Autore Topic: i grandi dualismi  (Letto 14028 volte)

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Offline The Loner

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i grandi dualismi
« : Sabato 9 Novembre 2013, 18:32:02 »
Non so se un Topic simile sia stato aperto di recente.
In tal caso, scusate e chiudetelo.
Mi piacerebbe leggere la vostra opinione sui grandi dualismi dello Sport.
Io scriverò di quelli di cui ho memoria, poi aggiungete voi.

Parto dal più classico, anche se non l'ho vissuto, sono troppo giovane. Ma mi sono fatto un'idea, quindi lo metto.

Ciclismo
Coppi-Bartali:.....................Coppi
Moser-Saronni:...................Moser
Bugno-Chiappucci:..............Bugno

Motociclismo
Agostini-Pasolini..................Agostini

Tennis
Borg-MacEnroe:...................Borg
Panatta-Pietrangeli:..............Panatta
Panatta-Barazzutti:...............Panatta

Basket
Erving-Bird:.........................Erving

Calcio
Rivera-Mazzola: ...................Rivera (tutti i mazzola mi erano antipatici, a parte Valentino)
Zoff-Albertosi:......................Albertosi (parlo di quando giocavano entrambi)

So di averne lasciati moltissimi, ma questi mi son venuti in mente ora.

Offline giamma

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Re:i grandi dualismi
« Risposta #1 : Sabato 9 Novembre 2013, 18:46:16 »
Non so se un Topic simile sia stato aperto di recente.
In tal caso, scusate e chiudetelo.
Mi piacerebbe leggere la vostra opinione sui grandi dualismi dello Sport.
Io scriverò di quelli di cui ho memoria, poi aggiungete voi.

Parto dal più classico, anche se non l'ho vissuto, sono troppo giovane. Ma mi sono fatto un'idea, quindi lo metto.

Ciclismo
Coppi-Bartali:.....................Coppi
Moser-Saronni:...................Moser
Bugno-Chiappucci:..............Bugno

Motociclismo
Agostini-Pasolini..................Agostini

Tennis
Borg-McEnroe:...................Borg
Panatta-Pietrangeli:..............Panatta
Panatta-Barazzutti:...............Panatta (qui perché Panatta era odioso)
Basket
Erving-Bird:.........................Erving (non so il basket mi annoia e non li conosco)

Calcio
Rivera-Mazzola: ...................Rivera (tutti i mazzola mi erano antipatici, a parte Valentino)
Zoff-Albertosi:......................Albertosi
So di averne lasciati moltissimi, ma questi mi son venuti in mente ora.
Una bugia fa in tempo a viaggiare per mezzo mondo mentre la verità si sta ancora mettendo le scarpe. (C. H. Spurgeon)

Brocchi 63

Re:i grandi dualismi
« Risposta #2 : Sabato 9 Novembre 2013, 21:16:03 »
Ciclismo
Coppi-Bartali:.....................Coppi
Moser-Saronni:...................Moser
Bugno-Chiappucci:..............Chiappucci

Motociclismo
Agostini-Pasolini..................Agostini
Rossi-Biaggi.........................Rossi
Marquez-Lorenzo.................Lorenzo

Tennis
Borg-MacEnroe:...................  McEnroe
McEnroe-Connors................  Connors
Panatta-Pietrangeli:..............Pietrangeli
Panatta-Barazzutti:...............Panatta

Basket
Erving-Bird:.........................   Bird
Magic-Jordan..........................Pari

Calcio
Rivera-Mazzola: ...................Rivera
Zoff-Albertosi:...................... Zoff


Zapruder

Re:i grandi dualismi
« Risposta #3 : Domenica 10 Novembre 2013, 07:08:08 »
I dualismi che più ho sentito erano Borg-McEnroe e Moser-Saronni: ero tifosissimo, all'epoca, dell'immenso Supermac e dell'elegante capitano della Del Tongo. Da bambino, preferivo Albertosi a Zoff, oggi sarei senz'altro per il Monumento, a prescindere dai suoi anni laziali.

Giglic

Re:i grandi dualismi
« Risposta #4 : Domenica 10 Novembre 2013, 07:20:14 »

Ciclismo
Coppi-Bartali:.....................Coppi (de che stamo a parlà?: Ginettaccio era un ciclista, Fausto IL CICLISMO)
Moser-Saronni:...................Saronni (de che stamo a parlà? Un ciclista vero contro l'autoemotrasfusione)
Bugno-Chiappucci:..............Chiappucci (qui è dura: preferisco il varesino per l'"eroismo": non ha mai vinto nulla, ma almeno ci ha fatto sognare. Le sette vette del tampone di montagna del tour in solitaria è una cosa che non si vedeva dal tempi di Coppi)

Motociclismo
Agostini-Pasolini..................Agostini (Vabbè...)
Rossi-Biaggi.........................Rossi (de che stamo a parlà? IL MOTOCICLISMO contro la convinzione di aver vinto qualcosa tipico dei romanisti. 4 mondiali con la 250 son NULLA, e lo sa bene anche lui)
Marquez-Lorenzo.................Lorenzo (E dategli tempo di realizzarsi, al buon Marquez  ;) Parlare di rivalità dopo soli 9 mesi non è eccessivo?)

Tennis
Borg-MacEnroe:...................  Borg (un pallettaro che vinse Wimbledon 5 volte con la racchetta di legno)
McEnroe-Connors................  Connors (non vedo questo dualismo: Connors per me era duale con Ashe, con Borg stesso, Con Vilas. Macca è un'altra generazione
Panatta-Pietrangeli:..............Pietrangeli (un montato di sinistra contro un montato di destra: bell'incontro  ;D scherzi a parte Panatta avesse avuto voglia e fortuna era da n. 1 del mondo.)
Panatta-Barazzutti:...............Panatta (e che era un dualismo?)

Basket
Erving-Bird:.........................   Dr. J (Il basket: 2.20 nell'altro, 8 m. nel lungo ed una mano capace di prendere mezzo pallone di basket. Il tutto essendo alto "solo" 1.99. Larry è stato secondo me il più grande bianco mai visto giocare a basket, però)
Magic-Jordan..........................Jordan è l'NBA. Dispiace per magic (che poi, anche qui, è un'altra generazione. Jordan le grandi "litigate" le ha fatte con Thomas prima e con Malone poi), Ma Michele Giordano è la divinità...

Calcio
Rivera-Mazzola: ...................Rivera (rivera anche io, ma rivalità non creata da loro: De Sisti in un'intervista disse che era paradossale il fatto che per non scegliere alla fine andava in campo lui, molto meno talentuoso dei due. Lui suggerì Mazzola fisso, con staffetta tra lui (per difendere) e Rivera (per attaccare) ma ovviamente non se lo filarono)
Zoff-Albertosi:...................... Zoff (Dai su...)

Offline DinoRaggio

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Re:i grandi dualismi
« Risposta #5 : Domenica 10 Novembre 2013, 10:34:40 »
Rispndo solo a quelli che ho vissuto

Ciclismo
Coppi-Bartali:.....................
Moser-Saronni:...................Saronni tutta la vita, non scherziamo.
Bugno-Chiappucci:..............Chiappucci

Motociclismo
Agostini-Pasolini..................
Rossi-Biaggi.........................Rossi, manco c'è da discutere.

Tennis
Borg-MacEnroe:...................McEnroe
Panatta-Pietrangeli:..............
Panatta-Barazzutti:...............

Basket
Erving-Bird:.........................Erving

Calcio
Rivera-Mazzola: ...................
Zoff-Albertosi:......................
[/quote]
E ra gisumin all'ùart!

La serie A è un torneo di limpidezza cristallina, gli arbitri non hanno alcunché contro la Lazio e si distingueranno per l'assoluta imparzialità, non ci saranno trattamenti di favore o a sfavore nei confronti di alcuno. Sarà un torneo di una regolarità esemplare. (19-8-2016)

Offline The Loner

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Re:i grandi dualismi
« Risposta #6 : Domenica 10 Novembre 2013, 11:00:24 »
"Bugno-Chiappucci:..............Chiappucci (qui è dura: preferisco il varesino per l'"eroismo": non ha mai vinto nulla, ma almeno ci ha fatto sognare. Le sette vette del tampone di montagna del tour in solitaria è una cosa che non si vedeva dal tempi di Coppi)"

A Cè, questa cosa non me la ricordavo, giuro.
Chiappucci ha vinto una tappa al tour in un giorno in cui aveva le "sue cose"...?

 ;D

Offline The Loner

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Re:i grandi dualismi
« Risposta #7 : Domenica 10 Novembre 2013, 11:01:59 »
I dualismi che più ho sentito erano Borg-McEnroe e Moser-Saronni: ero tifosissimo, all'epoca, dell'immenso Supermac e dell'elegante capitano della Del Tongo. Da bambino, preferivo Albertosi a Zoff, oggi sarei senz'altro per il Monumento, a prescindere dai suoi anni laziali.

In qualche modo ricordavo che tu tenevi per Saronni, forse se ne parlò tanti anni fa, su LN.

Zapruder

Re:i grandi dualismi
« Risposta #8 : Domenica 10 Novembre 2013, 12:26:45 »
In qualche modo ricordavo che tu tenevi per Saronni, forse se ne parlò tanti anni fa, su LN.

Decisamente, sì. Nel '79 avevo 12 anni e mi colpì molto la galoppata vincente nel giro di quell'anno del Beppe, allora appena 21enne. Credo che l'antipatia di Moser nei suoi confronti nacque in quell'occasione, quando Saronni gli sfilò un Giro che doveva essere la sua consacrazione, e che Moser rischiò di non vincere mai, fino alla sua "rinascita" dell'84. Certo, parliamo di un dualismo tutto italiano, perché ricordo bene anche che Hinault venne tre volte al Giro (80, 82 e 85) vincendolo in tutte e tre le occasioni: altra categoria, insomma. Però io mi ero "innamorato" di Saronni e tifavo per lui, punto, quindi il rozzo montanaro mi andò, giocoforza, sullo stomaco. Saronni, purtroppo, non godeva di buona stima nelle "carovane", forse per il suo carattere apparentemente spocchioso o per quella certa aria di superiorità, e questa cosa la pagò cara. Nell'81 gli fregarono un Giro e il Mondiale, a Praga fu messo in mezzo da un dichiarato complotto, con Baronchelli braccio armato di Moser: nonostante questo riuscì ad arrivare a un nulla dalla ruota di Maertens, poi pizzicato all'antidoping poco tempo dopo, mentre Hinault, vero vincitore morale di quel campionato, arrivava terzo dopo aver ripreso, da solo, il gruppo in fuga. Poi i successi dell'82 e '83, Mondiale e Giro, mentre una certa idiosincrasia per la fatica estrema, nonostante doti da scalatore accettabili per un passista come lui, lo tenne sempre lontano dalle sgobbate del Tour (se ricordo bene partecipò solo nell'80, ma fu un fallimento). Poi il declino, mentre montava il fenomeno-Moser, sostenuto nel Giro dell'84 da Conconi e da una squadra trasversale senza pari. Ultimo colpo di coda, il terzo posto nel Mondiale dell'86 vinto da Argentin. Ottima carriera, non certo da campionissimo ma a me Saronni piaceva così.

darienzo

R: i grandi dualismi
« Risposta #9 : Domenica 10 Novembre 2013, 12:48:50 »
E lo sci la formula 1 la boxe?

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Brocchi 63

Re:i grandi dualismi
« Risposta #10 : Domenica 10 Novembre 2013, 12:52:06 »
Bugno-Chiappucci:..............Chiappucci (qui è dura: preferisco il varesino per l'"eroismo": non ha mai vinto nulla, ma almeno ci ha fatto sognare. Le sette vette del tampone di montagna del tour in solitaria è una cosa che non si vedeva dal tempi di Coppi)

Bugno mi è andato sulle scatole quando, in un Tour, con Chiappucci in fuga e potenziale maglia gialla, tirò il gruppo per andarlo a riprendere.
Chiappucci è stato un antesignano del Pirata, quindi alemno per me, sportivamente parlando, un idolo.

Giglic

Re:i grandi dualismi
« Risposta #11 : Domenica 10 Novembre 2013, 13:30:38 »
Decisamente, sì. Nel '79 avevo 12 anni e mi colpì molto la galoppata vincente nel giro di quell'anno del Beppe, allora appena 21enne. Credo che l'antipatia di Moser nei suoi confronti nacque in quell'occasione, quando Saronni gli sfilò un Giro che doveva essere la sua consacrazione, e che Moser rischiò di non vincere mai, fino alla sua "rinascita" dell'84. Certo, parliamo di un dualismo tutto italiano, perché ricordo bene anche che Hinault venne tre volte al Giro (80, 82 e 85) vincendolo in tutte e tre le occasioni: altra categoria, insomma. Però io mi ero "innamorato" di Saronni e tifavo per lui, punto, quindi il rozzo montanaro mi andò, giocoforza, sullo stomaco. Saronni, purtroppo, non godeva di buona stima nelle "carovane", forse per il suo carattere apparentemente spocchioso o per quella certa aria di superiorità, e questa cosa la pagò cara. Nell'81 gli fregarono un Giro e il Mondiale, a Praga fu messo in mezzo da un dichiarato complotto, con Baronchelli braccio armato di Moser: nonostante questo riuscì ad arrivare a un nulla dalla ruota di Maertens, poi pizzicato all'antidoping poco tempo dopo, mentre Hinault, vero vincitore morale di quel campionato, arrivava terzo dopo aver ripreso, da solo, il gruppo in fuga. Poi i successi dell'82 e '83, Mondiale e Giro, mentre una certa idiosincrasia per la fatica estrema, nonostante doti da scalatore accettabili per un passista come lui, lo tenne sempre lontano dalle sgobbate del Tour (se ricordo bene partecipò solo nell'80, ma fu un fallimento). Poi il declino, mentre montava il fenomeno-Moser, sostenuto nel Giro dell'84 da Conconi e da una squadra trasversale senza pari. Ultimo colpo di coda, il terzo posto nel Mondiale dell'86 vinto da Argentin. Ottima carriera, non certo da campionissimo ma a me Saronni piaceva così.

Perfetto. Troppo diverso dal più classico dei "Son contento di essere arrivato uno" per far parte di quel gruppo. (Ricordo solo che Hinault lo vinse nell'84 e non nell'85 il giro. Sbaglio?)

@TheLoner il correttore automatico: toccherebbe scriverci un libro

@Brocchi: vero, ma quel tour Chiappucci non l'avrebbe vinto mai: troppo poco cronoman.

Offline The Loner

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Re:i grandi dualismi
« Risposta #12 : Domenica 10 Novembre 2013, 13:43:58 »
Decisamente, sì. Nel '79 avevo 12 anni e mi colpì molto la galoppata vincente nel giro di quell'anno del Beppe, allora appena 21enne. Credo che l'antipatia di Moser nei suoi confronti nacque in quell'occasione, quando Saronni gli sfilò un Giro che doveva essere la sua consacrazione, e che Moser rischiò di non vincere mai, fino alla sua "rinascita" dell'84. Certo, parliamo di un dualismo tutto italiano, perché ricordo bene anche che Hinault venne tre volte al Giro (80, 82 e 85) vincendolo in tutte e tre le occasioni: altra categoria, insomma. Però io mi ero "innamorato" di Saronni e tifavo per lui, punto, quindi il rozzo montanaro mi andò, giocoforza, sullo stomaco. Saronni, purtroppo, non godeva di buona stima nelle "carovane", forse per il suo carattere apparentemente spocchioso o per quella certa aria di superiorità, e questa cosa la pagò cara. Nell'81 gli fregarono un Giro e il Mondiale, a Praga fu messo in mezzo da un dichiarato complotto, con Baronchelli braccio armato di Moser: nonostante questo riuscì ad arrivare a un nulla dalla ruota di Maertens, poi pizzicato all'antidoping poco tempo dopo, mentre Hinault, vero vincitore morale di quel campionato, arrivava terzo dopo aver ripreso, da solo, il gruppo in fuga. Poi i successi dell'82 e '83, Mondiale e Giro, mentre una certa idiosincrasia per la fatica estrema, nonostante doti da scalatore accettabili per un passista come lui, lo tenne sempre lontano dalle sgobbate del Tour (se ricordo bene partecipò solo nell'80, ma fu un fallimento). Poi il declino, mentre montava il fenomeno-Moser, sostenuto nel Giro dell'84 da Conconi e da una squadra trasversale senza pari. Ultimo colpo di coda, il terzo posto nel Mondiale dell'86 vinto da Argentin. Ottima carriera, non certo da campionissimo ma a me Saronni piaceva così.

OT
12 anni nel 79? ...azzo, sei giovane, più giovane di quel che pensavo.
Fine OT

Ricordo anch'io il Giro del 79 che, a detta di tutti, era stato disegnato proprio per Moser. Credo 4 o 5 cronometro, pochi arrivi in salita veramente duri. Moser incappò in un paio di giornatacce e Saronni vinse il Giro, peraltro meritatamente.
A me dava fastidio una sorta di arroganza manifestata da Saronni, anche e soprattutto nei confronti di Moser, e anche in occasioni in cui era decisamente superflua, tipo volate per il settimo o l'ottavo posto. Lo superava e lo guardava con aria da presa per il culo.
Ricordo un confronto all'americana, in una Domenica Sportiva (credo) in cui vennero rimproverati a Saronni proprio questi atteggiamenti. Oltre all'accusa di non fare gioco di squadra nei mondiali.
Io mi innamorai di Moser in occasioni dei 3 mondiali (75,76,77) dove arrivò 2 volte secondo e vinse quello di mezzo. Quasi piansi per la rabbia quando perse l'ultimo, in volata a 2 con un carneade olandese (Knetemann?)...
Comunque sono bei ricordi. Io ero già più vecchio di te.... :D
ma ancora relativamente Giovane.

Offline The Loner

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Re:R: i grandi dualismi
« Risposta #13 : Domenica 10 Novembre 2013, 13:47:25 »
E lo sci la formula 1 la boxe?

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Bravo!
Io comunque ho detto a voi di aggiungere a piacimento...

Pugilato
Benvenuti-Mazzinghi..........................Benvenuti

Sci (è imperdonabile averlo dimenticato)
Thöni-Gros.............................tutta la vita Gustavo!

Offline The Loner

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Re:i grandi dualismi
« Risposta #14 : Domenica 10 Novembre 2013, 13:54:36 »
"Io mi innamorai di Moser in occasioni dei 3 mondiali (75,76,77) dove arrivò 2 volte secondo e vinse quello di mezzo. Quasi piansi per la rabbia quando perse l'ultimo, in volata a 2 con un carneade olandese (Knetemann?)..."

Gravissimo errore.
76,77,78 sono gli anni esatti.

Offline The Loner

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Re:i grandi dualismi
« Risposta #15 : Domenica 10 Novembre 2013, 14:18:20 »
Giglic: nell'84 vinse Moser. Fu il Giro della famosa ultima cronometro, mi sembra a Verona, dove vinse battendo Fignon e vincendo il suo primo, e unico, Giro.

Brocchi: se ricordo bene, nel gruppetto di inseguitori di Chiappucci, c'era anche Indurain + un altro paio di buoni elementi che tirarono a loro volta. Non fu solo Bugno a riportarli su Chiappucci in fuga.
Sempre che parliamo dello stesso Tour, come credo.

Zapruder

Re:i grandi dualismi
« Risposta #16 : Domenica 10 Novembre 2013, 14:22:45 »
Perfetto. Troppo diverso dal più classico dei "Son contento di essere arrivato uno" per far parte di quel gruppo. (Ricordo solo che Hinault lo vinse nell'84 e non nell'85 il giro. Sbaglio?)

Mi pare di sì, quello dell'84 lo vinse Moser.

Giglic

Re:i grandi dualismi
« Risposta #17 : Domenica 10 Novembre 2013, 15:51:45 »
Avete ragione. Avevo in testa un giro ogni due anni, chissà perché.

Offline Frank 73

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Re:i grandi dualismi
« Risposta #18 : Domenica 10 Novembre 2013, 16:06:23 »
Basket

Russel - Chamberlain   scelgo Russel
Jabbar - Chamberlain   scelgo Jabbar
Magic - Bird   scelgo Bird

(scelte non esclusivamente tecniche)

Jordan non ebbe un vero e proprio dualismo, se non di popolarità, con Magic.
Jordan iniziò a vincere nel 91, Magic abbandonò da lì a poco.
Negli anni dei suoi trionfi (anni '90) nessun aversario fu in grado di sostenere il contronto con Lui che era il Basket, tanto che forse quello che più gli venne accostato (in quanto avversario in finale, non per spessore tecnico) fu Clyde Drexler, che non era della stessa categoria. Il dualismo con Isiah Thomas,, forse il più sentito, caratterizzò il periodo iniziale di Jordan nella NBA, quello in cui subì anche critiche (ingiuste) per una sua visione egoistica del gioco, spettacolare ma poco propensa al gioco di squadra. E in quel periodo, a vincere, grazie ad una squadra (i Pistons) più forte, era Isiah.

Il massimo dualismo fu certamente tra Bird e Magic, iniziò nella finale NCAA del 1079 e si sviluppò nel decennio successivo in diverse finali NBA.
Gli anni '80 furono un alternarsi di successi fra Lakers e Celtics, tra Magic e Bird. Il bianco contro in nero, est contro ovest, l'austera Boston contro lo showtime californiano. L'America ai loro piedi, la NBA che con loro due resuscita dopo gli anni '70 della crisi e della perdita di pubblico televisivo.
I due ripresero dove avevano finito Russel e Chamberlain...
"Chi ama la Lazio va a vedere la Lazio" (S. Cragnotti)

darienzo

R: i grandi dualismi
« Risposta #19 : Domenica 10 Novembre 2013, 16:11:18 »
Negli sport di squadra non hanno senso per me, a meno che uno non escluda l'altro tipo Zoff e Albertosi

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