Autore Topic: Il lutto: come lo stiamo vivendo e come dovremmo elaborarlo  (Letto 37186 volte)

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Brocchi 63

Re:Il lutto: come lo stiamo vivendo e come dovremmo elaborarlo
« Risposta #160 : Lunedì 28 Ottobre 2013, 19:13:38 »
Si scherza, ovviamente, dato che non parliamo di inconscio, ma un fondo di verità c'è, nel senso che evidentemente alcuni di noi sono più fragili e meno consolabili da argomentazioni varie.
Attenti, voi, però, che poi la necessità di elaborazione del lutto (per tornare all'inizio del topic) vi si presenterà tutta insieme, eh?  ;)

Perfetto.
Chiaro che ognuno di noi ha la sua scaletta di paure e su questa basa le sue convinzioni.
C'è chi cerca di esorcizzare il problema snobbandolo e chi cerca di dargli più importanza di quel che riveste perchè poi, alla fine maggiore è il sollievo.
C'è chi poi è freddamente razionale basandosi esclusivamente su risultati e classifica; io, te e ML ci collochiamo in questo girone.

Offline robylele

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Re:Il lutto: come lo stiamo vivendo e come dovremmo elaborarlo
« Risposta #161 : Lunedì 28 Ottobre 2013, 19:18:03 »
le cacche non vinceranno nulla.
Mi rifiuto di pensare non tanto al sacco di Roma o alle soubrette che faranno a gara per spogliarsi, quanto al fatto che si possa vincere uno scudetto con il Maicon di oggi, con De Sanctis, con Gervinho, con Balzaretti, con Florenzi. Con Garcia in panchina.

anche andando avanti di 9 punti sulla seconda sono più che certo che non taglieranno il traguardo per primi a Maggio.
'Vista da fuori questa nuova proprieta' Usa non mi intriga affatto. Troppe percentuali, troppi discorsi, troppi fogli'.
Luciano Spalletti
15 Aprile 2011

Offline Matita

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R: Il lutto: come lo stiamo vivendo e come dovremmo elaborarlo
« Risposta #162 : Lunedì 28 Ottobre 2013, 19:27:24 »
Ricordo quando nel 2010 dopo Lazio Bari litigavo con chiunque scriveva  ' siamo in b'  . . .

Si er papa te donasse tutta Roma
E te dicesse lassa anna’ chi t’ama
 je diresti:  Si sacra corona
Val piu’ l’opinione mia che tutta Roma

Vulgus veritatis pessimus interpres.
Lotito deve fa' come dico io (quito cit.)

Offline BobLovati

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Re:Il lutto: come lo stiamo vivendo e come dovremmo elaborarlo
« Risposta #163 : Lunedì 28 Ottobre 2013, 20:33:53 »
Vabbè, di fronte ai fiumi di retorica mi arrendo.

che, detto da chi si fa prendere gli infantioli se la trigoriese vince, sembra almeno paradossale   :D


P.S.: chissà se "le foglie autunnali" durareanno ancora molto sugli ... alberi   ::)     8)
Laziale, Ducatista e fiumarolo

Siamo noi fortunati ad essere della Lazio, non la Lazio ad avere noi

“LA MOGLIE DI CESARE DEVE NON SOLO ESSERE ONESTA, MA ANCHE SEMBRARE ONESTA.”

Offline ML

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Re:Il lutto: come lo stiamo vivendo e come dovremmo elaborarlo
« Risposta #164 : Lunedì 28 Ottobre 2013, 20:43:56 »
La Lazio, per come la vedo io, NON DEVE misurarsi con la xxxx sul piano dei risultati. Loro sono nati come un progetto studiato a tavolino, come una costruzione artificiale destinata a contrastare lo strapotere dei club del Nord, in linea con la tradizione imperiale della Roma dei Cesari il cui nome usurpano indegnamente, avendolo rapito alla città. Ebbene, se l'obiettivo era quello, registro a distanza di oltre 85 anni un TOTALE fallimento.

La Lazio nacque invece, ben prima di loro, da un moto di libertà e si configura come strumento per consentire alle persone, agli atleti, di cimentarsi, di affermarsi, di competere in dispute sportive. Una società che permettesse a podisti prima e calciatori poi (e rugbisti, cestisti, nuotatori, pallanuotisti e così via...) di praticare l'attività sportiva.

Questi eravamo più di un secolo fa quando siamo nati e questi, in fondo, siamo ancora.
Col tempo la 'ragione sociale' è cambiata e dopo il - fallito - tentativo di assimilazione del 1927 siamo rimasti unici, tra i maggiori club romani, a contendere alla xxxx il primato cittadino nello sport più popolare.

Spesso ci siamo riusciti ma molte volte non siamo stati in grado di assolvere a quella missione. Anche quest'anno, ahinoi, potremmo fallire nell'obiettivo naturale di contrastare la xxxx. Se ciò avverrà non sarà certo venuta meno la nostra ragione d'essere: che non è quella di rispondere inderogabilmente vittoria su vittoria (visto che non giochiamo ad armi pari: a parità di condizioni la xxxx fattura più della Lazio e può contare su appoggi, di varia natura, neanche lontanamente comparabili), sebbene questo sia quanto di più auspicabile.

La Lazio - nei confronti della xxxx - vince per il semplice fatto di esserci, di esistere. E ogni qual volta ribadiamo la nostra esistenza, ogni qual volta li costringiamo a ingoiare un po' di veleno (o tantissimo veleno, come successo lo scorso 26 maggio) con le nostre vittorie, dirette contro di loro o indirette, assolviamo a uno dei nostri scopi fondamentali.

Tutto giusto e contemporaneamente tutto sbagliato.
La consapevolezza di essere qualcosa di diverso e di migliore non può bastare. La Lazio si iscrive ai campionati e li gioca, dunque teorizzare che non sia schiava del risultato è alquanto grottesca. Il fatto che loro siano stati costruiti a tavolino per vincere, usurpando quello che fino al 1927 fu il nostro ruolo, ci autorizza altresì a fare due cose: 1) perdonare la Lazio per non essere, storicamente, una squadra da scudetto, poiché le è stato sottratto il grosso delle risorse che Roma tifosa produce; 2) godere delle sconfitte della roma come se fossero nostre vittorie.

Detto questo, spiegherò come mai il "se la roma perde li prendo per il culo, se vince li prendo per il culo lo stesso" non potrà mai essere la mia filosofia di tifo. E' una questione di onestà con me stesso e con le mie emozioni, molto poco teorica e molto pratica. In buona sintesi, io riesco a godere alla massima potenza solo se onestamente soffro quando c'è da soffire: quando c'è da pijà pijo, quando c'è da calà calo, come diceva Bombolo. Fare il furbo e godermi i momenti belli senza pagarne il prezzo, ossia deprimermi nei momenti brutti, è una procedura disonesta che non mi appaga. Se non soffro poi non godo, perché a quel punto la vittoria non è più meritata, non è più il premio per le sofferenze. E' solo disperandomi adesso che maturo l'eventuale diritto a un momento di assoluto qualora le merde perdessero lo scudetto. Fare finta di non soffrire non è per me, io non faccio mai finta. E poi se non soffirissi mi farei delle domande...

Offline pantarei

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Re:Il lutto: come lo stiamo vivendo e come dovremmo elaborarlo
« Risposta #165 : Lunedì 28 Ottobre 2013, 21:14:17 »
Tutto giusto e contemporaneamente tutto sbagliato.
La consapevolezza di essere qualcosa di diverso e di migliore non può bastare. La Lazio si iscrive ai campionati e li gioca, dunque teorizzare che non sia schiava del risultato è alquanto grottesca. Il fatto che loro siano stati costruiti a tavolino per vincere, usurpando quello che fino al 1927 fu il nostro ruolo, ci autorizza altresì a fare due cose: 1) perdonare la Lazio per non essere, storicamente, una squadra da scudetto, poiché le è stato sottratto il grosso delle risorse che Roma tifosa produce; 2) godere delle sconfitte della roma come se fossero nostre vittorie.

Detto questo, spiegherò come mai il "se la roma perde li prendo per il culo, se vince li prendo per il culo lo stesso" non potrà mai essere la mia filosofia di tifo. E' una questione di onestà con me stesso e con le mie emozioni, molto poco teorica e molto pratica. In buona sintesi, io riesco a godere alla massima potenza solo se onestamente soffro quando c'è da soffire: quando c'è da pijà pijo, quando c'è da calà calo, come diceva Bombolo. Fare il furbo e godermi i momenti belli senza pagarne il prezzo, ossia deprimermi nei momenti brutti, è una procedura disonesta che non mi appaga. Se non soffro poi non godo, perché a quel punto la vittoria non è più meritata, non è più il premio per le sofferenze. E' solo disperandomi adesso che maturo l'eventuale diritto a un momento di assoluto qualora le merde perdessero lo scudetto. Fare finta di non soffrire non è per me, io non faccio mai finta. E poi se non soffirissi mi farei delle domande...

questa parte mi piace molto.

Offline pazzi di onazi

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Re:Il lutto: come lo stiamo vivendo e come dovremmo elaborarlo
« Risposta #166 : Lunedì 28 Ottobre 2013, 21:54:46 »
Tanti spunti interessanti, però penso che le nostre paure siano la loro forza, siano motivo di sfottò e perculeggio. Vedere sulle loro pagine Facebook come stavano dopo il 26 mi ha fatto godere una estate intera come se mi stessi nutrendo del loro dolore. Non vorrei che adesso noi facessimo lo stesso. Per me la soluzione ideale è sempre una bella dose di indifferenza

Zapruder

Re:Il lutto: come lo stiamo vivendo e come dovremmo elaborarlo
« Risposta #167 : Lunedì 28 Ottobre 2013, 21:55:50 »
Detto questo, spiegherò come mai il "se la roma perde li prendo per il culo, se vince li prendo per il culo lo stesso" non potrà mai essere la mia filosofia di tifo. E' una questione di onestà con me stesso e con le mie emozioni, molto poco teorica e molto pratica. In buona sintesi, io riesco a godere alla massima potenza solo se onestamente soffro quando c'è da soffire: quando c'è da pijà pijo, quando c'è da calà calo, come diceva Bombolo. Fare il furbo e godermi i momenti belli senza pagarne il prezzo, ossia deprimermi nei momenti brutti, è una procedura disonesta che non mi appaga. Se non soffro poi non godo, perché a quel punto la vittoria non è più meritata, non è più il premio per le sofferenze. E' solo disperandomi adesso che maturo l'eventuale diritto a un momento di assoluto qualora le merde perdessero lo scudetto. Fare finta di non soffrire non è per me, io non faccio mai finta. E poi se non soffirissi mi farei delle domande...

Il tuo sentire personale è fuori discussione.

Come lo è il modo di chiunque di vivere questa situazione.

Pomata

Re:Il lutto: come lo stiamo vivendo e come dovremmo elaborarlo
« Risposta #168 : Lunedì 28 Ottobre 2013, 22:23:19 »
Nun vincono un cazzo, la storia li condanna.

MERDE SONO E MERDE RESTERANNO!

Offline MagoMerlino

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Re:Il lutto: come lo stiamo vivendo e come dovremmo elaborarlo
« Risposta #169 : Martedì 29 Ottobre 2013, 10:55:46 »
Daje..... e mò so' 10......
Odio perdere più di quanto ami vincere

#liberalaLazio

Siamo realisti, esigiamo l'impossibile.

"se te senti la forza necessaria spalanca l'ale e viettene per l'aria: se nun t'abbasta l'anima de fallo io seguito a fa l'Aquila e tu er gallo"

Zapruder

Re:Il lutto: come lo stiamo vivendo e come dovremmo elaborarlo
« Risposta #170 : Martedì 29 Ottobre 2013, 11:06:58 »
Daje..... e mò so' 10......

Ma no, si fermano qui.

Offline carpelo

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Re:Il lutto: come lo stiamo vivendo e come dovremmo elaborarlo
« Risposta #171 : Martedì 29 Ottobre 2013, 11:14:56 »
E' da tempo che vorrei intervenire in questo topic, però ogni volta che ci entro leggo cose condivisibili (da ambo le parti) ma soprattutto mi sale l'angoscia.
Ecco, questo è il mio sentimento. Non riesco ad elaborare e preparare un lutto, non voglio fasciarmi anticipatamente la testa. Ma il Lunedì mattina ho l'angoscia. Non voglio parlare di cacche, non ne voglio sentir parlare, non voglio sentirmi sicuro, vorrei solo che non fossero primi in classifica.
Insomma soffro...e non voglio pensarci.  :(

Offline NoSurrender

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Re:Il lutto: come lo stiamo vivendo e come dovremmo elaborarlo
« Risposta #172 : Martedì 29 Ottobre 2013, 11:17:04 »
Nun vincono un cazzo, la storia li condanna.

MERDE SONO E MERDE RESTERANNO!

Negazione  :D

E' da tempo che vorrei intervenire in questo topic, però ogni volta che ci entro leggo cose condivisibili (da ambo le parti) ma soprattutto mi sale l'angoscia.
Ecco, questo è il mio sentimento. Non riesco ad elaborare e preparare un lutto, non voglio fasciarmi anticipatamente la testa. Ma il Lunedì mattina ho l'angoscia. Non voglio parlare di cacche, non ne voglio sentir parlare, non voglio sentirmi sicuro, vorrei solo che non fossero primi in classifica.
Insomma soffro...e non voglio pensarci.  :(

Rimozione  ;D
"No retreat, baby, no surrender"


Offline carpelo

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Re:Il lutto: come lo stiamo vivendo e come dovremmo elaborarlo
« Risposta #173 : Martedì 29 Ottobre 2013, 11:25:53 »
Troppo facile!  ;D
Il mio sentimento è molto più difficile credo, perché è vero che vorrei rimuovere, ma come si fa se comunque stiamo sempre a parlare di calcio? Come si fa a godersi la vittoria col Cagliari senza quel malumore di fondo che ti fa vedere la classifica anche quando chiudi gli occhi (caratteri verdi/fucsia su sfondo grigio/nero)?


Offline AutumnLeaves

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Re:Il lutto: come lo stiamo vivendo e come dovremmo elaborarlo
« Risposta #175 : Martedì 29 Ottobre 2013, 11:38:20 »
che, detto da chi si fa prendere gli infantioli se la trigoriese vince, sembra almeno paradossale   :D


P.S.: chissà se "le foglie autunnali" durareanno ancora molto sugli ... alberi   ::)     8)
Io spero de cascà il più presto possibile, visto il tuo riferimento.
Ma spero pure di vincere al superenalotto un sei, ma non succederà mai.

Offline BobLovati

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Re:Il lutto: come lo stiamo vivendo e come dovremmo elaborarlo
« Risposta #176 : Martedì 29 Ottobre 2013, 11:52:36 »
Io spero de cascà il più presto possibile, visto il tuo riferimento.
Ma spero pure di vincere al superenalotto un sei, ma non succederà mai.

ti auguro tutto quello che sogni; PURE il sei all´ENALOTTO   8)      :P
Laziale, Ducatista e fiumarolo

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Offline paperinik

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Re:Il lutto: come lo stiamo vivendo e come dovremmo elaborarlo
« Risposta #177 : Martedì 29 Ottobre 2013, 12:47:33 »

Quindi soffrirò quando e se ci sarà da soffrire!
Come si crea uno juventino?
Fate bollire l'acqua in una pentola, aggiungete un pizzico di pepe, un cucchiaio di sale e una manciata di cacca, ma attenzione a non metterne troppa altrimenti invece che lo juventino esce fuori il riomanista!

Offline ML

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Re:Il lutto: come lo stiamo vivendo e come dovremmo elaborarlo
« Risposta #178 : Martedì 29 Ottobre 2013, 13:59:04 »
Quindi soffrirò quando e se ci sarà da soffrire!

Il fatto che nove vittorie di fila e un +5 sulle seconde ti lascino imperturbato è davvero singolare, lasciamelo dire.
E non è fuori discussione poiché il diverso (e assai più comprensibile) sentire di altri utenti è stato ampiamente discusso.

Offline paperinik

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Re:Il lutto: come lo stiamo vivendo e come dovremmo elaborarlo
« Risposta #179 : Martedì 29 Ottobre 2013, 14:31:15 »

Detto questo, spiegherò come mai il "se la roma perde li prendo per il culo, se vince li prendo per il culo lo stesso" non potrà mai essere la mia filosofia di tifo. E' una questione di onestà con me stesso e con le mie emozioni, molto poco teorica e molto pratica. In buona sintesi, io riesco a godere alla massima potenza solo se onestamente soffro quando c'è da soffire: quando c'è da pijà pijo, quando c'è da calà calo, come diceva Bombolo. Fare il furbo e godermi i momenti belli senza pagarne il prezzo, ossia deprimermi nei momenti brutti, è una procedura disonesta che non mi appaga. Se non soffro poi non godo, perché a quel punto la vittoria non è più meritata, non è più il premio per le sofferenze. E' solo disperandomi adesso che maturo l'eventuale diritto a un momento di assoluto qualora le merde perdessero lo scudetto. Fare finta di non soffrire non è per me, io non faccio mai finta. E poi se non soffirissi mi farei delle domande...

Ho sottolineato soltanto l'analogia con ciò che io ho scritto a distanza di 2 giorni
Come si crea uno juventino?
Fate bollire l'acqua in una pentola, aggiungete un pizzico di pepe, un cucchiaio di sale e una manciata di cacca, ma attenzione a non metterne troppa altrimenti invece che lo juventino esce fuori il riomanista!