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Lazio, Petkovic: «Dobbiamo svegliarci»di Alberto Abbate
Cucù e la Lazio non c"è più. Si spaventa, le tremano le gambe: «Abbiamo paura di vincere, entriamo in confusione, ci manca serenità e personalità», tuona Petkovic.
E" il terrore del fato: «Paghiamo troppo ogni errore individuale, poi manchiamo il colpo del ko e permettiamo agli avversari di rientrare in partita». Prima o poi la sorte girerà: «Devo ringraziare Konko e Radu, stanno dando l"anima pur non essendo al 100%. Il cambio del francese era obbligato. Abbiamo troppi infortunati. Al rientro dopo la sosta, vedremo la vera Lazio». Quella ’finta’ ricasca invece nei soliti errori, meno male che l"Apollon non combina troppi guai: «Dovevamo vincere con uno scarto maggiore, ma contavano solo i tre punti per il girone. Ora dobbiamo risvegliarci e tornare a giocare per 90 minuti». Quelli che contano si giocano a Parma. Insieme alla panchina: «Continuo a portare sulle spalle uno zaino molto pesante, ma cerco di trasmettere fiducia e tranquillità ai miei ragazzi. Perché al momento non ne hanno abbastanza». In realtà, è sempre nervoso Vlado, e pungente: «Avrò sbagliato, ma è arrivata una vittoria che servirà a tutti. Non penso che la Lazio stravincesse tutte le partite in Europa gli anni passati».
FLOCCARI E KEITA Meno male che strasegna, Floccari. Sbircia l"Europa e cambia pelle. A Trebisonda aveva salvato la Lazio, Petkovic lo istiga ancora, Sergio soffoca come un boa il Limassol: «È giusto farmi trovare pronto al momento opportuno, è stato così anche l"anno scorso». È un serpente in Paradiso, Floccari: altri due gol in Europa, raggiunti già i quattro centri di Coppa della scorsa stagione. Ora invoca una chance da ex per dopodomani: «Quest"anno il Parma è una grande squadra, sarà difficilissimo acciuffare tre punti». Intanto la Lazio si gode quelli serviti da un altro assist – il quarto europeo – di Keita. Sembra il giovane più pronto, eppure ha meno spazio degli altri: «Deve trovare continuità», sottolinea Pektovic. E Balde risponde da studente modello: «Devo aiutare la Lazio a vincere le partite. Peccato, potevo far gol con l"Apollon, ma sono scivolato. Lo conservo per la prossima partita». E disegna il suo futuro: «M"ispiro a Cristiano Ronaldo, Ribery e Neymar». Ambizioso. Vorrei ma non posso, Hernanes regista biancoceleste: «Eppure il volante è il ruolo che sento più mio. È lì che Scolari mi schiera nel Brasile, dove voglio conquistarmi il posto da titolare. Di questo passo, sembrerà una traversata oceanica a nuoto. Neanche la fascia da capitano lo sveglia.
IL PRESIDENTE Pure Lotito ne ha: «Come posso gioire dopo un secondo tempo del genere? Ho visto una Lazio svogliata, ci manca la testa e continuiamo a complicarci la vita. Mi auguro che la squadra riprenda fiducia e dimostri presto le sue potenzialità. Il valore è alto, bisogna pure riacquistare la solidità dello scorso anno, anche attraverso la questione tattica. Avevamo fatto bene con il 4-1-4-1, bisognerebbe riprovare certe soluzioni». Nel pomeriggio s"era confessato in privato a piazza di Spagna: «Il tecnico e i giocatori hanno perso gli attributi». Ieri sera, salvato almeno la faccia.
