Autore Topic: La gasport di oggi sui vivai  (Letto 14652 volte)

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Offline ammiraglio

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Re:La gasport di oggi sui vivai
« Risposta #20 : Lunedì 12 Luglio 2010, 10:57:34 »
Per puntare sui vivai bisogna cambiare le regole.

Che differenza c'è, nei fatti, tra un Radu e un Faraoni ?
Che Radu il contratto te lo firma, quindi lo puoi utilizzare e anche rivendere.
Un Faraoni no, può leggittimamente non firmarlo e andarsene via a parametro zero.

Bisognerebbe fare in modo che un giocatore uscito dal vivaio non possa cambiare squadra prima dei 21-23 anni senza il consenso della squadra stessa che lo ha lanciato. A quel punto converrebbe alle società investire sui vivai.

Altrimenti parlarne è solo retorica, che si scontra con la realtà dei fatti.
Il caso Faraoni lo porto come esempio teorico tramutatosi in realtà.

il mercato si autoregolamenta da anni, non c'è bisogno di protezionismo.
anche al barcellona vengono scippati i giocatori.
pensa te, poi, che palle per una società dover bloccare tutti i prodotti fino all'età dei 23 anni.
sai che palle e sai che costi ...
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Offline Il lodolaio

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Re:La gasport di oggi sui vivai
« Risposta #21 : Lunedì 12 Luglio 2010, 11:05:08 »
il mercato si autoregolamenta da anni, non c'è bisogno di protezionismo.
anche al barcellona vengono scippati i giocatori.
pensa te, poi, che palle per una società dover bloccare tutti i prodotti fino all'età dei 23 anni.
sai che palle e sai che costi ...
Non possiamo paragonarci al Barcellona, che ha la forza economica per trattenere i giocatori e pazienza se ogni tanto ne perde uno.

Se il mercato è questo, conviene andarsi a cercare i giocatori giovani all'estero anzichè puntare sul settore giovanile.

Pazienza per la nazionale, non siamo una onlus: intervenisse la FIGC.
"A noi la qualità cià rotto il cazzo.
VIVA LA MERDA!"

Maulerino

Re:La gasport di oggi sui vivai
« Risposta #22 : Lunedì 12 Luglio 2010, 11:07:25 »
Non possiamo farlo perchè non siamo a Barcellona, nè ad Amsterdam, e non siamo nè
IL Barcellona nè l'Ajax.

Offline Fulcanelli

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Re:La gasport di oggi sui vivai
« Risposta #23 : Lunedì 12 Luglio 2010, 11:07:51 »
Obiettivamente qualcosa va rivista  sul piano normativo. Non è possibile che oggi, per via dell'equiparazione a lavoratore dipendente, non si possa contrattualizzare prima dei 16 anni, così le società straniere ti possono sfilare i ragazzi quasi gratis.
Tempo fa Platini parlò proprio di introdurre un norma euopea che garantisse le società sul primo contratto pro di un ragazzo.

TD

Re:La gasport di oggi sui vivai
« Risposta #24 : Lunedì 12 Luglio 2010, 11:15:50 »
La Lazio ha la scuola, la rioma no. Poi bisogna contare il numero di squadre.
Non so quanto conti l'investimento, so che la rioma ha alle spalle dieci anni in cui ha piazzato dieci giocatori all'anno tra A e B. E se a una piccola gli dai un paio di elementi che gli puntellano la rosa, poi se ne prende anche un altro da lanciare. Il settore giovanile per le grandi fa le alleanze sul mercato interno.
Capisco che noi non ne abbiamo bisogno, sul mercato interno non compriamo...

Offline ammiraglio

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Re:La gasport di oggi sui vivai
« Risposta #25 : Lunedì 12 Luglio 2010, 11:22:32 »
antonelli costa 8 mln perchè di italiani giovani e discreti ce ne sono pochi in giro.
prova ad aumentare la competitività tra gli italiani e vedi come si abbassano i prezzi.
parimenti i sudamericani costano "poco" perchè c'è un bacino teoricamente facile ad accessibile a molte tasche.

il problema è che la lega pro è una stronzata immensa, andrebbe riformata e non a colpi di brand.
le federcalcio deve capire che non frega un cazzo a nessuno di club che fanno duecento spettatori a partita. club poi che ogni estate hanno problemi ad iscriversi, etc.
la lega pro andrebbe asciugata e dovrebbe essere il serbatoio dei giovani, smettendo così dei panni che sono consunti.
con la crisi che c'è non c'è spazio per oltre 100 club professionistici, l'assocalciatori se ne faccia una ragione. peraltro al solito è il mercato che domina: se ogni estate ballano una ventina di club una pericolosa tarantella col rischio di fallire vuol dire che il sistema andrebbe riformato perchè ti sta dando dei segnali ampi di rigetto.

la federcalcio potrebbe stimolare i club a puntare sui giovani introducendo i premi di valorizzazioni in modo più deternìminato.
la federcalcio potrebbe obbligare poi i club ad investire una percentuale dela fatturato sui vivai.
la lega pro come vetrina esclusiva dei giovani e la serie b come invece mix.

sul settore giovanile ci devi puntare per forza: se fai la cl hai obbligo di mettere in lista dei ragazzi del vivaio.
idem se fai la europa league.

riprendo poi td: il genoa campione d'italia primavera mette a disposizione 3 ragazzi al toro.
chiamassi progettualità relazionale, appunto.

noi della lazio mi pare che stiamo fermi al lumezzane ed al monza.
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jumpingjackflash

Re:La gasport di oggi sui vivai
« Risposta #26 : Lunedì 12 Luglio 2010, 11:28:26 »
antonelli costa 8 mln perchè di italiani giovani e discreti ce ne sono pochi in giro.
prova ad aumentare la competitività tra gli italiani e vedi come si abbassano i prezzi.
parimenti i sudamericani costano "poco" perchè c'è un bacino teoricamente facile ad accessibile a molte tasche.

il problema è che la lega pro è una stronzata immensa, andrebbe riformata e non a colpi di brand.
le federcalcio deve capire che non frega un cazzo a nessuno di club che fanno duecento spettatori a partita. club poi che ogni estate hanno problemi ad iscriversi, etc.
la lega pro andrebbe asciugata e dovrebbe essere il serbatoio dei giovani, smettendo così dei panni che sono consunti.
con la crisi che c'è non c'è spazio per oltre 100 club professionistici, l'assocalciatori se ne faccia una ragione. peraltro al solito è il mercato che domina: se ogni estate ballano una ventina di club una pericolosa tarantella col rischio di fallire vuol dire che il sistema andrebbe riformato perchè ti sta dando dei segnali ampi di rigetto.

la federcalcio potrebbe stimolare i club a puntare sui giovani introducendo i premi di valorizzazioni in modo più deternìminato.
la federcalcio potrebbe obbligare poi i club ad investire una percentuale dela fatturato sui vivai.
la lega pro come vetrina esclusiva dei giovani e la serie b come invece mix.

sul settore giovanile ci devi puntare per forza: se fai la cl hai obbligo di mettere in lista dei ragazzi del vivaio.
idem se fai la europa league.

riprendo poi td: il genoa campione d'italia primavera mette a disposizione 3 ragazzi al toro.
chiamassi progettualità relazionale, appunto.

noi della lazio mi pare che stiamo fermi al lumezzane ed al monza.
se  non erro nel Basket è stato scelto di dedicare la serie B alle nuove proposte, l'idea mi piace.

Offline AlenBoksic

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Re:La gasport di oggi sui vivai
« Risposta #27 : Lunedì 12 Luglio 2010, 11:32:24 »
Aggiungo che i soldi che fino a inizio secolo dalla A finivano nelle serie minori son spariti visto ci si approviggiona su mercati esteri e questo provoca ulteriori sconquassi economici in campionati ormai alla c anna del gas quanto a seguito (con rare eccezioni): quando qui c'era l'omone nei posti dove c'era poca gente (Trento, Carpi, Cento ecc) si arrivava a 1000 paganti, adesso 1000 paganti c sono a Reggio, Ferrara, Lucca...
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Offline Il lodolaio

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Re:La gasport di oggi sui vivai
« Risposta #28 : Lunedì 12 Luglio 2010, 11:36:45 »
antonelli costa 8 mln perchè di italiani giovani e discreti ce ne sono pochi in giro.
prova ad aumentare la competitività tra gli italiani e vedi come si abbassano i prezzi.
parimenti i sudamericani costano "poco" perchè c'è un bacino teoricamente facile ad accessibile a molte tasche.

il problema è che la lega pro è una stronzata immensa, andrebbe riformata e non a colpi di brand.
le federcalcio deve capire che non frega un cazzo a nessuno di club che fanno duecento spettatori a partita. club poi che ogni estate hanno problemi ad iscriversi, etc.
la lega pro andrebbe asciugata e dovrebbe essere il serbatoio dei giovani, smettendo così dei panni che sono consunti.
con la crisi che c'è non c'è spazio per oltre 100 club professionistici, l'assocalciatori se ne faccia una ragione. peraltro al solito è il mercato che domina: se ogni estate ballano una ventina di club una pericolosa tarantella col rischio di fallire vuol dire che il sistema andrebbe riformato perchè ti sta dando dei segnali ampi di rigetto.

la federcalcio potrebbe stimolare i club a puntare sui giovani introducendo i premi di valorizzazioni in modo più deternìminato.
la federcalcio potrebbe obbligare poi i club ad investire una percentuale dela fatturato sui vivai.
la lega pro come vetrina esclusiva dei giovani e la serie b come invece mix.

sul settore giovanile ci devi puntare per forza: se fai la cl hai obbligo di mettere in lista dei ragazzi del vivaio.
idem se fai la europa league.

riprendo poi td: il genoa campione d'italia primavera mette a disposizione 3 ragazzi al toro.
chiamassi progettualità relazionale, appunto.

noi della lazio mi pare che stiamo fermi al lumezzane ed al monza.
Alla fine concordiamo sul fatto che bisogna cambiare le regole.
Sul come, se ne discute.
Ma bisogna farlo.
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Offline ammiraglio

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Re:La gasport di oggi sui vivai
« Risposta #29 : Lunedì 12 Luglio 2010, 11:38:20 »
se  non erro nel Basket è stato scelto di dedicare la serie B alle nuove proposte, l'idea mi piace.

vero, anche perchè la b del basket è alla canna del gas.

ritorno sui vivai: se semini raccogli magari un ranocchia per strada, se non semini ti devi affidare al prodotto giovanile altrui oppure ai giovani sudamericani. la seconda strada è un po' facilona, poi devi anche tener conto delle sole pazzesche anche arrivano dal sudamerica.
bonucci (vivaio inter) l'anno scorso faceva la b al pisa e retrocesse.
ora quanto lo ha pagato bonucci la juve?

qualcuno dirà "ma il giovane è inesperto".
perfetto allora facciamo la lega pro senza retrocessioni, diventa un campionato di mera formazione.
basta con 'ste retrocessioni, tanto il sistema non ti premia con la formula attuale.
è inaccettabile che ci siano città importanti, storiche per il calcio italiano senza calcio.
una è il perugia.

negli stati uniti il basket ha una lega di formazione.
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Re:La gasport di oggi sui vivai
« Risposta #30 : Lunedì 12 Luglio 2010, 11:38:25 »
Secondo me le regole vanno bene così: i ragazzi scelgano con chi fare il primo contratto da pro.
Semmai si potrebbe escogitare un qualche indennizzo per chi li ha tesserati prima.

Offline Il lodolaio

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Re:La gasport di oggi sui vivai
« Risposta #31 : Lunedì 12 Luglio 2010, 11:45:15 »
Secondo me le regole vanno bene così: i ragazzi scelgano con chi fare il primo contratto da pro.
Semmai si potrebbe escogitare un qualche indennizzo per chi li ha tesserati prima.
Ma l'indennizzo dovrebbe essere veramente corposo e significativo.
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Re:La gasport di oggi sui vivai
« Risposta #32 : Lunedì 12 Luglio 2010, 11:47:42 »
Il sistema degli indennizzi già esiste per i c.d. "giovani di serie" ossia i ragazzi della primavera delle squadre professionistiche. Purtroppo per le società che li vedono partire l'indennizzo non è spesso molto soddisfacente.
Inoltre, il pricipio della libera volontà del giocatore va sempre tenuto fermo, mentre su un altro versante non sono del tutto convincenti i pianti inconsolabili delle povere società che vedono partire il loro giovane virgulto quando magari in altri lidi e in altre maniere hanno fatto lo stesso tipo di affari.
un uomo di una certà mi offriva sempre olio canforato, spero che ritorni presto l'era del cinghiale biancoazzurro
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Re:La gasport di oggi sui vivai
« Risposta #33 : Lunedì 12 Luglio 2010, 11:49:32 »
Ma l'indennizzo dovrebbe essere veramente corposo e significativo.

l'indennizo dovrebbe essere reiterato.
se la viola vende de silvestri domani mattina la lazio dovrebbe prendere una percentuale.
se la lazio vende diakitè, anche il pescara avrebbe diritto alla sua quota.

qualcuno potrebbe dire "ma così i prezzi si gonifiano!".
no, perchè se la qualità media del prodotto aumenta i prezzi fisiologicamente si assestano.
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« Risposta #34 : Lunedì 12 Luglio 2010, 11:51:10 »
...
il problema è che la lega pro è una stronzata immensa, andrebbe riformata e non a colpi di brand.
le federcalcio deve capire che non frega un cazzo a nessuno di club che fanno duecento spettatori a partita. club poi che ogni estate hanno problemi ad iscriversi, etc.
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con la crisi che c'è non c'è spazio per oltre 100 club professionistici, l'assocalciatori se ne faccia una ragione. peraltro al solito è il mercato che domina: se ogni estate ballano una ventina di club una pericolosa tarantella col rischio di fallire vuol dire che il sistema andrebbe riformato perchè ti sta dando dei segnali ampi di rigetto.

la federcalcio potrebbe stimolare i club a puntare sui giovani introducendo i premi di valorizzazioni in modo più deternìminato.
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la lega pro come vetrina esclusiva dei giovani e la serie b come invece mix.

...

Questo è uno dei punti centrali del problema e la Federcalcio sembra abbia preso coscienza con il fallimento davvero umiliante dei mondiali. Il risultato - per ora - è la norma sugli extracomunitari come a dire che per un ferito in fin di vita il medico del pronto soccorso non sa far altro che grida re "delle bende e un po' di acqua calda!!!"
Ma c'è tempo per altre sorprese ... si spera gradite ed efficaci.
Per esempio l'indicazione di Reja sui 4 primavera è molto importante e incoraggiante. Poi però mi chiede Denis e allora io gli rispondo no, ti prendi uno tra Kozak e Mendicino e me lo fai crescere perché voglio un giovane almeno sui 4 attaccanti della rosa.
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Re:La gasport di oggi sui vivai
« Risposta #35 : Lunedì 12 Luglio 2010, 11:52:22 »
Può essere corposo se il giocatore "arriva".
Se Macheda venisse ceduto per 20 milioni, un milioncino per la Lazio...
se il giocatore non si fa, che indennizzo corposo dai?

Offline renzogarlaschelli

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Re:La gasport di oggi sui vivai
« Risposta #36 : Lunedì 12 Luglio 2010, 11:56:28 »
Secondo me qualsiasi limitazione al numero degli stranieri, extra o comunitari che siano, non sarebbe attuale e gioverebbe a poco.
Piuttosto perchè non si incentivano le società con dei bonus in denaro in proporzione al numero di giocatori schierati in campo provenienti dal proprio settore giovanile?

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Re:La gasport di oggi sui vivai
« Risposta #37 : Lunedì 12 Luglio 2010, 12:01:07 »
Può essere corposo se il giocatore "arriva".
Se Macheda venisse ceduto per 20 milioni, un milioncino per la Lazio...
se il giocatore non si fa, che indennizzo corposo dai?

Infatti, le norme attuali fino al 23 anno di età prevedono la partecipazione delle società che hanno contribuito alla sua formazione nel prezzo del trasferimento.
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Re:La gasport di oggi sui vivai
« Risposta #38 : Lunedì 12 Luglio 2010, 12:17:03 »
Di seguito si pubblicano alcune disposizioni delle Norme ORganizzative Interne della FIGC
in tema di "giovani di serie":

Lo so è una palla mostruosa, ma si possono ricavare informazioni interessanti e utili per la discussione in atto.
Buona lettura

Art. 33 I “giovani di serie”
1. I calciatori “giovani” dal 14° anno di età assumono la qualifica di “giovani di serie” quando sottoscrivono e viene accolta la richiesta di tesseramento per una società associata in una delle Leghe professionistiche.
2. I calciatori con la qualifica di “giovani di serie” assumono un particolare vincolo, atto a permettere alla società di addestrarli e prepararli all’impiego nei campionati disputati dalla stessa, fino al termine della stagione sportiva che ha inizio nell’anno in cui il calciatore compie anagraficamente il 19° anno di età. Nell’ultima stagione sportiva del periodo di vincolo, il calciatore “giovane di serie”, entro il termine stabilito annualmente dal Consiglio Federale, ha diritto, quale soggetto di un rapporto di addestramento tecnico e senza che ciò comporti l’acquisizione dello status di “professionista”, ad un’indennità determinata annualmente dalla Lega cui appartiene la società. La società per la quale è tesserato il “giovane di serie” ha il diritto di stipulare con lo stesso il primo contratto di calciatore “professionista” di durata massima triennale. Tale diritto va esercitato esclusivamente nell’ultimo mese di pendenza del tesseramento quale “giovane di serie”, con le modalità annualmente stabilite dal Consiglio Federale.
3. I calciatori con la qualifica di “giovani di serie”, al compimento anagrafico del 16° anno d’età e purché non tesserati a titolo temporaneo, possono stipulare contratto professionistico. II calciatore”giovane di serie” ha comunque diritto ad ottenere la qualifica di “professionista” e la stipulazione del relativo contratto da parte della società per la quale è tesserato, quando:
a)   abbia preso parte ad almeno dieci gare di campionato o di Coppa Italia, se in Serie A;
b) abbia preso parte ad almeno dodici gare di campionato o di Coppa Italia, se in Serie B;
c) abbia preso parte ad almeno tredici gare di campionato o di Coppa Italia, se in Serie C/1;
d) abbia preso parte ad almeno diciassette gare di campionato o di Coppa Italia, se in Serie C/2.
4. Nei casi previsti dal comma precedente, è ammessa una durata del rapporto contrattuale non superiore alle cinque stagioni sportive e alle tre stagioni sportive, compresa quella in cui avviene la stipulazione del contratto, rispettivamente per i calciatori maggiorenni e per i calciatori minorenni. Tale durata, in ogni caso, non può superare quella che sarebbe conseguita alla stipulazione effettuata a termini del comma 2.
5. Nel caso di calciatore “giovane di serie”, il diritto previsto nel precedente comma 3, anche in presenza di tesseramento a titolo temporaneo, è fatto valere nei confronti della società che ne utilizza le prestazioni temporanee, fermo restando il diritto della società per la quale il calciatore è tesserato a titolo definitivo di confermarlo quale “professionista” con l’osservanza dei termini e delle modalità previste dal presente articolo. La mancata conferma da parte di quest’ultima società comporta la decadenza del tesseramento a favore della stessa, indipendentemente dall’età del calciatore.
6. II calciatore "giovane di serie" in rapporto di addestramento tecnico può stipulare contratto professionistico con la società che ne utilizza le prestazioni temporanee. In tale ipotesi si applicano le disposizioni del precedente comma per quanto attiene al diritto della società per la quale il calciatore è tesserato a titolo definitivo.
 

Art. 96- Premio di preparazione
1. Le società che richiedono per la prima volta il tesseramento come “giovane di serie”, “giovane dilettante” o “non professionista” di calciatori che nella precedente stagione sportiva siano stati tesserati come “giovani”, con vincolo annuale, sono tenute a versare alla o alle società per le quali il calciatore è stato precedentemente tesserato un “premio di preparazione” sulla base di un parametro – raddoppiato in caso di tesseramento per società delle Leghe Professionistiche - aggiornato al termine di ogni stagione sportiva in base agli indici ISTAT per il costo della vita, salvo diverse determinazioni del Consiglio Federale e per i coefficienti di seguito indicati:

LEGA CAMPIONATO
COEFFICENTI PARZIALI
penultima società ultima società
COEFF.TOTALE
Società
Dilettanti 3 Categoria 0,40 0,60 1
2 0,80 1,20 2
1 1,30 1,70 3
Promozione 1,70 2,30 4
Eccellenza 2,00 3,00 5
Nazionale Dil. 2,50 3,50 6
Calcio a 5 Calcio Calcio a 5 Calcio Calcio a 5 Calcio
femminile femminile femminile
Provinciale 1,30 1,70 3
Calcio Femminile
E Calcio a 5
Regionale 1,70 0,40 2,30 0,60 4 1
Nazionale B 2,00 1,30 3,00 1,70 5 3
Nazionale A2 2,50 3,50 6
Nazionale A 2,50 1,70 3,50 2,30 6 4
Professionisti C2 3,30 4,70 8
C1 4,50 6,50 11
B 6,50 8,50 15
A 7,50 10,50 18

Le società della Lega Nazionale Professionisti non hanno diritto al “premio di preparazione”, fatto salvo il caso in cui la richiesta riguardi società appartenenti alla stessa Lega.
2. Agli effetti del “premio di preparazione” vengono prese in considerazione le ultime due Società titolari del vincolo annuale nell’arco degli ultimi tre anni. Nel caso di unica società titolare del vincolo, alla stessa compete il premio per l’intero.
Qualora, a seguito del primo tesseramento di cui al comma precedente, il calciatore venga tesserato per altra società nel corso della stessa stagione sportiva, anche tale ultima società è tenuta a corrispondere il premio di preparazione calcolato in relazione alla sua categoria di appartenenza, se superiore, detratto l’importo del premio dovuto dalla precedente società.
Il vincolo del calciatore per almeno una intera stagione sportiva è condizione essenziale per il diritto al premio.
3. Se la corresponsione del premio non viene direttamente regolata tra le parti, la società o le società che ne hanno diritto possono ricorrere in primo grado alla Commissione Premi Preparazione, i cui componenti sono nominati per ogni stagione sportiva dal Presidente Federale, d'intesa con il Vice-Presidente, sentito il Consiglio Federale. Contro le decisioni della Commissione è ammessa impugnazione in ultima istanza avanti la Commissione Vertenze Economiche. L'accoglimento del ricorso comporta a carico della società inadempiente una penale, fino alla metà del premio non corrisposto, da devolversi alla F.I.G.C.. Il ricorso, esente da tasse, alla Commissione Premi Preparazione deve essere inoltrato a mezzo raccomandata e, contestualmente, copia dello stesso deve essere inviata alle controparti; al ricorso vanno allegate, a pena di inammissibilità, le relative ricevute di spedizioni attestanti l’invio alla controparte, nonché le tessere del calciatore rilasciate nelle precedenti stagioni sportive in possesso delle società aventi diritto e in caso dell’accoglimento del ricorso, la Commissione provvede, per il tramite delle Leghe e dei Comitati Regionali, al sollecito prelievo della somma a carico della società obbligata. Le eventuali memorie e la documentazione della controparte dovranno pervenire alla Commissione entro il termine perentorio di 30 giorni dalla spedizione del ricorso. Alla suddetta memoria andranno allegate le ricevute comprovanti la spedizione alla società ricorrente, nonché l’eventuale lettera liberatoria attestante l’intervenuta transazione tra le parti, che dovrà avere il visto di autenticità apposto dal Comitato competente presso il quale dovrà essere depositato l'originale. Se mancante del detto requisito la liberatoria non potrà essere presa in considerazione dall’organo deliberante. La Commissione è composta dal Presidente, da un Vice-Presidente e da otto componenti ed è validamente costituita con la presenza del Presidente e di quattro componenti designati per ogni singolo procedimento dal Presidente o da chi ne fa le veci, tra tutti i componenti in carica, compreso il Vice-Presidente. In caso di assenza o di impedimento, a procedimento iniziato, di uno dei membri designati, il Presidente può procedere alla sua sostituzione in via definitiva con altro componente che abbia assistito fin dall'inizio al procedimento stesso.
4. Il diritto al premio di preparazione si prescrive al termine della stagione sportiva successiva a quella in cui è maturato.

Art. 99  - Premio di addestramento e formazione tecnica a favore della società presso la quale il calciatore ha svolto l’ultima attività dilettantistica
1. A seguito della stipula da parte del calciatore “non professionista” del primo contratto da “professionista”, la società che ne acquisisce il diritto alle prestazioni è tenuta a corrispondere alla società, per la quale era tesserato il calciatore, un premio di preparazione e formazione tecnica determinato secondo l’allegata Tabella “B”, che costituisce parte integrante del presente articolo. L’importo di tale premio è certificato dall’Ufficio del Lavoro della F.I.G.C. su richiesta della Società, associata alla L.N.D., titolare del precedente tesseramento.
1 bis. Il premio non spetta qualora il calciatore, al momento della sottoscrizione del primo contratto da professionista, non sia più tesserato per la società dilettantistica.
2. L’importo relativo al premio di addestramento e formazione tecnica non deve essere superiore a quello di cui alla tabella “B” e può essere ridotto con accordo scritto tra le due società; lo stesso deve essere inviato per conoscenza all’Ufficio del Lavoro della F.I.G.C. entro novanta giorni dalla sottoscrizione.
3. Il pagamento del premio avviene per il tramite della Lega cui è associata la società obbligata, entro i termini e con le modalità stabilite dal Consiglio Federale.
4. Le società della Lega Nazionale Dilettanti ammesse al Campionato di II Divisione, che non si siano avvalse del diritto di stipulare il primo contratto, come previsto dall’art. 116, con uno o più calciatori già tesserati quali “non professionisti”, hanno diritto al premio soltanto se questi ultimi stipulino il primo contratto di “professionista” con altra società entro il 30 settembre della stessa stagione.
5. Le controversie in ordine al pagamento del premio di addestramento e formazione tecnica spettante alle società della Lega Nazionale Dilettanti sono devolute alla Commissione Vertenze Economiche. Il procedimento è istaurato su reclamo della parte interessata, da inoltrarsi entro il settimo giorno successivo al ricevimento della relativa comunicazione dell’Ufficio del Lavoro, nel rispetto delle modalità previste dall’art. 33 del Codice di Giustizia Sportiva e dell’art. 96 comma 3 N.O.I.F.
DISPOSIZIONE TRANSITORIA
Il nuovo testo dell’art. 99 si applica anche alle controversie per le quali non è intervenuta decisione passata in giudicato alla data di approvazione dello stesso.
TABELLA “B” Premio di addestramento e formazione tecnica spettante alle Società di Lega Nazionale Dilettanti
ETA’ 21 ANNI E PRECEDENTI
1a 2a 3a Categoria e Provinciale
Calcio a Cinque
CAMPIONATO NAZIONALE
DILETTANTI, ECCELLENZA –
PROMOZIONE Regionale,
Serie B, A2, A di Calcio a 5
A € 44.000 € 93.000
B € 26.000 € 62.000
I Div € 13.000 € 26.000
II Div € 8.000 € 16.000
ETA’ DA 22 ANNI A 25 ANNI
A € 31.000 € 83.000
B € 16.000 € 41.500
I Div € 8.000 € 16.000
II Div € 5.500 € 8.000

Art. 99 bis. Premio alla carriera
1. Alle società della L.N.D. e/o di puro Settore Giovanile è riconosciuto un compenso forfettario pari a Euro 18.000,00= per ogni anno di formazione impartita a un calciatore da esse precedentemente tesserato come “giovane” o “giovane dilettante” nei seguenti casi: a) quando il calciatore disputa, partecipandovi effettivamente, la sua prima gara nel Campionato di serie A; ovvero b) quando un calciatore disputa, partecipandovi effettivamente con lo status di professionista, la sua prima gara ufficiale nella Nazionale A o nella Under 21.
Il compenso è dovuto esclusivamente a condizione che il calciatore sia stato tesserato per società della L.N.D. e/o di puro Settore Giovanile almeno per la stagione sportiva iniziata nell’anno in cui ha compiuto 12 anni di età o successive, e deve essere corrisposto dalla società titolare del tesseramento al momento in cui si verifica l’evento o, in caso di calciatore trasferito a titolo temporaneo, dalla società titolare dell’originario rapporto col calciatore. Tale compenso deve essere corrisposto alle stesse entro la fine della stagione sportiva in cui si è verificato l’evento. Nel caso la società dilettantistica o di puro Settore Giovanile abbia già percepito, in precedenza, da una società professionistica, il “premio di preparazione” (art. 96 N.O.I.F.) o il “premio di addestramento e formazione tecnica” (art. 99 N.O.I.F.) ovvero l’importo derivante da un trasferimento (art. 100 N.O.I.F.), tale somma sarà detratta dall’eventuale compenso spettante.
2. L’importo del premio è certificato dall’Ufficio del Lavoro e Premi della F.I.G.C., su richiesta della società interessata. Il pagamento del premio avviene per il tramite della Lega cui è associata la società obbligata. Le controversie in ordine al pagamento del “premio alla carriera” sono devolute in primo grado alla Commissione Vertenze Economiche, secondo le modalità previste agli artt. 45 e 46 del Codice di Giustizia Sportiva.
DISPOSIZIONE TRANSITORIA
Il nuovo testo dell’art. 99 bis si applica anche alle controversie, per le quali non è intervenuta decisione passata in giudicato alla data di approvazione dello stesso.

Art. 100 - Il trasferimento dei calciatori “non professionisti”, “giovani dilettanti” e “giovani di serie”
1. I calciatori che non abbiano compiuto il diciannovesimo anno di età nell’anno precedente a quello in cui ha inizio la stagione sportiva e che non siano “professionisti”, possono essere trasferiti tra società della stessa o di diversa Lega. I calciatori di età superiore “non professionisti” possono essere trasferiti soltanto tra società della Lega Nazionale Dilettanti.
2. Il trasferimento a titolo definitivo o temporaneo dei calciatori “non professionisti”, "giovani dilettanti" e “giovani di serie” può avvenire soltanto nei periodi fissati annualmente dal Consiglio Federale ed una sola volta per ciascun periodo. Pur tuttavia un calciatore acquisito a titolo definitivo da una società può essere dalla stessa trasferito a titolo temporaneo ad altra società.
2.bis.ABROGATO.
3. Il trasferimento di calciatori deve essere curato esclusivamente dai dirigenti in carica o dai collaboratori specificamente autorizzati dalla società interessata. La formalizzazione degli accordi di trasferimento di ogni genere deve avvenire presso le sedi delle società o presso le sedi federali o autorizzate dalla F.I.G.C..
4. Le richieste di trasferimento, sottoscritte da coloro che possono impegnare validamente le società contraenti agli effetti sportivi e nei rapporti federali, nonché del calciatore, debbono essere presentate alle Leghe od ai Comitati di competenza, con la trasmissione del relativo accordo di trasferimento. Qualora il calciatore non abbia compiuto il 18° anno di età, la richiesta deve essere sottoscritta anche da chi esercita la potestà genitoriale.
5. Contro l’accoglimento o il mancato accoglimento della richiesta di trasferimento, nonché contro la mancata esecuzione degli accordi di trasferimento, le parti interessate possono ricorrere nel termine di trenta giorni alla Commissione Tesseramenti, con l’osservanza delle norme dettate dal Codice di Giustizia Sportiva. Il reclamo del calciatore minore di età deve essere sottoscritto anche dall’esercente la potestà genitoriale.
Art. 101 - I trasferimenti temporanei dei calciatori “non professionisti”, “giovani dilettanti” e “giovani di serie”
1. Il trasferimento temporaneo ha una durata minima pari a quella che intercorre tra i due periodi dei trasferimenti ed una durata massima di una stagione sportiva e lo stesso calciatore non può essere trasferito a titolo temporaneo per più di due stagioni sportive consecutive.
2. Il calciatore “non professionista” o “giovane dilettante” non può essere trasferito a titolo temporaneo per due stagioni sportive consecutive alla stessa società.
3. Abrogato
4. Le Leghe possono limitare il numero di calciatori che ogni società può tesserare per trasferimento a titolo temporaneo e ne possono disciplinare modalità d’impiego e limiti di età.
5. Negli accordi di trasferimento a titolo temporaneo di calciatori “non professionisti” o “giovani dilettanti” può essere riconosciuto il diritto di mutare il titolo del trasferimento da temporaneo a definitivo. Detto diritto, previo accordo tra le parti interessate, può essere esercitato entro e non oltre il termine ultimo del periodo stabilito dal Consiglio Federale per i trasferimenti e le cessioni suppletive.
6. Negli accordi di trasferimento a titolo temporaneo di calciatori “giovani di serie” è consentito, a favore della società cessionaria, il diritto di opzione per l’acquisizione definitiva del calciatore, a condizione: a) che la pattuizione risulti nello stesso accordo di trasferimento; b) che sia precisato l’importo convenuto; c) che la scadenza del particolare vincolo sportivo del calciatore non sia antecedente al termine della prima stagione successiva a quella in cui può essere esercitato il diritto di opzione. Nello stesso accordo può essere previsto per la società cedente un eventuale diritto di controopzione, con la precisazione dell’importo corrispettivo, da esercitarsi nel caso di esercizio dell’opzione da parte della cessionaria.
6.bis Negli accordi di trasferimento a titolo temporaneo dei calciatori “giovani dilettanti” da Società dilettantistiche a Società professionistiche è consentito, a favore della Società cessionaria il diritto di opzione per l’acquisizione definitiva del calciatore, a condizione:
a) che la pattuizione risulti nello stesso accordo di trasferimento;
b) che sia precisato l’importo convenuto.
7. Negli accordi di trasferimento possono essere inserite clausole che prevedano un premio di valorizzazione a favore della società cessionaria determinato con criteri analiticamente definiti da erogare, attraverso la Lega competente, nella stagione successiva a quella in cui si verificano le condizioni previste.
8. Soltanto nel secondo periodo della campagna trasferimenti, il calciatore “giovane di serie”, trasferito a titolo temporaneo nel primo periodo della campagna trasferimenti, può essere trasferito allo stesso titolo con l’espresso consenso della originaria società cedente. In tal caso le clausole relative alla opzione e controopzione, eventualmente inserite nell’originario accordo di trasferimento temporaneo, sono risolte di diritto. Salvo espresso patto contrario tra le società interessate, il premio di valorizzazione inserito nell’originario accordo di trasferimento temporaneo viene considerato non apposto.
9. I termini e le modalità per l’esercizio dei diritti di cui ai precedenti commi sono stabiliti, per ogni stagione sportiva, dal Consiglio Federale.

un uomo di una certà mi offriva sempre olio canforato, spero che ritorni presto l'era del cinghiale biancoazzurro
STURM UND DRANG
Ganhar ou perder, mas sempre com democracia

Maulerino

Re:La gasport di oggi sui vivai
« Risposta #39 : Lunedì 12 Luglio 2010, 13:20:59 »
Sono d'accordo al 100% perchè hai ragione, intendo ammiraglio.

Andrebbero asciugate la serie A (16/18 squadre "risparmi" almeno un mese di campionato),
serie B (senza pubblico con squadre sempre piu "piccole" che salgono) e legapro assolutamente
da ridurre.
Per quanto riguarda l'obbligo di inserire e far giocare i giovani in "serie C", torniamo al solito problema:
tutto il mondo è paese ed anche lì la pensano come nella categorie superiori.
Preferiscono il "marpione" navigato al giovane. Non vogliono rischiare.
Qualche anno fa, non molti, inizi 2000, la dico a grandi linee, in Interregionale avevano
l'obbligo di far giocare in tutte le partite un "under 20" (o qualcosa del genere).
Sapete cosa facevano gli allenatori ?
Schieravano titolare il portiere delle giovanili, un "pischelletto", dopo un minuto,sottolineo
un minuto, al primo fallo laterale, lo sostituivano con il portiere titolare.
Si "giocavano" una sostituzione ma rientravano nella normativa.
Come mi piace dire...allora di che parliamo ?

Per quanto riguarda il Monza ed il Lumezzane (ci aggiungerei pure il Crotone)
ti posso assicurare che per la Lazio è un grosso passo in avanti.
Abbiamo sempre avuto, al contrario della roma, grosse difficoltà a piazzare bene
i giovani della Primavera.
Non basta trovargli una squadra, devi trovarne una "buona" e che li faccia giocare.
Tre anni fa prestammo al Gallipoli Santarelli (il "ribelle"), Greco e Merini.
Portiere, centrocampista e centravanti.
Non hanno mai giocato, in tre hanno fatto mi sembra 5 partite in totale.
Perchè una squadra di C non mette in tre ruoli così importanti tre ragazzini.
Allora è inutile mandarceli.

Cinelli ha fatto un campionato da titolare a Lumezzane e sembra lo voglia il Novara
neopromosso in B; Tuia ha giocato nella parte centrale del campionato a Monza (una
ventina di partite) non è andato male poteva andare meglio; Kozak e Mendicino
quando hanno potuto qualche golletto lo hanno fatto e hanno un po' di mercato;
Mancini a Varese non si è ambientato.
Se riesci a creare un rapporto con queste società, la cosa funziona.