Dalle News: Intervista a Piara Powar, Direttore Esecutivo di FARE Network

[Biancocelesti]

ESCLUSIVA - Intervista a Piara Powar, Direttore Esecutivo di FARE Network

[SAV]

Io sono fermamente antirazzista, ma non per questo sono progressista.
Mi sembra che questo Powar faccia un po' di semplificazioni che non mi piacciono...

[Eagles71]

abbiamo una macchia che sarà difficilissimo cancellare.
Io ci vedo molto pregiudizio nelle parole di questo signore nei confronti della Lazio, e non lo ha certo cercato di nascondere.
La UEFA poi ci ha etichettato e nemmeno su questo non ci piove.
Non è possibile avere un turno a porte chiuse per un coro di insulto quando 5 mila polacchi hanno fatto tutto quel casino.
E' ingiusto.

[CP 4.0]

...
Powar: Penso che il problema della Lazio, al momento, sia che in Europa si è fatta una reputazione di società che viene associata alla destra e la gente dice…
...
Powar: Ci sono stati dei precedenti, come Di Canio ecc. Penso che questa opinione sia presente a prescindere nella mente della gente, qualcosa che è associato al club, che sia una supposizione giusta oppure no. Adesso, avete ragione, non ci sono simboli di estrema destra allo stadio, quindi penso che, sfortunatamente, sia un ulteriore problema che i tifosi della Lazio probabilmente devono affrontare dato che la Lazio è vista in questo modo. Non penso che tutti quelli che vanno allo Stadio Olimpico quando gioca la Lazio siano fascisti oppure credono in certe ideologie.
Questa è una parte del problema, poi ci sono gli avvenimenti della stagione passata, per esempio, ci sono stati tifosi laziali che sono venuti a Londra, contro il Tottenham e hanno compiuto atti di antisemitismo (la bandiera della Palestina? Ndr) oppure il famoso blitz di Campo De’ Fiori che ha avuto conseguenze quasi mortali, durante il quale tifosi del Tottenham sono stati attaccati e conosco la discussione relativa al gruppetto…

Biancocelesti: Scusi l’interruzione, ma, se si riferisce all’episodio  di Roma, i media all’inizio lo hanno subito associato a tifosi della Lazio, ma poi è stato dimostrato che non erano laziali ma un gruppo di estrema destra (i primi ad essere arrestati erano tifosi romanisti ndr).
Powar: Conosco molto bene questa situazione a Roma.
...
Forse i media parlano solo dei tifosi della Lazio, ma noi siamo sicuri del modo in cui guardiamo le cose e abbiamo dei bravissimi osservatori che comprendono la mentalità dei tifosi.
…
In passato abbiamo visto delegati UEFA che hanno sentito cori razzisti e versi da scimmia ma hanno fatto finta di niente. Pensiamo che queste non siano le persone più adatte a valutare il razzismo negli stadi. D’altra parte noi gli facciamo sapere, dobbiamo fargli sapere, che abbiamo segnalato qualcosa. Ovviamente così loro sono informati e possono andare a parlare con le società e le federazioni, ma non possiamo fidarci solo del referto dei delegati UEFA, spesso sono persone over 50 che non sono interessati a questo tipo di tematiche.
Penso che un altro discorso è relativo alla Federazione Nazionale, quello che è successo in Italia, questa “discriminazione territoriale” è qualcosa di nuovo per noi che deve essere discusso internamente in quanto solo loro conoscono le abitudini della nazione e possono chiedere consigli ad altre entità, come le associazioni di tifosi. Deve essere un dibattito a livello nazionale.

...

in grassetto frasi molto interessanti sulla percezione della Lazio, sul comportamento dei media ed anche sull'affidabilita' di parte del personale UEFA.

evito di commentare l'uso di un giocatore cacciato via solo dalla Lazio per le sue idee politiche come ragione della 'percez\ione'.

cosi come sul fatto che sa tanto degli sviluppi su Campo de' Fiori, pero' giustifica la percezione comunque, ma no nsembra dargli certezze sul discorso della stampa (era sorpreso dalla rivelazione che nessuno ha parlato dello striscione del Legia?)

o di come siano I tifosi Laziali a dover convincere la gente di cambiare percezione, quando lui stesso e’ il primo a giustificare tale percezione con ‘blitz’ mai accaduti o calciatori che hanno passato la carriera piu’ tempo in alter squadre che nella Lazio.

non credo che serva di piu' per farsi un idea.

e' probabile neanche sappia cosa sia scritto sul sito del suo network in altra lingua che non sia l'inglese.

Un personale appunto, la domanda sul romatriste e’ stato un errore

Magari sarebbe da chiedere se mettere i tifosi della Lazio come sul sito del network come ‘I noti’ quando si parla di razzismo non sia anch’esso parte del probelma della sbagliata percezione diffusa.

[MagoMerlino]

Io ci vedo molto pregiudizio nelle parole di questo signore nei confronti della Lazio, e non lo ha certo cercato di nascondere.

Stessa sensazione.
In questa maniera, rispetto a tutte le altre squadre, le cui tifoserie, o frange di tifoserie,  magari fanno anche peggio, partiamo da 0-2.

[disabitato]

quasi quasi me candido come osservatore.. se le trasferte le pagano loro ce vado a nozze.

[Fabio70rm]

Intervista che, più che rispondere ai nostri interrogativi, ne solleva degli altri.

Di certo la nomea si è creata da fatti oggettivi del passato, ma al momento basta un qualsiasi episodio dubbio, vedi assalto a Campo de' Fiori, che veniamo ritirati in mezzo.....

[carpelo]

Mi sfugge cosa c'entri la nostra nomea (giustificata o meno) con il rapporto che l'inviato del FARE stila dopo aver seguito il comportamento della tifoseria durante la partita.
Nel rapporto c'è scritto quali cori e quali striscioni offensivi sono stati notati durante il match. Non può e non deve incastrarci nulla che la squadra sia stata in precedenza già sanzionata o che i tifosi abbiano una nomea risaputa. Quello riguarda le sanzioni accessorie che può comminare la UEFA per la recidiva, non i rapporti del FARE, come il suo stesso direttore ricorda.

[franz_kappa]

Quanto emerge da questa intervista, appena letta, mi atterrisce. Letteralmente.

Prima di proseguire la discussione vorrei avere da chemist, se ritiene, alcune informazioni 'operative':

- Chi ha contattato Piara Powar, Direttore Esecutivo di FARE Network? Suppongo chemist stesso. Nel caso, vorrei sapere come si è qualificato.
- Quanto tempo è intercorso tra la richiesta di intervista e la fissazione di una data utile per il colloquio? La risposta dell'esponente di FARE Network, insomma, è stata rapida o lenta?
- L'intervista si è svolta per iscritto, al telefono o di persona, faccia a faccia?
- Le risposte di Powar sono state registrate o l'intervistatore si è limitato a prendere appunti?
- La traduzione delle parole di Powar è letterale o in alcuni casi il suo pensiero è stato parzialmente rielaborato (operazione necessaria in caso di risposte involute nella sintassi oppure troppo prolisse) dall'autore dell'intervista?
- Powar ha chiesto di rivedere le sue risposte o, in alternativa, questa cortesia è stata offerta dall'autore dell'intervista? In ogni caso, le risposte sono state riviste e approvate dal Direttore Esecutivo di FARE Network oppure no?
- Questa intervista verrà pubblicata - oltre che su biancocelesti.org - su altro supporto, digitale o cartaceo, di soggetti terzi, legati ad esempio a FARE Network?

Grazie.

[ML]

Gli stadi sono forniti di  telecamere a circuito chiuso che permettono di monitorare gli spalti. Alla luce di tutto ciò, quali sono altre misure pratiche che una società come la Lazio può prendere per combattere efficacemente il razzismo? E’ giusto chiudere un intero stadio dove ci sono decine di migliaia di persone civili a causa di poche centinaia che hanno comportamenti scorretti?
Powar: Penso che il problema della Lazio, al momento, sia che in Europa si è fatta una reputazione di società che viene associata alla destra e la gente dice…


Quale pensa che debba essere il ruolo delle forze dell’ordine? Ci sono telecamere a circuito chiuso negli stadi che possono monitorare chi commette atti di razzismo ma il club non può fare nulla a riguardo perché non ha la possibilità di mandare via queste persone dallo stadio. D’altra parte la Polizia non sembra così interessata a farlo per mancanza di fondi oppure perché hanno altre priorità.
Powar: Dipende dai casi, ma personalmente io interromperei la gara perchè ci sono esseri umani in campo che, a volte, vengono trattati da animali. Questa è la prima cosa. Poi, da quello che vedo, il sistema di sicurezza in Italia è troppo repressivo. E’ meglio provare ad educare chi viene arrestato o semplicemente metterli in galera? Si potrebbe dire: “proviamo a cercare di far sì che i tifosi si autocontrollino” e dirgli: “non vogliamo la chiusura degli stadi, cerchiamo di fare la cosa giusta”.
Alla fine l’educazione rappresenta la strada giusta per intervenire e prevenire queste situazioni.


Complimenti a chemist per le domande e per tutte le altre cose che ha detto a questo signore.
Il quale però, basandomi sulla trascrizione dell'intervista, oltre a non farmi nessuna simpatia (ci leggo anch'io un pregiudizio nei confronti della Lazio e una pericolosissima confusione tra antirazzismo e progressismo) dà delle risposte da mani nei capelli. Il problema è liberare i club dallo scacco dei razzisti e lui cosa propone? La sospensione delle partite! Geniale... Le braccia cadono definitivamente quando definisce "troppo repressivo" il sistema italiano. Pensare che l'educazione possa essere il rimedio contro la stupidità e la malafede è puerile. Sono sempre più convinto che manchi la volontà politica di estirpare questo cancro: del resto lasciare le cose in questa maniera può essere anche conveniente, ché tenere per le palle i club può essere sempre utile e sull'antirazzismo di maniera ci si costruiscono belle carriere...

[borgorosso]

è fantastico quanta gente mangi senza fare un cazzo.

[News Biancocelesti]

Precisazione da FARE Network:
"FARE invia i suoi osservatori alle partite in ambito europeo (UEFA), ma non a livello nazionale (Serie A)"

[EaglesLazio]

Interessante intervista. Contenuti delle risposte preoccupanti, che denotano una grande prevenzione nei confronti della Lazio.
Speriamo che anche questa iniziativa, insieme alle altre messe in atto dalla società, riescano almeno ad incrinare questo muro di pregiudizio.

[ML]

Speriamo che anche questa iniziativa, insieme alle altre messe in atto dalla società, riescano almeno ad incrinare questo muro di pregiudizio.

Abbiamo lanciato un grido d'aiuto, abbiamo supplicato le istituzioni di liberarci da questa piaga.
Ci rispondono, in sostanza, che siamo fin troppo duri con i razzisti e che chi è causa del suo mal (ma io non sono mai stato causa del mio mal, porca puttana!) pianga se stesso.
A posto così. Magna tranquillo, non ne usciremo mai.

A costo di andare off topic, e a costo di parlare per una volta di politica (cosa che cerco sempre di evitare sui forum calcistici) dirò che questo modo di combattere il razzismo mi ricorda molto un certo antiberlusconismo che contribuisce da vent'anni a tenere in piedi Silvio Berlusconi. Grandi teorie, faziosità a palate per spaccare l'elettorato, e nessuno che si sia mai preso la briga di votare una legge sul conflitto di interessi, o cercare alleanze che lo escludessero dalla maggioranza, o dare esecutività a sentenze definitive che lo escluderebbero dalla vita politica. Come in certe guerre che durano secoli, perché di giorno si combatte il nemico e di notte gli si vendono le armi, a qualcuno ha fatto e continua a fare comodo raccogliere voti grazie alla logica dell'anti, o arricchirsi con quotidiani, libri e trasmissioni, o semplicemente sentirsi appagato e a posto con la coscienza in quanto elettore o lettore o telespettatore di questi spacciatori d'aria fritta. Che tanto conta la carriera e/o darsi un tono, mica risolvere i problemi. Non sia mai...

[CP 4.0]

la differenza, ML, e' che comunque berluska ha fatto i comodi suoi, la Lazio potrebbe non arrivare al 3o anno in Europa pure se quest'anno vincesse lo scudetto.

[franz_kappa]

Speriamo che anche questa iniziativa, insieme alle altre messe in atto dalla società, riescano almeno ad incrinare questo muro di pregiudizio.

Non si vede come ciò potrebbe accadere, a essere onesti. Né vedo come dal FARE Network potrà giungere alcun aiuto o supporto di sorta nel processo della nostra riabilitazione.

Come da me detto in innumerevoli occasioni c'è un solo modo per interrompere l'associazione Lazio=razzismo. Interrompere, senza eccezioni di sorta, le manifestazioni razziste e discriminatorie che hanno spesso visto protagonista la tifoseria (ovvero una sua specifica parte) della Lazio.
Dopo almeno un quinquennio (ma sarebbe meglio un decennio) di totale assenza di simili manifestazioni potremo, a buon diritto, pretendere che le Autorità calcistiche nazionali e inetrnazionali, le organizzazioni indipendenti come il FARE Network e l'opinione pubblica smettano di associare il concetto di razzismo alla Lazio e alla sua tifoseria.

[ML]

la differenza, ML, e' che comunque berluska ha fatto i comodi suoi, la Lazio potrebbe non arrivare al 3o anno in Europa pure se quest'anno vincesse lo scudetto.

No no fermo, non farmi pentire di aver fatto questo parallelo.
In ambito calcistico ciò che si dice di combattere è il razzismo, non la Lazio.
Restando nella metafora la Lazio, intesa come "il calcio" equivale all'Italia.
L'antiberlusconismo di maniera era solo l'esempio più eclatante, comprensibile a tutti, per spiegare un certo tipo di dinamica "doppia".
Ma parliamo della dinamica, altrimenti il topic muore.

[chemist]

Interessante intervista. Contenuti delle risposte preoccupanti, che denotano una grande prevenzione nei confronti della Lazio.
Speriamo che anche questa iniziativa, insieme alle altre messe in atto dalla società, riescano almeno ad incrinare questo muro di pregiudizio.

Rispondo a te che hai colto il punto centrale per rispondere a tutti. Non abbiamo scoperto nulla di cio' che non sapevamo. La reputazione della Lazio e' questa, guadagnata a ragione ai tempi di Cragnotti, quando eravamo sulla bocca di tutti per i nostri meriti sportivi e per l'estrema destra della nostra curva. I media influenzano la maggiorparte dell'opinione pubblica compresi i presidenti di alcune associazioni che collaborano a stretto contatto con la UEFA.
Pero' questa rappresenta certamente un'iniziativa importante, poiche' ha permesso di esporre il nostro punto di vista ad una persona che, come dimostra l'intervista, non ha nessun motivo ne ragione di essere antilaziale e che anzi era contento di scoprire che esistono realta' differenti all'interno della comunita' biancoceleste. Sono estremamente sicuro che  dopo questo colloquio, la prossima volta che sentira' parlare di Lazio,  usera' un approccio differente o comunque molto attenuato rispetto a prima.
Sono questi i passi concreti da fare per cercare di cambiare qualcosa. Non certo piangersi addosso o addirittura invocare la forca verso la UEFA.

[Whistle]

Non si vede come ciò potrebbe accadere, a essere onesti. Né vedo come dal FARE Network potrà giungere alcun aiuto o supporto di sorta nel processo della nostra riabilitazione.

Come da me detto in innumerevoli occasioni c'è un solo modo per interrompere l'associazione Lazio=razzismo. Interrompere, senza eccezioni di sorta, le manifestazioni razziste e discriminatorie che hanno spesso visto protagonista la tifoseria (ovvero una sua specifica parte) della Lazio.
Dopo almeno un quinquennio (ma sarebbe meglio un decennio) di totale assenza di simili manifestazioni potremo, a buon diritto, pretendere che le Autorità calcistiche nazionali e inetrnazionali, le organizzazioni indipendenti come il FARE Network e l'opinione pubblica smettano di associare il concetto di razzismo alla Lazio e alla sua tifoseria.

Magari si riuscisse a farlo!

[ML]

c'è un solo modo per interrompere l'associazione Lazio=razzismo. Interrompere, senza eccezioni di sorta, le manifestazioni razziste e discriminatorie che hanno spesso visto protagonista la tifoseria (ovvero una sua specifica parte) della Lazio.
Dopo almeno un quinquennio (ma sarebbe meglio un decennio) di totale assenza di simili manifestazioni potremo, a buon diritto, pretendere che le Autorità calcistiche nazionali e inetrnazionali, le organizzazioni indipendenti come il FARE Network e l'opinione pubblica smettano di associare il concetto di razzismo alla Lazio e alla sua tifoseria.

E' come dire che l'unico modo di interrompere l'associazione Scampia=camorra sarebbe interrompere, da parte degli abitanti e senza eccezioni di sorta, ogni tipo di condotta malavitosa... Suvvia, piantiamola di credere alle favole. Esiste una parte della tifoseria riqualificabile, che fa certi cori solo perché traviata dall'andazzo, e c'è un'altra parte non riqualificabile perché non in buona fede. Questi ultimi non li educhi, non prendiamoci in giro. Il tentativo l'ha fatto De Martino ed è miseramente fallito. Quindi vanno estirpati e non puoi chiedere a me o a te o alla stessa Lazio di farlo, come non chiedi ai cittadini onesti di Scampia di risolversi da soli il problema camorra. E' necessario un intervento delle istituzioni. Le stesse che oggi ti rispondono "il sistema di sicurezza in Italia è troppo repressivo".