Autore Topic: Stallo  (Letto 4692 volte)

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Offline franz_kappa

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Re:Stallo
« Risposta #60 : Martedì 5 Novembre 2013, 18:55:24 »
Il budget però era più limitato, credo che il monte ingaggi sia quantomeno raddoppiato rispetto all'epoca di Sabatini. Correggetemi se sbaglio.
Stima verosimile.
A memoria mi pare di rammentare che il monte ingaggi della Lazio nelle stagioni 2005-2007 viaggiava sui 30 milioni lordi, all'incirca.
In quegli anni il bilancio offriva alla dirigenza (Ds incluso) assai maggiori margini di manovra, alla luce di ricavi comunque non esigui (minimo 70 milioni consolidati) e basti costi fissi (incluso il costo del personale). Allora la Lazio vantava un margine operativo superiore ai 20 milioni. Oggi, invece, quella voce, se ben ricordo, è quasi azzerata.
Buon viaggio, caro Piero.

Offline Frusta

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Re:Stallo
« Risposta #61 : Martedì 5 Novembre 2013, 19:36:12 »
Se chiudessero dentro uno spogliatoio e iniziassero a menarsi, basta che poi esce una squadra.
Menarsi sul serio, però!
Ecco, menamose pure, che qualche altro infortunato ci serve come il pane  ;)
Lazio, ti amo con tutta la feniletilamina, l’ossitocina, la dopamina e la serotonina che mi circolano nel cervello, che rendono il mio pensiero poco logico e che mi procurano strane sensazioni in tutta l’anatomia e battiti sconclusionati nell’organo principale del mio apparato circolatorio.

Offline Wasicu

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Re:Stallo
« Risposta #62 : Martedì 5 Novembre 2013, 19:59:49 »
Insomma, dopo il weekend dei Santi siamo già inchiodati alla nostra mediocrità. Giocatori importanti in crisi, pezzi grossi infortunati, nuovi che tardano a inserirsi al meglio, gioco che latita, sterilità offensiva, poco carattere, zero fortuna, arbitri ostili, classifica deprimente. Film tutto sommato previsto, magari non in questi termini ma più o meno. L'imprevisto sono le merde in fuga, che sono inseguite da vicino, per fortuna. La conseguenza logica di questa situazione è la messa sulla graticola del cevapcici più grande, il mister del 26 maggio, il quale fa sapere che lui è ottimista. Il mercato arriverà a gennaio e c'è veramente poco da aspettarsi. Sembra una situazione senza via d'uscita.
A questo punto ci vorrebbe una mossa della società. Quale?

Non c e' nessuna mossa della società  !! Questo e' stato definito tempo fa (anche
da me) come un campionato di *transizione* e mi pare che sia cosi'.   La nostra
e' una squadra piena di atleti usurati (vecchi o no)  ma sempre  comunque usurati
dal tempo e dalle malattie professionali.  Non e' nemmeno il caso di farne i nomi che
sono stati detti e ridetti e ripetuti fino alla nausea.  Transizione cioe' passaggio da
vecchi a giovani che ci sono e sono anche molto bravi e anche molto vincenti.

Anche qui inutile farne i nomi perché si conoscono molto bene.     Il resto e' fuffa
veramente; cioe' bisognava capire che questo anno fra *riffa e raffa* si sarebbe fatto
non piu' di tanto ma si sarebbero fatti crescere i giovani che saranno la struttura della
prima squadra il prossimo anno.   Ora se tutto cio' e' stato fatto, e' stato fatto male
e nei tempi sbagliati.   Adesso bisogna fare 42 punti piu presto possibile e cercare di
far giocare al massimo i giovani, compreso Tounkara che sarebbe il sostituto naturale
di Klose.   Penso che il prossimo anno avremo un trainer nuovo.        E speriamo che
dall'altra parte ci sia una tregua di rendimento .. sta diventando davvero una situazione
poco sopportabile   !!       

Offline Fabio70rm

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Re:Stallo
« Risposta #63 : Mercoledì 6 Novembre 2013, 10:03:15 »
http://www.lalazio24.it/lazio-news/803-lazio-e-rivoluzione-brasiliana.html


ivoluzione brasiliana. C’è chi sale e c’è chi scende nella scala gerarchica. La rivoluzione potrebbe essere in corso, alcuni segnali si sono registrati, chissà cosa accadrà nelle prossime settimane. Il derby tra brasiliani è iniziato a Formello, è un derby amichevole, ma prevede vincitori e vinti. La vecchia guardia, formata da big del calibro di Hernanes e Dias, sembra in declino. Si sono lanciati all’assalto uomini come Ederson e Felipe Anderson. L’ex Lione chiede più spazio, gli viene concessa fiducia in Europa più che in campionato. L’ex Santos ha giocato un primo tempo brutto contro il Genoa, ha tentato la riscossa nella seconda fase, deve trovare continuità, il futuro è lui.
HERNANES – Il Profeta e i suoi tormenti, siamo sempre lì. La domanda è continua: «Vai via a gennaio?» , gli hanno chiesto i tifosi ieri a Formello. Hernanes ha risposto così:«Non vado via, resto!» . Il futuro rimane un rebus, il brasiliano non andrà via a gennaio, ma senza rinnovo la sua posizione andrà rivista a giugno (sarà ad un anno dalla scadenza del contratto). Hernanes è in calo, si mostra ottimista, si considera in forma, forse dovrebbe prendere coscienza del momento per tornare a fare la differenza.
 
DIAS – In bilico c’è Andrè Dias, un tempo era il perno della difesa, oggi è relegato ai confini del gruppo. E’ vero, s’è fermato per un problema fisico (da sempre un ginocchio gli crea fastidi), ma è giusto ricordare che Petkovic, dopo averlo bocciato ad agosto, l’ha fatto giocare solo a Reggio Emilia contro il Sassuolo (da lì in poi il brasiliano è nuovamente sparito). Vlado ha assicurato che terrà tutti in considerazione, che nessuno è escluso dal progetto, le sue intenzioni attendono la prova dei fatti. Dias deciderà il suo futuro nelle prossime settimane, lunedì notte s’è diffusa una notizia: «Andrè Dias sarà il primo acquisto del San Paolo per il 2014. L’affare è ben avviato» , è stato comunicato via twitter da
fonti vicine al portale globoesporte.com. C’è anche il Cruzeiro sulle sue tracce.
 
EDERSON – In rampa di rilancio c’è Ederson, è il primo dei brasiliani che può accennare un sorriso. Tornerà titolare domani sera contro l’Apollon Limassol. Ha risolto i guai fisici, cerca continuità di gioco. Ederson vive tra luci ed ombre, sogna il salto di qualità, deve iniziare ad incidere, ad essere determinante. In campo dà l’anima, si sacrifica, il suo coinvolgimento nel progetto merita elogi. Ederson ieri è stato provato nel 4-2-3-1, occupava la posizione centrale del tridente avanzato. E’ nato trequartista, porta la 10 sulle spalle: la posizione e il numero possono illuminarlo.
 
FELIPE ANDERSON – Sogna la consacrazione Felipe Anderson, può diventare il nuovo Profeta. E’ costato un occhio della testa, deve dimostrare di valere 9 milioni di euro. E’ partito bene, ha un po’ frenato. E’ giovanissimo, non può essere caricato di troppe responsabilità, ma è giusto aspettarsi un aiuto concreto. Qualcuno lamenta il fatto che non sia realmente utilizzato da mezzala o da esterno alto, che vederlo spalle alla porta è uno spreco.
 
VINICIUS – E’ tornato da un infortunio, parte dietro rispetto agli altri. Vinicius aspetta la chiamata in campionato (è fuori lista Uefa). Ha vissuto tre mesi d’ambientamento, è come se fosse andato a scuola di tattica (doveva migliorare difensivamente). Il processo di crescita è iniziato, la prova del campo arriverà presto. Tra i brasiliani-laziali del futuro lui vuole esserci.

FONTE: Corriere dello Sport
Polisportiva SS LAZIO, l'unica squadra a Roma che vince invece di chiacchierare!!