché fin quando si lavora bene si può restare sereni. Dall'esterno sono arrivate tanti voci, ma è normale: Roma è una piazza importante, tanti allenatori vorrebbero arrivare sulla panchina della Lazio. Le voci girano come la luna intorno alla terra senza mai toccarla: tutto mi è scivolato addosso, anche perché dall'interno nessuno mi ha mai rimproverato».
In realtà qualche rimprovero è arrivato, ma ora sembra lontano anni luce. Anche se, ovviamente, i problemi della Lazio non sono svaniti all'improvviso e Petkovic ne è consapevole. «Mi è piaciuta la qualità del gioco e la voglia di imporre il ritmo - ha sottolineato il tecnico - ma come sempre ci è mancata cattiveria sotto porta. Moralmente è un punto guadagnato, ma per il gioco espresso sono due punti persi. Abbiamo fatto un errore in marcatura e lo abbiamo pagato a caro prezzo: dobbiamo evitare i gol su palla ferma, manca ancora qualcosa per fare il salto di qualità».
Come sempre, però, Petkovic, è ottimista. «Ora abbiamo due settimane per lavorare - ha osservato il bosniaco - tanti giocatori andranno via per gli impegni con le nazionali, ma spero di recuperare tutti gli infortunati. Con la rosa al completo il gioco della Lazio migliorerà ancora». Petkovic ne è certo, la gara del Tardini ha fatto tornare il sereno in casa Lazio. E tra due settimane si va a Marassi per sfidare la Sampdoria: un’occasione importante per sfatare il tabù trasferta.

Daniele Palizzotto

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