Bayern Monaco - Lazio commenti

[Jim Bowie]

Il telecronista del film dice che e' lo stadio Coulombe, dove si e' disputata la coppa del Mondo del 1938. Non Marsiglia, non mi pare di ricordare riferimenti a Marsiglia. Stallone viene inviato a Parigi dai capoccioni del campo, lui "ci avrebbe fatto un salto a guerra finita".
Non sapevo di Budapest come location.

Stade de Colombier in Sant-Etienne sud est della Francia.
I nazi non la fecero giocare a Parigi per non dare troppa importanza.
Almeno questo dice il film.

[geddy]

Mi sa che hai visto un altro film allora.

[Jim Bowie]

Mi sa che hai visto un altro film allora.

Perche'?

[geddy]

La partita si gioca a Parigi. Allo stadio Coulombe, lo dice il telecronista. Forse tu ricordi il dialogo tra iltedesco e Michael Caine,.  La partita inizialmente si doveva svolgere tra i prigionieri del campo e una dei guardiani,  una specie di amichevole insomma. Poi viene organizzata invece in grande stile.

[Anselazio]

Regà non scherziamo. In "Fuga" la partita si gioca allo stadio Coulombe a Parigi. Poi è stato girato a Budapest, nel campo dell'MTK

 

[fish_mark]

Marcare come negli anni 70 non si puo' più. Il regolamento e' cambiato, penalizzando in maniera forse eccessiva i difensori. Marcare l'uomo attaccando addosso porta a commettere fallo oggi in misura molto più cospicua rispetto a 20 anni fa. Senza contare la velocità, aumentata esponenzialmente. Anche solo rispetto a 10 anni fa.

Ma non credo sia una questione di stile di marcatura alla Furino o alla Oriali, di quando Bearzot (ma ancora il Trap anni dopo) incaricava un nostro centrocampista di seguire come un'ombra il giocatore più talentuoso degli avversari per neutralizzarlo, con risultato spesso comici, il più delle volte inconcludenti.

Wombyzoof avrà il dente avvelenato e la cosa lo punge nel vivo ma ha sicuramente ragione nell'appassionarsi sul punto. La soluzione mi sembra - mi rivolgo agli esperti di tattica - la distanza tra i componenti del reparto difensivo che non va, credo, mai e dico MAI alterata, altrimenti hai i risultati come quello dello "sfortunato" tiro di Lewandoski. Peraltro, la cosa si aggrava se si guarda al fatto che parliamo del centro dell'area, che era aperto per una ventina di metri. Tanti, troppi metri, per non considerare grave questo errore difensivo.

Ho sempre negli occhi una partita per noi sfortunata, campionato 1995-96, la Lazio di Zeman - squadra che faceva goals a vagonate e un gioco "spumeggiante" come si amava dire a quel tempo - affronta in casa il Milan di Capello, quello di Savicevicz, Baggio e soprattutto Weah. A parte il goal del liberiano, che ancora brucia a tanti, troppi laziali, ricordo nel secondo tempo l'inutile assedio dei nostri contro la difesa del Milan (ero in sud e quindi ho un ricordo vivido). Una teoria infinita di passaggi da destra a sinistra e viceversa per cercare il pertugio giusto per lanciare in area uno dei nostri attaccanti, il che avvenne soltanto di rado e mai in posizione comoda per la conclusione dei nostri.
Questo assedio si rivelò inutile - con la beffa finale di Weah che scavalva la nostra difesa per andare a infilzare il povero Mancini - perché le maglie dei difensori del MIlan non si allargarono mai e sottolineao il MAI, neanche i giocatori di Capello fossero legati tra di loro come in una ferrata. La difesa rossonera sembrava una fisarmonica, con un dispositivo difensivo che ricorda quello della pallamano: pressavano il portatore e non gli offrivano mai lo spazio per il filtrante.

Le grandi squadre hanno anche (e anzitutto) difese di ferro e se questa Lazio ha un grosso limite è nella difesa: limiti negli uomini (Acerbi non può bastare e infatti non basta) e nella capacità di difendere. Ma la questione è fin troppo nota e - credetemi - questi partitoni ci fanno bene!

[geddy]

Il polacco controlla e tira in una frazione di secondo. Se la stessa giocata riesce a Beppe, la aveva nelle corde, mi sa che non finisce 0 a 1 quel Lazio Milan. Si chiamano grandi calciatori questi, esistono.

[geddy]

Che poi non si parla di far marcare Platini da Beppe Baresi, mossa che continuano a fare tutti quando c'e' da limitare una fonte di gioco avversari. Si parla di modo di marcare, non più addosso a limitare l'avversario quanto piuttosto a anticipare o limitarlo nella scelta della giocata. Perche' se gli stai addosso ti chiamano fallo e non conviene. Poi c'e' la questione del maggior coinvolgimento dei difensori nel gioco offensivo, quindi molto più spesso costretti a difendere in ripiegamento, magari affannoso.

[fish_mark]

Il polacco controlla e tira in una frazione di secondo. Se la stessa giocata riesce a Beppe, la aveva nelle corde, mi sa che non finisce 0 a 1 quel Lazio Milan. Si chiamano grandi calciatori questi, esistono.

Ho rivisto or ora la sintesi RAI della partita che citavo. Si parla di una Lazio non in grandissima giornata che però nel secondo tempo sale in cattedra e ha qualche occasione ma con tiri dal limite e mai con nostri attaccanti davanti al portiere.
L'episodio di Lewandoski è del tutto differente. Gli arriva la palla in corsa comoda comoda, con nessuno attorno a lui nel raggio di una decina di metri, e un giocatore come lui ha tutto il tempo e ilmodo per caricare quel missile che ha sferrato. Non è questione di talento è questione di occasione, come gli si è messa la palla, ideale per un attaccante, fortissimo come lui.

Che poi non si parla di far marcare Platini da Beppe Baresi, mossa che continuano a fare tutti quando c'e' da limitare una fonte di gioco avversari. Si parla di modo di marcare, non più addosso a limitare l'avversario quanto piuttosto a anticipare o limitarlo nella scelta della giocata. Perche' se gli stai addosso ti chiamano fallo e non conviene. Poi c'e' la questione del maggior coinvolgimento dei difensori nel gioco offensivo, quindi molto più spesso costretti a difendere in ripiegamento, magari affannoso.

Per difendere bene non è necessario stampare i tacchetti sulla tibia dell'avversario, è sufficiente molte volte metterlo in posizione scomoda per il tiro, fargli perdere l'attimo giusto, non farlo girare e ... non dargli 15 metri di spazio davanti alla porta per tirare.

Che poi è una questione che si ricollega al senso di questo doppio confronto con il Bayern. Il pronostico non si poneva proprio e usciamo senza nessun rammarico, ma abbiamo regalato tanto, troppo: 3 gol all'andata per esempio.

[geddy]

E' lontano dalla porta e fa tutto in un secondo. Davvero vuoi equiparare questa situazione all'errore di Musacchio?

[fish_mark]

E' lontano dalla porta e fa tutto in un secondo. Davvero vuoi equiparare questa situazione all'errore di Musacchio?

Musacchio fa un errore di un singolo, Lewandoski approfitta di un errore di un intero reparto. La differenza non c'è, perché il primo produce un gol regalato, mentre il secondo soltanto un palo stampato ma nel finale di una gara di ritorno di un confronto già chiuso all'andata.

Si tratta comunque di due errori gravissimi di quelli che il professore ti rimanderebbe a settembre.