L’innecessaria e indecente gazzarra

[fish_mark]

L’Italia è un paese che si estende da Piazza Venezia a Piazzale Loreto, dove il corso della sua storia ha sempre oscillato pericolosamente e insistentemente tra questi due luoghi non semplicemente geografici.

L’Italia è anche il paese delle rivolte di un popolo che si vendica per un attimo di ingiustizie troppo a lungo subite che un minuto dopo patisce la reazione feroce del ripristino dell’ordine violato, come nel caso di Bronte.

L’Italia è un paese che troppe volte perde il senso della misura e della dignità proprio nel momento in cui sarebbe necessario.

Ieri si è assistito a una prova davvero bassa per tutte le fazioni in lotta, opportunamente avvisate per tempo dell’imminente e imperdibile evento.

Non bastava aver assicurato alla giustizia un uomo per almeno 20 anni, gli ultimi della sua vita.
Non bastava avergli ricordato che uno Stato e un intero popolo non avevano dimenticato e non avevano perdonato.
Non bastava averlo inchiodato definitivamente alle sue responsabilità, nonostante le sue arroganti alzate di spalla.

Serviva proprio questa inutile e indecorosa gazzarra, consentita dal rimpallo delle responsabilità delle mille autorità locali e nazionali?
Non sarebbe stato molto più semplice e dignitoso dare notizia della sua morte a sepoltura avvenuta in località segreta, come si è fatto per personaggi del calibro di un Bin Laden?
Serviva proprio il collegamento in diretta TV per il funerale più assurdo che si sia mai visto?

Anche questa è la distanza che ci separa dai paesi più “seri”.

[Frusta]

sarebbe stato molto più semplice e dignitoso dare notizia della sua morte a sepoltura avvenuta in località segreta

100%

[Brocchi 63]

Vicenda gestita a mio modo di vedere, in modo ridicolo dalle autorità, che, sebbene il tipo in questione avesse varcato la soglia dei cento anni, non aveva un piano prestabilito per evitare l'oggetto del topic.
I crimini dell'assassino priebke di certo non vengono vendicati prendendo a calci una macchina o evitandogli la sepoltura; semmai, paradossalmente, conoscendo il carattere tipico di quell'estrazione politica, è motivo di orgoglio per i "molti nemici molto onore".

sarebbe stato molto più semplice e dignitoso dare notizia della sua morte a sepoltura avvenuta in località segreta

[CP 4.0]

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Non sarebbe stato molto più semplice e dignitoso dare notizia della sua morte a sepoltura avvenuta in località segreta, come si è fatto per personaggi del calibro di un Bin Laden?
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a volte gli errori, errori non sono

[Pomata]

È morta una bestia, di conseguenza al funerale era pieno.

[Brocchi 63]

La posto quì, in quanto questo post di Odifreddi deriva dalla discussione sulla morte del boia crucco.
Non ho parole. O forse si, ma è meglio tacere.

[Andre]

la cosa peggiore é che quando saranno morti tutti coloro che son sopravvissuti ai lager, odifreddi e quelli come lui potranno rafforzare la propria posizione

[Zapruder]

Il negazionismo, se riguarda la Shoah, solleva giustamente orrore.

Ma su quali meccanismi "logici" si appoggia? Principalmente sul rovesciamento dell'onere di prova: dimostrami che le cose NON stanno come dico io, esempio: dimostra che le camere a gas NON le ha inventate la propaganda alleata ecc. ecc.

Una "logica" palesemente assurda, se si pensa che si potrebbe tranquillamente affermare la possibile esistenza di Babbo Natale, soltanto mettendo sul piatto l'indimostrabilità della sua NON esistenza. Chi può dimostrare, infatti, che Babbo Natale NON esiste? E' possibile esista realmente, certo: ma è possibile che esista tutto quello che la nostra fantasia può partorire: che gli alieni controllino la Terra travestendosi da lampioni stradali, per esempio: o che Biancaneve e i Sette Nani vivano nella foresta di Sherwood dove organizzano spassose gang-bang assieme a Robin Hood, Lady Marian e lo sceriffo di Nottingham, mentre Bugs Bunny fa la guardia fuori dalla porta.

Tutto questo, però, è estremamente improbabile: ecco che le prove, o gli indizi, di uno stato di fatto devono passare attraverso una verifica POSITIVA: non certo il contrario.

Inoltre, alcuni fatti noti e acclarati lo sono in maniera tale che la possibilità che si tratti di un falso non è da prendere in considerazione: nessuno di noi può verificare (salvo qualche indizio) la sfericità della Terra, ma se così non fosse dovremmo concludere che una quantità enorme di persone abbia mentito, su questo argomento, e che tutti abbiano rigorosamente rispettato il "segreto": è concepibile uno scenario del genere? Cosa è più probabile? Che la Terra sia effettivamente sferica, o che un colossale e spaventosamente esteso complotto ce lo voglia far credere?

La logica non può derogare a sé stessa: i negazionismi, sì: per cui l'affermazione di un Governo, "non abbiamo mai avuto contatti con entità aliene", per dire, può essere sempre respinta a suon di "e certo, ti pare che non smentivano": l'assurdo continua a rincorrere assurdità all'infinito, appunto perché non poggia su alcuna base logica, ma sconfina nel fideismo puro: lo stesso su cui poggia l'esistenza di Dio: anche in questo caso non si può dimostrarne la NON esistenza, ma le probabilità che esista sono le medesime che a capo dell'Universo ci sia una trimurti formata da Paperoga, Badoglio e un ombrellone da spiagga: le ipotesi che posso fare sono INFINITE, e quindi la possibilità che ciascuna sia vera è INFINITESIMA, cioè PARI A ZERO.

Tutto questo dovrebbe bastare a respingere a monte le ipotesi non appoggiate da alcun elemento probante, a fronte di testimonianze, documenti, prove: questi ultimi corposi e tutti concordanti. Come nel caso della Shoah.

Ma ci sono tante altre storie in cui il negazionismo va per la maggiore: classico il caso degli attentati dell'11 settembre, per esempio: in cui un certo sottoculturame new-age di quel sinistrismo definibile splendidamente come "ggente de Lotta Continua" e i deliri fascistoidi e antisemiti di qualche pipparolo si sposano perfettamente in un miscuglio dove gli argomenti d spendere sono "chi mi dice che gli aerei che si schiantano sulle Torri non siano in realtà degli ologrammi?", e altra parascienza sul genere.

A 'sto punto mi chiedo: perché, se questo modus pensandi ha così tanto successo, deve essere escluso per UNO e UN SOLO argomento?

Una lotta - sacrosanta - contro il negazionismo sulla Shoah, non può prescindere dalla lotta a TUTTE le forme di negazionismo. Altrimenti si sta solo perdendo tempo.

[Giglic]

Ragionamento sacrosanto (la prova DEVE essere falsificabile: altrimenti non è una prova. Io non posso falsificare Dio, quindi non è possibile provarne l'esistenza).

Tornerei però su quello che dice Odifreddi, che è ben più profondo di quello che si vuole far credere: Dice esattamente quello che ho scritto prima. Ci sono prove ESISTENTI della Shoah, e quindi falsificabili (ecco perché parla di propaganda. propaganda che del resto ci frega quando accomuna la shoah - tragedia dell'umanità - allo stato di Israele - congiuntura politica contemporanea). E quindi la sua opinione è che la Shoah sia esistita. Non dice che la shoah NON C'E' STATA. Se imparassimo a ragionare logicamente, senza limitarci alla pancia come se anche in queste questioni ci fossero tifosi, probabilmente quello che ha scritto il matematico sarebbe spunto di riflessione, e non di indignazione

[Andre]

gli esercizi di logica sui morti, per quanto mi riguarda, sono semplicemente inaccettabili

[CP 4.0]

Non fa altro che applicare, da matematico, il teorema di san Tommaso, non ci credo finche' non tocco con mano.

purtroppo lo fa in un campo dove certi punti di vista fanno solo danni.

[fish_mark]

Non vorrei sembrarvi spocchioso al confronto con Odifreddi, ma il tema del topic non era l'Olocausto e il negazionismo, su cui potremmo aprire interminabili ed affascinanti discussioni.

Il tema - molto più semplicemente e anche crudemente - è la nostra dignità di paese - istituzioni e popolo - di fronte a certi passaggi.

[CP 4.0]

la dignita' di un paese sono anche nelle dichiarazioni dei suoi personaggi piu' in vista che sia un matematico 'san tommaso' o un allegro ....triste (scusate ma nun jlia faccio) che ci collega direttamente agli avvenimenti.

[fish_mark]

la dignita' di un paese sono anche nelle dichiarazioni dei suoi personaggi piu' in vista che sia un matematico 'san tommaso' o un allegro ....triste (scusate ma nun jlia faccio) che ci collega direttamente agli avvenimenti.

siamo in democrazia e in libertà e un personaggio come quello - un intellettuale si direbbe - è libero di dire la panzana che più gli piace, ancorché sia condivisibile (e da me non condivisa).
Altro sarebbe se le stesse panzane provengono da rappresentanti delle istituzioni.

[geddy]

Non vorrei sembrarvi spocchioso al confronto con Odifreddi, ma il tema del topic non era l'Olocausto e il negazionismo, su cui potremmo aprire interminabili ed affascinanti discussioni.

Il tema - molto più semplicemente e anche crudemente - è la nostra dignità di paese - istituzioni e popolo - di fronte a certi passaggi.

Affascinanti? Perchè prima o poi qualcuno direbbe che i comunisti hanno fatto peggio in russia? Cosa c'è di affascinante?
Non sono d'accordo sul definire un paese serio quello che occulta. Neanche un pò. Si poteva ignorare la notizia. Questione di decoro, sensibilità.

[fish_mark]

Affascinanti? Perchè prima o poi qualcuno direbbe che i comunisti hanno fatto peggio in russia? Cosa c'è di affascinante?
Non sono d'accordo sul definire un paese serio quello che occulta. Neanche un pò. Si poteva ignorare la notizia. Questione di decoro, sensibilità.

Il fascino non attiene semplicemente al bello, ma può anche essere provato di fronte a temi dolorosi, dove la riflessione può raggiungere vette fino a un minuto prima inesplorate.
Un paese serio è quello che alla notizia gli dà il risalto sufficiente, senza sovraesposizioni che portano inevitabilmente all'operetta, genere in cui noi - ahimé - siamo maestri. Quello che si è visto ad Albano laziale è stato indecoroso e lo dice uno de sinistra.

[CP 4.0]

Quindi il topic è per dire che non se ne doveva parlare? Non aprire proprio il topic non era meglio?

[fish_mark]

Quindi il topic è per dire che non se ne doveva parlare? Non aprire proprio il topic non era meglio?

Non so se i topic li cominci a leggere da un certo post in poi, ma il primo post parla del funerale di Priebke, non delle considerazioni di Odifreddi sull'Olocausto, interessanti e meritevoli di approfondimento (si fa per dire), ma leggermente (lo dico sommessamente) devianti dal tema che ho proposto.