Ancora su "razzismo" e stadio. E sul web laziale.

[Zapruder]

Cosa sia, realmente, il "razzismo", me lo chiedo da sempre.

Ricordo una striscia di Stefano Disegni di tanti anni fa: una bella manifestazione tutti assieme, italiani e neri, a suon di "vorrei la pelle nera", striscioni e canti. Poi, finito il tutto, Ahmed tornava alla stazione a lottarsi un giaciglio, i ricchi italiani a rivedersi a casa con la "telecamerina da tre milioni". Come a dire: bella la facciata, ma i problemi veri restano.

C'è chi fa tanto, concretamente, per il prossimo, per quel prossimo cui i malesseri - chiamiamoli così - della società rifiutano lo status di "normale". Dalla "facciata" fino alla demolizione in profondità delle "differenze". Del rispetto e della stima che meritano queste persone non è manco il caso di discutere, tanto è scontato: anche se ogni tanto è bene ribadirlo.

Ecco, la "facciata" e la realtà. Cos'è il razzismo?

E' la signora che si rivolge con tono aggressivo a suon di "damme" al verduraio nordafricano, la stessa signora che al negozio appresso userà un ossequioso "mi dia per favore". E' la madre filippina col passeggino che deve traversare la strada e deve aspettare che passino venti automobili, prima che una si ricordi che è lei ad avere la precedenza. E' la ragazza del noleggio che ridacchia perché hai chiesto se nel DVD ci sono i sottotitoli in italiano, non sapendo che il 5% degli italiani soffre di gravi problemi di udito. E' l'insieme di tante piccole sottigliezze come questa insomma, a mio avviso, molto più che delle manifestazioni eclatanti.

A me scoccia dovermi definire "antirazzista": che cavolo significa? Se faccio passare la signora sulle strisce perché è sulle strisce, sono "antirazzista"? Le manifestazioni eclatanti di razzismo ci costringono a spendere questo termine: ben venga, se serve a rafforzare il concetto, ma sogno il giorno in cui non sarà più necessario, tanto l'idea opposta sarà considerata fuori posto in un consesso civile. C'è bisogno, in questo momento, anche dell'"antirazzismo", eccome, della forte presa di posizione "contro": tanto di cappello.

E veniamo allo stadio. Quanta rispondenza c'è tra il razzismo della quotidianità e le manifestazioni da stadio? Poca, a mio avviso: il primo, come detto, è sottile, permeante, ma quasi invisibile: le altre, eclatanti ma figlie di un contesto preciso, riconducibile per lo più a quelle logiche da "gruppo" che sappiamo quanto possano essere spersonalizzanti. Quante tra le persone che assistono tranquillamente alla partita diventano poi parte attiva, nella quotidianità, in quell'assieme di piccole discriminazioni che fanno un enorme totale? e quante ce ne sono tra gli spiritosi che mettono in scena i soliti teatrini? Non sono per niente sicuro del fatto che, potendole separare in due mucchi, ne uscirebbe fuori una divisione netta tra "spiritosi" e resto dello stadio.

Penso, quindi, che la questione "razzismo da stadio" abbia una specificità tutta propria, e che trattarla come tale, entro certi limiti naturalmente, NON cambi nulla nella considerazione di chi ha un tale background personale da non poter essere neanche lontanamente sospettato come facente due parti in commedia: anzi, proprio perché provenienti da certe teste, alcune posizioni e vedute sono meritevoli di ogni riflessione.

Così come è meritevole negli intenti l'adesione di questa piccola realtà forumistica al FARE, organismo che almeno nelle finalità dichiarate sembrava corrispondere a quel certo "spirito": così come è meritevole da parte di questa piccola realtà chiedere chiarimenti al FARE, se si pensa che agisca in modo non comprensibile: così come ritengo che chi abbia, come Lazionet, una così grande rappresentatività nel mondo laziale, possa riccamente ridersene del fatto che quei signori non prestino loro ascolto, quali che siano i motivi: è Lazionet che ha le carte in regola, al limite, per "riconoscere" il reale impegno antirazzista del FARE, non certo il contrario. Un "luogo" cresciuto enormemente, negli ultimi anni, sotto ogni aspetto, e al buon lavoro non si può che battere le mani. Se ogni tanto sorge qualche perplessità, succede perché posizioni più comprensive, nei confronti del tifo laziale in quanto tale, vengono a mio avviso sfruttate in malafede da chi ha interesse ad alimentare la sindrome d'accerchiamento, per continuare beatamente a fare lo scemo allo stadio. Ma questo, ripeto, non è certo un motivo per comprimere un pensiero o un modo di vedere le cose che non proviene da cazzari qualsiasi, ma da persone che vale sempre la pena di ascoltare, o leggere.

[CP 4.0]

La questione che tu poni su cosa si possa definire come razzista e’ a mio parere ricca, bella ed interessante. Ma estremamente pericolosa, basta vedere il ‘nun ffa l’ebbreo’ sulla pagina delle porte chiuse. (non che si sia scaduti in quella discussione, ma si vedono i semi per un possible scadimento se a partecipare fossero gli stessi che difendono gli ‘uh-uh’).

Quindi personalmente la sorvolerei.

Sul discorso del rapporto tra razzismo da stadio e nella societa’ invece sono in disaccordo, almeno da un punto di vista di opinione, e visto che parliamo di fatti senza numeri ne dati, possiamo solo esprimere ipotesi e quindi dedurre personali punti di vista.

Mi resta difficile credere che chi si comporta da razzista allo stadio, fuori non lo sia, e chi lo sia fuori, non lo sia allo stadio.

Cosi come mi risulta difficile credre che chi frequenta cattive compagnie, e quindi e’ razzista perche’ gli altri lo sono, non frequenti le stesse cattive compagni fuori, e come sopra, viceversa.

Lo stadio non e’ un luogo isolato e appartenente ad un altro piano dimensionale al di la’ dei limiti di questo universo. E’ parte integrante del nostro tessuto sociale. E chi lo frequenta, sono gli stessi che vedi, incontri, non noti, passano davanti, non si fermano col rosso o non fanno attraversare nessuno, che fosse filippina o romana da sette generazioni.

Spesso certe forme di razzismo che tu elenchi sono solo forme di maleducazione.

Che poi allo stadio certa gente si trasformi in qualcos’altro di piu’ becero e tiri fuori spesso il peggio di se’, accade a tutti.

Al che il razzismo ha poco a che fare. E’ la natura umana.

PS: noto che continui nella tua perseveranza nel considerare il resto del mondo come ‘non all’altezza’ se la pensa diversamente (Wikipedia, i tifosi del Tottenham che parlano di Nazio, ed ora FARE se non accetta la richiesta di iscrizione di Lazionet). Tutti casi in cui la tua parte e’ sempre stata migliore e gli altri non degni di molta attenzione. Lo definiristi razzismo?

[Zapruder]

PS: noto che continui nella tua perseveranza nel considerare il resto del mondo come ‘non all’altezza’ se la pensa diversamente (Wikipedia, i tifosi del Tottenham che parlano di Nazio, ed ora FARE se non accetta la richiesta di iscrizione di Lazionet). Tutti casi in cui la tua parte e’ sempre stata migliore e gli altri non degni di molta attenzione. Lo definiristi razzismo?

Non all'altezza de che? Se leggo una voce di wikipedia italiana e ci sono trenta errori in dodici righe, che devo fare? Tenere in conto il loro "punto di vista", ovvero smettere di leggerla, tanto è inutile? Un'enciclopedia contiene informazioni, non opinioni. Se una buona parte delle informazioni è errata, che la leggo a fare? E come posso consigliarla a un figlio o a un amico? Statene alla larga, dico anzi.

Idem per chi mi dà del nazista in quanto tifoso laziale.

Idem per chi non ha nemmeno degnato di una risposta, fosse anche negativa, una richiesta di iscrizione.

Sono le mie opinioni, e le classificazioni valgono solo per me. Certo, uno che mi dà del nazista non lo invito a casa mia a cena. Ma non c'è nulla di più che possa o voglia togliergli, altro che razzismo.

[Whistle]

Così come è meritevole negli intenti l'adesione di questa piccola realtà forumistica al FARE, organismo che almeno nelle finalità dichiarate sembrava corrispondere a quel certo "spirito": così come è meritevole da parte di questa piccola realtà chiedere chiarimenti al FARE, se si pensa che agisca in modo non comprensibile: così come ritengo che chi abbia, come Lazionet, una così grande rappresentatività nel mondo laziale, possa riccamente ridersene del fatto che quei signori non prestino loro ascolto, quali che siano i motivi: è Lazionet che ha le carte in regola, al limite, per "riconoscere" il reale impegno antirazzista del FARE, non certo il contrario. Un "luogo" cresciuto enormemente, negli ultimi anni, sotto ogni aspetto, e al buon lavoro non si può che battere le mani. Se ogni tanto sorge qualche perplessità, succede perché posizioni più comprensive, nei confronti del tifo laziale in quanto tale, vengono a mio avviso sfruttate in malafede da chi ha interesse ad alimentare la sindrome d'accerchiamento, per continuare beatamente a fare lo scemo allo stadio. Ma questo, ripeto, non è certo un motivo per comprimere un pensiero o un modo di vedere le cose che non proviene da cazzari qualsiasi, ma da persone che vale sempre la pena di ascoltare, o leggere.

Io penso che Lazionet, proprio per l'importanza e autorevolezza che riveste nell'ambito del web laziale, dovrebbe entrare a far parte di FARE.
Questo perché significherebbe dare un piú ampio respiro, a livello europeo, al suo storico impegno antirazzista.
Bisogna andare oltre i confini nazionali, bisogna dare modo ad organizzazioni cosí importanti che hanno attivitá in tutta Europa (iniziate nel 1997) di conoscere la parte civile del tifo laziale, che é la maggioranza silenziosa.
Sarebbe un naturale step in continuitá con la decennale partecipazione ai Mondiali Antirazzisti.
Non é vero che FARE non ha accettato la sua richiesta di adesione anzi, secondo me, é stato tutto un malinteso (dovuto ai nuovi criteri di adesione che sono stati recentemente introdotti).
Spero che si rendano conto dell'importante ruolo che potrebbero assumere in un ambito come quello.
Come spero anche che abbiano un po' piú di rispetto per una piccola realtá come questa fondata da chi ha contribuito a far diventare Lazionet quello che é sin dai primi anni della sua lunga storia.

[CP 4.0]

Non all'altezza de che? Se leggo una voce di wikipedia italiana e ci sono trenta errori in dodici righe, che devo fare? Tenere in conto il loro "punto di vista", ovvero smettere di leggerla, tanto è inutile? Un'enciclopedia contiene informazioni, non opinioni. Se una buona parte delle informazioni è errata, che la leggo a fare? E come posso consigliarla a un figlio o a un amico? Statene alla larga, dico anzi.

Idem per chi mi dà del nazista in quanto tifoso laziale.

Idem per chi non ha nemmeno degnato di una risposta, fosse anche negativa, una richiesta di iscrizione.

Sono le mie opinioni, e le classificazioni valgono solo per me. Certo, uno che mi dà del nazista non lo invito a casa mia a cena. Ma non c'è nulla di più che possa o voglia togliergli, altro che razzismo.

i tifosi del Tottenham o chi scrive su Wikipedia o anche chi collabora a FARE, non son uno.
cosi come non e' uno il tifoso Laziale.

mi paiono fare di ogni erba, un fascio (in senso ortolano, ovvio) tutti alla stessa maniera

[Zapruder]

Io spero, Fischio, che un'eventuale collaborazione del genere avvenga avendo come obiettivo quello di allargare il quadro di conoscenza e confronto. Nel senso: se io - faccio un esempio esagerato - voglio squalificarti perché hai fatto entrare i signori Sarfatti e Maltoni allo stadio, il mio "collaboratore" deve avere la possibilità di spiegarmi che non c'è nessuna apologìa in questo: e devo riconoscergli la credibilità per farlo: credibilità che a mia volta devo avere da lui. Mi sembra siamo alquanto lontani, da questo.

E' un quadro piuttosto delicato, direi. Non sarebbe male pure l'intervento della società, in questo senso. Un intervento attivo, dico, non le chiacchierate di De Martino a LSR.

[CP 4.0]

nella specificita' di Lazionet, ci sarebbe da chiedersi perche' loro no e Biancocelesti si, da cui il direttore esecutivo si e' fatto anche intervistare.

magari il problema e' anche Lazionet, cosi come il problema della percezione non solo l'informazione che inculca ma anche la curva Laziale.

a meno di credere che non sappiano che in entrambi i forum si tifa la stessa squadra. ma poi suonerebbe troppo come complotto contro la Lazio.

ma non suona comunque come complotto contro Lazionet?

mmhhh 

[Zapruder]

nella specificita' di Lazionet, ci sarebbe da chiedersi perche' loro no e Biancocelesti si, da cui il direttore esecutivo si e' fatto anche intervistare.

Bella domanda.

Ci si è girato intorno a lungo, ma alla fine eccola, chiara e secca.

Io, una logica in una scelta del genere non riesco a vederla. In nessun modo. Insomma, avrei "capito" la logica (si fa per dire) di un'esclusione aprioristica di tutte le realtà laziali, in quanto tali. Ma così, non quadra proprio.

Propendo decisamente per il misunderstanding ipotizzato da Whistle.

[CP 4.0]

leggendo su LN, non sembrano essere della stessa opinione.

ma se cosi fosse, solo un malinteso, non credo che ci vorra' molto per saperlo.

[Whistle]

Propendo decisamente per il misunderstanding ipotizzato da Whistle.

Io di questo ne sono quasi certo, non vedo altra spiegazione.
Soprattutto sapendo quanto sono stati cordiali e disponibili quando la richiesta l'abbiamo mandata noi.

[CP 4.0]

penso in topic sia anche dare un occhiata ai commenti su LN nei confronti di FARE e il suo direttore http://www.lazio.net/forum/index.php/topic,19780.msg1449506.html#msg1449506

nell'ambito del discorso FARE/LN

[BobLovati]

io invece sono razzista, caro Zapruder; nei molti anni di giri e passeggiate per l´orbe terracqueo ho preso, cammino facendo questa decisione e posizionamento.

Sono razzista perché preferisco un nero/zingaro/cinese/comunista/islamico, ADDIRITTURA donna  che siano educati, cortesi ed amabili ad ambasciatori, re, laureati, poeti et similia che siano, allo stesso tempo, maleducai, scortesi razzisti e via dicendo.

È una scelta irrevocabile   

[ThomasDoll]

Dentro Lazionet c'è gente perfettamente in grado di distinguere un malinteso, gente da cui personalmente ho appreso dell'esistenza del FARE più di dieci anni fa. Siccome sono persone più che degne di fede, se hanno ritenuto di alzare la voce, lasciando stare lo specifico delle questioni che sono articolate, vuol dire che ce n'era ragione. Per quanto riguarda la rappresentatività del sitone, è tutto vero, ma il livello d'impegno che comporta la presenza fissa su certi temi, con i numeri di Lazionet, non è compatibile con una gestione che resta amatoriale perché autofinanziata. Si facesse quello di lavoro probabilmente le cose cambierebbero. Il Fare, vista la guardia montata sulle cose laziali, non può non conoscere Lazionet, per quello che ha fatto direttamente e per le molte iniziative sorte al suo interno. C'è qualcosa che non quadra...

[Boks XV]

perchè parlare, qui, dei cazzi di altro forum?
che poi, un forum laziale all'interno del quale se digiti Biancocelesti.org appare (...) per me non ha liceità alcuna.
una setta, ben conchiusa e compiaciuta di ciò.

[Zapruder]

perchè parlare, qui, dei cazzi di altro forum?
che poi, un forum laziale all'interno del quale se digiti Biancocelesti.org appare (...) per me non ha liceità alcuna.
una setta, ben conchiusa e compiaciuta di ciò.

Volevo parlare di una questione che, a mio avviso, riguarda la Lazio, quindi tutti noi. Ritengo il loro possibile contributo, in questa specifica faccenda, irrinunciabile. Tutto qua.

[Boks XV]

Volevo parlare di una questione che, a mio avviso, riguarda la Lazio, quindi tutti noi. Ritengo il loro possibile contributo, in questa specifica faccenda, irrinunciabile. Tutto qua.

pensi siano in grado di costiture un gruppo di un cinque piotte de persone, disposte a tutto, che faccia il biglietto in Nord per Lazio-Cagliari e vada a posizionarsi manu militari nei posti in basso?
no?
allora il loro possibile contributo non serve a un cazzo.
se non ad aumentare l'autoreferenzialità che li possiede come un demone.

[WBB]

perchè parlare, qui, dei cazzi di altro forum?
che poi, un forum laziale all'interno del quale se digiti Biancocelesti.org appare (...) per me non ha liceità alcuna.
una setta, ben conchiusa e compiaciuta di ciò.

Appare in automatico per qualsiasi sito laziale, fu fatto anni fa per evitare polemiche e litigate fra Forum, ricordo...
In effetti vedo che serve a poco.
Io frequento entrambi, e con massima soddisfazione.

[chemist]

Io penso che Lazionet, proprio per l'importanza e autorevolezza che riveste nell'ambito del web laziale, dovrebbe entrare a far parte di FARE.
Questo perché significherebbe dare un piú ampio respiro, a livello europeo, al suo storico impegno antirazzista.
Bisogna andare oltre i confini nazionali, bisogna dare modo ad organizzazioni cosí importanti che hanno attivitá in tutta Europa (iniziate nel 1997) di conoscere la parte civile del tifo laziale, che é la maggioranza silenziosa.
Sarebbe un naturale step in continuitá con la decennale partecipazione ai Mondiali Antirazzisti.
Non é vero che FARE non ha accettato la sua richiesta di adesione anzi, secondo me, é stato tutto un malinteso (dovuto ai nuovi criteri di adesione che sono stati recentemente introdotti).
Spero che si rendano conto dell'importante ruolo che potrebbero assumere in un ambito come quello.
Come spero anche che abbiano un po' piú di rispetto per una piccola realtá come questa fondata da chi ha contribuito a far diventare Lazionet quello che é sin dai primi anni della sua lunga storia.

Confermo.

anche a noi non hanno risposto la prima volta, circa due anni fa. Non c'e' motivo che ce l'abbiano con Lazionet per qualche motivo, che invece ha parecchi punti per meritarsi l'affiliazione. Ed infatti mi sembra che gli abbiano risposto ora e lo stesso presidente esecutivo era compiaciuto di essere stato contattato da diverse realta' laziali (una delle quali non poteva che essere appunto lazionet).

Cerchiamo di evitare polemiche che non vogliamo.

[ThomasDoll]

ma vedrai, se c'è soluzione non c'è polemica...

[esculapio]

penso in topic sia anche dare un occhiata ai commenti su LN nei confronti di FARE e il suo direttore http://www.lazio.net/forum/index.php/topic,19780.msg1449506.html#msg1449506

nell'ambito del discorso FARE/LN

a me sembrano piu' o meno gli stessi di qui....