Dalle News: Intervista a Piara Powar, Direttore Esecutivo di FARE Network

[ThomasDoll]

Io sono fermamente antirazzista, ma non per questo sono progressista.
Mi sembra che questo Powar faccia un po' di semplificazioni che non mi piacciono...

bisogna vedere cosa intendeva per progressista. Potrebbe anche essere un complimento...

[cuchillo]

Io credo nel progresso, non credo nello sviluppo, in questo tipo di sviluppo.

[chemist]

Inviterei a far leggere a De Martino questa intervista, per far prendere a sua volta contatto e stabilire un piano d'azione comune per limare questa percezione distorta.

Gia' fatto.

Grazie a tutti, soprattutto ai miei collaboratori che hanno permesso il contatto e mi hanno aiutato. Domani dovrei anche intervenire in radio verso le 16.30 per rispondere a qualche domanda di Cesarini.

Per quanto riguarda i progressisti SAV, non penso che il termine sia utilizzato come in Italia dove si individuano persone di una certa area politica (la sinistra). Penso che in UK sia un modo di pensare che possa essere esteso trasversalmente alle varie aree politiche.

[Zapruder]

Grazie chemist, davvero un gran lavoro. Ah, il vecchio spirito...

Io continuo a dire che le distorsioni sono un problema, ma un problema collaterale. Mani a paletta e l'uso denigratorio della parola "ebreo" sono ancora una vergognosa realtà, nel nostro stadio: è questo il problema che, nell'interesse della Lazio, dobbiamo combattere, non bastasse il nostro senso civico a rendere ripugnanti certe porcate.

[WBB]

Per essere un'organizzazione focused on antidiscrimination, a leggere i pregiudizi e le grossolane banalizzazioni contenute in questa intervista non c'è male davvero...
Sempre di più: tutta la mia solidarietà ai discriminati del mondo. Dovranno difendersi anche dai loro difensori...

100%
L'unico modo per uscirne al più presto è il solito, che però Lotito non intraprenderà mai: pagare i giornalisti pe' stesse zitti, o anche solo per non scrivere balle, che già sarebbe molto, insomma, quello che fanno gli altri. Inoltre, in mancanza di uno stadio proprio, pagare 1500 nerboruti steward da mandare tutti in nord per 2 o 3 volte e fare piazza pulita con un DASPO galore...
Poi vediamo se questi scienziati ci romperanno ancora gli zebedei, o se segnaleranno lo striscione Club Palombara Sabina come discriminazione territoriale contro i Sabini a cui viene affibbiato lo spregevole appellativo razzista di palombari.

[Whistle]

100%
L'unico modo per uscirne al più presto è il solito, che però Lotito non intraprenderà mai: pagare i giornalisti pe' stesse zitti, o anche solo per non scrivere balle, che già sarebbe molto, insomma, quello che fanno gli altri. Inoltre, in mancanza di uno stadio proprio, pagare 1500 nerboruti steward da mandare tutti in nord per 2 o 3 volte e fare piazza pulita con un DASPO galore...
Poi vediamo se questi scienziati ci romperanno ancora gli zebedei, o se segnaleranno lo striscione Club Palombara Sabina come discriminazione territoriale contro i Sabini a cui viene affibbiato lo spregevole appellativo razzista di palombari.

Mi fa piacere che l'intervista ti abbia così illuminato aiutandoti a chiarire cosa è, e quello che fa, FARE Network...

[Brocchi 63]

OT

ieri sera, su FB, mi sono imbattuto in un gruppo che pubblicava la foto di Anna Frank col pigiama dell'aesse.
didascalia: "Anna Frank, romanista fracica"

Fino a quando esisterà gente una subumanità così spiccata, non c'è proprio niente da FARE.

[DinoRaggio]

Ringrazio anche io chemist per l'intervista a Powar, e mi unisco alle considerazioni di Giglic. Interessante la parte in cui Powar dice che le squalifiche del campo sono un accumulo di sanzioni precedenti, certo che in qyesto modo un club che voglia "ripulirsi" la reputazione agendo come può (e tenendo sempre in considerazione il fatto che, in realtà, chi può veramente fare qualcosa sono le forze dell'ordine) trova una strada molto in salita, al limite del pregiudizio, come Powar quando parla dei fatti di Campo de' Fiori, subito e giustamente rimbeccato da Claudio.

[Boks XV]

Per quanto riguarda i progressisti SAV, non penso che il termine sia utilizzato come in Italia dove si individuano persone di una certa area politica (la sinistra). Penso che in UK sia un modo di pensare che possa essere esteso trasversalmente alle varie aree politiche.

ovvio.
ma è comunque una scelta di campo.
non partitica ma, comunque, sicuramente politica.
che quindi, necessariamente, non rappresenta tutti e per ciò divide.
appoggiare e sostenere il FARE è dunque una scelta politica.
legittima, ovviamente, ma di certo non neutra.

[Zapruder]

ovvio.
ma è comunque una scelta di campo.
non partitica ma, comunque, sicuramente politica.
che quindi, necessariamente, non rappresenta tutti e per ciò divide.
appoggiare e sostenere il FARE è dunque una scelta politica.
legittima, ovviamente, ma di certo non neutra.

Quale potrebbe essere una "scelta" non di campo? Te lo chiedo senza polemica.

I mondiali antirazzisti no perché sono "di parte", idem per il FARE...

Come si può giocare attivamente nel campo della lotta ai razzismi, senza che nessuno corra a dipingerti di rosso il mantello?

[Giglic]

Quale potrebbe essere una "scelta" non di campo? Te lo chiedo senza polemica.

I mondiali antirazzisti no perché sono "di parte", idem per il FARE...

Come si può giocare attivamente nel campo della lotta ai razzismi, senza che nessuno corra a dipingerti di rosso il mantello?

Condivido. Ma attenzione a non cadere anche noi nelle facili schematizzazioni. mr. Powar è un politico, e per lui "Progressista" ha una connotazione politica. Che con il nostro concetto di destra e sinistra non c'entra nulla. Per fare un esempio, Mack Smith è considerato "liberal" dagli inglesi, che ha una connotazione tutt'altro che di destra. Per mr. Powar (azzardo, ma credo di essere nel giusto) progressista vuol dire essere in favore del progresso sociale, è questa è politica, in UK ed in generale nelle realtà anglosassoni. E questo viene da destra e da sinistra, quindi la connotazione politica non è una connotazione partitica. Nessuno si sognerebbe, in UK di dipingere di rosso il mantello del FARE. Noi dipingiamo con colori partitici, e non politici, persino le ONLUS. Le vera differenza è sul ruolo che lo stato deve avere, se arbitro imparziale o "banco" stile Monopoly.

Comunque una cosa: se le interviste fatte sui media verso i personaggi pubblici fossero tutte così ficcanti, saremmo di certo in un paese migliore, se non altro per come viene informato il pubblico.

Tornerei comunque sul problema principale, a mio modo di vedere, dell'intervista: cosa si può fare per cambiare la percezione che abbiamo come Laziali nel mondo calcistico?

[Boks XV]

Quale potrebbe essere una "scelta" non di campo? Te lo chiedo senza polemica.

per ciò che riguarda i forum?
nessuna scelta, ovviamente.
sta al singolo, nella propria sfera privata, decidere come spendersi socialmente.

 

[CP 4.0]

personalmente non vedo perche' dover per forza dare una connotazione politica ad una parola, quando sarebbe meglio non farlo.

anche perche' nell'intervista non c'e' nessuna considerazione politica di nessun tipo. ne fare, ne l'uefa, ne altro organismo 'sociale' ha interesse, anche pratico, di legarsi ad alcuna corrente politica.

Powar parla di persone che abbiano intenzione di cambiare la situazione in positivo.(punto)

[Cliath]

Gia' fatto.

Grazie a tutti, soprattutto ai miei collaboratori che hanno permesso il contatto e mi hanno aiutato. Domani dovrei anche intervenire in radio verso le 16.30 per rispondere a qualche domanda di Cesarini.

Per quanto riguarda i progressisti SAV, non penso che il termine sia utilizzato come in Italia dove si individuano persone di una certa area politica (la sinistra). Penso che in UK sia un modo di pensare che possa essere esteso trasversalmente alle varie aree politiche.

Ti ascolteremo in molti oggi.
Intanto grazie per quello che hai fatto finora... 

[BobLovati]

ora ( non so chi ) sta parlando su LSR di fare e Biancocelesti.org

[BobLovati]

un grazie a chemist che, forse non volendo, ci ha fatto capire chiaramente dell´opera di CHI si fidi l´uefa per distribuire la propria idea di antirazzismo, tifo et similia       

[ML]

per ciò che riguarda i forum?
nessuna scelta, ovviamente.
sta al singolo, nella propria sfera privata, decidere come spendersi socialmente.

E per quanto riguarda la Lazio?
E per quanto riguarda le istituzioni?
Cioè insomma, famme capi'.
Che io sono rimasto alla tua prima replica dopo la notizia della chiusura dello stadio.
Te la prendevi con l'Uefa e non con la curva, m'hai fatto girare alquanto le palle.
Ma passiamo oltre, guardiamo al futuro e non al passato.
Leviamo la politica e concentriamoci sul fatto che ci sono delle regole - giuste o sbagliate che siano - e che la curva nord spesso le infrange costringendo la Lazio a giocare partite importanti a porte chiuse. (Non insisto troppo sul danno economico, invece, che vista l'affluenza media in coppa è quasi trascurabile).
Come si risolve, secondo te, questa situazione? Perché immagino che tu, da laziale, ci tenga a vederla risolta. Magari prima di arrivare alle partite perse a tavolino, o prima dell'esclusione dalle coppe...

[Boks XV]

  m'hai fatto girare alquanto le palle.
Ma passiamo oltre, guardiamo al futuro e non al passato.
 

ti ringrazio per l'indulgenza.

riguardo al cosa si possa fare credo di essermi espresso più di una volta. un problema di mancanza di legalità -stanno commettendo un reato, no? c'è la legge Mancino, giusto?- deve essere risolto da chi è preposto.
nulla può il tifoso come me e te.
la società, invece, il massimo che può fare è presentare un esposto in Procura sul perchè le FF.OO., pur disponendo della tecnologia e degli strumenti investigativi sufficienti ad individuare i responsabili, si guardino bene dal farlo.
perchè lo stadio non è un luogo pubblico? intervenga la proprietà, allora. il CONI.
il Coni non ci entra perchè si limita ad affittare l'impianto e quindi la responsabilità è delle società?
allora il cane si morde la coda, lo stadio è lasciato come valvola di sfogo e l'unica prassi che funziona, storicamente, è che a un potere se ne sostituisca uno più forte.
esiste? no.
e allora ecco che non c'è soluzione.

[Anselazio]

Quanto emerge da questa intervista, appena letta, mi atterrisce. Letteralmente.

Intervista interessante e un grazie a chi l'ha realizzata, domande ben poste e su temi di grande interesse per noi,
ma risposte preoccupanti.
Ma non in chiave Lazio, proprio preoccupanti  per i contenuti e per il tono di pressappochismo di alcune considerazioni
che depotenziano uno sforzo e una associazione dagli scopi sacrosanti.

Se uno di Greenpeace dicesse che tutti i giapponesi vogliono lo sterminio delle balene, io, giapponese profondamente
 animalista e ambientalista, che dovrei pensare di un'associazione del genere?

E comunque non è che criticare i critici ci esenta dal pretendere zero manoapalettismo e la fine di cori del caxxo che sento da anni e che
hanno davvero stufato..

[CP 4.0]

... lo stadio è lasciato come valvola di sfogo ...

finche' questa e' la realta' c'e' poco che la Lazio come societa' puo' riuscire a fare.

a meno che di non voler denunciare qualcosa che comunque tutti accettano.

poi pero' i topic sui poteri forti, i vasi di coccio, piegarsi per non spezzarsi ecc.ecc. spero di non vederli.