Autore Topic: Relatività biancoceleste  (Letto 7092 volte)

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ThomasDoll

Relatività biancoceleste
« : Mercoledì 16 Ottobre 2013, 08:11:03 »
La Lazio si discute. Sempre. Ovviamente si ama, ci mancherebbe... ma qualche volta si cade nell'eccesso di discussione. Viene fuori spesso un giudizio "a detrarre" sui migliori elementi in biancoceleste: si ricordano giudizi occasionalmente o permanentemente critici su giocatori come Veron, troppo alterno, Salas, troppo grasso, Boksic, troppo matto, Stankovic, discontinuo, Mihajlovic, lento, Nesta, soffre il derby, e poi che ci ha quando stava male la sorella, Fiore, torna a Udine, Lopez è una pippa, Crespo è una pippa, Signori è grasso, eccetera eccetera. Oggi gli strali della relatività colpiscono un po' tutti, basta sbagliare un paio di partite. Lo spessore dei nostri campioni si misura, poi, nella traiettoria che fanno altrove. Alcuni dei nostri, una volta partiti, sono diventati dei veri idoli nei club dove sono approdati. E' il caso di Stankovic, di Nesta (criticato in modo molto soft, sia chiaro), di Nedved e Vieri, che per la verità non sono mai stati criticati nemmeno in biancoceleste, anzi. Bobone, di sicuro, è stato criticato più all'Inter.
Perché abbiamo questo istinto che ci porta a dubitare dei migliori? Oggi i principali "imputati" sono Hernanes, Klose quando ha giocato, Ledesma, Candreva, Marchetti. Quelli che hanno dimostrato. Si chiede spazio per chi fa ben sperare, al solito in modo un po' acritico. C'è una specie di "ciclo" delle aspettative sul giocatore, per il quale spesso si stravede quando se ne sa poco e si eccede nei giudizi negativi appena sorge qualche dubbio. E c'è spesso fretta di disfarsi dei migliori, quasi ad accelerare l'addio quando lo si sente, a pelle, imminente e/o inevitabile. No?



Offline Matita

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Re:Relatività biancoceleste
« Risposta #1 : Mercoledì 16 Ottobre 2013, 08:34:38 »
La Lazio si discute. Sempre. Ovviamente si ama, ci mancherebbe... ma qualche volta si cade nell'eccesso di discussione. Viene fuori spesso un giudizio "a detrarre" sui migliori elementi in biancoceleste: si ricordano giudizi occasionalmente o permanentemente critici su giocatori come Veron, troppo alterno, Salas, troppo grasso, Boksic, troppo matto, Stankovic, discontinuo, Mihajlovic, lento, Nesta, soffre il derby, e poi che ci ha quando stava male la sorella, Fiore, torna a Udine, Lopez è una pippa, Crespo è una pippa, Signori è grasso, eccetera eccetera. Oggi gli strali della relatività colpiscono un po' tutti, basta sbagliare un paio di partite. Lo spessore dei nostri campioni si misura, poi, nella traiettoria che fanno altrove. Alcuni dei nostri, una volta partiti, sono diventati dei veri idoli nei club dove sono approdati. E' il caso di Stankovic, di Nesta (criticato in modo molto soft, sia chiaro), di Nedved e Vieri, che per la verità non sono mai stati criticati nemmeno in biancoceleste, anzi. Bobone, di sicuro, è stato criticato più all'Inter.
Perché abbiamo questo istinto che ci porta a dubitare dei migliori? Oggi i principali "imputati" sono Hernanes, Klose quando ha giocato, Ledesma, Candreva, Marchetti. Quelli che hanno dimostrato. Si chiede spazio per chi fa ben sperare, al solito in modo un po' acritico. C'è una specie di "ciclo" delle aspettative sul giocatore, per il quale spesso si stravede quando se ne sa poco e si eccede nei giudizi negativi appena sorge qualche dubbio. E c'è spesso fretta di disfarsi dei migliori, quasi ad accelerare l'addio quando lo si sente, a pelle, imminente e/o inevitabile. No?

Ma anche no. Io me ne sto alla alla larga.


Per fortuna o purtroppo , scrivere è gratuito e a volte quando ci si chiede :"oggi che scrivo?" si dovrebbe prendere in considerazione l'ipotesi di evitare.Ma ormai scrivere è diventata routine quotidiana tra un lavoro e l'altro.
Ho scoperto che Marchetti a 30 anni è "vecchio" .


Meno male che domenica alle 12,30 c'è lei.
Si er papa te donasse tutta Roma
E te dicesse lassa anna’ chi t’ama
 je diresti:  Si sacra corona
Val piu’ l’opinione mia che tutta Roma

Vulgus veritatis pessimus interpres.
Lotito deve fa' come dico io (quito cit.)

Offline DinoRaggio

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Re:Relatività biancoceleste
« Risposta #2 : Mercoledì 16 Ottobre 2013, 08:46:27 »
Ma non sono sicuro che sia solo biancoceleste, sai? A parte alcuni casi patologici, direi che ogni tifoso è pronto a mettere in discussione i propri giocatori, anche quelli più affermati. Certo, poi ci sono vari gradi di relatività, ma parlando con tifosi di altre squadre mi stupisco come mettano in dubbio le qualità di loro giocatori che noi riteniamo punti fermissimi di quella squadra, non dicono Tizio va venduto a gennaio o Sempronio in panchina, ma insomma, alla terza partita sottotono scatta la modalità "in discussione".
E ra gisumin all'ùart!

La serie A è un torneo di limpidezza cristallina, gli arbitri non hanno alcunché contro la Lazio e si distingueranno per l'assoluta imparzialità, non ci saranno trattamenti di favore o a sfavore nei confronti di alcuno. Sarà un torneo di una regolarità esemplare. (19-8-2016)

Offline Matita

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Re:Relatività biancoceleste
« Risposta #3 : Mercoledì 16 Ottobre 2013, 09:58:39 »
Ma non sono sicuro che sia solo biancoceleste, sai? A parte alcuni casi patologici, direi che ogni tifoso è pronto a mettere in discussione i propri giocatori, anche quelli più affermati. Certo, poi ci sono vari gradi di relatività, ma parlando con tifosi di altre squadre mi stupisco come mettano in dubbio le qualità di loro giocatori che noi riteniamo punti fermissimi di quella squadra, non dicono Tizio va venduto a gennaio o Sempronio in panchina, ma insomma, alla terza partita sottotono scatta la modalità "in discussione".

Affatto , infatti.
Riguarda tutte le squadre , ed è qui che si nasconde l'arcano.
Noi sappiamo vita morte e miracoli dei "nostri" cosi' come "loro" dei "rispettivi". La nostra idea degli "altri" è invece meno approfondita e resta spesso scolpita nella memoria la "giocata" del campione degli altri , al quale poi si va a fare riferimento per paragonarlo ai nostri.
Poi accade che il "campione degli altri" lo acquisti e inizi a vederlo da vicino, e ti rendi meglio conto che tutta sta differenza con quello che ha sostituito non c'è e cosi' riparte la giostrina.

Cioè oggi si critica Marchetti , domani tocca ad altri.
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Re:Relatività biancoceleste
« Risposta #4 : Mercoledì 16 Ottobre 2013, 10:21:47 »
personalmente, visti due recenti fatti in particolare*, credo che ci sia una specificita' Laziale nella critica.

Una specificita’ dovuta al semplice fatto che da quell’anno infausto, la Lazio e’ stata sempre la presenza scomoda nella citta’ a fianco all’aesse.

Se solo sapessi quale fosse direi dal primo giorno :D, ma tocca approssimarsi all’anno, quelli sono stati presentati sempre come la squadra della citta’ e la Lazio i figli di una citta’ minore.

E chi decide di tifare Lazio lo sa. Ci si puo’ dare di gomito su chi ha portato il calcio a Roma, ma non si puo’ far finta di niente sul fatto che allora il Pallone con cui giocavamo ci fu sottratto dai bulli di quartiere e mai restituito. Per cui si gioca con la carta arrotolata.

Del resto chi non si rivede nella firma di Clazia, ma ne ricordo un’altra sul sedersi dalla parte del torto.

E quanti di noi rifulgono l’idea di tifare per la squadra piu’ forte?

E lo facciamo perche’ non semplicemente ci piace soffrire, quello appartiene in fondo ad ogni tifoso come appartiene l’essere mai contento come dice Dino, ma perche’ il nostro rapporto con i bulli di quartiere e’ di quelli che in fondo ci piace non poco passare per vittime.

Che porta al sentimento di pianto continuo, al sentirsi piu’ uniti quando si soffre di piu’, e al non esaltarsi troppo, se non nel nostro anti-merdismo (del resto dell’epoca Cragnotti non rimane l’avergli soffiato sotto al naso Stankovic con una mossa da ‘signori’ l’acquisto piu’ bello?).

Ed anche al non voler essere come loro. Il Macigo Bobolo che si esalta con du’ caxxate.

Spiacente, ma non sei autorizzato a visualizzare il contenuto degli spoiler.


Offline Baruch

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Re:Relatività biancoceleste
« Risposta #5 : Mercoledì 16 Ottobre 2013, 11:22:01 »
Io credo che altrove ci sia anche meno equilibrio. Faccio il primo esempio che mi viene in mente: all'uscita dallo stadio il 5 maggio, sentivo gli interisti sperticarsi in insulti per i loro giocatori più rappresentativi, Vieri e Ronaldo su tutti, bollati come pippe. Quando peraltro quel giorno l'unica pippa era chi aveva schierato una squadra impaurita con un assurdo 4-2-4. I giudizi pendono tutti verso la "percezione", e la percezione in genere fa riferimento alla partita precedente o al massimo alle ultime due partite. Nel caso specifico della Lazio vanno fatti dei distinguo. Per me è lecito discutere della stagione fatta finora da Marchetti, perché non è solo nelle ultime uscite che non para più, non trattiene più e regala gol (almeno uno certificato, quello col Sassuolo, ma per me più di uno). Non è lecito invece farlo con Candreva, che paga una sola prestazione veramente fuori fase (in Turchia) ed è, a parità di difetti (egoismo, e qui si aprirebbe un discorso lunghissimo sulla percentuale di danno o beneficio che esso comporta) con lo scorso anno, di gran lunga il giocatore più meritevole di questo avvio per mole di gioco e risultati prodotti

Offline carpelo

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Re:Relatività biancoceleste
« Risposta #6 : Mercoledì 16 Ottobre 2013, 11:42:23 »
Sai che c'è?
C'è che siamo piagnoni e non ci basta criticare ma si fa pure la critica alla critica!   :P
E siccome la critica alla critica è bellissima, io allora oggi voglio criticare chi critica la critica ed essere finalmente ottimista e spensierato.
Anche perchè, miei cari, "Oggi i principali "imputati" sono Hernanes, Klose quando ha giocato, Ledesma, Candreva, Marchetti" per un motivo molto semplice. Ci sono nuovi campioni Laziali alle porte, che scalpitano e ci fanno sognare ed oggi, nella nostra spensieratezza di tifosi, possiamo sognare con loro. Evviva la Lazio!  ;D


OT
Ho fatto un sogno molto bello. C'era un'azione sulla fascia a metà campo, lo stadio pareva in assetto di guerra, sugli spalti vedevo carri armati e mezzi blindati, c'erano anche razzi o missili che volavano qua e la (ma senza entrare in campo).
Partita in notturna, supplementari, illuminazione da PlayStation, campo pesante.
Dicevamo, azione sulla fascia a centrocampo, c'è un nugolo di avversari che combatte e si abbatte su due nostri uomini in difficoltà. Il primo è subito spazzato via e giace per terra inerme, sembra El Tata. C'è una bolgia sull'altro ma ad un tratto gli avversari cascano per terra e lui riesce a risollevarsi in piedi. E' seminudo, ha giusto i pantaloncini, la maglietta è strappata, ne rimangono solo prandelli (lic. poet.  ;D ), ha una strana sciarpa/copricapo, come un foulard, non si capisce bene da cosa sia composta. Ah sì, sono i resti delle maglie degli avversari (gli avversari hanno una maglia blu scuro, eppure questo foulard è verde). Lui è imperioso, altissimo, bellissimo.
E' Perea!!!
Il nostro mostra all'arbitro i resti della sua maglia, chiede il fallo sbracciandosi, anzi savanbracciandosi o avansbracciandosi, insomma muovendo solo gli avanbracci, come suo solito.
Ma l'arbitro nisba, forse non c'è.
La palla è comunque tra i piedi di Perea, che è sempre più alto di tutti di almeno mezzo metro ed assomiglia vagamente a Sagat di Street Fighter (di cui agevolo una foto per i più ignoranti)
Spiacente, ma non sei autorizzato a visualizzare il contenuto degli spoiler.

A quel punto Perea, non sapendo che fare, si invola.
E scappa via un po' claudicante, un po' finto impacciato, un po' Garrincha un po' Tentoni, supera gli avversari uno dopo l'altro, tunnel, dribbling, corsa, li fa fuori tutti in ogni modo.
Io sono sempre più esaltato nel guardare lo slalom, gli avversari saranno una trentina ma lui li fa fuori tutti. Sono sempre sul mio solito divano, anche nel sogno, sono esaltato, manca poco e noi dobbiamo assolutamente segnare.
Intanto il campo alla Holly & Benji non è ancora finito, Perea però è stremato ed i dribbling lo hanno portato nella parte destra dell'area di rigore. Nuovi avversari tornano verso il centro della difesa, superare anche loro sarebbe impossibile, allora Perea ci prova, conclude cadendo e rotolandosi, gli occhi sono subito volti a seguire il tiro, colmi di speranza.
I suoi, i miei.
Jascin (il portiere avversario) è battuto, ma il tiro finisce fuori!  :(
"Noooooooooooooooooooo!" urlo disperato, ma continuo a seguire la tv. Il tiro è finito fuori, sfiorando il palo.
Ma Attenzione! Ha sfondato esternamente la rete, è entrato dentro ed è rimasto in porta. Jascin è sempre più nero e piegato per terra si dispera, le mani nei capelli.
Perea è incredulo.
L'arbitro convalida (ma forse non c'è).
Tutti esultano in campo, pure io mi lascio finalmente andare.
Tutto è bene quel che finisce bene, ma che smaltita!

Cosa avrà voluto dire?  ;D
EOT

Offline cuchillo

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Re:Relatività biancoceleste
« Risposta #7 : Mercoledì 16 Ottobre 2013, 11:54:28 »
Io credo che altrove ci sia anche meno equilibrio.

Sono d'accordo, a Milano sponda Inter e, soprattutto, sponda Milan c'è una ferocia di giudizio che qui in confronto siamo tutti epigoni di Vincenzo Mollica (cui, notoriamente, piace tutto).
Al Meazza fischiare i loro giocatori è la norma. Da almeno 15 anni è così.
Dopo 6 anni di trionfi, fischiavano Seedorf per mezza stagione baloda. Fischiavano Seedorf, non so se ci rendiamo conto.
Mi raccontava un conoscente che viveva a Milano e che andava al Meazza a metà del primo decennio, che Jaap Stam era considerato un vecchio scarparo. Il pubblico rideva a vederlo in campo, mi riferisco, soprattutto, al suo secondo anno.
Vabbé, di come veniva considerato Oddo, manco ve lo racconto.

I tifosi della Lazio sono migliori.
Bofonchiano, ma alla fin fine selve di fischi ne ha riservate ben poche, negli anni. Ai campioni e ai gregari.
Se c'è una cosa di cui non mi posso lamentare, relativamente a quanto vedo e sento allo Stadio Olimpico, è il comportamento dei tifosi laziali in relazione ai giocatori.
Mi sembra che, complessivamente, c'è una tendenza alla clemenza, all'attesa, in alcuni casi direi alla sopportazione.
Zarate ha cominciato a prendere i primissimi fischi in un Lazio-Sampdoria (gol di Kozak nel finale) dopo 18 mesi di NULLA assoluto. Da altre parti, sarebbero volati i seggiolini già qualche mese prima. 
Invidio tanto Massaccesi. Ossia Jooooooe D'Amato.

Offline ML

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Re:Relatività biancoceleste
« Risposta #8 : Mercoledì 16 Ottobre 2013, 12:03:17 »
...

Solito discorso trasversale che riemerge in ogni topic, che si parli di Marchetti o di Petkovic o della roma.

Veron era realmente discontinuo. Salas tendeva realmente alla pinguetudine. Boksic era realmente matto come un cavallo. Mihajlovic era realmente lento. Nesta soffriva realmente il derby. I primi mesi di Fiore furono realmente orrendi. Di Lopez non scriverò che era una pippa perché non è oggettivamente vero, ma io - soggettivamente, in questo caso - l'ho sempre considerato tale. Crespo era un grande giocatore ma da noi i suoi moltissimi gol sono stati spesso inutili. L'ultimo Signori aveva anche qualche problema col peso. Hernanes è realmente lento. Klose è realmente vecchio. Marchetti ha realmente sciupato ogni chance in nazionale. Eccetera eccetera eccetera.

Bene, chi più e chi meno io li ho amati tutti. Rivendico per l'ennesima volta il diritto di essere tifoso e non fazioso. Il fazioso è quello che ama la Lazio perché si è autoconvinto che sia più bella e più forte di tutte. Il tifoso è quello che ne ama anche i difetti. Che se ne lamenta, che non li nasconde, e che però ci è anche affezionato. Amo la lentezza di Hernanes. Amo le rughe di Klose. Amo perfino la prosopopea di Lotito, se riuscite a capire in che senso. E se Marchetti verrà defenestrato da Prandelli sarò felice di averlo tutto per me.

Offline Reflexblue

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Re:Relatività biancoceleste
« Risposta #9 : Mercoledì 16 Ottobre 2013, 17:29:26 »
Secondo me, l'unico aspetto che forse ci può realmente differenziare dalle altre tifoserie è la tendenza ad autocrocefiggerci.
Siamo pochi, tifiamo poco, tifiamo male, non rispettiamo i nostri beniamini, ci permettiamo di mugugnare, osiamo scrivere sui forum per esprimere la nostra opinione su un modulo tattico o sulle scelte in ambito di calciomercato, Zarate l'ha scovato la Lotito ed è stato bravo, Zarate glielo abbiamo fatto riscattare noi e lo abbiamo indotto all'errore...
Che poi, in sostanza, è quello che sto facendo io puntando l'indice contro altri laziali. ;D Forse siamo troppo cerebrali, forse ci prendiamo troppo sul serio. Un milanista vede che Seedorf passeggia per il campo: Uè negher, va' a lavura'! Il mercoledì dopo, contro il Manchester, sfoggia una prestazione mostruosa: Uè, l'ho semper dì mi che l'è un gran giucatur! E così, in grande scioltezza, si arriva pure a contestare Berlusconi (presidente del Milan). Senza dover renderne conto o studiare una giustificazione contorta per potersi riaccreditare agli occhi dei sodali quando acquista Ibra. Voi pensate che si siano aperti dibattiti sull'opportunità o meno di fare ricorso contro la squalifica del campo? Insomma, se la godono di più.

Online Skorpius

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Re:Relatività biancoceleste
« Risposta #10 : Mercoledì 16 Ottobre 2013, 17:58:30 »
Però qui non simo allo stadio ma in un luogo che dovrebbe essere più riflessivo, una cosa è l'impulso della partita e la sua adrenalina che ti possono spingere a fischiare un giocatore normalmente amato a causa di una delusione cocente, una cosa è affermare e motivare una convinzione tecnica in questa sede.

Mi colpiscono tre cose che quasi tutti gli utenti fanno spesso:

- mancata e totale indifferenza alla questione "forma fisica" per cui si prende un giocatore che ha sempre giocato bene e gli si da una valutazione di carattere generale solo alla luce delle ultime partite ("marchetti)
- grande coraggio nel valutare un giocatore dopo una manciata di partite con giudizi perentori (lulic nel passato, e biglia adesso)
- incredibile capacità di dimenticare ogni cosa buona per dire al primo intoppo "ve lo avevo detto!" ... mi viene in mente un topic sulla incapacità di hernanes (che li aveva segnati tutti fino a quel topic) di battere i rigori per esaltare ledesma... e poi un topic al primo errore di ledesma sulla sua incapacità a battere i rigori per esaltare hernanes.. e poi un topic su hernanes dopo il derby per esaltare candreva
La gente dice che sono cattivo, ma in verità ho il cuore di un bambino: lo tengo in un barattolo, sul comodino.

Offline cuchillo

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Re:Relatività biancoceleste
« Risposta #11 : Mercoledì 16 Ottobre 2013, 19:00:38 »
Ecco, Lulic mi pare uno di quei casi in cui la ritrattazione è stata troppo repentina.
Si era partiti cogli stop sbagliati al Meazza e abbiamo quasi tutti creduto di aver preso il nuovo Fabio Hector Nigro (qui ci starebbe bene l'aneddoto di Zapruder raccontato solo un centinaio di volte sui suoi vicini di posto allo stadio che a Lazio-Bari si domandavano se davvero fosse un giocatore di calcio... ;D
Poi Senad è cresciuto e ha sfornato una stagione da 8 in pagella. Personalmente, gli ho dato la palma di miglior giocatore 2011-'12 davanti a Marchetti e Klose.
Dalla fine di quella stagione avevo cominciato a pensare di avere tra le mani il nuovo Nedved o giù di lì.
Poi ho visto la stagione scorsa e il primo quinto di questa stagione e ho temuto e temo che il Lulic vero sia decisamente più simile a quello dell'esordio al Meazza che non a quello di Lazio-Milan del 1° febbraio 2012 in cui devastò i campioni d'Italia.

Ecco, questo è un esempio per significare come, in fondo, siamo solo dei cazzoni che ci facciamo delle idee sui giocatori, che poi siamo costretti a smentire per poi ritornare all'idea originaria per poi risconfessarla un'altra volta.
Siamo questo, alla fin fine. Degli inguaribili cazzoni che un anno fa non avrebbero ceduto Lulic per 18 milioni e che adesso si fanno il segno della croce a ogni calcio d'angolo a sfavore (solitamente il suo "marcato" o segna - Lamela, Campagnaro... - o crea un pericolo... ;D)
 
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Online Skorpius

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Re:Relatività biancoceleste
« Risposta #12 : Mercoledì 16 Ottobre 2013, 19:23:17 »
Ecco, Lulic mi pare uno di quei casi in cui la ritrattazione è stata troppo repentina.
Si era partiti cogli stop sbagliati al Meazza e abbiamo quasi tutti creduto di aver preso il nuovo Fabio Hector Nigro (qui ci starebbe bene l'aneddoto di Zapruder raccontato solo un centinaio di volte sui suoi vicini di posto allo stadio che a Lazio-Bari si domandavano se davvero fosse un giocatore di calcio... ;D
Poi Senad è cresciuto e ha sfornato una stagione da 8 in pagella. Personalmente, gli ho dato la palma di miglior giocatore 2011-'12 davanti a Marchetti e Klose.
Dalla fine di quella stagione avevo cominciato a pensare di avere tra le mani il nuovo Nedved o giù di lì.
Poi ho visto la stagione scorsa e il primo quinto di questa stagione e ho temuto e temo che il Lulic vero sia decisamente più simile a quello dell'esordio al Meazza che non a quello di Lazio-Milan del 1° febbraio 2012 in cui devastò i campioni d'Italia.

Ecco, questo è un esempio per significare come, in fondo, siamo solo dei cazzoni che ci facciamo delle idee sui giocatori, che poi siamo costretti a smentire per poi ritornare all'idea originaria per poi risconfessarla un'altra volta.
Siamo questo, alla fin fine. Degli inguaribili cazzoni che un anno fa non avrebbero ceduto Lulic per 18 milioni e che adesso si fanno il segno della croce a ogni calcio d'angolo a sfavore (solitamente il suo "marcato" o segna - Lamela, Campagnaro... - o crea un pericolo... ;D)

Ma dopo due anni ed uno scorcio si può anche giudicare un giocatore...
le ritrattazioni su lulic non possono essere premature:se il giocatore mi sforna un campionato da 8 l'anno in cui alla prima partita l'ho giudicato inadeguato DEVO per forza fare ammenda e dire che avevo giudicato troppo presto.
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Offline BobLovati

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Re:Relatività biancoceleste
« Risposta #13 : Mercoledì 16 Ottobre 2013, 20:02:25 »
detto che quasi tutte le considerazioni esposte hanno un fondo di verità, io credo che la diffusione del PC e del famigerato footballmanager e fantacalcio, abbiano fatto credere a troppi che giudicare il calcio ( soprattutto se lo si fa dalla TV ) in genere non avendolo mai giocato o, PEGGIO, avendo giocato solo a calcetto et similia, sia cosa facile.

Poi dire anche che tutti abbiamo le nostre preferenze ed i nostri insopportabili   :D 
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Siamo noi fortunati ad essere della Lazio, non la Lazio ad avere noi

“LA MOGLIE DI CESARE DEVE NON SOLO ESSERE ONESTA, MA ANCHE SEMBRARE ONESTA.”

Offline Fabio70rm

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Re:Relatività biancoceleste
« Risposta #14 : Mercoledì 16 Ottobre 2013, 22:49:31 »
Avete trascurato il non invidiabile record di sputare su tutti i nostri ex....
Polisportiva SS LAZIO, l'unica squadra a Roma che vince invece di chiacchierare!!

Offline Andre

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« Risposta #15 : Mercoledì 16 Ottobre 2013, 23:42:45 »
(Mollica se non ricordo male disse che era voluta la mancanza di suoi servizi critici nei confronti di qualcuno: se usciva qualcosa che non gli piace preferisce semplicemente non parlarne)
da qualche parte la Lazio è in vantaggio (V.)

Offline Andre

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« Risposta #16 : Mercoledì 16 Ottobre 2013, 23:46:22 »
Avete trascurato il non invidiabile record di sputare su tutti i nostri ex....

In molti casi le critiche hanno avuto più di un fondamento
da qualche parte la Lazio è in vantaggio (V.)

Boks XV

Re:Relatività biancoceleste
« Risposta #17 : Giovedì 17 Ottobre 2013, 08:23:33 »
OT

(Mollica se non ricordo male disse che era voluta la mancanza di suoi servizi critici nei confronti di qualcuno: se usciva qualcosa che non gli piace preferisce semplicemente non parlarne)

sì perchè, secondo te, lo decide lui di cosa parlare nel TG1?
sono tutti spot pubblicitari camuffati da servizi di costume.
o credi davvero che gli sia piaciuta quella zozzeria immonda dell'ultima canzone di Vasco Rossi, che pure l'altra sera ha incensato?
conosco Mollica di rinterzo e ti garantisco che è moooolto più competente -di cinema- di quanto non appaia.
gli è che si è ritagliato -ben pagato e incontrastato- 'sto ruolo di santone dello spettacolo al TG1 e, di conseguenza, attacca l'asino dove vuole il padrone.
o credi davvero che, nel privato, veda/ascolti tutta quella monnezza che propaganda in TV?

EOT

Zapruder

Re:Relatività biancoceleste
« Risposta #18 : Giovedì 17 Ottobre 2013, 08:43:13 »
Si era partiti cogli stop sbagliati al Meazza e abbiamo quasi tutti creduto di aver preso il nuovo Fabio Hector Nigro (qui ci starebbe bene l'aneddoto di Zapruder raccontato solo un centinaio di volte sui suoi vicini di posto allo stadio che a Lazio-Bari si domandavano se davvero fosse un giocatore di calcio... ;D

No-no, per carità.

Perfino Capocchiano, in quel triste e freddo Lazio-Torino di Coppa Italia, apparve un calciatore, seppur palesemente gravato di un compito più grande delle sue possibilità. E ricordo il buon Salafia, scaraventato dai torneucci con gli amici di Nettuno alla serie B, manifestare palesi difficoltà nel "reggere" la categoria.

Nigro è altro. Un subentrato che, nell'era delle due sostituzioni, viene tolto per motivi tecnici. Non credo sia mai successo, nella storia del torneo.

"Ma daje tempo, vie' dalla ciddue"
"Ma quale ciddue, questo è una pippa pure in ciddue"

Zapruder

Re:Relatività biancoceleste
« Risposta #19 : Giovedì 17 Ottobre 2013, 09:21:48 »
Tornando al core della discussione, dividerei il criticone in due categorie: quello "de panza" e quello che non la smette mai, convinto quest'ultimo che un atteggiamento ipercritico lo distingua, in qualche modo. Un modo figlio del plastinismo: ti capita una partita, che so, tipo Lazio-Juventus 4-0 del '95/'96 e tu apri il tuo editoriale con "Una nota critica: nel primo tempo, del 14' al 19' l'automatismo Fuser-Rambaudi funzionava in modo imperfetto, lasciando un buco di 3 metri e 40 centimetri sul settore intermedio, se Lippi se ne fosse accorto sarebbero stati dolori per la Lazio": in sostanza, hai dato del colleone a entrambi gli allenatori e hai teorizzato una partita che esiste solo nella tua capoccia. Questo è delirio, non commento.

Veron era discontinuo, ma nello scudetto del 2000 è il calciatore che ha "pesato" di più sulla classifica. Allo stadio avrà fatto scappare bestemmioni a tutti, nelle giornate in cui non j'annava. Ma quando si ragiona più freddamente, non è corretto a mo avviso scindere una parte dal tutto. Voglio dire: l'errore dal dischetto del povero Chiodi fu così grave per importanza, e la sua militanza nella Lazio così anonima che, crudelmente ma giustamente, di lui ci ricordiamo soprattutto per quell'episodio. Ma quando si parla di uno come Nesta, ricordarsi solo delle due-tre partite che ha toppato significa che 1) si soffre di un deprecabile protagonismo, che poi non è altro che una versione di un complesso d'inferiorità, per cui additando sempre i presunti difetti altrui ci si sente "migliori"; 2) non si ha la minima coscienza di cosa sia, realmente, il gioco del calcio: che è fatto di individui, non dei manichini elettronici della Playstation.

Mi pare comunque che il tifoso laziale sia nella media, quanto a tendenza al criticismo: quello che lo fa scendere, nella media - e raramente pure salire - è il confronto continuo, incessante, permeante, con la controparte cittadina. In uno dei campionati tecnicamente più validi della nostra storia siamo arrivati terzi, e prima degli ultimi 90 minuti eravamo ancora teoricamente il lotta per vincere il titolo: eppure, fu una stagione tra le più tormentate e gonfie di polemiche che io ricordi. Tutto questo, per il semplice motivo che "gli altri" lo vinsero, quel campionato.