Autore Topic: Foggia vintage  (Letto 11016 volte)

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Offline Er Matador

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Re:Foggia vintage
« Risposta #20 : Domenica 18 Luglio 2010, 03:14:54 »
Considero Zeman un'icona della mediocrità e dell'ottusità nel calcio ad alti livelli, ma in contesti adatti e nel lancio di sconosciuti ha piazzato colpi da maestro: riavere quel Foggia sarebbe una boccata d'ossigeno per il calcio.

Offline Ataru

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Re:Foggia vintage
« Risposta #21 : Domenica 18 Luglio 2010, 15:45:28 »
ho fissa, inquietante, in mente, l'immagine di pasqualino coi pantaloni a zampa d'elefante.

come faccio a togliermela dalla testa?
osa c'è da psicolo propriono capisco.
qui sono un esempio di civilità e non solo per molti

Offline lollapalooza

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Re:Foggia vintage
« Risposta #22 : Domenica 18 Luglio 2010, 16:03:29 »
Siamo in due, qui ci vuole una terapia d'urto:



 ;D


Offline gazzaladra

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Re:Foggia vintage
« Risposta #23 : Lunedì 19 Luglio 2010, 10:16:58 »


Bellissima foto che ho ripreso dal sitoForumLazioUltras.




 :( :( :( :( :( :( :( :( :(
Non chi comincia...ma colui che persevera.

bak

Re:Foggia vintage
« Risposta #24 : Mercoledì 21 Luglio 2010, 21:11:09 »
FOGGIA, 21 luglio 2010 - Foggia impazzita per Zeman. Un migliaio i tifosi alla presentazione di Zdenek Zeman, nuovo allenatore dei rossoneri. Preso d’assalto il cine-teatro Ariston con bandiere e cori da stadio per la nuova Zemanlandia. Dopo sedici anni il boemo è tornato alla guida del Foggia, chiamato da Pasquale Casillo, che una settimana fa rilevato la società ora in Prima divisione. Con loro è rientrato l’altro artefice del Foggia degli anni d’oro, il direttore sportivo Peppino Pavone.

emozione — Si è emozionato Zeman quando i tifosi lo hanno acclamato. "Non mi aspettavo tanto entusiasmo. Non si vede neanche in serie A. Spero che i tifosi ci diano una mano anche durante la stagione". Commosso anche Pasquale Casillo. "Vogliamo vincere subito il campionato per tornare dove eravamo". Le quote di maggioranza verranno comunque intestate al figlio di Casillo, Gennaro. Nuovo presidente sarà Matteo Biancofiore, presidente della ConfCommercio. "Siamo pronti ad aprire un nuovo ciclo. Questa è l’ennesima scommessa della nostra vita" ha aggiunto Casillo. Tornano in rossonero anche il vice di Zeman, Vincenzo Cangelosi, e come preparatore dei portieri Franco Mancini, che era tra i pali di quel Foggia che nel 1991 andò in serie A e poi mise in mostra campioni come Signori, Baiano e Shalinov. Tutto come 25 anni fa, o quasi, quando Zeman arrivò a Foggia dal Licata. "Ma ora dobbiamo guardare avanti. Come sempre prometto il massimo impegno e tanto lavoro. Poi i risultati vengono se facciamo bene e giochiamo bene. Se divertiamo il nostro pubblico" dice il tecnico, che da venerdì sarà in ritiro con la squadra in Alto Adige, a Valdaora.

dal nostro inviato
Nicola Berardino


Daje satanelli

zorba

Re:Foggia vintage
« Risposta #25 : Giovedì 22 Luglio 2010, 08:13:45 »
(Il Fatto Quotidiano 22.07.2010)

LA STRANA COPPIA

A VOLTE RITORNANO

A Foggia Zeman e Casillo ripartono dalla terza serie. Con qualche brutto ricordo

(di Malcom Pagani e Giuseppe Sansonna)

Non c’è più spazio, non c’è più tempo. Fuori da tutto, si torna indietro. A Zdenek Zeman, rimane un angolo in basso a sinistra, tra le spianate di grano e la nostalgia, per ritornare soldati “dopo essere stati generali”. Terza categoria, Lega Pro, serie C. Se è una sconfitta, non le somiglia. Fuori da un vecchio cinema di Foggia aspettano in più di duemila. “Zemàn, Zemàn”. Ragazzini stravolti dal caldo, capi ultrà, vigili, dialetti, follia. Si accalcano, spingono, piangono, urlano. L’ultima volta insieme, sedici anni fa. Allenatore, direttore sportivo e presidente. Zeman, Pavone, Casillo. Ai loro piedi, tutta la città. Idee, tasche vuote, spregiudicatezza. Il quattrotretre, le diete selvagge e una squadra, il Foggia, che come all’epoca di Oronzo Pugliese (il tecnico che per controllare le pulsioni dei suoi, presidiava nottetempo i corridoi di certi alberghi tristi di frontiera) si prese il proscenio trasformando uno stadio di retroguardia, lo Zaccheria, nel Colosseo del Tavoliere. Le belve, va da sé, erano gli zemaniani. Sconosciuti che irridevano Inter e Juventus e che l’allenatore di Praga, temprava ai silenzi e alle spietate sedute d’allenamento ai 30 gradi della valli bolzanine. “Mister, è la ventesima ripetuta, non ce la faccio più”. “Tu prova, respira e vedrai che puoi fare ancora”. Acqua minerale, flessioni e patate lesse. Il Corano di Zeman si chiamava sacrificio. La fame traghettò punti, vittorie, leggende e apologeti. Tutti scomparsi quando nell’aprile del ’94, le sirene della Polizia, gli schiavettoni e l’arresto del direttore d’orchestra, Casillo Pasquale da San Giuseppe Vesuviano, inchiodarono il sipario al rimpianto. Nell’ultima decade Casillo se l’è vista brutta. Ha richiuso la camicia aperta al terzo bottone, spostando l’attenzione dai campi di grano del cui indotto era il Re, ai faldoni delle accuse del Tribunale di Nola. Truffa, peculato, concorso esterno in associazione mafiosa. Tredici anni di inferno tra una parcella, una prescrizione e un’assoluzione. Quando uscì da Poggioreale, in controluce vide Zeman. Solo, avvolto dal fumo, zitto. Nei mesi scorsi Casillo ha lavorato sulla suggestione. Interventi nelle tv locali, mezze promesse, citazioni a metà tra il nozionismo da Internet e la saggezza popolare: “Se non conosci il passato, non puoi stare nel presente” e soldi. Per rilevare il sogno di ieri e adattarlo in fretta all’orizzonte di oggi. “Rivincita” non gli piace. Vince solo chi ha perso. E nella cosmogonia di Don Pasquale, spazio per le meteore non c’è. 

IN MEZZO alla folla comunque, Casillo sembrava il più felice. Capelli imbiancati e battuta pronta come all’epoca in cui apriva la porta del suo ufficio a Zeman, ogni lunedì mattina. Due comari. “Vuoi comprare Signori? Sei pazzo, costa troppo” con risposta rapida del boemo: “Un milione e mezzo, Pasquale. Ti basterà vendere un mulino”. Oggi Zdenek chiede Babù, brasiliano svernato nella terza squadra di Roma, la Cisco e di sembrare Don Chisciotte, gli importa il giusto. Sussurra due parole: “Sono contento di essere qui e mi auguro che l’entusiasmo ci accompagni durante tutta la stagione” e poi lascia la sedia. Al sistema penserà Casillo. Per ora, con la capienza massima dell’Ariston doppiata per conclamata impotenza dei controllori e 1.500 ossessi che saltano facendo tremare il loggione, recita da pompiere: “State calmi, vi prego”. Poi piange, lascia leggere il comunicato ufficiale da altri, suda copiosamente. La security, sponsorizzata dai latticini di Lucera, la scorta paterna. Più avanti Casillo monetizzerà. Il re taumaturgo che nelle scorse settimane piegava in diretta l’italiano ad esigenze da palcoscenico: “Ce lo chiamo io Zemàn, non dubitate”, con la telefonata effettuata e i contratti firmati, ha indossato le vesti di chi curerà la depressione di un territorio in costante sofferenza. Le cause della Storia si cercano. All’epoca dell’arresto, nelle aziende riconducibili a Casillo lavoravano più di 5.000 persone. Così non è difficile capire perché nonostante la periferia rimanga tale, Zeman e Casillo tentino di ricostruire il proprio paradiso dove un giorno furono sovrani. Non tornerà Zemanlandia ma intanto, in un giorno di luglio feroce, mentre qualche giovane tesserato si guarda smarrito e Fernando Iannucci, l’odontotecnico che ogni domenica, attraverso le feritoie del plexiglas, passava le caramelle al profeta, aspetta fiducioso di rinnovare la gag, il colpo d’occhio spinge il pensiero più in là.

NEL RECINTO le impressioni contano più dei fatti e la voglia di commuoversi, più della commozione stessa. Da qualche anno, il manifesto di Zeman era uno slogan meccanico, strumentalmente utilizzato per vagheggiare ciò che avrebbe potuto essere il calcio italiano e non fu, perché semplicemente, nessuno volle. Doping, farmacie, ostinazione, nemici. Moggi e i suoi fratelli (ricordati ieri con cori inurbani da una tifoseria ostile all’ex vicecapostazione, come alla tessera del tifoso). I muscoli gonfiati, i campionati vinti a tavolino, la solitudine.


Offline gazzaladra

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Re:Foggia vintage
« Risposta #26 : Giovedì 22 Luglio 2010, 14:51:13 »
in bocca al lupo Boemo.
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Offline DinoRaggio

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Re:Foggia vintage
« Risposta #27 : Sabato 21 Agosto 2010, 15:36:32 »
http://www.sporteconomy.it/articolo-Calcio-Foggia-nuovo-sponsor-Tv-_34591_8_1.html

Per chi vuole seguire i satanelli in TV:

Linkem conferma il legame che ormai da anni la lega allo sport, entrando questa volta nel mondo del calcio italiano portando, in qualità di main sponsor, il proprio logo sulle maglie dell´U.S. Foggia.

Linkem S.p.A., società impegnata nella diffusione della banda larga in Italia con tecnologie senza fili e che ha già “acceso” una rete di telecomunicazioni WiMAX nella città di Foggia, continua ad investire nel capoluogo dauno attraverso l´accordo commerciale che la unisce alla squadra rossonera per la stagione 2010/2011.

Intanto l'emittente televisiva foggiana Teleblu, si è assicurata i diritti di trasmissione in diretta delle gare in trasferta del Foggia sui canali analogici e digitali di Teleblu e sul canale satellitare di SKY 869.
E ra gisumin all'ùart!

La serie A è un torneo di limpidezza cristallina, gli arbitri non hanno alcunché contro la Lazio e si distingueranno per l'assoluta imparzialità, non ci saranno trattamenti di favore o a sfavore nei confronti di alcuno. Sarà un torneo di una regolarità esemplare. (19-8-2016)

Offline BobLovati

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Re:Foggia vintage
« Risposta #28 : Sabato 21 Agosto 2010, 16:34:42 »
mannaggia, nun ciò SKY .............
























 :evil6:     :banana:   :wav:   :toothy9:
Laziale, Ducatista e fiumarolo

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Offline gazzaladra

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Re:Foggia vintage
« Risposta #29 : Domenica 22 Agosto 2010, 17:44:11 »
il boemo colpisce subito.
al momento vince 2 a 0 contro la Cavese in trasferta.
 :band2:
Non chi comincia...ma colui che persevera.

POMATA

Re:Foggia vintage
« Risposta #30 : Domenica 22 Agosto 2010, 18:08:17 »
L'unico allenatore che ci fece giocare a pallone.

DAJE BOEMO!!!

bak

Re:Foggia vintage
« Risposta #31 : Domenica 22 Agosto 2010, 18:10:36 »
3-0 nel frattempo da televideo rai

Offline Andre

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Re:Foggia vintage
« Risposta #32 : Domenica 22 Agosto 2010, 18:13:04 »
 Comincia subito bene il Foggia del nuovo corso di Pasquale Casillo, Giuseppe Pavone e soprattutto di Zdenek Zeman. I rossoneri sbancano Cava con una superba e concreta affermazione in trasferta, e agli aquilotti di Marco Rossi rimangono solo le briciole. I gol di Romagnoli e Varga nel primo tempo, poi il terzo gol dei satanelli con Sau, portano subito tre punti nel carniere dei pugliesi, favoriti anche dell’espulsione al 33’ del metelliano Quadrini. Ancora molto da lavorare per Marco Rossi e per la sua Cavese, ancora ben lontana da una precisa identità tattica e da un certo standard atletico.

E dire che la prima palla gol degna di nota era capitata alla Cavese: dopo 9 minuti Schetter crossa a centroarea, Sifonetti prova il tiro, respinge Romagnoli, poi lo stesso Sifonetti recupera palla e Tomi lo travolge in area, con conseguenti proteste dei metelliani. Risposta pugliese al 14’: calcio d’angolo di Tomi, Iozzia prova il colpo di testa ma non riesce a segnare. Al 21’ Insigne, ex di turno, dà uno sfoggio delle sue qualità ai suoi ex tifosi scattando in posizione regolare sulla sinistra, il suo cross è però frustrato da Botticella in uscita e la porta è salva. Si evidenzia col passare dei minuti l’ancora precaria coesione tra i reparti della Cavese: il 23’ si invola con Sau che si gira bene e manda la palla alta. Il Foggia pochi minuti più tardi vede premiata la sua supremazia: al 28’ calcio d’angolo di Laribi, Romagnoli ci arriva di testa e segna l'1-0. La reazione della Cavese sta in due iniziative portate da Matteo Quadrini: il numero 6 campano al 30’ trova pronto alla parata Ivanov, e poi al 33’ su assist di Sifonetti va giù in area foggiana senza che ci fosse fallo. Per Quadrini quest’ultima azione è fatale, perché arriva al suo indirizzo il cartellino giallo per simulazione, e di conseguenza anche l’espulsione, dato che era stato già ammonito pochi minuti prima. La squadra di Zeman va così a nozze nei molti spazi a disposizione, e al 46’ Varga scavalca Troise con un pallonetto segnando il 2-0.

Nel secondo tempo i rossoneri non si fermano: tengono palla e la fanno girare quasi sempre nella metà campo avversaria, e al 55’ trovano anche il gol del 3-0. Cross di Insigne per Sau, non esce Botticella e l’attaccante segna il gol che ammazza definitivamente le speranze della Cavese. Non riesce ai padroni di casa nemmeno il gol della bandiera: al 68’ il diagonale di Carbonaro va a lato. Rossi può solo dare spazio a uno dei suoi giovani a disposizione, il difensore Pepe, e si trova a concludere la partita con Schetter come unica punta. Zeman e la sua filosofia vanno ancora di moda e il 3-0 finale su un campo ostico come il "Simonetta Lamberti" costituisce un bel biglietto da visita.

CAVESE (3-4-3): Botticella; D’Orsi, Troise (dal 68’ Pepe), Sirignano; Ciano, Alfano, Bacchiocchi, Quadrini; Schetter, Bernardo (dal 59’ Di Napoli), Sifonetti (dal 41’ Carbonaro). Allenatore: Marco Rossi.
FOGGIA (4-3-3): Ivanov; Candrina, Iozzia, Romagnoli, Tomi; Koné, Salamon (dal 79’ Burrai), Laribi (dal 66’ Palermo); Varga, Sau, Insigne (dal 61’ Regini). Allenatore: Zdenek Zeman.
Arbitro: sig. Di Francesco (sezione di Teramo).
RETI: 28’ Romagnoli, 46’ pt Varga, 55’ Sau.
NOTE: clima torrido, campo in buone condizioni. Spettatori circa 2700 per un incasso di oltre 29mila euro. Settore ospiti chiuso per decisione prefettizia. Ammonizioni per Quadrini e Bacchiocchi (C) e per Insigne (Fg). Espulsione per Quadrini al 33’ per doppia ammonizione. Corner 5-0 per il Foggia. Recuperi: 3’pt, 4’st.
da qualche parte la Lazio è in vantaggio (V.)

bak

Re:Foggia vintage
« Risposta #33 : Domenica 29 Agosto 2010, 18:38:41 »
Sconfitta in casa contro la Lucchese 2-3

Offline Andre

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Re:Foggia vintage
« Risposta #34 : Domenica 29 Agosto 2010, 23:36:46 »
ambhè, mi sembrava strano
da qualche parte la Lazio è in vantaggio (V.)

Offline chinaglia

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Re:Foggia vintage
« Risposta #35 : Sabato 4 Settembre 2010, 00:07:10 »
Comunque domenica 24 ottobre (ma credo anticipino a sabato 23 alle 15) al Flaminio si gioca Atletico Roma vs. Foggia. Io ci sarò, son curioso.

Offline Kebab

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Re:Foggia vintage
« Risposta #36 : Domenica 5 Settembre 2010, 20:29:46 »
Oggi ha perso 5 a 3 per l'appunto contro l'Atletico Roma

Offline Sick Boy

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Re:Foggia vintage
« Risposta #37 : Domenica 5 Settembre 2010, 20:37:01 »
Ha perso 5-3, ma a Lanciano. Otto gol subiti in due partite, il boemo non si smentisce mai...

Offline BobLovati

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Re:Foggia vintage
« Risposta #38 : Domenica 5 Settembre 2010, 23:05:26 »
Ci sono cose che nella vita non cambiano mai; Zeman è una di queste ...
In Spagna dicono " génio y figura hasta la sepultura "
Laziale, Ducatista e fiumarolo

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Offline AlenBoksic

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Re:Foggia vintage
« Risposta #39 : Lunedì 6 Settembre 2010, 08:32:13 »
Non sono mai stato uno zemaniano,
però va detto che il Foggia è veramente scarso: una truppa di giovani alla prima esperienza (i 3 portieri assommavano una presenza nei pro) e di riciclati dalle categorie inferiori.
Sulla carta una delle 5 rose più scarse di tutto il girone.
Voglio 11 Scaloni