Autore Topic: 26/10/1863-26/10/2013: centocinquanta volte grazie  (Letto 3901 volte)

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Zapruder

26/10/1863-26/10/2013: centocinquanta volte grazie
« : Venerdì 25 Ottobre 2013, 08:39:38 »
Auguri, auguri. E grazie di tutto.



tutto ebbe inizio qui

Pomata

Re:26/10/1863-26/10/2013: centocinquanta volte grazie
« Risposta #1 : Venerdì 25 Ottobre 2013, 08:48:06 »
Dove naque il Bigiarelli?

Giglic

Re:26/10/1863-26/10/2013: centocinquanta volte grazie
« Risposta #2 : Venerdì 25 Ottobre 2013, 08:48:47 »
(Quasi tutto...  ;) )

Chissà se i frammassoni sapevano cosa stavano creando...  :)

Zapruder

Re:26/10/1863-26/10/2013: centocinquanta volte grazie
« Risposta #3 : Venerdì 25 Ottobre 2013, 08:48:59 »
Alcuni antenati








Giglic

Re:26/10/1863-26/10/2013: centocinquanta volte grazie
« Risposta #4 : Venerdì 25 Ottobre 2013, 09:01:40 »
Da quello che so, quello più vicino era quello cinese.
Il mob game - che nonostante lo sciovinismo inglese deriva dal gioco dei legionari di cui non ricordo il nome - era quasi una rissa. Divenne "con le regole" solo quando la classe borghese entrò nei college (inizio del XIX secolo). Il gioco solo coi piedi venne poi, e solo perché - almeno secondo me - era "più elegante" a vedersi.
Cosa che in pochi sanno, è che ogni college aveva le proprie regole (in questo similmente al golf) che derivavano dal campo nel quale si giocava. Addirittura in un college la porta era una siepe rotonda con un foro al centro che era la "meta". Ovviamente, se però volevano confrontarsi tra di loro, un minimo di norme comuni dovevano esistere. Il fatto che la base sia stata quelle delle "regole di Cambridge" (perse, ne esiste solo una versione del 1862, contro l'originale del 1848, deriva dal fatto che il campo di Cambridge era il più largo e libero di tutti (Parker's Piece, Chemist lo dovrebbe conoscere bene), così come alla fine le regole del golf "generali" (quelle dei campi sono piccole eccezioni) derivano dal campo più largo che esisteva ed esiste tuttora, quello di St. Andrews in Scozia.
E' vero che il primo club fu quello di Sheffield nel 1857, ma, a parte il fatto che più che una squadra era proprio un club, nel senso che "organizzava" squadre diverse, alla fine si adattò allo spirito del '63, contribuendo alla stesura delle prime regole, ma non essendo di certo il protagonista.

Zapruder

Re:26/10/1863-26/10/2013: centocinquanta volte grazie
« Risposta #5 : Venerdì 25 Ottobre 2013, 09:03:13 »
(Quasi tutto...  ;) )

L'introduzione di "leggi del gioco" di riferimento per tutti, anche se per forza di cose non da subito adottate universalmente, è l'atto di separazione tra preistoria e storia del gioco. L'altro atto fondamentale è nella rinuncia al calcio e allo sgambetto: da quel momento in poi, l'avversario va fermato togliendogli il pallone, non più bloccandolo fisicamente: è qui che l'Association Football prende la sua strada, separandosi da quella dell'altrettanto bello e nobile Rugby (che poi rinuncerà egli stesso al calcio e allo sgambetto, senza però ripudiare la sua essenza). La storia è tutta qui, l'evoluzione delle regole è solo una conseguenza.

Giglic

Re:26/10/1863-26/10/2013: centocinquanta volte grazie
« Risposta #6 : Venerdì 25 Ottobre 2013, 09:06:18 »
L'introduzione di "leggi del gioco" di riferimento per tutti, anche se per forza di cose non da subito adottate universalmente, è l'atto di separazione tra preistoria e storia del gioco. L'altro atto fondamentale è nella rinuncia al calcio e allo sgambetto: da quel momento in poi, l'avversario va fermato togliendogli il pallone, non più bloccandolo fisicamente: è qui che l'Association Football prende la sua strada, separandosi da quella dell'altrettanto bello e nobile Rugby (che poi rinuncerà egli stesso al calcio e allo sgambetto, senza però ripudiare la sua essenza). La storia è tutta qui, l'evoluzione delle regole è solo una conseguenza.

Si. dico quasi tutto perché, ad esempio, quella riunione non prevedeva il portiere ed aveva ancora il "mark" tra le sue regole. E' però correttissima la distinzione che fai tu: la vera discussione non fu sul gioco con le mani, ma sull'intervenire "sotto il ginocchio" (se ricordo bene, sto andando a memoria). Ancora oggi, la spallata è ammessa, infatti.

Boks XV

Re:26/10/1863-26/10/2013: centocinquanta volte grazie
« Risposta #7 : Venerdì 25 Ottobre 2013, 13:01:17 »
OT
Zap, ho visto un servizio su Mediaset riguardante il Mondiale del 1942 in Patagonia del cui svolgimento sapevo sega.
purtroppo il servizio era quasi finito quindi non c'ho capito molto.
so solo che la semifinale fu Italia-Germania e che tra gli arbitri c'era il figlio di Jesse James, il bandito, che arbitrò con tanto di cappello da cowboy.
si giocava a Cipolletti.
urge tuo topic.
EOT

CP 4.0

Re:26/10/1863-26/10/2013: centocinquanta volte grazie
« Risposta #8 : Venerdì 25 Ottobre 2013, 13:08:12 »

CP 4.0

Re:26/10/1863-26/10/2013: centocinquanta volte grazie
« Risposta #9 : Venerdì 25 Ottobre 2013, 13:16:49 »
PS: il nipote e' di Butch Cassidy no Jesse James.

darienzo

R: Re:26/10/1863-26/10/2013: centocinquanta volte grazie
« Risposta #10 : Venerdì 25 Ottobre 2013, 16:17:55 »
OT
Zap, ho visto un servizio su Mediaset riguardante il Mondiale del 1942 in Patagonia del cui svolgimento sapevo sega.
purtroppo il servizio era quasi finito quindi non c'ho capito molto.
so solo che la semifinale fu Italia-Germania e che tra gli arbitri c'era il figlio di Jesse James, il bandito, che arbitrò con tanto di cappello da cowboy.
si giocava a Cipolletti.
urge tuo topic.
EOT

Da un bellissimo racconto di Osvaldo Soriano. "Il rigore più lungo del mondo"

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CP 4.0

Re:26/10/1863-26/10/2013: centocinquanta volte grazie
« Risposta #11 : Venerdì 25 Ottobre 2013, 16:28:27 »

Zapruder

Re:26/10/1863-26/10/2013: centocinquanta volte grazie
« Risposta #12 : Venerdì 25 Ottobre 2013, 16:35:05 »
OT
Zap, ho visto un servizio su Mediaset riguardante il Mondiale del 1942 in Patagonia del cui svolgimento sapevo sega.
purtroppo il servizio era quasi finito quindi non c'ho capito molto.
so solo che la semifinale fu Italia-Germania e che tra gli arbitri c'era il figlio di Jesse James, il bandito, che arbitrò con tanto di cappello da cowboy.
si giocava a Cipolletti.
urge tuo topic.
EOT

E' un "documentario", ma la storia che racconta è di fantasia: però questo il documentario non lo dice. Bella idea, mi pare che ci sia lo zampino del solito Soriano.

Giglic

26/10/1863-26/10/2013: centocinquanta volte grazie
« Risposta #13 : Venerdì 25 Ottobre 2013, 18:28:00 »
Esatto. C'è anche una semi finale Germania Italia che finisce 4 a 3 per i crucchi...

Offline ML

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Re:26/10/1863-26/10/2013: centocinquanta volte grazie
« Risposta #14 : Venerdì 25 Ottobre 2013, 18:43:19 »
E' un "documentario", ma la storia che racconta è di fantasia: però questo il documentario non lo dice. Bella idea, mi pare che ci sia lo zampino del solito Soriano.

Confermo. Chi non ha letto Pensare con i piedi lo faccia!

Offline cuchillo

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Re:26/10/1863-26/10/2013: centocinquanta volte grazie
« Risposta #15 : Venerdì 25 Ottobre 2013, 19:38:09 »
Zap, ho visto un servizio su Mediaset riguardante il Mondiale del 1942 in Patagonia del cui svolgimento sapevo sega.

C'hanno fatto anche un film, che è andato la scorsa estate alla rassegna "Bimbi belli", dedicata agli esordienti e dove vado sempre. Ma quella sera non potei andare.
Ma lo vedrò non appena possibile.

Invidio tanto Massaccesi. Ossia Jooooooe D'Amato.

Offline ML

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Re:26/10/1863-26/10/2013: centocinquanta volte grazie
« Risposta #16 : Venerdì 25 Ottobre 2013, 19:59:17 »
C'hanno fatto anche un film, che è andato la scorsa estate alla rassegna "Bimbi belli", dedicata agli esordienti e dove vado sempre. Ma quella sera non potei andare.
Ma lo vedrò non appena possibile.

Grazie, si trova pure su Torrent!

Zapruder

Re:26/10/1863-26/10/2013: centocinquanta volte grazie
« Risposta #17 : Venerdì 25 Ottobre 2013, 21:48:39 »
Si. dico quasi tutto perché, ad esempio, quella riunione non prevedeva il portiere ed aveva ancora il "mark" tra le sue regole. E' però correttissima la distinzione che fai tu: la vera discussione non fu sul gioco con le mani, ma sull'intervenire "sotto il ginocchio" (se ricordo bene, sto andando a memoria). Ancora oggi, la spallata è ammessa, infatti.

Se ricordi, una volta si discusse della primogenitura, tra calcio e rugby. In effetti, il "tratto distintivo del gioco" con la palla ovale, vera o meno la leggenda, risale alla celebre corsa di William Ellis col pallone sottobraccio, datata 1823. Ma questa rimase "solo" una delle versioni del Football, per lungo tempo, anche se è evidente come crescesse, in questa versione, l'importanza della lotta fisica per il recupero della palla.

Ho anche idea che il pre-calcio, comprese le versioni più simili a quello che conosciamo oggi, non fosse più che una lotta per il recupero della palla - giocabile con le mani - arricchita da qualche calcione per scagliarla in avanti: c'è da dire che l'idea di portarla in avanti coi piedi equivaleva a un mezzo suicidio, vista la possibilità di fermare l'incosciente di turno anche spezzandogli una tibia, cosa che capitava spesso. Probabilmente è vero quello che tu dici circa la necessità di alleggerire l'impatto fisico del gioco, una volta che questo passò, grazie appunto ai college, sotto la "gestione" delle classi più agiate: mentre gli energumeni (in genere operai) che lo praticavano andavano assai più per le spicce: celebre è una lamentela di non ricordo più quale club, che protestava per la collocazione in un orario troppo pomeridiano, in un sabato, di un match: lunedì, dicevano, non saremo ancora in condizioni di poter tornare al lavoro...

Offline disabitato

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Re:26/10/1863-26/10/2013: centocinquanta volte grazie
« Risposta #18 : Venerdì 25 Ottobre 2013, 23:32:35 »
Gironi da tre sarebbero assai più funzionali.
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Offline Sanfatucchio

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Re:26/10/1863-26/10/2013: centocinquanta volte grazie
« Risposta #19 : Sabato 26 Ottobre 2013, 00:41:22 »
Confermo. Chi non ha letto Pensare con i piedi lo faccia!
sempre di Soriano consiglierei "Fùtbol"