Autore Topic: Il lutto: come lo stiamo vivendo e come dovremmo elaborarlo  (Letto 35715 volte)

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Offline MagoMerlino

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Re:Il lutto: come lo stiamo vivendo e come dovremmo elaborarlo
« Risposta #60 : Martedì 22 Ottobre 2013, 11:28:07 »
Uno dei motivi per cui seguo quotidianamente da anni LN e poi BC.org, anche quando non posto, è la presenza di informazioni e idee intelligenti sulla Lazio che mai potrei trovare altrove.
Stavolta, però, questo sito ha superato sé stesso.
Perché non mi ha reso noti commenti, notizie sottaciute, preziosi indizi per l'immediato futuro.
No, stavolta mi ha reso noti i risultati, che comprendono uno scudetto già assegnato.
Ero disperato e non lo sapevo, insomma.
Uscendo dalla modalità sarcasmo: siamo d'accordo sul fatto che, senza la mostruosa condizione fisica di questo avvio, diventano una squadra qualunque?
E siamo d'accordo sul fatto che neanche la DDR, coi metodi di preparazione dell'epoca, reggerebbe certi ritmi fino alla fine?
Bene, se una di queste due affermazioni vi suona tecnicamente inesatta parliamone e cerchiamo di approfondire.
Se invece pensate siano entrambe esatte, spiegatemi come possono conservare per 30 partite i cinque miseri punti di vantaggio accumulati finora.
Per essere chiari: sostenere che entrambe le mie affermazioni siano corrette, e al contempo che vinceranno il titolo in maniera quasi scontata, equivale ad affermare che 2+2=8.
Delle due l'una: o la Gelmini ha riformato anche le tabelline o non ho ancora capito per cosa dovrei disperarmi.
Con mesi d'anticipo, poi.
Se non ci fossero di mezzo loro, avresti ragione. Se al loro posto ci fosse stato un Napoli, un'Inter o financo la Juventus del passato biennio, partendo dal presupposto che non hanno le coppe, la tua ipotesi sarebbe presumibile e forse anche probabile.
Ma ci stanno di mezzo loro e ML è stato chiaro nello spiegare il perchè dell'attuale sentimento che pervade molti.
 Ieri però è successo qualcosa di grosso.
Questa è la chiave di volta per la lettura del momento.
Non fosse stato sufficente il palo abbattuto al Mezza 15 giorni prima da Guarin e l'immediatamente successiva concessione di un inesistente rigore che ha chiuso la partita.
Dopo i gol sbagliati da Pandev ed Insigne (per lui doppio errore) quando è stata concessa la punizione al terzo minuto di recupero del primo tempo e quando questa punizione è stata calciata a recupero scaduto, era lampante, per chi sa cogliere certe sfumature, che il pallone avrebbe preso una traiettoria imprendibile per il portiere. Lo sapevano tutti. Così come tutti si aspettavano dal forcing del Napoli per cercare il pareggio, la concessione dell'immancabile rigore inesistente ( e conseguente espulsione) a chiudere la partita.
Nessuna sorpresa, il loro immenso bucio di culo, ci ha abituato a queste performance. Il fattore più solido non è la condizione fisica, ma il diametro del loro bucio di culo e questo nel corso della stagione, non risponde a logiche probabilistiche. E' una presenza costante, tanto ingombrante, quanto diametralmente larga.
Ma se tutto questo non bastasse a dare ancora di più l'esatta dimensione del fenomeno, è arrivata la partita di Firenze. Partita in mano alla Juventus e quando mai alla Juventus in vantaggio di due gol viene concesso contro un rigore che definire dubbio è generoso? Quando mai la Juventus subisce altre tre reti nei successivi 15 minuti, al netto della cappella di buffon sul secondo?
Ecco perchè
 Ieri però è successo qualcosa di grosso.
Vincono le loro partite e vincono le partite che non giocano loro direttamente, ma che i loro avversari, incredibilmente, perdono.
Il fattore della condizione fisica straripante è molto secondario rispetto al vero fattore di crescita che li supporta. Il primo potrà essere una variabile, il secondo è una costante, forse imperturbabile se si continua così.
Ed è quindi sulla base di questo fattore che la loro posizione è blindata.
E siccome invece del trionfo del bucio di culo applicato al calcio, stanno magnificando il gioco, che poi alle strette è catenaccio e contropiede e siccome l'imponderabile in questo caso è tutto meno che imponderabile, ce rode er culo, tanto quanto il loro è incommensurabilmente ed illimitatamente un enorme bucio di culo sfranto. Brttfjdnmgntt!
Odio perdere più di quanto ami vincere

#liberalaLazio

Siamo realisti, esigiamo l'impossibile.

"se te senti la forza necessaria spalanca l'ale e viettene per l'aria: se nun t'abbasta l'anima de fallo io seguito a fa l'Aquila e tu er gallo"

Offline AutumnLeaves

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Re:Il lutto: come lo stiamo vivendo e come dovremmo elaborarlo
« Risposta #61 : Martedì 22 Ottobre 2013, 11:45:33 »
Non mi sono letto tutte le pagine. Ma il post iniziale e quello finale di Mago sì.
Io non sono stato bravo come loro due nel descrivere le esatte sensazioni che sto provando io.
Sono stato anche tacciato di pesantezza, nel ripetere che il campionato è chiuso e che si lotta dal secondo posto in poi.
Ma sono contento (si fa per dire) di non essere il solo a soffrire di questa cosa. Di svegliarmici di notte e rivedere tutti gli episodi che ha descritto Mago.
Non me ne vergogno, anche perché a loro non deve essere successo la notte del 27 maggio, in quanto non hanno avuto la benché minima possibilità di segnare un gol in quella partita. Quindi avevano il NULLA da rimpiangersi.
E' sbagliato? Sì, ma non posso farci niente. E' più forte di me e cerco riparo qui e su LN. E in questi luoghi purtroppo leggo troppe sicurezze, troppa sfrontatezza nel credere che non lo vinceranno. Quando basta la lucidissima e spietata analisi di ML e Mago per capire che è finita.

ThomasDoll

Re:Il lutto: come lo stiamo vivendo e come dovremmo elaborarlo
« Risposta #62 : Martedì 22 Ottobre 2013, 11:48:57 »
ah, bene, quindi basta chiedere a loro, mò je commissiono un terno al lotto...

Offline AutumnLeaves

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Re:Il lutto: come lo stiamo vivendo e come dovremmo elaborarlo
« Risposta #63 : Martedì 22 Ottobre 2013, 11:53:19 »
Aggiungo mie personalissime logicità. Non è un caso se vincono così e gli altri perdono cosà. Non avrebbe senso altrimenti. Succedono queste cose perché alla fine devono arrivare primi, altrimenti che succedono a fare? Pensateci bene. Che senso hanno queste sculate distribuite in tutta Italia se poi non lo vincono? Sono troppo evidenti, troppo. E' anche per questo che lo vinceranno.

Zapruder

Re:Il lutto: come lo stiamo vivendo e come dovremmo elaborarlo
« Risposta #64 : Martedì 22 Ottobre 2013, 11:54:11 »
per carità, teopruder fa bene a ricordarci che si tratta solo di rivalità cittadina. grazie al cazzo, direi (http://it.wikipedia.org/wiki/Iperbole_(figura_retorica))

Per me il derby è un'esperienza devastante, sul piano fisico ed emotivo. E me ne porto dietro perfino qualche conseguenza.

Ma, non per questo, apro topic dicendo che chi non ha avuto un malore al 3-2 della Fiorentina o non sia stato tre giorni a letto con la febbre dopo una sconfitta con la Roma (a me è capitato), stia "fingendo" e si comporti in una maniera che "non comprendo": anzi, penso che il resto del mondo avrebbe ragione nel considerarmi un perfetto coglione.

Quindi, è il caso di farla finita di darsi di gomito tra Cavalieri dell'Angoscia: non è che dandovi ragione l'un l'altro avete ragione: anzi, aumentate solo l'impressione di aver trasformato il vostro sostegno alla Lazio in un coacervo di battutelle del cazzo sulla società, sulla squadra, sulle prospettive, su tutto, sempre le stesse ma reiterate in ogni momento:  tanto, a pioggia, seguono i battimani degli altri Figli di Munch. Il mio consiglio: riunitevi da qualche parte, portatevi i frustini, una figurina di Sulfaro (occhio a scegliere quella giusta) e organizzate una bella seduta di autocommiserazione collettiva. Pare faccia tanto bene. Ovvero, evitate di scassare la cippa, arrivando financo a criticare chi nei confronti della Lazio ha un atteggiamento più sereno e positivo, cosa che sembra diventata una colpa. Purtroppo la propaganda di una decina di scampati alla raccolta di pomodori ha creato e reso maggioritario questo modo di pensare, chi dice "abbiamo fatto abbastanza bene, negli ultimi dieci anni", che è un dato oggettivo, viene addirittura preso per il culo dai laziali stessi. E' una cosa intollerabile, vergognosa.

Offline AutumnLeaves

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Re:Il lutto: come lo stiamo vivendo e come dovremmo elaborarlo
« Risposta #65 : Martedì 22 Ottobre 2013, 11:54:53 »
ah, bene, quindi basta chiedere a loro, mò je commissiono un terno al lotto...
Non c'entra niente. Nello specifico, da buoni e grandi Laziali sanno cosa ci aspetta. E' lo sviluppo di un sesto senso che evidentemente non tutti i Laziali hanno o sanno cogliere.

Offline rione 13

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Re:Il lutto: come lo stiamo vivendo e come dovremmo elaborarlo
« Risposta #66 : Martedì 22 Ottobre 2013, 11:59:29 »
Sposo le parole di Cuchillo: ML ha parlato con la mia bocca, io sono lui, 100%.
Siamo pochi fratelli miei..come sempre, ma MAI SOLI!!

Serrati e pronti a vivere la sconfitta in battaglia a testa alta e torso nudo.
Serse e i suoi ci hanno già circondato e sono pronti all'invasione, solo i non Romani, gli ottusi e gli ottimisti, non se ne dolgono ancora o sottovalutano la portata degli eventi.

Sapremo accoglierli.

Avanti Lazio, Avanti Laziali!


Offline diepa

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Re:Il lutto: come lo stiamo vivendo e come dovremmo elaborarlo
« Risposta #68 : Martedì 22 Ottobre 2013, 12:05:01 »
semi ot:

opinavo in altro topic sulla motivazione di un interesse nei risultati della Lazio subordinati, direttamente o indirettamente, a quello che fanno loro.

dasse de calcetti sulli stichi sul come si vive e ci si prepara al peggio di una loro vittoria dello scudo non e' da meno quanto a esser complessati dalla loro presenza.

finesemi ot

Offline Drenai

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Re:Il lutto: come lo stiamo vivendo e come dovremmo elaborarlo
« Risposta #69 : Martedì 22 Ottobre 2013, 12:05:13 »
Non c'entra niente. Nello specifico, da buoni e grandi Laziali sanno cosa ci aspetta. E' lo sviluppo di un sesto senso che evidentemente non tutti i Laziali hanno o sanno cogliere.

che ti diceva sto sesto senso nella primavera 2010? e prima del 26 maggio?

non è un sesto senso il vostro. a me pare piu che altro un modo di esorcizzare, magari inconsciamente, la possibilità di un evento nefasto che in futuro potrebbe accadere, dandolo per certo.
"It's not that I like winning that much, it's that I HATE losing"
Larry Bird

ThomasDoll

Re:Il lutto: come lo stiamo vivendo e come dovremmo elaborarlo
« Risposta #70 : Martedì 22 Ottobre 2013, 12:12:58 »
Non c'entra niente. Nello specifico, da buoni e grandi Laziali sanno cosa ci aspetta. E' lo sviluppo di un sesto senso che evidentemente non tutti i Laziali hanno o sanno cogliere.

Ma non scherziamo. Poi se non succede che si fa? Il sesto senso lo diamo al gatto? Io ho sul groppone 42 stagioni di Lazio e ti dico che non è scritto proprio un bel niente.

Offline AutumnLeaves

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Re:Il lutto: come lo stiamo vivendo e come dovremmo elaborarlo
« Risposta #71 : Martedì 22 Ottobre 2013, 12:23:36 »
Ma non scherziamo. Poi se non succede che si fa? Il sesto senso lo diamo al gatto? Io ho sul groppone 42 stagioni di Lazio e ti dico che non è scritto proprio un bel niente.
Se non succede me tuffo a fontana di trevi, ma che discorso è???  Mammagari c'hai ragione te ahò, ma che c'è da chiederselo? C'è solo da augurarselo.
In ogni caso, io più di come ho spiegato questa mia cosa non so fare. Seguo la Lazio dal '68, in B. Quante cazzo ne ho viste e quanti flash c'ho in testa.
Ma non sono Dio, nè la bibbia, io ne parlo e qui dovrei poterlo fare.

ThomasDoll

Re:Il lutto: come lo stiamo vivendo e come dovremmo elaborarlo
« Risposta #72 : Martedì 22 Ottobre 2013, 12:36:37 »
Certo che puoi, ma non è mica scontato che vada a finire male ;)
Quante craniate li hai visti prendere dal 68 a oggi? Più di me...

Offline SAV

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Re:Il lutto: come lo stiamo vivendo e come dovremmo elaborarlo
« Risposta #73 : Martedì 22 Ottobre 2013, 12:40:46 »
Certo che puoi, ma non è mica scontato che vada a finire male ;)
Quante craniate li hai visti prendere dal 68 a oggi? Più di me...

Appunto!
Non esageriamo con il pessimismo assoluto.
Mancano 30 giornate...

Offline Baruch

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Re:Il lutto: come lo stiamo vivendo e come dovremmo elaborarlo
« Risposta #74 : Martedì 22 Ottobre 2013, 13:15:22 »
Scusa il ritardo ML. Come sai io appartengo alla categoria degli ottimisti di base, di quelli che dopo averli visti giocare con Parma e noi non avevano grandi motivi di preoccupazione, né iniziavano a preoccuparsi della possibilità (perché poi e anche di questo che si parla) che il 26 maggio potesse finire. Perché uno scudetto l'anno successivo sarebbe l'unico modo che hanno per uscirne, ferma restando una memoria che non si cancella. Poi io ho visto le partite con Inter e Napoli, e ho capito come gioca davvero la roma: a questo punto ho capito, non da solo immagino, che potevano lottare per qualcosa di più della Champions grazie a più fattori. Allo stato attuale, però, non li ritengo ancora favoriti, pur avendo il terrore di sbagliarmi, un terrore che deriva ad esempio dall'esperienza della partita col Napoli, dove la differenza di fame e la differenza tra squadre che giocano una competizione e due competizioni si è vista in modo eclatante. Accettare di stare male a causa loro, dal mio punto di vista, vuole dire non che io abbia cancellato prematuramente il 26 maggio, ma che lo abbiano fatto loro. Questo non voglio consentirglielo, soprattutto ora che siamo in pieno ottobre. E ti ripeto, non è miopia, né mero orgoglio: è la testa che riesce ancora a tenere il timone delle valutazioni. La mia posizione è, purtroppo, quella espressa a mo' di pretattica da garcia: allo sprint finale per lo scudetto loro ci saranno. Questo ci ha detto il filotto di 8 vittorie, non altro. Perché avranno una crisi, ma poi ce la riavranno gli altri, e allora i 24 punti torneranno utili. Ci sarà da soffrire e sperare, come scrivi, e con ogni probabilità fino a maggio. Ma adesso non abbiamo certezza neanche del titolo di campioni d'inverno. Già domenica vanno a Udine, dove l'Udinese ha fatto 10 punti su 12, segnando sempre. Si ricomincia da lì, e da un calendario della Juve migliore fino allo scontro diretto della Befana. Io mi vorrei mangiare il panettone con Lulic, sperando di farlo poi per svariati anni. So che non è di razionalità che hai bisogno per sentirti meno solo, però allora ti chiedo di valutare come risorsa i due infortuni di totti e gervinho. Magari è un viatico. Loro, del resto, si cacavano sotto in misura incontrollata quando volavamo in autunno, con Petkovic e anche con Reja. Si rileggessero i topic. Prendevano coscienza della nostra "scudettabilità". Poi però gli infortuni, gli arbitri, l'ambiente...

CP 4.0

Re:Il lutto: come lo stiamo vivendo e come dovremmo elaborarlo
« Risposta #75 : Martedì 22 Ottobre 2013, 13:40:47 »
stavo pensando che se proprio dobbiamo dare per scontato che a maggio si muore, perche' non godersi questi ultimi mesi di vita al perenne e costante ricordo della  :coppanfaccia

del resto finche' la matematica non lo conferma, il loro e' solo un sogno mentre la tranvata e' ancora solida realta'.

se proprio ci dobbiamo dar per morti, che almeno si muoia sfracellandogli gli zebedei 24/7 365 :D

Offline paperinik

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Re:Il lutto: come lo stiamo vivendo e come dovremmo elaborarlo
« Risposta #76 : Martedì 22 Ottobre 2013, 15:32:55 »
Mi sono letto tutto il topic e sposo in pieno il pensiero di Clazia al 1000%. Anzi rileggendo, come l’Amica Clazia suggerisce, il topic del 13 maggio u.s. mi rendo conto della grandezza delle sue…semplici parole.
Da ciò si evince come questo topic abbia interventi di pessimismo e fatalismo estremi (si usano spesso le parole “terrore”..”disperazione” e sinonimi). Ma scherziamo?
Il calcio è sport, movimento dinamico che dovrebbe portare il più delle volte ad una sana socializzazione.
Un detto Buddhista recita: “Gioisci per quel che c’è da gioire e soffri per quel che c’è da soffrire”.
Mi rifaccio sempre alle parole di Clazia: emozioni, sorrisi e lacrime.
Io sono Laziale dalla nascita e romano oltre le 7 generazioni. Ho la Lazio nel cuore e quando vince mi emoziono allegramente, ma quando perde mi emoziono tristemente così come mi rode quando la rioma vince o sta in alto in classifica. Ma finisce lì! Perché ad essere sincero ci sono altre cose nella mia vita che portano problemi ed a volte disperazione e di conseguenza richiedono priorità nelle mie attenzioni rispetto alla Lazio, e non sto certo qui ad elencarle.
I sorrisi nella mia vita ci saranno sempre, nel bene e nel male. Fa bene sorridere. E se un mio parente o un mio caro amico, tifosi della rioma, mi parlano di calcio, sicuramente ci sarà un genuino sfottò tra di noi. Ma alla fine io sorriderò a loro perché in fondo in fondo ci vogliamo bene. (altro che disperarmi…).
Le incazzature e le lacrime non mi escono vedendo la rioma prima in classifica o mentre vince uno scudetto, bensì quando leggo notizie di bambini che muoiono di sete, si di sete!!! E camminando per Roma vedo fontanelle di acqua che sgorgano a più non posso. Ecco questo mi fa DISPERARE e PIANGERE.
Queste sono le mie opinioni, rispetto quelle altrui ma non accetto le “sentenze”. Non si può generalizzare all’estremo. Io la penso così, sono Laziale, gioisco ancora per il 26 maggio e non mi preoccupo più di tanto di qualcosa che potrebbe succedere in futuro.
Quindi soffrirò quando e se ci sarà da soffrire!
Come si crea uno juventino?
Fate bollire l'acqua in una pentola, aggiungete un pizzico di pepe, un cucchiaio di sale e una manciata di cacca, ma attenzione a non metterne troppa altrimenti invece che lo juventino esce fuori il riomanista!

Pomata

Re:Il lutto: come lo stiamo vivendo e come dovremmo elaborarlo
« Risposta #77 : Martedì 22 Ottobre 2013, 15:48:49 »
Mi sono letto tutto il topic e sposo in pieno il pensiero di Clazia al 1000%. Anzi rileggendo, come l’Amica Clazia suggerisce, il topic del 13 maggio u.s. mi rendo conto della grandezza delle sue…semplici parole.
Da ciò si evince come questo topic abbia interventi di pessimismo e fatalismo estremi (si usano spesso le parole “terrore”..”disperazione” e sinonimi). Ma scherziamo?
Il calcio è sport, movimento dinamico che dovrebbe portare il più delle volte ad una sana socializzazione.
Un detto Buddhista recita: “Gioisci per quel che c’è da gioire e soffri per quel che c’è da soffrire”.
Mi rifaccio sempre alle parole di Clazia: emozioni, sorrisi e lacrime.
Io sono Laziale dalla nascita e romano oltre le 7 generazioni. Ho la Lazio nel cuore e quando vince mi emoziono allegramente, ma quando perde mi emoziono tristemente così come mi rode quando la rioma vince o sta in alto in classifica. Ma finisce lì! Perché ad essere sincero ci sono altre cose nella mia vita che portano problemi ed a volte disperazione e di conseguenza richiedono priorità nelle mie attenzioni rispetto alla Lazio, e non sto certo qui ad elencarle.
I sorrisi nella mia vita ci saranno sempre, nel bene e nel male. Fa bene sorridere. E se un mio parente o un mio caro amico, tifosi della rioma, mi parlano di calcio, sicuramente ci sarà un genuino sfottò tra di noi. Ma alla fine io sorriderò a loro perché in fondo in fondo ci vogliamo bene. (altro che disperarmi…).
Le incazzature e le lacrime non mi escono vedendo la rioma prima in classifica o mentre vince uno scudetto, bensì quando leggo notizie di bambini che muoiono di sete, si di sete!!! E camminando per Roma vedo fontanelle di acqua che sgorgano a più non posso. Ecco questo mi fa DISPERARE e PIANGERE.
Queste sono le mie opinioni, rispetto quelle altrui ma non accetto le “sentenze”. Non si può generalizzare all’estremo. Io la penso così, sono Laziale, gioisco ancora per il 26 maggio e non mi preoccupo più di tanto di qualcosa che potrebbe succedere in futuro.
Quindi soffrirò quando e se ci sarà da soffrire!

Anvediiii, uno normale :D

borgorosso

Re:Il lutto: come lo stiamo vivendo e come dovremmo elaborarlo
« Risposta #78 : Giovedì 24 Ottobre 2013, 12:48:35 »
Per me il derby è un'esperienza devastante, sul piano fisico ed emotivo. E me ne porto dietro perfino qualche conseguenza.

per me no. dopo un po' mi passa. mi rimane una leggera sensazione di malumore, quando perdiamo, ma non ho conseguenze fisiche. sono più normale?

Ma, non per questo, apro topic dicendo che chi non ha avuto un malore al 3-2 della Fiorentina o non sia stato tre giorni a letto con la febbre dopo una sconfitta con la Roma (a me è capitato), stia "fingendo" e si comporti in una maniera che "non comprendo": anzi, penso che il resto del mondo avrebbe ragione nel considerarmi un perfetto coglione.

puoi scrivere la tua opinione, c'è un topic senza lucchetto.
il resto del mondo "avrebbe ragione" nel considerarti? beata ingenuità.

Quindi, è il caso di farla finita di darsi di gomito tra Cavalieri dell'Angoscia: non è che dandovi ragione l'un l'altro avete ragione: anzi, aumentate solo l'impressione di aver trasformato il vostro sostegno alla Lazio in un coacervo di battutelle del cazzo sulla società, sulla squadra, sulle prospettive, su tutto, sempre le stesse ma reiterate in ogni momento:  tanto, a pioggia, seguono i battimani degli altri Figli di Munch.

cavalieri dell'angoscia... quanto ti piacciono gli slogan.
ti piace osservare, giudicare, se possibile sbertucciare i comportamenti degli altri utenti. "darsi di gomito"... ci sono affinità di pensiero trasversali: su alcuni argomenti un certo numero di persone la pensa in egual maniera, la pensa diversamente su altri e quindi si creano altre affinità.
i figli di munch... non ti pare di essere un po' offensivo, considerando che non sei nessuno?

Il mio consiglio: riunitevi da qualche parte, portatevi i frustini, una figurina di Sulfaro (occhio a scegliere quella giusta) e organizzate una bella seduta di autocommiserazione collettiva. Pare faccia tanto bene. Ovvero, evitate di scassare la cippa, arrivando financo a criticare chi nei confronti della Lazio ha un atteggiamento più sereno e positivo, cosa che sembra diventata una colpa.

considerando che sei nessuno, direi che il tuo spassionato consiglio puoi mettertelo dove non batte il sole, no?

 Purtroppo la propaganda di una decina di scampati alla raccolta di pomodori ha creato e reso maggioritario questo modo di pensare, chi dice "abbiamo fatto abbastanza bene, negli ultimi dieci anni", che è un dato oggettivo, viene addirittura preso per il culo dai laziali stessi. E' una cosa intollerabile, vergognosa.

e qui c'è la nota dolente.
la propaganda di una decina di scampati alla raccolta di pomodori
non so davvero come fai.
ti immagino davanti a radio6 su una sedia a dondolo con la testa ciondolante ed un bloc-notes in cui ti segni le minchiate di de angelis e buzzanca. poi tutto emozionato corri sul forum a vedere se qualcuno ne riporta idee e frasi.
so' problemi grossi, eh.
io non ho il tempo di sentire la radiolina di regime, figurarsi quei coglion.i di radio6.

Offline Whistle

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Re:Il lutto: come lo stiamo vivendo e come dovremmo elaborarlo
« Risposta #79 : Giovedì 24 Ottobre 2013, 13:09:24 »
Non ho trovato la versione Italiana...