Autore Topic: Il lutto: come lo stiamo vivendo e come dovremmo elaborarlo  (Letto 35650 volte)

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ThomasDoll

Re:Il lutto: come lo stiamo vivendo e come dovremmo elaborarlo
« Risposta #20 : Lunedì 21 Ottobre 2013, 15:40:13 »
Alla dinamo a questo punto basta un andamento rejano (1,80 punti/partita) per vincere lo scudo con la pipa in bocca.


30*1,80= 54 punti. Li devono fare, però, mica se li portano da casa. Li facciano e poi comincino la festa, se sono i più forti c'è poco da fare. Se non lo sono, allora non hanno ancora vinto. Gli scudetti si sono sempre assegnati a primavera. E' ottobre. E' presto.

Offline cuchillo

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Re:Il lutto: come lo stiamo vivendo e come dovremmo elaborarlo
« Risposta #21 : Lunedì 21 Ottobre 2013, 15:41:34 »
Però ci sono scudetti e scudetti, TD.
Inutile nascondersi, questo scudetto vale quello di Maestrelli e Chinaglia.

Sto ancora ridendo al fatto (non all'idea, al fatto) che la roma di Capello abbia vinto in 5 anni uno scudetto e una supercoppa italiana. La roma di Capello, con Batistuta, Montella, Samuel, Cafu, Candela, Emerson, Totti...
In quei 5 anni non stavo come oggi.
Quando la roma girò prima in classifica il girone d'andata 2001-'02, non stavo come oggi.
Era una grande squadra, con un allenatore della madosca e una slot di giocatori che oggi vincerebbero questo scudetto con le mani legate.
Era nelle cose che potessero vincere. E lo hanno fatto poco poco. Meno della Lazio di Eriksson che era anche più forte ma non così più forte da vincere 5 trofei in più in metà del tempo, grosso modo.

Questi lo stanno vincendo con giocatori dimenticati da Dio, con un giocatore il cui manager cedente ha detto: "non abbiamo venduto nessuno", con un giocatore che 4 anni fa pareva morto e stramorto, con un altro che hanno provato a piazzare a qualsiasi squadra europea del mondo, e se volete vado avanti.

Come si fa a non cogliere questo aspetto?
Gli anni di Capello io mi mettevo l'anima in pace ad agosto sapendo che poteva succedere. Sì, poteva succedere.
Quest'anno è diverso. Si sta materializzando qualcosa di inipotizzabile, a tutti i livelli.

Non capisco come non si riesca a cogliere l'assoluta particolarità di questo scudetto.
Invidio tanto Massaccesi. Ossia Jooooooe D'Amato.

Offline Sick Boy

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Re:Il lutto: come lo stiamo vivendo e come dovremmo elaborarlo
« Risposta #22 : Lunedì 21 Ottobre 2013, 15:42:38 »
Ma io penso che il modo di vivere il calcio sia soggettivo, e che in una città come Roma sia comunque dovuto al fatto che l'invadenza di questo mondo ha anche nella sfera privata. Personalmente antiromanista lo sono diventato in maniera quasi viscerale negli anni, dopo aver visto con quanto livore, cattiveria e sguaiatezza loro ribattevano alle nostre vittorie. Il clima più brutto l'ho vissuto nella stagione 2001/02, quando assunsero una boria senza paragoni, in cui essere laziali era un po' come aver scelto di stare dalla parte degli indiani cattivi, ed erano usciti fuori al loro fianco personaggi impoponibili, che infatti nel giro di pochi mesi tornarono nell'ombra.
Un clima che raggiunse l'apice nel giorno dell'incredibile 1-5 nel derby, e che subì le prime picconate solo con i gol di Heskey e Recoba. Ma per far cadere quella situazione lì del tutto, ci vollero Di Canio e Delneri oltre due anni dopo.
Per cui, da una parte ML concretizza una paura che secondo me è di tutti: tornare a subire, sentirsi esclusi da una città. Perché una nostra festa è una festa per il successo di una squadra di calcio, come in tutto il mondo avviene e come è accaduto anche dopo il 26 maggio. Mentre nella loro esultanza c'è la caccia a chi è diverso, qualcosa che tutti abbiamo percepito in quel 2001, e ci ha fatto stare male.
Però, c'è un però. Se ripenso allo scudetto perso nel 2010, alla cavalcata di risultati utili col "macellaretto" in panchina, allora mi viene in mente che tutti i riti scaramantici del mondo in fondo, sono solo la nostra convinzione ancestrale di controllare l'imponderabile, che nel tifo trova uno dei suoi punti massimi. Una sfilza di risultati utili impressionanti, ed io che provo ogni tipo di rituale, e nulla accade. Poi, nella sera di massima rassegnazione, in cui nulla era diverso dalle precedenti venti settimane, ecco la notte del DOPPIO PAZZO, che con i miei amici laziali viene evocata ancora come uno dei momenti più incredibili di sempre.
E allora, non si può aver altro che fede. Siamo ad ottobre, trenta partite, una stagione che deve ancora scrivere le sue pagine più importanti. Questo weekend è stato orribile perché tutto è andato come non doveva andare, ma si può ancora sperare: sicuramente più di quel 18 aprile 2010 in cui, col derby, svanivano forse le speranze di evitare il sacco della città. E invece poi...
E comunque, non mischiamo il dolore della perdita con quello per il calcio, che pure esiste e si sarebbe ipocriti a negarlo. Ma io una vita in cui lo scudetto della Roma è una preoccupazione tangibile, la considero comunque una vita fortunata. Proprio perché sono passato di fronte a situazioni che queste cose le mettono del tutto in secondo piano.
Poi è chiaro, ieri al gol di Joaquin il sangue per un attimo mi si è gelato... ma è un "gelo" diverso da altri momenti, ed è il bello di amare il calcio e prendersi il rischio che le cose vadano, a volte, dannatamente male. Per il paradiso del 26 maggio, il prezzo da pagare spesso è questo. Succederà ancora, per cui stiamo uniti.

Offline pizzeman

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Re:Il lutto: come lo stiamo vivendo e come dovremmo elaborarlo
« Risposta #23 : Lunedì 21 Ottobre 2013, 15:43:53 »
Alla dinamo a questo punto basta un andamento rejano (1,80 punti/partita) per vincere lo scudo con la pipa in bocca.

1,8x30=54+24=78
tanti, ma pochissimi per vincere.
78 sono quelli che il napoli ha fatto l'anno scorso arrivando secondo.
Al ritmo attuale juve e napoli ne farebbero 90-91.
A 84 possono cominicare a crederci.... quindi diciamo che da oggi devono andare sotto la media inglese, meno di 2 punti a partita.
Non il nome dietro, ma il simbolo davanti.

ThomasDoll

Re:Il lutto: come lo stiamo vivendo e come dovremmo elaborarlo
« Risposta #24 : Lunedì 21 Ottobre 2013, 15:46:04 »
Però ci sono scudetti e scudetti, TD.
Inutile nascondersi, questo scudetto vale quello di Maestrelli e Chinaglia.

Sto ancora ridendo al fatto (non all'idea, al fatto) che la roma di Capello abbia vinto in 5 anni uno scudetto e una supercoppa italiana. La roma di Capello, con Batistuta, Montella, Samuel, Cafu, Candela, Emerson, Totti...
In quei 5 anni non stavo come oggi.
Quando la roma girò prima in classifica il girone d'andata 2001-'02, non stavo come oggi.
Era una grande squadra, con un allenatore della madosca e una slot di giocatori che oggi vincerebbero questo scudetto con le mani legate.
Era nelle cose che potessero vincere. E lo hanno fatto poco poco. Meno della Lazio di Eriksson che era anche più forte ma non così più forte da vincere 5 trofei in più in metà del tempo, grosso modo.

Questi lo stanno vincendo con giocatori dimenticati da Dio, con un giocatore il cui manager cedente ha detto: "non abbiamo venduto nessuno", con un giocatore che 4 anni fa pareva morto e stramorto, con un altro che hanno provato a piazzare a qualsiasi squadra europea del mondo, e se volete vado avanti.

Come si fa a non cogliere questo aspetto?
Gli anni di Capello io mi mettevo l'anima in pace ad agosto sapendo che poteva succedere. Sì, poteva succedere.
Quest'anno è diverso. Si sta materializzando qualcosa di inipotizzabile, a tutti i livelli.

Non capisco come non si riesca a cogliere l'assoluta particolarità di questo scudetto.

Io ho escluso, nel mio primo post, qualunque paragone con la roma di Capello e quella di Liedholm, mentre ho usato il paragone con l'Inter del Trap, squadra che vinse a un ritmo folle e inaspettato, senza avversari per tutto l'anno. La differenza tra quello e questo scudetto è che quello è nella storia, questo nei sogni dei cicorioni. In buona compagnia, perché se si rovista nella loro capoccia di scudetti se ne trovano almeno una quindicina. Sta alla loro squadra trasformare il sogno in realtà e nun è facile manco per il cazzo. La stessa Lazio di Maestrelli il primo anno non vinse.

Pomata

Re:Il lutto: come lo stiamo vivendo e come dovremmo elaborarlo
« Risposta #25 : Lunedì 21 Ottobre 2013, 15:47:06 »
Lungi da me voler eccedere con la retorica, ma ragazzi, nel corredo del laziale deve esserci la forza di affrontare un momento come questo. Se si sceglie una squadra che ha una nemica mortale si accetta il fatto di poter vivere un momento come questo. Non è come essere juventini con questo Torino. Non è come essere del Genoa o della Samp. Potremmo avvicinarci con interisti e milanisti, che sanno che l'altra prima o poi vincerà. Ma anche per loro è più facile, perché succede spesso. Noi abbiamo una rivale che vince raramente, come noi del resto. Bisogna conviverci, e quando questo accade bisogna sapersi piegare senza spezzarsi. E aspettare la rivincita. Non c'è altro modo.

Esatto, solo nel loro caso; NON C'È RIVINCITA... :D

Offline Reflexblue

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Re:Il lutto: come lo stiamo vivendo e come dovremmo elaborarlo
« Risposta #26 : Lunedì 21 Ottobre 2013, 15:48:35 »
Bah.

Stiamo parlando di calcio, è sempre il caso di ricordarlo.

Invece mi tocca leggere che

E' un tuo modo di vivere certe situazioni. Ma immagino riesca a renderti conto, sia pure in questa fase di scarsissima lucidità, che non puoi certo pretendere che ci sia una sola persona, al mondo, che trovi condivisibile una visione come questa. Questa, come il resto del tuo delirio.

A te non serve una pausa dal forum, ma proprio dal calcio. Il concetto di tifo e rivalità cittadina mi pare esserti sfuggito parecchio di mano. Forse è addirittura il caso di cancellare questo topic penoso.

Sono metafore sgradevoli, ma scritte a caldo. Chi ha più lucidità, in questo momento, cerchi se possibile di stemperare.

Offline disabitato

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Re:Il lutto: come lo stiamo vivendo e come dovremmo elaborarlo
« Risposta #27 : Lunedì 21 Ottobre 2013, 15:49:06 »
24 punti in 8 partite ti permetto di gestire. Ovviamente avranno rovesci assurdi su campi improbabili (e spero che in quel caso l'ambientone romano faccia a pieno il suo ruolo da cuneo di legno bagnato e li spacchi del tutto), ma come perderanno punti loro perderanno punti juve e napoli (per dire lo scorso anno la juve ha vinto lo scudo nonostante 6 punti regalati alla samp).
Ad oggi, non vedo elementi oggettivi per non pensare che possano vincere lo scudetto a spasso. Se domenica a udine dovessero prendere un'imbarcata venendo loro a mancare solo due titolari (il coglione e cessinho), potrò forse diventare più speranzoso.

Magari a gennaio finiscono la benzina e vengono risucchiati nel gruppone, a quel punto vengo su a siena e ci ubriachiamo.
Permettimi di stare a chiappe strette fino a quel momento.
Nel mio piccolo sto già facendo i complimenti ai romanisti che conosco per il loro imminente scudetto. Le risposta che ricevo, oltre a sonore grattate di coglioni, è un profilo mooolto basso. Ciò mi preoccupa.

Per me se arrivi in zona 80 punti, può succedere qualsiasi cosa.
DISCLAIMER: durante la scrittura di questo post non è stata offesa, ferita o maltrattata nessuna categoria di utenti o nessun utente in particolare. Ogni giudizio su persone, cose o utenti rimane nella mente dello scrivente e per questo non perseguibile.

ThomasDoll

Re:Il lutto: come lo stiamo vivendo e come dovremmo elaborarlo
« Risposta #28 : Lunedì 21 Ottobre 2013, 15:54:33 »
Le chiappe strette sono un obbligo morale. Anzi, la dico grossa: chi non strigne er culo adesso è un laziale d'acqua dolce. Ma troppo devono fà ancora per vincere lo scudetto. L'anno delle undici vittorie di seguito sò arrivati quinti. Loro in negativo possono tutto, sempre.

Offline SAV

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Re:Il lutto: come lo stiamo vivendo e come dovremmo elaborarlo
« Risposta #29 : Lunedì 21 Ottobre 2013, 16:13:29 »
1,8x30=54+24=78
tanti, ma pochissimi per vincere.
78 sono quelli che il napoli ha fatto l'anno scorso arrivando secondo.
Al ritmo attuale juve e napoli ne farebbero 90-91.
A 84 possono cominicare a crederci.... quindi diciamo che da oggi devono andare sotto la media inglese, meno di 2 punti a partita.

Le mie proiezioni, ripetendo gli stessi risultati dell'anno scorso, danno questo risultato:
Juventus      89
Napoli      84
asroma      73

Credo anche io che 78 non bastino per lo scudetto.  Le merde devono fare un filino meglio di Reja...

Mi sono molto ritrovato nelle parole di Sick Boy:
Personalmente antiromanista lo sono diventato in maniera quasi viscerale negli anni, dopo aver visto con quanto livore, cattiveria e sguaiatezza loro ribattevano alle nostre vittorie. Il clima più brutto l'ho vissuto nella stagione 2001/02, quando assunsero una boria senza paragoni, in cui essere laziali era un po' come aver scelto di stare dalla parte degli indiani cattivi, ed erano usciti fuori al loro fianco personaggi impoponibili, che infatti nel giro di pochi mesi tornarono nell'ombra.

Il 26 maggio è servito non soltanto a godere come matti, ma soprattutto a non essere spazzati, a non vivere quei momenti orribili dell'estate 2001...
Speriamo che non siano stati solo posticipati di un anno per essere addirittura peggiorati... :(

ThomasDoll

Re:Il lutto: come lo stiamo vivendo e come dovremmo elaborarlo
« Risposta #30 : Lunedì 21 Ottobre 2013, 16:14:57 »
Solo una chiosa: io non credo che stiamo realmente considerando, nel nostro momento di paura, chi ci troviamo di fronte. Diamo per scontato l'esito del campionato il 21 di ottobre quando li abbiamo visti perdere due scudetti già vinti a maggio: uno con una squadra già retrocessa, in casa e dopo essere passati in vantaggio, l'altro contro una squadra che non aveva più niente da dire e sempre dopo essere passati in vantaggio. Tutto questo in un campionato dove si sa che quello che deve succedere succede sempre, che è tutto scritto, tutto aggiustato, tutto una manfrina.
Stiamo parlando della roma, la più colossale macchina da sconfitta degli ultimi trent'anni.
Manco i romanisti je danno tutto sto credito, non saremo troppo zelanti?

Offline SAV

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Re:Il lutto: come lo stiamo vivendo e come dovremmo elaborarlo
« Risposta #31 : Lunedì 21 Ottobre 2013, 16:16:34 »
l'altro contro una squadra che non aveva più niente da dire e sempre dopo essere passati in vantaggio.

La Samp doveva andare in Champions League.

ThomasDoll

Re:Il lutto: come lo stiamo vivendo e come dovremmo elaborarlo
« Risposta #32 : Lunedì 21 Ottobre 2013, 16:17:17 »
La Samp doveva andare in Champions League.

Ma loro avevano GIA' VINTO lo scudetto. Erano più forti, erano in casa, erano in vantaggio.

geddy

Re:Il lutto: come lo stiamo vivendo e come dovremmo elaborarlo
« Risposta #33 : Lunedì 21 Ottobre 2013, 16:25:21 »
Direi almeno di aspettare Natale. Andrà tutto come dice Mark e conferma Cuchillo. Lo dico anche io, ma non lo scrivo.
Comunque dopo il terzo calciomercato dispendioso consecutivo è anche normale abbiano una buona squadra. Forse è un po corta negli effettivi e le antagoniste, Napoli e Juve, stanno gestendo le forze in funzione del superamento del turno di Champions, che comunque consente un ingente introito economico, più che per il campionato. 

Brocchi 63

Re:Il lutto: come lo stiamo vivendo e come dovremmo elaborarlo
« Risposta #34 : Lunedì 21 Ottobre 2013, 16:34:01 »
Solo un appunto:

Ci sono quelli che vivono fuori Roma e fondamentalmente se ne fottono, e non fanno nulla per nasconderlo, e si divertono pure a infierire sulla mia sofferenza.

ecco, tienimi fuori da questa lista. Fosse per i miei desiderata, auspicherei da un momento all'altro la notizia di una ecatombe a trifogna che non faccia sconti a nessuno, che non faccia superstiti ma so che è solo una mia pia idea che mai si realizzerà.

Comprendo la tua sofferenza, la condivido, ma in soldoni, cosa possiamo farci?
Loro, a fronte di due nostre vittorie, 2001 e 2013, hanno reagito con due sontuose campagne acquisti, hanno dato un senso alla rabbia che avevano in corpo; noi non credo reagiremo allo stesso modo.

Offline SAV

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Re:Il lutto: come lo stiamo vivendo e come dovremmo elaborarlo
« Risposta #35 : Lunedì 21 Ottobre 2013, 16:36:14 »
Il loro calciomercato è stato molto meno dispendioso di quanto diciate.
E' la prima volta che ci hanno guadagnato, grazie alla vendita a caro prezzo di Marquinhos, Lamela e Osvaldo...
E' anche la prima campagna-acquisti portata avanti da Sabatini, senza l'ingerenza di Baldini... ???

Offline Reflexblue

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Re:Il lutto: come lo stiamo vivendo e come dovremmo elaborarlo
« Risposta #36 : Lunedì 21 Ottobre 2013, 16:42:52 »
La svolta è stata nelle dimissioni di quel megalomane presuntuoso di Baldini che ha permesso a Sabatini di scegliere l'allenatore e impostare una campagna acquisti più coerente e incisiva.
Reputando il nostro ex direttore sportivo come uno dei migliori in circolazione, era uno scenario che avevo previsto, ma onestamente non in queste proporzioni.

Offline Frusta

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Re:Il lutto: come lo stiamo vivendo e come dovremmo elaborarlo
« Risposta #37 : Lunedì 21 Ottobre 2013, 16:49:42 »
Cercate (per favore, eh) di essere meno gemebondi, che quelli vengono qui a sghignazzare e a farsi le peggio seghe alle nostre spalle.
Lazio, ti amo con tutta la feniletilamina, l’ossitocina, la dopamina e la serotonina che mi circolano nel cervello, che rendono il mio pensiero poco logico e che mi procurano strane sensazioni in tutta l’anatomia e battiti sconclusionati nell’organo principale del mio apparato circolatorio.

Brocchi 63

Re:Il lutto: come lo stiamo vivendo e come dovremmo elaborarlo
« Risposta #38 : Lunedì 21 Ottobre 2013, 16:52:51 »
E' la prima volta che ci hanno guadagnato, grazie alla vendita a caro prezzo di Marquinhos, Lamela e Osvaldo...

Due cagacazzi su tre. M'hai detto prospero.

Pomata

Re:Il lutto: come lo stiamo vivendo e come dovremmo elaborarlo
« Risposta #39 : Lunedì 21 Ottobre 2013, 16:55:16 »
Cercate (per favore, eh) di essere meno gemebondi, che quelli vengono qui a sghignazzare e a farsi le peggio seghe alle nostre spalle.

Se lallero... E io che ce sto a fa? :D

DA OGGI IN POI IL MIO MOTTO, FANNO ER BOTTO COR FILOTTO!